Enrico Panzacchi, Donne e poeti, 1902

lodi; e s'inchinano a lui, da un pezzo

ha messo tanto studio a trovare il bacillo della

Andavo per via Cavaliera, a Bologna, verso l'Università

udivo ripetere ogni tanto, a voce spiccata, come un

alba del moto italiano a Firenze, nel 1859. ¶ Non dico

s'ondeggiava ancora, quanto a gusto di poesia, tra

il Borgognoni, gli declamai a memoria quasi tutta l

ode. La grande canzone A Vittorio Emanuele ribadì poi

impressione favorevole; e cominciai a volgere dentro di me

Bei tempi e dolci a ricordare! Nella libreria Marsigli

Buonamici, nominato di fresco a una cattedra di diritto

di Firenze; poi attaccò a parlare del suo amico

Italia; ed esortava noi a conoscerlo meglio dalle poesie

Prati? e l'Aleardi? A ogni modo, quella specie

quasi indivisibili, ci demmo a cercare insieme e a

a cercare insieme e a leggere con passione tutti

Quando poi, di lì a qualche mese, si seppe

voleva essere fiorito; ma a tutti impose presto il

Poco dopo io passai a studiare nella Università di

fa? Come si trova a Bologna? Che incontro hanno

de' suoi amici e, a breve andare, mi vidi

lontano. Il più pronto a mostrarsi scontento di lui

passò la sua vita a meravigliarsi perchè non era

qualcuno si era sentito a dire che i suoi

Pietro Giordani li ammoniva a vigilare. ¶ Un giorno arrivò

vigilare. ¶ Un giorno arrivò a Pisa un giornale con

scandalo doloroso! L'ultimo a leggerla fu Cice Tribolati

levassero di torno!... Se a lui piaceva di passeggiare

passeggiare i Lung'Arni a quel modo, o che

Romeo Cantagalli, testimoni, avemmo a morire dal ridere... ¶ Ma

e più ostiche sorprese a loro serbasse Enotrio Romano

in Sardegna. Nel 1867 rimasi a Bologna libero di me

fondai la Rivista Bolognese, a cui il Carducci collaborò

una consuetudine della vita, a me carissima e, ho

di credere, gradita anche a lui. Non è già

qualche osteria di campagna a pranzare insieme. Al momento

diffondersi per tutta Italia a combattere, a vincere, a

tutta Italia a combattere, a vincere, a trionfare. Così

a combattere, a vincere, a trionfare. Così, o in

suoi versi. ¶ L'albero a cui tendevi ¶ La pargoletta

nozze di Cesare Parenzo, a quei molti che altre

hanno obbligato, si capisce, a procedere e ora a

a procedere e ora a fermarmi scartando ricordi innumerevoli

il Carducci effuse dintorno a sè oltre la letteratura

facili speranze, in mezzo a tanti tramonti melanconici che

bisogno che io ricordassi a lui; ma provo bene

desiderio e inchinandomi dinanzi a lui. ¶ II. ¶ Odi barbare

visti degli articoli che, a conti fatti, debbono essere

trattandosi di un libro a cui Giosuè Carducci ha

rapina torrenziale. Cedo però a malincuore. Malgrado ch'io

e assimilazione del gusto, a produrre un giudizio di

selvetta canora. ¶ * ¶ * * ¶ Darò dunque, a modo di note in

audace e nuovo, ma, a gusto mio, bello perchè

mi producono effetto somigliante a una successione viziosa di

solitario verno dell'anima» a cui tengono subito dietro

significate, che siamo usi a considerare come un privilegio

neve, pensò e mandò a uno dei tanti album

melanconica sembra che continui a ondeggiare vagamente sulla ode

de le nuvole ¶ Passa a sprazzi su 'l verde

l'ode è, ripeto, a mio gusto, una elegantissima

de l'anime; ¶ Irrompete a la guerra, o desii

altri mi corregga. Resta, a ogni modo, di questo

mandarlo per il mondo a cercar sua ventura. A

a cercar sua ventura. A ogni modo quella noticina

chinare la bionda cervice ¶ A l'ondeggiante rossa croce

