Maria Alberta Scuderi, Assassinio al Garibaldi, 1984

si concretizza una trama, si organizza una realtà: ma

fece capire che non si guardava bene e nella

mano, ne aveva notizia, si rendeva conto di una

disagio sempre più acuto si era fatto strada. L

ambiente della droga e si era domandato come mai

e a chiacchierare. Se si muoveva là intorno voleva

e che certamente non si sarebbe lasciata scappare di

voce delle persone che si amano. ¶ Perché erano i

cambiato nell'ultimo periodo, si era addolcito di una

certi pensieri fosse arrivato. Si domandava che cosa aveva

quando lentamente ed inesorabilmente si era accorto di essere

volte che da bambino si era unito, anche se

affettivo in cui David si era chiuso. ¶ Continuava così

male come sempre e si domandò se sarebbe mai

guarito della pena. Ma si rendeva conto di non

avrebbe raccolta soltanto e si domandava ogni tanto se

indipendentemente dalla sua volontà si concretizzava ne fu spaventato

concretizzava ne fu spaventato. Si domandò come avrebbero reagito

tutte le conseguenze e si domandò se avrebbe potuto

da Fatebenefratelli. La nebbia si era sciolta in una

i miei figli." ¶ Poi si chiese chi dei figli

volta che l'ascensore si muoveva, riusciva a convincerlo

non lo avrebbe guardato. ¶ Si diresse automaticamente verso corso

più certezza anche se si basava su poco. Impressioni

era, non c'era. Si vedeva che era innamoratissima

sé e sé mentre si dirigeva verso la casa

linea di massima gli si può credere. Lo lascia

mezza. ¶ "Il pittore non si è mosso dalla sua

dormito. Anche lui non si è mosso come dichiara

e la povera gente, si sa, va sempre nei

provvisoria. I poveri cristi si fanno anni ed anni

galera e magari poi si scopre che non hanno

voglia, e che poi si togliesse dai piedi. Era

voce morbida e calda. ¶ Sì, la voce piaceva alla

vecchi, dal posto dove si è nati. ¶ Non ci

nata nel Garibaldi e si ricordava dei Navigli, del

dove le donne infelici si andavano a gettare, dei

come me? ¶ La Cesira si sentì più tranquilla. Con

litigio, mai un debito. ¶ Si lasciava andare a parlare

silenzio e faceva di sì con la testa perché

con la testa perché si vedeva che era d

Carmela era una che si presentava da sola. ¶ — E

Molti figli, è vero? ¶ Si era deciso ad accendere

pensò all'Alessandro e si fermò. Non se la

il Colombo perché quando si trattava della moglie poteva

sembrava interessato all'Angelo. Si guardava intorno cercando un

come sono questi meridionali — si interruppe imbarazzata, ma lui

furiosamente. È vero che si infuriava quando ne vedeva

il tremito delle mani. ¶ "Si ammazza di lavoro" pensò

suo bel da fare. ¶ — Si chiuse la porta alle

Carmela aspettò immobile che si fosse allontanata, aveva paura

non la reggessero se si allontanava dal tavolo e

mezza morta. ¶ La tensione si scioglieva e il tremito

il letto e vi si gettò sopra ubriaca, la

Non le domandò niente. Si sedette solo sul bordo

vide calma, poi le si sdraiò accanto e rimasero

moglie e il figlio si era sposato. ¶ — Gli amanti

offesa alla sua vecchia, si ripeteva, erano stati insieme

da quando il figlio si era sposato e aveva

e quando al bar si trovava con qualche vecchio

alle ragazze che non si trovavano a tutti gli

ci teneva; ma ci si pensa da giovani quando

Ad una certa età si perde tutto nel tempo

pensando al peso che si dà a certe cose

il fuoco acceso quando si torna a casa infreddoliti

a casa infreddoliti e si deve armeggiare intorno ad

stufa che non sempre si accende e che comunque

una casetta in campagna si era costruita. Poca roba

che in un attimo si tirano su in macchina

Non finisce di bere? ¶ Si scosse e, attraverso i

Antonio. ¶ Era detta e si sentì meglio. ¶ L'Elvira

poco. ¶ — Sicuro... sicuro... come si fa ad essere sicuri

mai? Sicuro... direi di sì. Sembrava proprio lui, con

