Mino Monicelli, La Repubblica di Salò, 1995

leone di Neghelli», alias Graziani, in Libia ad opera

per Badoglio, come Rodolfo Graziani. ¶ Le vicende belliche avevano

di Mussolini al maresciallo Graziani. Il Duce è stato

Mussolini, con Ricci e Graziani; mentre erano rimasti in

fuori il nome di Graziani, che offriva il vantaggio

in pessimi rapporti. Ma Graziani, avvicinato da Barracu, rifiutò

al rivale Badoglio, anche Graziani. A passare guai seri

incorporate nell’esercito di Graziani, a chi si ricorrerà

cioè della Milizia. Ma Graziani si oppone, è contrario

non esiste». Malgrado tutto, Graziani insiste, offrendo alla ex

alfiere dell’apoliticità asettica, Graziani, travolto dalla retorica, finisce

lasciare. I famigerati bandi Graziani vengono affissi in novembre

squagliano in massa. E Graziani inferocisce; in febbraio, un

Il ministro della Difesa Graziani invia ogni cinque giorni

dell’esercito nazionale di Graziani, ma a fine anno

maresciallo senza esercito, Rodolfo Graziani, denuncia che i suoi

possibilità di operare», grida Graziani fuori di sé. Ma

hanno già disertato. E Graziani, subito rassegnato, ribatte flebilmente

del cosiddetto «esercito» di Graziani; a loro volta seguiti

Mussolini è accompagnato da Graziani, da Rahn, dal figlio

Pavia. In via Monforte, Graziani si dice convinto che

verso nord. Il maresciallo Graziani, invece se n’era

e si batte, contro Graziani, per la creazione di