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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Novelle napoletane, 1914

concordanze di «Toniello»

nautoretestoannoconcordanza
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di Marianna, il piccolo Toniello. ¶ Non vi riuscì senza
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di educare il piccolo Toniello. ¶ La Inglese andò quindi
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voi volete il piccolo Toniello. Non dico di no
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del bene al piccolo Toniello? ¶ – Se ne sono certa
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anch’io al piccolo Toniello. ¶ Miss Uragan abbandonò il
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ella si occupava di Toniello. Era un grazioso fanciullo
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da un colonnello ungherese. ¶ Toniello sfoggiò il suo abito
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al suo piccolo amico; Toniello, che non sapeva rifiutare
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rumorosa. Dopo otto giorni Toniello ne ebbe abbastanza, e
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Pagato il suo tributo, Toniello era libero, e prima
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nella provincia di Salerno. Toniello non voleva andare ad
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avrà mai dei cittadini. Toniello s’addormentò del tutto
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passò in quell’istante Toniello che veniva dalla stazione
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verso la nostra vettura. Toniello aveva visto Reginella. Egli
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sguardo incontrò quello di Toniello. Da quel momento i
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tempo perduto suo malgrado. Toniello salì dietro la vettura
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e lascio immaginare come Toniello si sentisse compreso da
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si rompa le gambe!» Toniello diventò in meno che
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capo a tre settimane, Toniello e Reginella erano scomparsi
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e, ben diversamente da Toniello, aveva meritato l’approvazione
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domanda: ¶ – Sapete dov’è Toniello? ¶ – Io so tutto. ¶ – In
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fanciulla che ha rapita. Toniello si rovina; m’ha
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rallegrate. ¶ – Voi dite che Toniello ha rapito una ragazza
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essa, saper leggere.» ¶ Intanto Toniello era partito con Reginella
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e verso la Madonna. Toniello fu dunque costretto a
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crearsi un piccolo commercio. ¶ Toniello si buscò qualche spicciolo
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invitati colle canzoncine di Toniello, poi andò essa stessa
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parte di questa somma Toniello comperò da un rigattiere
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che facciamo società? – disse Toniello. ¶ S’associarono. Di gran
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lezioni d’arpa a Toniello che alla sua volta
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mangiava del formaggio, e Toniello fragole e ciliegie: i
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capo a quindici giorni Toniello sapeva suonare abbastanza l
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per l’America, e Toniello guadagnò da solo molti
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la finestra di Reginella. Toniello si metteva là all
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gettava un bacio a Toniello. Poi tutt’e due
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si richiudeva. Addio, Reginella! Toniello ridiscendeva; ebbro di gioia
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era più il migliore. Toniello si guastava, Toniello diventava
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migliore. Toniello si guastava, Toniello diventava interessante, e quando
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soltanto soldi di rame, Toniello faceva un musone lungo
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un musone lungo lungo; Toniello diventava geloso, altro difetto
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sentirsi dire graziosa. Quando Toniello passava davanti a quelle
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era tanto affettuoso, che Toniello dimenticava, perdonava tutto e
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mostrare le unghie lunghe. Toniello scappava disperato. ¶ Una sera
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disperato. ¶ Una sera che Toniello più afflitto che mai
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pagato in oro. ¶ – Eh, Toniello, – gridò Cristoforo, – dove corri
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Vado ad annegarmi, – disse Toniello. ¶ – Diavolo! Che t’ha
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anni giovanili. Poi quando Toniello ebbe finito, disse: ¶ – Non
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vivere, ricordati di vivere. ¶ Toniello non domandava di meglio
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settimana dopo le Pentecoste, Toniello e Reginella andarono soli
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di salire in vettura. Toniello e Reginella si misero
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Non piangere, – le disse Toniello. ¶ – Bisogna che pianga. ¶ – Ma
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lo dirò al ritorno. ¶ Toniello era inquieto, rispettò il
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scambiano degli sgarbi. ¶ Ma Toniello aveva un bel raccontare
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piedi lacerati ed insanguinati: Toniello che la sosteneva il
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faccia verso terra, pregando Toniello di attaccarle una corda
