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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

concordanze di «Non»

nautoretestoannoconcordanza
1
1921
Daria, la sua immagine non m'apparve mai disgiunta
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1921
alla gola. Nel delirio non l'aveva mai abbandonata
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1921
di un miserabile rigattiere, non mandava più alcuno splendore
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1921
quella tasca segreta altro non era che una delle
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1921
Bombita poteva essere nato non soltanto un gallo, ma
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1921
un asino, perchè era non solo rotonda come un
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1921
rosse delle altre, e non c'era caso che
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1921
guardassero in faccia. Ma non era nato, no, un
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1921
passi da granatiere, e non si degnava di guardare
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1921
di triglia. Ma Bombita non li guardò neppure, quei
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1921
tredici anni, mentre Bombita non ne aveva che dodici
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1921
fianco. ¶ — Stupido! — disse Egle. — Non sai fare altro che
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1921
con disprezzo disse: ¶ — Se non la finisci, me ne
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1921
me ne vado e non mi vedi mai più
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1921
altro che di bastonate non ha mai nutrito nè
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1921
amore con Tristano, e non ne volevo sapere di
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1921
di verdi sfavillii; ma non la toccò, e, abbassato
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1921
nascose in grembo. ¶ Bombita non parlò, non cercò che
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1921
grembo. ¶ Bombita non parlò, non cercò che Egle si
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1921
guardarlo e a sorridergli, non aspettò nemmeno che lo
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1921
stava ammucchiata in grembo. Non ebbe neppure un piccolo
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1921
consumate di rabbia perchè non ne avevano una che
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1921
floscio ai suoi piedi, non c'erano che stracci
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1921
vita, finchè la vecchiaia non aveva steso un velo
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1921
di molto prezioso, che non gli costasse assolutamente nulla
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1921
Porfirio si voltò. Egli non sapeva distaccarsi di là
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1921
uno smeraldo vero. Quanti non tradirono così la fortuna
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1921
mano! E Porfirio, perplesso, non sapeva distogliere gli occhi
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1921
sole; e avrebbe pagato non si sa quanto per
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1921
di quella collana; già non le piaceva più. Poichè
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1921
sarebbe stata umiliata e non avrebbe più portato il
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1921
rispose: — È una collana, non la vedi? E quando
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1921
intrecciati, che erano nastri non mai veduti altrove. Quindici
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1921
di quella collana, che non aveva di bello se
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1921
aveva di bello se non quella pietra verde! ¶ Porfirio
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1921
anche se la bambina non ne avesse pretesi ad
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1921
così la sua gioia non sarebbe stata neppure quella
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1921
Mamma, mamma! e Porfirio non la rivide mai più
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1921
un vicolo triste dove non risplendeva mai raggio di
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1921
assolutamente suo, e che non gli costava nemmeno un
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1921
soldo. Sentiva, Porfirio, di non aver vissuto invano tanti
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1921
aveva infine premiato! ¶ Porfirio non volle mostrarsi da meno
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1921
una giornata tanto memoranda non avesse altro seguito. Se
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1921
di anticipare il tramonto. Non essendo che un povero
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1921
stracci. Ma il sonno non fu così ubbidiente come
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1921
voluto. I suoi occhi non potevano addormentarsi, come accade
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1921
ma di quei sogni non conservò, al ridestarsi, alcun
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1921
I muri delle case non suggerirono nulla a Porfirio
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1921
vicolo è stretto e non posso più fuggire. Mi
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1921
dinnanzi senza vedermi. Ma, non so come, a un
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1921
viso nello scialle e non vedo più nulla. Lo
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1921
pianta di oleandro e non mi sono mossa più
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1921
Finitela con questa commedia! Non temere. Sterpoli non ha
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1921
commedia! Non temere. Sterpoli non ha scannato nessuno. ¶ — Sì
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1921
io, quello che Sterpoli non ha fatto, perchè lui
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1921
di esaltazione ironica. — Sveglio! Non mica addormentato come oggi
