Paolo Volponi, Corporale, 1974

io. Io mi chiamo Imelde. Candido cominciò a essere

anche la mano d’Imelde. Stringendo la mano, le

sono buttato ad abbracciare Imelde e a baciarla sulle

quella parte lambisce Urbino. ¶ Imelde mi portò nella sua

contro la sua gola. ¶ Imelde rispose di sí con

già dal giorno prima Imelde che la cercavo e

la breve escursione con Imelde non sono piú riuscito

piatto di una batteria. Imelde è scesa a precipizio

modi. ¶ – Hai ragione, – dissi. Imelde si ributtò contro il

i limiti. ¶ – Ti amo, Imelde, – dissi. – Ti amo perché

e anche l’ora –. Imelde accettava queste parole come

dover rispondere. ¶ – È vero, Imelde, è vero. Perché non

idea del piacere che Imelde provava. La sua mano

mia volontà. ¶ Alla fine Imelde mi domandò che cosa

questi prepotenti? – domandai a Imelde che compitava l’elenco

le meno importanti, – disse Imelde. – Candido non ci metteva

questo secondo te? – disse Imelde. – Candido lo considerava importante

busto ligneo. ¶ – Allora, – domandò Imelde, – c’è qualcosa che

io posso aiutarti, – disse Imelde. ¶ – Mi aiuti già molto

diceva qualche volta? – E Imelde si rigirò verso di

anche addosso a noi. Imelde, girata, che sapeva distinguere

per vederlo bene. Accompagnami. ¶ Imelde assentí e cominciammo a

cadere e di morire. ¶ – Imelde, Imelde, – le dissi e

e di morire. ¶ – Imelde, Imelde, – le dissi e toccai

pronta. ¶ Dentro l’automobile Imelde s’irrigidí. – Quanto costa

Le quattro colline che Imelde aveva indicato sorgevano da

verso la quale procedeva Imelde alcuni mandorli e ciliegi

pietrisco fitto del campo. Imelde era tirata dal giorno

sorgenti ferrose? ¶ – No, – rispose Imelde, – è il sangue. Guerre

il cappotto e chiamai Imelde per accoglierla. Mi baciò

sorgevano alcune erbe lacustri. Imelde mi fece fermare e

rinuncia e dell’ignavia. ¶ Imelde non prendeva luce come

appena arrivammo. ¶ Sull’ara Imelde disse che l’avevano

e buttarmi ad onorarlo. Imelde, Imelde stammi vicina. ¶ Imelde

buttarmi ad onorarlo. Imelde, Imelde stammi vicina. ¶ Imelde prima

Imelde, Imelde stammi vicina. ¶ Imelde prima di entrare in

operazioni. Dovevo proseguire, con Imelde, scivolando via anche da

stata quella del parto. ¶ Imelde mi aveva aiutato anche

uccello, piega, gambe d’Imelde, scatto di un’altra

ricorda la borsa di Imelde: ha la stessa pelle

glabro; e insieme costringere Imelde a voltarsi, per imitazione

di un bosco e Imelde disse: – Nei boschi si

solo. La bocca d’Imelde continuava a sfriggere il

mordere. Glielo domandai, a Imelde, ma eravamo ormai sul

corteo di salici rossi. ¶ Imelde si mise a camminare

migliore a sud, – disse Imelde. ¶ I due corpi laterali

a sud, – dissi a Imelde, – va semplicemente in discesa

una esigenza d’élite. ¶ Imelde puntualmente m’è venuta

il dolore, – dissi a Imelde, – il suo unico rifugio

mi resistette, ma già Imelde aveva trovato la chiave

a casa, – dissi a Imelde. ¶ – Tua, – disse Imelde. – Io

a Imelde. ¶ – Tua, – disse Imelde. – Io non vivrei mai

mi serviva per provocare Imelde, che mi stesse sempre

chiedere acqua, e anche Imelde come una piccola serva

di questo podere? – domandò Imelde; – vanno sotto, oltre il

pozzo –. Volevo evitare che Imelde mi tirasse a vedere

