Vittoria Colonna, [Rime], 1538

RIME ¶ SONETTO I. ¶ Scrivo sol per

mi danno il vanto. ¶ SONETTO II. ¶ Per cagion d

fuor d'umana veste? ¶ SONETTO III. ¶ ARGOMENTO. ¶ La morte

non paga opre divine. ¶ SONETTO IV. ¶ S'alla mia

degno al suo valore. ¶ SONETTO V. ¶ Alle vittorie tue

tempie ornate e cinte. ¶ SONETTO VI. ¶ Oh che tranquillo

la fida stella scòrge. ¶ SONETTO VII. ¶ Chi può troncar

e caro il nodo! ¶ SONETTO VIII. ¶ Perchè del Tauro

sua m'ascose insieme. ¶ SONETTO IX. ¶ Mentre io qui

altro eterno e vero. ¶ SONETTO X. ¶ A quale strazio

l'amaro eterno lutto. ¶ SONETTO XI. ¶ Mentre scaldò 'l

dal veder nostro lunge! ¶ SONETTO XII. ¶ A CARLO V

ma poggia all'ombra. ¶ SONETTO XIII. ¶ Gli alti trofei

la più onorata palma. ¶ SONETTO XIV. ¶ Mentre un pensier

stelle avverse qui seconde. ¶ SONETTO XV. ¶ Cara unïon, che

viver suo conobbe vita. ¶ SONETTO XVI. ¶ Come non depos

appena il pensier merta. ¶ SONETTO XVII. ¶ Quand'io dal

raggio dell'ardor beato. ¶ SONETTO XVIII. ¶ Di così nobil

annodar d'un laccio. ¶ SONETTO XIX. ¶ Amor, tu sai

or mi par tardo. ¶ SONETTO XX. ¶ Quanto s'interna

sarei fuor di pena. ¶ SONETTO XXI. ¶ Di gravosi pensier

ella a dietro torni. ¶ SONETTO XXII. ¶ Quando morte disciolse

ed è quanto desio. ¶ SONETTO XXIII. ¶ Or sei pur

mia vita il governo. ¶ SONETTO XXIV. ¶ Qual più pregiato

a sì largo valore. ¶ SONETTO XXV. ¶ Mentre l'aura

il mio sole alberga. ¶ SONETTO XXVI. ¶ Quanti dolci pensieri

ben per sempre escluse. ¶ SONETTO XXVII. ¶ Fiammeggiavano vivi i

mio nel mondo venne. ¶ SONETTO XXVIII. ¶ Primo sacro splendor

è onore e duce. ¶ SONETTO XXIX. ¶ La ragion, ch

e la mente rischiari. ¶ SONETTO XXX. ¶ Se dal dolce

fra sì dubbiose tempre? ¶ SONETTO XXXI. ¶ A che sempre

speranza a miglior opre. ¶ SONETTO XXXII. ¶ Riman la gloria

gioir l'interna doglia. ¶ SONETTO XXXIII. ¶ Questo sol ch

che al ciel conduce. ¶ SONETTO XXXIV. ¶ Prima ne' chiari

che non m'offende. ¶ SONETTO XXXV. ¶ Morte col fiero

che sperar mi lice? ¶ SONETTO XXXVI. ¶ S'appena avean

morte ancor dovea morire. ¶ SONETTO XXXVII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Invidia la

