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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «Ma»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
hai più l’orologio?» ¶ «Ma no! Qualcuno me lo
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per volta nella cassetta, ma molte zanzare dovevano rimanerci
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fare carezze al cane. ¶ «Ma non è leggermente gonfia
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operaio dalla faccia bianca. ¶ «Ma no, sta respirando!» ¶ Mi
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spalancato un’altra volta. ¶ «Ma quella bestia è gravida
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a scoppiare di monete. ¶ Ma un istante dopo stava
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partorire prima del tempo!» ¶ «Ma qui siamo in un
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deserta, anche le strade, ma dal piccolo vetro smerigliato
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la gola per parlare. Ma già pochi istanti dopo
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poco per volta silenziosa, ma si capiva che ognuno
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palco era già addobbato, ma sporgevano qua e là
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sentii considerare di nuovo «ma si sentirebbero tutti quanti
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più alle nostre spalle, ma scorgevo nel lunotto della
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come se volesse cantare ma non gli venissero fuori
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La colonna stava partendo. Ma mi pareva che questa
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poco a poco oltrepassando, ma si vedevano ancora veleggiare
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la macchinina sulla strada. ¶ «Ma non potevi dirmelo prima
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tutti avvisati, sei atteso!» ¶ «Ma devo lasciare tutto, di
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dei lati della bocca. ¶ «Ma sappiamo nello stesso tempo
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tempo, polverose. ¶ Mi arrestai. ¶ “Ma questo posto è deserto
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La scala era buia, ma un unico interruttore premuto
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di non scorgere mobili, ma nell’ultima stanza era
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Mi addormentai di schianto, ma subito dopo mi svegliai
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Il giorno era alto, ma non si vedeva nessuno
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per leggere la data. ¶ “Ma questi giornali sono appena
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polvere, decifravo i nomi. “Ma queste domande di candidatura
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a battere più forte. “Ma allora, forse...” mi passava
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arrestavo per lo stupore. ¶ “Ma questa ragnatela è abitata
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per un doppio scoppio. “Ma quando finisce questa scala
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accecante, con il braccio, ma vedevo lo stesso segmenti
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borbottò. ¶ Spalancai gli occhi. ¶ «Ma qui non c’è
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per lanciarmi il pacco. ¶ «Ma allora sei tu che
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prima volta, con stupore. ¶ «Ma certo!» ¶ Era basso, tarchiato
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delle sue larghe labbra. ¶ «Ma allora avrai visto se
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col palmo della mano «ma non posso lasciare il
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era annullata di colpo, ma si poteva certamente guardare
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di masticare. ¶ «Al Centro? Ma non esiste più il
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po’ lucido della carne. ¶ «Ma come! Se ci sono
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po’ di quote arretrate... Ma chissà quanti anni avranno
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La manovravo tenendola sollevata, ma lo stantuffo piombava giù
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la sua spessa pelle. “Ma quand’anche riuscissi a
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la lista degli indirizzi. “Ma non l’avevo lasciata
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anche quel suono cessava, ma capivo che in un
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secchiaio. Tornai nello sgabuzzino, ma subito dopo mi ricordai
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quella!” ¶ Imboccai la traversa. Ma non si poteva avanzare
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una transenna. ¶ Mi affacciai. ¶ “Ma qui non c’è
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per una le strade. Ma molti dei loro nomi
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spegneva quasi di colpo, ma ne restava ancora l
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l’ha detto lui... Ma c’erano diverse persone
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di nuovo sulla strada, ma i nostri corpi dovevano
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c’erano i soldi ma che c’erano nello
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di nuovo il baldacchino, ma il cieco insisteva per
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intontito per un po’. “Ma come! Siamo già in
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finiva e dove cominciava. ¶ “Ma questa è la neve
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alla volta gli occhi. Ma riuscivo a scorgere ancora
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stropicciò gli occhi, sbadigliava. ¶ «Ma sì! Ha guardato un
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saltello per guardare dentro...» ¶ «Ma allora bisogna correre fuori
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schiacciato contro il vetro, ma non si riusciva a
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parlare per un po’. ¶ «Ma così la cornice si
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Mi giravo a guardarlo. ¶ «Ma così noi che stiamo
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ferro che ci comprendeva, ma neppure guardando nello specchietto
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un po’ di posto, ma scorgevo anche la testa