levar la giovine fronte a guardarci, ¶ E, come su

soggetto, si indugia alquanto a descrivere la marina dintorno

l'interno del castello. A questo preambolo felicissimo il

sua penna: ¶ O Miramare, a le tue bianche torri

ombra de le nubi a' golfi ¶ Stanno guardando le

E tona il cielo a Nebresina lungo ¶ La ferrugigna

con la bella donna ¶ A navigare! ¶ Ma come gli

antico Messico non possiede a lunga pezza la perspicuità

Fiore d'Ausburgo; ¶ E a la grand'alma di

Giosuè Carducci è riuscito a imprimere una armonia varia

l'alto infinito, ¶ Varca a' misterïosi lidi l'anima

anima mia. ¶ Ne' crepuscoli a sera di gemmeo candore

la serena pace; ¶ Passi a i concilii de l

odi del volume continuano a porgermi de' bei versi

ode, per esempio, che a primo aspetto si presenta

formato di un settennario a volta piano e a

a volta piano e a volta tronco, unito ad

che coloro i quali, a proposito delle Terze Odi

formano un gruppo dintorno a un punto ideale che

o belle; ¶ Doman morremo. ¶ . . . . . . . . . . . . . . ¶ A me fra il verso

quarta strofa (Lalage, intatto a l'odorato bosco...) sarebbe

un capolavoro; veramente mirabile, a ogni modo, di proporzione

sua vena. In vetta a Monte Mario sono in

del fiume perseverante uguale a traverso i secoli, a

a traverso i secoli, a traverso tante vicende di

mostrando loro la croce, a questo giorno in cui

oltremondana. Già nell'apostrofe a Roma s'è visto

concilii de l'ombre» a rivedere gli spiriti magni

sacro fiume. Nei versi a Gino Rocchi, tutti squisitezza

di qual triste secolo ¶ A noi veniste, pallida progenie

noi veniste, pallida progenie? ¶ A voi tra' cigli torva

l'argomento mi trae a violare l'ordine progressivo

cieli, pe' cieli sereni a la bella ¶ Isola risplendente

i suoi vecchi compagni a riprendere con lui la

nuovo e tutto moderno. A prima giunta par di

risonante mare: ¶ Dà fiori a quello Ofelia sfuggita al

pallido amante, ¶ Dal sacrificio a questo Ifïanassa viene. ¶ Sotto

Conta re Lear chiomato a Edippo errante sue pene

Il vermiglio tramonto ride a le chiome d'oro

scoglioso lido, ¶ O lontana a le vie dei duri

ancora le sue pene a Edippo e questi si

E sopratutto che hanno a vedere in questa isola

questo sovrano privilegio negato a tutta la schiera dei

ode. ¶ Mi rimane anche a parlare di sette fra

l Po rideva fino a lo Stelvio ¶ E il

che in dolor morirono... ¶ A me nel leggere questi

del poeta, quando moriva a questi il figliuolo: ¶ O

quali sempre campeggia, ridendo a noi nel suo selvatico

l'ode del Carducci a raffigurarci, in contrasto, i

ritto, e 'l vulture a sinistra ¶ Volò stridendo, ¶ E

di Memfi, ¶ Cui stanno a guardia sotto il sol

e l'isola, datosi a contemplare il luogo (contemplatus

l'elmo, in fronte a la falange ¶ Guardava il

isola di Faro ¶ Innanzi, a torno il libico deserto

Stia nel deserto e a' barbari ed a gli

e a' barbari ed a gli anni ¶ Regga Alessandria

Disse; ed i solchi a le nascenti mura ¶ Ei

mentre sempre ¶ Alacre, industre, a la sua terza vita

avanti i bestiali numi ¶ A le vendette. ¶ Ahi vecchia

Come la triste fisa a l'orïente ¶ Sfinge sorride

Shelley; ma le vince, a mio giudizio, tutte per

alto, che dà luogo a una singolare e toccante

enfatico. Le ho notate, a costo di dar nel

lontano... Poi veder comparire a un tratto la figura

e dietro lui giungere a piccoli drappelli «i mille

d'Italia essi vanno a cercare la morte «al

e la lira, dedicata «A Margherita Regina d'Italia