bel nodo indissolubil strinse! ¶ SONETTO XXXVIII. ¶ Sopra lo stesso

nelle divine alte contrade. ¶ SONETTO XXXIX. ¶ Amor, se morta

che 'l viver giove. ¶ SONETTO XL. ¶ Sì largo vi

loda, men l'intende. ¶ SONETTO XLI. ¶ Parmi che 'l

miei nasconde il vero. ¶ SONETTO XLII. ¶ Alzata al ciel

in un medesmo punto. ¶ SONETTO XLIII. ¶ Quando già stanco

s'armò la fede. ¶ SONETTO XLIV. ¶ Quanto è tolto

alto pensier la guerra. ¶ SONETTO XLV. ¶ ARGOMENTO. ¶ Si duole

lassù più fida speme. ¶ SONETTO XLVI. ¶ Questo nodo gentil

buono, e 'l vero. ¶ SONETTO XLVII. ¶ Per soggetto alla

conservar l'alte parole. ¶ SONETTO XLVIII. ¶ Già desiai che

fra sirene empie, nemiche. ¶ SONETTO XLIX. ¶ Nè più costante

miglior vol m'insegni. ¶ SONETTO L. ¶ Sperando di veder

a rimenare il giorno! ¶ SONETTO LI. ¶ Nel fido petto

beata ov'ei riluce. ¶ SONETTO LII. ¶ Almo mio sol

splendor rallegri e allumi. ¶ SONETTO LIII. ¶ Quel giorno che

ver lunge d'assai. ¶ SONETTO LIV. ¶ Assai lunge a

e vivere e morire! ¶ SONETTO LV. ¶ Dal vivo fonte

ben nel mondo spero. ¶ SONETTO LVI. ¶ D'ogni sua

pensier sempre l'offende. ¶ SONETTO LVII. ¶ Io nudria il

tutte l'altre vinse. ¶ SONETTO LVIII. ¶ Occhi miei, oscurato

poi se 'l ritolse! ¶ SONETTO LIX. ¶ Quanto di bel

rifugio istesso apporta inganno. ¶ SONETTO LX. ¶ Se in oro

ardire ai pensier miei. ¶ SONETTO LXI. ¶ ARGOMENTO. ¶ A Pietro

del ben colto lauro. ¶ SONETTO LXII. ¶ A CARLO V

gregge ad un ovile. ¶ SONETTO LXIII. ¶ Sento per gran

rinforzi ognor le piume. ¶ SONETTO LXIV. ¶ Il parlar saggio

son larghe e diffuse. ¶ SONETTO LXV. ¶ Mosso d'alta

del nostro secol rio. ¶ SONETTO LXVI. ¶ Dal breve sogno

che morte mi contese. ¶ SONETTO LXVII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Dice, più

