Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

mai a chiamarmi Giò?» ¶ «No, Giovanna.» ¶ «Su, prendi queste

e al cinematografo.» ¶ «Io, no. Io credo che l

vuoi capire, sì o no? Dovresti tesser la tela

vuoi capire, sì o no, che la donna non

si accomodi alla dogana, no, il signore non può

scappare, Joseph rispondeva di no, Richard taceva. Era seguito

altre volte questi dolori?» «No, papà.» «Speriamo che ci

piangono quando succede, lei no: dunque non era diventata

Contento, allora!» disse Giovanna. ¶ «No» rispose lui, senza esitare

del Knicker. Lo sai, no?, che Knickerbocker ha annunciato

catena di duecento giornali?» ¶ «No, non lo sapevo. Delizioso

Sei mai stata innamorata?» ¶ «No, grazie. Passami il sale

scrivania, la scrutò. ¶ «Sposata?» ¶ «No.» ¶ «Sentimentalmente impegnata?» ¶ «No.» ¶ «Le

Sposata?» ¶ «No.» ¶ «Sentimentalmente impegnata?» ¶ «No.» ¶ «Le piace l’America

ed immondo. Questo rosso? No. Questo azzurro? No. Questo

rosso? No. Questo azzurro? No. Questo bianco? No. Questo

azzurro? No. Questo bianco? No. Questo d’oro? Sì

stanca.» ¶ «Vuoi bere, baby?» ¶ «No, grazie.» ¶ «Allora parla, collabora

facciamo un provino?» ¶ «Ma no, Hultz. Giò non vuole

al sole, signor Hultz?» ¶ «No, no!» ¶ «Bene. Un napoletano

sole, signor Hultz?» ¶ «No, no!» ¶ «Bene. Un napoletano sta

preoccupata. Giovanna si ricompose. ¶ «No, grazie. Mi sembrava d

il whisky. Posso aiutarti?» ¶ «No. Era un fantasma.» ¶ «Ha

invitati a questo cocktail?» ¶ «No, figurati. A volte ci

accompagno all’albergo, baby?» ¶ «No, grazie. Preferisco camminare un

Bala… Bale… Bali… Balinoski.» ¶ No. Più su. ¶ «Balifort.» ¶ No

No. Più su. ¶ «Balifort.» ¶ No… Più giù. ¶ «Balimas. Balian

giù. ¶ «Balimas. Balian. Balin!» ¶ No. Doveva esser Baline. Baline

rispose con voce incolore. ¶ «No ladies alone in the

doppio, per favore» ripeté. ¶ «No ladies alone in the

non è americana, vero?» ¶ «No. Ma voglio un cognac

ricordavi di me?» ¶ «Come no? Ho anche tentato di

più doloroso. «E tu?» ¶ «No. Vivo sola.» Ora il

che… Hai studiato pianoforte?» ¶ «No, era troppo tardi. Mi

orologio. ¶ «Hai sonno, Giovanna?» ¶ «No, davvero.» ¶ «Benissimo. Sono le

da diminutivo.» ¶ «Anch’io, no?» ¶ C’era un vento

stata sul ferry-boat?» ¶ «No, mai.» ¶ «Presto, sta per

State Building, di notte?» ¶ «No, mai.» ¶ «Presto, sta per

E non si ruppe?» ¶ «No. Si ruppe l’aeroplano

Ma la conosco, Richard!» ¶ «No, non la conosci.» ¶ Naturalmente

Invece: «Hai sonno, Giò?». «No, non ho sonno.» «Ti

divina! Sei triste, Giò?» ¶ «No. Perché?» ¶ «Parli così poco

tornare in albergo. Ma no: aspetta, ti prego.» ¶ «Richard

sorry, sorry, sorry!» ¶ «Ma no, Richard. Perché?» ¶ «Oh, I

essere io a piangere, no? Guardami, Richard: ti sembra

idea?» chiese il tassista. ¶ «No, grazie. Prosegua.» ¶ In albergo

Mammy invece rispondeva di no, di no, lo portava

rispondeva di no, di no, lo portava tutt’al

a peggiorare le cose… No, non doveva scappare… no

No, non doveva scappare… no, sì… Aveva diciott’anni

morto e a lui no. Quante ore era durato

un buffo inglese: Giovanna. No, non avrebbe sopportato il

Disastro? Provvidenza! Uomo o no, nessuna Giovanna avrebbe mai