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del mio viaggio a!» ¶ «Ma come?» mi stupivo. «Tu
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solo tentare di ascoltarlo. ¶ «Ma come! Ci si può
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spostava ancora. ¶ «Oh, sì... Ma per fortuna quell’aereo
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la testa, si assentava. ¶ «Ma perché si ammassavano tutti
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guardare allo stesso finestrino. Ma allora si spostavano tutti
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di una dilatazione successiva... “Ma questo non è successo
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motore riprendeva a girare, ma con un numero di
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presto, quest’oggi!» mormoravo. ¶ «Ma no...» diceva svogliatamente Sonnolenza
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piazza era perfettamente deserta, ma la mia voce doveva
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portarlo via di peso, ma mi pareva di sentirlo
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di cosette, nel frattempo...» ¶ «Ma come! Se sono passati
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dal centro della piazza. Ma non si riusciva a
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colpo si è presentato. Ma non l’ha fatto
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piazza, sotto il porticato!» ¶ «Ma adesso dov’è l
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ormai quasi tutto deserto, ma c’era ancora qualcuno
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di colpo, si rialzava. ¶ «Ma allora bisogna andare davvero
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sgonfiarsi pian piano, respirare. ¶ «Ma dove sarà questa casa
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Mi fermai a fianco. Ma era tutto buio e
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madre, contro il muro, «ma non aspettavamo di certo
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intestare da pochi giorni...» ¶ «Ma ha provato a fare
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per accarezzarle i capelli. ¶ «Ma non si era mai
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Lei l’ha visto...» ¶ «Ma no, non lo conosco
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non veniva alcun rumore. ¶ «Ma c’è sempre così
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qualche parte, da lontano. ¶ «Ma lei perché è venuto
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spiegazzato, sulle mie ginocchia. ¶ «Ma allora, forse, se era
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occhi sbarrati, non fiatavo. ¶ «Ma no, non è possibile
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mondo cui possa dirlo...» ¶ «Ma che cosa? Che cosa
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lei, solo a lei...» ¶ «Ma che cosa? Che cosa
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I miei porci comodi? Ma non si poteva uscire
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vi racconto...» ¶ 8 ¶ La cornice ¶ «Ma da dove vieni? Cos
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motore acceso, lì vicino. ¶ «Ma come hai fatto ad
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i manifesti, gli annunci!» ¶ «Ma adesso dov’è finito
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fumo. ¶ «Ne vuoi una?» ¶ «Ma sì!» ¶ La sera scendeva
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chiazza abbacinante del volto, ma non riuscivo ogni volta
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calvo sorrideva tra sé, ma si teneva nello stesso
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diritta per un po’, ma dovevo avere girato ugualmente
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di spostarsi, costruire reti, ma reti che possano prendere
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il salto è grosso, ma dovrai pur deciderti a
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continuava a cadere, addormentava. ¶ Ma solo un istante dopo
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muovere neppure il volante. Ma minuscoli, irrealizzati incidenti dovevano
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improvvisi del mio volto. ¶ “Ma come sono lunghe queste
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pezze di stoffa ammonticchiate. ¶ «Ma dove mi avete portato
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capelli, di darsi pizzicotti. ¶ «Ma quanti anni avete?» domandavo
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alta voce il giornale. Ma dopo poche righe mi
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e mezzo, a controllare!» ¶ «Ma sono le dieci e
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i nomi dei paesi, ma le ruote continuavano a
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in silenzio di salire. ¶ «Ma dormono tutti quanti, li
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pulivo gli occhiali appannati, ma subito dopo dovevo pulirli
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ancora del vino!» ¶ «Grazie, ma adesso devo partire...» ¶ «Hai
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braccia nella macchina. ¶ Ritornavo. ¶ Ma non saprei proprio dire
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è un salto enorme. Ma non l’hai ancora
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Ero ormai molto lontano, ma mi pareva di notare
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guardare verso il baldacchino, ma il bavero rialzato gli
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sentii che stava ammettendo «ma poi, man mano che
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viene mai nessuno!» ¶ «Davvero?» ¶ «Ma certo! Non ha visto
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del baldacchino già smontata. ¶ «Ma come! Non ha sentito
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girai verso l’uomo. ¶ «Ma di che cosa sarà
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la cassetta degli altoparlanti, ma il cieco balzava giù
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in funzione l’impianto!» ¶ «Ma qui non c’è
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fermarlo. Mi guardavo attorno. Ma, mentre salivo sull’auto
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al centro della piazza...» ¶ «Ma se poi qualcuno lo
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che strappava coi denti. Ma a volte, mentre era
