Massimo Carlotto, Il corriere colombiano, 2000

L’altro socio era Max la Memoria. Era appena

ricattare. A quel tempo Max era latitante per una

poi pareggiato i conti. Max dopo la grazia era

a bersi qualcosa. Anche Max non si risparmiava in

oretta». ¶ «Ti aspetto da Max». ¶ Mentre Max la Memoria

aspetto da Max». ¶ Mentre Max la Memoria era ospite

collezione di dischi. Trovai Max nello studio. Le pareti

sing. Le dita di Max correvano veloci sulla tastiera

e a fumare, osservando Max che lavorava al computer

preso una brutta strada». ¶ Max si grattò la barba

la mediazione dell’avvocato». ¶ Max stappò un’altra birra

qualche istante. Poi scendemmo. Max era rimasto a casa

ritrovammo nello studio di Max. Mi cacciai in bocca

Concordo in pieno» disse Max la Memoria. «È meglio

farà tanto il difficile». ¶ Max la Memoria smise di

e trovare una scappatoia». ¶ «Max ha ragione» intervenne Rossini

colombiano?» domandai poi a Max. ¶ Max consultò ancora i

domandai poi a Max. ¶ Max consultò ancora i suoi

contatto a Parigi?». ¶ Fissai Max con curiosità. «Certo. Ma

Lo salutai e guardai Max la Memoria. Aveva ascoltato

avuto i vostri sogni, Max, e quindi non ho

qualche ora prima con Max la Memoria. Virna aveva

spesso sono urgenti» ribatté Max. Dopo una quarantina di

fare per voi? Signori...». ¶ Max si grattò la barba

lo segua». ¶ «Esatto» intervenne Max nel solito tono gentile

si affrettò a tranquillizzarlo Max. «Non dovrà fare altro

accordo con la polizia...». ¶ Max sorrise benevolo. «Lei vada

prima. ¶ Dal sedile posteriore Max mi batté una mano

tutte». ¶ Mi voltai verso Max in cerca di solidarietà

a casa. Rimasi con Max a bere, fumare e

conficcata nella mia vita». ¶ Max la Memoria si pulì

periodo peggiore per te?». ¶ Max sorrise amaro. «Il periodo

in un’altra epoca, Max, e agli speciali ti

pochi minuti a mezzanotte. Max gli indicò l’unica

confronti del mio difeso». ¶ Max la Memoria offrì una

mai più di rispetto». ¶ Max ci aspettava nel suo

e delle loro compagne. ¶ Max mi guardò. «Devi sollecitare

di posta elettronica di Max la Memoria arrivarono un

furbi e abili» aggiunse Max. «Senza grandi rischi e

Bussammo alla porta di Max. «Vi aspettavo» disse porgendoci

coltellata in una rissa». ¶ Max la Memoria mi guardò

nell’acqua come stasera». ¶ Max accese il computer. Sulla

sottolineata in rosso da Max. “I carabinieri cercano ora

una pista da seguire?». ¶ Max la Memoria, pensieroso, si

di farmi invitare da Max. Lo trovai, munito di

malinconia ¶ come la nostalgia... ¶ Max la Memoria era stato

con la Tía, e Max ricapitolò puntigliosamente tutti gli

detenuti. ¶ Feci compagnia a Max mentre lavava i piatti

Dopo un po’ arrivò Max la Memoria che cominciò

guardarla. «Hai buon gusto Max. Ma quella è fuori

riempirono di lacrime e Max mi lanciò un’occhiata

questo locale» mi punzecchiò Max. ¶ «Meglio di no. Quel

e poi salii da Max. Gli raccontai gli sviluppi

schiarirsi la voce. ¶ Guardai Max e Beniamino che stavano

tre nella cucina di Max per fare colazione. Rossini

Dovresti venire anche tu, Max. È arrivato il momento

forze dell’ordine» rispose Max la Memoria. «Per il

de cavàl cucinata da Max, e accompagnata da una

non sappiamo un cazzo». ¶ Max mise il coperchio sulla

lavanderia. ¶ Al locale vidi Max e Victoria che chiacchieravano

e non renderti ridicola». ¶ Max mi allungò la sedia

mesto e andò via. ¶ Max si versò un po

crisi. Ci sono novità, Max. Vado al banco a

e ti racconto tutto». ¶ Max la Memoria bevve un

poco prima di cena. Max non aveva voglia di

contrabbandiere si rivolse a Max. «Una vera sfiga» spiegò

ben introdotto nel giro». ¶ Max aprì il frigorifero alla

avvocati servono a questo». ¶ Max la Memoria aveva un

esasperato. «Siete due pazzi». ¶ Max mi prese la faccia

affatto». ¶ Lo studio di Max la Memoria era stato

contatto via radio con Max la Memoria che, nascosto

misi in comunicazione con Max. «Tutto a posto. Noi

