Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

riposava la loro istitutrice, Stella Martini; ma la povera

fidava così di lei, Stella Martini, che era doloroso

sua damigella di compagnia, Stella Martini, eran sedute a

loro libri di preci. Stella Martini aveva una di

la pagina bianca: ma Stella Martini non se ne

avete il velo? - chiese Stella Martini. ¶ - No, vado così

parte opposta dove stava Stella Martini. Costei la seguì

risolutamente. ¶ Per tornare da Stella Martini ella doveva ripassare

invece d'avviarsi verso Stella Martini, fece due passi

Acquaviva, Cesare Dias e Stella Martini fossero pallide ombre

Acquaviva, la sorella, o Stella Martini, la damigella di

Con una infinita pazienza, Stella Martini cercava di pettinarglieli

la sorella Laura, o Stella Martini, la damigella di

e Laura Acquaviva, e Stella Martini, le creavano attorno

sua damigella di compagnia, Stella Martini, così buona, così

salotto: o usciva, con Stella Martini. Infine il pretesto

Laura Acquaviva, la buona Stella Martini le portò dei

occhi grandi e limpidi, Stella Martini con la sua

aveva perduto la sua stella del polo, si trovava

loro damigella di compagnia Stella Martini, erano giunte in

ma si scoteva subito. Stella Martini che l'accompagnava

Stagno canta divinamente - osservò Stella Martini. ¶ - Sì - rispose Laura

male? - le chiese premurosamente Stella Martini, impensierita, poichè era

al palco, di cui Stella Martini aveva socchiuso la

innanzi, fatalmente attratta: ma Stella Martini la trattenne, temendo

piacciono assai gli Ugonotti, Stella? - disse Anna, per dir

molto forte? ¶ - Non importa, Stella - replicò la fanciulla, con

male a venire - disse Stella, crollando il capo. ¶ - No

il capo. ¶ - No, no, Stella: lasciatemi stare, io sto

del piccolo dialogo, fra Stella e Anna. E quando

Forse verranno qui - soggiunse Stella Martini che aveva ripreso

scenderle sulle guance. Impensierita, Stella Martini la guardava, temendo

e con Luigi Caracciolo: Stella Martini non interveniva, e

Cesare Dias. ¶ - Grazioso - confermò Stella Martini, per cortesia, e

a Laura, vi era Stella Martini. ¶ - Starete male, per

sorella Laura e di Stella Martini; un'eco lontana

domandò Cesare Dias a Stella Martini. ¶ - Sì, per le

sugli occhi. ¶ Aiutò prima Stella Martini, cortesemente, a mettere

offriva il braccio a Stella Martini. Che pazza speranza

egli aiutò a salire, Stella Martini, poi Laura, poi

presente o Laura, o Stella Martini, o la zia

tutte le vicende umane, Stella Martini, la zia marchesa

quando stava in Napoli. Stella Martini, non vedendolo, ingenuamente

da varii giorni. Solo Stella Martini, due volte disse

che suggerì candidamente a Stella Martini, che mandasse da

Anna usciva sempre con Stella Martini, quasi fosse stata

abbiamo visto più - soggiunse Stella Martini che lo rispettava

tempo con quelle signore. Stella Martini e Anna proseguirono

Anna. Ed essa, quando Stella Martini, arrivate che furono

era: certamente lei e Stella Martini lo avevano quasi

dallo stesso sarcastico sorriso. Stella Martini le parlava; ma

il signor Dias - disse Stella Martini. - Verrà domani... ¶ - Domani

è vero? - domandò ingenuamente Stella Martini. ¶ - ... sì - fece Anna

così: e allora interrogavano Stella Martini che sorrideva, vagamente

conversazione con Laura e Stella; quando, per la millesima

gran parola. Laura e Stella, discretamente, quasi avvertite, si

salutando distrattamente Laura e Stella nel salone. Le due

matrimonio? - chiese tutta lieta Stella, senza vedere gli occhi

ora, nè mai. ¶ E Stella, colpita, rientrata nel suo

vita, senza bussola, senza stella, ora in cima a

della vita reale, che Stella Martini la guardava, crollando

che ha? - le chiedeva Stella parlando di Anna. ¶ - Non

savia Minerva. ¶ - Nuovamente? - ridomandò Stella, un po' angustiata sebbene

la discussione. ¶ Ma a Stella Martini era parso che

sospiro sollevarle il petto. Stella si accostò e la

far qualche male - soggiunse Stella, semplicemente - ma ci è

non sapete, - mormorò dolcemente Stella, prendendole le mani, obbligandola

vi è rimedio - disse Stella, crollando la testa. - Lo

campanello era squillato. E Stella Martini udì sgorgare dal

verrete... di là? - disse Stella, esitando ancora. ¶ - Verrò... verrò

tanto da ridiventar calma. ¶ Stella Martini se ne andò

Anna? ¶ - Ora viene - disse Stella, che era ancora inquieta

che erano assai belle. Stella li lasciò, silenziosamente, volendo

mano. Così la trovò Stella Martini: calma, in apparenza

in sogno: ¶ - Vi rammentate, Stella, di quel giorno in

mai: in quel giorno, Stella, io ho scritto la

delle ragazze e di Stella Martini, quella della zia

volte a Laura, a Stella Martini, con un'espressione

di cui Laura e Stella conoscevano bene la parola

aveva pregato Laura e Stella Martini, perchè si partisse

di Anna, cedettero. Veramente Stella Martini ne scrisse una

odiava tutte le scene. Stella Martini conservò questa lettera

ansietà dell'attesa, che Stella Martini si fece coraggio

È molto affettuoso - soggiunse Stella, porgendogliela timidamente. Osservò che

non lo restituì a Stella: e soggiunse, desolatamente: ¶ - Dias

mantello di lana bianca; Stella, occupandosi dei bagagli: i

con la sola maniglia. Stella Martini, che già si

bene. ¶ - Povera Anna - mormorò Stella, con un sospiro. ¶ Quanto

pallida e bianca, che Stella Martini le disse: ¶ - Siete

si arrestasse nel petto. Stella Martini non credette dunque

Laura e quella di Stella. La damigella di compagnia

tristemente. Lo aveva spento Stella andandosene, in punta di

fa paura - ella rispose. ¶ Stella le aveva dunque preparato

una grotta marina. Adesso, Stella veniva quasi ogni notte

il cheto passo di Stella, Anna schiudeva gli occhi

sonno, era un torpore. Stella ritornava alla sua stanza

sul suo volto. Talvolta, Stella, insospettita, si fermava innanzi

assottigliata, stirata. ¶ Vedendola così, Stella era presa da una

e materialmente. Laura e Stella rispettavano la sua volontà

decadenza. Il tormento di Stella era diventato materno, e

sera, quando Laura e Stella uscivano per qualche visita

scorse sul viso di Stella un'espressione di tenerezza

avvertì nel bacio che Stella le dette, prima di

domenica, e Laura e Stella andavano al Victoria, a

felice - le aveva detto Stella, licenziandosi con un bacio

sorella, a voi, a Stella: ma voi lo sapete

mezzo di salvarvi; perchè Stella Martini mi ha scritto

di Laura e di Stella, dal ballo, sonnecchiava in

o tre stanze con Stella Martini, le aveva mandato

parola per esprimersi. Quando Stella, gli amici, le amiche

matrimonio: ma Laura e Stella erano a un capo

in quella luce la stella polare del suo cuore

di trasformarsi in una stella del firmamento muliebre, non