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Lo colpivo col polso, ma subito dopo uno degli
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che usciva dallo scappamento, ma mi sembrava di non
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quella volta il cieco. ¶ «Ma dov’era finito?» gli
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solo giornale sulle braccia. ¶ «Ma a chi li ha
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occhi erano rovesciati, bianchi. ¶ «Ma lei dov’era, comunque
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la lista degli indirizzi. ¶ «Ma come fa a prendere
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erano ancora interamente sciolti, ma il cieco riusciva sempre
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qui! Mi porti via!» ¶ «Ma non riesci proprio a
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sulle labbra di tacere, ma intanto continuava a tenere
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meglio per guardare. ¶ «Scappano!» ¶ «Ma perché?» ¶ «Stanno arrivando i
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uomo al mio fianco. ¶ «Ma chi è?» domandai ancora
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colpo, attorno a lei. ¶ “Ma no, non può essere
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finestre erano tutte serrate, ma filtrava qualche strisciolina di
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sorrise. ¶ «Non so perché, ma mi chiamano tutti Sonnolenza
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cappuccio sulla testa, infreddolito. Ma l’aria che veniva
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di fuori, nello spazio. ¶ «Ma com’è gremita questa
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sulla fronte pensosa, reclinata...» ¶ «Ma non ho appunti!» ¶ Sorgeva
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sottile come uno spillo. Ma solo un istante dopo
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il materiale di propaganda, ma solo un istante dopo
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mi stropicciavo gli occhi. ¶ «Ma forse oggi c’è
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verso la vecchia costruzione, ma non c’era nessuno
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starà suonando?” mi chiedevo. ¶ Ma il riflesso era tale
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Non mi guardavo intorno, ma mi pareva che gli
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giravo neanche la testa, ma indovinavo lo stesso la
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emozionato dalla sala studio, ma alcuni indugiavano ancora là
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con la testa girata, ma non guardava già più
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là dentro...” mi dicevo. Ma non erano neanche nella
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È sola là dentro...» ¶ «Ma non è rimasto nessuno
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pensai ancora una volta. ¶ Ma un istante dopo sentii
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in piedi anche lei, ma non fa un gesto
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seminarista continuava a parlare, ma mi sembrava che ora
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a farcelo stare seduto, ma il suo piccolo ventre
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lasciarla dentro tutta arrotolata. Ma era molto lunga, occupava
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andare giù tutto inclinato. Ma doveva esserci ancora una
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irraggiungibile oltre la collina, ma un istante dopo tornò
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adesso il padre priore «ma di’ soltanto una parola
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a capire cosa contenessero. Ma apparivano anche oggetti riconoscibili
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pranzo. ¶ Era ancora lontano, ma lo si poteva scorgere
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rapidamente dalla vecchia costruzione, ma i tempi erano sempre
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a venire urli attutiti. Ma solo un istante dopo
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il banco del Gatto, ma sentivo lo stesso i
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veste ancora senza collare, ma si vedeva spuntare un
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sollevai per guardarlo meglio, ma non sapevo bene come
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affrettato leggermente il passo, ma continuava a camminare alle
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petto come un bambolotto, ma neppure stecchite lungo i
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girato da una parte, ma certi piccolissimi sussulti delle
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sera, poi la notte. Ma non ero ancora riuscito
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dorso di una mano, ma anche a quella distanza
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molto piano la notte, ma le foglie dei tigli
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di bisbigliare all’improvviso, ma qualcun altro doveva svegliarsi
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sui fianchi. Tiravo, tiravo, ma mi pareva che non
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non colpirgli il volto, ma mi pareva ugualmente che
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nuovo sulle tovaglie inamidate, ma un istante dopo l
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arrestato per un po’, ma gli vedevo i tendini
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ancora si stavano diradando, ma continuavo a sentire i
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S’interruppe un istante. ¶ «Ma alla fine tornerà di
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giornata era appena iniziata, ma cominciavo già a sudare
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suono. Il tempo passava, ma la tendina tirata della
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dalle costole del mantice, ma indovinavo ugualmente la barriera
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arrivavano ancora alcune voci, ma non si distinguevano più
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po’, arrivava il sonno. Ma si poteva di tanto
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dal soffitto a volta. Ma, prima di cominciare a
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Mi girai per guardarlo, ma mi sembrava che atteggiasse