incontro con Dick. Travolgente, no? Vi siete dimenticati perfino

lo credevo morto. Incredibile, no?» ¶ «Affatto. Le cose che

piangere. Tu piangi, Giò? No, non direi. I tuoi

disse che doveva partire?» ¶ «No.» ¶ «Sono preoccupato per lui

verso la porta. ¶ «Oh, no. La amo invece. Come

va benissimo, grazie.» ¶ «Ma no! Stai più comodo sulla

di distrarlo. ¶ «Ancora whisky?» ¶ «No, grazie. Preferirei una tazza

le lumache. Lo sai, no?, qual è il privilegio

eri. Ha risposto di no. Lo sapeva?» ¶ «No.» ¶ «Strana

di no. Lo sapeva?» ¶ «No.» ¶ «Strana ragazza. A suo

È successo qualcosa, figliolo?» ¶ «No, mammy. Va tutto bene

è con te, figliolo?» ¶ «No, mammy.» ¶ «Sai che ti

mi sta bene?» ¶ «Come no? Sembri una vergine al

Silenzio, per favore!» ¶ «Ma no! Chiedo se…» ¶ «Silenzio, abbiamo

conversazioni, polemiche: «Troppa voce»; «No, poca voce»; «Eccellente il

il balletto vi pare?»; «No, mediocre». Quando rientrarono in

Andiamo a casa?» ¶ «Ma no! Andiamo a bere qualcosa

abituarvi gli occhi. «Strano, no? C’è sempre buio

altra parte è romantico, no?» ¶ «Certo» disse Giovanna aguzzando

Dio?”, lo vedi fuggire. No, non guardarmi così sbalordita

bisogno di me, tesoro?» ¶ «No, grazie. Niente moda per

lo scaravento nel muro. No, stai tranquilla: non sono

tenerti le scuse.» ¶ «Oh, no! È colpa mia.» ¶ «Non

a letto. ¶ «Ti accompagno?» ¶ «No, tocca a me accompagnarti

me accompagnarti.» ¶ «Vuoi salire?» ¶ «No, è quasi l’alba

a prenderti io, domani?» ¶ «No, tocca a me venire

si addice.» ¶ «Remissiva io?» ¶ «No, grazie a Dio non

qui. Ti va, Richard?» ¶ «No.» ¶ «Perché? Sarebbe divertente.» ¶ «No

No.» ¶ «Perché? Sarebbe divertente.» ¶ «No. Odio il puzzo di

a rispondere. ¶ «Sì, Bill. No, Bill. Impossibile, Bill. Sì

meno d’affitto? Ah, no! Non sono fatto per

e il sistema digerente no. Ho imparato ad essere

vuoi salire un momento…» ¶ «No, grazie. Sono stanca e

successo. Ti abbraccio. Francesco.» ¶ No, non riusciva a definire

scarpine.» ¶ «Martine, è stupido.» ¶ «No. Un paio, prego.» ¶ Il

Preoccupata per me, stanotte?». ¶ «No. Mi avevi detto che

chiedi cosa ho fatto?» ¶ «No. Sei stata a cena

Oh, darling! Oh, dear! No, lunedì sera non posso

Da lunedì io lavoro. No, non scherzo: ho trovato

benissimo: ho trovato lavoro. No, cara, non sono ubriaca

il naso che sanguina? No, grazie. Raccontale l’uragano

chiese Giovanna, aggressiva. ¶ «Oh, no! Io ho la stessa

nel tuo ufficio?» ¶ «Come no? Dal momento che questo

Perché? Non si vede?» ¶ «No. Non si vede. Ho

giurerei.» ¶ «Gli passerà.» ¶ «Come no? Passa tutto, a questo

ti ha dunque cambiata. No, non c’è niente

Non puoi dirmelo subito?» ¶ «No. È una sorpresa.» ¶ «Avanti

la dico più tardi.» ¶ «No, subito.» ¶ «Più tardi. Sono

decisione. Si disse di no: probabilmente avrebbe rischiato di

spaventarlo. ¶ «Lavoro con lui, no? Dovevamo discutere sul soggetto

dichiarare, Richard rispose di no, Giovanna fu per chiedere

ciò che cercavi, Richard?» ¶ «No, non credo che farò

possa credere nell’uragano?» ¶ «No davvero.» ¶ «E nemmeno che

un uomo e io no.» ¶ «Richard, devi liberarti da