faccia... io uscivo — qui si fermò perché lui era

deve parlare — disse piano — si può fare molto male

mai vista e gli si chiuse lo stomaco perché

momento in cui ci si accorge che quasi tutta

avrebbe voluto. ¶ Da giovani si fanno tanti sogni, ci

fanno tanti sogni, ci si racconta tanti romanzi, poi

là, non proprio come si desidererebbe ma a modo

aveva detto il Giuseppe, si potevano coltivare anche i

i fiori. ¶ L'uomo si domandò, ma non ebbe

Con il Garibaldi non si va né avanti né

assassino è nella casa. ¶ Si erano incontrati, come sempre

del compagno e allora si vergognava dei suoi pensieri

dei suoi pensieri. ¶ — Prima si è occupato del pittore

Non so di chi si occupi in questo momento

tuo amico: quello che si droga. Una bella coppia

lui che ne pensa? Si rese conto di aver

Mi sembra che non si occupi molto neanche di

meridionale di Napoli. Non si poteva camminare in questura

Ma su che cosa si basa per essere così

pulito» pensò il Barbuto «si vede che è uno

uno che ha studiato». Si sentì urtato. ¶ — Dice che

Dal tono della voce si capiva che non lo

in modo però netto, si concretizza una trama, si

la donna nella quale si era imbattuto uscendo dalla

magre la divertiva. ¶ Poi si vergognò un po' perché

po' perché, in fondo, si trattava di un morto

e sporche che poi si diventa indifferenti a tutto

tipo: uno che quando si mette una cosa in

voglia di perdere tempo si mise subito a ripensare

al suo destino e si mise davanti alla porta

e alla mano. ¶ "Dunque" si disse ricapitolando "con una

era una immagine che si faceva strada lentamente. ¶ "La

con il signor Antonio, si legava al ricordo, anzi

e che lentamente le si chiariva come la sequenza

l'odio per chi si impadroniva in modo tanto

Teresa alzò il viso. Si guardarono al di sopra

silenzioso e profondo. ¶ David si avvicin˜ ad Alessandro, il

il bel volto pallido si chin˜ su quello dell

dell'amico e Tom si sent“ improvvisamente estraneo, escluso

dividerne la pena, che si rivolgesse a lui per

cos“. ¶ Ma David non si muoveva; allora Maria Teresa

riluttanza. Il viso gli si indurì sotto una tensione

una bella dose e si mise a ridere. ¶ "Sembro

un poliziotto da telefilm" si disse rabbiosamente "con la

rovinò con grande baccano. ¶ Si fermò al centro della

sua stessa violenza e si costrinse alla riflessione. Non

attacco, i loro occhi si incontravano per un attimo

diverso da quello che si sembra, la coscienza di

stesso per il quale si prova un sentimento confuso

aspetto, diversa dalla sua. ¶ Si rendeva conto, per la

suo destino; ma non si era mai posto il

capire quello che non si conosce ed i simili

o drammi di cui si ritengono gli unici ad

amori." Forse anche lui si era espresso qualche volta

o chiusa? ¶ La Cesira si era fatta subito un

colpo, ma una faccia — si arrestò di botto — ...sì

si arrestò di botto — ...sì, una faccia come se

visto qualche cosa. Non si ricorda? ¶ E siccome la

raccogliere le idee. — Ma sì — concluse — sì, lei entrava

idee. — Ma sì — concluse — sì, lei entrava in quel

aveva una che le si vedevano le mutande, se

Ah, quello! — La Cesira si era distratta dietro ai

quella confusione che non si capisce più se è

piace al commissario. ¶ — Io? ¶ — Sì, dice che il suo

parola figli alla Carmela si spezzò l'ago. ¶ — Oddio

spezzò l'ago. ¶ — Oddio, si è punta? - Nulla, nulla

il corpo. ¶ — Come niente, si disinfetti. È un momento

un po' di spirito. ¶ Si allontanò un momento, il

per un momento le si annebbiò la vista. ¶ — Debbo

ha detto lui. - Detto? ¶ — Sì, ha detto che per

la gonna, la Cesira si diresse verso la porta

bene così. La collera si scioglieva nella paura, diventava

i figli: della moglie si sentiva sicuro. Sapeva che

che ha paura — gli si avvicinava quasi ad incoraggiarlo

cosa gli dico? Che si fa prestare i soldi

