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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Indro Montanelli, XX Battaglione Eritreo, 1936

concordanze di «Il»

nautoretestoannoconcordanza
1
1936
sotto un cactus perché il nemico non lo rubi
2
1936
rubi. ¶ Visita a sera ¶ Il XXV sta a valle
3
1936
a valle, rimpiattato dietro il comando di gruppo. È
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1936
valligiano e sta fra il verde: di qui viene
5
1936
di qui viene appunto il suo carattere gioviale. Si
6
1936
del comandante. ¶ Mai Egadà ¶ Il Forte Savoia ha il
7
1936
Il Forte Savoia ha il colore del volto di
8
1936
l’orizzonte infoschitosi verso il Sud. Soldati gli montano
9
1936
vi bada: dorme, come il leone che sa che
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1936
da assalirlo, nemmeno addormentato. Il paesaggio intorno sembra evocato
11
1936
suoi piedi, nascosto fra il verde tenero degli eucalipti
12
1936
eucalipti, stava Pirzio Biroli. Il suo nome era mormorato
13
1936
la piccola ombra fedele, il fantasma sorto una notte
14
1936
alone magico che Pirzio, il buon gigante, suscitava intorno
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1936
diceva «fra poco…» Intanto il colonnello Pirzio, fratello del
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1936
arrivava anche lui, Pirzio il leone, altissimo, quadrato, col
17
1936
dalla folta criniera nera. Il cavallo, domo dai suoi
18
1936
ragione quando lo battezzarono «il Leone»: non aveva bisogno
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1936
bisogno di ruggire perché il largo gli si facesse
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1936
mie spalline: «XX Battaglione, il battaglione di ferro. Conosco
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1936
battaglione di ferro. Conosco il maggiore Gonella e lo
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1936
Stanno a vedere dietro il cespuglio e ti guardano
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1936
che ti dà uggia. ¶ Il tuo disagio aumenta. Il
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1936
Il tuo disagio aumenta. Il primo sibilo di pallottola
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1936
primo sibilo di pallottola, il primo schianto di fucile
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1936
grano – t’aveva decomposto il mondo intorno, sommergendoti in
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1936
crollato: sei solo. ¶ Poi il battito del cuore s
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1936
che ti stanno intorno. Il mondo risorge dall’abisso
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1936
stelo di una spiga, il profumo di un fiore
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1936
profumo di un fiore, il trillo d’un’allodola
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1936
Per innaturale chiaroveggenza vedi il nemico oltre la roccia
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1936
nemico oltre la roccia, il bersaglio puntato, la traiettoria
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1936
della palla. Ed evitare il colpo è un gioco
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1936
da quel riparo che il tuo occhio permea e
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1936
Goitana ha sorriso. ¶ Lamentazione ¶ Il marito, andando a vender
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1936
soldati gli avevan dato il chi va là, lui
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1936
dato modo. Fosse stato, il morto, suo padre o
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1936
a tempi brevi. Ma il morto era il marito
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1936
Ma il morto era il marito – e allora piangeva
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1936
nell’assenza di tutto il resto del corpo, salivano
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1936
uomo, la casa e il bestiame erano ancora più
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1936
bisognava prevenire. ¶ In linea ¶ Il capitano mi dice: «Lei
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1936
mi dice: «Lei prende il suo plotone e si
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1936
è precipitato nella forra. Il salvataggio è difficile, al
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1936
scimmia, riesce a issare il malcapitato: è Brahamè, del
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1936
Primo Plotone. ¶ «Dov’è il tuo tenente?» ¶ Non lo
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1936
e ricorda quasi nulla. Il ginocchio fracassato sulla pietra
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1936
vedo, ma ne sento il sangue che, mezzo rappreso
49
1936
po’, ridacchia) A dire il vero, questa decisione l
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1936
volte, eppoi… è come il vischio. Ma stavolta è
51
1936
Anzi (ride)… Fu là il mio primo amore. Una
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1936
poi… Se lo immagina il sottoscritto innamorato? ¶ GHIZZONI (fa
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1936
MAGGIORE: Vuole che chiami il dottore? ¶ GHIZZONI: Credo che
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1936
siano con precisione perché il conto non l’ho
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1936
