Alberto Moravia, I racconti, 1952
concordanze di «Il»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1952 | povera ma incensurata. Ma il Glinka, anche lui operaio | ||
2 | 1952 | cessato di abominare tanto il Glinka quanto la vita | ||
3 | 1952 | polizia. Disse ancora che il suo sogno era sempre | ||
4 | 1952 | lettino di fanciulla e il giorno dopo, come se | ||
5 | 1952 | anni di vita con il Glinka non fossero mai | ||
6 | 1952 | così si sarebbe concluso il suo avverso destino. ¶ Erano | ||
7 | 1952 | mestiere di operaia. Per il resto o la verità | ||
8 | 1952 | pianta. Capovolto era stato il fatto della seduzione e | ||
9 | 1952 | lei; essendo invece vero il contrario, e cioè che | ||
10 | 1952 | stata lei a spingere il Glinka a commettere la | ||
11 | 1952 | avrebbero fatto ridere anche il più novizio dei poliziotti | ||
12 | 1952 | per gli intenditori è il primo segnale della frode | ||
13 | 1952 | fatto altro che perfezionare il quadro già compiuto. E | ||
14 | 1952 | ben fatto per svelare il superstite candore della sua | ||
15 | 1952 | ove fossero state vere, il falso concetto che ella | ||
16 | 1952 | non fosse caduta sotto il dominio di quel tipaccio | ||
17 | 1952 | proposizione con orrore. Soprattutto il particolare della vecchietta che | ||
18 | 1952 | andava d’accordo con il desiderio giovanile che tuttora | ||
19 | 1952 | avanti la macchia e il corpo giovanile le tendesse | ||
20 | 1952 | sotto la sahariana, perché il desiderio lo mordesse di | ||
21 | 1952 | piantate nella sabbia fluviale. Il letto del fiume in | ||
22 | 1952 | quel luogo solitario, contro il cielo grave di nubi | ||
23 | 1952 | spogliasse e le desse il vestito ancora fradicio e | ||
24 | 1952 | aveva divisato di fare il bagno nel pomeriggio. Mangiarono | ||
25 | 1952 | altro, seduti sulla rete. Il fiume fluiva di fuori | ||
26 | 1952 | fluiva di fuori e il suo rumore era leggero | ||
27 | 1952 | l’ultima pesca, scagliò il nocciolo nell’acqua e | ||
28 | 1952 | o meno goffo con il quale, invariabilmente, incominciava la | ||
29 | 1952 | la corte e rendeva il bacio e allora si | ||
30 | 1952 | baciarla direttamente sulla bocca. Il gesto non parve essere | ||
31 | 1952 | la quale non rese il bacio; però i suoi | ||
32 | 1952 | vuoi?" mormorò Cosma ripetendo il gesto. Allora, tutto ad | ||
33 | 1952 | magra in viso, ma il corpo l’aveva tornito | ||
34 | 1952 | Poi ella spinse con il piede il graticcio che | ||
35 | 1952 | spinse con il piede il graticcio che chiudeva l | ||
36 | 1952 | modo sia pure con il consenso aperto di lei | ||
37 | 1952 | più né meno come il Glinka e tutti gli | ||
38 | 1952 | conteneva più forza per il futuro che per tutti | ||
39 | 1952 | redenzione. D’altra parte il solo mezzo per giungere | ||
40 | 1952 | pian piano avrebbe trovato il modo di farla o | ||
41 | 1952 | di moraleggiante seriosità; mentre il Glinka era simile a | ||
42 | 1952 | e giudicò che fosse il pomeriggio inoltrato. Poi, subito | ||
43 | 1952 | uscì dalla capanna. Trovò il vestito ancora appiccato sulle | ||
44 | 1952 | dei pantaloni, dove teneva il portafogli, era rovesciata. Né | ||
45 | 1952 | gli riuscì di trovare il portafogli nelle altre tasche | ||
46 | 1952 | portandosi via le gioie, il portafogli e la catenella | ||
47 | 1952 | temuto, sfilandolo, di destare il giovane. Cosma faceva queste | ||
48 | 1952 | Erano due guardie, con il fucile a spalla e | ||
49 | 1952 | due carnefici, comprese che il meglio che potesse fare | ||
50 | 1952 | buttato a fiume, e il tuffo fu per lui | ||
51 | 1952 | sorpresa sentì di toccare il fondo. Gli parve ridicolo | ||
52 | 1952 | però lo tirava verso il mezzo del fiume, a | ||
53 | 1952 | stremato e vedeva venire il momento in cui sarebbe | ||
54 | 1952 | mezzo petto soltanto e il viso nel fango. La | ||
55 | 1952 | dita che gli sbottonavano il collo della camicia sotto | ||
56 | 1952 | collo della camicia sotto il mento. Ma come aprì | ||
57 | 1952 | che l’Ataman e il Torta l’avessero ripescato | ||
58 | 1952 | ripescato e ora, sbottonatogli il colletto, si accingessero a | ||
59 | 1952 | e più chiusi. Ma il coltello non gli sfiorò | ||
60 | 1952 | non gli sfiorò neppure il collo e dopo un | ||
61 | 1952 | bocca capricciosa in cui il labbro inferiore sporgeva su | ||
62 | 1952 | da non accorgersi che il giovane era rinvenuto. E | ||
63 | 1952 | richiuse gli occhi, abbandonando il capo da una parte | ||
