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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «Urvàn»

nautoretestoannoconcordanza
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1985
ufficiale disse di chiamarsi Urvàn. Lui non guardava tanto
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1985
il bambino, una per Urvàn e Ghirei e una
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significato. Era possibile che Urvàn, Gavrila o Ghirei un
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era certo Ghirei. Con Urvàn aveva molta familiarità, e
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Né la madre né Urvàn raccoglievano le sue provocazioni
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e giorni. ¶ Anche a Urvàn toccavano spesso quelle notti
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ucciso una pallottola vagante. Urvàn dentro di sé malediceva
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da chi e perché. Urvàn sapeva che in una
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volontà del destino. Così Urvàn era rimasto solo. ¶ Adesso
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Armata cosacca di liberazione. Urvàn si sentiva correre nel
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selvatica. ¶ Nell’anima di Urvàn, dentro dentro, vagavano ancora
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di ragnatele. ¶ Un giorno Urvàn, con Gavrila, Ghirei, Burlak
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in tanti luoghi» aggiunse Urvàn. ¶ Ma Burlak e Ghirei
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lontana. ¶ Anche lui, come Urvàn, aveva combattuto nella guerra
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più piccola notizia. ¶ Come Urvàn, sentiva che il momento
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le veniva dicendo a Urvàn, a Ghirei, e, quando
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dalla parte del vincitore. ¶ Urvàn vedeva spesso Gavrila conversare
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quantità di informazioni sopra Urvàn. Il suo intuito di
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cui lei era per Urvàn soltanto una presenza dalla
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largo. Aveva capito che Urvàn si era già fatto
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cosa fai?» le chiese Urvàn. ¶ «Quello che ho sempre
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verso l’inverno. Ma Urvàn glielo strappò di mano
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Il fatto era che Urvàn cominciava ad essere sensibile
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alla villa per vedere Urvàn o Ghirei, era sempre
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del paese dei cosacchi. ¶ Urvàn era intimamente soddisfatto che
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ristoro per il kazàk. Urvàn era soprattutto a questo
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sera Marta, Ghirei e Urvàn si fermarono fuori di
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Terek. Del resto anche Urvàn era commosso, perché i
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racconta cose vere» disse Urvàn. ¶ «Lo immaginavo» disse Marta
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alla famiglia distrutta di Urvàn, alla pallottola vagante che
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dimenticare l’attaccamento di Urvàn per il suo popolo
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assolutamente unico sulla terra. ¶ Urvàn era un bell’uomo
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tempo e della storia. ¶ Urvàn narrava dei cosacchi. Lui
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dal ricordo di essi. ¶ Urvàn disse che in tartaro
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del loro avvenire. Ma Urvàn, anziché parlare di esso
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non pensare al futuro. ¶ Urvàn, più realista e assennato
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gli tendevano agguati. ¶ Anche Urvàn a volte, spinto da
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mare d’Aral, perché Urvàn aveva un’anima slava
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La donna medesima di Urvàn, che era morta e
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morti era sacra. ¶ Ma Urvàn non era convinto. Era
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guidato da lui. A Urvàn la cosa non piaceva
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zia, Haha un nonno, Urvàn un altro zio, sia
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o i valenki di Urvàn o di Ghirei, nei
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enigmatico e di stregato. Urvàn, pensoso come al solito
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li fa ritornare?» chiese Urvàn. ¶ «Forse.» ¶ Urvàn disse che
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ritornare?» chiese Urvàn. ¶ «Forse.» ¶ Urvàn disse che il vento
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lo capissero… ¶ Gavrila e Urvàn li vedeva anch’essi
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più forte simpatia per Urvàn. Gavrila porgeva a Marta
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i cosacchi, esattamente come Urvàn e Gavrila, e si
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quartiere contro gli invasori. ¶ Urvàn, benché non fosse il
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fondo in quel pensiero, Urvàn si avvedeva che ogni
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Carnia. Il progetto di Urvàn e di Gavrila, di
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sarà una carneficina» disse Urvàn a Marta. ¶ «Evitate di
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parte?» ¶ Il pensiero colpì Urvàn, anche se non lo
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delle popolazioni locali. Eppure Urvàn sentiva che era impossibile
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casa propria. ¶ Così in Urvàn si riaccendeva un’acuta
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case. ¶ Era difficile per Urvàn e Gavrila convincere gli
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sorprenderli e catturarli. Eppure Urvàn e Gavrila cercavano di
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ancora rientrato, disse a Urvàn: ¶ «Era là che dovevamo
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per una strada sbagliata…» ¶ Urvàn si morse le labbra
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niente di tutto questo. Urvàn avrebbe dato un cappotto