buffo ma è così. Il Piemonte, la Toscana, il
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1936
Il Piemonte, la Toscana, il Trentino… e basta. A
57
1936
di Lina. Io so il latino. Non l’ho
58
1936
andiamo, rispondi, non fare il ragazzo! (Lo guarda ancora
59
1936
È morto! ¶ Lunga pausa. Il Maggiore resta così, immobile
60
1936
slanciandosi): Ghizzoni! (Non vede il Maggiore e va dritto
61
1936
soglia severo): Ti pare il momento di scherzare questo
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1936
cadendo a sedere coprendosi il volto, con un pianto
63
1936
Venuto dal mare era il Goitana bianco ¶ maggiore Toselli
64
1936
e torbido si fece il Tigrè, ¶ il torrente mostrò
65
1936
si fece il Tigrè, ¶ il torrente mostrò le sue
66
1936
la valle. ¶ Maggiore Toselli, il gran Goitana, ¶ era più
67
1936
alla testa del IV, ¶ il battaglione che ha nera
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1936
ha nera la fascia, ¶ il battaglione del gran Goitana
69
1936
un leone ¶ che dava il nemico al falco e
70
1936
falco e all’avvoltoio). ¶ Il sole sorse su Alzalà
71
1936
sole sorse su Alzalà, ¶ il sole tramontò su Alzalà
72
1936
fermi in Alzalà ¶ sotto il cannone di Goitana, ¶ signore
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1936
Alagi un giorno intero ¶ il Goitana tenne Makonnen. ¶ O
74
1936
lo vedrem tornare, ¶ quando il giorno di guerra verrà
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1936
Toselli torna col IV, ¶ il battaglione che ha nera
76
1936
ha nera la fascia, ¶ il battaglione che ha grande
77
1936
ha grande la gloria, ¶ il battaglione che diede alla
78
1936
Atchamberè… brm ¶ XX Battaglione ¶ … Il mio paese sta nella
79
1936
bagalì, Goitana è venuto. ¶ … Il mio paese sta nella
80
1936
bella è del XX, ¶ il Gagliardetto più bello è
81
1936
roccia, ¶ ma marceremo verso il Mareb ¶ e daremo i
82
1936
i nemici allo sciacallo. ¶ … Il mio paese sta nella
83
1936
in testa. ¶ Noi conosciamo il nostro Goitana: ¶ egli marcia
84
1936
in testa agli ascari. ¶ … Il mio paese sta nella
85
1936
morto col suo Goitana. ¶ … Il mio paese sta nella
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1936
con loro ¶ e daranno il nemico alla iena. ¶ Sono
87
1936
uno, due, tre. Se il Muntaz si ferma prima
88
1936
razione ordinata sia esaurita, il paziente stesso si volta
89
1936
mille e mille nemici. Il mio paese è in
90
1936
si chiama Maarabà.» ¶ «Anche il mio paese» rispondono dall
91
1936
Maarabà. E so che il tuo padre è il
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1936
il tuo padre è il più coraggioso di tutti
93
1936
complicata. Si paga secondo il grado, secondo le mogli
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1936
indecisione viene a reclamare il soldo che gli hai
95
1936
la stessa sicurezza, smarrito il portafoglio, puoi stare a
96
1936
prima misura precauzionale seppellisce il tesoro domestico sotto un
97
1936
prende tra le mani il volto pallido contratto da
98
1936
fratelli che come subalterni. Il sistema è discutibile, ma
99
1936
Ghizzoni; non è più il momento delle tenerezze. È
100
1936
momento delle tenerezze. È il momento di parlar franco
101
1936
Crede che domani, sotto il fuoco… ¶ GHIZZONI (come sopra
102
1936
perché sono stato tutto il giorno a letto e
103
1936
po’ le gambe… (riprendendo il filo, con forza) Sì
104
1936
Lei. ¶ GHIZZONI: Signor Maggiore, il sottotenente Fabrizi comanderà il
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1936
il sottotenente Fabrizi comanderà il suo plotone nell’azione
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1936
impressione che Lei conosca il colpevole. ¶ GHIZZONI (con imbarazzo
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1936
dove mi attacco, vedo il fondo… Non s’allarmi
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1936
le è piaciuto? ¶ GHIZZONI: Il braccialetto? Eh! Mi dice
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1936
invidiano. ¶ MAGGIORE: Tanto meglio! Il più delle volte non
110
1936
riempire un mondo. ¶ GHIZZONI: Il mio per lo meno
111
1936
ufficio la mattina e il pomeriggio lo dedico alla
112
1936
i bambini. Sanno trovare il bello in ogni cosa
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1936
a poco a poco, il piccolo avvenimento quotidiano riprende
114
1936
piccolo avvenimento quotidiano riprende il sopravvento… Dimenticano… ¶ MAGGIORE: No
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1936
ufficiali. Ma anche per il seguito… È la guerra
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1936
che sono sicuro… Ma il caso… il caso non
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1936
sicuro… Ma il caso… il caso non bisogna escluderlo
118
1936
tasca l’orologio e il portafoglio, poi cavando un
119
1936
insomma, che sia questo il suo patrimonio (e lo
120
1936
qualcuno a cui dedicare il mio tempo… e quel
121
1936
fra stupito e commosso. Il Maggiore rialzando la testa
122
1936
che qui non è il Superiore che Le parla
123
1936
si preparano a partire. Il Maggiore è rimasto sempre
124
1936
rimasto sempre voltato verso il fondo, donde appare cautamente
125
1936
di scarso materiale. È il crepuscolo. Dal di fuori
126
1936
pausa. Giunge più distinto il rumore sordo delle mitragliatrici
127
1936
beve). Oramai è tutto il battaglione che spara. ¶ GHIZZONI
128
1936
battaglione che spara. ¶ GHIZZONI: Il Maggiore è là? ¶ GIUSTI
129
1936
Sì, sulla collina, sotto il fuoco. Come al solito
130
1936
