Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

in me. ¶ Il piccolo Isacco se ne è andato

soffrire questi rumori che Isacco fa spogliandosi nella sua

infelicità. Veramente sembra che Isacco sia ancora qui, accanto

stanza dove ora sta Isacco è stata prima la

la prima volta dove Isacco dorme e russa, or

Quel letto su cui Isacco ora sogna e sospira

stato d'animo quando Isacco venne ad occupare lo

senza gioia, senza pace. Isacco è di natura ciarliero

sarà, che sarà? E Isacco si credette in obbligo

piazzato dei riflettori. E Isacco descrisse a vivi colori

Buona notte, signora, rispose Isacco, e tacque. ¶ Dopo un

riaddormentando, la vocina di Isacco ricominciò: ¶ — Non vi sembra

notte... ¶ — Buona notte, disse Isacco. ¶ Passarono ancora pochi minuti

Poi la voce di Isacco domandò: ¶ — Domani mattina si

notte... ¶ — Buona notte, disse Isacco. ¶ M'ero quasi riaddormentato

quando la voce di Isacco più sveglia che mai

lei, signora Luisa? ¶ Così Isacco si introdusse nella nostra

divenne uno di casa. Isacco era commesso in una

nulla di nulla, ma Isacco non si arrendeva facilmente

angolo della nostra casa, Isacco si separava da me

delle mie sventure. Ma Isacco, incoraggiato da un mezzo

ritornare mai più. Ma Isacco, la sera, non vedeva

appendevo al piolo. Allora Isacco diceva: ¶ — Lasciamolo che si

le lenzuola. Quando finalmente Isacco le dava la buona

A un certo punto Isacco inventò di avere uno

cosa? ¶ — Oh! oh! esclamò Isacco ridendo. Non avete detto

quelle parole. Dissi: ¶ — Ebbene? ¶ Isacco mi porse il mazzo

vento, una desolata stagione... ¶ Isacco che mi udiva per

sempre? ¶ — Così è, caro Isacco! soggiunsi battendogli una mano

Il male è, caro Isacco, che così, a poco

al bruto. Si riduce, Isacco, alla nostra feroce miseria

arida come un deserto... ¶ Isacco soggiunse: ¶ — È vero, è

Io dissi: ¶ — Ma questa, Isacco, è la nostra vita

prime rose furono sfiorite, Isacco ritornò a mietere nel

bastasse, alcuni giorni dopo Isacco si fece amico del

di fiaschi, di dolci, Isacco non mi pareva più

quelle piccole consolazioni che Isacco aveva portato nello squallore

subito in amarezza. Perchè Isacco ci regalava quei fiori

gola, guardai Luisa, guardai Isacco, e posai il pezzo

bocca piena. Ma guardava Isacco, e non potendogli sorridere

vi brillava dentro. E Isacco dove aveva preso, lui

anche gli occhi di Isacco brillavano d'una luce

più di quel dolce. Isacco se ne andò. E

stanza e quella di Isacco. Luisa mi si avvicina

dinnanzi alla porta di Isacco, la porta si apre

la porta si apre, Isacco esce: — Buon giorno, signora

so. Lo so perchè Isacco e Luisa me lo

dalla finestra. A mezzogiorno Isacco mi si presentò con

Luisa, a me, a Isacco, per quale strada m

quelle (queste) scarpe che Isacco mi offriva, volli ad

ad ogni costo pagarle. Isacco che me le guardava

come per paura che Isacco l'udisse dall'altra

tutto ormai viene da Isacco... Fiori, vino, dolci, ed

era fra lei ed Isacco. Ed io avrei dovuto

Vedevo in che modo Isacco guardava Luisa, quando c

di un fratello. Ma Isacco non era fratello di

a quel modo. Quando Isacco se ne andava e

chiacchierare sulla soglia, poi Isacco, nel salutarla, le prendeva

acciecò. Solo pensavo che Isacco fosse innamorato di lei

ridicolo. Geloso poi di Isacco? Era forse un uomo

Era forse un uomo, Isacco? No, non era un

uomo. Non era niente, Isacco. Eppure proprio qualche cosa

me, al pensiero di Isacco e di Luisa, uniti

di quei pasticci, che Isacco continuava ad offrirci ogni

geloso! Ero geloso di Isacco, senza amare Luisa. Il

di non vedere più Isacco, nelle ore in cui

evitare le visite di Isacco, di bere, di mangiare

Per non incontrarmi con Isacco, alla fine del mio

apriva sopra un cortile. Isacco m'aspettò più di

di prima: prima che Isacco fosse venuto a turbarla

sentire ciò che faceva Isacco, rincasando la notte, o

insolito nella stanza di Isacco. Udii il passo zoppo

aprirono la porta di Isacco ed entrarono nella sua

sera, non aveva udito Isacco rincasare come il solito

era accaduto; come se Isacco non fosse esistito mai

stanza, il letto d'Isacco stridette e cigolò. La

Tutto ritornò in silenzio. ¶ Isacco doveva essere ammalato. Il

medico aveva detto: — Grave. Isacco era dunque gravemente ammalato

che male sia malato Isacco. Non che mi stia

cuore la malattia di Isacco, che proprio non ne

la solitudine in cui Isacco si trova abbandonato, persino

chiave della porta di Isacco girando nella serratura fu

fu nella stanza di Isacco. ¶ M'ero sollevato sul

curva sul letto di Isacco, con il viso vicino

quella candela Luisa contemplava Isacco che sembrava addormentato. Il

bruciavano le labbra di Isacco, arse dalla febbre. Ma

bocca sulla bocca di Isacco. Teneva gli occhi chiusi

uscì dalla stanza d'Isacco e, sfilate nuovamente le

rientrare nella stanza di Isacco, e abbandonarsi perduta sul

pallidi e muti. Anche Isacco era là, avvolto in

si è uccisa? ¶ Ma Isacco non mi rispondeva, e

viso di scimmia, qui Isacco con la sua faccia

pallida e trasudata. Su Isacco fermai il mio sguardo

vedi, mormorai, lo vedi Isacco? È morta, Luisa. Perchè

Luisa. Perchè? Perchè? ¶ Allora Isacco schiuse le labbra gonfie

domandai. ¶ — Per amore, bisbigliò Isacco. Per quell'amore che

gli domandai. ¶ — Ah! esclamò Isacco. Nessuna donna ti amerà

così, fino a morirne... ¶ — Isacco! Isacco! lo supplicai. Ella

fino a morirne... ¶ — Isacco! Isacco! lo supplicai. Ella è

Ne sarà felice, soggiunse Isacco. Tutto eri tu per

tutto? ¶ — Tutto, tutto, mormorò Isacco, perchè tu l'amassi

tu l'hai uccisa! ¶ Isacco chiuse gli occhi. Il