64 | 1952 | donna voleva sincerarsi che il cuore di Cosma battesse | ||
65 | 1952 | e Cosma temette che il cuore i cui battiti | ||
66 | 1952 | la donna esitava tra il desiderio di far rinvenire | ||
67 | 1952 | di stropicciare e scuotere il giovane, e restava ferma | ||
68 | 1952 | borsa dei gioielli sotto il braccio e con l | ||
69 | 1952 | tanta disinvoltura stringeva sotto il braccio, un po’ per | ||
70 | 1952 | braccio, un po’ per il ricordo del bacio, non | ||
71 | 1952 | la macchina scendere verso il fiume tra gli arbusti | ||
72 | 1952 | Ma, siccome le rimaneva il ricordo di lui colpito | ||
73 | 1952 | nella voce rauca. ¶ Tutto il racconto era stato fatto | ||
74 | 1952 | e sorvolante era stato il tono della donna ogni | ||
75 | 1952 | compagni lo straordinario bottino. Il dovere, se dovere è | ||
76 | 1952 | la preda, aveva preso il sopravvento sull’istinto femminile | ||
77 | 1952 | la preziosa borsa sotto il braccio. Cosma dapprima l | ||
78 | 1952 | quando ella ebbe finito il suo racconto. ¶ "Guardavo," ella | ||
79 | 1952 | Ataman; e comprendendo alfine il pericolo che stavano correndo | ||
80 | 1952 | Albina che quello fosse il momento buono e diede | ||
81 | 1952 | attraverso la macchia verso il leccio. L’Albina sali | ||
82 | 1952 | col fucile puntato. Chiudevano il lento e melanconico corteo | ||
83 | 1952 | l’Albina portò macchinalmente il pugno alla bocca e | ||
84 | 1952 | ucciso l’Ataman e il Torta, ne erano seguiti | ||
85 | 1952 | riuscito a fuggire. Ma il Glinka, il biondino capobanda | ||
86 | 1952 | fuggire. Ma il Glinka, il biondino capobanda suo amante | ||
87 | 1952 | dei prigionieri. ¶ Dopo che il corteo dei ladri e | ||
88 | 1952 | fogliame. Una cicala grattava il secco silenzio, così vicina | ||
89 | 1952 | sopra se stessi presso il pedale dell’albero. In | ||
90 | 1952 | bianchezza e grassezza, e il Torta, ripiegato sopra se | ||
91 | 1952 | a vedersi, con tutto il sangue rappreso sulle nuche | ||
92 | 1952 | impietosirsi. Non tanto per il Torta quanto per l | ||
93 | 1952 | in questo giudizio tutto il disprezzo della brigantessa franca | ||
94 | 1952 | la sua borsa sotto il braccio, non le presagiva | ||
95 | 1952 | del brigante, soltanto che il primo si difende e | ||
96 | 1952 | che aveva ricevuto durante il suo falso svenimento, dal | ||
97 | 1952 | l’automobile ferma presso il fossato, giunsero al sentiero | ||
98 | 1952 | strada; ma questa volta il biondo lo percosse così | ||
99 | 1952 | Qui avete girato," disse il biondo indicando le tracce | ||
100 | 1952 | questo l’Ataman affrettò il passo entrando senza esitazione | ||
101 | 1952 | poca distanza dalla sponda, il biondo ingiunse ai due | ||
102 | 1952 | angusto e afoso, tra il ronzio dei moscerini, le | ||
103 | 1952 | ammazzato," disse con semplicità il biondo, "volevate dare la | ||
104 | 1952 | come gli era piaciuto il primo piano che l | ||
105 | 1952 | primo piano era dissimulare il furto, del secondo, occultare | ||
106 | 1952 | giunse a pensare che il padre di Cosma, addolorato | ||
107 | 1952 | poca spesa. Così, passato il primo smarrimento, l’Ataman | ||
108 | 1952 | Ataman ricominciava ad architettare il proprio avvenire. Ma, intanto | ||
109 | 1952 | sollievo che gli ispirava il nuovo piano, gli si | ||
110 | 1952 | erano nascosti i gioielli. Il biondo rispose senza amenità | ||
111 | 1952 | attenti l’Ataman e il compagno perché se i | ||
112 | 1952 | l’Ataman trovò ancora il coraggio di dire: "È | ||
113 | 1952 | nemici con le facezie. "Il grosso del lavoro l | ||
114 | 1952 | cerimonia fino ad invitare il biondo a cercarla lui | ||
115 | 1952 | tendere la mano. Ma il biondo, duro, quasi gli | ||
116 | 1952 | Accompagnando questa ingiunzione con il solito argomento della canna | ||
117 | 1952 | un passo avanti, cacciò il braccio tra il viluppo | ||
118 | 1952 | cacciò il braccio tra il viluppo e frugò nel | ||
119 | 1952 | Ma gli si gelò il sangue nelle vene e | ||
120 | 1952 | rugosa dell’albero. Sotto il sudore che gli bagnava | ||
121 | 1952 | averla portata via..." Ma il biondo, aggrottando le sopracciglia | ||
122 | 1952 | pallido come un morto, il viso bagnato di sudore | ||
123 | 1952 | credessero o no. Ma il biondo, più, sembrava, per | ||
124 | 1952 | non trovarla; ormai tutto il luogo gli pareva animato | ||
125 | 1952 | ad un tratto, era il luogo della sua morte | ||
126 | 1952 | che se ne dipartivano, il terriccio verdastro e bruno | ||