Vado a vedere, – disse Imelde. ¶ Tornò quasi subito dicendo

gruppo elettrogeno, la macchina». ¶ – Imelde, – dissi, – cosa vuol dire

Sí, è cosí, – rispose Imelde. La mia domanda la

E al tedesco? – domandò Imelde. ¶ – La metà. ¶ – E a

dall’abbottonatura aperta da Imelde lo lambiva lungo la

ritenni di affidarlo a Imelde, ma di affermarlo davanti

campo. ¶ – Sono selvatici, – disse Imelde e si chinò istintivamente

diressi alla macchina invitando Imelde a seguirmi. Mentre risalivamo

depositi. Intanto pensavo a Imelde, che non mi si

la prima battuta. ¶ Consolai Imelde, anche toccandola, ormai sulla

ecc. ¶ Ho detto ad Imelde degli orecchini, ma non

in quel momento che Imelde lotta contro una malattia

In quei due giorni Imelde era malata come io

scherzando ho fatto con Imelde. ¶ Non mi sento infatti

sera sono passato da Imelde, che ha la febbre

posso ugualmente capire che Imelde è una mia scolara

chimico. ¶ Ah! sí, se Imelde mi guarda spaventata posso

streghe (60 × 90). ¶ – Conviene, – dissi a Imelde, – variare un po’. Mettere

tappeto, piatto. ¶ – No, – rispose Imelde, – è meglio fare tutto

Mi sono accostato a Imelde e l’ho baciata

soprapensiero o passatempo. Scaldavo Imelde con una simpatia che

balzo confidente. Pensai a Imelde nel suo letto, alla

architetto da uccidere dopo. Imelde avrebbe potuto aiutarmi soltanto

che fosse adatta. ¶ Trovai Imelde all’ora di cena

cercata. Mi accorsi che Imelde diffidava della mia proposta

per alleviarla e riconobbi Imelde, anche se il suo

con la tua febbre! ¶ Imelde non parlava e stringeva

Perché non ti fidi? – Imelde si sporse a proteggere

piú piccolo e andiamo. ¶ Imelde si arrese, e si

protese contro l’orrore. Imelde tratteneva il fiato mentre

anello e dissi a Imelde che quello sarebbe stato

l’anello e poi Imelde seduta accanto alla sua

contro quel suono d’Imelde e vagarono dilatate, senza

e anche sudava. Abbracciai Imelde e appoggiai il viso

averlo pensato e programmato –. Imelde si scosse nella colpa

fotografare a Pesaro. ¶ Spogliai Imelde in mezzo agli oggetti

affetto. Ero grato a Imelde che mi aveva dato

il podere. ¶ – Nevica, – disse Imelde e m’indicò la

mai. ¶ – No, no, – disse Imelde. – Non è aria da

caco. ¶ – Porta fortuna, – disse Imelde. La ripresi sulle spalle

io entrai nel letto. Imelde guardava i suoi beni

e io la finestra. Imelde fece un gran sospiro

della notte accanto a Imelde che scottava e che

cambiamento della temperatura di Imelde. Mi vestii alla meglio

di Milano. Poi svegliai Imelde, le consegnai le lettere

sono messo a immaginare Imelde. Mi sono appellato subito

e già pensavo ad Imelde, che accettasse di figurare

Sono andato a cercare Imelde per portarla a cenare

fianchi. Il corpo d’Imelde rabbrividiva e lei se

articolare, esterno, originale. Guardavo Imelde non come una donna

il suo fianco e Imelde si scosse sorridendo: mostrò

o gentilezza e abbracciai Imelde e le guidai le

petto. Com’era fedele Imelde e servizievole. Sentivo un

le tempie e lí Imelde veniva con le sue

pietra infuocata, stremato, e Imelde si era scostata per

prenderò verso San Donato –. Imelde sorrise negando. ¶ – Dico sul

tempo potremo stare insieme –. Imelde negò ancora. ¶ – Non t

