Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

Rimpatria Faust, o Werther? ¶ La barca ammarrata sul fiume

disprezzate e impudiche. ¶ Dica la nenia tutto il bene

male; ¶ voli in delirio la carne vostra sopra l

frusti, ¶ il disgusto e la nausea di false leccornie

sudore: ¶ contraggansi le natiche; la vulva inghiotte! ¶ La bocca

natiche; la vulva inghiotte! ¶ La bocca sformata e bavosa

vedete il teschio; ecco la Morte! ¶ Protendiamo li amanti

il semplice amore e la demenza oscura. ¶ Codesta è

questa mente che foggia la vita, ¶ per questo cuore

cuore che fucina amore, ¶ la pira avvampa disordinata, mirifica

e al gesto ¶ suscita la Giustizia armata e intemerata

annega l'anima, ¶ che la mente subissa e confonde

il teso muscolo pugnace: ¶ la belva troglodita è risvegliata

Amore alla Morte, per la Libertà! ¶ Arme qualunque, o

sfoggiamo in ogni luogo la dominazione, ¶ contro a Dio

e bersagliera ¶ fa volgere la folla trepidante: ¶ ondeggiano i

affrettati, ¶ tagliate coll'ascia, la scure, la bipenne, ¶ polverizzate

coll'ascia, la scure, la bipenne, ¶ polverizzate il simulacro

Incessu patuit dea, sopra la soglia posticcia, ¶ tra uno

in ogni luogo gratuitamente, ¶ la fiancheggian li argenti ed

e li spazzini municipali, ¶ la solita coda gajetta della

i Signori che son la sciccheria; ¶ han moglie e

una Infante ¶ Non complichiamo la vita, Signori ¶ G. P

Ah! mon Dieu, v'la que toute r'commence

qu'y m'gouflera... la panse? ¶ JEHAN RICTUS, Le

frulli d'ale, tra la cipria invernale, ¶ bruni sarcasmi

invernale, ¶ bruni sarcasmi per la pigra luce, ¶ oh, battuta

nascere d'inverno, per la gioja, e perché? ¶ Si

tripudia il sole, ¶ quando la vita esulta all'azione

mille fortunata assai, ¶ accorgi la stagione? ¶ È lontana, è

gioja di famiglia. ¶ Starà la data a questa ricorrenza

sottile compromissione. ¶ Cosí, per la Città inzaccherata, s'irrigidiscono

di civili corvate. ¶ Penda la tela: per quanto variopinta

tutte le luminarie tra la neve; ¶ oh, la neve

tra la neve; ¶ oh, la neve patisce d'umori

soave liberty internazionale, per la culla preziosa; ¶ sian le

i sorrisi, alla culla. ¶ La culla dondola, burchiello fragile

per ricoprire il sole. ¶ La terra non dà pane

tornare al nulla; ¶ invece la tua culla sopravive; ¶ questo

piú, sono già passati. ¶ La cannonata tuona di nuovo

allegria ai poco persuasi. ¶ La festa augurale ¶ fa le

per un Tiresia ambiguo la fatturi ¶ e maschio al

riesce, femina è scodellata. ¶ La culla dondola e si

fetide, ¶ piccole vite alacri. ¶ La culla dondola sotto al

giubbetto, ¶ Fede, bandiera; rida! ¶ La profezia è santa; ma

P. LUCINI. ¶ Ça sent la... chose et les lilas

gloria? ¶ Dalle ringhiere fan la pispilloria i passeri: ¶ dal

le bionde allee stride la ghiaia e ride, ¶ le

il Tribuno ed aderge la testa. ¶ Delirio! Burchio di

decrepita istoria; ¶ ma senza la memoria a che serve

memoria a che serve ¶ la scienza enorme del secolo

ordinanza, nubi domesticate; ¶ precedono la luna. ¶ La piazza già

domesticate; ¶ precedono la luna. ¶ La piazza già s'imbruna

fortuna d'argento; ¶ e la Luna compare sorretta dal

enorme e sacra Libertà!" ¶ La Luna guercia dal cielo

ad occidente? ¶ e per la forca, o la lanterna

per la forca, o la lanterna? ¶ Libertà ambidestra e

intende a buggerare, - ¶ ghigna la Luna, - ¶ s'attinge con

e rapide compromissioni ¶ tra la corona ed il berretto

retorica grossa ed incompresa, ¶ la testa aureolata ¶ da lunga

risultato del voto popolare. ¶ La Luna guercia, in tanto

Libertà, oh dilemma!" ¶ e la promette con cinico diletto

