Massimo Carlotto, L'amore del bandito, 2009

un ciccione noto come Max la Memoria. Stava appena

A me e a Max piaceva. Da anni sedevamo

l’unico commento di Max, da sempre certo che

Nel frattempo arrivò anche Max la Memoria, che aveva

mano e la aprì. Max e io ci scambiammo

gangster d’altri tempi. ¶ Max ingollò d’un fiato

nome. Lo aveva assunto Max ed era il solito

una belva ferita. Quando Max e io parlavamo con

Marco ha ragione» intervenne Max. «Dobbiamo ripartire dal tizio

un piatto di pasta». ¶ Max agitò l’indice con

caffè. Solo alla grappa Max decise che era arrivato

esattamente così». ¶ Giovedì 1 aprile 2004 ¶ Max aveva ragione. Il tizio

attento alle coglionate di Max la Memoria, a cui

di andare a svegliare Max?» chiesi a Ramzi mentre

detonatore» disse in francese. ¶ Max la Memoria tradusse e

però non ero solo. Max alla mia destra, Rossini

ti saremmo utili» rispose Max accomodante. «Non è il

non era passato inosservato. ¶ Max si alzò. «Chiediamo scusa

levò dal fondo: «Ehi Max, se vuoi che crediamo

donna: «Sei un signore, Max. Vuol dire che cancelleremo

Cercai lo sguardo di Max, ma lui si limitò

abbiamo una pista» mentì Max. ¶ «E sarebbe?» chiese il

Beniamino. Né io né Max ci saremmo mai sognati

il rapimento di Sylvie ¶ Max la Memoria entrò nel

ad aprire la porta». ¶ Max mi passò un articolo

riesco a non pensare...». ¶ Max alzò una mano per

che controllare le lancette. ¶ Max colse il mio sguardo

idea di chi fossimo». ¶ Max finalmente capì. «Allora è

ti ha lasciato» suggerì Max. ¶ Rossini si tolse il

a pensarlo?» mi rimproverò Max. «Sembra la strega di

fatto bene?» si rivoltò Max in tono polemico. ¶ «Era

ordinò. Poi, rivolto a Max: «Alla prossima strizzacervelli che

capitava di litigare con Max. Con Beniamino era più

incazzatura gli era passata. Max la Memoria, invece, era

i miei riferimenti carcerari». ¶ Max scoppiò a ridere. «Cazzo

pizzetto. ¶ «Stavo dicendo» continuò Max, «che un avvocato ci

sentirlo bene». ¶ Beniamino e Max attendevano impazienti nel mio

Gardner» annunciai allungando a Max le fotocopie dei passaporti

o stronzate del genere?». ¶ Max e io rimanemmo in

pugni la porta di Max e telefonai a Beniamino

che ne parliamo» ribatté Max sconcertato. ¶ «Il problema è

si ricorderà di loro». ¶ Max si versò del caffè

contrabbandiere si voltò verso Max. «Il tempo di preparare

ricevetti una telefonata di Max. Nulla di nuovo. Stavano

tizia mi chiese di Max. Carina e per nulla

dichiararsi disposto ad ascoltarci. Max aprì la sua borsa

droga, tutti innocenti» scandì Max la Memoria, citando il

vedrà mai» dissi a Max qualche minuto più tardi

alla Cuccia, dove trovai Max che era rimasto tutto

affari, signor Buratti». ¶ Intervenne Max la Memoria. «Il patto

Tu vai in Jugo, Max e io a Grenoble

e lo stomaco vuoto. ¶ Max mi stava di fronte

francese avevo lasciato a Max e Beniamino il compito

alla città. Ogni tanto Max mi bisbigliava qualche parola

proprio» iniziò a spiegare Max la Memoria, ma la

Christine. ¶ «Ovviamente veniamo anche Max e io» dissi. ¶ «Non

si avvicinarono all’abitato. Max e io, al volante

rimango qui di guardia». ¶ Max tradusse mentre ci infilavamo

I marsigliesi erano con Max. ¶ «Sono davvero felice di

della camera più grande. ¶ Max e io ci avvicinammo

coglioni con queste stronzate?». ¶ Max mi rivolse un’occhiata

Rossini. ¶ «Bel guaio» commentò Max. «E Sylvie come sta