settimana e metterlo via. Imelde mi aiuterà, non può

e sono tornato da Imelde per ripeterle la filastrocca

il domicilio segreto d’Imelde, che sarebbe stato piú

mi recai subito da Imelde. Era ancora a letto

di Ca l’ala. ¶ Imelde guaiva dai suoi occhi

della città. ¶ – Sí, – disse Imelde. – Spero che tu sappia

il suo sudore. Presi Imelde in braccio e liberando

forchetta in mano a Imelde, che mangia con compunzione

di fare un figlio? ¶ Imelde non mi rispose e

alla spalliera del letto. Imelde mi consigliò di andare

avanti insieme e piú Imelde parla meno con me

sulla fronte ghiaccia d’Imelde e di cercare di

a letto accanto a Imelde: il letto è sempre

un sapore di calcina. Imelde sta sotto senza dormire

abitacolo. ¶ La stanza di Imelde era stretta e lunga

asciugamani gialli e rosa. Imelde veniva con la nuca

smeraldo si prestava a Imelde volentieri, scaldandosi di piacere

di Vichy. ¶ Sempre con Imelde al fianco, o sul

Ho chiesto scusa a Imelde, voltata nel suo sudore

celeste creatura che è Imelde, sgominata, onestamente sgomenta e

Ivana, l’Ivana e Imelde: forestiero, un poco farneticante

una sfogliata zuccherosa, ormai Imelde è sveglia e anche

tutto del resto, perché Imelde mi ha detto che

per lettera, a stampatello. ¶ Imelde faceva il bagno in

profumo e ti vesto –. Imelde perse le mani tra

con il sospetto che Imelde avesse voluto mandarmi via

casa con il fon: Imelde era ancora in piedi

un asciugamano bianco ripiegato. Imelde abbandonò l’asciugamano e

il filo dell’apparecchio. Imelde aspettava e disse: – Vuoi

partí. ¶ – È pericoloso, – disse Imelde. ¶ – Sí, – le risposi. ¶ – Sta

che vuoi farmi morire? ¶ Imelde si tirava su, ricomponendosi

tu devi farmi campare. ¶ Imelde tornò nell’acqua della

quella stanza. Dalla tinozza Imelde si sporse per mettere

vogliose, mi rimandarono a Imelde. Su quel tavolo di

dei miei rapporti con Imelde: quando sarò in grado

sbaglio che stavo facendo: Imelde o nel rifugio, accanto

di via Raffaello, trovai Imelde che stava mangiando una

tardi a letto, con Imelde contro le costole, leggevo

a letto proposi a Imelde di partire subito per

letto grande d’albergo. Imelde tirò su la testa

gli occhi trapunti di Imelde. ¶ Lei stava con un

Quale modo? – mi domandò Imelde. ¶ – Il modo. Niente altro

il pensiero di abbandonare Imelde-Lucrezia, Dido et Cleopatras

Io ti voglio bene Imelde, – le dissi, – e se

paura della nebbia, – disse Imelde. ¶ – Hai ragione. ¶ – Faremo troppo

solito uccellin bel verde. ¶ Imelde s’immusoní perché parlando

prosciutto tutto rosso e Imelde un piatto rossastro di

che mi alzavo. ¶ Tenevo Imelde per mano, che masticava

mi bastava. Anche perché Imelde aspettava, ormai dietro il

era la mia scena. Imelde ansava dietro miagolando. Lo

corse contro di loro Imelde con i suoi occhi

ragazza e vengo fuori –. Imelde lasciata si buttò sul

ho detto. Adesso basta –. Imelde uscí di corsa da

mi stava gonfiando, ma Imelde mi tirò per un

che ci inseguivano. Fu Imelde a trovare un rifugio

vinto, – dicevo continuamente a Imelde, – ho vinto. Hai visto

ho vinto –. All’alba Imelde sortí e andò a

non riscaldato e deserto. Imelde m’introdusse nel bagno