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a poco a poco, ma mi pareva che mantenesse
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è annebbiata la vista!» ¶ Ma non era proprio che
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Continuavo a vederci perfettamente, ma nello stesso tempo cessavo
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verso il raccordo autostradale. ¶ Ma, solo un istante dopo
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fronte, il giorno dopo. ¶ «Ma non ha le portiere
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incendiati in ogni direzione, ma anche tutti gli altri
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erano cessate di colpo, ma nessuno aveva ancora spalancato
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vedendo la Pesca riapparire. Ma dovetti averlo pensato a
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Pesca aveva modificato leggermente, ma mi parve che le
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per volta l’andatura, ma la bicicletta era troppo
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per frenarla un po’, ma le rotelle degli schettini
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già verso la villa, ma si girava indietro e
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con precauzione sulla ghiaia. Ma camminavo male perché tutto
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per chiudersi si chiudeva, ma anche il telaio era
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serra era ancora buia, ma un riflesso di luce
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dormito solamente pochi istanti, ma quando mi svegliai ero
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altro lato della camerata, ma sentii nello stesso istante
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la salvietta sulla spalla. Ma facevo fatica a riconoscerlo
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abbassati e quasi chiusi. Ma distinguevo ancora i suoi
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di cosa si trattasse, ma nello stesso tempo cresceva
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due file di letti. Ma sentivo il frusciare leggero
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po’ sollevata dal cuscino. Ma non riuscivo a distinguere
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vassoio con il cibo, ma non avevo fame. Doveva
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sala studio...” mi dissi. ¶ Ma non erano neanche là
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del refettorio era aperta, ma non c’era dentro
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sala giochi nel seminterrato. ¶ Ma non potevano certamente essere
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non arrivasse a toccarle, ma un istante dopo la
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due soffi molto prolungati, ma mi sembrava che tutto
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di muovere le dita, ma erano tutte gelate, irrigidite
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cadere per terra deflagrati, ma venivano giù sempre più
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si annebbiava sempre più. Ma non è poi che
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uomo con gli occhiali, ma erano arrivati due seminaristi
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e neppure essere parlati, ma scorrere semplicemente altrove, ma
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ma scorrere semplicemente altrove, ma in un altrove che
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po’ su se stessa, ma in senso opposto a
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uomo con gli occhiali, ma che il discorso cadesse
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istante più dell’avversario, ma al contrario di saper
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attorcigliato attorno al volto, ma qualcuna delle api riusciva
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qualche tempo di soffiare, ma pareva che tutto il
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vicine, stavano affacciate molto ma molto in alto sopra
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se stessa!” mi dicevo. “Ma come si fa a
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provò a domandare Pilato, ma un istante dopo arrossì
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vie gremite di Gerusalemme “ma in questo tempo umano
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case per vedere meglio, ma c’erano ancora dei
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per un istante Gesù, ma non riuscì in alcun
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o seduta sulle pietre, ma gli pareva di non
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sul punto di parlargli, ma che poi avesse scosso
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già tolto i vestiti, ma gli pareva che nessuno
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fretta verso la piscina. ¶ Ma pareva tutto perfettamente normale
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dita, da ogni lato. ¶ Ma alcune api dovevano essere
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di mirra della sepoltura. ¶ «Ma che cos’è un
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avvicinarmi ancora di più, ma non mi pareva di
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Mi girai di nuovo, ma non riuscivo più a
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di gatto sulla macina, ma dovetti subito riprenderla perché
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sua grande capigliatura elettrizzata. ¶ Ma non era la Pesca
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inginocchiato vicino al letto. Ma la mattina dopo, uscendo
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ghiacciaia. Ero molto lontano, ma mi pareva di capire
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distinguere bene le parole, ma mi sembrò di capire
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minacciosamente con la moto. Ma non guardavo ormai più
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non avvilupparla troppo stretta, ma neanche troppo lenta perché
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finestre non veniva luce. Ma se facevo qualche passo
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di battere le ore, ma doveva essere veramente molto