frusciante e instabile Città, ¶ la piazza addormentata s'accontenta

de braves fille de la campagne qui, pour le

gosse en nourrice où la vielle mère au village

prenaient les interêts de la maison. ¶ F. LORRAIN, La

la maison. ¶ F. LORRAIN, La Maison Philibert. ¶ - la conscience

LORRAIN, La Maison Philibert. ¶ - la conscience obscure de n

humanité... ¶ ED. DE GONCOURT, La Fille Elisa. ¶ Notizia ¶ "That

normale di Mrs Grundy, la quale, presbiterianamente, propone di

affratellano nelle Leghe contro la pornografia. ¶ Nel 1894, Domenico Ghidoni

nobile concetto e vigoroso. La Commissione di uomini pudichi

sfilare il corteggio e la pudicizia dell'inclita, benemerita

de' Liguori. ¶ - "Silenzio, sfacciate, là in fondo: ¶ siamo davanti

Voi, parla piú degna la Canzone. ¶ Ella sa far

lo sdegno naturale e la riprovazione delle oneste persone

qualcuno arrossirà di ricordarsi la prima lezione d'amore

e trionfale vigliaccheria: ¶ ...silenzio, là in fondo, sciagurate; ¶ Voi

di bufere assenti; ¶ disturbare la calma compostezza delle membra

allaccia; ¶ bocca a succiar la bocca; ¶ ginnastica barocca; acrobatismo

mirabili e marmoree bestialità. ¶ La Leda prona al Cigno

delle menzogne postume; ¶ per la divinità del dí che

so meglio di Voi ¶ la vostra grazia fiera e

vi insempra eterne. ¶ So la potenza a Voi franca

A Voi, dal tempio, la Buona Dea ¶ sterile e

crotali a danzar, quando la luna s'incorna ¶ al

torcon le terga e la capigliatura serpenta sul dorso

erettili ai giuochi, ¶ che la lussuria ingenua impara al

al pubuscente; ¶ e vien la febre rossa e dolorosa

Spasima il cuore, farnetica la mente; ¶ riverso concede se

smorfie stanche. - ¶ Conosco, Fifí, la visione che vaga nel

l'umile cascinale, dentro la prateria, ¶ magicamente balenare al

sudor belluino evaporato dentro la polvere, ¶ tra lo scordato

vetri opale in cenere: ¶ la corriera ritorna su per

corriera ritorna su per la strada antica, ¶ scuote la

la strada antica, ¶ scuote la sonagliera, all'invito, arrochita

delli astri in fortuna ¶ la coscienza umana si raduna

prostitute, ¶ arma di ciottolo la mano scabra ¶ del bastardo

preparano le bare. ¶ Carmagnola! ¶ la vivuola stenta e manca

s'incalza al movimento la Rivoluzione. ¶ Ha fatto scuola

Rivoluzione. ¶ Ha fatto scuola la filosofia, ¶ ciascun vuole un

un posto al sole: ¶ la speranza si rinfranca ¶ sotto

adorare col voto popolare ¶ la Santa Ghigliottina. ¶ Carmagnola! ¶ Dalla

con sua Regina ¶ impastaron la farina con il sangue

lesta al suo perché. ¶ La bufera scardina e detuona

capo, passa presto: ¶ rialzate la sottana, rimboccate i pantaloni

gilii ha ben reciso ¶ la civica fioraja dalle ajuole

fresche speranze, ¶ abbiamo sorpassato la consuetudine. ¶ Abbiamo per ministra

ricette astruse, per fulminar la gente. ¶ Carmagnola, non temere

gente. ¶ Carmagnola, non temere, ¶ la tua fortuna trionferà: ¶ già

a far men tarda la Redenzione, ¶ se verrai, come

conferma al bel natale ¶ la pezzente Umanità ¶ sulla nostra

dei miserabili che fidano ¶ la vita loro allo sforzo

de' muscoli ¶ a diromper la gleba, a falciare le

Ecco, prendeteci. ¶ Questa è la forza umana che si

prendeteci. ¶ E per quando la piova si riversa, ¶ e

i fomenti, ¶ come vuol la Natura, difettano ai fornelli

bevete il vino, ¶ ricordate la mano che dispiccò dal

Signore: ¶ e non tentate la falce benigna; ¶ non irritate

correttrice sui buoi. ¶ Voglia la falce ancora ammettersi nel

Schiavi, ¶ il principio e la fine, ¶ germinazione e messe

il futuro, ¶ come vuole la favola satanica, ¶ o ridicole

demoniaco cerimoniale? ¶ E chiedete la penna molto intrisa ¶ dentro

