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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «Marco»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
metri... ¶ – Sul mare? – chiese Marco sbadatamente. ¶ – No: sul lago
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Dev'essere bello! – mormorò Marco, convinto... ¶ – Un verde, un
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tempo mi passa presto... ¶ Marco l'ascoltava, preso come
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ne ricorda? – osò chiedere Marco piano. ¶ Sì, ne ho
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lo scapolare: ma per Marco quel gesto di più
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ella si rivolse a Marco: ¶ – Due belle ore ho
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ha promesso di guidarmi? ¶ Marco trasalì. Che gli proponeva
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1920
compagnia loquace. Sia buono... ¶ Marco pensò a sua madre
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1920
quali lontananze. Veramente, per Marco, tutti gli attimi sprofondavano
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lei, un istante, volgendosi. ¶ Marco trasalì. Se si ricordava
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acqua felice. ¶ Erano arrivati. Marco saltò agilmente, tese la
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lascio in buona compagnia... ¶ Marco andò a telefonare a
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non aveva amato così Marco. E provò un desiderio
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1920
in comune parve a Marco stringere tra loro una
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un peso lieve: per Marco quello di una felicità
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o due. ¶ – Ah! – rispose Marco. ¶ Quelle parole non gli
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così grande piacere! – rispose Marco... ¶ Poi, il desiderio istintivo
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ad un tratto a Marco la sensazione di trovarsi
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al maggiordomo. ¶ In luce, Marco vide che realmente il
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è rovinato per me! ¶ Marco sentì una fitta al
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disse: ¶ – Chi sa! ¶ XI. ¶ Marco entrando nel salotto di
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mutamente la ringraziò. ¶ – Oh Marco! – esclamò quella, dal suo
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posto, prevenendo ogni saluto. ¶ Marco si diresse prima da
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si sarebbe credute lecite! ¶ Marco irritato, per un istante
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dicevi che La Grange... ¶ Marco trasalì più forte. Che
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la giovane donna, guardando Marco con un lieve imbarazzo
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soddisfatta. ¶ Poi rivolgendosi a Marco: ¶ – E dove sei stato
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Ernestina di sorridere. Ma Marco non esitò e disse
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Ernestina. ¶ – Gli affari... ¶ – Tu, Marco, che affari fai? ¶ Marco
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Marco, che affari fai? ¶ Marco mormorò qualche parola, infastidito
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1920
severamente. ¶ Passando accanto a Marco ella gli sorrise e
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è furba! ¶ – Eh! – fece Marco. Poi, con un po
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frusciando. ¶ Il fastidio di Marco cresceva. Quella amicizia frivola
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malessere... ¶ – Ma, mamma! – esclamò Marco, subito inquieto. – Perché non
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Neanche con me? – disse Marco affettuosamente, andandole vicino. ¶ Ma
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Tu verrai? ¶ – Sì – rispose Marco con qualche imbarazzo. – Dovrò
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Ernestina? ¶ – La Grange! – suggerì Marco. ¶ Bardosi tossì. Marco volle
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suggerì Marco. ¶ Bardosi tossì. Marco volle dire: Io a
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madre, parlando come se Marco non esistesse. – Sentite... Che
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la sposi... ¶ – Perché? – chiese Marco, impetuosamente. ¶ – Perché... Perché sì
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non capiva, poveretto... Ma, Marco aveva capito benissimo. Come
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pericolo, secondo lei, che Marco correva? Riconosceva egli ancora
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ella disse tranquillamente: ¶ – Addio, Marco. ¶ Egli uscì, sempre in
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XII. ¶ Da qualche giorno Marco è in Savoia a
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svolgono... Si vedono sovente, Marco e Noemi, in quel
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là la solitudine... E Marco ricorda tutti i particolari
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così presto? – osa dire Marco. ¶ – Perché papà va a
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timidezza, da un terrore, Marco non ha detto nulla
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di male? E perché Marco avrebbe dovuto disistimarla e
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d'essi riconducendo, per Marco, gli stessi pensieri e
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se il signor conte... ¶ Marco si alzò. Come mai
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giorno, Bardosi... Sedetevi. ¶ – Grazie, Marco. ¶ II vecchio maniaco aveva
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sotto i cernecchi grigi. Marco lo interrogò con lo
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detto! ¶ Che c'era? Marco trasalì. In altri momenti
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impossibile. ¶ – Ma chi? esclamò Marco, che a un dipresso
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carte segnate... ¶ – Ah! – fece Marco, alzandosi. ¶ – Finito: morto! Un
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della colpa più vergognosa... ¶ Marco assentì. Per tutti e
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toccava il limite estremo. Marco soltanto ad un punto
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forse. Un signore, no! ¶ Marco lo guardò: gli parve
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così!... ¶ – Avete ragione – mormorò Marco. – E adesso, che farà
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occupato il cuore di Marco, un pensiero che aveva