e l'altra gloria. ¶ SONETTO LXVIII. ¶ Alma felice, se

ogni error prima disciolse. ¶ SONETTO LXIX. ¶ A PIETRO BEMBO

d'un lume tale. ¶ SONETTO LXX. ¶ Quanto invidio al

sostien quest'uman velo. ¶ SONETTO LXXI. ¶ Anima eletta, che

non fa più natura. ¶ SONETTO LXXII. ¶ Provo tra duri

mio morte m'asconde. ¶ SONETTO LXXIII. ¶ Erano in parte

giungete al periglioso varco. ¶ SONETTO LXXIV. ¶ Quand'io son

duol morte la spoglie. ¶ SONETTO LXXV. ¶ ARGOMENTO. ¶ Ricorda il

e assai lagrime amare. ¶ SONETTO LXXVI. ¶ Prima ch'io

o qua giù impari. ¶ SONETTO LXXVII. ¶ Qual ricco don

l'alma v'onora. ¶ SONETTO LXXVIII. ¶ Onde avvien, che

più ragione il pianto. ¶ SONETTO LXXIX. ¶ A VERONICA GAMBARA

e 'l duolo interno. ¶ SONETTO LXXX. ¶ Quel fior d

sarà l'ultim'anno. ¶ SONETTO LXXXI. ¶ Penso, per addolcire

pianto mio finisca morte. ¶ SONETTO LXXXII. ¶ Quando 'l gran

mio sol mi conduce, ¶ SONETTO LXXXIII. ¶ Occhi, l'usanza

pianto la purghiamo insieme. ¶ SONETTO LXXXIV. ¶ Voi che miraste

in si mortale affanno, ¶ SONETTO LXXXV. ¶ ARGOMENTO. ¶ In morte

tua, beato, almo, sincero. ¶ SONETTO LXXXVI. ¶ ARGOMENTO. ¶ Dice perchè

sospiro in veste oscura. ¶ SONETTO LXXXVII. ¶ Qual uom, cui

sol, correr m'ingegno. ¶ SONETTO LXXXVIII. ¶ ARGOMENTO. ¶ A Paolo

istoria eterna e bella. ¶ SONETTO LXXXIX. ¶ Se ben a

la più chiara etade. ¶ SONETTO XC. ¶ La mia divina

per volar l'ale. ¶ SONETTO XCI. ¶ Se i chiari

uman non fu giammai. ¶ SONETTO XCII. ¶ A GIOVANNA D

tôrmi i cari omei! ¶ SONETTO XCIII. ¶ Spense il dolor

cor rinasca e mora. ¶ SONETTO XCIV. ¶ Qual tigre dietro

per parer più acerba. ¶ SONETTO XCV. ¶ Quando del suo

e scorge l'opre. ¶ SONETTO XCVI. ¶ Spirti felici, ch

l cor mi preme. ¶ SONETTO XCVII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Feste fatte

dì fur tutti uguali. ¶ SONETTO XCVIII. ¶ AD UN SUO

i miei spirti altieri. ¶ SONETTO XCIX. ¶ Se l'empia

l suo contrario cede. ¶ SONETTO C. ¶ ARGOMENTO. ¶ Il monte

vecchio Atlante ancor sostiene. ¶ SONETTO CI. ¶ Veggio a' miei

e non minor tormento. ¶ SONETTO CII. ¶ Di lagrime e

mercè piace il martíre. ¶ SONETTO CIII. ¶ Pensier, nell'alto

onora il sacro nume. ¶ SONETTO CIV. ¶ Se all'alto

ma dal mondo disparve. ¶ SONETTO CV. ¶ Quanto più stringe

ammira sì nuova fenice? ¶ SONETTO CVI. ¶ Chi ritien l

chi non può morire! ¶ SONETTO CVII. ¶ Nella dolce stagion

sì vivi e tanti? ¶ SONETTO CVIII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Invidia la

cor vince il tormento! ¶ SONETTO CIX. ¶ ARGOMENTO. ¶ In lode

pensier felici ed alti. ¶ SONETTO CX. ¶ Il mio sole

suo valor si pasce. ¶ SONETTO CXI. ¶ ARGOMENTO. ¶ Parla di

mal cresca la fede. ¶ SONETTO CXII. ¶ Quante virtuti qui

vi de' luce infinita! ¶ SONETTO CXIII. ¶ AL MARCHESE DEL

conto all'alte menti. ¶ SONETTO CXIV. ¶ A FRANCESCO MARIA

fuor d'eterno oblio. ¶ SONETTO CXV. ¶ Sperai che 'l

già, quest'amare ore. ¶ SONETTO CXVI. ¶ Or veggio che

me l'alto signore. ¶ SONETTO CXVII. ¶ D'intorno ad

tempro il mio duolo. ¶ SONETTO CXVIII. ¶ A VERONICA GAMBARA

il bel ricco tesoro. ¶ SONETTO CXIX. ¶ Se ben s

del Visconti l'anno 1840. ¶ SONETTO I. ¶ Quanto io di

del mio amor vago. ¶ SONETTO II. ¶ L'alta piaga

del cor soave offesa. ¶ SONETTO III. ¶ Com'il calor

altro ardor m'accenda. ¶ SONETTO IV. ¶ Sol del mio

co' chiari raggi suoi. ¶ SONETTO V. ¶ Senza il mio

qua giù si nasce! ¶ SONETTO VI. ¶ ARGOMENTO. ¶ Dice perchè

qui del ben perfetto. ¶ SONETTO VII. ¶ L'alme virtuti

non fien giunte insieme. ¶ SONETTO VIII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Unisce le