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1921
veduto sempre tanto chiaro! Non sono più un ragazzo
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1921
più un ragazzo ingenuo, non credo più a nulla
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1921
a nulla. Se tu non fossi tu, ma Daria
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1921
Daria in persona, e non stessi lì a piangere
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1921
posano i miei piedi, non ti crederei, non ti
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1921
piedi, non ti crederei, non ti crederei, e scoppierei
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1921
tumulto di una burrasca. Non ci vedevo più. ¶ — E
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1921
finita per sempre. Ah! non si può tornare indietro
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1921
si può tornare indietro: non si può ricominciare da
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1921
sorte, un destino infame. Non c'è scampo. Non
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1921
Non c'è scampo. Non c'è modo di
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1921
risonante, per indicarmi che non tutti i fiori che
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1921
offeso! Mi pento di non averlo amato! Poi ad
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1921
mia bocca. Ah! io non sentivo quel bacio! La
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1921
bocca era insensibile. Io non potevo muovermi, alzarmi, abbracciarla
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1921
Ora mi ami? No: non potevo nè muovermi nè
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1921
che dovrei tacere. Ma non posso. — Sono io! dico
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1921
più penoso, balbettavo: — Indietro! Non mi toccare! Va via
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1921
senza muovermi. Quella luce non mi cagionava nessuna maraviglia
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1921
nero da cui uscivano, non si sa come, due
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1921
invisibile offerta, e ora non offrissero e non chiedessero
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1921
ora non offrissero e non chiedessero nulla, ma fossero
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1921
donna. Immobilità. Ed io non riuscivo a comprendere. In
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1921
di Sterpoli. Ma proprio non riuscivo a trovare un
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1921
quel garbuglio di cose, non una fine, e nemmeno
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1921
Ma mi pareva di non potermi muovere senza turbare
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1921
c'era qualche cosa, non so quale, che continuamente
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1921
bella ferita? Ecco: io non riuscivo a comprendere, e
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1921
nel mio cervello, che non si voleva sciogliere; c
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1921
un fiore chiuso che non si voleva aprire; intorno
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1921
la collana ¶ Se io non avessi scritto soltanto per
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1921
tempo, quando gli uomini non avevano la fretta che
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1921
e l'arte narrativa non aveva dato ancora tanti
90
1921
un'importanza grandissima, e non posso assolutamente passare sotto
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1921
sè medesimo? Sterpoli certo non si curvò a raccoglierlo
92
1921
com'era, e poi non ne ebbe il tempo
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1921
come abbiamo veduto. Clauss non lo raccolse egualmente, perchè
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1921
di Daria, e certo non importava nulla a lui
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1921
ne sarebbe impadronito. Io non lo raccolsi, perchè dimenticai
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1921
avrebbero ben potuto ricordarsene, non solo perchè dovevano essere
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1921
scappa sempre, quel demonio! Non sta ferma un minuto
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1921
perplesso. ¶ — Scusa, — disse poi, — non ti avevo riconosciuto. Ora
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1921
bocca e senti che non c'è niente; non
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1921
non c'è niente; non trovi mai niente con
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1921
bocca. Dici: — Perchè dunque non vuoi darmi nemmeno un
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1921
abbiamo diritto di vivere. Non è vero? Ora, che
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1921
risponde: — Va là, allontanati. Non mi voglio sporcare. Allora
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1921
quanto mi addolora! Tu non sai quanto mi affligga
105
1921
vino? No! No, noi non chiediamo queste consolazioni. Tu
106
1921
vero, e che noi non vogliamo consolarci. Noi vogliamo
107
1921
E che questo bacio non mentisca; che ella non
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1921
non mentisca; che ella non pensi, mentre tu senti
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1921
tepido come una colomba, non pensi: — Contentiamo questa bestia
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1921
vero... — sospirai, — hai ragione. Non sai quello che dici
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1921
aggrottando le sopracciglia. — No, non può essere. ¶ Tacque e
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1921
Ora ti dirò tutto. Non spaventarti. Non mi insultare
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1921
dirò tutto. Non spaventarti. Non mi insultare. Abbi pietà
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1921
nel petto, che gira. Non è il cuore. Sento
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1921
altra cosa. Ora, io non posso sopportare... Questo peso