127 | 1952 | verdastro e bruno, poi il grosso tronco scuro dell | ||
128 | 1952 | borsa non c’era. Il biondo gli ingiunse allora | ||
129 | 1952 | momento di silenzio, quindi il biondo chiese al Torta | ||
130 | 1952 | nascosta in quel luogo. Il Torta rispose che era | ||
131 | 1952 | che era vero e il biondo allora ordinò al | ||
132 | 1952 | anche lui indicandogli con il dito un punto in | ||
133 | 1952 | vide così al fianco il Torta il quale senza | ||
134 | 1952 | al fianco il Torta il quale senza sapere quel | ||
135 | 1952 | cadde in avanti, con il naso proprio su quella | ||
136 | 1952 | la seconda scarica e il Torta colpito nella nuca | ||
137 | 1952 | cane. Con uno sguardo il biondo aveva ordinato la | ||
138 | 1952 | che per meglio esaminare il motore aveva respinto sopra | ||
139 | 1952 | respinto sopra la nuca. Il colpo di martello dell | ||
140 | 1952 | l’aveva soltanto stordito, il martello essendo in qualche | ||
141 | 1952 | della falda avendo attutito il colpo. Ma svenne; e | ||
142 | 1952 | discendeva tra gli arbusti il sentiero verso il fiume | ||
143 | 1952 | arbusti il sentiero verso il fiume. Sentiva un dolore | ||
144 | 1952 | dolore diffuso per tutto il capo, e, a tratti | ||
145 | 1952 | quando erano più fitti. Il Torta, più alto, si | ||
146 | 1952 | albero che si dirigevano, il solo di quella zona | ||
147 | 1952 | in quella parte per il raggio almeno di dieci | ||
148 | 1952 | con gesto didattico come il tronco fosse incavato. Era | ||
149 | 1952 | degli arbusti che circondavano il leccio. L’Ataman introdusse | ||
150 | 1952 | Torta, volle fargli sentire il punto preciso in cui | ||
151 | 1952 | quella stagione, avrebbe corso il pericolo di essere portata | ||
152 | 1952 | acqua: tutte cose che il Torta aveva già udito | ||
153 | 1952 | più a suo agio; il delitto cominciava ad assumere | ||
154 | 1952 | di cosa viva; e il resto del piano gli | ||
155 | 1952 | spogliarsi nudi. Questo era il modo tenuto dalla banda | ||
156 | 1952 | parte della macchina e il Torta dall’altra. Fecero | ||
157 | 1952 | salirono nella macchina e il Torta la fece rapidamente | ||
158 | 1952 | rapidamente indietreggiare su per il sentiero in salita. Arrivati | ||
159 | 1952 | la raggiunse di corsa. Il Torta discese, svitò un | ||
160 | 1952 | fronte ai piedi, con il pelo nero e riccio | ||
161 | 1952 | riccio che gli oscurava il petto e il ventre | ||
162 | 1952 | oscurava il petto e il ventre, bassa la pancia | ||
163 | 1952 | polpacci, largo e schiacciato il deretano; il Torta scuro | ||
164 | 1952 | e schiacciato il deretano; il Torta scuro e lucido | ||
165 | 1952 | e smilzo, bianchi soltanto il pube e una parte | ||
166 | 1952 | snelle e sulle braccia. Il Torta avvezzo ai bagni | ||
167 | 1952 | era stato colpito con il calcio di un fucile | ||
168 | 1952 | raccomando l’albero," disse. Il Torta sorrise. ¶ Camminavano appena | ||
169 | 1952 | minuti al massimo. Invece il tempo era passato, cinque | ||
170 | 1952 | si era veduta. Allora il capobanda, che era appunto | ||
171 | 1952 | di insolito era avvenuto, il capobanda ordinò al compagno | ||
172 | 1952 | ad un arbusto presso il muretto e continuarono a | ||
173 | 1952 | tu ricordi?" a cui il Torta si affrettava a | ||
174 | 1952 | che pensavano, salvo che il più piccolo, un biondo | ||
175 | 1952 | dal viso profilato come il muso di un caprone | ||
176 | 1952 | che ebbe l’Ataman, il biondo, con un accento | ||
177 | 1952 | E voi dite che il vostro amico è stato | ||
178 | 1952 | E a voi," continuò il biondo, "invece non hanno | ||
179 | 1952 | simpatia per voi," disse il biondo senza sorridere e | ||
180 | 1952 | cui la donna e il capobanda; e fornì tutti | ||
181 | 1952 | lentamente, incominciò a descrivere il capobanda: biondo, basso, le | ||
182 | 1952 | basso, le spalle larghe, il collo corto, le mascelle | ||
183 | 1952 | sotto una fronte sporgente, il naso rincagnato, le orecchie | ||
184 | 1952 | un cenno negativo con il capo, come per dire | ||
185 | 1952 | e grassa del volto. Il Torta, invece, coi suoi | ||
186 | 1952 | non aveva capito nulla. Il biondo disse: "Così va | ||
187 | 1952 | e toltosi dalla spalla il fucile, ne puntò la | ||
188 | 1952 | strada. ¶ Camminarono in silenzio. Il Torta pareva il più | ||
189 | 1952 | silenzio. Il Torta pareva il più obbediente, forse perché | ||
190 | 1952 | e come malvolentieri. E il biondo, che sembrava provare | ||
