Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

Angelo, il papà di Sasà, il mio migliore amico

affacciava sulla via: era Sasà, un ragazzetto che da

freddo portato dal vento. ¶ Sasà mi guardò e disse

prima ai piedi di Sasà, il ragazzino “scostumato e

Filomena, la madre di Sasà), uno vestito sempre di

organizzata. Me ne parlò Sasà alcuni giorni dopo la

mia vita fatta di Sasà e di fumetti. Tutti

Ultimamente mi aiuta anche Sasà.” ¶ Papà sbuffò, come sempre

Nonostante fossimo tanto diversi, Sasà e io ci integravamo

trascorrevo ogni pomeriggio con Sasà per strada dietro a

passare il tempo con Sasà. ¶ Prima che diventassimo amici

lì all’amicizia con Sasà il passo era stato

l’obiettivo primario di Sasà era diventato farsi amico

calcio di punizione di Sasà (che in quel periodo

colpa di Viola, accusai Sasà e i suoi idoli

diventassi il pupillo di Sasà, qualcuno si era permesso

esserlo. Poi, una mattina, Sasà mi aveva preso sottobraccio

dopo l’incidente con Sasà si tenevano in piedi

e mi abbracciò. ¶ A Sasà non potevo dire nulla

effetti, non è che Sasà avesse tutti i torti

con me c’era Sasà. Ero seduto sui gradini

nell’istante in cui Sasà calciava l’ennesima punizione

del corpo”, e agguantò Sasà per la spalla facendolo

da quella degli altri. ¶ Sasà agguantò il pallone e

pallone dalle mani di Sasà per provare. ¶ Quest’ultimo

proprio ’na schifezza...” sibilò Sasà, quindi girò i tacchi

dopo la pallonata di Sasà (in arte Dirceu), mi

parare il bolide di Sasà (che se non sbaglio

dall’aula, come faceva Sasà, per intenderci, che passava

corse dietro agli scippatori, Sasà, invece, si unì al

nulla mentre Angelo e Sasà mi superavano e andavano

senza ritorno e quando Sasà, all’alba della terza

me lo aveva confidato Sasà, che aveva una cugina

fu, manco a dirlo, Sasà, che mi guardò incuriosito

in sezioni diverse, e Sasà era ripetente, essendo stato

russava sulla poltrona, quando Sasà sbucò fuori alla finestra

da citofono, “c’è Sasà.” ¶ Andai nella stanza da

una notevole trasformazione perché Sasà non seppe trattenersi e

tazzina di caffè. ¶ “Ué, Sasà,” disse mentre sbadigliava, “comme

stai facenn’ gruoss’, eh?” ¶ Sasà sorrise. ¶ “Che film hai

Feci un segno a Sasà per dirgli di alzarsi

facite chello che vulite...”. ¶ Sasà si alzò e infilò

rubicondo. ¶ “Già, sì,” intervenne Sasà, “Giancarlo Siani. Noi lo

spegnere il videoregistratore, ma Sasà fu più veloce e

si abbracciavano. Rivolsi a Sasà uno sguardo truce che

per migliorare le cose!”. ¶ Sasà mi fissò stranito e

come lo aveva chiamato Sasà. Era arrivato febbraio e

me ancora sospettava che Sasà mi stesse riempiendo di

di cui potresti pentirti, Sasà, se attraversi il guado

simile frase provenisse da Sasà, non certo un pensatore

È ora. Andiamo,” disse Sasà e cacciò una nuvola

entrata secondaria del locale. Sasà si guardò attorno come

verso di stupore perché Sasà si avvicinò senza che

non lo prendi?” chiese Sasà. ¶ Mi girai di soprassalto

C’è qualcuno...” commentò Sasà, tendendo l’orecchio. Si

e avrei urlato se Sasà non avesse fatto un

canotta fradicia di sudore. Sasà disse che si sarebbe

androne del mio palazzo. Sasà abitava, invece, un paio

strada. A tredici anni Sasà già era in grado

le mie attenzioni verso Sasà. È che avevo bisogno

mi reputasse un pazzo. Sasà era prepotente, a volte

acqua piovana sul fondo, Sasà si era messo a

Le meteoriti sono ovunque, Sasà, anche sulla tua testa

balconi, avevo domandato a Sasà della figurina di Maradona

frase. L’ho detto, Sasà era un bugiardo. ¶ Impiegai

invece, muoveva me. A Sasà piacevano solo il calcio

a un incontro di Sasà con una Harley quando

era più da tempo. ¶ Sasà non credeva ai suoi

saremmo dovuti essere solo Sasà e io, nella calma

morto. A casa di Sasà era vietato salire – anche

quanto la mamma di Sasà non scendeva più a

perdere la stima di Sasà, che una simile ignoranza

quale la madre di Sasà non scendeva più in

pesante. Eppure, a vedere Sasà, nulla era cambiato e