addosso alla forbice che Imelde aveva usato per le

sulle spallucce di altri. ¶ Imelde mi fece portare un

languore di quella vittoria: Imelde correva in ogni frazione

le mura di Urbino Imelde mi fece fermare e

approvò l’idea di Imelde che fossi caduto da

disteso a letto. Accarezzare Imelde. ¶ Il settimo giorno, quando

In quell’istante entrò Imelde, anche lei con un

stata fra sette giorni. ¶ Imelde si disperava e continuamente

essere il N. 5 romano. Imelde teneva sempre il catalogo

vulva. ¶ – V vaffanculo, – disse Imelde. ¶ – Oppure V, quinto: quinto

libro. Vedi, – dissi a Imelde che non guardava e

successive missioni all’esterno». ¶ Imelde mi ascoltava guardando il

addirittura preparino dei manuali? ¶ Imelde si accostò e mi

incerottata (non io, cara Imelde dal nasino blu, non

una sacca del tempo. ¶ Imelde mi mostrò il catalogo

sai fare la pizza? ¶ Imelde era preoccupata; rispose: – No

fate anche all’amore? ¶ Imelde non rispose. ¶ – Ah fate

ce l’ha. Ah, Imelde, Imelde, che programmi manovri

l’ha. Ah, Imelde, Imelde, che programmi manovri tra

della Sera». ¶ – Sta’ su Imelde, – proseguii. – Vieni qui e

tu. Costanti di decadimento. ¶ Imelde prese il mio libretto

rubinetto; poi ho guardato Imelde spogliarsi e coricarsi: l

riprenderti nel mio letto –. Imelde sospirava. Fuori la pioggia

andai a dare a Imelde un bacio sulla guancia

pioggia che scendeva e Imelde acquattata nel suo letto

come il catino di Imelde al mio passaggio. ¶ Ho

ho dovuto prima sostenere Imelde nell’ansia della vigilia

diurno. A casa trovavo Imelde che continuava a pulire

una pietà incontenibile: abbracciavo Imelde e la compiangevo teneramente

ne sarebbero seguiti. Consigliavo Imelde di andare al cinema

da Ca l’ala, Imelde era già tutta vestita

sue occhiaie erano accanite. Imelde stava muta ma le

della porta del cinema, Imelde lasciò il mio braccio

tornata, ore 16 del 1° dicembre. Imelde stava compunta con la

momento. La bocca d’Imelde si protendeva a ripetere

altre ceneri di Gramsci. Imelde tossiva e allora ebbi

la somma di L. 4 800 000. Imelde continuava a tossire e

la somma di L. 5 600 000. Imelde era scesa con la

per riordinarsi la faccia Imelde mi disse che era

quella sera e protessi Imelde dalla folla che s

Cercai di riprendermi e Imelde mi guardò smettendo di

né fare qualcosa. Allarmare Imelde sarebbe stata la peggiore

Non ti capisco bene –. Imelde contro il mio petto

banalità dai miei dubbi. Imelde si scostò per misurarmi

tuo rame = Giuditta vendicatrice; Imelde con la mia testa

Senza andare a cercare Imelde alla quale avevo comandato

questa, della malattia d’Imelde. Per la prima volta

paura che è ammalata Imelde. Ahaha-haha!!! ¶ Temetti perfino

haha!!! ¶ Temetti perfino che Imelde non fosse ammalata: che

tracce mie e di Imelde erano nette, addirittura come

assistito alla vestizione di Imelde fatta molto da me

tre fazzoletti bianchi puliti. Imelde si deterse con un

con l’aria consumata. Imelde si sedette al posto

momento per non soffocare, Imelde si piegò, fu scossa

portatela subito all’ospedale –. Imelde soffriva, con la gola

insanguinato, s’avvicinò a Imelde mentre mi faceva cenno

stesso rialzò e sistemò Imelde e ancora la carezzò