Ancora pochi minuti e… Il battaglione, poi, è riuscito
131
1936
Ghizzoni: mi pare che il tuo stato non ti
132
1936
la nostra speranza e il nostro orgoglio, voialtri che
133
1936
dà noia se accendo il fanus? ¶ GHIZZONI: No. ¶ GIUSTI
134
1936
agitando con una mano il fucile, con l’altra
135
1936
Scusa, dottore. Vedo che il Maggiore tarda e volevo
136
1936
fuori si sente che il campo è rianimato). Il
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1936
il campo è rianimato). Il Maggiore, oramai, non dovrebbe
138
1936
Portava scritto in fronte il suo destino. (Pausa) Certo
139
1936
Pausa. Da sinistra entra il Maggiore. È pallido, sporco
140
1936
imbarazzato, cerca di nascondere il suo imbarazzo sotto una
141
1936
destra, raggiungendolo) Se vede il tenente Spada, lo mandi
142
1936
va via). ¶ MAGGIORE (prende il fanus, lo avvicina al
143
1936
dura. Inutile aggiungere che il battaglione deve questo onore
144
1936
riparare questa falla. Avrà il tempo di guarire anche
145
1936
crolla. Se ne paventa il ritorno che si lascerebbe
146
1936
auspica la fine, come il risveglio da un incubo
147
1936
incanto greggi e mandrie. Il tigrino leva la testa
148
1936
intatti i campi e il bestiame. «Sono suddito del
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1936
nemico che fugge, pascola il bestiame fra l’erbe
150
1936
sentieri per non pestare il taf e la dura
151
1936
complicata del bottino sotto il controllo severo e imparziale
152
1936
imparziale di Goitana e il carnevaleggiare per tutta la
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1936
strade. ¶ L’ascaro odia il lavoro in genere perché
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1936
dignità del soldato e il lavoro di strada in
155
1936
davanti a sé che il cavallo di Goitana e
156
1936
incomprensibile: in guerra lascia il fucile per la vanga
157
1936
quaranta chilometri di Tigrai! ¶ Il Tigrai soltanto sembra insensibile
158
1936
formiche che non riconoscono il loro sentiero, vanno, vengono
159
1936
segno della croce. Ma il Tigrai non se ne
160
1936
umane. È vivo, infatti, il Tigrai, anche se sono
161
1936
s’incrosta alla superficie. ¶ Il pensiero di quel sangue
162
1936
XX Battaglione eritreo ¶ Personaggi ¶ Il MAGGIORE. ¶ Il Capitano GHIZZONI
163
1936
eritreo ¶ Personaggi ¶ Il MAGGIORE. ¶ Il Capitano GHIZZONI detto il
164
1936
Il Capitano GHIZZONI detto il «paròn». ¶ Sottotenente SPADA. ¶ Sottotenente
165
1936
che si prolunga, oltre il telo di fondo – chiuso
166
1936
che è in mezzo. Il resto del mobilio è
167
1936
cassetta di sanità aperta. Il caratteristico ordine militare. ¶ All
168
1936
ha mandato a chiamare il Signor Maggiore. ¶ GIUSTI: Il
169
1936
il Signor Maggiore. ¶ GIUSTI: Il Signor Maggiore!? ¶ GHIZZONI: Sì
170
1936
che si avvia verso il fondo) Digli che gli
171
1936
Secondo me, hanno individuato il grosso di Ras Seium
172
1936
che ha seguito tutto il discorso imitando con uno
173
1936
con uno «scscsc…» prolungato il sibilo di un proiettile
174
1936
la testa come se il soffitto crollasse): Tiro di
175
1936
Shakespeare. Tu dovevi fare il becchino, non l’ufficiale
176
1936
bottiglia, dopo averne scrutato il fondo). ¶ GHIZZONI: Smettila, Spada
177
1936
obbedisce. Dal fondo, sollevando il telo di tenda, compare
178
1936
telo di tenda, compare il Maggiore: sui quarantacinque, ma
179
1936
Cioè: non attaccare, immobilizzare il nemico. Ci sono, pare
180
1936
calma. Al nostro battaglione il compito di creare questa
181
1936
possiamo attaccare con tutto il reparto, perché alle spalle
182
1936
perché alle spalle abbiamo il vuoto barometrico. Sarà dunque
183
1936
l’ordine di operazioni. Il resto è lasciato alla
184
1936
da seguire: tenere impegnato il nemico fino a mezzogiorno
185
1936
qualcuno alle spalle e il battaglione potrà arrivare in
186
1936
che, per tenere sotto il fuoco il nemico, dovranno
187
1936
tenere sotto il fuoco il nemico, dovranno restare essi
188
1936
restare essi stessi sotto il fuoco nemico. Duecentocinquanta contro
189
1936
quando questi rinforzi arriveranno, il nemico sarà ancora inchiodato
190
1936
Prima Compagnia compiranno tutto il loro dovere. (Alzandosi con
191
1936
è sempre meglio prevedere il peggio. ¶ SPADA E FABRIZI
192
1936
due se ne vanno. Il Maggiore si mette a
193
1936
tukul, la sera, e il capopaese dice che s
194
1936
che s’è infoschito il cielo verso il Tigrai
195
1936
infoschito il cielo verso il Tigrai ricco di terra
196
1936
e di bestiame. Poi il canto dei battaglioni in
197
1936
battaglioni in marcia verso il confine riempie le valli
198
1936
illuminando la terra. Allora il ragazzo quattordicenne, il cui
199
1936
Allora il ragazzo quattordicenne, il cui padre ha servito
200
1936
cui padre ha servito il Governo in Libia e
201
1936
chiamata del bianco, fa il suo piccolo bagaglio, affida
202
1936
la moglie, i figli, il tukul, il campo, i
203
1936
i figli, il tukul, il campo, i buoi e
204
1936
ad aspettare che passi il battaglione che ha il
205
1936
il battaglione che ha il fiocco più bello o
206
1936
combattuto in Cirenaica sotto «il gran Generale», di suo
207
1936
fu ad Adua. Se il nuovo venuto piace, tutti
208
1936
coro ripetendo all’infinito il ritornello di guerra e
209
1936
nella compagnia e dargli il fiocco e il fucile
210
1936
dargli il fiocco e il fucile. Se il fiocco
211
1936
e il fucile. Se il fiocco e il fucile
212
1936
Se il fiocco e il fucile son concessi, la
213
1936
rocce del Guzai che il gran sole del meriggio