da un porco simile, si fa! ¶ La collera montava

nuovo il viso gli si infiammava. ¶ — Vergine Santa, aiutaci

la Carmela. ¶ La porta si aprì e, pallido come

soglia. ¶ Allora il Colombo si scatenò. Afferrò il figlio

Alessandro sempre se colloquio si poteva chiamare il monologo

Sentiva che il contatto si era interrotto, che il

stato pronto a ghermirlo. ¶ Si fermò un attimo. La

tanti anni con Alessandro. ¶ Si sentiva responsabile ed il

appoggiati ad un albero si tenevano stretti, abbracciati, confondendosi

era inutile se non si arrivava alle radici del

radici del male. ¶ Improvvisamente si sentì stanco. Stanco di

veramente inutile se non si arrivava alle radici del

amico di cui ci si poteva fidare sia per

per la discrezione. ¶ Ma si rendeva conto, mentre parlava

ammazza poi, tranquillo, tranquillo si infila nel letto." ¶ Sarebbe

le note della chitarra si staccarono brevi, secche, dure

una forza compressa che si liberava di colpo. Gli

e l'anima primitiva si scatenasse finalmente libera e

il violino. Gli accordi si ammorbidivano e poche note

un momento magico che si ripeteva ogni volta ed

aver guardato dove non si doveva guardare, di aver

o più probabilmente giorni, si sarebbe allontanato con una

stato un insulto perché si era infilato non solo

Teresa. ¶ Qui il pensiero si fermava. Non aveva il

a nome del gruppo si avvicin˜ ai tecnici. Parlarono

Siamo O.K. ¶ Tom si chinò˜ sulla batteria. Iniziò

piano, poi il ritmo si fece più convulso, salì

susseguirsi di dissonanze laceranti, si spezzò di colpo nel

reali, cercavano di calmarsi, si dicevano che erano esagerati

avevano paura che perdendola si perdesse, che uscisse dalla

Forme fobiche, nevrosi coatte, si diceva, facendo appello alle

a che l'ansia si quetava. Aveva studiato molti

dell'altro. Di colpo si decideva: dava due colpi

velocemente: sapeva che se si fosse voltata sarebbe risalita

detto ridendo — ci vedremo. ¶ Si erano rivisti sulle scale

tenero, impossibile e melanconico si era impadronito di lei

che faceva, favole che si raccontava di notte quando

e anche all'ospedale si erano accorti di un

barriera della sua verginitˆ, si buttava stravolta, giù dal

vecchio era morto. ¶ Non si pose neppure il problema

perché le favole che si raccontava avevano ora una

con un gesto. Non si domandava nemmeno se lui

era vivo, era vivo. ¶ Si passava le dita nervose

lui in macchina mentre si dirigevano in via Fatebenefratelli

penetrare. A volte, mentre si dirigeva alla casa di

il cuore in tumulto, si fermava un attimo con

dei suoi viaggi. ¶ Allora si diceva basta, che era

una nuova rifiorita speranza. ¶ Si strinse nelle spalle infreddolito

morbide ed accoglienti e si può sognare un prato

che la moto non si era rovinata... erano trecentomila

rompeva la testa, quando si parla di moto non

niente, mica potevo dirglielo... ¶ Si andava scaldando, il bisogno

rifiuta di comperargliela obbligandolo, sì, proprio obbligandolo a farsela

salute, pensava, e che si possa camminare a testa

famiglia, il suo orgoglio. ¶ Si sentì rompere dentro, spezzare

parti, vide nero e si accorse di stringere il

tanta angoscia e vi si appoggiò. ¶ — Mi ha detto

te li ha chiesti? ¶ — Sì. ¶ — E tu? ¶ — Gli ho

Tutto il controllo che si era imposta fino a

ha fatto qualche proposta? ¶ — Sì. ¶ Il gelo nelle ossa

darmi la roba. ¶ Paolo si buttò giù dal letto

piacevoli. Così piacevoli che si era dimenticato persino del

di tutto il resto. Si voltò ad accarezzarle una

guardava, vogliosa. ¶ «Questa non si stanca mai» pensò. Ma

non c'era posto. ¶ Si stirò e lui riprovò

Era sazia e soddisfatta. Si infilò i jeans, il

più. Nessuno della polizia si era fatto vivo negli

e poi era scomparso. Si poteva dimenticare che il

mai detto una bugia si era lasciato intrappolare così