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non lo vedrebbe più... ¶ Marco si sedette, vergognoso di
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1920
istante correggerne la severità. Marco pensò: È un buon
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un signore! ¶ Rimasto solo, Marco riprese deliberatamente il suo
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s'era ancora palesato, Marco sentì quanto di meglio
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di maggio. Non sola. Marco dall'anticamera udì delle
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una vendita non conclusa. ¶ Marco non mise parola nel
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Involontariamente quelle parole ferirono Marco. ¶ – Perché? – disse quasi rudemente
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umore? ¶ – Il tempo! – mormorò Marco. ¶ Ella guardò verso la
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sereno, sulla gioia – pensò Marco – e si trova la
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nome di Andreini passò. Marco capì che diceva: ¶ – Vi
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no. ¶ – È inutile – interruppe Marco, quasi macchinalmente, mentre miss
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Volse la faccia verso Marco e parve mutamente interrogarlo
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Andreini? ¶ – Lo ama! – pensò Marco in un lampo; ma
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sorpreso a barare! – ripeté Marco, sillabando, come a una
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continuava a guardarlo... ¶ – Ah! ¶ Marco aveva stornato un attimo
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grave? ¶ – Un disonore! spiegò Marco rudemente. ¶ – No! Io non
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la bella storia! E Marco chinò gli occhi: vide
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vero?... ¶ – Ma certo! mormorò Marco... ¶ – Il malaccorto! E allora
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due passi nella stanza. Marco la seguì con lo
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premura? Perché? ¶ – Che?! – balbettò Marco stupito. ¶ – Ma sì... ma
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brillavano: ella fissava adesso Marco in piccolo atto di
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1920
entrava dalla vetrata aperta. Marco non la seguì. Il
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nessuno... ¶ La dolcezza, in Marco, cresceva. Era lì così
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importune, nel pensiero di Marco. Era ironia? Indifferenza? Celavano
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nella radiosa certezza che Marco aveva portato con sé
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1920
andava più presto. E Marco, fatta in breve la
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Chiù... chiuù... ¶ – Dove va? ¶ Marco si volse, si fermò
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contento di rivederla! – disse Marco gaiamente. ¶ – Ma lei mi
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e del luogo: e Marco pensò: ¶ – E dire che
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La sua voce! – rispose Marco, con un tono come
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l'ha mai sentita! ¶ Marco ricordò in buon punto
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Quanta strada fu fatta? Marco ricordava di aver guardato
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realmente sul cuore di Marco. Ma poi, alzando gli
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momento? – disse Noemi a Marco. – Poi riscenderemo. ¶ Come ad
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Grange? ¶ – La Grange? – chiese Marco. ¶ Noemi spiegò. Era un
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parole della piccola reclusa. Marco pensò che Giovanna, incapace
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di sì: poi, come Marco accennava ad alzarsi, gli
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pranzo. ¶ – Capperi! Che banchetto! ¶ Marco l'aiutò a sollevarsi
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la volta del pollo, Marco notò che la bimba
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esso la sua importanza? Marco ripensò a tutti i
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spesso a pranzo? – interrogò Marco involontariamente. ¶ – Sì, la domenica
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Tacquero senza imbarazzo. E Marco pensò di nuovo: Che
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come per non costringere Marco a pensare che la
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interruppe. Laurina aveva sentito?... Marco le gettò involontariamente uno
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contenta. Timidamente disse a Marco: ¶ – Adesso che sarò guarita
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Tanto è vero che Marco se ne sentiva inebriato
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quel giovane ufficiale e Marco lo aveva rimbeccato. – «Perché
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una civettina! Ed egli, Marco... ¶ Ebbe un tuffo al
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lui, per lui solo. Marco fece un violento sforzo
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Mi ha detto... ¶ Ah! Marco non ci aveva più
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E lei? – chiese istintivamente Marco. ¶ – Io? Come? ¶ – Lei non
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sul corso Re Umberto. Marco la vide fare un
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Lei la conosce? – chiese Marco. – Non lo sapevo. ¶ – Sì
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non le piace! – disse Marco ridendo. ¶ Noemi aprì gli
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parla per incarico? – domandò Marco inquieto. ¶ – No! No! In
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parve sgominare ogni timore. Marco era stato bene accolto
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Ernestina di Caminetto: e Marco aveva sentito che si
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aiutava nelle Fiamme... E Marco capì meglio allora a
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di persone note a Marco come quelle che davano
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stingeva sempre più per Marco sulla bellezza della donna
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intonarsi a quella mondanità. Marco ricordò la prima sera
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al tavolino del tè, Marco le venne vicino, e
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disse di averla vista... ¶ Marco le fu grato e
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non veniva. E allora Marco si decise malinconicamente a