214
1936
e dei Muntaz, ascolta il chiacchierio senza prendervi parte
215
1936
parte, intervenendo solo quando il clamore si fa troppo
216
1936
in segno di rispetto. Il prestigio di uno Sciumbasci
217
1936
da vent’anni serve il Governo, che ha una
218
1936
cappotto e quasi sempre il titolo di Barambaràs. È
219
1936
vecchi che Goitana è il padre e tutti gli
220
1936
tenda e ti attenuano il sonno in un dormiveglia
221
1936
inquieto. Travedo (e solo il pieno risveglio darà al
222
1936
per la valle; scandisco il mormorio senza pause di
223
1936
pause di Masciò Temebrò, il vegliardo della compagnia che
224
1936
figli di Goitana. Poi, il sole sorge, senza transizione
225
1936
dopo la veglia. Poi, il battaglione inquadrato intorno al
226
1936
non ne ha neanche il Re: un Goitana più
227
1936
sedere per terra fra il taf o la dura
228
1936
additano, con aria orgogliosa, il loro campo; oppure a
229
1936
anni come si maneggia il fucile; oppure ti tornano
230
1936
la lor donna e il capopaese perché tu, Goitana
231
1936
morto poi improvvisamente, lasciò il dovuto a un tale
232
1936
corvi ci contesero inutilmente il dominio. ¶ Fuochi sul Tigrai
233
1936
dominio. ¶ Fuochi sul Tigrai ¶ Il Tigrai è di una
234
1936
infingimenti da femmina. Ma il Tigrai taciturno, supino sotto
235
1936
bella e micidiale come il canto di una sirena
236
1936
ras Seium ha abbandonato il suo regno. Ma il
237
1936
il suo regno. Ma il suo ringhio feroce giunge
238
1936
e odiato. Giusto ieri il Deggiac Ghezesillassi si presentò
239
1936
le diserzioni gli fanno il vuoto attorno, il suo
240
1936
fanno il vuoto attorno, il suo prestigio non crolla
241
1936
poi resta in forse. Il Governo è per lui
242
1936
grazie al Governo». Bevemmo il tech sulla porta, io
243
1936
aveva levato in braccio il neonato: il destino della
244
1936
in braccio il neonato: il destino della guerra era
245
1936
Goitana, harrài! ¶ Questo è il vero battesimo dell’ascaro
246
1936
la sua spietata metodicità. Il giorno sembra diviso in
247
1936
Forte Toselli in attesa. Il sole, esasperato dalla barriera
248
1936
verde avvelenato, talaltra inonda il cielo di porpora. Porpora
249
1936
mi rifugio a bere il tech nella pausa imposta
250
1936
pioggia. Può marciare sotto il fuoco, ma la pioggia
251
1936
cucuzzolo turrito del forte: il solito cappello. Qui l
252
1936
come se in tutto il mondo piovesse come qui
253
1936
loro pelle, non intacca il loro morale. Per essi
254
1936
pausa di riposo, durante il quale ci si rammenda
255
1936
qualcuno non ha retto. Il cosiddetto morale ha vacillato
256
1936
Ora Gaber ha ammobiliato il suo antro pel soggiorno
257
1936
compagnie arredavano anch’essi il loro tukul pel loro
258
1936
posta della gara era il prestigio personale di ogni
259
1936
rassomiglian tutti, esattamente come il Dio nel quale credeva
260
1936
grande pioggia e accettarne il significato. Da noi l
261
1936
A Massaua c’è il sole e si sta
262
1936
Ogni grande pioggia è il ristabilimento di questo contatto
263
1936
toscano, punteggiato da paesini il cui nome è pien
264
1936
complicato; ma non snaturato. Il villaggio indigeno è rimasto
265
1936
rimasto; rimasti i tukul, il mercato, le pietre biancheggianti
266
1936
Pur ieri mi diceva il vecchio Sciumbasci, reduce di
267
1936
si sanno» e che «il fatto è questo: che
268
1936
fatto è questo: che il corpo del maggiore Toselli
269
1936
ma nessuno crede che il maggiore sia morto. Alcuni
270
1936
e conduceva per mano il suo bagalì. I suoi
271
1936
fuggivano dinanzi a lui. ¶ Il vecchio Sciumbasci, che, per
272
1936
costretto anche a essere il più saggio o, come
273
1936
di non crederci. Però il fatto è questo: che
274
1936
fatto è questo: che il corpo del maggiore Toselli
275
1936
si son fatti dacché il Chitet ha suonato. Da
276
1936
qui, al contrario, è il segnale di un rito
277
1936
del villaggio, dice che il torrente Saganeiti è così
278
1936
e su quello Toselli il XX. Questo è figlio
279
1936
al IV. Però anche il XX, ora, comincia a
280
1936
risuona come un’eco – il nome del nuovo comandante
281
1936
Libia e altrove: è il Comandante di ferro. Qualche
282
1936
vecchio Sciumbasci rimpiange che il calendario l’abbia messo
283
1936
giovani che salgono verso il forte. ¶ Ascari in marcia
284
1936
e vittoria sconfinano oltre il visibile, diventan due ipotesi
285
1936
aspettavano al varco lungo il budello di Saganeiti la
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1936
Saganeiti la bianca, che il sole pareva rendere incandescente
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1936
ragazzo che gettò via il lungo bastone con cui
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1936
e si fece prestare il fucile da qualche ascaro
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1936
sangue. Ma Toselli e il IV – che sono, poi
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1936
queste guerriglie africane dove il combattimento, il vero combattimento
291
1936
africane dove il combattimento, il vero combattimento, è cosa
292
1936
Resta, unica realtà consolatrice, il battaglione. Finisci con l
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1936
un battaglione qualsiasi, ma il tuo. Il frutto del
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1936
qualsiasi, ma il tuo. Il frutto del lavoro che
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1936
ci ponessimo mente, sotto il tirocinio del maggiore Gonella
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1936