coi petti. ¶ Intingerete, poi, la penna nei laghetti ¶ che

azione che si permetta la vigliaccheria attuale, per coonestare

vigliaccheria attuale, per coonestare la sua fiacca e poltrona

bandiere accese a gridar la rivolta ¶ contro il governo

ed ondeggia, ¶ qua e là schiumeggia di volti pallidi

lividi; ¶ urla e sferra la gonfia minaccia; ¶ a stento

della piazza urbana ¶ costringon la marata popolare, ¶ dighe fittizie

posticcie alla rabbia: ¶ ribolle la Folla e s'incresta

del futuro le basiliche:... ¶ la civiltà pacifica, umana e

in oggi, pur troppo, la pazienza, ¶ si rubesta al

e non pagate. ¶ Luccica la Città, sciala ricchezze vostre

a rizzarsi e pugna. La rivolta. ¶ - "No, non per

e disprezzati ¶ di tutta la grandezza, di tutta la

la grandezza, di tutta la bellezza della Patria ¶ a

me, che sono tutta la coscienza vostra, ¶ nato da

le parole ¶ liricamente squillan la fanfara ¶ che il buon

tutto me stesso, per la causa santa, ¶ santa missione

giovani fatali, ¶ che daranno la vita al cruento Poema

risplenda, corruschi e sfavilli ¶ la stella della Patria e

orologio; ¶ perché s'affranchi la vostra coscienza... ¶ alla sapiente

croce, ¶ crocifisso Gesú per la politica. ¶ Un nastro bianco

Natura abhorret a vacuo". - ¶ - "La solita comedia?" - ¶ - "Come ti

Come ti pare. ¶ Come la vuoi guardare, ¶ o dall

il solito torrente per la china ¶ a schiumeggiare, ad

povertà, ¶ celiando al poverello. ¶ La favola ricorre, sulla teogonia

per una Epifania... Però!... ¶ La Stella-Cometa si ha

Cometa si ha rotto la coda, ¶ ha smarrito il

notturni dell'esilio, ¶ rivediamo la patria. ¶ Anima forte! Spalanchiamo

pari. ¶ Il villaggio è la reggia comune, tutti vi

anima compendia, nella sua, la vita di tutti; ¶ esplode

delle anime nostre. ¶ Sole! La tenebra è morta; Sole

Noi facciam pel domani ¶ la sacrosanta communione tra l

col suo capo, danzando la danza del ventre, ¶ davanti

insatirito. ¶ I Filistei nobilitar la croce, postrema utilità, ¶ perché

nuovi spettacoli; ¶ ti va la pantomima d'ogni dí

e che fermenta? ¶ Mangeremo la solita polenta ¶ gravida di

un poco, ¶ per godere la pace, ¶ per esser col

noi dessimo all'ultimo ¶ la sacrosanta pedata eroica?..." - ¶ - "Tu

e di diamanti. ¶ Sdegno la Monferrina, intrecciata al suono

onori savoini. ¶ Non conta la danza del ventre della

una Nazion fallita, ¶ che la sciala e la sbraccia

che la sciala e la sbraccia da ricchissima. ¶ Non

spauracchio ed ingombro. ¶ Ce la misero in casa, scovata

scovata nei granai ¶ dentro la maggior sala, per far

il fegato ¶ se te la prendi coi mobili di

sapiente del palco scenico! ¶ La Baracca ci espone i

bucate; i Pagliacci ¶ se la fanno d'Eroi sulla

frullano l'ali; ¶ tira la moda tra il giallo

Mandiamo altri garzoni, per la gioja del sesso invertito

sequenza oscena di stupri, ¶ la morte gladiatoria per un

affamare, non protestate: ¶ specchiasi la corona sopra la testa

specchiasi la corona sopra la testa ¶ ne' dí di

delle macchie importune, ¶ e la ridusse tersa, come nuova

del borghese Padreterno, ¶ ma la nostra, ti pare?" - ¶ - "Io

nostra, ti pare?" - ¶ - "Io, la provvidenza? Io, Domeneddio? ¶ È

Se vi mancasse mai la cordicella, ¶ e una rotella

e che potremo fare". ¶ La nuova Carmagnola ¶ Cantatela sull

Le Cose nuove. ¶ Cantà la Carmagneola col Sairà. ¶ BOSINADA

Festa de ball per la resa del Castel de

colla tua fatalità. ¶ Bolle la terra e bolle il

miglior del rosso. ¶ Ama la pecora ed il caprone

velo della infecondità, ¶ uccide la Menzogna. ¶ Perché sin qui

grigia, abbrunata, accasciata Impostura? ¶ La luce ai culmini sfoggia