E l'Angelo? Dove si era inceppato il meccanismo

osa? Dove abbiamo sbagliato, si domandava, per perdere la

cuore in gola. Non si bucava. Lo vedeva che

forse all'inizio non si vede. Altre madri si

si vede. Altre madri si erano trovate i figli

terrore e di collera si può lanciare un portacenere

casa. Ma la notte? Si vergognò dei suoi pensieri

era sicura che non si era mosso. Il suo

di lei di notte. ¶ Si lasciò cadere sul cuscino

mica bene? ¶ Il Colombo si era alzato sul gomito

dei figli anche se si vergognava a darlo a

allora dormiamo. ¶ — Il Colombo si ributtò giù. Andava meglio

ma pensava in fretta. Si domandava come mai fosse

parla senza sapere e si trova nei pasticci: sui

cesta per terra e si chinò come se avesse

disse grazie. ¶ Carmela non si muoveva dalla ringhiera. Aveva

appannati dalla umidità e si intravedevano solo delle figure

delle cose che non si possono nascondere ad un

padre, delle responsabilità che si devono assumere in due

Colombo. ¶ "Zitta, non parlare" si diceva mentre lui sfogava

furore del primo momento si fosse un po' calmato

calmato. È creatura, se si spaventa non parla. ¶ — E

La donna accennò di sì. ¶ — E l'Angelo? ¶ Non

volta che il treno si muoveva le sembrava di

Aveva cambiato discorso e si era occupata dei volantini

mondo dei grandi cui si avvicinava con soggezione e

coraggio. Non era bene si rendesse conto di quanto

detto lui di colpo. ¶ Si era ricordata dei volantini

più forte di lei. Si era fatta coraggio. ¶ — Non

più attentamente, divertito. ¶ — Pericolosi? ¶ Si era sentita stupida, proprio

ragazzino piccolo che non si poteva lasciare solo con

conto quando lui non si accorgeva della sua presenza

a che Maria Teresa si era impadronita di Alessandro

di Alessandro e lei si era sentita sola. Ma

essere vicini. La nebbia si era alzata e la

colpita dal tono. Non si poteva sbagliare: c'era

conoscevi? ¶ — No, ma Alessandro sì. ¶ La paura cominciava a

pericolo. ¶ — Non era mica...? ¶ — Sì. ¶ — Gliela procurava lui? ¶ Era

due giorni che non si faceva vedere e non

voce torturata. Sapeva che si sentiva in qualche modo

nascerle dentro. Che diritto, si domandò, aveva Alessandro di

medicare quella grande ferita. ¶ — Sì — le rispose piano. ¶ Ma

sua. ¶ — Ma non ci si fa tanto caso, questo

La signora Cesira ci si arrabbiava, sembrava quasi che

ricavava coraggio. In fondo si sentiva un po' responsabile

se lo meritava proprio. Si sfogava un po' con

con tutti quelli che si fermavano in portineria e

per la sua vita. ¶ Si parlò molto nelle case

forse il signor Antonio si era meritato quello che

qualche sceneggiata. Ma tutto si era poi risolto bene

due belle camere libere, si erano sistemati lì dopo

sud più di uno si fermava sulla ringhiera ad

era un porco. Quello sì che si doveva ammazzare

porco. Quello sì che si doveva ammazzare! ¶ — Quello chi

su. In quei giorni si era fatta delle idee

alla sua mente e si rendeva conto con un

apparente ragione, la porta si apriva ed il signor

altri tempi, quando non si tiravano su i muri

pochi anni intonaci che si staccavano e crepe sui

di affitto per cui si è in difficoltà, ad

e con famiglia che si trova nel bisogno e

di poche parole. ¶ — Non si uccide per poche migliaia

pensava il commissario — oppure si uccide perché quelle poche

in prospettiva creavano, se si riusciva a non vedere

rive, immaginare che oltre si aprissero a prati e

d'estate dove ancora si potevano vedere gli asini

fronte alla chiesa dove si ritrovavano la domenica mattina

ombra di meno: allora si stringevano un poco e

duro colpo: ma non si è giovani se non

è giovani se non si ha speranza. Pensieri nascevano

un ricordo d'amore. Si sarebbe creato uno spazio

porta fu chiusa. ¶ Quando si capì che tutto era

gli sfuggiva continuamente. Allora si sedette sul letto con

