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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Arturo Graf, La morte di Caino, 1912?

concordanze di «La»

nautoretestoannoconcordanza
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lancia, trafiggo e atterra la belva. ¶ Tubal ¶ T’offese
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avvinghiava. ¶ giabal ¶ (ritraendo insanguinata la mano con cui aveva
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un tratto mi fallì la vista, ¶ Sentii mancarmi le
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era occorso. È questa ¶ La prima volta. ¶ tubal ¶ Ed
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ascia ricogli. A me la porgi. ¶ tubal ¶ È greve
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greve! ¶ Caino ¶ A me la porgi. Andiam. ¶ Giabal ¶ Vacilli
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Con le sue mani ¶ La belva strangolò; ma i
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Volentieri darei per lui la vita. ¶ TUBAL ¶ Smetti. Bada
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tubal ¶ Sia ¶ Con lui la pace, e con noi
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ingegni. ¶ Altri di noi la dura ¶ Gleba sforzar non
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prode al basso; ¶ E la città murata, ¶ Mole soggiunta
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Con predatrici belve; ¶ Chi la ferrigna scorza ¶ Di monti
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Fugge ¶ Da’ suoi polsi la vita. ¶ Giace colui che
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cherubino con in pugno la spada fiammeggiante. Naamah, sorella
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risolutezza, si sofferma presso la soglia e rimane in
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nasceran, nessuno ¶ Più mai la varcherà. ¶ naamah ¶ Né di
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chiedo. ¶ il cherubino ¶ Quale la ragione adunque ¶ Del tuo
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semi ¶ Atti a lenir la doglia, a scior l
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moti e a prolungar la vita. ¶ Se tu men
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Adamo ed Eva! Grande ¶ La colpa lor; ma picciol
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picciol fallo quasi ¶ Tu la diresti a paragon di
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fe’ lieti? È quella ¶ La causa prima e la
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La causa prima e la ragion del tutto. ¶ Essa
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servitù. Poiché conobbe ¶ Che la stirpe d’Adamo è
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seggio, le armi sue, la corona, lo scettro. Davanti
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accatto. Ma non io la morte ¶ Inventai; ma non
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ma non io sovra la schiatta ¶ Miseranda dell’uom
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è voto, ed è la mia cittade ¶ Piena d
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insieme ¶ Con essa ancora la città. ¶ caino ¶ Divina ¶ Giustizia
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Essa è confusa con la forza. Or via, ¶ Non
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Né tal cosa è la vita (questa vita ¶ Che
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abbia ¶ A doler chi la perde. Ma cert’opre
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Tutto? No! Non può la morte ¶ Aver di noi
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Ancora ¶ Vive di noi la miglior parte quando ¶ Perita
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frequente. Nel piazzale davanti la reggia tutto il popolo
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avvolto nella porpora, con la corona in capo, con
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Il filïal tuo popolo: la tua ¶ Città crescente, e
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Di fruttifera vite, e , nel chiuso ¶ Porto, lo
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cenno di voler parlare. ¶ La moltitudine è come scossa
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le braccia dei nepoti). ¶ LA MOLTITUDINE ¶ (tutta prosternandosi). ¶ Caino
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Scoppio di tuono). ¶ Altre ¶ La città costrusse. ¶ (Scoppio di
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Scoppio di tuono). ¶ tutta la moltitudine ¶ Signore, ¶ Guarda benigno
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Abele il sangue! ¶ (Muore. La moltitudine è come impietrata