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mobili e le pareti, ma riuscivo lo stesso a
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luce contro il pavimento, ma mi pareva che si
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il suono delle ore, ma potevo vedere frammenti di
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non apriva gli occhi, ma le sue labbra apparivano
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sotto il trasparente lenzuolo. Ma dopo un po’ la
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fianco e li riaprivo, ma subito dopo un minuscolo
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nel varco del soffitto, ma era ancora notte. Feci
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potevo entrare a vestirmi ma, quando ci fui di
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terra da ogni lato. ¶ Ma un istante dopo un
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Il Nervo guardava altrove, ma pareva che stesse ridendo
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altri, verso il viale. Ma, passando di fronte alle
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tremando per i colpi, ma quando il Nervo e
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all’improvviso a scivolare. Ma, invece di dirigersi verso
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sposo lasciavano la villa. Ma c’era qualche difficoltà
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cominciò a volare fuori, ma si alzavano in volo
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più nulla mentre camminava. Ma quando la Dea spalancò
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coi capelli, e barcollava. Ma solo un istante dopo
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a grattarsi l’orecchio, ma che si arrestasse ogni
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mosse appena un po’, ma gli fu sufficiente per
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priore volesse sussurrarmi qualcosa ma non riuscisse a trovare
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scaletta con un balzo, ma non riuscivo mai a
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la zampa di gatto, ma pochi metri prima di
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vedevo allontanarsi di nuovo. Ma subito dopo ritornava molto
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soste non fossero casuali, ma avessero lo scopo di
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al termine della zampa, ma poteva anche rivelarsi all
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avvallate lungo la muraglia, ma si riformava subito dopo
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dall’alto della piccionaia. Ma non era possibile salirci
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qualcuno molto in alto, ma erano troppo distanziati per
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lì fino alla piccionaia. Ma ero appena tornato nel
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1998
sul pavimento delle scuderie. Ma subito dopo si rialzavano
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si era ormai fermata, ma non riuscivo a capire
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altra portiera si spalancò, ma non vedevo nessuno scaturirne
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delle finestre erano chiusi, ma si avvertivano lo stesso
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capito cosa avesse detto, ma uno dei commensali si
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a sollevarla dal pavimento. Ma non sapevo bene come
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e non le sue ma le mie gambe si
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girata verso l’alto, ma coglievo le loro sagome
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ancora levate dalla massa, ma si indovinavano già molte
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il muro di cinta ma forse anche nelle zone
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tentavo ancora di riprendermelo, ma il Gatto compariva sempre
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finta tasca della veste, ma forse nella fretta non
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volesse gridarmi da lassù. “Ma a cosa vuoi che
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penso?» cominciò a dire, ma non come per chiedermi
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tre volte la testa. ¶ «Ma ti rendi conto davvero
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di guardare il Gatto, ma sentivo lo stesso il
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momento di grande devozione. Ma mi pareva che tutto
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col palmo della mano. Ma non doveva essere quella
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puntate nelle doppie tasche. Ma un istante dopo il
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la testa il pallone, ma nello stesso istante riprendeva
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restare indefinitamente in seminario, ma in abiti borghesi, e
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pong e alcuni biliardini. Ma non c’erano ancora
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scioglieva in pochi istanti, ma c’era sempre la
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una goccia d’acqua, ma un istante prima che
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tutto con la schiena, ma mi pareva di capire
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sul pendio della collina, ma anche la sigaretta sembrava
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Mi accostai per farlo ma, un istante prima, mi
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di cosa si trattasse, ma la sua pesantezza, ora
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magmatica contro la parete, ma non riuscivo a prendere
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uniformarsi al generale silenzio. Ma il momento passava in
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al Kyrie...” mi scossi. ¶ Ma qualche istante dopo sentii
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un incidente d’auto ma quel pesante tirapugni che
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venisse chiuso lo sportello, ma feci ancora in tempo
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fermagli non chiudeva più. Ma avevo appena terminato che
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tutti verso la motocicletta, ma il Gatto era scattato