che spettava spesso a Sasà durante l’estate, appena

padre non c’è?”. ¶ Sasà rispose con un breve

imbestialire Angelo era quando Sasà si metteva a giocherellare

la bocca aperta, mentre Sasà si affaccendava con il

agguantato la caviglia quando Sasà si intromise nella discussione

tentai di abbozzare, ma Sasà fu ancora una volta

si affrettò a rispondere Sasà, punto nell’orgoglio di

di quello?” si intromise Sasà. ¶ Iniziai a sudare non

Bon invece,” urlò allora Sasà. ¶ Lei tornò indietro. “No

a guardarla allontanarsi, poi Sasà si girò e disse

un moto di ribellione: “Sasà,” dissi serio, “questo non

riflettevo sulla assenza di Sasà, che dal litigio di

dare un dispiacere a Sasà.” ¶ A questo punto scoppiò

superpoteri. Dovresti parlarne con Sasà, con i ragazzi della

troppo grande, non credi?”. ¶ “Sasà non capisce un tubo

era presentato da me Sasà, così eccitato da mangiarsi

Avevo sorriso, impacciato, allora Sasà, come se niente fosse

temevo, giungesse il nonno. ¶ Sasà aveva infilato il giornaletto

a Sabrina. ¶ Aveva ragione Sasà, dovevo continuare. ¶ Il gol

i poveri, invece, svettava Sasà, che nella sua testa

negli anni trenta. ¶ Insomma, Sasà era chiaramente finito tra

incrociato e, soprattutto, a Sasà, che dal battibecco fuori

mandava a quel paese, Sasà si faceva una risata

Quella volta capii che Sasà sarebbe rimasto per sempre

mia famiglia, ovvio, e Sasà, che sarebbe stato fiero

firmato. Provai anche con Sasà, ma rispose che erano

alle sue rimostranze. ¶ A Sasà, come detto, non dispiaceva

con noi venne pure Sasà, purtroppo. Gli presentai Morla

muovono e mangiano pochissimo; Sasà, però, si mise a

di quella peste di Sasà. È che il mio

di nuovo con me Sasà, eppure non avevo avuto

cucina e avevo trovato Sasà con le guance tonde

aprire bocca. ¶ Secondo me Sasà non si stava annoiando

dei superpoteri, solo che Sasà non aveva più voluto

ti puoi vedere con Sasà?” ¶ “Sasà non sta scendendo

puoi vedere con Sasà?” ¶ “Sasà non sta scendendo più

Fonzie, l’eroe di Sasà. E proprio a Sasà

Sasà. E proprio a Sasà avrei voluto presentarlo, ero

raggiunsi il palazzo di Sasà. ¶ “Non posso scendere,” fece

mio genere, però a Sasà sarebbe piaciuto, lui amava

in un regalo per Sasà che, probabilmente, neanche sarebbe

guardava dal primo piano. Sasà alzò la cornetta: “Mimì

grattini sotto le orecchie. Sasà, invece, disse che il

Ma che stai cumbinann’? Sasà mi ha detto che

E fu grazie a Sasà. ¶ Ero con lui per

con due b. Anche Sasà era rimasto affascinato dal

i soldi”, come diceva Sasà, perciò ribattei: “E la

interesse per i soldi, Sasà, e neanche per le

era sbucato Fabio Iacobelli. Sasà gli corse incontro per

di gelosia nel vedere Sasà che gli sbavava dietro

di Angelo messi insieme. Sasà, invece, era infilato in

tovaglia bianca. Ma a Sasà tutto questo non importava

e a rispondere fu Sasà. “No, chi ha vinto

meglio degli italiani,” replicò Sasà ridendo. ¶ Li lasciai parlare

videogiochi?”. ¶ Era quello che Sasà aspettava da tempo, il

in braccio. ¶ “Wow,” esclamò Sasà appena fummo dentro, e

mentre preparava la console. ¶ Sasà sembrava impazzito e non

né Fabio, né tantomeno Sasà mi risposero. Si contorcevano

disse quindi. ¶ “Piacere,” rispose Sasà e balzò in piedi

effetti, non è che Sasà fosse poi così attento

gradivamo qualcosa, ma neanche Sasà ebbe il coraggio di

ritocchi) a chiacchierare con Sasà di motori, accelerazione, tenuta

secondo lui. ¶ Solo quando Sasà non era nei paraggi

baciavano a lungo mentre Sasà e Fabio restavano a

giorno mi avvicinai a Sasà e chiesi spiegazioni. “Mimì

contornava ogni giorno, rividi Sasà, Fabio, Viola, Angelo, i

sole, di passeggiate con Sasà e Fabio, di nottate

di Fabio. Lui, come Sasà, non aveva altri interessi

io, Viola, Fabio e Sasà, il quale era tornato

scatola con un sorriso. ¶ Sasà mi aveva risposto senza

tentai di parlare con Sasà della madre. Tre anni

non di certo come Sasà, che la prima volta

felice. A metà mattinata Sasà e io rientravamo in

di latte. Quando, invece, Sasà non poteva scendere e