Il viso di Mario si contrasse. Forse stava male

il denaro sul tavolino, si controllava a fatica. Alessandro

che le sue assenze si prolungassero tanto. Sarebbe forse

parlava e di colpo si rese conto che era

droga, sicuramente. A proposito — si accese una sigaretta — non

uno del tuo complesso? ¶ — Sì. ¶ — Te ne ha parlato

però con uno che si droga. ¶ — Sono lì da

desiderava parlare dell'argomento. Si guardò intorno. La stanza

una radio privata. — Non si accorse di aver parlato

fosse il vero. ¶ — Vado. ¶ Si era alzato stirando la

di Tom: uno che si sceglie degli amici silenziosi

bisogna pur fargli fare. Si pentì subito del pensiero

e angusto. ¶ — Non ci si vede neanche a bestemmiare

uomo. ¶ — Meglio. ¶ Sulla strada si separarono. Tom prese il

prese il motorino e si diresse verso Corso Garibaldi

li aspettavano. ¶ Era irritato. Si irritava sempre quando parlavano

pulsare dei nuovi tempi. Sì, perché erano tempi nuovi

i giovani, e non si poteva gestire un mondo

per la musica che si era rivelata così utile

suonò minacciosamente il clacson. Si sentiva euforico. Aveva studiato

di entusiasmo. Il pensiero si fermò un attimo sul

arrivi, prima o poi. Si è rotto quando mi

o forse non ci si abitua mai davanti ad

tra pensieri confusi che si facevano e disfacevano. ¶ — Bisognerebbe

mai ammazzarli. ¶ Le parole si riducevano in un mormorio

un mormorio senza senso. Si portò le mani alle

percorse insieme. A volte si domandava da dove nascesse

ma qualche appunto forse sì. Bastava un: Paolo, 1.300.000, e

subito. Se li procuri. Si fa presto a dirlo

amatore di Brera. Ma si rabbuiò subito. Con tanta

tanto comprensivo. «I giovani, si sa, hanno tanti bisogni

o te li procuri!" ¶ Si alzò di scatto: era

intirizzito. Anche la stufa si era spenta. Ma forse

con l'occhio che si ritrovava! ¶ Diede un calcio

Prima di tutto non si ammazza per un milione

scritto, sai quanti nomi.» ¶ Si sentì più tranquillo e

la stufa irrimediabilmente morta. Si lasciava prendere troppo dalla

che non c'è. ¶ Si passò il pettine tra

sei un bel ragazzo" si disse "in gamba, puoi

sulla porta gelò. Non si era accorto che avevano

colonna quando il discorso si faceva un po' troppo

Tante idee confuse che si chiarivano, tante idee chiare

tante idee chiare che si confondevano. ¶ Poi, una mattina

un gran baccano e si era trovata proiettata in

Quando tutto fu finito si era appoggiata alla cancellata

appena nel cielo che si chiariva. Non gli disse

Il viso del ragazzo si contrasse e la mano

un accordo spezzato. Tom si strinse nelle spalle. Far

insuperabili barriere di silenzio. ¶ Si guardò intorno stirandosi lentamente

accese discussioni il pezzo si andava costruendo bene anche

musicista e poliziotto. ¶ David si interruppe bruscamente su di

Chiusero a chiave e si avviarono. ¶ Fuori li accolse

notte: una figura indistinta si avvicinò. La macchina ripartì

Tom. David accennò di sì. ¶ "Oh, Dio" pensò Tom

Quando erano insieme non si sentiva mai solo come

e stimolante. ¶ — Ci vediamo. ¶ Si avviò verso casa. Una

e deserta. L'aria si era improvvisamente rinfrescata. Tirò

zip. ¶ Paolo il pittore si girò nuovamente nel letto

venuto tanto presto. Maledizione! Si alzò a bere dell

resto. Tutto il resto! ¶ Si trattenne a mala pena

La porta sulla ringhiera si aprì. ¶ — Sei tu, David

con la testa e si sdraiò sul divano. Anche

sul divano. Anche Paolo si infilò nuovamente nel letto

era un amico, ci si poteva fidare e lui

parlare. Era evidente. Paolo si accese una sigaretta, proprio

nessuno. In che pasticcio si era cacciato. Maledette le

Per tutta la sera si era detta, come migliaia

Alessandro e lasciare che si perdesse. ¶ Ma aveva paura

rinunciare alla speranza che si alimentava ormai di poco

momento di lucida disperazione. Si attaccava a quegli istanti

al battente: cedette. ¶ Annalisa si svegliò con il cuore