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palo. Evitavo di guardarlo, ma mi pareva che avesse
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mi stavo improvvisamente addormentando. Ma mi svegliava subito dopo
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girata. ¶ Era ancora buio, ma il cielo stava diventando
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erano ancora tutte chiuse, ma se n’era aperta
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stesse guardando di preciso, ma vedevo con stupore che
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allontanai senza fare rumore. Ma, prima di scendere di
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a pianterreno, perfettamente arredate ma disabitate. Attraversai una saletta
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al centro del cortile. Ma continuava a spostarsi lentamente
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segnalibri di stoffa colorata. Ma un rumore di passi
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Erano ancora tutti arrotolati, ma a volte qualcuno dei
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guardavano i suoi occhi, ma credo che fossero in
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le braccia per schermirmi, ma forse la Pesca interpretò
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sembrava neanche un piede, ma una complessa costruzione calcarea
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borsa, ne mozzò qualcuno, ma dal suo sguardo preoccupato
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era già tutto buio, ma l’aria era ancora
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in alcun modo scorgere ma che determinavano a volte
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suoi occhi stessero guardando, ma certo doveva fissare più
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suoi movimenti nello spazio, ma qualcosa dovette sfuggirmi, prima
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camminando ancora con Maciste, ma questa volta era davanti
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bianchi e stranamente opachi, ma qualche gocciolina d’acqua
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lanciarlo lontano sulla massa. Ma pareva essersi subito pentito
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spezzata quasi del tutto, ma un unico tendine la
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due o tre volte, ma il tendine sembrava allungarsi
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di non stringerli troppo ma di non lasciarli neppure
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fissavano attenti dagli inginocchiatoi. Ma, un istante dopo, di
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centrale era stata spenta ma potevo ancora indovinare, nella
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meta in quella zona, ma dopo qualche minuto la
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di non avvicinarmi troppo ma di non stare neppure
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può più tenerli fuori!» ¶ «Ma se cercasse di entrare
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Neanche la suora parlava, ma, facendo ruotare la giostra
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cancello con aria indifferente, ma osservava di tanto in
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ci fosse un uomo ma un arcolaio o qualche
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mia volta ad ascoltare. Ma il Gatto doveva averlo
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in fondo alla pianura. ¶ Ma, arrivati allo spigolo della
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verso la propria camerata. Ma, passati una decina di
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magmatica contro la parete. Ma era sufficiente perché riuscissi
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evitavano persino di guardarlo. Ma già la sera successiva
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posto, a capo chino. Ma a volte lo sorprendevo
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rigido e assolutamente immobile, ma fissava il pavimento con
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fronte. Sorrideva tra sé, ma come se gli fosse
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della messa di Natale. ¶ Ma quella sera stessa, mentre
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Avevo gli occhi sbarrati, ma la rapidità del gesto
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giunte e ben distese, ma con le dita incastrate
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gradini e senza ringhiera. Ma, arrivati quasi in cima
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gesto riuscì ad agganciarlo, ma lo vidi ruotare su
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pochi passi dalla porta, ma sentivo che mi tremavano
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colpivano in assoluto silenzio, ma grosse lacrime schizzavano via
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non smettevano di colpirsi ma avevano anzi ricominciato a
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po’ sopra le carbonelle. Ma un istante dopo, quando
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il turibolo nell’aria ma, al contrario, fosse quest
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L’afferrò di nuovo, ma forse non la stringeva
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da dove mi trovavo, ma scorgevo distintamente le bruciature
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per l’adorazione collettiva, ma la mano che lo
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spegnersi quasi del tutto ma subito dopo un chiarore
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più illuminate del cortile, ma ciò che vidi nel
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preparammo per la notte. Ma nessuno pareva in grado
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notte. ¶ Tornavo nella camerata, ma non riuscivo a prendere
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pallone con lo sguardo, ma riuscivo a vederlo sempre
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possibile non solo stabilire ma anche solo parlare teoricamente
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ancora chinata sul quaderno, ma mi tremavano le braccia
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banco per nasconderlo dentro. Ma, mentre ancora lo tenevo
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di tutto per sfuggirmi. Ma già dalla sera stessa