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il cielo di turchese. Marco vi gettò gli occhi
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non respinse. ¶ Noemi e Marco rimasero un momento soli
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anche per lei – ribatté Marco. – Se la compagnia delle
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Di giorno in giorno, Marco sempre più si convinse
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veniva, di farlo scendere... ¶ Marco provò un'emozione leggera
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con un leggero rimpianto. ¶ Marco, ancora preso dalla sua
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Fu la volta di Marco a provarne un po
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amici? ¶ – Lo credo – rispose Marco gravemente. ¶ Come s'ella
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da una tenera curiosità, Marco avrebbe voluto saper sempre
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di un inconscio rispetto; Marco come del senso quasi
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leggeva tutto, senza proibizioni. Marco se ne stupì: ella
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sentire di tutto? – chiese Marco. ¶ – Perché? ¶ Ed egli disse
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che sono vecchio! – mormorò Marco, quasi tristemente. – Me l
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un fastidio... Che era? Marco, fisso nella sua idea
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la gelosia inconscia di Marco risolveva l'enigma a
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bassa voce insieme. E Marco guardava talvolta di sfuggita
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deposto nel cuore di Marco venti anni di vita
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dove suo padre lavorava. Marco non osava chiedere: Sua
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importava tutto questo a Marco? Ogni giorno che passava
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tracciarlo sulla fronte di Marco... ¶ – Ora va a letto
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una normale inquietudine materna. Marco nell'ombra sorrise. ¶ – Non
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Un po' di sole... ¶ Marco trasalì. Anche lei, anche
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misteriosa ed ambigua. Anche Marco l'aveva a prima
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e le piaceva che Marco l'amasse. Aveva egli
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vorrebbe scuotere la padronanza. Marco, diverso, delicato e sfuggente
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la sua simpatia per Marco si pimentava di riconoscenza
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effluvio di spazî lontani... ¶ Marco Marè respirò quell'odore
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figlia? Ah, già... Noemi. Marco pensò di averla dimenticata
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le troverebbero al Casino. ¶ Marco provò di quell'assenza
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e sentimentale... ¶ – Accidenti! – disse Marco brutalmente tra sé. ¶ Com
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il sacrificio. Sempre brutalmente, Marco ricordò la fanciulla ascoltante
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sa che verrà – rispose Marco inchinandosi. ¶ – Che cos'è
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sì, come un'aurora. Marco la guardò, dimenticò l
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Non aveva neppur visto Marco. Il seno, dopo il
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Scusi... Quando è arrivato? ¶ Marco la sentì impaziente, già
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andiamo anche noi? – chiese Marco. ¶ Appena dettele, si stupì
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suo membro. Ma perché Marco invece di ammirarla si
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si chinò rapidamente e Marco intravvide, nella scollatura del
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fotografia. – Idiota!, si disse Marco. Per una ragazzetta civetta
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denaro eccita all'amore? ¶ Marco reagì; coprì di pensieri
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Ha ballato troppo! – disse Marco in tono scherzoso, ma
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sente nobilitata dall'eroismo... ¶ Marco non salì sui palchi
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A un certo punto Marco la vide protendersi di
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si ricercava, si urtava. Marco non la vide più
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vediamo stasera? ¶ – Dove? – chiese Marco. ¶ – Al Savoia, dopo pranzo
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cercava. ¶ Da quelle parole Marco si sentì rianimato. La
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portata dalla folla, e Marco non la poté raggiungere
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di una voluttà robusta. Marco si era seduto davanti
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poco a poco, per Marco ogni altra cosa parve
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strinse il cuore di Marco. Era sola? Ma sì
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Tu qua? Che facevi? ¶ Marco udì una voce che
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sue lunghe ciglia batterono. Marco pensò: Aspettava? ¶ Poi si
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non finì la frase. Marco le aveva preso la
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il mio permesso? – disse Marco prendendole una mano. ¶ Laurina
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cosa è stato? – chiese Marco a Giovanna, serio. ¶ – Una
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di vedere il signor Marco? – chiese Giovanna alla piccola
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di nuovo la mano. ¶ Marco si sedé presso il
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volentieri il dottore! – disse Marco con un sorriso. – Sarebbe
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negli occhi di Laurina. ¶ Marco si affrettò a protestare
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un po', lei. Ah! Marco! Una perla questa figliuola
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Giobergia. E lei, invece... ¶ Marco guardò la ragazza per
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Tornò alla niente di Marco, quell'altra: la fanciulla
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guarda il suo precettore. Marco leggermente imbarazzato di quello