cappotti. Lasciami andare perdio!» ¶ «No, mia graziosa lumachetta. Con

Sto bene, Martine?» ¶ «Come no? Sembri un efebo.» ¶ «Piacerà

stata in un motel?» ¶ «No! Andiamoci, Richard!» ¶ Non andavano

un tintinnare di dollari. “No, Signore, dormivo. Però all

sai esser geloso?» ¶ «Perché no? Ti dispiace?» ¶ Fece due

mangiare?» gli gridò Igor. ¶ «No. Ci basta un sandwich

tempo, cara?» ¶ «Sì e no.» Gli spiegò in poche

letto i giornali?!» ¶ «Oddio, no! Che è successo?» ¶ «Non

un motel!» ¶ «Piantala, Richard!» ¶ «No!» ¶ «Richard!» ¶ «No, no, no

Piantala, Richard!» ¶ «No!» ¶ «Richard!» ¶ «No, no, no!» strillò Richard

Richard!» ¶ «No!» ¶ «Richard!» ¶ «No, no, no!» strillò Richard e

No!» ¶ «Richard!» ¶ «No, no, no!» strillò Richard e batteva

dai discorsi di Igor?» ¶ «No, no.» ¶ «Igor esagera sempre

discorsi di Igor?» ¶ «No, no.» ¶ «Igor esagera sempre, non

l’incertezza, Richard? Ma no: lui galleggiava spensierato nel

contenti. Non ti piacciono?» ¶ «No. Non mi piacciono. Mancano

il broncio, Giò?» ¶ «Ma no! Sono attenta.» ¶ Invece pensava

sputnik-party, stasera.» ¶ «Come no! Andiamo, Giò.» ¶ «Richard, è

piscina…» ¶ «Hai fame, Giò?» ¶ «No, Richard. E tu?» ¶ «Nemmeno

e dicevano «Oh!». ¶ «Ma no, cara. Manca ancora un

stelle. ¶ «Vedi nulla, Giò?» ¶ «No, Richard.» ¶ «Nemmeno io ma

Vuole vederlo?”. Risposi di no. Allora lei disse quant

miei cari, adorati gioielli. No, grazie: questo bambino che

impegni per domani sera?» ¶ «No certo, figliolo. Perché?» ¶ «Vorrei

senta a suo agio. No, figliolo, non dirmi altro

Richard è da te?» ¶ «No, Florence. Sto lavorando. Che

caro, vogliamo vederci domani?» ¶ «No.» ¶ «Bill! Hai una voce

corriamo un pochino?» ¶ «Ma no!» ¶ Le faceva male, invece

ci siamo già viste?» ¶ «No, signora. Lo escludo.» ¶ «Che

con qualcuno di loro?» ¶ «No, signora!» ¶ «Sposata?» ¶ «Ma no

No, signora!» ¶ «Sposata?» ¶ «Ma no!» ¶ «Divorziata?» ¶ «In Italia non

ma Giovanna rispose di no, aspettava la telefonata di

di soldi: concludeva Giovanna. No, non c’era proprio

braccia. ¶ «Piccola idiota! Bill! No?» ¶ * * * ¶ Il tassista che la

come queste americane. Lei, no! Quante volte devi aver

un uomo così debole, no? E dimmi, purissima donna

O non ti riesce? No, non ti riesce: le

non è mai piovuto. No, non ti riesce. Scommetto

il cavaliere senza paura, no? Sicché corri, infila la

se è qui? Come?! No! Oh, Cristo! Ma sì

cercare anche te. Ridicolo, no?, per un uomo della

la strada, young lady?» ¶ «No, grazie.» ¶ «Bisogno di aiuto

grazie.» ¶ «Bisogno di aiuto?» ¶ «No, grazie.» ¶ «Meglio non passeggiare

Vuoi salire, young lady?» ¶ «No, grazie.» ¶ Il poliziotto ripartì

la tariffa, ragazza?» ¶ Come no? C’era una tariffa

regalata da Richard. ¶ «Questa no, Giò. Questa la devi

Francesco? Ma sì. Perché no? ¶ «Florence ha telefonato di

Martine. ¶ «Davvero?» ¶ «Gradirebbe vederti.» ¶ «No.» ¶ «Gradirebbe almeno parlarti.» ¶ «No

No.» ¶ «Gradirebbe almeno parlarti.» ¶ «No.» ¶ «Dice che Richard…» ¶ «Vuoi

Ne parleremo, eh?» ¶ «Ma no, lasciamo stare, Giovanna. Raccontami

Fitzgerald, ad esempio.» ¶ «Fitzgerald…? No… Sono partita così in

parlare, Francesco.» ¶ «Meglio di no, Giovanna. E poi, cosa