191 | 1952 | salto da balletto, raddoppiava il passo. Egli era gelato | ||
192 | 1952 | gelato in viso e il Torta che gli lanciava | ||
193 | 1952 | che per il sentiero il quale gli avrebbe permesso | ||
194 | 1952 | passaggio di qualche veicolo, il rettifilo gli avrebbe permesso | ||
195 | 1952 | Appena entrato nel rettifilo, il Torta rallentò, e di | ||
196 | 1952 | in moto la macchina, il Torta rimase un momento | ||
197 | 1952 | parere silenzio, era subentrato il brusio alto e metallico | ||
198 | 1952 | officina, investe le orecchie il fracasso alacre e inaspettato | ||
199 | 1952 | inaspettato dei macchinari. ¶ Forse il Torta era turbato, oppure | ||
200 | 1952 | chiaro, Cosma avrebbe indovinato il tranello; comunque, nessuno degli | ||
201 | 1952 | di ripetere la frase. Il Torta rispose con voce | ||
202 | 1952 | a terra e aprì il cofano. Discese anche l | ||
203 | 1952 | d’acqua. Ma stringeva il suo mazzapicchio e, nel | ||
204 | 1952 | sospiro, cadde in avanti, il naso sul motore. Un | ||
205 | 1952 | là dentro per esaminare il congegno, gli scivolò nel | ||
206 | 1952 | scivolò nel vuoto tra il radiatore e l’elica | ||
207 | 1952 | L’Ataman, pronto, buttò il martello nella macchina e | ||
208 | 1952 | a mezza vita sostenendolo. Il Torta discese in fretta | ||
209 | 1952 | da fare per chiudere il cofano. "Perché non ti | ||
210 | 1952 | corda, buono a nulla." Il Torta capì, aprì la | ||
211 | 1952 | del giorno fissato per il delitto. ¶ Tra lui e | ||
212 | 1952 | delitto. ¶ Tra lui e il Torta legarono strettamente le | ||
213 | 1952 | al posto di Cosma, il Torta tornò al volante | ||
214 | 1952 | volante. La macchina, riacceso il motore, girò attraverso la | ||
215 | 1952 | sul pietrisco che cigolava. Il cofano era rimasto per | ||
216 | 1952 | lo manteneva accostato con il braccio, pronto a saltare | ||
217 | 1952 | a saltare a terra. ¶ Il Torta pareva mettere ogni | ||
218 | 1952 | arbusti che ne sferzavano il mantice e si ficcavano | ||
219 | 1952 | un passo dalla sponda, il Torta fermò di colpo | ||
220 | 1952 | a trasportare di fuori il corpo di Cosma. Il | ||
221 | 1952 | il corpo di Cosma. Il Torta lo prese sotto | ||
222 | 1952 | altro per i piedi, il Torta salì sulla macchina | ||
223 | 1952 | tanto copioso gli ruscellava il sudore dalla fronte che | ||
224 | 1952 | sudore dalla fronte che il Torta, il quale reggeva | ||
225 | 1952 | fronte che il Torta, il quale reggeva impassibilmente il | ||
226 | 1952 | il quale reggeva impassibilmente il corpo per le ascelle | ||
227 | 1952 | un altro sforzo, fece il gesto di deporre il | ||
228 | 1952 | il gesto di deporre il Cosma sull’erba. Ma | ||
229 | 1952 | dondolato una sola volta il corpo, lo buttarono in | ||
230 | 1952 | lo buttarono in acqua. Il corpo fece un grande | ||
231 | 1952 | Ataman gli buttò dietro il martello di legno, poi | ||
232 | 1952 | di sollievo, disse che il più era fatto; e | ||
233 | 1952 | da farsi immediatamente dopo il delitto. Si udiva un | ||
234 | 1952 | avevano stabilito da tempo il luogo dove avrebbero nascosto | ||
235 | 1952 | nascosto i gioielli e il modo; poi, appena l | ||
236 | 1952 | segreto a riprenderli; e il Torta mostrava quasi stupore | ||
237 | 1952 | stentato a impadronirsi con il pensiero di quel particolare | ||
238 | 1952 | arrivandoci vicinissimi. In realtà il Torta si sentiva così | ||
239 | 1952 | spostando gli arbusti con il petto e talvolta con | ||
240 | 1952 | petto e talvolta con il braccio quando erano più | ||
241 | 1952 | impassibile, gli occhi piccoli, il naso aquilino, le labbra | ||
242 | 1952 | nutriva alcuna simpatia per il gioielliere e suo figlio | ||
243 | 1952 | essere imbrogliati, e perciò il proprio imbroglio non fosse | ||
244 | 1952 | ispirare che disprezzo. Ma il padre di Cosma non | ||
245 | 1952 | Cosma non vedeva che il sensale; e Cosma non | ||
246 | 1952 | e infallibile nel suscitare il riso come quel giorno | ||
247 | 1952 | ad ogni scossa sotto il velo di una maglia | ||
248 | 1952 | sempre serio ed efficace, il fiotto abbondante della sua | ||
249 | 1952 | gli aspetti della campagna, il cielo, ogni cosa. A | ||
250 | 1952 | mescolava ricordi, aneddoti, ritornelli. Il tutto con un tono | ||
251 | 1952 | che Cosma trovava delizioso. Il complice dell’Ataman non | ||
252 | 1952 | Cosma credeva che fosse il nome. ¶ Ma il vertice | ||
253 | 1952 | fosse il nome. ¶ Ma il vertice dello spirito dell | ||