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proprio vantaggio. ¶ Di malavoglia Urvàn e Gavrila prepararono una
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potesse insospettire qualcuno. Ma Urvàn e Gavrila erano ugualmente
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della loro razza, e Urvàn provò per lui una
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con gli occhi a Urvàn e al colonnello, per
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Torniamo dunque in paese.» ¶ Urvàn si avvicinò al Salvadi
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anche un sigaro a Urvàn e a Gavrila, e
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cortile della caserma. Poi Urvàn consegnò la pelle a
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dei principi erano bianchi. ¶ Urvàn quando non era di
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la grande propensione di Urvàn verso una vita di
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della partenza di Arturo. Urvàn soggiunse sottovoce, come fossero
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Non amo le chiacchiere, Urvàn. Se volete sono qua
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mise subito al lavoro. Urvàn stette a guardarla in
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scossa dal fatto che Urvàn e il popolo kazàk
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della speranza. ¶ Una notte Urvàn tornò alla villa raffreddato
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tutto ciò che avveniva Urvàn sentiva delle punte rivolte
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lampada della cucina. A Urvàn parve che fosse in
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di fresco. ¶ «Come va, Urvàn?» gli chiese Marta. ¶ «Non
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vale solo per sé.» ¶ Urvàn cercò di allontanare le
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proprio per quello che Urvàn non era e non
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fra le braccia di Urvàn, mentre all’inizio, quando
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nei suoi pensieri era Urvàn quello che era andato
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diventata la donna di Urvàn le pareva nello stesso
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carne e di ossa. ¶ Urvàn accettò la situazione, ma
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distruzione di ogni legge. ¶ Urvàn non era capace di
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nessuno, neanche in paese. Urvàn in certi momenti diventava
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figura. ¶ Se aveva collocato Urvàn in una posizione specialissima
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della gioia collettiva, e Urvàn perché era un cosacco
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anche Mosca. Così lui, Urvàn e qualche altro, nel
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avevano perduto. Forse anche Urvàn, adesso, si creava delle
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passare. Lo denuncerò a Urvàn e a Gavrila” pensò
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Akmek era allegria, per Urvàn quel vivere di rapina
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d’argento. ¶ Gavrila e Urvàn erano dovuti ricorrere a
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urlo selvaggio, tutti insieme. Urvàn era certo che in
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le voci del coro Urvàn sentiva spiccare quella di
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un giovinotto. Il popolo, Urvàn lo sentiva, gridava il
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esistere senza una patria. ¶ Urvàn e Gavrila sentivano con
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avuto gli anni di Urvàn. Il gran ciuffo di
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benissimo perché Akmek e Urvàn glielo avevano insegnato, ma
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quiete e preoccupate di Urvàn e di Gavrila, per
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stanco, come quello di Urvàn, ma fresco, forte e
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come quelle che raccontavano Urvàn e Gavrila, avvenute nella
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Stai sempre vicino a Urvàn e Gavrila. Loro non
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gente del paese. Neanche Urvàn e Gavrila conoscevano la
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di tristi presagi. Per Urvàn era il segno premonitore
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ne dici?» chiedeva a Urvàn. ¶ «Non c’è dubbio
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molto meglio di noi.» ¶ Urvàn pensò che i cosacchi
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storia vecchia. Gavrila e Urvàn non vennero informati di
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un vero colonnello, né Urvàn un vero capitano, sicché
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quell’entusiasmo. Gavrila e Urvàn erano preoccupati. Che dovevano
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bivacco. ¶ XII ¶ La bambola ¶ Urvàn sentiva sempre più forte
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Sentiva la gioia di Urvàn di riscoprire ogni sera
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nelle sue notti con Urvàn andava creandosi e aumentando
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tempo. L’amore per Urvàn stava diventando il più
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La sua vicenda con Urvàn le pareva fatta di
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via aumentando anche in Urvàn, e che lui l
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e bizzarri per sottrarre Urvàn alla stretta finale della
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conosceva. Si accorse che Urvàn in qualche modo era
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notizia alla villa, mentre Urvàn, che pure la conosceva
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solo una diceria» disse Urvàn. ¶ «Ma non venite da
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punto di appoggio in Urvàn, ma senza trovarlo più
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davvero. Che fare? Cercare Urvàn o Gavrila? La madre
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accorrere gente, soprattutto Gavrila, Urvàn e Ghirei. La faccenda