a più pregiate glorie. ¶ SONETTO IX. ¶ Mossa d'alta

cadrò senza levarmi omai. ¶ SONETTO X. ¶ ARGOMENTO. ¶ Morte le

l'altero animo inteso. ¶ SONETTO XI. ¶ Se per salir

con santo ardente zelo! ¶ SONETTO XII. ¶ Come superba suol

anch'io m'affanno. ¶ SONETTO XIII. ¶ A GIOVANNA D

corone appar più chiara. ¶ SONETTO XIV. ¶ Se l'aura

speranza dalla vita tolse. ¶ SONETTO XV. ¶ Quanto più arroga

RIME SACRE E MORALI ¶ SONETTO I. ¶ Il cieco amor

alla gran sete uguale. ¶ SONETTO II. ¶ I nuovi cori

vien da sua radice. ¶ SONETTO III. ¶ L'alto signor

fuggir dal falso mondo. ¶ SONETTO IV. ¶ Parrà forse ad

onde gli renda onore. ¶ SONETTO V. ¶ Con la croce

dì sazia per sempre. ¶ SONETTO VI. ¶ Se in man

il mio felice errore. ¶ SONETTO VII. ¶ Qual digiuno augellin

le sue lodi scrivo. ¶ SONETTO VIII. ¶ Quando dal lume

a me sen vegna. ¶ SONETTO IX. ¶ Spiego vêr voi

altero in altra piuma. ¶ SONETTO X. ¶ Tempo è pur

il suo bel sole. ¶ SONETTO XI. ¶ Ogni elemento testimon

promette un sempiterno giorno. ¶ SONETTO XII. ¶ Mossi dai grandi

nostro amaro error contempre. ¶ SONETTO XIII. ¶ Beata l'alma

di Dio giusto timore! ¶ SONETTO XIV. ¶ L'occhio divin

e più sè stessa. ¶ SONETTO XV. ¶ Non dee temer

sopra 'l ciel penètra. ¶ SONETTO XVI. ¶ Con vomer d

Tenebrosi pensier, superbe voglie. ¶ SONETTO XVII. ¶ Di gioia in

arma e m'assecura. ¶ SONETTO XVIII. ¶ Debile e inferma

ciel col mio Signore. ¶ SONETTO XIX. ¶ Deh! potess'io

almen com'ei perdona! ¶ SONETTO XX. ¶ Se ne diè

in ciel nostri desiri. ¶ SONETTO XXI. ¶ Quel pietoso miracol

d'altere voglie acceso. ¶ SONETTO XXII. ¶ Vorrei che 'l

in ogni parte accesa. ¶ SONETTO XXIII. ¶ Con che saggio

lui più cosa vile. ¶ SONETTO XXIV. ¶ Perchè la vista

e mova i vanni. ¶ SONETTO XXV. ¶ Se le dolcezze

gli è secreta pace. ¶ SONETTO XXVI. ¶ Vedremmo, se piovesse

troppo in alto poggia. ¶ SONETTO XXVII. ¶ S'io guardo

al suo bel fine. ¶ SONETTO XXVIII. ¶ Quando, mercè del

e dimostrarne il vero. ¶ SONETTO XXIX. ¶ S'io piena

al tuo vorace amore. ¶ SONETTO XXX. ¶ Se con l

in quella luce vera. ¶ SONETTO XXXI. ¶ Padre eterno del

a sì onorata pianta! ¶ SONETTO XXXII. ¶ Quella che 'l

s'intende e vede? ¶ SONETTO XXXIII. ¶ S'in me

radice mia s'asconde. ¶ SONETTO XXXIV. ¶ Se 'l sol

legge e molto crede. ¶ SONETTO XXXV. ¶ Ovunque giro gli

lei si sta romita. ¶ SONETTO XXXVI. ¶ Talor l'umana

e poi seco ragiona. ¶ SONETTO XXXVII. ¶ Quasi rotonda palla

nebbie apre e disgombra. ¶ SONETTO XXXVIII. ¶ Poichè la vera

veder nostro ognora intrica. ¶ SONETTO XXXIX. ¶ Due lumi porge

il trasforma in Dio. ¶ SONETTO XL. ¶ Vorrei l'orecchia

ivi n'ha cura. ¶ SONETTO XLI. ¶ Se il breve

