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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «Roma»

nautoretestoannoconcordanza
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mio figlio Nestore per Roma, dove Nestore era andato
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perchè l’Università di Roma non aveva mandato un
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batista, cominciò la lettura: “Roma, 1860. Homo sapiens, nessuno. Sua
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è in sè una Roma, con modestia parlando: che
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sono partiti insieme per Roma, queste confidenze m’arrivavano
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era venuto lui da Roma a giudicare, poichè dei
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stazione il diretto di Roma alle 24 e minuti. Io
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cinquanta. Ha vissuto a Roma fin verso i trenta
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un telegramma preciso da Roma; e magari, sul consiglio
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Il sottoprefetto partì per Roma, a discolparsi. Presto si
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gabinetto che restasse a Roma per dare gli schiarimenti
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telegramma fu conosciuto a Roma, e il povero Pasquarella
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e di Giacinta per Roma, presi le due chiavi
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che ci scrivono da Roma e quello che ci
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copia da mandare a Roma ai nostri deputati. ¶ — Deputati
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del primo. ¶ IX. ¶ A ROMA. ¶ Medico delle ferrovie me
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Per cominciare, andai a Roma. ¶ V’era già Nestore
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fosse arrivato difilato a Roma attraverso a un migliajo
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più generica: ¶ — Lei conosce Roma? ¶ — Oh sì, vi sono
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l’aveva provata a Roma, in viaggio di nozze
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la sola ostessa di Roma dove nella carestia più
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si sedette accanto. ¶ A Roma le mosche sono più
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che la notte gireno Roma a fa sti scherzi
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voglia di partire per Roma a godermene una dozzina
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provinciale. E almeno a Roma avrei dovuto abbandonarla. Ma
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che Nestore era a Roma. Egli, per fortuna, continuava
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mio. Ma qui a Roma chi non è rivoluzionario
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fosse il maremagno di Roma. Il tranvai lo prendemmo
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per essere portati a Roma, alla nuova sede del
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tutti i giornali di Roma si burlavano dell’onorevole
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di novità capitatemi a Roma. Verso Monterotondo cominciò a
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le beghe lasciate a Roma e quelle che m
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della rivoluzione, come a Roma avevo visto, l’aveva
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avevano dirette conoscenze a Roma, nei ministeri; la seconda
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che Nestore era a Roma presso la presidenza del
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suo ritorno. ¶ — Ero a Roma, veramente. ¶ Si fermò chè
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fermò chè la parola Roma gli era ostica. Ma
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L’altro jeri a Roma, – gli risposi solenne, scandendo
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centrale, da Bologna a Roma. La prima l’aveva
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suoi tanti viaggi a Roma aveva tratto una frase
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quando l’avevo a Roma trovato nella soffice sede
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paura. È stato a Roma per questo; ma a
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per questo; ma a Roma nessuno compra e tutti
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te? ¶ — È venuto a Roma jeri per le elezioni
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pensò di partire per Roma. Ma prima consegnò una
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pensò di telegrafare a Roma, al presidente del Consiglio
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Re e quello di Roma: basta quello di Nestore
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da qualche giornale di Roma, avrebbe dato a tutta
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Bologna. I giornali di Roma giunti nel pomeriggio ancóra
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città vicine, magari a Roma. E una voce circolava
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quando ero tornato da Roma, e nel treno avevo
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aja: – Tre ore da Roma, – diceva al suo compagno
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compagno: – Tre ore da Roma senza una panna, – e
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cinque per essere a Roma alle otto. ¶ Io narrai
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che io rappresento a Roma e in tutta l
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in trenta minuti da Roma alla sua villeggiatura di
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Quando sono venuto a Roma, non m’hai detto
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l’ero veduto a Roma, nel suo comodo e