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frivole della vita. E Marco stupito si chiedeva come
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richiamato violentemente al ricordo, Marco rivide i giorni di
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dall'interesse professionale. ¶ Ma Marco non sapeva. ¶ – Le nuove
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che cosa ricordavano a Marco quelle viole. Ne aveva
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signora, del resto – pensò Marco. ¶ Il malumore gli durava
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stridé sui nervi di Marco. E fu proprio Landi
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lato della tavola interpellò Marco: ¶ – Ho parlato di lei
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assoluta della sua bellezza. ¶ Marco la guardò. Era veramente
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il sorriso: chiese a Marco: ¶ – Lei conosceva Noemi? ¶ Perché
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non le somiglia! – disse Marco. ¶ – È così giovane – continuò
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empì il cuore di Marco, come di un leggero
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diciotto anni... ¶ E allora Marco fu tratto di nuovo
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penetrò nel cuore di Marco. Perché gli diceva questo
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silenzio quelle parole di Marco esitarono. Marco credé di
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parole di Marco esitarono. Marco credé di vedere gli
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Come sorrideva bene, pensò Marco. E gli era parsa
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la signora volgendosi a Marco. – E Torino non è
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queste sue parole. E Marco indovinò facilmente la noia
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gli occhi. ¶ – Qualcheduna – disse Marco ridendo. ¶ Era la prima
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il caffè. ¶ Adesso era Marco al fianco della signora
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fastidio concorde. ¶ – Andrà? – chiese Marco, accentuando con la voce
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istante rimase lì scherzosa. Marco di nuovo notò i
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Pratico, egli riattaccò con Marco un discorso interrotto: ¶ – Sì
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finì la fanciulla convinta. ¶ Marco puerilmente si sentì punto
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sorriso cessò. Parve a Marco di aver reciso un
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di nuovo. ¶ Battuto! pensò Marco. Intendeva dire il carattere
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Eravamo più soli... – rispose Marco audacemente. ¶ Vide un leggero
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quella simpatia istintiva. E Marco, ancor preso nella dolcezza
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carattere... ¶ V. ¶ L'indomani Marco poteva pensare di avere
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che non si conosce... ¶ Marco allora reagì, toccato da
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le idee? ¶ Di nuovo Marco si sentì impacciato. Nel
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interruppe Bardosi, parendogli che Marco male sopportasse anche la
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neppure accanto ai fornelli... ¶ Marco uscì, di lì a
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alle sue previsioni. ¶ E Marco, silenzioso, ricordò tutti gli
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nell'uniforme elegante. Salutò Marco come un vecchio amico
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fosse annodato tra loro. Marco, involontariamente, pensò che conosceva
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altro! – disse Andreini a Marco. – Lei viene? ¶ Marco accampò
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a Marco. – Lei viene? ¶ Marco accampò tutte le ragioni
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tornarono al pensiero di Marco. Anche lei, gli aveva
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il sipario era alzato. ¶ Marco ascoltò distrattamente la commedia
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un pubblico in delirio. Marco non l'apprezzava enormemente
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sui palchi, adesso illuminati, Marco ebbe un leggero stupore
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arrossire? ¶ Pure era lei. Marco di lontano rivedeva il
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emergeva. Rideva adesso: e Marco ripensò alla luminosità del
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giovane, perché un istante Marco vide le due teste
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Al rumore che fece Marco entrando, ella volse la
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poteva ritirarsi. ¶ Di fatti, Marco si appressò al letto
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1920
freddo. ¶ – No! No! Lascia Marco! Ho da finire le
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in quella atmosfera. Ma Marco, di cui la pietà
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1920
leggero e pur grave. Marco avrebbe valuto parlare, e
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fatto bene a venire, Marco. Pensavo a te: pregavo
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mano, gliela stringeva. E Marco udì precisarsi nel silenzio
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1920
il passo in su. Marco protestò: ¶ – No: non è
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unito all'aspetto di Marco, l'aveva sedotta. Una
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poco le carezze di Marco si fecero ardite, si
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fuoco subitamente divampato. Ma Marco non voleva possederla; evitò
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1920
la donna ardente. A Marco quasi bastavano quei baci
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estate: la prima separazione. Marco andava in villa con
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subire orari e rabbuffi... ¶ Marco l'ascoltava: e richiamato
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un bel giovane che Marco conosceva di vista... Sposare
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1920
gesto amaro. ¶ Si lasciarono. Marco non osando più lasciar
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che lo aspettavano. Come Marco mollemente insisteva, l'altro
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1920
sull'uscio. ¶ – Tu? Tu, Marco? ¶ Ella, smarrita, faceva un
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1920