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1921
peso, questo enorme peso, non posso reggerlo tutto da
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1921
tua. Sarò per te. Non amo che te. Tu
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1921
amo che te. Tu non lo sai, ma io
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1921
così, in segreto. Lippi! Non ti pare un nome
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1921
bottiglia di vino leggiero. Non per consolarmi, ma per
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1921
tu aspetti. — Come? esclamo. Non viene? — No, dice, non
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1921
Non viene? — No, dice, non viene. Non verrà. — Ma
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1921
No, dice, non viene. Non verrà. — Ma dove, dove
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1921
vecchia sogghigna e risponde: — Non so. Certo non è
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1921
risponde: — Non so. Certo non è andata lontano. — Per
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1921
dita. Poi l'uscio non si mosse più, e
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1921
ombra confusa di cui non discernevo chiaramente che il
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1921
e due nel buio, non staccò la sua mano
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1921
a quest'ora? Questa non è casa mia. E
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1921
sempre più forte. E non parlava. ¶ — Rispondi! — esclamai con
131
1921
e le sue mani non cessavano un istante di
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1921
ricominciava a rotare. Per non cadere chiusi le palpebre
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1921
un filo di voce: ¶ — Non so... Da Clauss. L
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1921
Ah! — esclamò Soave. — Dunque non mi ero ingannata! Non
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1921
non mi ero ingannata! Non era lei nella tua
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1921
tua stanza! ¶ — No, — dissi, — non era lei. E mi
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1921
Soave, con tono imperioso. ¶ — Non ti riguarda, — risposi. — Del
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1921
la costrinsi a rimanere. ¶ — Non gridare, idiota! — le ordinai
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1921
umilmente su me, sussurrò: ¶ — Non sai dunque nulla? Kate
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1921
tardi. Kate piangeva e non riuscivo a farla parlare
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1921
E lei singhiozzava e non riusciva a spiccicare una
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1921
grida: mamma mia! Io non mi muovo: ero fredda
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1921
che tutti siano morti. Non odo più nulla. E
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1921
rovesciate, come morta. Ma non era morta. Apre gli
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1921
Clauss, pensavo: — T'inganni! Non è venuta per te
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1921
occhi che fingono di non voler nulla donare. ¶ — Sono
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1921
sue dita bianche, e non si mosse. ¶ — È frutto
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1921
Perchè ridete? — domandò Clauss. — Non è poi una cosa
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1921
lato interessante. E poi, non tutti invecchiano allo stesso
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1921
soddisfarli; la quale, se non erro, è di tutte
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1921
Accontentarsi delle gioie possibili? Non scartarne neppure una piccolissima
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1921
brevissima a questo proposito. Non vi annoio? No? Dunque
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1921
parole), come mai Platone non si sia curato di
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1921
stupido ragazzo, il quale non possedeva se non quei
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1921
quale non possedeva se non quei riccioli biondi che
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1921
malissimo. Io dico che non si sacrificano tanto leggermente
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1921
riccioli così belli, quando non si ha con che
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1921
chi è Fedone? E non gli sono più ricresciuti
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1921
Daria parlava poco e non si volgeva quasi mai
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1921
quelle moine da scimmia? Non mi ricordavo bene, ma
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1921
ricordare di aver letto, non so dove, forse nella
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1921
ripugnava dentro. Eppure — pensavo: — Non è niente. Sembrano scimmie
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1921
ma sono donne. Pensavo: — Non sarà niente. Ella finge
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1921
stesso: — Dopo tutto, chi non finge? Bisogna portare una
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1921
fu inventato lo specchio. ¶ — Non ti pare, Clauss, — domandai
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1921
domandai a un tratto, — non ti pare che si
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1921
che proposito? ¶ — Ecco, — soggiunsi, — non so a che proposito
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1921
fingere. E che, talvolta, non se ne può fare
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1921
io pensavo: — Che bestia! Non si accorge che mi
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1921
di lui. Ma Clauss non badava a me, ed
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1921
chiedere a Daria: — Ditemi! Non è vero che, dopo
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1921
A proposito di maschere: non potresti andare un minuto
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1921