ultimo traslato, dico passando, a me non piace affatto

Avrebbe scritto il Carducci, a proposito dell'amore di

combattenti sprezzatrici della morte. A me, essa grida. ¶ Piace

davanti ¶ Al flutto e a l'impeto de' cavalli

l'impeto de' cavalli. ¶ A cui la morte teme

tristizïa su la terra. ¶ A te da' verdi mugghianti

è audace il dire a un poeta, a un

dire a un poeta, a un artista della forza

che tu ti fermassi a un dato punto dell

Ma io sento, forse a torto, che, finita la

una pretesa al mondo. A chi poi mi domandasse

è poesia che seguita a consolare l'Italia della

diminuito d'un grado? A me basta rileggere Miramar

di un grande artista; a me basta pensare che

sinceramente rispetto, confesso che a me muovono una certa

una longevità operosa, come a Victor Hugo, a Tennyson

come a Victor Hugo, a Tennyson e a Lecomte

Hugo, a Tennyson e a Lecomte de Lisle? ¶ III

idea che si presenta a chi pensi l'opera

in su l'aurora, ¶ A mezzogiorno io le distruggerò

confronta quello che è a pag. 173 «Ancora i Poeti

modelli non basterebbe forse a spiegarci. Ma sono baleni

biografi futuri per divertirsi a fabbricare dei pronostici retrospettivi

ha saputo tesoreggiare saccheggiando a man salva dentro al

ne la fossa, ¶ Anche a voi la requie spiace

forme della sua arte. ¶ A crearsi uno stile d

battagliera. Come si fa a tuonare e fulminare continuamente

tutto il suo animo a tutte le grandi correnti

dei caudati sonetti pisani a «Bambolone» e a «Messerino

pisani a «Bambolone» e a «Messerino» potè evolversi, ascendere

più gagliardamente vitale passava, a un tratto, nell'atmosfera

Victor Hugo dovette contribuire a slargare l'orizzonte ideale

l'orizzonte ideale e a eccitare la fantasia del

Io, per esempio, no. ¶ A «SFINGE» ¶ Chi siete? ¶ Io

afferrarlo... Vana fatica! E a lungo andare, tormento psichico

i suoi occhi, scherza a fior d'acqua, facendo

porta ad immaginare - forse a desiderare - voi stessa alquanto

notissime; anzi intorno quasi a ognuna di esse esiste

vostre io sento che a quella bellissima figura voi

sarebbe difficile il dire a voi e a me

dire a voi e a me stesso. Ma dopo

vostra «femminilità» (questa parola, a me antipatica, vi piace

le vostre eroine, appartengono a categorie molto disparate; ma

culto voi vi sforzate a renderlo ragionevole e per

ove ogni figura volge a noi una occhiata persuasiva

le avete amate tutte a un modo di vera

cura che mettete intorno a Cleopatra onde far sparire

lunga e intricata contesa a due generazioni. ¶ Quanto alla

medico nonagenario, fossero venute a generare per forza qualche

spuntato il loro acume a leggere negli occhi di

casa paterna, e andasse a buttarsi, svergognata, fra le

la faccia del Moro... ¶ A questo colore della faccia

appunto lui in mezzo a tanti bei giovani del

perversità del sangue, incitante a gusti morbosi? Di una

lo strano, e quindi a svogliarsene rapidamente dopo il

gli occhi le entrò a poco a poco l

le entrò a poco a poco l'amore; un

cui gli anni cominciano a mettere delle rughe! ¶ La

che lo Schopenhauer dà a questa parola. L'amore

straniero» e si dà a lui con tanto maggiore

glielo dipingevano in mezzo a quei rischi, variamente sbalestrato

della giovane donna anela a vivere per davvero in

invece - chi lo crederebbe a prima vista? - tra la

fredda e sorda fino a quel giorno ad ogni

di nozze, si sente a un tratto avvolta da

altro uomo era simile a lui. - ¶ Questa delicatezza d

Lo straniero cammina dinanzi a sè; e la mèta