ne vediamo la risultante: il XX. ¶ Il XX riassume
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1936
la risultante: il XX. ¶ Il XX riassume tutta la
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1936
la nostra visuale, tutto il nostro panorama. Ed esserselo
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1936
la nostra ricompensa. E il maggiore Gonella, questa ricompensa
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1936
e a esserne paghi. ¶ Il pensiero di dovermene, un
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1936
dimenticherò, finché io viva, il XX e la lezione
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1936
e non altro – sia il senso accettabile di una
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1936
uno, sarebbe inutile, dacché il loro nome, come quello
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1936
vena pulsante della Patria, il punto nodale della sua
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1936
addii né abbracci; senza il saluto del podestà; senza
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1936
mammà né altra messinscena. Il Chitet ha suonato, lo
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1936
i tukul per avvertire il ragazzo di dodici anni
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1936
di dodici anni e il nonno di settanta che
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1936
nonno di settanta che il Governo accetta tutti quegli
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1936
di luna, trascinandosi dietro il bagalì, le mogli, i
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1936
della gerarchia sociale sta il possessore di fucile, il
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1936
il possessore di fucile, il guerriero: che è tanto
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1936
quanto più elevato è il suo grado e quanto
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1936
che sta al disopra, il motore immobile, l’Assoluto
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1936
a diventarlo: devi apparire il più forte, il più
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1936
apparire il più forte, il più coraggioso, il più
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1936
forte, il più coraggioso, il più saggio. ¶ Il primo
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1936
coraggioso, il più saggio. ¶ Il primo incontro con queste
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1936
dal culmine dell’altare il vuoto t’attira. Senti
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1936
che non reggerai, che il momento, che l’occasione
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1936
una stanchezza ti daranno il gusto irresistibile di ridiventare
322
1936
Se cedi, puoi chiedere il rimpatrio. Se vinci, a
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1936
abitudine al padreternismo è il vero maldafrica, quello della
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1936
Somalia, come noi conosciamo il quartiere della nostra città
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1936
società metropolitana e accettarne il livellamento. Sono avvezzi a
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1936
al disopra con tutto il loro peso. I primi
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1936
avranno avuto anche loro il dubbio di non essere
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1936
bianco «cappella» della colonia, il sorriso di scherno e
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1936
e dritto, instancabile, ma il suo volto sembra avere
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1936
esaurito lo spazio e il materiale disponibili alle rughe
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1936
inconcepibile. Egli è Sciumbasci, il gerarca, l’aristocrate della
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1936
genere, l’orologio. È il deus ex machina della
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1936
fa nulla, ma senza il quale nulla si può
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1936
non sa: cos’è il Governo. Ne ha sentito
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grazie al Governo se il muletto è guarito della
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1936
Governo se c’è il sole, o c’è
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1936
letterato. E, a parte il brutto e il meschino
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1936
parte il brutto e il meschino di questa parola
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1936
meschino di questa parola, il mio mestiere m’innamora
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1936
lo dico per presentare il conto. E a chi
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1936
mi trascino dietro, fra il bagaglio ridotto al minimo
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1936
a un artista. Ecco il mio profitto personale di
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1936
fare domani, per professione, il «reduce». ¶ Ventesimo ¶ «Questo battaglione
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1936
la carcassa non regge. Il battaglione resta affidato al
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1936
signori Ufficiali. Che dirvi? Il battaglione è la mia