254 | 1952 | quando la macchina incrociò il gruppo di ciclisti e | ||
255 | 1952 | sudati e solitari sotto il sole spietato, l’Ataman | ||
256 | 1952 | stesso. Sporgendosi con tutto il busto fuor della macchina | ||
257 | 1952 | gran ridere. ¶ Ma dopo il giro ciclistico, l’Ataman | ||
258 | 1952 | cui si sia rotto il filo. Inutilmente tentò Cosma | ||
259 | 1952 | Cosma guardava la strada, il Torta guidava, e l | ||
260 | 1952 | In realtà si avvicinava il luogo già studiato e | ||
261 | 1952 | Ataman d’accordo con il Torta, aveva deciso di | ||
262 | 1952 | giro ciclistico. Ma poi il pensiero dominante l’aveva | ||
263 | 1952 | pian piano per tutto il cielo, una rete di | ||
264 | 1952 | campagna. ¶ L’Ataman e il Torta avevano scelto quel | ||
265 | 1952 | scelto quel luogo come il più adatto alla loro | ||
266 | 1952 | contava di fare attribuire il delitto alla banda, fingendo | ||
267 | 1952 | i gioielli acconciamente trasformati. ¶ Il piano, come si vede | ||
268 | 1952 | L’Ataman insieme con il Torta aveva persino fatto | ||
269 | 1952 | la illumina bruscamente, palesandone il nascosto disegno. L’Ataman | ||
270 | 1952 | davanti a lei con il coltello che più tardi | ||
271 | 1952 | che non era escluso il pericolo di imbattersi nella | ||
272 | 1952 | spille le avrebbe mangiate il Torta, così smilzo; gli | ||
273 | 1952 | avrebbe pensato lui, come il più grasso. Cosma che | ||
274 | 1952 | Cosma che non conosceva il Torta, esitava a parlare | ||
275 | 1952 | la curiosità di Cosma, il quale mosse parecchie domande | ||
276 | 1952 | come per caso, sotto il sedile, un grosso martello | ||
277 | 1952 | difendersi dai ladri. Ora il martello era appunto destinato | ||
278 | 1952 | apparire due guardie con il fucile ad armacollo, ferme | ||
279 | 1952 | se non c’era il pericolo di vedersi capitare | ||
280 | 1952 | e la macchina riprendeva il viaggio. ¶ L’Ataman credeva | ||
281 | 1952 | guardie di aver messo il pinnacolo sul bene architettato | ||
282 | 1952 | avrebbe veduto che dietro il muretto, legate al carrubo | ||
283 | 1952 | facendo una grande ansa. Il fiume scorreva esternamente alla | ||
284 | 1952 | necessaria la loro presenza, il trotto rapido dei muli | ||
285 | 1952 | la macchina avesse fatto il giro dell’ansa. Quando | ||
286 | 1952 | occhiata d’intesa, scavalcarono il muretto, salirono in groppa | ||
287 | 1952 | non pareva quasi toccare il volante con le mani | ||
288 | 1952 | fiume. Oltre che per il sentiero il quale gli | ||
289 | 1952 | suo lungo, acuto stridio. Il quale, però, cessò ad | ||
290 | 1952 | letto. Le molle gemettero, il vecchio legno scricchiolò; e | ||
291 | 1952 | come ansiose di toccare il fondo del letto. Nude | ||
292 | 1952 | di pensare Tancredi, ricordando il viso bianco e freddo | ||
293 | 1952 | della spalliera del letto, il vetro dell’abbaino si | ||
294 | 1952 | pioggia violenta che inondava il vetro. La cameretta ormai | ||
295 | 1952 | buia; egli pensava che il gatto poteva pure aspettarlo | ||
296 | 1952 | a stendersi sul letto. Il materasso, con tutto che | ||
297 | 1952 | pezzo al soffitto ascoltando il fruscio della pioggia e | ||
298 | 1952 | fruscio della pioggia e il frugare dei topi nei | ||
299 | 1952 | legno asciuttissimo e duro. Il rumore aveva un ritmo | ||
300 | 1952 | quando pareva quasi tacere, "il topo se n’è | ||
301 | 1952 | subita paura gli diede il convulso, cercò sul comodino | ||
302 | 1952 | di roditore. Un attimo; il buco tornò subito nero | ||
303 | 1952 | far motto; quindi posato il lavoro seguì Tancredi o | ||
304 | 1952 | sulla soglia e indicando il soffitto. ¶ La cameriera guardò | ||
305 | 1952 | incominciare a sforacchiare con il manico dentro il buco | ||
306 | 1952 | con il manico dentro il buco. Incoraggiato da questa | ||
307 | 1952 | più avanti nella stanza. Il manico della scopa andava | ||
308 | 1952 | su quello stesso materasso. Il topo però tra quei | ||
309 | 1952 | vedeva, così da giustificare il sospetto che, a meno | ||
310 | 1952 | una gran paura che il topo infuriato lo mordesse | ||
311 | 1952 | ed evitando di toccare il pavimento, passò ad un | ||
312 | 1952 | è di che piangere..." ¶ "Il topo..." non poté fare | ||
313 | 1952 | meno di balbettare Tancredi, "il topo..." ¶ "Quale topo?" disse | ||
314 | 1952 | nasconderti, come fai tutto il tempo." ¶ Tancredi disse ancora | ||
315 | 1952 | tempo." ¶ Tancredi disse ancora "il topo" e intanto, ancora | ||