il bel concento altero? ¶ SONETTO XLII. ¶ Quando nel cor

ardendo nell'eterna pace. ¶ SONETTO XLIII. ¶ Tira su l

nel gran specchio eterno. ¶ SONETTO XLIV. ¶ Chi temerà giammai

antico oste novo inganno. ¶ SONETTO XLV. ¶ Se per serbar

fuor l'interno foco. ¶ SONETTO XLVI. ¶ Quando il turbato

ognor ritrarmi in porto. ¶ SONETTO XLVII. ¶ Se quanto è

gradir l'immenso amore. ¶ SONETTO XLVIII. ¶ Tra gelo e

bontà si lascia andare. ¶ SONETTO XLIX. ¶ L'occhio grande

a sol con lui. ¶ SONETTO L. ¶ Se del mio

or nel sole istesso. ¶ SONETTO LI. ¶ Mira l'alto

pentire i nostri errori. ¶ SONETTO LII. ¶ Alma, poichè di

l'ama con fede. ¶ SONETTO LIII. ¶ Signor, che 'n

quel picciol mio riveggia. ¶ SONETTO LIV. ¶ Di vero lume

celeste tua secura riva. ¶ SONETTO LV. ¶ ARGOMENTO. ¶ Torna a

gloria al mondo noto. ¶ SONETTO LVI. ¶ D'oscuro illustre

discopre ogni nascosto laccio. ¶ SONETTO LVII. ¶ Vedea l'alto

in tutti i modi. ¶ SONETTO LVIII. ¶ Aprasi il cielo

squadre il più perfetto. ¶ SONETTO LIX. ¶ Veggo oggi nel

esempio alto e gentile. ¶ SONETTO LX. ¶ Fuggendo i re

dell'umiltà securo calle. ¶ SONETTO LXI. ¶ Puri innocenti, il

cielo il primo volo. ¶ SONETTO LXII. ¶ Quando quell'empio

riposo glorïoso e santo! ¶ SONETTO LXIII. ¶ Felice giorno, a

al cor fu impresso. ¶ SONETTO LXIV. ¶ Quando di sangue

sangue un tanto errore. ¶ SONETTO LXV. ¶ Quando la croce

ch'egli non erra. ¶ SONETTO LXVI. ¶ L'innocenzia da

cagion di tanto effetto. ¶ SONETTO LXVII. ¶ Gli angeli eletti

e pur piangendo nacque! ¶ SONETTO LXVIII. ¶ Il buon pastor

come cera o neve. ¶ SONETTO LXIX. ¶ Quando in sè

a ricever nuovo inganno. ¶ SONETTO LXX. ¶ Pende l'alto

immortal dal suo morire. ¶ SONETTO LXXI. ¶ Parea più certa

le basse umane tempre. ¶ SONETTO LXXII. ¶ Chiari raggi d

il pianto sia mercede. ¶ SONETTO LXXIII. ¶ Le braccia aprendo

scoperse grazia, lume, amore! ¶ SONETTO LXXIV. ¶ Per fede io

il giusto desir mio. ¶ SONETTO LXXV. ¶ Vanno i pensier

di Gesù fermo sostegno. ¶ SONETTO LXXVI. ¶ L'invitto re

tempo unqua non langue! ¶ SONETTO LXXVII. ¶ Fido pensier, se

periglio inerme e solo. ¶ SONETTO LXXVIII. ¶ Nell'alta cima

a men devota gente. ¶ SONETTO LXXIX. ¶ Per le vittorie

tutti gli altri vita. ¶ SONETTO LXXX. ¶ Veggio in croce

dell'eterna sua bontade. ¶ SONETTO LXXXI. ¶ Questo vêr noi

amor Gesù l'impresse. ¶ SONETTO LXXXII. ¶ Cibo del cui

nostro incontro a noi! ¶ SONETTO LXXXIII. ¶ L'alto consiglio

al cammin nostro umano. ¶ SONETTO LXXXIV. ¶ Quando senza spezzar

di gente in gente. ¶ SONETTO LXXXV. ¶ Chi desia di

in quel parto beato. ¶ SONETTO LXXXVI. ¶ Donna dal ciel

modo i pensier nostri. ¶ SONETTO LXXXVII. ¶ Vergine pura, or

