Hans Tuzzi, La belva nel labirinto, 2017

di venerdì, così, con Iurilli in ferie e gli

istante il collega Michele Iurilli: che meraviglia, il fax

cannello della pipa, mentre Iurilli si passava lento una

mezza età? Improbabile» borbottò Iurilli, una volta uscito Giovannini

nessuna evenienza». ¶ «Certo» concesse Iurilli, «l’ipotesi più probabile

un arcano dei tarocchi?» ¶ Iurilli si mordicchiò il labbro

tanto piaceva anche a Iurilli, e convenne che tre

era venuto lì con Iurilli, il giorno stesso del

Sicché, quando Melis e Iurilli si erano presentati alla

con rabbia e dolore. Iurilli si era fermato a

Così ora, insieme a Iurilli, Melis contemplava quella coppia

e uscì, tallonato da Iurilli. Tornarono poco dopo, seguiti

di recente» annunciò laconico Iurilli. «L’ingegnere ci permette

uno Swatch!» mormorò incredulo Iurilli. ¶ «Se ne stupisce?» chiese

la ragazza» masticò piano Iurilli, guardando la bianca mole

giri di Glauco» osservò Iurilli: «Quello era un neofascista

nostri numeri di telefono». ¶ Iurilli cacciò un sospiro profondo

obiettò in un soprassalto Iurilli. ¶ «Michele, tu sragioni: intanto

tarocchi, quando ti uccide». Iurilli sembrava conscio d’aver

portato risultati imprevisti; e Iurilli, severo nella sua magrezza

sorso d’acqua, e Iurilli gli subentrò. ¶ «Una prima

sabato». ¶ «Sì, certo» assicurò Iurilli. «Si è trovato, dicevo

E adesso?» chiese infine Iurilli. ¶ «Adesso» riprese Melis, «dobbiamo

Come per Stracuzzi» commentò Iurilli. «La cameriera sa che

sospesi per le mani?» ¶ Iurilli inarcò i sopraccigli, perplesso

Poi, rimasti soli, squadrò Iurilli: «Non avertene a male

notte del 28 marzo?» ¶ Incredulo, Iurilli lo considerò con sospetto

davanti a Melis e Iurilli seduti, uno dietro e

a torchiarlo qui» propose Iurilli. «Se davvero teme così

Lo stesso assassino?» mormorò Iurilli. ¶ «Già. O, almeno, la

tutto questo?» chiese smarrito Iurilli. ¶ «Non lo so, Michele

e Melis fissò pensieroso Iurilli. «Cosa c’è?» ¶ «Michele

un Arcano dei tarocchi?» ¶ Iurilli ebbe un gesto di

abile e coscienzioso. Come Iurilli, del resto. ¶ Gli riassunse

a sette religiose». Fissò Iurilli: «Se ben ricordo, padre

un prete di frontiera». ¶ Iurilli assentì: «Drogati, emarginati, rifiuti

cadavere era in auto?» ¶ Iurilli assentì. «Una Opel Kadett

Sei stato radiato» sibilò Iurilli, «perché spacciavi droga. Cos

gliela passa?» chiese ironico Iurilli. ¶ Dove prendesse la roba

di protezione, eh?» ripeté Iurilli. «Protettori?» ¶ No, quando mai

si fa imbecille» concluse Iurilli, in mano un pugno

Con gran sollievo di Iurilli, la Curia non aveva

tascabile. ¶ «Visto?» si disse Iurilli. ¶ E immaginò Melis assentire

coi quali aveva parlato Iurilli, ricordavano bene Glauco: intelligente

silenzio. ¶ Dopo qualche secondo Iurilli cedette. ¶ «Non guardarmi così

disse Melis. E a Iurilli: «Ora ne parliamo con

una rapida occhiata con Iurilli. Non ne aveva ancora

ragazzi nell’Audi?» chiese Iurilli. ¶ «Notte del 5 giugno, perfetta

Vero che Melis e Iurilli volevano interrogare di persona

cosa? Un nome? ¶ «Disturbo?» Iurilli entrò senza aspettare risposta

possibile filo rosso comune?» ¶ Iurilli soppesò l’ipotesi ruminando

di essere un predestinato». ¶ Iurilli lo fissò incredulo: «Perciò

di Glauco Stracuzzi» osservò Iurilli. ¶ «Per quel che ne

comoda scorciatoia, aveva spiegato Iurilli al suo collega e

auto». ¶ «Già» aveva concesso Iurilli. E poi: «Sai che

che avessero smesso davvero». ¶ Iurilli si guardò intorno, ma

Risposta: sì. ¶ «Il commissario Iurilli» e lo indicò, «ha

con quelli di Petra; Iurilli era anche riuscito a

sua, tormentata nell’antinferno. ¶ Iurilli e D’Aiuto, per

Ferrini e il commissario Iurilli erano lì insieme all

uno di questi a Iurilli, «la grata metallica di

Una batteria?» chiese incredulo Iurilli. ¶ «Sì, è sufficiente una

scemenze, voi due» ordinò Iurilli. ¶ «I due morti» si

consegnò i documenti a Iurilli. ¶ «Queste batterie portatili si

loro. Pensò al commissario Iurilli, così coinvolto nel lavoro

sembra vero» commentò incredulo Iurilli. ¶ «Calma, calma» ammonì Melis

giovani» aveva deciso, stremato, Iurilli. «Non me li vedo

i teddy boys?» chiese Iurilli, che vent’anni prima