316 | 1952 | con la spalla contro il grembo della cameriera; quasi | ||
317 | 1952 | quasi per accertarsi che il topo non vi si | ||
318 | 1952 | madre che gli porgesse il cacciavite e altri due | ||
319 | 1952 | fruscio gli fece volgere il capo. Vide allora, sbucato | ||
320 | 1952 | sbucato da chissà dove, il gatto grigio che fra | ||
321 | 1952 | avanti, sbarrato l’occhio, il labbro violaceo rialzato sopra | ||
322 | 1952 | denti. A questa vista il terrore, e, nello stesso | ||
323 | 1952 | ammazzo," pensò; e brandì il cacciavite contro la bestia | ||
324 | 1952 | di qua." Ma già il sangue si ritraeva dalle | ||
325 | 1952 | ebbi veramente paura. Ma il più strano si è | ||
326 | 1952 | dotato; anzi, talvolta, meravigliava il padre con la sua | ||
327 | 1952 | la sua inaspettata accortezza. Il gioielliere disse al figlio | ||
328 | 1952 | quella città insieme con il sensale, persona fidata. Gli | ||
329 | 1952 | in grado di affrontare il viaggio alla capitale; poi | ||
330 | 1952 | viaggio alla capitale; poi il padre sarebbe andato di | ||
331 | 1952 | la busta preziosa sotto il braccio, Cosma si sentiva | ||
332 | 1952 | pregustava la gita non il guadagno. In quello spiazzo | ||
333 | 1952 | cuoio che stringeva sotto il braccio era per lui | ||
334 | 1952 | inganni, ma lui era il solo a possedere il | ||
335 | 1952 | il solo a possedere il bandolo della matassa. Ancora | ||
336 | 1952 | marrone, scoperta ma con il mantice alzato, descritto un | ||
337 | 1952 | muro. Ogni volta che il barattolo colpito cascava dall | ||
338 | 1952 | vide un grosso gatto il cui colore grigio quasi | ||
339 | 1952 | del muro, proprio dietro il barattolo. "Lo prendo," pensò | ||
340 | 1952 | andare, quasi con mollezza, il colpo. Come se un | ||
341 | 1952 | vibrazione, sentì distintamente che il sasso aveva colpito non | ||
342 | 1952 | sasso aveva colpito non il bersaglio, bensì qualcosa di | ||
343 | 1952 | non poteva essere che il gatto. Impaurito, si levò | ||
344 | 1952 | e cautamente si avvicinò. Il colpo pareva aver stecchito | ||
345 | 1952 | colpo pareva aver stecchito il gatto nel posto ove | ||
346 | 1952 | crocetta sanguinolenta persa tra il pelo per contrasto indicava | ||
347 | 1952 | vivo e sensibile che il sasso aveva mandato in | ||
348 | 1952 | lui. Ancor più che il grumo di sangue tra | ||
349 | 1952 | grumo di sangue tra il pelo grigio, gli facevano | ||
350 | 1952 | nube sbilenca che attraversava il cielo; e gridando "via | ||
351 | 1952 | agitò le braccia verso il gatto. Lo vide tirarsi | ||
352 | 1952 | muro non restava che il barattolo del bersaglio: il | ||
353 | 1952 | il barattolo del bersaglio: il gatto era scomparso. ¶ Disgustato | ||
354 | 1952 | abbassata; come ebbe scavalcato il muro si accorse che | ||
355 | 1952 | si accorse che sotto il fogliame aggrondato degli alberi | ||
356 | 1952 | che a quell’ora il gatto era solito starsene | ||
357 | 1952 | sarebbe per sempre rimasto il rimorso di un atto | ||
358 | 1952 | Ma in questo passaggio il gatto l’aspettava, ne | ||
359 | 1952 | l’aspettava, ne sentì il pelo contro le gambe | ||
360 | 1952 | con un raccapriccio che il luogo chiuso e buio | ||
361 | 1952 | più, e, per quanto il gatto non si vedesse | ||
362 | 1952 | e fremendo per tutto il corpo che pareva volergli | ||
363 | 1952 | cosa che vide fu il gatto affacciato a poca | ||
364 | 1952 | dei suoi approcci. Retrocedendo, il cuore in tumulto, Tancredi | ||
365 | 1952 | ne ricopriva i gradini. Il gatto subito uscì dal | ||
366 | 1952 | levando verso di lui il muso, deliberatamente. Sempre ascendendo | ||
367 | 1952 | pugnale, e scagliarlo contro il gatto. Il quale continuava | ||
368 | 1952 | scagliarlo contro il gatto. Il quale continuava a salire | ||
369 | 1952 | del dorso, Tancredi vide il gatto aggirarsi tutto contratto | ||
370 | 1952 | i movimenti dell’animale. Il gatto non pareva essersi | ||
371 | 1952 | in quella poca luce, il dorso inarcato e la | ||
372 | 1952 | parte, quasi giocando con il proprio riflesso. Quindi parve | ||
373 | 1952 | l’aveva spiato tutto il tempo, si rifugiò sollecitamente | ||
374 | 1952 | per intiero, confortante con il suo materasso di grigia | ||
375 | 1952 | ascoltò per un momento, il naso all’aria, il | ||
376 | 1952 | il naso all’aria, il rosicchiare e il trottare | ||
377 | 1952 | aria, il rosicchiare e il trottare furtivo che facevano | ||
378 | 1952 | spazi che avanzavano tra il soffitto e il tetto | ||