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al letto. Mi evitava ma, fuggendo lontano dal punto
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gli schettini ai piedi ma, quando ancora lo faceva
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capofitto sul libro spalancato, ma si capiva che i
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suo turno di servizio, ma la suora dovette battere
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alla fine del servizio. Ma non pareva avesse fame
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Saliva apparentemente senza sforzo, ma i tendini gli balzavano
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una mano sulla spalla. ¶ «Ma se non vuoi...» disse
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in fondo alla collina. ¶ Ma il giorno dopo il
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mi chinavo per raccoglierlo. Ma se mi incamminavo col
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ad accendere la moto. Ma, proprio mentre svoltavo dietro
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di metallo, senza respirare. “Ma questa è una trappola
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a spostarmi nella sala. “Ma può darsi che si
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fianco con il gesso. “Ma questo edificio è stato
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da vendere a peso!» «Ma quando è successo?» lo
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un tratto a sogghignare. ¶ “Ma le sarà ben passato
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sentii che stava dicendo «ma non posso uscire di
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a una festa?» ¶ «Sì, ma prima bisogna che guarisca
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suoi piccoli orecchini tintinnare. ¶ «Ma allora perché sei vestita
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minuto per vestirmi!» ¶ 13 ¶ Trappole ¶ “Ma allora forse anche questo
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fronte a un negozietto. ¶ “Ma qui c’è una
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da così tanti anni...» «Ma cosa c’era prima
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della provincia quasi opposta. «Ma qui è rimasta una
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caduto qualcosa...” mi dicevo. Ma solo un istante dopo
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che fosse uno sbadiglio. ¶ “Ma allora chi c’è
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giorno o della notte. ¶ «Ma è sempre a ballare
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i bocconi di formaggio. Ma anche da quelle già
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mi affrettai ad aprirla. ¶ «Ma qui ci sono dei
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smorfia, sollevò le spalle. ¶ «Ma se mi avevi detto
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la camera da letto. Ma non facevo in tempo
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orecchio un’altra volta. Ma proprio nello stesso istante
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dal volto, dai capelli. ¶ «Ma tu chi sei?» provai
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vivo qui!» ¶ «Vivi qui? Ma dove? Se non ti
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S’interruppe un istante. ¶ «Ma ho ricavato anche una
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qualcosa da mangiare!» ¶ «Davvero? Ma dove? In quale ufficio
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della corsa!» si schermì. ¶ «Ma perché scappavi in quel
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Sì, sì, ti assicuro.» ¶ «Ma dov’è? Non l
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Mi alzai dalla sedia. ¶ «Ma allora andiamo! Fammi vedere
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meno pesante delle mani. ¶ «Ma questa è la macchinina
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morbide spalle, coi capelli. ¶ «Ma quando è successo?» balbettai
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dell’aria, della luce. ¶ «Ma no, non è possibile
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è stato molto danneggiato, ma i fili elettrici sono
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niente da fare» sospirò. ¶ «Ma ci si potrebbe sempre
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morbidissima carne, di bambagia. ¶ «Ma allora eri tu che
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accoglienti i locali...» sospirava. ¶ «Ma potevi mostrarti!» ¶ Mi portava
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colpo per l’emozione. ¶ «Ma come facevi a procurarti
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di una qualche fabbrica...» ¶ «Ma tutto questo quando è
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a lavorarci ogni giorno. Ma se qualche passante si
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tutte annerite dalla morchia. ¶ «Ma perché ti comporti così
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è abbassata la luce!» ¶ «Ma no, poi ritorna!» ¶ Infatti
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braccio. ¶ Imboccai le scale, ma lo sentivo ammutolire sempre
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Signora mi ha detto...» ¶ «Ma chi è questa Signora
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definitiva, prima o poi...» ¶ «Ma su che cosa?» ¶ Mi
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con la portella spalancata. ¶ «Ma tu sei il vecchio
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un filo di voce. ¶ «Ma allora mi ha parlato
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che ci sono dentro... Ma allora chi è che
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appiattito contro la portiera. ¶ «Ma dove sei andato a
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hai visto?» ¶ «Quel Gagà...» ¶ «Ma allora lo conosci!» gli
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fronte alla sua stufetta. ¶ «Ma allora bisogna cercare di
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chissà quando...» ¶ «Eh, sì!» ¶ «Ma com’è possibile? Sei
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Mi giravo di colpo. ¶ «Ma perché sei così timido
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silenzioso. ¶ Non rispondeva nessuno. Ma qualcuno si affacciava sbadigliando
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erano dentro sembravano miniaturizzati. ¶ «Ma dovrebbe arrivare da un