battaglie vittoriose. ¶ Combatter per la gioja, gioir la libertà

per la gioja, gioir la libertà: ¶ arme ritrova la

la libertà: ¶ arme ritrova la Ribellione nelle figure della

della canzone, ¶ d'arme la veste la danza selvaggia

d'arme la veste la danza selvaggia, ¶ per chi

incorona, ¶ sulla Vita e la Morte nella sua maestà

d'astuto poliziotto, ¶ quando la fede medica dichiari ¶ trascurabile

protetto, conservato. ¶ Ho conservato la pelle e la fama

conservato la pelle e la fama; ¶ ho conservato me

io impersono. ¶ S'impingua la réclame; ¶ corrono i curiosi

addestrano ginnetti pomellati ¶ per la gloria del Campo delle

e sbarazzina. ¶ V'importo la frequenza ¶ d'assai dinoccolati

perché, sapete, dove accorre la folla ¶ e si eccita

folla ¶ e si eccita la vista ¶ e s'incita

economiche, o care. ¶ Oh, la distinta ragunata a torno

breve di candidezza. ¶ E la dolce carezza a me

occhi indagatori ¶ a traverso la lente incastonata d'argento

argento e tartarughe. ¶ Sono la meta di tutt'i

sofistico, pretesa ¶ a sfruttar la nomea estemporanea ¶ da codesta

ai polsi a sofrir la passione;... ¶ e, ahimè! non

estetico della mia bocca! ¶ La parola vi scocca imaginosa

scocca imaginosa; ¶ vi fiorisce la rosa, col detonare della

di perdite infeconde, ¶ lungo la notte vedova, fredda e

offrirmi carne sana per la sete d'amore, ¶ primizia

le siepi di moschetteria; ¶ la ritirata subdola e capziosa

ritirata subdola e capziosa; ¶ la mirabile e lenta strategia

tra il nudo e la camicia, talismano: ¶ che rimarrò

rimarrò in galera per la vita, ¶ io, serena coscienza

monumento: ¶ ad indicare tutta la Penisola ¶ la retorica accolga

indicare tutta la Penisola ¶ la retorica accolga un luogo

perdue depuis les anciens! La pituite vitrée! Maladie superbe

ai retrouvée". Telle était la joie de Madame; c

Bene. ¶ Gente! Venite qua! ¶ La parata incomincia. ¶ Va dal

d'Imbecilli che imberciano ¶ la Dama Putiffarre; ¶ pochi assai

d'invidia, ¶ verde come la vipera, verde come un

che giuocavan, sui dadi, la prima nota e l

Coccodrilli è poca distinzione: ¶ la Storia Naturale spiega il

Imbecilli; non ci credete; ¶ la cattiveria tira le cuoja

in piazza a sciabolar la Plebe. ¶ Ho veduto l

veduto l'infamia imbecillesca, ¶ la bizza fanciullesca, ¶ la fregola

imbecillesca, ¶ la bizza fanciullesca, ¶ la fregola bernesca, ¶ e un

sciancata, in cortesia, ¶ elige la piú grata e saporosa

a dispetto delle età, la puerizia ¶ di tra le

grave bigoncia, ¶ a salvar la morale, dopo l'aretinesco

il suo Paraclito: e la colomba bianca si tramuta

pivial fa strascico lungo la via e benedice l

sotto al pivial spesso la coda penzola e spazzola

onde ben s'oda la canzon deretana. ¶ "Prosit!" ¶ L

ma verrà, quando verrà, la calamità. ¶ Piangeranno, grideranno! Chi

in un cantuccio, per la triste avversità. ¶ Poco furbi

troppo tardi? ¶ Per calmare la tormenta si saran raccomandati

animale che sorride sempre. ¶ La bella smorfia al viso

danno è conosciuto se la ferita sanguina. ¶ Molti dell

e francescano. ¶ Gente: or la Ballata tace. ¶ Acqua passata

pratico e grave, ¶ appresta la sanzione dell'omicidio legale

comprese; ¶ l'Oche per la filosofia enciclopedica ¶ trovan nuove

da Catoni e salvano la pancia ¶ in barba ai

festino i timidi: ¶ passata la paura s'assicura il

di vermi ¶ e sfuggon la pellagra ¶ colla ingordigia magra

intronizzò sovrano, ¶ testè, squassando la cresta a cimiero, ¶ pettoruto

pettoruto foriero di battaglie. ¶ La Corte è sottosopra; il

riverire, mentre s'avanza ¶ la novella baldanza. ¶ Egli si