subito che quel sorriso non era naturale, che non
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1921
non era naturale, che non era come tutti gli
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1921
cosa c'è che non va? — pensavo perplesso, e
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1921
un tratto. — Ci guarda. Non è possibile! ¶ — Che importa
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1921
senza veder nulla se non quella macchia bianca che
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1921
e le palpebre; e non potevo in nessun modo
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1921
misurare il mio passo. Non sapevo dove andare. La
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1921
porta illuminata. Dall'osteria non usciva nessuna voce, nessun
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1921
guardò (era guercio) e non si mosse. Io mi
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1921
tal punto che, per non vederlo, gli voltai le
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1921
l'oste. — Il vino non serve... ¶ Aveva la voce
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1921
tormento cresceva tanto da non poterlo più sopportare. ¶ — Ho
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1921
pensavo, — ma che importa? Non è questo che mi
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1921
e tutto ciò che non volevo ricordare mi ritornò
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1921
voce immensa. — Daria! — e non sapevo trovare se non
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1921
non sapevo trovare se non questa parola unica, questa
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1921
fino al — punto di non comprenderla più. Non sentivo
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1921
di non comprenderla più. Non sentivo ormai nessun male
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1921
Mi ucciderò! — dissi. — Perchè non uccidersi? È molto semplice
192
1921
cominciò a mugolare: ¶ — No, non voglio... Per amor di
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1921
impassibilità del suo volto... Non si giudicano gli uomini
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1921
gli uomini dalla faccia, non si possono giudicare. Quell
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1921
dobbiamo morire, — interruppe Daria. — Non è un'eccezione! ¶ — No
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1921
è un'eccezione! ¶ — No! Non tutti. V'ingannate. Non
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1921
Non tutti. V'ingannate. Non tutti dobbiamo morire! — M
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1921
voglio dire, perdonatemi, che non tutti hanno i giorni
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1921
scoccare di quel minuto, non un istante prima, non
200
1921
non un istante prima, non un istante più tardi
201
1921
volevo rispondere: — No, no! Non dovete andare. Non voglio
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1921
no! Non dovete andare. Non voglio! ¶ Ma ero come
203
1921
Udivo, vedevo, comprendevo, ma non potevo nè muovermi, nè
204
1921
ad offrirsi ma io non l'ho voluta? ¶ — No
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1921
voluta? ¶ — No! — esclamai, — Clauss non dirà questo. Io sarò
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1921
sulla veranda, ed egli non potrà insultarvi... ¶ — Ah! tu
207
1921
potrà insultarvi... ¶ — Ah! tu non lo conosci! — (ella disse
208
1921
ella disse così: tu non lo conosci). — Clauss è
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1921
ne rimasi sconcertato. No, non ero ancora perfettamente lucido
210
1921
di piangere. Pensavo: — Se non viene questa sera forse
211
1921
viene questa sera forse non la vedrò più, mai
212
1921
bene, una gran gioia, non potendole stare accanto per
213
1921
vicinissima. ¶ — Daria, Daria, — mormorai, — non mi disprezzate? Non vi
214
1921
mormorai, — non mi disprezzate? Non vi ricordate di ieri
215
1921
mie parole? ¶ — No, — disse, — non mi ricordo. Non voglio
216
1921
disse, — non mi ricordo. Non voglio ricordarmi. ¶ — Mi perdonate
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1921
mi sentivo felice. ¶ VII. ¶ Non so perchè gli angioli
218
1921
quel caro volto altro non è che angelico. Così
219
1921
è nero lo sguardo, non gli occhi! E che
220
1921
a me sul sedile. ¶ — Non mi riconosci? — domandò una
221
1921
fatto, che ridere! E non dicevi niente! Nemmeno un
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1921
tono grave di rimprovero. — Non la conosci dunque? La
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1921
piovevano sul capo. — Perchè non dovrei capire? Perchè sembro
224
1921
ancora una bambina? Ma non sono più una bambina
225
1921
È un pezzo che non lo sono più... I
226
1921
andare, amica mia... Soave non è più tanto bambina
227
1921
voi giovani queste cose non le volete capire. Ebbene
228
1921
veramente, — dissi impacciato, — io non so niente... ¶ — Povero piccolo
229
1921
un amore. ¶ — E perchè non dice a Daria che
230
1921
io dovrò aspettare Daria non ne avrò mai di
231
1921
te piace molto? ¶ — Molto? Non so... — risposi. ¶ Poi domandò
232
1921
ma quel suo sguardo non mi disse nulla. Mi
233
1921
sarai sveglio! ¶ Ed io non capii allora che era
234
1921
la mia immagine come non l'aveva avuta mai
235
1921
sguardo sospettoso e brontolò: ¶ — Non scherzare. Non parlar così
236
1921
e brontolò: ¶ — Non scherzare. Non parlar così forte. ¶ Entrò
237
1921
nostra felicità, — diceva Clauss. — Non vi pare? Ah! se
238
1921
una goccia Daria! No? Non credete che il segreto
239
1921
incontra Calpurnia, o Poppea, (non ricordo bene) sulla porta
240
1921
mani di Calpurnia e non ai confini dell'Impero
241
1921
di me? — grido io. Non hai pietà, non hai
242
1921
io. Non hai pietà, non hai cuore? Ella ride
243
1921
me stesso: — Dopo tutto non è in collera... Era
244
1921
Clauss. Capisci? Ah! tu non capisci niente! ¶ Rotolò giù
245
1921
mormorò al mio orecchio. — Non parli? Sei addormentato? Sta
246
1921
detto una parola buona. Non mi ricordo bene, ma
247
1921
sua carne.... Ah! Io non direi queste cose a
248
1921
si avvicinò allo specchio. ¶ — Non ti pare, — domandò guardandosi
