Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

Ma cos’ha fatto? Santa Santina? Pensare che a

per non sfigurare? Ebbene Santa era piú bella di

prenderla e riportarla dentro. ¶ – Santa Santina, – disse il sor

dopo una cartolina da Santa Monica chiedendomi dei soldi

tigli. ¶ XXIV. ¶ La piccola Santa, che aveva allora tre

incontrava a Camo, a Santa Libera, nei boschi del

che almeno la sua Santa la voleva allevare lui

ciglione e disse: – Tu, Santa a vent’anni non

viola, a fiori… ¶ – Anche Santa, – disse Nuto, – una volta

su un biroccio condurre Santa per quei bricchi alla

stava già Nicoletto, e Santa, che non poteva soffrirlo

era finita anche per Santa. Nuto, ch’era sempre

alle tendine. Dicevano che Santa era scappata col suo

Nuto sentí dire che Santa era tornata a Canelli

E una ragazza come Santa non avrebbe parlato in

ero alta cosí, – diceva Santa, – tu mi credi. C

di fare i mascalzoni… ¶ Santa fumava sigarette che a

Vedi com’è, – diceva Santa, – siccome una volta conoscevo

se perdessi la pazienza… ¶ Santa diceva queste cose al

cosí, e di metterci Santa, non poteva venirgli. ¶ Invece

poteva venirgli. ¶ Invece a Santa l’idea venne e

piazze e i caffè. Santa diceva che lei non

li lasciarono come cani, Santa venne in bicicletta alla

Venne il giorno che Santa prese Nuto a braccetto

Canelli. ¶ – Ma no… – disse Santa. ¶ – Torna a Canelli e

la fine di maggio – Santa scappò da Canelli perché

Canelli ne parlavano tutti. Santa scappò sulle colline e

bande per aiutarla. ¶ Ma Santa non ne aveva bisogno

sentieri ne morirono tanti, Santa si difese tutta una

prove che la loro Santa faceva la spia, che

però non capiva perché Santa si fosse difesa con

Baracca gli disse che Santa la faceva buone lei

sfogarsi a parlarmi di Santa, un po’ per esser

in mezzo. Un mattino Santa tornò, accompagnata. Non aveva

ragazzi aveva fatto morire. Santa stava a sentire, disarmata

e gli chiesi se Santa era sepolta lí. ¶ – Non

Scosse il capo. – No, Santa no, – disse, – non la