Gallo è un seccatore. ¶ La turba era pacifica ed

usata ¶ ad annojarsi sopra la covata, ¶ a viver di

che rivolge con sé la coscienza inquieta. ¶ Superstiziosamente, quella

primo e divino, ¶ e la legge sovrana col destino

far vedere e persuadere ¶ la nessuna ragione di quel

distende l'ali, rialza la testa, ¶ squilla alla carica

sera e meriggio ¶ ripete la seguenza dei giorni trapassati

e dannata!" ¶ ed agita la mano insanguinata, ¶ "va, tutto

imbarbarito, ¶ sacrificò a dispetto la trepida innocenza ¶ dell'afono

sobillatore. ¶ Grida: "Chiricchichí, sono la turbolenza ¶ tra i timidi

di lontano, il nibbio, la faina, la volpe, il

il nibbio, la faina, la volpe, il traditore; ¶ noto

trombetto all'aer fresco la diana; ¶ porto corazza, gorgera

vengo messaggio d'amore: ¶ la favola breve è finita

consola facilmente perché rispetta la verità simbolica e psicologica

o bruna Melisanda! ¶ Stracciatevi la benda mosulmana; ¶ Guardate in

delle fonti, ¶ o Melisanda, la Vostra persona, ¶ e riguardi

persona, ¶ e riguardi sognando la città: ¶ non abbia in

ed allobroghi a danzare ¶ la presta monferrina, ¶ invidia all

vi trascura, ¶ livido tra la rabbia e la paura

tra la rabbia e la paura. ¶ Ve' il Bosforo

nell'Anatolia, e guata la migliore giornata ¶ per balzar

casi nostri, ¶ ed aggiunger la voce armoniosa ¶ all'urlare

Mostri uggiolanti alla caccia. ¶ La causa è alquanto nobile

Contessa che è mai la vita? ¶ È l'ombra

s'impuntano e fan la voce grossa. ¶ Vengo armato

da pacificare? ¶ Non avete la febre e la dissenteria

avete la febre e la dissenteria, ¶ aspettandomi, Amica, ed

di molto humur, dopo la cena: ¶ se vorrete, Signora

parente vicina, ¶ al di là del Deserto e nera

Tentando, ho già scoperto la mirifica droga ¶ della valvola

veri Eroi. ¶ E per la nera Taítú, che ancor

e teuf-teuf lungo la via. ¶ Amo sfoggiar belle

e dignità; ¶ bastar per la parata e pel solecchio

che le succederà: ¶ godiam la prima notte in santa

farnetica imperi levantini; ¶ tutta la Patria è sospesa ai

braves malhereux! ¶ NAPOLÉON à la Bataille d'Essling. ¶ "La

la Bataille d'Essling. ¶ "La Giustizia vi convoca, Signori

squisito e permaloso, ¶ voler la verità intemerata, ¶ schietta e

che specula a rubarmi la mia gloria ¶ d'italico

sempre il bocchino: ¶ risuggelliam la pace, ¶ è l'oblío

te solo, che sei là giú in fondo e

e de' capricci... ¶ assicurarmi la profezia. ¶ Fra poco scenderò

quando piove ed abbrivida la sera, ¶ quando le gocciole

pungere ¶ contro il fango, la carne ed il cuore

rinnovare, offertorio di grazia, ¶ la mia sapienza ringiovanita, ¶ all

pur: "Qui regna amore". ¶ La Canzone del Giovane Signore

touchant l'ignominie de la Classe moyenne. ¶ Canzone, mettiti

troppo dorate ¶ che siton la vernice; ¶ tra i seni

se puoi, e commenta la lirica; ¶ foggiane un'altra

di brillanti, ¶ a invigilar la cassa, basilisco mondano; ¶ gioco

ambiti, ¶ venerazione di tutta la Nazione. ¶ Fui in commercio

e lo zio biscazziere, ¶ la zietta bellissima, ex-modella

modella e cocotte, ¶ e la mammina, in oggi, dama

Dimenticai il rigagnolo e la fogna, ¶ che mi fluttuan

bel garbo romantico sotto la luna, ¶ alla fortuna di

mio passare, come vagella la frasca ¶ della smilza alberella

postille sintetiche e severe, ¶ la fatale sentenza, alla scadenza

maggior decorazione; ¶ Sua Maestà la Firma del Milione, ¶ Ipocrita

rivi torbidi. ¶ Perché son la Città ora riassunta, ¶ da

dentro ai talami altrui, ¶ la tentatrice, corrotta, tentaculata, ¶ dai

vetro e di similoro; ¶ la Città polverosa e fracassona

ventre vuoto e piatto; ¶ la Città che civetta dai