249
1921
ti pare, — domandò guardandosi, — non ti pare che io
250
1921
fiorite. ¶ — Ebbene? — mi domandò. ¶ Non gli avevo mai veduto
251
1921
io. È strano. Cioè, non è strano. Hai veduto
252
1921
Certo... — mormorai esitando. — Perchè non dovrei volerti bene? ¶ — Grazie
253
1921
di me... ¶ — No, no, non mi burlo nè di
254
1921
Quando scaglio una pietra, non so forse dove la
255
1921
sopra un fiore. ¶ — Tu non mi hai mai domandato
256
1921
Può darsi che egli non mi leggesse negli occhi
257
1921
pareva veramente turbato da non so quale nascosta preoccupazione
258
1921
preoccupazione, come inquieto, incerto, non così sicuro di sè
259
1921
capriccioso come un ragazzo. Non so che cosa tu
260
1921
egli continuasse, ed egli non parlava. ¶ — Perchè, — mormorai alfine
261
1921
perchè, allora, ieri sera, non sei stato pietoso con
262
1921
no, — balbettai, — no, Clauss, non andrò da lei... No
263
1921
andrò da lei... No, non pensarlo seriamente neppure un
264
1921
cattiva... No, no, Clauss, non è possibile! ¶ — E di
265
1921
profonda mille metri, e non uscirne mai più. Avrei
266
1921
con un coraggio disperato. ¶ — Non è che io abbia
267
1921
quello di ieri sera non voglia neppure ascoltarmi. Un
268
1921
Quando ti avrà riconosciuto non dubiterà d'un inganno
269
1921
le dica che io non l'amo, che io
270
1921
l'amo, che io non l'odio, che io
271
1921
l'odio, che io non voglio essere per lei
272
1921
essere per lei se non un amico sincero e
273
1921
cerchi un altro. Io non andrò a nessun costo
274
1921
la mano per accomiatarmi non seppi che dirgli: ¶ — Arrivederci
275
1921
porta di quella casa non c'era un campanello
276
1921
che mi stavano intorno. Non mi sentivo affatto turbato
277
1921
pensare che quel nome non conveniva nè a me
278
1921
suoi piedi, trafitta? Perchè non può vivere senza di
279
1921
me? Forse perchè se non l'amo si uccide
280
1921
No, no! — gridai. — Clauss non vi ama e non
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non vi ama e non chiede nulla di simile
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sapete voi che Clauss non mi ama? Lui stesso
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1921
un tremito nervoso dentro, non so dove. Anch'io
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1921
e di fuggire. Ma non mi mossi e cercai
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1921
cercare dissi: ¶ — No, signora, non è tutto... ¶ Il suono
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voce mi stupì. Io non sapevo di avere una
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di avervi offesa. Forse non lo credete? Eppure parlandomi
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1921
di un insensato, — voi non potete immaginare quanto egli
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1921
un fiato. Gli altri non gli badavano, come se
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1921
gli badavano, come se non ci fosse. ¶ — Io non
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1921
non ci fosse. ¶ — Io non capisco — diceva con tono
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1921
è gravemente afflitto perchè non sa che cosa pensare
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1921
col corpo? L'importante non è di baciare Clarissa
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seguito di servitori. Io non posso più sopportare.... Io
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orlo del tavolo per non cadere. Il mantello, aprendosi
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sei venuta? Perchè? ¶ Clauss non si mosse. Nemmeno Daria
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gesto d'impazienza. — Io non so di che cosa
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poco e le dissi: ¶ — Non piangete... Non è il
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le dissi: ¶ — Non piangete... Non è il caso di
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1921
mie parole. Dico che non si deve piangere... Come
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1921
Con gli occhi chiusi non udivo più nulla. La
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più nulla. La donna non piangeva più; aveva cessato
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le palpebre chiuse. Balbettò: — Non era per me! Era
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quanto è accaduto. Veramente non c'è nemico peggiore
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avessi detto: — Orsù, Daria, non vi vergognate di piangere
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vi vergognate di piangere? — non l'avresti maggiormente umiliata
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1921
è vero... — mormorai. — Io non sapevo... Ah! Clauss! Io
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sapevo... Ah! Clauss! Io non so niente! ¶ — Ora, — soggiunse
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1921
son certo che ella non odia nessuno tra noi
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1921
e Sterpoli. Ma Sterpoli non conta. ¶ Eravamo giunti dinnanzi
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e soggiunse: ¶ — Spero che non crederai davvero che io
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innamorato di Daria. Io non ho mai amato nessuno
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quelle mortificanti parole che non avevo saputo trattenere. Ma
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verde, oscillando, splendeva. — Io non posso più sopportare!... — aveva
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senza scomporsi, aveva risposto: — Non è vero! Una terza
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Daria, Daria, era bella. Non avevo pensato ancora alla
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fossi inchinato per dirle: — Non piangete. Non è il
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per dirle: — Non piangete. Non è il caso di
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brevi, disperati. Ed io non cercavo di spiegare perchè
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Sono sola! Sono perduta! ¶ — Non avete quello Sterpoli? Quello