distanza di tanti anni, Marco avrebbe potuto ridire tutte
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1920
quanto tempo! A ripensarci Marco sorrideva: ma non se
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a poco a poco Marco si era abituato a
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1920
moto, ogni parola di Marco. Un giorno Giovanna gli
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1920
lì, per dei mesi, Marco, non ci pensava più
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via Parini, come adesso... ¶ Marco salì le scale rapidamente
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servizio di Giovanna. E Marco, involontariamente, pensò a certe
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le pendeva al collo. Marco notò subito che l
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Come sta Laurina? – chiese Marco alzandosi, come a indicare
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a un cenno di Marco, ella aggiunse: ¶ – Andiamo a
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sotto una piccola lampada, Marco vide la bambina china
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le animò la faccia... ¶ Marco, che non l'aveva
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di una certa grazia. ¶ Marco le prese la mano
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disse severamente Giovanna. ¶ Allora Marco pensò che veramente ella
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conte; sì! ¶ – Chiamami signor Marco! – corresse il giovane carezzandole
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il signor... il signor Marco. ¶ Spontaneamente, con un gesto
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aveva un pranzo? ¶ – Addio Marco! E grazie di esser
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In fondo alle scale Marco incontrò un uomo che
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suonò un campanello: e Marco si mise per lo
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i soprabiti degli invitati. Marco notò con piacere che
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cui nel mondo di Marco si parlava con una
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la via. ¶ – Di qua... ¶ Marco seguì una grande galleria
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una voce femminile raggiunse Marco di fianco, lo fece
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salottino di villa nuova? Marco notò allora che quel
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Io ho freddo invece. ¶ Marco guardò le sue spalle
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signora Almieri lo presentò: Marco ne intese a mezzo
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precisione giuridica, disse a Marco, accennando la signora pur
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presentatagli: ¶ – La mia signora. ¶ Marco notò involontariamente l'appellativo
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di contro. Involontariamente anche Marco guardò: fece un passo
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ricercati con qualche malizia. Marco disse: ¶ – Molto bella. ¶ Landi
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tale almeno parve a Marco. Era vestita di bianco
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voltarsi ch'ella fece, Marco vide la sua faccia
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signor Almieri. Poi, a Marco: ¶ – Mia figlia... La sua
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sua istitutrice miss Craig... ¶ Marco si sentì nella mano
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La frase parve a Marco singolare. Ma non vi
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non le somigliava affatto... ¶ Marco tornò verso la poltrona
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una voce nell'orecchio... ¶ Marco notò con piacere che
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le pareti. ¶ Di lì, Marco entrò in un salotto
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un angolo, per economia. ¶ Marco notò che faceva ancor
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Al rumore che fece Marco entrando, Ettore s'interruppe
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che dissero: ¶ – Buona sera, Marco... ¶ Ettore si era alzato
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ma insinuante. Ettore soverchiava Marco del capo, ma la
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la contessa dopo che Marco le ebbe leggermente baciato
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magnifico... Anche San Celso... ¶ Marco cercò con gli occhi
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era intimo... ¶ – Buona sera, Marco. ¶ La voce pareva intima
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eh!? – diss'egli a Marco, farcendogli posto vicino a
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io alla tua età... ¶ Marco conosceva quel ritornello. E
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già vent'anni addietro, Marco conosceva già, già vedeva
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però scompariva quasi subito, Marco non si permetteva di
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il suo divertimento? E Marco giovinetto se lo ricordava
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quaresima? – seguitò Bardosi a Marco; piano, come se gli
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il Regio? ¶ – Mediocre! – mormorò Marco rapidamente, tendendo l'orecchio
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Certe gambe! ¶ – Eh?! – fece Marco tornando a lui. – Che
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perentoriamente la signora. – Come Marco. ¶ – Grazie – disse questi sorridendo
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chiese piano Bardosi a Marco, come accendendosi. – Una donna
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Bardosi si spense. ¶ – Addio, Marco. Buona sera, cavaliere. ¶ Quando
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carriera. Ha la bosse... ¶ Marco le venne presso, sorridendo
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bisognerebbe decidersi, mamma – disse Marco, ridendo. – Chi non risica
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vado da loro – rispose Marco trasalendo suo malgrado, dinanzi
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nuovo verso il sofà... ¶ Marco aveva trasalito di nuovo
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finta di non sentire... ¶ Marco, ancor preso dal suo
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tutte son buone famiglie! ¶ Marco involontariamente sorrise, ma non
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giovano... ¶ Bardosi tentò verso Marco uno sguardo contento, di