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la testa per guardare. ¶ «Ma cosa sta facendo?» ¶ «Piange
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mani contro il volto. ¶ «... ma vedrà che adesso cominceremo
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vostri...» ¶ «Uno dei nostri? Ma chi? Quando? Come fa
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donna dal mio collo. ¶ «Ma come! È passato anche
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con gli occhi sgranati. ¶ «Ma no, ne ho solo
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di assi, di striscioni. ¶ «Ma c’è una porta
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le sfogliavo. ¶ Mi arrestai. ¶ «Ma questa è la mia
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Bindra l’archivio nazionale...» ¶ «Ma quando può essere successo
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gridando. ¶ «Sarà successo dopo.» ¶ «Ma allora chi ce li
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quella macchinina!» ¶ «Per dove?» ¶ «Ma da quel mio cliente
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foglietto con l’indirizzo. ¶ «Ma questo posto è molto
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compera più, nessuno vende!» ¶ Ma solo un istante dopo
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guardarlo, per un po’. ¶ «Ma come fai a tenere
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in camera da letto. ¶ «Ma sei tutto sudato!» sbadigliavo
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sono un po’ spettinata, ma ho dovuto pettinarmi al
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che dentro la porta.» ¶ «Ma no, cosa dice, non
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madre e una figlia... Ma non credevo che fosse
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bollini, alla mia età... ma se mi avessi visto
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scarpette morbide, di vitella.» ¶ «Ma davvero? Racconta!» ¶ «Riuscivo a
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sorridere un poco, impercettibilmente, ma come se un colpo
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con un accento diverso. “Ma tu chi sei?” le
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mi ha risposto semplicemente...» ¶ «Ma non si sapeva che
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proprio sotto il balcone. “Ma perché stai con me
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tu cos’è successo... Ma durante la notte, dopo
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scorreva piena e veloce, ma tranquilla. C’era qualcosa
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bello!» diceva girandosi improvvisamente. «Ma bisognerebbe tornare indietro ancora
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i piedi nelle ciabatte. ¶ «Ma adesso andiamo a mangiare
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a sé sul divanetto. Ma solo un istante dopo
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pieno di vetri frantumati. «Ma è un locale frequentato
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di nuovo sulla poltroncina. ¶ «Ma è quasi sera!» mi
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la bocca, mi guardava. ¶ «Ma si è tutto sporcato
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restiamo d’accordo?» domandava. ¶ «Ma su che cosa?» ¶ La
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gli occhi socchiusi, biascicava. ¶ «Ma quand’è che l
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Mi svegliavo di nuovo. Ma forse era stato il
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le braccia, mi schermivo. Ma la donna pretendeva che
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la luce, non fiatavo. ¶ «Ma quanti anni potevi avere
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nostro respiro, nella stanza. ¶ «Ma come ci eri finito
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D’accordo, d’accordo, ma che cosa ci facevi
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ero il suo assistente...» ¶ «Ma che mestiere faceva questo
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Mi sporgevo per imboccarlo. Ma dopo i primi bocconi
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fare il suo effetto...» ¶ «Ma cosa c’entra Lenin
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a obiettare il professore. “Ma ci sono migliaia di
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materiale nell’ultimo vagone. “Ma cosa ci andiamo a
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avanti, verso il letto. ¶ «Ma sei sicuro? Proprio Lenin
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colpo a guardarci, sorrideva.» ¶ «Ma chi è questo Benno
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in realtà.» ¶ «Anche Lenin?» ¶ «Ma certo! Non c’è
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l’antina di legno, ma si poteva farlo soltanto
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la testa, nell’aprirla, ma la sentivamo passarci lo
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solo attraverso quello spioncino... Ma proprio la sera stessa
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tranquillo verso lo spioncino. Ma solo un istante dopo
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mi accorgevo di colpo. “Ma allora da quanto tempo
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una zona lontana, sconosciuta. “Ma dov’è finito?” mi
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di cerchi irradiati, illuminati. ¶ «Ma chi è quella donna
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tutta sbrecciata, nella sala.» ¶ «Ma non è stato esposto
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girandosi dall’altra parte. ¶ «Ma no... quello è soltanto
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che occorre, nelle sale!” “Ma non si usa più
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lei! Prendi il coltello!”» ¶ «Ma poi con la lingua
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di mano... non sparisca!» ¶ «Ma per quale ragione?» ¶ «Per
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tutte impestate, troppo profumate. ¶ «Ma questo affettato sa di
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La stanza era buia. “Ma che ore saranno?” mi
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constatavo. “È molto tardi...” Ma solo un istante dopo
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frittella di riso avanzato. Ma solo un istante dopo
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di colpo, nella stanza. ¶ «Ma non vede che è