Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

si inizia questo racconto Teresa e Carolina, le due

complessa, e quasi alta, Teresa era donna forte, volitiva

marito e del padre. ¶ Teresa e Carolina avevano frequentato

La vera cucitrice era Teresa e passava oramai per

stendardo, una bandiera patriottica, Teresa lasciava da parte le

addirittura. In tale circostanza Teresa era rimasta impassibile, padrona

speciale. ¶ Anche la forte Teresa in quei giorni aveva

articolare, rotta dai singulti, Teresa, mentre il Santo Padre

a procacciarsi un pane. ¶ Teresa e Carolina invece, nei

solo ricordo, divenivano incandescenti. ¶ Teresa sorrideva dall’alto, fra

l’altra fuori discussione. ¶ Teresa parlava sempre del figliolo

che ombre e scorie. ¶ Teresa giudicava male speso il

stordimento gli sguardi di Teresa salivano ai gradi alti

felicità nel vederli passare. ¶ Teresa e Carolina rientrando con

sei anni meno di Teresa e cinque di Carolina

del suo stato grave, Teresa e Carolina che già

pietosa verso la sorella, Teresa e Carolina ripartirono alla

dal nemico alle spalle. Teresa si sedette nell’angolo

da non lasciarsi raffreddare, Teresa pensò che il ragazzo

troppi: due in tre. Teresa tagliò corto il convenzionale

subito il pensiero di Teresa, e osservandone la manovra

ripetersi di quell’atto Teresa guardò stupita la sorella

la faccenda del treno, Teresa che a quell’atto

resistenza da quel lato, Teresa e Carolina si prodigassero

risposta fece ricordare a Teresa la cuffia bianca e

nella maniera che sapete. Teresa un po’ rideva per

trattava con familiarità, dicendo “Teresa e Carolina” senz’altro

le galline. Al che Teresa, gettando il tovagliolo sopra

fatto non sapendovi resistere. Teresa si mostrò preoccupata per

di suo pieno gradimento. Teresa diede di traverso, alla

vuoto la parola, e Teresa vi aggiunse, puntandola ed

la direttrice! la direttrice!”. ¶ Teresa e Carolina, con tutte

la propria padrona. Anche Teresa, sotto il predellino, aprì

tutto nero non indifferente. ¶ «Teresa!» ¶ «Beatrice!» ¶ «Carolina!» ¶ Non appena