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sorpreso in flagrante. Ma Marco guardava alla finestra e
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e non vide. ¶ – Addio, Marco... ¶ – Aspetti... Vengo con lei
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madre porse la guancia. Marco la baciò rispettosamente. E
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anni i rapporti di Marco con lei si erano
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libero. Pure, quella libertà, Marco sentiva sempre che non
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discuteva con lui, severamente... ¶ Marco, mal suo grado subiva
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sola, nella sua vita, Marco aveva sentito pesare forte
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il portone. Così dolce. Marco ebbe per un istante
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breve tragitto non parlarono, Marco guardava la sua città
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libertà: ¶ – Quante belle donne! ¶ Marco assentì brevemente del capo
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Fra le cose oscure, Marco sentiva per lui come
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questo? ¶ – Eccoci arrivati! Grazie Marco... ¶ – Chi trovate a pranzo
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Sua Altezza... ¶ – Ah! – fece Marco indifferentemente. – E la cucina
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a Giovanni? ¶ – No! – rispose Marco vivamente. – È presto. Faccio
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nuovo l'avvolse. E Marco disse, quasi piano, al
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tornava nel cuore di Marco: ed era il più
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occhi... ¶ Tutti questi particolari Marco aveva notati più volte
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di cercar di conoscerla. Marco non era timido, ma
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Lo aveva ella visto? Marco avrebbe giurato di no
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civetteria, senza sfacciataggine. E Marco sorpreso e compiaciuto, si
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disegno, la curiosità di Marco in sospeso. Ma questi
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signora... ¶ Il silenzio pesava. Marco interruppe la sua contemplazione
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I. ¶ Marco chiuse il libro di
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vita aerale pareva raddoppiarsi. Marco amava quell'ora. Era
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era più comoda, metteva Marco a due passi dalla
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stava la signora Almieri? Marco rivide d'un tratto
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dato dei balli. E Marco che aveva conosciuto la
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e qualcuno vi penetrava. Marco chiamò: ¶ – Giustino! ¶ E il
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Giustino scomparve di nuovo: Marco lo sentì armeggiar negli
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toscana alla sua inettitudine. Marco aveva pensato qualche volta
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quel giorno, Giustino tardando, Marco pensò che era veramente
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era andar dopo.... ¶ Involontariamente Marco curò il suo vestirsi
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il nodo della cravatta, Marco si guardò nello specchio
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innamorassi sul serio? pensò Marco. ¶ Chi era? Che era
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correvano sul suo conto Marco ne aveva raccolte qualcuna
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con lui, con lui, Marco, com'era stata diversa
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siete rifiutato di entrarvi? ¶ Marco infatti ricordava benissimo che
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intorno un pranzo solenne. Marco aveva ringraziato, non aveva
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era passato, ecco, e Marco se la ritrovava davanti
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erano altre, parecchie, e Marco dimenticò presto l'incontro
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un amico del Club: Marco si sentì pieno d
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placida si ricompose per Marco. Giovanna! Era rimbellita e
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senso di placidità che Marco avvertiva... ¶ – Non mi avevi
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di Paolina? ¶ – Io? – rispose Marco sorridendo. – Non lo conosco
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ricordi? ¶ – Ah! Quello... Benissimo... ¶ Marco non se ne ricordava
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illuminò. ¶ – Ah! Eccolo! Addio, Marco... ¶ Egli le tenne un
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asprezza, disse: ¶ – Benvenuto, conte... ¶ Marco si avvicinò cerimonioso, esitante
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pittore Landi... Si conoscono? ¶ Marco conosceva sì il celebre
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Carlo, il conte Marè... ¶ Marco pensò, un momento: Come
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al suo entrare. E Marco vedeva da vicino, come
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donna! – ridisse fra se Marco. E ad alta voce
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prese il braccio di Marco. Pareva che lo conoscesse
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a trovarmi in palco? ¶ Marco sorrise, e la galanteria
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già offerta... ¶ – Quando? – disse Marco ingenuamente. ¶ Ella aggrottò le
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le aveva detto niente? ¶ Marco ricordò l'invito a
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Non ho osato – rispose Marco, prendendole quasi dolcemente la
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amor proprio per me... ¶ Marco sentì la piccola piaga
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sarà un personaggio? – replicò Marco ridendo. ¶ Ella lo guardò
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diss'ella rapidamente a Marco. – Mi riporti ai mio
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palco. ¶ Si affrettarono, inseguiti. Marco sentiva il suo braccio
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inteso? ¶ E scomparve rapidamente. ¶ Marco ridiscese la scala tra
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là in platea... E Marco che non aveva mai
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significazione occulta delle cose, Marco che non era stato