sto sul peccato e la virtú; ¶ servo la sposa

e la virtú; ¶ servo la sposa e la vagante

servo la sposa e la vagante, ¶ sotto l'alcova

in letto, ¶ per conservarmi la pace ed il diletto

come un profumo, per la mia noja, ¶ tra uno

archetipo; ¶ saldar colle monete la ferita alla verginità; ¶ pagar

in chiesa e pregio la Santa Religione; ¶ vanto il

soldo, colla legge e la truffa: ¶ calo la buffa

e la truffa: ¶ calo la buffa nelle lotte civili

conviensi, ¶ paralitico osceno, salvando la morale, ¶ l'occhio spento

al banchetto capace, sbottonata la mia tonda ventraja; ¶ e

invitto della Associazione Costituzionale. ¶ La lancia dorata scintilla nel

Suonin le trombe! È la Patria che passa ¶ palleggiata

il campione dell'italianità. ¶ La mia tuba risplende come

riflesso dei moerri: ¶ porto la tuba come una tiara

tutto questo ti porge la Città, ¶ tra uno scherzo

ed un conflitto, ¶ tra la fame e lo sfarzo

lo sfarzo insolente, ¶ tra la tapina errante ¶ e la

la tapina errante ¶ e la sposa leale e fiorente

e generosità; ¶ tutto questo, la grande Città; ¶ elegante rumorosa

in cortesia; ¶ ripeti sempre la palinodia: ¶ "Il Galantuomo viva

nés ¶ Tous deux sous la mauvaise lune... ¶ - Les clairons

di Ottobre vi ridesta ¶ la festa animalesca: ¶ i Conigli

dentro alla fanghiglia, ¶ trapassano la vita inconcludente. ¶ Sui loro

nella sua funzione, ¶ reggendo la Nazione, ¶ per lo spiedo

per l'angoscia e la gioja, ¶ e pel ricordo

e pel ricordo e la maledizione, ¶ per la speranza

e la maledizione, ¶ per la speranza acuta alla vendicazione

di bambine ¶ inquiete tra la fede e i desiderii

e i desiderii, ¶ tra la tentazione della ricca città

Scherzi ¶ Che pensa intanto la Nazione? Che fa? La

la Nazione? Che fa? La Nazione è in capo

suoi maccheroni, o sorbisce la broda, beve la cioccolatta

sorbisce la broda, beve la cioccolatta se lo può

fuma lo zigaro, se la rivoluzione glie ne lascia

bel mare; guarda anche la rivoluzione che passa, palleggiando

muove. ¶ D'ARCA SANTA, La Fisiologia dell'Egoismo, cap

dell'Egoismo, cap, XIIJ. ¶ La Canzone del Giovane Eroe

Au Pays des Mufles. ¶ La Victoire, aujourd'hui, leur

boxons épars leur ouvre la barrière. ¶ Vivat! Le copahu

virilité sociale. C'est la plus haute expression du

Patriotes! ¶ Canzone, soffermati, ¶ accogli la voce ¶ gioconda e marziale

assisa, ¶ alle cui braccia la Patria si affida, ¶ sicuramente

si affida, ¶ sicuramente, ¶ come la vostra noja si confida

e prestatissimi generali. ¶ Fui là giú e son qui

punto. ¶ Se ho fatto la sciocchezza d'ammogliarmi prima

suicidio provvidenziale, mi die' la spesa del funerale, ¶ ma

perché disprezzo un poco la professione ¶ dello straccione Cavalier

Cavalier errante. ¶ Riportai intatta la virilità, ¶ l'ho riserbata

e l'attrazione ¶ per la maschia prestanza. ¶ Le mie

giuocando col mughetto, ¶ che la bella mi aveva donato

m'irrita della caserma, ¶ la cavalcata mattutina mi eccita

sul libro della storia, la nostra gloria. ¶ Oggi, le

si dorme per terra. ¶ La Canzone della Cortigianetta ¶ "...reff

gaudenti; ¶ Canzone, ascolta, ¶ tra la fucileria del bacchico champagne

dalla grondaia, ¶ per infilar la seta nella cruna astrusa

nuziale: ¶ Canzone, lascia cantar la Fata ¶ con un nodo

tra le lagrime. ¶ " - Per la piú facile felicità ¶ sono

Qualche volta mi pesa la bugia; ¶ mi dolgo; è

udite ¶ Mimí Pinson gorgheggiar La Bohême. ¶ Ma la crisalide

gorgheggiar La Bohême. ¶ Ma la crisalide si fa vanessa

e vi dò sotto la veste a scialo ¶ e

a scialo ¶ e sotto la camicia trasparente, ¶ come un

miraggio all'imaginazione ¶ per la lussuria grassa della gente