questo desio mostrarti madre! ¶ SONETTO LXXXVIII. ¶ Con che pietosa

dell'acceso vostro zelo. ¶ SONETTO LXXXIX. ¶ Eterna luna, allor

sua l'effetto ardente. ¶ SONETTO XC. ¶ Stella del nostro

qui la cara speme. ¶ SONETTO XCI. ¶ L'aura vital

sciorli dell'antico laccio. ¶ SONETTO XCII. ¶ L'antiche offerte

in quelle dolci tempre. ¶ SONETTO XCIII. ¶ Quando vedeste, madre

vostro sua speme nudrica. ¶ SONETTO XCIV. ¶ Mentre la madre

d'ogni conforto privo. ¶ SONETTO XCV. ¶ Un foco sol

ardor purgati e cinti. ¶ SONETTO XCVI. ¶ Padre Noè, del

d'ogni ombra scarca. ¶ SONETTO XCVII. ¶ Il porvi Dio

ben oprar gli piacque. ¶ SONETTO XCVIII. ¶ Potess' io in

mai lenti o scarsi. ¶ SONETTO XCIX. ¶ Quel chiaro spirto

immortal, la vera luce. ¶ SONETTO C. ¶ Non sol per

in mezzo 'l core. ¶ SONETTO CI. ¶ Alla durezza di

l'orma sua bella. ¶ SONETTO CII. ¶ Quante dolcezze, Andrea

e 'l morir caro. ¶ SONETTO CIII. ¶ Beati voi cui

abbia più grande onore. ¶ SONETTO CIV. ¶ Angel beato, a

precetti entro nel core. ¶ SONETTO CV. ¶ Di breve povertà

onor ch'era smarrita. ¶ SONETTO CVI. ¶ Deh manda, Santo

luce, al vero amore! ¶ SONETTO CVII. ¶ Lume del ciel

in quello eterno giorno! ¶ SONETTO CVIII. ¶ Se 'l nome

Gesù d'amore accesa. ¶ SONETTO CIX. ¶ Quanta gioia, tu

cor di gioia pieno. ¶ SONETTO CX. ¶ Di cento invitti

armonia mai sempre avvezze. ¶ SONETTO CXI. ¶ Spirti del ciel

mercè, lieto l'accetti. ¶ SONETTO CXII. ¶ Udir vorrei con

per la sua gloria. ¶ SONETTO CXIII. ¶ D'altro che

uom difesa e duce. ¶ SONETTO CXIV. ¶ Donna accesa, animosa

Signor appo sè loco. ¶ SONETTO CXV. ¶ ARGOMENTO. ¶ Ricorda il

lo spirto a Dio. ¶ SONETTO CXVI. ¶ Da Dio mandata

sol chiaro e beato. ¶ SONETTO CXVII. ¶ Nell'alta eterna

poichè se' 'n cielo! ¶ SONETTO CXVIII. ¶ Alta umiltade e

cor la tua vittoria. ¶ SONETTO CXIX. ¶ Francesco, in cui

e l'opre sante. ¶ SONETTO CXX. ¶ Dietro al divino

e 'l mondo vinse. ¶ SONETTO CXXI. ¶ Due chiari effetti

dolor seco si lagna. ¶ SONETTO CXXII. ¶ Divina fiamma allor

lo raffredda e impietra. ¶ SONETTO CXXIII. ¶ Quando 'l Signor

gran Padre l'ira. ¶ SONETTO CXXIV. ¶ Dimmi, lume del

mai non s'accese. ¶ SONETTO CXXV. ¶ Fermo al ciel

vive in lieta pace. ¶ SONETTO CXXVI. ¶ Mentre l'aura

ardor che la governa. ¶ SONETTO CXXVII. ¶ Quanto è più

error seco s'adira. ¶ SONETTO CXXVIII. ¶ Negar non posso

il corso alla mercede. ¶ SONETTO CXXIX. ¶ Del mondo e

bontà fu degno effetto. ¶ SONETTO CXXX. ¶ In forma di

lodarla ingegno in rima. ¶ SONETTO CXXXI. ¶ Se 'l comun

in me lucido giorno. ¶ SONETTO CXXXII. ¶ Sentiva l'alma

impedir quella celeste lima. ¶ SONETTO CXXXIII. ¶ Veggio turbato il

e fior sempre fecondi. ¶ SONETTO CXXXIV. ¶ Parmi veder con