379 | 1952 | tra il soffitto e il tetto. Rinfrancato, stava già | ||
380 | 1952 | già per distendersi secondo il suo solito, quando, in | ||
381 | 1952 | sulla parete di fronte il quadro della caduta di | ||
382 | 1952 | cupo e lividamente illuminato. Il letto sul quale poche | ||
383 | 1952 | prima aveva fantasticato guardando il quadro, era vuoto; né | ||
384 | 1952 | fosse venuto quel chiacchiericcio, il quale, del resto, era | ||
385 | 1952 | Subito, impetuosamente, spingendo contro il suo il corpo giovane | ||
386 | 1952 | spingendo contro il suo il corpo giovane e vigoroso | ||
387 | 1952 | essere stata respinta tutto il tempo da Perrone, lei | ||
388 | 1952 | da Perrone, lei e il giovane avessero davvero sfogato | ||
389 | 1952 | serrata, "continua a fare il suo esperimento." Ella pronunziò | ||
390 | 1952 | oscuro disgusto irrigidirgli, fermargli il braccio. E interruppe la | ||
391 | 1952 | Monica senza guardarlo, inclinando il viso verso il basso | ||
392 | 1952 | inclinando il viso verso il basso; ma Perrone vide | ||
393 | 1952 | ma Perrone vide che il labbro inferiore le tremava | ||
394 | 1952 | aveva confidato di avere il presentimento che Perrone le | ||
395 | 1952 | fine Perrone senza mostrare il minimo stupore, "ma se | ||
396 | 1952 | Monica accettò con entusiasmo il consiglio buttando le braccia | ||
397 | 1952 | gli buttava in faccia il nome di questo o | ||
398 | 1952 | studio, pronta ad accoglierlo, il giovane corpo pieno di | ||
399 | 1952 | preparativi delle partenze. Ma il ragazzo guardava con malessere | ||
400 | 1952 | madre che durante tutto il viaggio lo trattò come | ||
401 | 1952 | per qualche giorno condusse il ragazzo al mare; poi | ||
402 | 1952 | in stile liberty, con il tetto inclinato di scaglie | ||
403 | 1952 | in grandi fiori sotto il tetto. La villa apparteneva | ||
404 | 1952 | scricchiolii e di ombre. Il mare non si sospettava | ||
405 | 1952 | preferì la casa e il recinto adiacente. ¶ Pian piano | ||
406 | 1952 | tutto lo spazio; e il materasso arrotolato come di | ||
407 | 1952 | intimità antiche e tragiche, il cui segreto fosse rimasto | ||
408 | 1952 | là dentro insieme con il tanfo e la polvere | ||
409 | 1952 | e ardente che suggeriva il bruciaticcio della folgore, illuminava | ||
410 | 1952 | bruciaticcio della folgore, illuminava il corpo nudo e macilento | ||
411 | 1952 | e macilento del Santo, il quale piombava a rovescio | ||
412 | 1952 | la faccia abbacinata. Tutto il rimanente era nel buio | ||
413 | 1952 | oltre al fatto, anche il significato. Testa in basso | ||
414 | 1952 | perfetta; in modo che il mondo che prima era | ||
415 | 1952 | duro, e ricordò che il giorno avanti, con una | ||
416 | 1952 | di andare a provare il nuovo trastullo nel terreno | ||
417 | 1952 | Ma appena di fuori, il torbido tepore dell’aria | ||
418 | 1952 | vuoi che ci vada?" Il muro, interrato dalla parte | ||
419 | 1952 | in fuori, e, appoggiando il petto contro il muro | ||
420 | 1952 | appoggiando il petto contro il muro, si lasciò cadere | ||
421 | 1952 | lasciò cadere in basso. ¶ Il terreno per tre lati | ||
422 | 1952 | di palazzo; così che il recinto era veramente segreto | ||
423 | 1952 | monticelli, scosceso e avvallato, il terreno appariva per tutta | ||
424 | 1952 | prossimità del mare, chiazzavano il suolo sabbioso. Quel giorno | ||
425 | 1952 | suolo sabbioso. Quel giorno il cielo, di un colore | ||
426 | 1952 | teso lo avvertiva che il giuoco non era che | ||
427 | 1952 | gradualmente fino a raggiungere il massimo dell’altezza in | ||
428 | 1952 | sollevato, di modo che il cielo stesso pareva tutto | ||
429 | 1952 | stesso pareva tutto sbilenco. Il piede in quel silenzio | ||
430 | 1952 | molti ciottoli aguzzi raccolti il giorno avanti, andò sopra | ||
431 | 1952 | esercitarsi con la fionda. Il bersaglio era un barattolo | ||
432 | 1952 | posato in bilico sopra il ciglio del muro. Ogni | ||
433 | 1952 | fenduti alla base sotto il lamé tirato e gli | ||
434 | 1952 | di lei. Abbassò allora il capo con sforzo penoso | ||
435 | 1952 | dirsi con amaro compiacimento. Il primo viso che gli | ||
436 | 1952 | sfrenata, corse alla giostra. Il padiglione conico della giostra | ||
437 | 1952 | del luna park, sotto il fianco terroso e buio | ||
438 | 1952 | e buio della collina. Il cancelletto di accesso era | ||
439 | 1952 | di draghi, di bestie. Il giovane vendeva i biglietti | ||