e soffice nella quale si muoveva un po' guardingo

del letto. La musica si diffuse in sordina nella

aria a svegliarlo. Mario si alzò a sedere sul

sedere sul letto dove si era buttato in attesa

sulla ringhiera era chiusa. Si sdraiò di nuovo tirandosi

la coperta sulle gambe. Si era addormentato senza rendersene

rientrato più. L'ansia si tramutò in angoscia. Si

si tramutò in angoscia. Si buttò giù dal letto

d'impulso: ma poi si lasciò ricadere sulla coperta

quale buco di Milano si era nascosto. ¶ La solitudine

misura della sua impotenza. Si guardò le grandi mani

orfani. ¶ "Dove ho sbagliato?" si domandò con disperazione. Strinse

silenzio; ma qualche luce si accendeva già. Immaginò le

dalla ringhiera alla quale si era abbarbicata. Ma non

il ferro. ¶ — Chi? Dove? — si gridava da ogni parte

po' dimesso, uno che si faceva i fatti suoi

nessuno; ma educato: questo sì. Un ometto un po

la pena di ammazzare. ¶ Si sentirono delle sirene, uno

gli occhi di tutti si spostarono nel cortile e

di caldo. ¶ Quelli attorno si immedesimavano nella conversazione e

conversazione e facevano di sì con la testa: non

mese al massimo; ma si vedeva subito il tipo

su. — Avete finito? — ¶ Nessuno si muoveva dalla portineria ed

meridionali e altre balle, si sbaglia perché io non

non domandò più nulla. Si attardò un attimo a

malavoglia due cucchiai, poi si accorse di non avere

dalla guardiola il commissario si guardò intorno. Di giorno

minaccioso. Ai quattro lati si aprivano delle ampie scale

in agguato. ¶ La pioggerellina si era trasformata in pioggia

un senso di calore. Si faceva fatica ad immaginare

vita alle immagini. ¶ Queste si allontanavano, perdevano corposità. ¶ Cercò

ancora contraddittori che però si chiarivano lentamente. La tensione

passavano dietro i vetri: si sentiva la musica forte

cortile e le ombre si muovevano freneticamente nel ritmo

e due" pensò sorridendo. "Si starà facendo passare la

l'ansia di rivederlo si trasformava in angoscia. Era

fulmine colpisse all'improvviso. ¶ Si guardò intorno per cercare

quella notte e tutti si erano accorti che i

portinaia. Se poi, come si diceva, l'uomo era

impulsività. Quello che comunque si poteva facilmente prevedere era

facilmente prevedere era che si sarebbe compromessa fino in

per la prima volta si era parlato. Con gentilezza

comprensione, con cautela, ma si era parlato. Passi il

era un assassinio. Così si era resa conto che

un fatto che non si poteva ignorare. Dimentica per

l'associazione arbitraria che si erano permessi. ¶ Il silenzio

ancora che la porta si aprisse gli era andata

furono sotto la pioggia. Si accorse che era tutto

strada a piedi e si pentì di non averlo

bar. Per via Palermo si diressero in via Solferino

Erano pochi passi, ma si entrava in un mondo

trovare le parole giuste. Si domandò, mentre ne studiava

Non sarebbe stato facile. ¶ Si sedette sulla sedia che

cumuli di rifiuti e si sporcavano di nuovo. Lo

di indifferenza. Questa sporcizia si attaccava ai vestiti, entrava

diventava rassegnazione e rinuncia. ¶ Si scosse. Non era venuto

al paese? ¶ Il ferro si arrestò sulla camicia di

di emozione. ¶ — L'Angelo? ¶ — Sì. ¶ Allora smise di stirare

sguardo era grande, ci si poteva annegare. — Commissario — di

di fattura, nulla che si potesse notare a primo

poi ci ripensò e si fermò un attimo come

il fiato sospeso. Non si aspettava che l'uomo

piaciuto. Non piace che si ammazzino gli spacciatori. — Bisognava

facevate muovere ancora però. ¶ — Si, ma ormai lo stavamo

polizia arrivasse prima, loro si coprivano da soli, loro

meglio evitare grane se si può. ¶ L'uomo lo

incontro, abile e capace. Si domandò se era il

hai torto — concluse — vedremo. ¶ Si alzò con calma. Una

Ma per quanto? Non si poteva mai esser sicuri