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soltanto confessò spontaneamente a Toniello il peccato che aveva
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annodate. Quando Reginella e Toniello ripassarono da Mercogliano, il
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a rifarsi della privazione. Toniello e Reginella entrarono in
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a battere le mani. Toniello rispose colla sua voce
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attendeva la risposta di Toniello, che non si fece
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ed il più veloce. Toniello fu condotto vicino a
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una lettera indirizzata a Toniello, che se la fece
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di diritto che se Toniello non è a Napoli
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Voi non indovinate chi... Toniello e Reginella. ¶ – Lo so
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che l’abbia con Toniello, anzi la sua maniera
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tranquillo. ¶ – Fra tre giorni Toniello sarà qui – aveva risposto
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infatti tre giorni dopo Toniello colla sua arpa era
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traditore, – disse Pallone a Toniello. – Da mesi e mesi
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danaro che hai addosso (Toniello vuotò le tasche), poi
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da giustiziere di melodramma. Toniello andò a sedersi cinquanta
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al sole che sorgeva. Toniello ebbe un lampo di
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come Didone; del resto Toniello non tornava; questo la
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non si dissimulò che Toniello aveva la voce più
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occhio più carezzevole; ma Toniello sarebbe stato mai capace
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quando un mese dopo Toniello andò all’appuntamento sul
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coll’ombrellino. ¶ – Ah! Eccoti, Toniello, – disse il curato, – mettiti
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mio caro, e canta. ¶ Toniello si provò a cantare
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per consolare il povero Toniello. Finalmente disse a Don
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famoso: Sangue di porco! Toniello se ne avvide, – i
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bella figliuola? ¶ – Ma pure... Toniello... ¶ – Ha sempre in testa
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in testa quel suo Toniello, – sospirò la Placida. ¶ – Tu
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hai ancora in mente Toniello? ¶ – Il povero giovane! ¶ – Non
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mandar tutti in Inghilterra, Toniello poi guadagnava realmente qualche
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ed in mancanza di Toniello fate bene a sposarlo
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dei bei successi di Toniello; poi risolse Reginella a
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vostri. Cercherò di mandarvi Toniello dall’eremita, ma non
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si chiedeva se troverebbe Toniello dall’eremita. ¶ Il pranzo
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di Pallone, né di Toniello, né del pettine di
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Cristoforo, miss Uragan e Toniello; tutti tre erano giunti
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i capelli, e scorgendo Toniello andò difilata a lui
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Beato chi vi vede. ¶ Toniello, che era seduto, alzò
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ombrello verso il cielo. ¶ Toniello s’era un po
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ebbrezza del fuoco: povero Toniello! Quell’allegria finì di
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rialzando gli occhi guardò Toniello, che non la vedeva
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Bevo i tuoi pensieri. ¶ Toniello strappò il bicchiere dalle
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cogli occhi Reginella e Toniello, e li scorse seduti
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s’era avvicinata a Toniello gli parlava con vivacità
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parlava con vivacità; ma Toniello non voleva udirla e
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maestosamente, ed andò verso Toniello. ¶ – Ti proibisco, – gli disse
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lava. ¶ – Gettami, – disse tranquillamente Toniello. ¶ Intanto don Cristoforo, che
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Intanto Pallone, pur fulminando Toniello collo sguardo, tendeva l
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mordendola come un indemoniato. Toniello cantava dolcemente. ¶ Reginella guardò
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vuoi tu? – disse a Toniello. – È colui che amo
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colui che amo? ¶ Ma Toniello non rispose, ed essa
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d’un’Eva, quando Toniello le fermò il braccio
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gambe, superare il torrente. Toniello prese l’arpa sulla
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tutto ad un tratto; Toniello s’era fermato a
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bassa voce: ¶ – M’ami? ¶ Toniello ritirò il piede; la
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casa di pena. ¶ – E Toniello? ¶ – Che temperamento felice! Gli
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l’ha pianta sinceramente. Toniello non ama che Reginella
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Reginella, e Reginella ama Toniello, essa ha giudizio appunto
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essa diventa più bella. Toniello poi, quando ha bisogno