farà vivo, non preoccuparti». ¶ Max ed io eravamo nascosti

un’area di sosta. Max e io ci fermammo

il permesso di andarsene. ¶ Max accese il motore e

allo spacciatore dove fermarsi. Max la Memoria aveva escogitato

volentieri il volante. Chiamai Max. «E allora?». ¶ «Tutto sotto

alta luminosità. ¶ Chiesi a Max di raggiungerci. Un’altra

anche domani». ¶ «Quando arriva Max sistemiamo il fucile e

turno di guardia di Max la Memoria, alle sei

della videocamera manovrata da Max. Mancavano pochi minuti alle

costretti a seguirla» commentò Max mentre metteva nella custodia

il più giovane» aggiunse Max. Poi scoppiarono a ridere

auto di Giaroli. Chiamai Max e dopo avergli spiegato

destino. Ma Beniamino e Max la Memoria non sarebbero

Direzione Udine» comunicai a Max. ¶ «D’accordo. Esci dal

provare attraverso i vigneti». ¶ Max scosse la testa. «Gli

un giro di coca?». ¶ Max la Memoria si accese

cinquantamila lire la dose...». ¶ Max indicò la fattoria dove

un paio di chilometri. Max teneva in mano il

In mattinata io e Max andiamo a trovare l

veloce a casa di Max. Rudy Scanferla, il barman

bere e ingoiare rabbia. Max mi raggiunse qualche minuto

sei affatto d’accordo, Max». ¶ «Ti sbagli. È giusto

la infilai in bocca. ¶ Max mi appoggiò affettuosamente la

non farci individuare». ¶ «Ragiona, Max. Abbiamo battuto in lungo

un piano in testa». ¶ Max la Memoria si alzò

pronto ad ascoltare. Guardai Max la Memoria. Toccava a

troppi intralci burocratici» riprese Max. «Infatti la prima mossa

operazione speciale?». ¶ «Sì» rispose Max, aggiornandolo sulle nostre indagini

prove che potrebbero scagionarlo». ¶ Max andò dritto al punto

Marco ha ragione» intervenne Max. «Non farebbe che peggiorare

suo come vi comportereste?». ¶ Max alzò le spalle. Io

tra difensori e imputati. ¶ Max mise sul fuoco la

Spostai lo sguardo su Max la Memoria per conoscere

ai tabulati. ¶ «Pare che Max abbia un piano per

nessuno. ¶ Il piano di Max la Memoria per intavolare

ordinanza dalla fondina ascellare. ¶ Max con un gesto gli

si trova il laboratorio». Max aveva omesso volutamente il

fatti con esattezza» mentì Max la Memoria, «ma riteniamo

mala» disse rivolgendosi a Max, «e comunque un giorno

intenzione di trattare» disse Max col suo tono gentile

farete un bel niente». ¶ Max giocò l’ultima carta

calibro nove del finanziere. Max, a bordo della mia

l’ora di cena. Max la Memoria, consultando la

di Rossini e raggiungemmo Max che era in attesa

testa. «Non lo so. Max sta controllando tutti i

domandai. ¶ «Alla grande» rispose Max. «Hanno lasciato fuori Celegato

libero Bruno Celegato» rispose Max. ¶ «Non mi sembra una

sono d’accordo» ribatté Max la Memoria. «Sono stati

si fece rivedere da Max nel tardo pomeriggio. Aveva

e piazza San Marco». ¶ Max annuì soddisfatto. «Credo sia

giorno dopo io e Max salimmo sul treno diretto

potevano essere sbirri. ¶ «Andiamocene, Max. È troppo pericoloso rimanere

furbi. ¶ «Abbiamo perso» dichiarò Max in tono amaro. «Se

trascinai nell’appartamento di Max per bere un caffè

un ragazzino deficiente» sbottò Max. Poi mi mise davanti

curato come al solito. ¶ Max sospirò. «Virna ha cambiato

Victoria aveva raccontato a Max di non riuscire a

e tornammo a Padova. ¶ Max la Memoria intuì dalla

di tanta segretezza» intervenne Max. «Victoria e Corradi non

zitto». ¶ «Calma ragazzi» intervenne Max, riempiendo i nostri bicchieri

sono stati Virna e Max, diresti al tuo avvocato

permetterei di esprimere giudizi». ¶ Max spiegò a Bonotto che

sufficiente». ¶ «D’accordo» disse Max. «Vogliamo far sapere a

cliente» continuò il professionista. ¶ Max accese un’altra sigaretta

di contrabbando. Io e Max seguimmo un paio di

Bussai alla porta di Max. ¶ «Quattordici anni» dissi. ¶ «Abbiamo

Da che parte stiamo, Max?». ¶ «Dalla parte degli innocenti

parte e dall’altra». ¶ Max organizzò un pranzetto coi

presto per la Colombia». ¶ Max ridacchiò divertito e alzò