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punto la pensava come Urvàn, come Dunaika e gli
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come un invasore crudele. Urvàn restò come una statua
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vedi le cose lontano, Urvàn…» ¶ Ma mentre Gavrila diceva
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buio… ¶ Né lui né Urvàn sapevano cosa dire o
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guardava per traverso anche Urvàn e Gavrila, come fosse
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da Marta e da Urvàn. Per loro anzi provava
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paese. ¶ Spesso andava da Urvàn e si fermava a
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ucciso la sua ragazza. Urvàn, sempre più pieno di
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una diecina di fucilati? Urvàn sapeva che i tempi
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gli avvenimenti del presidio. ¶ Urvàn capiva bene il nocciolo
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aveva nominato colonnello. Anche Urvàn era uomo di pace
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non sapeva cosa fare. ¶ Urvàn, pur nella confusione generale
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conoscenza globale della situazione. Urvàn trasecolava nel ricevere i
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le sorti della guerra… ¶ Urvàn non capiva, non sapeva
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il diritto di mangiarsela. ¶ Urvàn non era il solo
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e che pesci pigliare. ¶ Urvàn stabilì che, arrivati a
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degli zoccoli dei cavalli, Urvàn rifletteva che nelle vicinanze
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guerra civile. Gavrila e Urvàn provarono un misterioso brusio
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la sconfitta dei Bianchi. Urvàn pensò che lì si
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Perciò né Gavrila né Urvàn seppero aspettare il ritorno
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di Gavrila e di Urvàn fu questo: “Mio Dio
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che modo cominciare. Allora Urvàn subito lo sostituì: ¶ «Generale
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è che non va?» ¶ Urvàn sentì salirgli alle labbra
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La spia ¶ Gavrila e Urvàn capirono che Krassnov non
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resistenza del loro popolo. Urvàn e Gavrila provavano, più
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ruzzolarono dal cuore di Urvàn come idoli infranti, perché
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altra zona. ¶ Gavrila e Urvàn, ritornando al villaggio, attraversarono
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della casa di Alda, Urvàn si mise in ascolto
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se lo fosse. Anche Urvàn ballò e cantò, e
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lontano. ¶ Arrivarono a cavallo Urvàn e Gavrila, e videro
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poter provvedere al seppellimento. Urvàn, al lume di un
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sotto un logoro cappotto. Urvàn pensò che quello doveva
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gli occhi chiusi malamente. Urvàn fece diffondere la notizia
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paese del presidio, e Urvàn vide confermata la propria
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battaglia a modo loro. Urvàn pensò che era stato
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le donne piangevano sommessamente. Urvàn aveva un’aria cupa
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potevano entrarvi o uscire. ¶ Urvàn andava rimuginando dentro di
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kazàk non l’aveva. ¶ Urvàn la domenica andava a
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e perduta per sempre. Urvàn vedeva, da cento segnali
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agire di testa propria. ¶ Urvàn e Gavrila in cuor
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dei partigiani, anche se Urvàn e Gavrila erano di
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diventata la donna di Urvàn. Ciò riempiva Burlak di
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segreti. Si ricordò che Urvàn e Gavrila lo avevano
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di più i cosacchi. Urvàn sentiva che le crepe
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la signora Esther, Haha, Urvàn, Anita, che adesso era
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avere dei figli da Urvàn, che adesso era per
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modo con cui anche Urvàn aveva sempre evitato lo
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come un tamburo africano. Urvàn, stordito, si lasciava trasportare
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mostri senza fine. ¶ Ghirei, Urvàn e Marta lo stavano
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vento freddo e raggelante. Urvàn non capiva, o capiva
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la sostanza della lettera. Urvàn non seppe se leggerla
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In quei giorni anche Urvàn e Gavrila si parlavano
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lei essere incinta perché Urvàn sentisse fino in fondo
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comprendeva se stessa e Urvàn. Allora veniva fuori il
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passava anche da lì, Urvàn doveva vivere nascosto. Doveva
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continuo queste cose, e Urvàn non rispondeva né sì
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modo che avevano fatto Urvàn e Gavrila. Ma lei
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ormai, né Gavrila né Urvàn, che nessuno ascoltava più
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con me?» gli disse Urvàn, vedendolo tanto agitato. ¶ «Dove
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destino del popolo kazàk. Urvàn pensava ai fratelli sparsi
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uscire, e Ghirei e Urvàn dovettero consumare un po
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non s’impressionavano, e Urvàn neppure. Ricordava ancora, anche