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trepidando. ¶ — Sterpoli? un buffone! Non serve! Non serve! ¶ Ed
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un buffone! Non serve! Non serve! ¶ Ed io la
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colpito sul viso. Ma non era per me. È
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tu mi hai acciecato! Non posso più vederti! — e
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sono il tuo Lippi! Non ti ricordi di questo
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un mezzano, un galantuomo. — Non vale la pena, signore
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ella sia pazza, no, non lo dire a nessuno
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dire a nessuno. Entrammo non so dove, bevemmo e
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come un cane. Io non sono di quelli che
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1921
al mezzanino e dice: — Non c'è. Non è
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1921
dice: — Non c'è. Non è ritornata. Forse non
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Non è ritornata. Forse non ritornerà. — Il malanno! — urlo
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ritornerà. — Il malanno! — urlo. — Non è vero! C'è
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1921
troppo tardi. — Perdonami! — risponde. — Non volevo farti male... Ora
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1921
volevo farti male... Ora non è possibile. Domani... — Non
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non è possibile. Domani... — Non t'importa dunque nulla
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1921
scendere sui miei occhi non so qual liquido filtro
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sento che queste cose non sono fatte per me
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e felice. ¶ No, certo: non sono fatto per questo
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Eppure la mia libertà non è che un'illusione
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giudica dalle apparenze, e non sa che sono invece
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triste sera in cui non si fece che rievocare
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1921
quel tempo la ferrovia non passava ancora per queste
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lungo il mare, e non se ne udiva neppure
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capelli appena brizzolati, egli non rivelava nè stanchezza nè
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così rara negli uomini non più giovani, che è
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meraviglia. Il suo pensiero non era con noi. ¶ — Quante
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dirgli: ¶ — Tu no, tu non sei cambiato. ¶ E mio
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seriamente: ¶ — Ti sembra, ma non è così. Eravamo ragazzi
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ho un figlio grande. Non lo vedi laggiù? Sembra
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potete andare sulla terrazza. Non piove più. ¶ Salimmo dunque
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anch'io vent'anni. Non ridere! A vent'anni
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anni io, per esempio, non desideravo che una sola
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sia buona o cattiva; non l'amore di una
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cosa valga tutto ciò... Non credi che sarebbe una
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andava rasserenando. Ma io non avevo occhi per quelle
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si flagellava, parendogli di non essere degno di lei
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degno di lei, di non poter meritare il suo
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guardò con occhi che non esprimevano nè stupore, nè
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strana luce. ¶ — Questa, — disse, — non è una storia straordinaria
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Mi guardò sorridendo. ¶ — E non potevo forse uccidere anch
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un'altra simile? ¶ — Ah! non è così facile! — esclamai
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viso fra le mani. — Non è così semplice uccidere
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è così semplice uccidere! Non tutti uccidono... ¶ — Infatti, — disse
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disse Clauss per consolarmi, — non è per tutti egualmente
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di sfuggirlo, e infatti non accadde più che noi
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mi faceva paura. Talora, non visto, mentre egli leggeva
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cagione di gioia: ma non ritrovai per questo la
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mi accorsi che io non potevo più vivere senza
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le palpebre, lo rivedevo, non come era in realtà
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me fin dall'infanzia. Non mi abbandonò più. ¶ Vivevo
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della malinconia che prima non conoscevo. Fino a quel
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della cerchia alpina. Ora non più. Clauss aveva lasciato
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troppo tardi che io non gli somigliavo affatto, si
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e la casa. ¶ — Ma non si vive di solo
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da mia madre. Io non le ero stato mai
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dimenava sul sedile brontolando: ¶ — Non è colpa sua. È
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Pensavo: — Per un pezzo non la vedrò più. In
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e soddisfatto: la vita non faceva paura. ¶ Con la
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ne vada. È tardi. Non siamo amici? Se vuoi