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1936
penserò subito che è il mio battaglione che si
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1936
una pausa prima che il capitano De Cadilhac desse
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1936
starebbe a me…». ¶ Ma il maggiore fissò nel vuoto
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1936
malato. Per caso, lungo il sentiero scosceso, era un
350
1936
e implacabile su tutto il battaglione. Giaceva malato in
351
1936
Ufficiale per Compagnia sorvegli il governo. Non vi stancate
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1936
questo mestiere, che fare il conducente è un segno
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1936
è un segno che il superiore ha stima di
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1936
all’ascaro. Questo provocherebbe il disordine sconvolgendo quello che
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1936
sconvolgendo quello che è il principio-base di tutti
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1936
indigeni: la gerarchia. ¶ 3) Riunire il più spesso possibile il
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1936
il più spesso possibile il proprio reparto, e parlargli
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1936
ascaro riduce tutto, compreso il merito, a un’espressione
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difensiva e non consentire il riposo finché le armi
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ha. ¶ 10) Tenere in pugno il reparto: non seguirlo, perseguitarlo
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l’autorizzazione. ¶ 2) Come sta il Sottotenente Spada? Lo si
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1936
lo si punisca. Usi il linimento Sloan che gli
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1936
ancora una volta che il cambio al battaglione non
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1936
paralitico del fanus. Dopo il silenzio si beveva il
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1936
il silenzio si beveva il grappino e le questioni
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1936
non ho saputo che il nome: cosa facessero prima
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1936
fissare con occhio perso il loro plotone di uomini
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1936
sussulto petroso del picco, il maggiore Gonella non era
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1936
più un maggiore, ma «il Maggiore», colui che tutto
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1936
più malleabili – dovettero andarsene. Il battaglione ebbe un volto
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1936
volto unico: grave, marcato: il volto del maggiore Gonella
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1936
nuovo e insospettato: amare il lavoro per se stesso
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volta m’aveva dato. ¶ Il maggiore Gonella rientrò al
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1936
Tuttavia, come per incanto, il battaglione che, in vista
375
1936
forre di Azbì. ¶ Spesso il suo aspro linguaggio mi
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1936
ha sovente trovato, oltre il callo spesso di rudezza
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1936
altri, di ciascuno individuando il punto sensibile. Pochi giorni
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1936
travolto. Come per miracolo, il suo nome cominciò a
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1936
ripetevano sussurrando con mistero. Il padrone era arrivato. La
380
1936
sempre, motore immobile. Tutto il battaglione cominciò a rotare
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1936
la risultante. Si dice: il IV. Si dice: il
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1936
il IV. Si dice: il battaglione di Toselli, il
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1936
il battaglione di Toselli, il battaglione di Galliano. E
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1936
personalità del comandante e il lavoro ch’egli compì
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1936
che, mezzo rappreso, dà il senso di una goccia
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1936
ringhioso, a folate – e il grano vi si piega
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Non abbiamo neanche paura. Il ferito mugola e Agòs
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E invece tutto risorge: il buono e il cattivo
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1936
risorge: il buono e il cattivo, il fango e
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1936
buono e il cattivo, il fango e il cielo
391
1936
cattivo, il fango e il cielo. Il cielo: perché
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1936
fango e il cielo. Il cielo: perché anche di
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1936
son messi a fare il girotondo: assediato. ¶ La guerra
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1936
faccio. Ma confesso che il pensiero di poter cominciare
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1936
tenebre». A Debry, sotto il fuoco, non riuscii a
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1936
mi delude. Credevo che il coraggio mi costasse un
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1936