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Gavrila non c’era. Urvàn pensò che fosse nella
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avrebbe potuto essere. Ma Urvàn era convinto di non
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Tutte le vene di Urvàn tremavano per l’incertezza
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Lo fece solo perché Urvàn era un uomo, ed
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propri parti lontani. ¶ Comunque Urvàn e il dottore furono
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buffoneria e dell’esibizione. ¶ Urvàn restava più che poteva
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scopo della sua sortita. ¶ Urvàn sentiva un’intima ribellione
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La missione di lui, Urvàn, era finita. Non gli
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nuova fuga in Francia… ¶ Urvàn decise di andarlo a
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dire una parola” pensò Urvàn. Ma intanto continuava a
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imposte non erano chiuse. Urvàn chiamò a lungo il
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era scesa la notte. Urvàn stava per abbandonare ogni
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Per un istinto misterioso Urvàn non accese la luce
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rivelava una partenza precipitosa. ¶ Urvàn arrivò alla porta della
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la polverina della morte. ¶ Urvàn misurò tutta la sua
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Ma non ribatté perché Urvàn era il capo del
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cosa è successo?» propose Urvàn. ¶ «Va bene.» ¶ «Può essere
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vacca o il maiale. Urvàn e Ghirei guardavano e
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il resto della regione. ¶ Urvàn sentiva che il suo
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da un medesimo destino. ¶ Urvàn e Ghirei arrivarono al
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e dei principi cosacchi. Urvàn pensò che lui e
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e piena di sonno. ¶ Urvàn e Ghirei si sedettero
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aveva salvato. ¶ Ghirei a Urvàn tornarono nella caserma. Qui
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in massa ai partigiani. Urvàn e i suoi sentivano
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più che mai con Urvàn perché dividesse la sua
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riuscivano quasi a pensare. ¶ «Urvàn, devi prendere una decisione
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tu abbia ragione.» ¶ «Resta, Urvàn, non c’è altro
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le cose si aggiusteranno…» ¶ Urvàn la baciava, sorrideva mestamente
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idea di perdere anche Urvàn. Aveva perduto Caleb, Arturo
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Arturo, Ivos, ma per Urvàn sentiva qualcosa di più
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e di particolare. Con Urvàn aveva intrecciato sentimenti tenaci
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era cercare di trattenere Urvàn, di nasconderlo per un
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fare quelle proposte a Urvàn e lui non diceva
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separazione forzata. ¶ Una notte Urvàn si alzò silenziosamente, e
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nessuno, neanche te” pensò Urvàn, racimolando silenziosamente i suoi
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perfezione gli ordini di Urvàn, e la loro fuga
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le vallate della Carnia. Urvàn sentiva sulle labbra, pesante
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Poi non si sapeva. Urvàn non andava più in
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bambini stavano sui carri. Urvàn e gli uomini più
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battaglia e la vendetta. ¶ Urvàn pensava di ricorrere ad
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aria di voler aumentare. Urvàn era rannuvolato e pieno
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diminuire. Dunaika, Ghirei e Urvàn erano sempre più preoccupati
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come orchi e cannibali. Urvàn si accorse di guardarli
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tragedia. I cosacchi di Urvàn li guardavano con una
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i nomadi del mondo. ¶ Urvàn vide passare i carri
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I patrioti fuggirono urlando. Urvàn era angosciato che il
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nella valle di Timau, Urvàn, Ghirei e Dunaika videro
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è passata» disse a Urvàn e a Ghirei. ¶ Ambedue
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1985
perché è morto» disse Urvàn. ¶ «Ma cosa dite, capitano
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una tomba senza nome. Urvàn poi trasse dalla tasca
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ancora lontanissima e irraggiungibile. Urvàn anzi sentiva con fastidio
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misero a urlare, e Urvàn e Ghirei si precipitarono
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grido disperato della donna. ¶ Urvàn e Ghirei erano ammutoliti
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tra questi burroni!” pensò Urvàn. Diede l’ordine di
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guardò dalla parte di Urvàn, e vide che l
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sua madre e di Urvàn, finiti nei burroni di
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di Marta e di Urvàn cominciò a pensare anche
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già lungamente pensati. Quando Urvàn era partito nel cuore
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il ritorno. Pensava a Urvàn e agli spazi vastissimi
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lui stesso. Anche di Urvàn, certo: il capitano che
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sono vedova tre volte. Urvàn è morto, Arturo è
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tagliarsi i capelli perché Urvàn aveva scelto di andare
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inghiottita dal Lager e Urvàn, che se n’era