Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

inutile - disse Giustino, malinconicamente. ¶ - Oh Dio, oh Dio, e

Giustino, malinconicamente. ¶ - Oh Dio, oh Dio, e non hai

così la nostra morte? Oh Signore, Signore, che uomo

il mondo di te? Oh come siete forti, voi

con uno strazio infinito: ¶ - Oh Dio! ¶ Ambedue intesero che

opporsi a tale traviamento. Oh quanto ho pianto, come

sia smarrita nella strada. Oh sì, nell'orizzonte chiarissimo

non mi perdonerai più... Oh amor mio, io sono

sii fredda... ¶ - Non posso. ¶ - Oh Dio! - disse lui, disperato

esser finito questo amore.... Oh anima mia, anima mia

nel suo pudore offeso. Oh era bene sola, adesso

che subiva l'ambiente... ¶ - Oh voi! - esclamava Anna, con

per il minuto divino? Oh, anni di sofferenza, per

dava conto, dove forse, oh Dio, passava queste intere

non lasciarlo passare avanti. ¶ - Oh come state?... bene, nevvero

sorriso di persona tranquilla. ¶ - Oh savia Minerva! - l'interpellò

incubo di quella discussione. Oh! ella era inquieta, assai

Pompei, con un giovanotto. ¶ - Oh Dio! - e si nascose

donna perduta... ¶ - Non esagerate... ¶ - Oh, voi lo avete detto

campanello, un'esclamazione straziata: ¶ - Oh Dio! ¶ - Che avete? - disse

crampo che fa impazzire. Oh, si muore prestamente, lentamente

con una certa curiosità. ¶ - Oh Dio! - esclamò lei - che

così la grande condizione. ¶ - Oh Dio, Dio! - disse ella

gentiluomo amatore delle corse. ¶ - Oh cara donna - egli disse

rose thea fresche, bellissime. ¶ - Oh quanto sei cara! - esclamò

E a te, Laura? ¶ - Oh moltissimo - disse quella freddamente

di anni, mi pare... ¶ - Oh Cesare, non scherzare così

a sopportare le visite. ¶ - Oh, è fatica superiore alle

ora a questa parte? ¶ - Oh nulla, poichè egli non

Quale donna, quale donna? Oh certamente, non una signora

desolanti si potessero rinnovare. Oh quanto egli detestava le

amico, un confidente sicuro. Oh, il metodo per Caracciolo

per temperare l'impertinenza. ¶ - Oh veramente, pochissimo - ella rispose

Io non voglio obbedirti. ¶ - Oh tu verrai! - esclamò, con

aveva quattr'ore prima. ¶ - Oh Dio! - fece Anna, comprimendosi

biondi dietro l'orecchio. ¶ Oh quel gesto, che Anna

sorella: che sei pazza. ¶ - Oh bugiarda, bugiarda creatura, sleale

tua fantasia malata, capisci? ¶ - Oh Vergine santa! - esclamò Anna

giustificare le tue ingiurie? ¶ - Oh Madonna, Madonna, datemi voi

il braccio di Anna. ¶ - Oh che cosa atroce, che

solo: ¶ - Perchè amo Cesare. ¶ - Oh Signore, Signore! - gridò Anna

Infine, è mio marito. ¶ - Oh molto poco! ¶ - Laura! - esclamò

è anche il mio... ¶ - Oh Dio, oh Dio, oh

il mio... ¶ - Oh Dio, oh Dio, oh Dio... - andava

Oh Dio, oh Dio, oh Dio... - andava mormorando Anna

concluse, perversamente ridendo, Laura. ¶ - Oh crudele e perversa, crudele

pazzia salirmi al cervello! Oh Laura, Laura, tu che

Cesare ha affascinato me. ¶ - Oh Madonna mia, Madonna mia

piace - egli rispose tranquillamente. ¶ - Oh Madonna mia! - ella disse

E dove è Laura? ¶ - Oh non temere, non temere

nel dizionario della passione. ¶ - Oh Dio, oh Dio - diceva

della passione. ¶ - Oh Dio, oh Dio - diceva Anna, col

neppure un minuto secondo. Oh che orribile cosa, per

nell'anima, che ignoravate! Oh che mi hai fatto

lo leverebbe dalla mente! Oh io morirò, morirò, per

Dias - rispose lui, sorridendo. ¶ - Oh che infamia, che infamia

il signor Cesare Dias. ¶ - Oh Vergine santa, aiutatemi - mormorava

questo, capisci? - ella gridò - Oh come hai ragione, sempre

veramente! - egli gridò desolato. ¶ - Oh Dio, oh Dio! - fece

gridò desolato. ¶ - Oh Dio, oh Dio! - fece ella, non

quello strazio di agonia. ¶ - Oh sono uno sciocco, perdonami