ed Alessandro era morto. ¶ Si domandò che cosa poteva

in un cerchio che si stringeva inesorabilmente: la polizia

potesse proteggere tutti, poi si domandava da chi e

sembrò di essere seguito. Si fermò davanti ad una

girava intorno. ¶ "Divento nervoso" si disse con preoccupazione. ¶ L

uno che ha fretta. Si attardò a guardare le

Bastava allungare le mani! ¶ Si vergognò fuoriosamente. Desiderò di

era andata bene e si facevano progetti per il

c'era giovinezza. ¶ Tom si teneva un po' in

la possibile risposta. ¶ Alessandro si era tirato su dal

Non dire fesserie — Tom si era alzato di scatto

tu? ¶ La voce gli si era incrinata. La paura

riprendeva piede. Ma nessuno si accorse del mutamento della

riusciva a scacciarli, perché si rendeva conto di quello

un addio. ¶ Ma lei si ribellò. ¶ — Alessandro, faremo qualche

nome come se ci si attaccasse, come se fosse

Se solo una volta si fosse sentito chiamare così

logica. Acutamente. ¶ — Qualche cosa... — si passava la mano sulla

treno da prendere, non si poteva perderlo, è vero

è vero Mario, non si poteva perdere il treno

arrampicati all'ultimo momento, si monta, si parte ragazzi

ultimo momento, si monta, si parte ragazzi, ciao bambini

Lo spettacolo è finito — si guardava le mani come

c'è il resto. — Si lasciò ricadere sul letto

Una collera complessa che si rivolgeva a tutti e

e presenti che non si accettavano. Avrebbe voluto prendere

e nello stesso tempo si rendeva conto che se

gioia e voleva goderla. ¶ Si fabbricò un sogno breve

natalizie, lei e lui si dirigevano verso la loro

al suo paese quando si preparava il Natale. Un

a Milano il Natale si sentiva. Era un Natale

e, di colpo, lei si fermò. Alzò gli occhi

per darle coraggio; ma si accorse di tremare. Se

era arrivato il momento si rendeva conto di non

cuore ruvido ed appassionato si metteva sottosopra. Si sentiva

appassionato si metteva sottosopra. Si sentiva responsabile, in modo

con cui il commissario si era allontanato senza neanche

uno drogato, 1'altro, come si diceva in giro, probabilmente

Tom e Maria Teresa si erano tirati indietro, nell

tirata, quasi triste. ¶ Quando si fu sufficientemente allontanato, Maria

sufficientemente allontanato, Maria Teresa si liberò in modo brusco

mano di Tom e si slanciò per le scale

dell'autostrada dei laghi, si malediceva per non avere

della sua vita. Ora si rimproverava della sua debolezza

una realtà che comunque si sarebbe presentata senza tanti

avrebbe dovuto prendere atto. Si accusava di vigliaccheria e

che la rete ormai si stringeva, che i tempi

per Maria Teresa. Non si domandava nemmeno se c

aveva la testa confusa. ¶ Si sentiva lacerare. Aveva bisogno

in lui; c'era sì la paura di perdere

di amare. Avrebbero pagato! ¶ Si sentì calmo e freddo

già stempiato e grigio. ¶ — Sì. ¶ Baroni accese una sigaretta

e spaventati. ¶ — Ma ora si è deciso. ¶ — Mi è

siamo grati. ¶ L'uomo si rilassò. ¶ — L'ho visto

male, sporchi e disordinati. ¶ Si era animato, bruciava di

di striscia come se si fosse passata la mano

spaventato a morte che si china, lo tocca, si

si china, lo tocca, si sporca, il gesto meccanico

meccanico. ¶ — Ne è certo? ¶ - Sì. ¶ Baroni riprese la sigaretta

riprese la sigaretta che si stava consumando nel portacenere

di silenzio. L'uomo si agitò sulla sedia. Forse

Quando? ¶ — Ci faremo vivi. ¶ Si alzò con grande confusione

sciarpa, cappello. Sulla porta si fermò un attimo. ¶ — Grazie

Baroni lo guardava stupito si rese conto che era

lavoro ben fatto, accurato. Si poteva partire senza pericolo

Alessandro! ¶ C'erano arrivati. Si domandò che cosa potessero

che gli aveva dato. Si vedeva che ci teneva

tutte sue, il ragazzo, si attaccava troppo alle persone

e rischioso. Bisognava che si svegliasse, che fosse meno

amico. ¶ — Devo andare — gli si era inceppato lo zip