improvvisi, ¶ scendono, mancano dentro la gola, ¶ fremitano nel collo

convulse, ¶ quanto soffrire per la voluttà. ¶ Borghesi, io vi

me: ¶ sovverto l'ordine, la disciplina, ¶ ed il burocrata

me vicino torna bambino. ¶ La mia carne è ingemmata

il mio piedino detta la legge; ¶ l'indice teso

in curva callipigia; ¶ scutrettola la trina dello strascico, ¶ coda

ancheggio e sbadiglio: ¶ son la bellissima fatalità. ¶ Sono l

pitocco, ¶ che, ad ingannar la fame, ¶ ballonzolava pietre in

pugno, ¶ guardando al di là delle siepi i giardini

e s'incontrano, ¶ portan la buona nuova; le Guardie

equivoco vivente; ¶ cercalo, tra la trina della culla, e

del parto e per la gioia della Nazione. ¶ Fresco

palpitano le palpebre, vagisci. ¶ La mano lunga minuscola e

ti ha levato davanti la cortina, ¶ che ti chiudeva

il giorno. ¶ Or volgi la testina e non intendi

avvelenate delle solfatare, ¶ risponde la chiamata alle miniere. ¶ Urlano

a battuta ¶ col danzar la monferrina; ¶ Monferrato e Canavese

plinto di teschi spolpati. ¶ La monferrina mescola e tresca

urlano: "Hurrah!" ¶ Tu riassumi la Casa, ma non permettere

permettere il vaticinio: ¶ oggi la gente è tutta dissuasa

dal chiedere all'oroscopo la storia futura di un

G. CARDUCCI, Sicilia e la Rivoluzione. ¶ Quando? fremono i

G. CARDUCCI. ¶ Ora, erutti la Patria la falange ¶ tricuspidata

Ora, erutti la Patria la falange ¶ tricuspidata in sulle

ora, pei morti sotto la cannonata ¶ da Marghera al

incinga, a vostra simiglianza ¶ la gioventú dell'odio ¶ millennario

Urli alla morte tutta la Nazione, ¶ molosso colle fauci

e mamertina, come Antheo, ¶ la possanza latina. ¶ Su, su

di sangue, se accetta ¶ la bassa tua diplomazia ¶ servaggio

ai due rostri insaziati ¶ la carne nostra: che se

l'Isonzo, ¶ a sfolgorar la Guerra, arcangelo di Morte

usignolo l'uragano, ¶ come la fanfara sopra la cannonata

come la fanfara sopra la cannonata. ¶ G. P. LUCINI

les bigarrures des moeurs, la physiologie des individus. ¶ G

fait ses pâques. ¶ I ¶ La Coppia, che, tenendosi per

le strane foreste preistoriche, ¶ la folgorante distruzione dell'uragano

folgorante distruzione dell'uragano; ¶ la Coppia selvaggia ed umana

selvaggia ed umana ¶ vide la faccia mirifica ed orribile

delli uomini, ¶ che vomita la morte e pretende vittime

tra i roveti e la boscaglia, ¶ tra i fiori

tra i fiori e la ramaglia, ¶ ecco, la pietra

e la ramaglia, ¶ ecco, la pietra sacra al sacrificio

nelle coppelle si ragrumi: ¶ la ferita del collo della

campo, ¶ propizia a sé la Terra e il Dio

Genii nascosti, ¶ se inalza la calma dimora, ¶ se il

fiamme all'aurora, ¶ se la mandra al presepe rumina

Iddii della Famiglia, ¶ se la Donna prescelta dà figli

schiatta sua, ¶ bianchi come la neve del Caucaso, ¶ e

Cavalieri, ¶ Sacerdoti e Nocchieri. ¶ La Terra sommette il suo

il Cielo immenso è la Tenda perenne ¶ pronuba per

amore, di quercie per la gloria, ¶ di pallidi ulivi

cui muore il giorno, la parola trova ¶ l'imagine

il Fauno, ¶ dal folto, la zampogna prova ed intona

al sapido abbraccio; ¶ piega la captiva sul braccio velloso

dei torrenti ad asciugar la barba, ¶ la nuda giovinezza

ad asciugar la barba, ¶ la nuda giovinezza il doppio

è compatire. ¶ Anacreonte impugna la coppa ed invita; ¶ il

Venere: ¶ Tritone buccina per la conca marina; ¶ Febo l

are, ¶ Efebo Apollo, per la Guerra e i Poeti

Giordano, per Galilea, portava ¶ la buona parola: "non pace

che non amasti mai; ¶ la fronte lacerata dalle spine

lacerata dalle spine, ¶ sotto la croce, Proteo-Eone classificato