440 | 1952 | specie di fretta satanica, il giovane buttò via il | ||
441 | 1952 | il giovane buttò via il blocchetto dei biglietti, chiuse | ||
442 | 1952 | blocchetto dei biglietti, chiuse il cancello, scosse una campanella | ||
443 | 1952 | nel fusto della giostra. Il girotondo incominciò. ¶ La giostra | ||
444 | 1952 | passò un braccio sotto il braccio di Perrone, lasciando | ||
445 | 1952 | inerte. Questo gesto irritò il giovane. ¶ "Ma lei ama | ||
446 | 1952 | buttò in avanti mettendo il collo sotto le labbra | ||
447 | 1952 | le labbra di lui. Il gesto era chiaro; ma | ||
448 | 1952 | Ella aspettò un momento il bacio, poi, alla cieca | ||
449 | 1952 | giovane, alzò con violenza il collo. Perrone ebbe contro | ||
450 | 1952 | a guardarlo. Ma già il lamento decresceva, si smorzava | ||
451 | 1952 | giostra si fermava. ¶ Dopo il carosello, fu la volta | ||
452 | 1952 | rosse fiamme divampanti, offriva il destro di fare un | ||
453 | 1952 | che avrebbe voluto bensì il solo meschino timore di | ||
454 | 1952 | torbidi scrupoli e prendere il suo piacere con Monica | ||
455 | 1952 | Salirono ambedue nel sedile il quale tosto si mosse | ||
456 | 1952 | buio. ¶ L’inferno. Mentre il sedile si aggirava sferragliando | ||
457 | 1952 | di dirsi che dopo il paradiso meccanico dell’otto | ||
458 | 1952 | peccati quali i suoi. Il sedile correva con falsa | ||
459 | 1952 | stinti ricoprivano le pareti, il banco di legno scuro | ||
460 | 1952 | sbucare dai cortinaggi, dietro il banco, un pagliaccio vestito | ||
461 | 1952 | vestito di sete sgargianti, il viso infarinato. ¶ Sedettero in | ||
462 | 1952 | si illuminava vividamente per il roteare veloce dei lumi | ||
463 | 1952 | dei lumi della giostra. Il cameriere portò due birre | ||
464 | 1952 | birre e Monica immerse il viso nel boccale rialzandolo | ||
465 | 1952 | Lei mi tenta tutto il tempo," ella spiegò con | ||
466 | 1952 | movimento involontario Perrone rovesciò il proprio bicchiere. ¶ "Com’è | ||
467 | 1952 | alla righiera e guardare il panorama. Subito Monica domandò | ||
468 | 1952 | disse. E, chinandosi, appoggiò il gomito sul ginocchio di | ||
469 | 1952 | altro braccio a indicare il faro. In questa posizione | ||
470 | 1952 | ella pesava con tutto il corpo sulla gamba di | ||
471 | 1952 | Perrone, la testa contro il petto di lui. ¶ "Laggiù | ||
472 | 1952 | Laggiù," ella ripeté rigirandogli il bianco e rotondo braccio | ||
473 | 1952 | e rotondo braccio sotto il naso come per farglielo | ||
474 | 1952 | annusare; e maliziosamente smosse il gomito sul quale si | ||
475 | 1952 | dibatterono sul da farsi. Il portiere non aveva campanello | ||
476 | 1952 | occhi rivolti a terra, il braccio nudo appoggiato al | ||
477 | 1952 | Mostallino le avessero messo il diavolo addosso. Tanto per | ||
478 | 1952 | tardi del giorno avanti, il meccanico che era venuto | ||
479 | 1952 | l’inferno... e poi il banco e ora le | ||
480 | 1952 | gli dissi di avere il presentimento che lei mi | ||
481 | 1952 | ingenui la pesantezza e il colore furtivo che odiava | ||
482 | 1952 | la porta senza suonare. Il cuore di Perrone adesso | ||
483 | 1952 | faceva tremare per tutto il corpo. ¶ Lo studio comprendeva | ||
484 | 1952 | giallino e lucido come il bosso. In fondo allo | ||
485 | 1952 | e morbido per tutto il corpo. La testa ritta | ||
486 | 1952 | oro, le girava intorno il capo lasciando scoperte le | ||
487 | 1952 | massiccia delle giovani membra, il peso della carne soda | ||
488 | 1952 | quasi piccola. ¶ Mostallino disse il nome di lei, Monica | ||
489 | 1952 | di elogio su Perrone, il suo migliore amico; e | ||
490 | 1952 | Monica, e questo accresceva il suo turbamento, nonché rinchiudersi | ||
491 | 1952 | una fabbrica di merletti. Il dialetto natio le rispuntava | ||
492 | 1952 | della sua vita: come il fratello avesse fatto di | ||
493 | 1952 | sperimentale di Mostallino. ¶ Finito il pranzo, Mostallino, che pareva | ||
494 | 1952 | danzare. Monica, spiegò tra il serio e il faceto | ||
495 | 1952 | tra il serio e il faceto, prima di mettersi | ||
496 | 1952 | anzi, addirittura indispettita: ¶ "Se il tuo amico non vuole | ||
497 | 1952 | aveva ragione. ¶ "Allora metti il disco," ella disse all | ||
498 | 1952 | e andò a caricare il grammofono. Monica si fece | ||
499 | 1952 | le anche, lasciando immobili il petto e le spalle | ||
500 | 1952 | della spalla, volgeva indietro il capo coronato d’oro |