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strada. — Ora andiamo. Oh! non c'è niente di
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è niente di male; non è un luogo di
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me darde des étincelles... Non importa. Sì, è molto
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ne pare? Il diavolo non è dunque così brutto
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che impazzirà, se tu non vieni a calmarlo... ¶ — Ma
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vieni a calmarlo... ¶ — Ma non lo sapete dunque, gridò
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sapete dunque, gridò Silvina, non lo sapete che Silvio
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si dispera? domandò Silvina. Non sapeva anche lui che
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Per carità! disse ansando, non indugiate un minuto di
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e ora in quattro non riusciamo a tenerlo disteso
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fino a che punto? Non sono più un uomo
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un povero straccio. Silvina non mi ama più! ¶ — Questo
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delirio, disse Silvina. Silvina non vi ha mai amato
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il principe, se lui non fosse mai ritornato, voi
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sareste stata sempre mia, non m'avreste trattato così
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stesso di ieri. ¶ Silvina non parlò. ¶ — Una piccola elemosina
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cosa da me, e non piangendo come un bambino
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con sua gran meraviglia non la trovò. Forse era
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mobili. Ma la collana non c'era. Allora pensò
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estensione. Ma la collana non c'era. Già presa
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mobili. Ma la collana non venne fuori. ¶ Allora Silvina
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Quale vuoi che sia? Non ne ho centomila... ¶ Il
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a cercare. Vana speranza! Non c'era. ¶ — Ma dove
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lo sapessi, sibilò Silvina, non farei tanta fatica a
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materasse, e poichè ormai non c'era più dove
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mi pareva un'eternità, non l'avevo più riveduta
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cinque lunghi mesi. Se non fossi stato preparato alla
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di tempo. Ma io non coltivavo più nessuna illusione
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parlai calmamente così: ¶ — Silvina, non temere nulla da me
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temere nulla da me. Non mi vedresti qui senza
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sparsi per terra. Ma non entrai. ¶ — Subito? domandò Silvina
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voltò a Silvio, che non s'era mosso, e
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e duramente gli disse: ¶ — Non aspettarmi... Non tornerò mai
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gli disse: ¶ — Non aspettarmi... Non tornerò mai più... ¶ La
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fissi dinnanzi a sè, non parlava. Avvolto nel mio
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io muto, cercando di non guardarla, e il mio
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e il mio pensiero non si allontanava un istante
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madre, da lei che non viveva più ormai se
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viveva più ormai se non per quella ultima consolazione
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riaprì gli occhi, ma non erano più i suoi
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fine di ottobre ella non era già più che
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e ancora trattenuta da non so quale peso e
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mancarono. Da quel giorno non lasciò più il suo
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su quell'immagine e non se ne distaccava se
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se ne distaccava se non quando qualcuno, entrando nella
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che consumava mia madre non apparteneva ad alcuna delle
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Era un male assurdo. Non era propriamente un male
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per grazia di Dio, non si sarebbero mai più
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buono con me, disse, non mi negherai ora questa
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e per qualche minuto non si mosse. Poi, come
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giorno, che allora incominciava, non c'era più speranza
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fra quelli futuri, che non fosse dominato da una
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nel solito angolo, e non soltanto gli abiti, ma
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le aveva lasciate, Silvina non era certamente fuggita, ed
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riveduta, lei, lei, Silvina, non quell'immagine di lei
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posseduta un giorno. E non potendo reggere all'impeto
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inconsistenza. Ma forse ella non avrebbe nemmeno cercato di
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verità, e cioè che, non amandolo più, le riusciva
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delle nuove, poichè Silvina non rientrò che assai tardi
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qualcuno, la cui presenza non era manifesta se non
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non era manifesta se non per via di quelle