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di divertimento, di praticità, Marco, inconsciamente, sentiva, svegliata, grandeggiare
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da quanto, da quanto? Marco evitò il gruppo, passò
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vent'anni!... ¶ II. ¶ Vestito, Marco aperse la porta per
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hai risposto? ¶ – Non sapevo. ¶ Marco scrollò le spalle. Non
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un favore... ¶ Giustino tornava. Marco chiede ancora, non ricordandosi
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Ettore... E il cavaliere... ¶ Marco s'incamminò. Una scala
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nell'anticamera grande ove Marco passò rapidamente, un'anticamera
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sguardo che pare a Marco gli rievochi qualche cosa
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dove sarete? – interroga Giovanna. ¶ Marco non risponde: non sa
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Vieni, vieni anche te, Marco; si sta benissimo... C
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sua cugina, che adesso Marco qualifica di deliziosa, d
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apparente gaiezza pare a Marco che la lettera di
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Ernestina che crede lui, Marco, sempre innamorato, lo chiama
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lo chiama al soccorso? ¶ Marco sorride. Tutte le immagini
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previsioni erano giuste, pensa Marco. E una piccola curiosità
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cruccio e pensiero. Di Marco, così, si accorse poco
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qualche giorno parve a Marco che avere mutato paese
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calma ingannevole durò, per Marco, soltanto il tempo di
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Ernestina. A quell'ora? Marco vide la sua cuginetta
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quasi nelle sue mani? ¶ Marco si rincantucciò nell'ombra
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fanciulla ridendo. ¶ Mossero, e Marco le sentì entrare nell
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tentò i tasti... ¶ – Debussy?... ¶ Marco pensò di ascoltare, così
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ridendo: ¶ – Aiuto! Un uomo! ¶ Marco si fece avanti umilmente
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turerò le orecchie – rispose Marco. ¶ – Sentirai... Un amore! – commentò
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Poi la voce sorse... ¶ Marco sentì un brivido. Ah
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canzone di Bilitide. E Marco la vedeva, alta e
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melanconico, quel selvaggio rimpianto! Marco rimaneva lì attonito, pallido
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ebbrezza divoratrice. Un istante Marco guardò la sua bocca
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brivido...» ¶ Fu un sogno? Marco non avrebbe potuto dire
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occhi. Ogni orgoglio in Marco era caduto. – Sono il
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po' troppo funebre... Vero, Marco? ¶ Marco balbettò qualche parola
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troppo funebre... Vero, Marco? ¶ Marco balbettò qualche parola e
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tutto a un tratto, Marco ricordò. Non gli aveva
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lui. ¶ Tutto questo a Marco pareva lontano, lontano. Era
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un bridge in cui Marco poté assorbirsi taciturnamente. Quando
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le signore si separarono. ¶ Marco uscì dall'albergo, aspettò
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Sola, così, nella notte? Marco pensò di aver sognato
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illuminò il pensiero di Marco: come, nelle novelle dei
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sentì irrigidirsi... ¶ – No! No! Marco, vi supplico... ¶ – Oh! amore
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nessuno... Con nessuno!... ¶ – Oh Marco! – mormorò ella, comprendendo tutto
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sogni! ¶ L'albergo dormiva. Marco penetrò nell'atrio fiocamente
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un telegramma per lei... ¶ Marco stese la mano, lo
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in qualche modo... – ribatté Marco, impaziente. ¶ – Senta, c'è
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che si interrompeva, riprese Marco. Oh! poter varcare la
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sua fidanzata: una vergine! ¶ Marco volle ritrovare la tenerezza
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ruote... La diligenza compare. Marco getta un ultimo sguardo
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faccia compunta. Poi, come Marco insisteva, disse: ¶ – Adesso c
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c'è monsignor Bianchi. ¶ Marco respirò. Era viva, certo
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mozzò il respiro a Marco. Ma egli pensò: Vive
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disegno di compiangere rispettosamente. ¶ Marco salì di volo, fu
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dolore. Piangeva, anzi, questa. Marco di nuovo interrogò: ¶ – Come
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poco... ¶ – Chiamami subito – disse Marco facendo per passare nel
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il vecchio ufficiale. ¶ – Finalmente! Marco! ¶ Bardosi si alzò, gli
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le braccia. Ma come Marco, senza pensarci, non rispondeva
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vederti... ¶ – Pericolo? Grave? – mormorò Marco. ¶ – Se l'attacco si
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piangere... ¶ Quel dolore toccò Marco. Involontariamente gli porse di
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che se ne va. ¶ Marco vivamente gli andò incontro
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ritmo della preghiera. Come Marco si precipitava, egli lo
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vedere se era forte. Marco balbettò: ¶ – Le pare molto
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è altro... ¶ – Che? – esclamò Marco protendendosi. ¶ – Vostra madre vuol
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mio. Ne pareremo insieme... ¶ Marco non capì: volle interrogare
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empiti già d'ombra. ¶ – Marco! Sei tu? ¶ La sua
