parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Crisostomo Trombelli, Fedro tradotto da Gio: Grisostomo Trobelli, 1797

concordanze di «Un»

nautoretestoannoconcordanza
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1797
e l’Agnello ¶ A un rio medesmo, da la
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Le Rane, che chiedono un re. ¶ Retta fiorìa da
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Rane; ¶ Quando d’aver un re vogliose, a Giove
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richieser, ch’e’ ridendo, ¶ Un picciol travicelio a lor
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Immantinente ¶ Lor manda Giove un Idro, che a lo
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il gran Padre: ¶ Poichè un re buono, dice, vi
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dice, vi dispiacque ¶ Abbiatene un crudele. E Voi ancora
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Voi ancora ¶ Tollerate costui; un mal più grave ¶ Se
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D’alcune piume ad un Pavon cadute, ¶ S’adorna
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bocca a nuoto per un fiume ¶ Passava un Cane
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per un fiume ¶ Passava un Cane. La fallace immago
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boschi a caccia d’un Leon compagne, ¶ Fero d
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Leon compagne, ¶ Fero d’un Cervo d’ampia mole
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contro al Sole. ¶ D’un vicin ladro le pompose
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ne la gola fitto ¶ Un osso sì, che dal
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e la Lepre. ¶ È Un folle avviso dar consiglio
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gemea. Sì la dileggia ¶ Un Passere: dov’è tuo
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alla Scimmia. ¶ CH’ad un, s’è colto una
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di furto era da un Lupo ¶ La Volpe: essa
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scherno. ¶ * Volle a caccia un Leone ir col giumento
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mio racconto: ¶ * Presso ad un fonte ove bevuto avea
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ove bevuto avea, ¶ Fermossi un Cervo, e la sua
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Medico ¶ A Povertà ridotto un Ciabattino, ¶ In luogo ignoto
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tempo ¶ Fier morbo aggrava, un bicchier chiede, e il
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Finge mescer in acqua un rio veleno: ¶ E premio
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il Principe si cangia, un uom del volgo ¶ Null
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racconto insegna. ¶ * Nel prato un Vecchio l’Asinel pascea
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Lupo, ad una Pecora, ¶ Un moggio di frumento il
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in giudicio a chiamarvi un dì costretta ¶ Verrà ch
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aver dato in prestanza un Cane infinse ¶ A la
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infinse ¶ A la Pecora un pane, e a lei
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Che diece, non che un solo, a lui dovea
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Partoriente. ¶ SE cortese è un malvagio, inganni adopra, ¶ Ed
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una sua amica ¶ Cagna, un’altra pregò, che le
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nuovi ¶ Prieghi ricorre, e un brieve tempo chiede, ¶ Finchè
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a morte adduce. ¶ * D’un fiume in fondo videro
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mi dolse; ma ch’un vile ¶ Disonor di natura
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Uomo. ¶ LA Donnola da un Uom dianzi presa, ¶ Per
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se stesso avanza, ¶ E un vano merto a gl
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XXIII. ¶ Il Cane fedele. ¶ UN’improvvisa liberalitade, ¶ Se a
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saggi in van lusinga. ¶ * Un ladroncel notturno per far
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amicarsi possa il Cane, ¶ Un pan gli porge. Il
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Da la Rana in un prato il Bue fu
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De Coccodrilli, è fama. Un Cane adunque ¶ Avendo in
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a bere; ¶ A lui un Coccodrillo: A tuo grand
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la novella, ¶ E ad un, che nato in umil
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aspira. ¶ * L’ossa d’un uom dissotterrando un Cane
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d’un uom dissotterrando un Cane ¶ Trovò un tesor
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dissotterrando un Cane ¶ Trovò un tesor. Gli Dei d
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cresciuto al letame, in un istante ¶ Di regali ricchezze
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NOn dispregi il possente un uom del volgo ¶ Cui
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GLi stolti co’ motteggi un piacer lieve ¶ Cercando, fanno
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periglio. ¶ * Col Cignale incontratosi un Giumento, ¶ Buon dì fratel
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dice, ¶ Ma lordarmi di un vil sangue non voglio
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Strage crudel! Perchè, soggiugne un’altra, ¶ Se per regger
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doni apprendi. ¶ * Stava sopra un Giovenco testè ucciso ¶ Fiero
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testè ucciso ¶ Fiero Leone. Un Cacciator là giunto ¶ Ne
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la Giovane, amanti d’un Uomo di mezza età
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fin. Ecco l’esempio. ¶ * Un uom di mezza età