fratello e in breve Sasà si presentò davanti al

e fidati del tuo Sasà. Stasera veniamo con voi

casa d’altri? ¶ Mentre Sasà faceva la voce stupida

nelle radio. Poi a Sasà venne un’idea folle

ammirato alle parole di Sasà e anche Viola era

dal perimetro del balcone.” ¶ Sasà acconsentì alla mia richiesta

il fumo. Aveva iniziato Sasà, che un giorno si

Siccome quello che diceva Sasà per me era legge

donna Concetta. ¶ “Tu sragioni, Sasà, quella povera donna credo

amico. Il giorno seguente Sasà si era messo a

la gamba!” aveva esagerato Sasà per convincerla a prestargli

volta al fianco di Sasà, il quale mi aveva

fossi troppo docile con Sasà, se non accettassi le

reagire e difendermi, e Sasà, pur sorpreso, aveva fatto

i “diabolici piani” di Sasà. Si era avvicinato al

bene pubblico è reato, Sasà,” avevo provato a obiettare

prima che arrivi qualcuno.” ¶ Sasà mi aveva dedicato uno

voglia di parlarne con Sasà, perché a lui le

che la mamma di Sasà era stata ricoverata per

le stesse parole di Sasà, che Viola non era

avevo chiesto notizie di Sasà e lui, malvolentieri, mi

che tanto piacevano a Sasà, il quale a volte

le persone qualunque, per Sasà o Bea, ma con

Mimì, dovrai provare con Sasà la prossima volta, o

di luglio passavano lenti. Sasà tornò a farsi vedere

Platini, né Zico. Per Sasà la figurina di Maradona

mi ero pavoneggiato con Sasà, Fabio e Viola sostenendo

Fabio. ¶ “Aspè,” era intervenuto Sasà, ed era corso nella

nei paraggi c’era Sasà. L’esperimento era durato

aveva ripetuto più volte Sasà, mentre Viola sorrideva divertita

portare anche me e Sasà. Seppi poi che Fabio

non ci fosse stato Sasà e a quel punto

certo punto Fabio e Sasà si diressero al bar

a parlare di Nick. Sasà e Fabio, nel frattempo

alla Enrico Ameri di Sasà arrivava fino al bancone

Centrale ¶ Un’ora dopo Sasà si presentò alla mia

il ginocchio. ¶ “Sei sicuro, Sasà?” chiesi appena fummo dentro

quei soldi? Di solito Sasà nelle tasche aveva a

migliore del mondo. Fu Sasà, come sempre, a interrompere

Angelo di quel taglio; Sasà, infatti, portava da sempre

rimasto più nulla in Sasà, che adesso più che

con il caschetto quando Sasà mi porse, infine, il

zitto”. ¶ “Regalo?” chiesi sbigottito. ¶ Sasà non mi aveva mai

la fronte e replicai: “Sasà, sii sincero con me

pure avevo – su come Sasà fosse riuscito a entrare

volevano somigliare alle Nike. Sasà, invece, portava una camicia

del nuovo taglio di Sasà e gli diede più

fastidio in presenza di Sasà, per il suo aspetto

cioè un’ora dopo, Sasà cacciò quel che gli

l’ennesimo cinque a Sasà fingendo di essere ubriaco

e aveva riso, con Sasà che subito gli era

dedicarmi ai compagni, a Sasà, che con quel grandioso

avevo immaginato. I soldi Sasà non li aveva ricevuti

aggiungendo: “Lo sapevo, quel Sasà è un pallista!”. ¶ Ero

me e pensai a Sasà, che era in colonia

orgoglioso. ¶ “Mimì, stai con Sasà, con Fabio, ragazzi della

per te, potrebbe influenzarti...” ¶ “Sasà è partito, come Fabio

giocare a pallone con Sasà e non pensare a

a mio agio con Sasà, non abbiamo gli stessi

appena interrotto. Ero con Sasà, in un luogo che

alla medusa e a Sasà. Il mio amico mi

di Viola e di Sasà, e di come mi

le iniziali incise da Sasà quella sera potessero vincere

ma anche quella di Sasà e di Fabio, cambiarono

tornato dalla colonia, infatti, Sasà sembrava un altro: portava

non poteva scendere. Il Sasà spensierato, buffone, prepotente, scugnizzo

amatissima da me e Sasà che qualche volta aveva

legno che una volta Sasà si era divertito a

un altro e a Sasà che non ne voleva

Fra qualche giorno.” ¶ “E Sasà?” ¶ “Non ci vediamo più

che mi era rimasto. ¶ Sasà era fuori dalla mia

avvertiva la presenza di Sasà nelle vicinanze e io

per ragazzi, si prese Sasà e Fabio, le canzoni

gli amici lo chiamano Sasà, cosa che procura a

mente il mio di Sasà, perso troppo presto e

un radioso sorriso. ¶ “Ciao Sasà,” dico allora e gli

e la sua famiglia, Sasà, Viola, Fabio, Matthias, Mauro

scritta ama che fece Sasà non c’è mai