Mi divertivo a esagerare il pericolo, a gonfiarlo: più
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1936
della notte si crea il fantasma e poi ne
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1936
ero già indifferente, estraneo. Il coraggio (ma era proprio
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1936
dormire per farla contenta: il dottore ha detto: dormire
401
1936
gli occhi e appesantito il respiro. ¶ Del resto mi
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all’altro e spiccare il volo. E anch’io
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1936
fossero fosforescenti, dall’interno: il pulviscolo, gli angeli, il
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1936
il pulviscolo, gli angeli, il tarlo, mamma che accompagna
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1936
tarlo, mamma che accompagna il dottore alla porta e
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1936
richiudere piano, poi ricomporre il volto a gravità (passata
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1936
tacchettando, ma smorza subito il passo come vede che
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1936
ai fuochi del bivacco, il mondo mi si decompone
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1936
posso chiederle perdono perché il suo destino è grande
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1936
Tesemmà Uorchè ¶ Quando varcammo il confine, Tesemmà Uorchè mise
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1936
confine, Tesemmà Uorchè mise il cencio rosso sul tarbush
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1936
garza dentro un giornale, il giornale dentro un farsetto
413
1936
un farsetto a maglia, il farsetto a maglia dentro
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1936
farsetto a maglia dentro il tascapane. L’operazione fu
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1936
fu delicata e tutto il buluk, che per l
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1936
I due Muntaz sfecero il rotolo con precauzione, lo
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1936
da due ascari, sicché il fiocco solo ne spruzzasse
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1936
anche ferito, quando ha il fucile, la daga e
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1936
fucile, la daga e il cinto rosso sul tarbush
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1936
le ingoiò, loro e il loro ùlulo, e invece
421
1936
invece apparve Goitana Nardini, il dottore del Governo, che
422
1936
come un eucalipto, tocca il cielo e svetta tra
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1936
si può arrampicare lungo il suo fusto e siede
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1936
non ha più lasciato il cencio rosso: credo neanche
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1936
e di Sua Maestà il Re potentissimo e della
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1936
noi abbiamo saputo che il battaglione presto partire lontano
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1936
in Libia e anche il Signor Generale Graziani lo
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1936
muletto stop. ¶ Tornò proprio il giorno del Mascal. Gli
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1936
lo avevo proposto per il titolo di Basciai e
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1936
di Basciai e che il signor maggiore aveva approvato
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1936
che quel suono disturbasse il sonno sacro di Goitana
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1936
Goitana rideva, sapendo che il nemico aspettava più là
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la gazzella per essere il primo ad arrivarci e
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1936
sarebbe diventato capopaese quando il vecchio Gheremedìn Gheresillassi fosse
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1936
fosse morto. E intanto il ragazzo pensasse a pascolar
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1936
grosse e sul campo il taf e la dura
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1936
al XX, avrebbe risalito il picco di Saganeiti. Anche
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1936
Goitana cantava ogni tanto il ritornello: ¶ Negarit Emarimè, Emarimè
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1936
protestare. ¶ *** ¶ Non protestò nemmeno il giorno che cadde riverso
440
1936
volto pallido di Goitana. Il cencio rosso gli faceva
441
1936
intorno al morto intonavano il ritornello: ¶ E con lui
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Tesemmà ¶ e insieme risaliranno ¶ il picco di Saganeiti. ¶ Tabitt
443
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ragione era questa: che il pozzo era vicino a
444
1936
in un angolo, facendosi il più possibile piccino per
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1936
a rapporto come prescrive il regolamento di disciplina. Ma
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1936
nome di Sua Maestà il Re potentissimo e della
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era eccezionale come dimostrava il fatto che, in quarant
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signor colonnello Armellini, quando… ¶ Il prologo si perse così