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distesa sul letto, poi non potè vincere un moto
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un tremato convulso che non riusciva a dominare. Non
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non riusciva a dominare. Non ritrovava nella sua mente
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sola parola per Silvina. Non sapeva che cosa sarebbe
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di me! Ebbene no! Non sono morto! Come mi
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vivo, vivo, vivo!... Perchè non sei venuta a convincertene
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convincertene prima, che io non ero morto? Oh sì
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soggiunse poi amaramente, poichè non mi hanno lasciato morire
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abbia rovesciato il cervello, non crederò di essere insensato
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lungo silenzio, in cui non si udì che il
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sono dunque tanto colpevole? Non ricordi d'avermi tu
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visitarti e deliravi, di non ritornare mai più all
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all'ospedale, finchè tu non fossi guarito? ¶ L'anima
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disarmato e felice. Egli non ricordava nulla dei giorni
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nel suo lungo fantasticare non avesse pensato, corrispondeva indubbiamente
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ti chiamavo, e tu non rispondevi. Soltanto per un
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mia mano, mi dicesti: — Non ritornare più, mai più
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Questo luogo è orrendo. Non voglio che tu mi
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supplichevole: ¶ — Perdonami, Silvina, perdonami... Non mi ricordavo di nulla
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gruzzolo è finito presto. Non bastò per tre giorni
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bastò per tre giorni. Non hai mai pensato, tu
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di fame? Credimi, Silvio, non hai sofferto tu solo
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di questi giorni, e non so che cosa sarebbe
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se dei vicini pietosi non mi avessero aiutato. E
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cose tanto penoso. Così, non potremo mai essere felici
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fa erano svanite, ma non si sentiva perciò meno
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miserabile vita, ed egli non vedeva come avrebbe potuto
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era una donna, e non poteva rinunciare a tutti
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svago; ed egli invece non era in condizione di
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aiuto. Su vere amicizie non poteva contare. Ed egli
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poteva contare. Ed egli non vedeva nulla e nessuno
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estremità del letto, e non osò muoversi per avvicinarsi
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un po' di febbre, non solo perchè aveva le
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malizia. Mi giuri che non mi farai più soffrire
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lupo, in modo che non ne spuntava che un
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intenerì. Caro amico! Forse non lo aveva apprezzato abbastanza
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tutta questa gente nuova non sarei ancora qui a
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correndo. ¶ — Silvina, disse concitata, non ne possiamo più! Tutta
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più! Tutta la notte non ha fatto che piangere
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aspetto di un uomo non finito, d'un burattino
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principe, bisognava riconoscere che non sarebbe sembrato un vero
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un vero principe se non avesse avuto quell'aspetto
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la cui calvizie altro non fosse se non un
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altro non fosse se non un indizio dell'antichità
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abbassò il capo per non vedere come Silvina avrebbe
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Così come mi vedete, non più giovinetto, ho ancora
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e di giudicare poi non tanto le mie parole
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No, Silvina, soggiunse, io non debbo darvi nessuna grave
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Silvio. Spero che Silvio non corra nessun pericolo, ma
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corra nessun pericolo, ma non senza dolore vedo ora
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Alhambra, la vostra immagine non mi ha più abbandonato
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del caso! Chi può non credere alla fatalità? Mille
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volte, incontrando una donna non mai veduta prima in
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e per quanto cercassi, non riuscivo più a rintracciarla
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per modo che io non potessi mai più rivederle
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anche più di quanto non avesse fatto il destino
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lungo! E per quanto non tradisse alcun pensiero, era
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un vecchio amico. Ma non giudicatemi male, Silvina. Io
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un uomo debole, ma non un libertino. Cerco di