sedere alla destra di Teresa, sul canapè, e nelle

la vera amica era Teresa, ma che in fondo

forte e deciso di Teresa che a fianco di

bendata, per la paura. Teresa invece aveva fatto i

dondolando il capo, guardando Teresa in un istante di

di slittare. ¶ «Purtroppo!» rispose Teresa. ¶ «Mio Dio!» aggiunse Carolina

hai più visto?» azzardò Teresa tornandole alla memoria la

vuoi…» ¶ Queste reticenze di Teresa accarezzavano vagamente una possibile

tale, e togliendo a Teresa ogni possibilità di procedere

senza economia: “Otto figlioli”. ¶ Teresa e Carolina guardavano l

opprimeva da molti giorni, Teresa e Carolina si alzarono

che siete tanto brave…» ¶ Teresa le mostrò alcune camicie

che portavano le donne? ¶ Teresa, che fino a quel

con le mutande lunghe. ¶ Teresa aveva strizzato un occhio

A poco a poco Teresa, senza accorgersene, aveva preso

la guardava a lungo, Teresa doveva distrarre gli occhi

origini remote e confuse. ¶ Teresa non nascondeva la propria

come la gente volgare: “Teresa e Carolina” o “le

avere quella sposa!”. E Teresa, levatasi in piedi, alzava

tutti gridavano: «Palle! Palle!». ¶ Teresa e Carolina stanno a

per illuminare il mondo. ¶ Teresa architettava questi sogni mentre

maggiore d’ogni successo. Teresa assicurava che i grandi

terrea e polverosa di Teresa, contratta per la fatica

alle loro misure. ¶ Anche Teresa, pensando a quell’indumento

rispondere. La faccia di Teresa, perduta la sua durezza

e la culla!” esclamava Teresa, e Carolina ribadiva: “Sfacciata

quale movimento dovessero fare. Teresa firmò il conto preoccupata

parole. ¶ «Vederci chiaro» disse Teresa sollevata dallo smarrimento e

hai fatto per pagarla?» ¶ Teresa era già sulla via

che vi riguardi.» ¶ Ora Teresa alzava la voce per

non era stata pagata, Teresa fu sollevata ancora da

Senti!» ¶ Al richiamo di Teresa si fermò sulla porta

per aprirti una via…» Teresa diceva ciò ma non

vedere…» ¶ Avresti detto che Teresa, più che dal costo

convincente.» ¶ Gli occhi di Teresa sfavillarono di felicità a

erano gonfie da scoppiare. ¶ Teresa aveva la forza di

suo silenzio una confessione. ¶ Teresa si grattò la testa

molto male.» In fondo Teresa non sapeva che dire

interesse, alle ingiunzioni di Teresa sempre crescenti, la ragazza

qui la Laurina» disse Teresa franca e dura, con

a questa sicura risposta, Teresa parve agghiacciarsi. E il

intendi di fare?» incalzò Teresa con la minaccia nella

nulla da fare”. Mentre Teresa pareva puntar la testa

niente da fare”. E Teresa era sempre con la

Ascoltato il racconto di Teresa, il giovane sacerdote non

quanto si crede» incalzò Teresa contrariata. ¶ «Insomma, stanno bene

Non si capiva perché Teresa si abbandonasse a tante

gusto. ¶ «Onore… onore…» ripeteva Teresa «lo so, Remo è

pensiero chi sa dove. ¶ Teresa prese una risoluzione estrema

tempo possibile», ripeté netto Teresa. ¶ «Ecco, ecco…» Giselda restò

in grado di fargliele. Teresa girava nell’inquietudine e

ad affrontarlo con energia, Teresa lo fissò: ¶ «Vengono a

sillabò risoluto: «tutti insieme». ¶ Teresa rise amaro. ¶ «Tutti insieme

voglio più sentir parlare.» ¶ Teresa lo guardava con ironia

scossa, l’attenzione di Teresa venne colpita da queste

di quella frase rivelatrice, Teresa ebbe ancora la forza

Non metto firme!» urlò Teresa scattando in piedi e

Via! Via! Via!» strillava Teresa assalita da un furore

un colpo di frusta. ¶ Teresa gli si volse sgranando

uscio, uscirono in fila. Teresa a testa alta, rispondendo

calce questa piccola scrittura: “Teresa e Carolina, sorelle Materassi

nella tenuta delle feste. Teresa in viola con guarnizioni

le altre donne» rispose Teresa (dicendo “donne” pareva nominare

trattenere. ¶ «Lo sai», disse Teresa con calma che copriva

da molti anni.» ¶ «Ah!» Teresa parve ritrarsi a quella

quindici giorni… già, sì…» ¶ Teresa prendeva le sue misure

alle zie. ¶ «Eh! Che?» Teresa sobbalzò offesa, quasi non

Con la pentola» disse Teresa cattiva. ¶ «Pentola, yes, grandissima

dei paesi tuoi» concluse Teresa decisa. ¶ Niobe rimise al

occhi di lacrime, mentre Teresa, facendo una faccia sempre

provocato da parte di Teresa una risposta tutt’altro

all’altra, le zie. Teresa teneva il proprio posto

testa incapace di reggere. Teresa fissava Palle all’altra

sosteneva la testa di Teresa, mentre Carolina si sentiva

che dava sul campo. ¶ Teresa e Carolina non si

non scoraggiarlo di più. ¶ Teresa fissava Niobe spiando una

della risposta. E a Teresa tremava la voce nel

da una scintilla illuminatrice, Teresa sobbalzò, e reggendosi la

che cosa dovevo fare?…» ¶ Teresa guardava Carolina con un

si chiariva per incanto. Teresa respirava su quel dubbio

per isfondo, il mare. ¶ Teresa rimase abbacinata come se

smarriva in quelle dichiarazioni Teresa, davanti alla fantesca ebbe

Non abbiamo fame» disse Teresa con tono ironico e

case, ma sì… hum!…» ¶ Teresa, dopo un grugnito, fece

ragione» proseguì Carolina evanescente. ¶ Teresa seguiva il dialogo e

Senta» esordì avvicinandosi a Teresa «senta, le devo dire

non mi vorrà rimproverare.» ¶ Teresa la osservava con rinascente

anche avanti.» ¶ Sul principio, Teresa, corrugò la fronte, a

dovevano prepararsi il corredo. Teresa e Carolina vennero assalite

arabeschi perdendosi golose. E Teresa, che un tempo aveva

esistevano differenze. E questo, Teresa, lo sapeva dire. ¶ «Cosa

non doveva più esistere. Teresa non rispose, e senza

nuovo genere. ¶ «Poverette» diceva Teresa «vengono qui coi quattrini

care mie» seguitava Niobe. Teresa e Carolina si trattenevano

chi lo sa» rispondeva Teresa, «chi lo sa se