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pei futuri rapporti. ¶ Finito il racconto complementare, Tesemmà riprese
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riprese fiato, si soffiò il naso all’abissina, sputò
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di nome Johannès Destà: il quale, come tutti i
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1936
egli si appiattiva ululando: il che faceva, per lo
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vicino al pozzo. Evidentemente, il sole essendo sul calare
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1936
allora a ululare e il giunco, atterrito, lo aveva
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1936
Essendo stato così malconcio il suo corpo, l’anima
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1936
si parlò. Ma ora il fatto era questo: che
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dal giorno in cui il battaglione era arrivato… Qui
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1936
non possono tener nascosto il loro vizio che è
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1936
altro paese in cui il battaglione aveva sostato, questo
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questo voleva dire che il tabitt in questione non
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Yemen. E qual era il suo mestiere? Mah! Lui
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1936
aveva dichiarato di fare il contadino, ma chi poteva
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1936
braccia erano nodose e il suo volto, lungi da
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a rapporto dal maggiore il quale, di mesi di
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subito al signor colonnello il permesso di agire secondo
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dettava la sua esperienza. Il signor colonnello – molto ricco
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mentre si aspettava che il signor colonnello provvedesse, una
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fu svegliato da Tesemmà, il quale venne a riferirgli
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levò in furia, prese il fanus e, senza che
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infatti e dormiva. Ma il sorrisetto di trionfo, che
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ululava più. ¶ Nell’alzare il fanus, Goitana vide, spalancati
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Certo, se Johannès era il tabitt in parola, doveva
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Deggiac Chebrisèt a fare il colpo; e il rapporto
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fare il colpo; e il rapporto passò facilmente, appunto
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Arè, detto per celia il Picco del Sole. Goitana
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chiese che non isolassero il plotone lassù. Ma il
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il plotone lassù. Ma il plotone fu isolato lo
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accanto alle braci perché il freddo pungeva. Gli stavano
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stanco, di sera, hai il senso di non potertici
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una giornata per piantare il campo, poi a sera
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1936
di una corda, fatto il circolo dei muli, piazzate
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fan la burgutta e il tè e si riprende
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sulla carta, che è il punto dove siamo; poi
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gran signore. Fai alzare il lembo della tenda come
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qualche volta càpita. ¶ Rimpiango il Tigrai occidentale e la
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si faceva, in coro, il verso alla iena che
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per noi di avanguardia. Il XX doveva essere il
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Il XX doveva essere il primo a entrare nella
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sentinella, se c’è il pericolo. Siamo truppe celeri
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qualcuno che occupi Dessà? Il XX parte. C’è
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salgono dal bassopiano? E il XX riparte. ¶ È in
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che noialtri si batte il Tigrai orientale: sempre con
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a guardar lontano e il pensiero non si può
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alle spalle, poi, risuona il colpo di fucile che
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passi, furioso, a vendicare il morto. Ma il paese
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vendicare il morto. Ma il paese è deserto, vuoti
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vuoti i tukul, sparito il bestiame, scomparsi, come inghiottiti
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e provocavano discussioni. ¶ Ma il maggiore girava in lungo
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tutto quel discorrere inutile. Il fatto era questo: che
500
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erano ancora tornati e il crepuscolo cominciava a calare