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Uomo, e il Cane. ¶ UN Uomo a can rabbioso
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Stolta credulità quinci comprenda, ¶ Un frodolento qual ruina apporti
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servidor de l’atrio, ¶ Un, cui fascia d’Egitto
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D’acqua ripien preso un orciuol di legno, ¶ Onde
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per noti giri ¶ In un altro vial il suo
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Testuggine. ¶ NEssun contro a un potente è assai difeso
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ampie ceste ¶ Portava l’un; sacchi pien d’orzo
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celasi fra Buoi. ¶ Quando un lor: misero, in bocca
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salvo al bosco rieda ¶ Un dice; ma se vien
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d’Esopo eresse Atene, ¶ Un simulacro, e in base
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e in base eterna un Servo ¶ Pose, perchè si
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a me rispondi, ¶ Ch’un sol momento al mio
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Ciò che in palese un servo non ardìo, ¶ (Sì
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il giudice ¶ Non fosse un sol Sejano, io mi
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Sonno a’miei Traci un giusto onor rapisca? ¶ Nè
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Fra’ dotti spirti; ebbero un Lin d’Apollo, ¶ Ed
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ho indotto a leggere. Un sincero ¶ Dal tuo noto
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vuoto. ¶ VIde una Vecchia un orcioletto vuoto ¶ Giacer negletto
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v’eran rimasi ¶ D’un ottimo Falerno vecchi avanzi
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cibo ¶ Ristorate le forze, un lieve salto ¶ Da la
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Villano. ¶ CHe più d’un indovin l’intenda Uom
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Del padron si minaccia, un di lor disse, ¶ Se
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l’altre merci ad un macello appese ¶ Esposta vide
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macello appese ¶ Esposta vide un uomo anche una Scimmia
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FAVOLA V. ¶ Esopo e un Petulante. ¶ FAusto evento a
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ne addusse. ¶ * Folle Garzon un sasso a Esopo avventa
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E a lui dà un soldo: ¶ Per Dio, dicendo
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cara, in brieve espongo. ¶ * Un Lupo, cui consunto ha
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consunto ha lunga fame, ¶ Un ben pasciuto Cane a
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il mio racconto insegna. ¶ * Un padre d’un bellissimo
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insegna. ¶ * Un padre d’un bellissimo fanciullo, ¶ Una deforme
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giudicio alcun t’arrenda, ¶ Un sollecito esame il tutto
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la pura toga, ¶ Portava un uomo; allor che da
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uomo; allor che da un liberto, ¶ Cui de l
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gli pugne, ¶ Ch’a un drudo in braccio l
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accorge, che v’è un uom, nulla avvertendo, ¶ Purchè
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E orditi sono a un innocente inganni; ¶ Ciò pure
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XI. ¶ L’Eunuco ad un malvagio. ¶ DI due, ch
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ricerca, ¶ Trovò una gioja un pollo: ed ho in
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Se trovato ti avesse un che ti apprezza, ¶ Già
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tribunale della Vespa. ¶ DEntro un’annosa quercia avevan l
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A le noci giuocava, un Ateniese ¶ Fermossi, e l
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deriso, altri deridere: ¶ E un arco teso in mezzo
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Cane all’Agnello. ¶ A un Agnel che belava infra
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a talento concepisce, ¶ E un tempo fisso porta ignoto
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giorno, ¶ Toglieva il sonno un’incivil Cicala. ¶ Se pregata
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FAVOLA XIX. ¶ Esopo ad un Ciarlone. ¶ NIun altro servo
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Tosto a casa ritorna. Un Saccentino ¶ Il vede, e
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maggiore è nel meriggio? ¶ Un Uom cerco, ei risponde
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altro pervenne, ¶ Vide ch’un Uom non riputollo Esopo
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I Galli di Cibele, ¶ Un Asinel di lor bagaglio
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scorticato ne formaro. ¶ Da un lor diletto la cagion
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giacque, ¶ Che parea morta. Un Topo esca la crede
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Al fin ne vien un che forbito, e lacci
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in cui ber solea un Cavallo, ¶ Mentre il Cignal
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Poeta. ¶ CHe sovente in un sol più senno alberghi
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ascoso, ¶ Per accortezza d’un sol uom, palese. ¶ FAVOLA
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Duci, che per dar un manifesto ¶ Segno, cui seguan
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censuri, ¶ Nè lor d’un guardo (è tal tuo
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si fe’ Minosse, ¶ E un giusto freno a la