Aiuto. ¶ «Dei sociopatici» concluse Iurilli. ¶ «Sì, ma ben vestiti

perché sapeva troppo» borbottò Iurilli. ¶ «O perché aveva visto

Alzò lo sguardo su Iurilli: «Bisogna ricontrollare tutto». ¶ «Di

Saddam Hussein. ¶ Il commissario Iurilli aveva solo una vaga

morire a quel modo...» ¶ Iurilli taceva e assentiva, limitandosi

teneva un diario?» ¶ No. ¶ Iurilli sospirò: «Ma davvero, alla

stupito dell’interesse di Iurilli. ¶ Sì, certo che gli

E oggi come oggi...» ¶ Iurilli si guardò intorno. «Lei

Petra? No, no, impossibile». ¶ Iurilli sembrò masticare un’idea

pensò infastidito il commissario Iurilli, ignorando che quel personale

questo era chiaro, concluse Iurilli, quei soldi non avevano

misteriosi giustizieri dei tarocchi, Iurilli non aveva in mano

lì si era inserito Iurilli: i difensori del pubblico

figlia è scomparsa!» ¶ Michele Iurilli, tanto magro da sembrare

sua, di figlia. ¶ «Commissario Iurilli» si presentò. «Che cosa

passate ventiquattro ore, però...» ¶ Iurilli lo interruppe con calda

adesso, accompagnato da Ferrini, Iurilli era lì, in quella

logomachie, quante». ¶ D’istinto, Iurilli sostituì logomachie con menate

momento, allarmare gli alunni». ¶ Iurilli si mordicchiò il pelo

potrà iniziare i colloqui». ¶ Iurilli accennò un sì: «C

che sezione era?» insisté Iurilli. ¶ «La A, il che

dove si è. ¶ Che Iurilli fosse impegnato a indagare

Trapani. ¶ Alla domanda di Iurilli, se era da molto

della libertà del pensiero?» ¶ Iurilli sospirò. ¶ «E la fa

fidente nel suo prossimo». ¶ Iurilli passò le dita della

bellezza». ¶ Lo sguardo di Iurilli si fece inquisitore: che

a nulla» rispose brusco Iurilli, compiangendo gli allievi sottoposti

pensavo sapeste...» ¶ «Cosa?» incalzò Iurilli spazientito. ¶ L’uomo sembrava

di questo tema» ordinò Iurilli, prendendo mentalmente nota: controllare

sguardo interrogativo di Ferrini, Iurilli grugnì: «No che non

la propria attenzione su Iurilli. ¶ «Sai, non riesco a

uscì. ¶ Con stupore di Iurilli, una volta al liceo

in Questura. ¶ Così a Iurilli toccava smazzarsi il lavoro

ne ebbe il destro, Iurilli si permise qualche cauta

quel che voglio dire». ¶ Iurilli sporse le labbra incorniciate

di vedere il mondo». ¶ Iurilli mugolò qualcosa che forse

scossero sconfitti il capo. ¶ Iurilli era già sulla porta

chiese Melis: dov’era, Iurilli? ¶ Il momento, avrebbe detto

avvocato. ¶ Fu allora che Iurilli ebbe il colpo di

Ma dove diavolo era, Iurilli? Possibile che a quell

che senso?» aveva chiesto Iurilli. ¶ «Sembra tutto a posto

in tanti» aveva osservato Iurilli con un’alzata di

stupore ottenuto. ¶ E adesso Iurilli, deciso ad andare a

la risposta sulla quale Iurilli contava. Perché sarebbe rincasato

una nave di Drake, Iurilli approfittò del momento di

bene, aspetterò qui» disse Iurilli affacciandosi alla finestra come

uscì. Con un balzo, Iurilli imboccò l’atrio in

potuto non farlo entrare, Iurilli riassunse l’essenziale di

la sola bordata che Iurilli riuscì a sparare prima

che alibi. Hai controllato?» ¶ Iurilli sollevò appena la spalla

per cosa?» chiese cauto Iurilli. ¶ «Un mandato di perquisizione

silenzio imbarazzato, rotto da Iurilli. «Non penserai a un

concesse a mezza bocca Iurilli, che non aveva osato

Giulio. Nello stesso momento Iurilli Ferrini Giovannini e l

entrò con Melis e Iurilli nella stanza dove i

i gnocchi» lo riprese Iurilli. ¶ «Gli gnocchi» corresse il

Dall’appartamento dei Pellissier Iurilli aveva prelevato la pistola

a scaricarti» gli ripeté Iurilli. ¶ «Non avete prove, perché

Swatch di Glauco?» incalzò Iurilli. ¶ Pellissier sbarrò gli occhi

un’occhiata veloce, poi Iurilli prese a rienumerare tutte

l’omosessuale. ¶ Lapolla e Iurilli uscirono. Il magistrato raggiunse

più di due ore Iurilli aveva torchiato Pellissier, inutilmente

ci sono impronte» sbottò Iurilli, «non ci sono da

E accà». ¶ Melis e Iurilli lessero increduli le poche

in quello stesso istante Iurilli avrebbe chiesto le stesse

all’ergastolo» disse piano Iurilli. ¶ «Preferibile per chi? Per

per Dio Padre» ringhiò Iurilli. Sua moglie e sua

Siamo stanchi tutti» mormorò Iurilli. ¶ «Avremmo potuto prenderli prima

vicequestore, con voce sorda. ¶ Iurilli scosse il capo: a

a farmi una doccia». ¶ Iurilli accennò un sì di