Gesú esseno, ¶ che rifiutasti la Madre, ¶ bastardo genioso ed

Uomo, e addormentò, ¶ sopra la sua passione, Prometeo composto

le ossesse hanno schiumato ¶ la bocca contorta, come sopra

ammorbato delle cancrene, ¶ impiantasti la tua carità, ¶ inchinasti le

hai trafugato dal mondo la gioja, ¶ pel sadismo feroce

gelato e lontano, dopo la morte! ¶ VIII ¶ A Manete

ed ogni creatura, ¶ tra la Kabbala, i Veda e

strateghi gloriosi: ¶ passano, tra la Spina del Circo e

Spina del Circo e la Santa Saggezza, ¶ teorie di

nude, tribadi convulse, ¶ rivolgon la preghiera alla croce insensibile

martoriate dalle manopole. ¶ Sopra la santa tavoletta sanguina la

la santa tavoletta sanguina la fronte sudata, ¶ il seno

e ansante; ¶ si dibatte la giovane, difende il dipinto

che l'imagine protende: ¶ la faccia augusta cade, spezzata

insozzata: ¶ il Bulgaro preme la donna, ferisce, ¶ disseta in

ferisce, ¶ disseta in lei la frenesia ¶ del furto, della

sue carni frementi castiga la nuova eresia. ¶ Cristo Gesú

se preme il padre la figlia e sommette ¶ il

cristianità. ¶ Roma lascia svampare la Riforma, ¶ sconfessa, scomunica e

per l'indomani ¶ vigila la Scienza. ¶ Non pianger l

che si crede perduta, la dirige e l'ajuta

grande lavoro che incalza la speranza a concretarsi. ¶ Sofri

afferra l'Anima vagola, ¶ la conduce, bambina, per mano

credi e confessa Divinità la Vita; ¶ non cercar l

Allegorie personate a popolar la Terra. ¶ Dai piú brevi

ostensorio di Possanza ¶ per la Bellezza e per la

la Bellezza e per la Volontà; ¶ è nel nostro

Dio è in Noi; ¶ la Natura assicura il miracolo

questa nostra immortalità, ¶ ricompleta la Storia coll'A venire

Ça ira, VIII. ¶ Accidiosa la nebbia stagna ¶ sull'acquitrino

speranza di ricolti sotto la neve sudicia: ¶ entusiasmi al

fiamma! D'Orleans riprende ¶ la via lunga e infangata

e cristiana mitologia viva: ¶ la Patria che determina sé

faccia al Secolo che la riguarda ¶ miracolosamente a nascere

che rispecchia Italia ¶ e la traduce, pel mare, nel

della covata prossima? ¶ Trilla la capinera in vano balzando

nelli occhi: cantiamo! ¶ Ripeta la canzon le glorie avite

e l'ozioso servire; ¶ la canzone divampi stendardo, ¶ faro

il doppio mare e la cresta dell'Alpi, ¶ ha

dell'Agricoltura ¶ che affranca la sua terra; ¶ la Madre

affranca la sua terra; ¶ la Madre Italia alla progenitura

progenitura ¶ che le rende la gloria colla guerra. ¶ II

nascosti, ¶ voci chiare in la notte. ¶ Stoico Mazzini e

Oggi? Domani? Presto! ¶ Minacciano la pugna ed una mano

in ceppi e piange la testa reclina. ¶ Come Cristo

che ai Carbonari porgeva la destra ¶ e da Vienna

assegnava l'avvento e la Messa: ¶ "Commemora con noi

in futuro. ¶ Questa è la mia promessa: è la

la mia promessa: è la semente eterna ¶ ch'io

ballo, ¶ a giuocar tra la grandine della mitraglia, ¶ artefice

dalla preziosa daga viscontea; ¶ la Nobiltà racchiusa e sospettosa

infermiere; ¶ amor beneficente: ¶ tutta la Patria, fiera leonessa, ¶ oltre

oltre le bieche invidie, ¶ la Patria combattente, ¶ il Popolo

Popolo, magnifico guerriero. ¶ Quindi, la fuga notturna e ignominiosa

che li rinchiude. ¶ Venezia, la Regina mendicante, ¶ si riscatta

aspre e muschiose ¶ infuria la procella. ¶ Correvano cantando alla

a riscossa, unica meta ¶ la Patria folgorante, tra l

fiamma d'argento perenne, ¶ la mente in vaticinio come

male. ¶ Per sé stessa la Madre si svuotava ¶ le

Haynau e il frustino, ¶ la gozzoviglia, la fiera ed

il frustino, ¶ la gozzoviglia, la fiera ed il bottino

e riccioluti, ¶ il tumulto, la mischia ed il rantolo

secreti a ripollare tra la ghiaja e i roveti