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mano errò un momento. Marco pensò che volesse cercargli
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di là? ¶ – Bardosi – rispose Marco. ¶ – Poveretto! – bisbigliò la contessa
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compatimento... ¶ Poi, riprendendosi: ¶ – Senti, Marco. Siediti qui... Qui! – aggiunse
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più imperiosamente, vedendo che Marco non accennava ad alzarsi
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essere amico di Bardosi, Marco. È un buon uomo
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uomo. Rimarrà molto solo. ¶ Marco fece un moto. Ella
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voglio dirti, voglio dirti, Marco... Qualcuno ha potuto pensare
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circostanze, quelle parole colpirono Marco, non lo stupirono. Una
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libera di amare! – disse Marco quasi involontariamente. ¶ Ella volse
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empiva il cuore di Marco. Come se quella confessione
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ascoltava... ¶ – Mamma! – ripeté ancora Marco angosciato. – Che ci può
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caddero nell'orecchio di Marco: ¶ – Non hai mai pensato
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non hai mai pensato Marco... che c'è una
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che è tua figlia? ¶ Marco balzò indietro. Aveva traudito
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materne: ¶ – Laurina! ¶ – No! – esclamò Marco, in un gemito... ¶ – L
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empiva le orecchie di Marco. Egli sentiva confusamente; quasi
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ha potuto tacere? – proruppe Marco. – Perché? ¶ – Aveva paura! – rispose
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mamma! Questo no! – interruppe Marco duramente. ¶ – Ho fatto male
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in quella invocazione che Marco sentì il suo dolore
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Mamma! Mamma mia! – fece Marco finalmente, scoppiando in singhiozzi
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si raggricchiò pel freddo... Marco si attaccò al campanello
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cameriera precipitandosi... ¶ – Ah! ¶ E Marco corse verso di lui
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XIV. ¶ Due giorni dopo Marco tornava da Cuneo ove
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ombra di nero... ¶ – Addio, Marco... ¶ Ernestina si congedava lì
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sono sole laggiù... Scusa, Marco, e coraggio.» ¶ – Grazie, Ernestina
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con te... ¶ Nessuna parola. Marco si sentiva come la
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in via Maria Vittoria. Marco scese e disse al
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me lo rimanderai... ¶ – Grazie, Marco... Coraggio! ¶ Tutti gli dicevano
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è il cavaliere... ¶ Macchinalmente, Marco fe' per passare nell
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volta, le braccia di Marco si apersero. ¶ – Marco! Povero
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di Marco si apersero. ¶ – Marco! Povero Marco! ¶ Piangeva ancora
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si apersero. ¶ – Marco! Povero Marco! ¶ Piangeva ancora, la voce
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che il divertimento. E Marco su quel petto si
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È un plebiscito! ¶ Distrattamente, Marco ne aperse qualcuna: guardò
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come un appello: «Conte Marco Marè di Pralbuono...» ¶ Che
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E te! ¶ Appena via, Marco puntò i gomiti al
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se anche Giovanna tacesse.... ¶ Marco sorrise, con un sorriso
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Domani... Tienti pronto. ¶ Indi Marco si alzò di scatto
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abbandonati, turbava il silenzio. Marco esitò, poi andò verso
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e tutto conclude... E Marco credé di intendere la
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felice dell'esistenza. Anche Marco provò, sulle prime, quel
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una sterile dolorosa ribellione? ¶ Marco ben sapeva che, dopo
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lo introdusse... ¶ – Sei tu, Marco? Ti aspettavo. ¶ XV. ¶ Lo
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aspettavo. ¶ XV. ¶ Lo aspettava? Marco avrebbe voluto interrogare subito
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da te. ¶ – Che hai, Marco? Non ti senti bene
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chiamo Laurina! ¶ – No! – ripeté Marco, quasi brutalmente. – No! ¶ – Ma
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difenderai, come per ritrarsi. ¶ Marco ripeté, aspramente: ¶ – È un
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questa domanda? ¶ – Ah! – esclamò Marco, colpito. ¶ Quell'esitazione era
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te? Dimmelo, Voglio saperlo! ¶ – Marco! ¶ – Voglio saperlo, ti dico
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in questa parola. Perché? Marco non comprendeva. Perché non
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che lo sai! mormorò Marco... Sì, rispondi... È mia
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cadde sul cuore di Marco come una pietra. Ma
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senza cuore! ¶ – Oh! – fece Marco, come per interromperla. ¶ – Sì
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di aver dei diritti. ¶ Marco ascoltava, prima dubbioso, poi
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difenderla, a mantenerla. ¶ – Oh! Marco! Perdonami! Perdonami! Non è
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una donna delusa. E Marco la lasciava parlare, come
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di lei – interruppe lentamente Marco. ¶ Poi, più piano, come
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sei sicura? – mormorò ancora Marco, sordamente. ¶ – Non c'eri
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giuro sulla sua testa!... ¶ Marco piegò la sua, in
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più, basta! – gemé ancora Marco. ¶ – I primi tempi ho
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come ad aspettare che Marco parlasse. ¶ Marco taceva. Ella