venduto villa e motoscafo, Max e io l’intero

nel campo della sicurezza. ¶ Max la Memoria non si

una mail indirizzata a Max, “le settimane e i

tenere i contatti con Max e Beniamino. ¶ Aveva risposto

Scambiai un’occhiata con Max. Dopo settecentotrentasette giorni in

il pacchetto a Beniamino. «Max non è rimasto con

un’intesa» commentò Rossini. ¶ Max spiegò che erano stati

basterà andare a chiederglielo». ¶ Max sorrise. «Non ce ne

arriva dai drusi?». ¶ «Esatto». ¶ Max rilanciò. «Non sarebbe male

delle orecchie dei rapinati. Max e io, invece, dimostrammo

gola fino allo stomaco. ¶ Max la Memoria continuava a

dell’esercito dei disperati. ¶ Max si materializzò al mio

smerciare la neve colombiana. ¶ Max sghignazzò soddisfatto leggendo alcuni

a mettergli le manette». ¶ Max la Memoria ricopiò nomi

e stasera lo vedrai». ¶ Max stava cucinando e mi

di Biancaneve». ¶ «Orrore» commentò Max mescolando il risotto. ¶ Iniziarono

è una bella notizia». ¶ Max la Memoria continuò a

una casa vera» rispose Max. «Puoi chiamare Rudy e

che non passa mai». ¶ Max riempì i piatti e

le “batterie” di rapinatori. Max invece aveva il compito

Il solito feticista» rincarò Max. «Le usava Bruce Willis

e sia io che Max lasciavamo che fosse Rossini

paga anche i contributi». ¶ Max picchiettò l’indice su

fornitore di fumo di Max. Ci aveva spiegato che

con rispetto a Morched...». ¶ Max aveva alzato una mano

i milleduecento» era intervenuto Max. «Ma il mio amico

luogo dove si nascondevano Max e Beniamino, e infine

lo fotterà». ¶ «Speriamo». ¶ Recuperammo Max la Memoria che ci

cazzata della tua vita». ¶ Max stava lardellando un arrosto

del cazzo, s’intende». ¶ Max fece una smorfia. «Non

andata così». ¶ «Sono frastornato, Max». ¶ Il ciccione aprì il

intendo?». ¶ L’amore di Max. L’amore del bandito

mi alzai e abbracciai Max. «Vuol dire che qualche

Mi presti la macchina?». ¶ Max mi lanciò le chiavi

affari di cuore di Max sarebbe stato davvero troppo

vorticavano le parole di Max e di Virna. E

c’è problema». ¶ Chiamai Max. Erano di fronte alla

prova della mia buonafede. Max aveva già preso posto

allontanai nella direzione opposta. Max mi imitò. Passando di

di sigarette e stanchezza. Max sedette a fianco di

Beniamino e io sono Max. Non siamo i vicini

stare chiuso in macchina. ¶ Max si girò a guardarmi

Quelli sono metodici» disse Max. «Spaccano il minuto, ogni

a Treviso dopo pranzo. Max pretese di uscire dall

messa leggermente di traverso. Max, Beniamino e io eravamo

la curiosità degli sbirri. ¶ Max recitò a memoria il

del magazzino scese anche Max. Ci ritrovammo in un

voltarsi e di inginocchiarsi. Max e io lo impacchettammo

e mi rivolsi a Max. «Cerchiamo un posto dove

scorza così dura» commentò Max. ¶ «C’è qualcosa che

Poi mi voltai verso Max, che annuì convinto. «Arben

Gardner». ¶ Senza farsi notare Max estrasse dalla tasca un

contenuto: confezioni di medicinali. ¶ Max ne raccolse una. «Questo

l’affare dei medicinali. ¶ Max andò a prendere la

le pistole. «Cammina, stronzo». ¶ Max schiacciò il tasto play

povero Pavle» commentò sarcastico Max mentre riempiva i nostri

rimasto lì insieme a Max, che grazie alla microspia

solo con me, eppure Max era stato il mio

E tu?» domandai a Max. ¶ «Forse abbiamo salvato il

per questa soluzione. ¶ Chiamai Max. «Nonostante tutto c’è

sornione. Figlio di puttana. Max aveva visto giusto. ¶ Il