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e la Lima. ¶ CHi un più mordace a lacerar
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Ne la bottega d’un ferrajo giunse ¶ Una Vipera
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e il Becco. ¶ QUando un astuto a grave rischio
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Inavvedutamente era caduta ¶ In un pozzo la Volpe, a
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l’uscita, ¶ Il margo un cotal poco alto divieta
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poco alto divieta; ¶ Quando un Becco assetato colà giunto
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l’alte corna, e un lieve salto ¶ Spicca dal
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che spoglia l’Altare. ¶ UN Ladro al fuoco de
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QUanto d’util comprende un retto avviso! ¶ S’approva
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s’è potuto ricavare un senso perfetto; per altro
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alcuno inclini, ¶ Chiesto da un altro il vecchio, così
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avviensi, immantinente ¶ Rompesi; speso un giorno intero avea, ¶ A
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all’altro; e quinci ¶ Un rio piacer la voluttà
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e i Naviganti. ¶ QUerelandosi un uom di sua sventura
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palesa; ¶ Sicchè temendo, che un’ugual sciagura ¶ Non accada
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i tristi. ¶ * Dal freddo un Serpe intirizzito, preso ¶ Fu
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che giunse ove tesori un Drago ¶ Appiattati guardava. Il
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purchè a l’arca un qualche soldo aggiungasi, ¶ Con
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sostegno, al seno stringe. ¶ Un saccente: Simonide, deh nulla
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il mondo tenea sospeso un Monte. ¶ A la fin
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la fin n’uscì un Topo. * A te lo
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Per tesser lodi a un vincitor Atleta, ¶ Simonide, di
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approvò l’opra, e un terzo ¶ De la mercede
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polve aspersi, ¶ Impongono ad un servo, che il Poeta
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perchè esser grave ad un, cui molte ¶ E varie
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godronne il frutto. ¶ Finchè un po’ dunque mi riman
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pietade inchini? ¶ Spesso perdono un reo convinco ottenne; ¶ Il
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Il merta ben, se un innocente il chiegga. ¶ Queste
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pubblico ¶ Far motto a un uom di volgo è
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Mordace invidia, ¶ Anzi che un buon presente, i morti
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FAcean viaggio due compagni, un prode, ¶ Imbelle l’altro
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è fuggitivo. ¶ FAVOLA III. ¶ Un Calvo, e la Mosca
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Calvo, e la Mosca. ¶ UN Calvo, cui nel nudo
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da rio morbo ¶ Sottratto un Uom, e pria promise
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E poscia in sacrificio un Porco offrìo; ¶ E l
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Cura d’illustri giuochi un ricco prende; ¶ E perchè
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rimbomba. ¶ Vide il gioco un villan, e affè (soggiugne
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intorno il plauso, e un lieto viva. ¶ Allor fingendo
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di coprir col manto ¶ Un porcelletto, che di fatti
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Calvi. ¶ TRovossi a caso un pettine in istrada ¶ Da
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pettine in istrada ¶ Da un Calvo: ed ecco un
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un Calvo: ed ecco un altro Calvo accorre, ¶ E
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Fu in qualche pregio un Trombettier, di nome ¶ Principe
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appena, e sol cozzando un Toro. ¶ Un Vitel, che
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sol cozzando un Toro. ¶ Un Vitel, che s’inchini
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quello è adatto, ¶ Che un più saggio di se
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Cacciatore, e il Cane. ¶ UN Can, cui non poteo
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il primier valor perdette. ¶ Un giorno dietro ad un
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Un giorno dietro ad un Cignal lasciato, ¶ Tosto l
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FAVOLE DI FEDRO ¶ Da un antico Manoscritto ¶ DA ¶ MARQUARDO
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veggendo la sua vita un Nibbio, ¶ Prega la madre
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bosco spaventate ¶ Le Lepri un giorno, orsù (disser) fia
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dunque a immergersi in un lago, ¶ Spaventate al lor
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alghe a la rinfusa. ¶ Un Lepre allor: altri eguale
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regal. S’asside, e un bacherozzo ¶ Da un angolo
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e un bacherozzo ¶ Da un angolo spuntar vede, e
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Dormendo ne la selva ¶ Un Leon, mentre a lui
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intorno ¶ I villerecci sorci, un d’essi a caso
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nemico ajuto appresta. ¶ * Aveva un uom fatta un’accetta
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Aveva un uom fatta un’accetta, e il manico