convien vita e costume. ¶ SONETTO CXXXV. ¶ Spero che mandi

chiaro e più securo. ¶ SONETTO CXXXVI. ¶ Celeste imperador, saggio

mondo ogn'arte prova. ¶ SONETTO CXXXVII. ¶ Veggio d'alga

aiuto adopra in vano. ¶ SONETTO CXXXVIII. ¶ Le nostre colpe

pietà l'immensa porta! ¶ SONETTO CXXXIX. ¶ ARGOMENTO. ¶ Nelle avversità

usato arde e lampeggia. ¶ SONETTO CXL. ¶ ARGOMENTO. ¶ Cerca condurre

città gli avoli nostri! ¶ SONETTO CXLI. ¶ Sopra lo stesso

l'arme in guerra. ¶ SONETTO CXLII. ¶ Al buon Padre

abbraccia i membri insieme. ¶ SONETTO CXLIII. ¶ O quanto il

è giunto il pensiero. ¶ SONETTO CXLIV. ¶ Quand'io riguardo

le mie colpe insieme. ¶ SONETTO CXLV. ¶ Non si può

duol da noi disgombra. ¶ SONETTO CXLVI. ¶ Quanto di bel

la inganna e adombra. ¶ SONETTO CXLVII. ¶ Se pura fede

vita egualmente gli piace. ¶ SONETTO CXLVIII. ¶ Io non sento

tal sol raggio riluce! ¶ SONETTO CXLIX. ¶ Veggio in mezzo

in ciel perpetuo giorno. ¶ SONETTO CL. ¶ Stelle del ciel

agli occhi infermi ascose. ¶ SONETTO CLI. ¶ Par che voli

in quell'eterno giorno. ¶ SONETTO CLII. ¶ Il sol che

studia e molto crede. ¶ SONETTO CLIII. ¶ Sovente un caro

scogli al fido porto. ¶ SONETTO CLIV. ¶ Qual uom che

maggior via più felice! ¶ SONETTO CLV. ¶ Per far col

i gran secreti intende. ¶ SONETTO CLVI. ¶ Divino spirto il

accesa, ognor più umile. ¶ SONETTO CLVII. ¶ La bella donna

acceso e più costante. ¶ SONETTO CLVIII. ¶ Non si scusa

fede invitto o santo. ¶ SONETTO CLIX. ¶ Par che 'l

nostre tenebrose umane cure. ¶ SONETTO CLX. ¶ Corsi in fede

lui e me governa! ¶ SONETTO CLXI. ¶ ARGOMENTO. ¶ Ritirata dal

la più lunga riva. ¶ SONETTO CLXII. ¶ S'una scintilla

or si trova involto. ¶ SONETTO CLXIII. ¶ Qual arbor dalla

suo l'animo infermo. ¶ SONETTO CLXIV. ¶ ARGOMENTO. ¶ In morte

il suo bel giorno. ¶ SONETTO CLXV. ¶ AL CARDINAL GASPARE

l'adora e crede. ¶ SONETTO CLXVI. ¶ Quand'io riguardo

del ciel maggior sostegno, ¶ SONETTO CLXVII. ¶ Veggio la vite

rinfresca, apre e incolora. ¶ SONETTO CLXVIII. ¶ Mosso 'l pensier

infermo cor vera salute. ¶ SONETTO CLXIX. ¶ Quant'è dolce

all'alta eterna luce. ¶ SONETTO CLXX. ¶ Dal fonte bel

le voglie eternamente liete. ¶ SONETTO CLXXI. ¶ S'è ver

mio cor la chiave. ¶ SONETTO CLXXII. ¶ Simile all'alta

lume che non erra. ¶ SONETTO CLXXIII. ¶ Mentre che l

coi bei pensieri ardenti. ¶ SONETTO CLXXIV. ¶ Agno puro di

ineffabil tuo vero olocausto? ¶ SONETTO CLXXV. ¶ Se guarda il

cose alte e divine. ¶ SONETTO CLXXVI. ¶ Oggi la santa

fermo suo divino obietto. ¶ SONETTO CLXXVII. ¶ Felice il cieco

e l'altra luce. ¶ SONETTO CLXXVIII ¶ Qual edera a

con sì dolci nodi. ¶ SONETTO CLXXIX. ¶ Deh manda oggi