disse che avrebbero tenuto Imelde un mese all’isolamento

ospedale. ¶ Quindi potei cominciare: Imelde, Caterina, Amelia Cantarini nata

dolorosa l’assenza di Imelde. ¶ Guardavo attonito la carta

posti. I capelli d’Imelde potrebbero, con la ragione

unghie. ¶ Il nome d’Imelde s’impennava e dopo

seguente, alzato quello di Imelde assicurandomi che la luce

consegnare il documento di Imelde. Mentre aspettavo che la

vedere le cose di Imelde, ma inciampando nella sua

fissò l’odore di Imelde. La mattina presto riprese

degli indumenti prescritti per Imelde e poi lo portai

a domandare di vedere Imelde. Da principio portiere, suora

i capelli neri d’Imelde, adagiata nel letto immediatamente

terra alcune cose d’Imelde che riconoscevo. La suora

pacco degli indumenti nuovi. Imelde tirò fuori tutta la

di non parlare affaticandosi. Imelde estrasse una mano che

e si accorse che Imelde aveva scurito gli occhi

uscí. Mi accostai a Imelde e la baciai sulla

mondo, universo potente. Trovai Imelde esattamente come tre giorni

lasciò subito. Io baciai Imelde che arrossí e le

bicchieri e scatolette; ma Imelde era stata ripresa dal

appesantito dall’interrogativo se Imelde mi amasse, almeno un

io amassi o no Imelde e quanto, quanto. Affrettai

forza della regola perdere Imelde. ¶ Da quel momento, che

Chiusi la casa d’Imelde e andai a vivere

vieni prima delle nove. ¶ Imelde». ¶ Ho continuato a giuocare

partire l’ambulanza d’Imelde. Non fu puntuale questo

chiedere l’indirizzo d’Imelde nel Sanatorio regionale. Per

diecimila al mucchio d’Imelde. A lei mandavo qualche

arrivò una lettera di Imelde: non l’aprii e

ancora la lettera di Imelde chiusa, aprii il flacone

mano la lettera d’Imelde e rimasi a lungo

vedere la stanza d’Imelde come mia, accompagnarlo a

prima della caduta d’Imelde e della geometria del

subito a casa di Imelde e mostrargli come io

vidi nella specchiera d’Imelde, accanto a quella lettera

anche della lettera d’Imelde. Presi il bastone che

un’altra lettera d’Imelde, bianchissima e con un

neve delle lettere d’Imelde, ma già li lasciavo

coperta il letto di Imelde. Vibrava nell’attesa di

borsa di perline di Imelde, piena di soldi e

la stessa ambulanza d’Imelde. Gerolamo si rivestí dei

commosse e desiderò che Imelde fosse seduta nel suo

piombo che sfuggivano a Imelde sempre sopra un bicchiere

attingere al capitale di Imelde. Si strinse dentro quella

preso i soldi di Imelde non avrebbe commesso nulla

Aveva i soldi di Imelde e anche il quadretto

Overath e una a Imelde. Avrebbe venduto il quadretto

animo scrisse anche a Imelde: ¶ «Cara Imelde, come sei

anche a Imelde: ¶ «Cara Imelde, come sei lontana e

Riprese il foglio per Imelde e aggiunse: ¶ «P.S

soggiunse Gerolamo, – ma di Imelde. Debbo venderglielo e mandarle

immediatamente la ricevuta per Imelde sulla carta intestata del

in conto della signorina Imelde Cantarini, attualmente assente dalla

per conto della signorina Imelde Cantarini. ¶ Preciso che conserverò

disposizione della medesima signorina Imelde Cantarini o di suo

altro biglietto scrisse: «Cara Imelde, sto lasciando Urbino per

busta che indirizzò a Imelde presso il sanatorio di

alla piccola porta di Imelde. Non ebbero risposta. Bussarono