lui tutti d'amore. ¶ SONETTO CLXXX. ¶ Di nova ardente

più dappresso il porto. ¶ SONETTO CLXXXI. ¶ Padre eterno del

mortal sdegnosi e schivi. ¶ SONETTO CLXXXII. ¶ Quando, mercè del

periglio accesi e vivi. ¶ SONETTO CLXXXIII. ¶ Grazie a te

occhi un puro giorno. ¶ SONETTO CLXXXIV. ¶ Beata speme, or

al ciel ti vede. ¶ SONETTO CLXXXV. ¶ Imposto fine a

in patria per amore. ¶ SONETTO CLXXXVI. ¶ Due modi abbiam

veloce al segno vero. ¶ SONETTO CLXXXVII. ¶ Quando fia il

nel più beato cielo. ¶ SONETTO CLXXXVIII. ¶ Temo che 'l

non allo stil riguarda. ¶ SONETTO CLXXXIX. ¶ Forse il foco

parlar sempre all'amore. ¶ SONETTO CXC. ¶ Quando vedrò di

così chiaro avventuroso giorno! ¶ SONETTO CXI. ¶ Vorrei che sempre

da sè lo chiama. ¶ SONETTO CXCII. ¶ Questa immagin, Signor

più che prima ornata. ¶ SONETTO CXCIII. ¶ Riverenza m'affrena

suo non la rinforza. ¶ SONETTO CXCIV. ¶ Qui non è

vederti in quella etade. ¶ SONETTO CXCV. ¶ Anima, il Signor

s'ami ed onori. ¶ SONETTO CXCVI. ¶ Non può meco

agli occhi miei traluce. ¶ SONETTO CXCVII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Ricorda le

gradite alme ben nate. ¶ SONETTO CXCVIII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Favella all

dolce il giorno amaro. ¶ SONETTO CXCIX. ¶ ARGOMENTO. ¶ Al marchese

lasciâr quest'altre glorie. ¶ SONETTO CC. ¶ A PIETRO BEMBO

purgato cor vostro descrive. ¶ SONETTO CCI. ¶ S'una scintilla

altra in alto poggia. ¶ SONETTO CCII. ¶ A MONSIGNOR GIOVANNI

basso stil nudo riluce. ¶ SONETTO CCIII. ¶ A PIETRO BEMBO

pastor, maestro e duce. ¶ SONETTO CCIV. ¶ AL MEDESIMO. ¶ Diletta

bella musa al vero! ¶ SONETTO CCV. ¶ ARGOMENTO. ¶ Manda a

il vostro alto desio. ¶ SONETTO CCVI. ¶ ARGOMENTO. ¶ Manda a

farvi in sempiterno vivo. ¶ SONETTO CCVII. ¶ AD UN ALCHIMISTA

al gran tesor superno. ¶ SONETTO CCVIII. ¶ IN MORTE DEL

nell'edizione romana del 1840. ¶ SONETTO I. ¶ Sogno felice! e

trema ardente il core! ¶ SONETTO II ¶ Quasi gemma del

che al vero scorge. ¶ SONETTO III. ¶ Beata lei che

ma il cor misura! ¶ SONETTO IV. ¶ ARGOMENTO. ¶ Risponde ad

man rompa e disciolga. ¶ SONETTO V. ¶ ARGOMENTO. ¶ Si duole

governo delle sante chiavi! ¶ SONETTO VI. ¶ IN MORTE DEL

di Pier coperta intorno. ¶ SONETTO VII. ¶ Principio e fin

ciel qui più gradita. ¶ SONETTO VIII. ¶ Quando con la

lieti al glorioso Padre. ¶ SONETTO IX. ¶ Anime elette, a

omai dal pigro sonno. ¶ SONETTO X. ¶ ARGOMENTO. ¶ Loda al

ha di chiaro. ¶ APPENDICE ¶ SONETTO I. ¶ DI GIOVANNI GUIDICCIONI

in mezzo all'acqua. ¶ SONETTO II. ¶ DI PIETRO BEMBO

a vera gloria sale! ¶ SONETTO III. ¶ DI FRANCESCO MARIA

amore e di pietade. ¶ SONETTO IV. ¶ DEL MEDESIMO. ¶ L

quasi senz'onda rio. ¶ SONETTO V. ¶ D'INCERTO AUTORE