e lasciano le donne a piangerli dal lido o

piangerli dal lido o a maledirli dal rogo. ¶ La

intero il suo tributo a questa idealità imperiosa e

giù, come una piuma a mezz'aria col soffio

della donna sembra discesa, a forza di rimanere immota

passionata nell'amore fino a fuggire dalla casa paterna

par che si studi a compensare questo carattere di

poeta fa pronunziare sommessamente a Othello accanto al letto

se pur dobbiamo credere a certi poeti della scuola

Nel teatro di Shakespeare, a somiglianza del teatro antico

confidente amore di Ofelia, a cui, per giunta, uccise

mente impaurita continua ancora a contemplare la scena e

la inviteranno ad unirsi a loro, per narrarle i

scrittore che abbia dato a quel tempo una produzione

multiforme e complessa, difficile a essere abbracciata in una

financo, per certi particolari, a Pietro Aretino; ma subito

si sarebbero stampati intorno a lui uomo e scrittore

Luigi Prunas ha studiato a fondo il suo autore

che s'è deciso a fare un passo risoluto

chi si senta obbligato a farne un altro verso

suo biografo pare occupato a mettere dei sordini sulle

dovrebbe vibrare, senza ritegni, a onore e a gloria

ritegni, a onore e a gloria di lui. Si

durò per cinquant'anni a correre attraverso il campo

provocazione alcuna - buttandosi addosso a questo e a quello

addosso a questo e a quello. E talvolta erano

trapassavano le ossa. ¶ Eccettuati, a mala pena, il Manzoni

voler «fare il processo» a tutta la sua vita

fatti di voler rispondere a quel povero Mazzini; ma

non ne fece nulla, a quanto io ricordo. ¶ Prosseguì

che i lettori arrivavano a non capire più nulla

umano chiunque si adoprasse a togliergli o a scemargli

adoprasse a togliergli o a scemargli il conforto della

polemiche il Tommaseo accenna a dispareri in materia di

quanti di noi piglierebbe a calci! - Certamente nella sua

però sono convinto che a quella facile irritabilità e

quella facile irritabilità e a quei frequenti, dissidi un

vagamente. In una lettera a Giorgio Sand, dandole conto

pronto ad alterarsi e a muovere in guerra, anche

che arrivasse del tutto a sopprimerlo. Curiosi fenomeni! Alcune

dalmata. ¶ * ¶ * * ¶ E questo aiuta a spiegare molte cose: tutta

sua sottomissione religiosa unite a così frequenti ardori di

vissuta. Questo aiuta sopratutto a definire tutto il carattere

solo adesso si arrischia a trarlo fuori e non

editore che gli stampò a Venezia, nel 1840, un breve

insidiata, amorosa e anelante a redimersi per virtù d

sposa; e l'aiuta a vivere pura e a

a vivere pura e a morire cristianamente. Abbondano nel

fuori d'Italia e a noi del tutto ignota

egli un giorno confidava a Gino Capponi che non

Capponi che non riusciva a precisar bene il limite

domanderanno come mai, accanto a tanti versi mediocri mantenutisi

e Polissena; non possiede, a grande intervallo, l'idealità

il secondo, che trasporta a un tratto la fantasia

che metteva le mani a uno dei libri più

maturati e volgevano propizi a questo speciale genere di

avevano aperto vasti orizzonti a invenzioni narrative in cui

del rapimento vittorioso dinanzi a quelle solitudini per la

E notate differenza rispetto a quest'ultimo: nel descrivere

Gioberti - che si pone a lottare d'invenzione al

prairies sans bornes errer à l'aventure des troupeaux

annèes, fendant les flots à la nage, se vient

une ile da Meschacèbè. A son front ornè de

ornè de deux croissants à sa barbe antique et

mentre metteva in bocca a fra Cristoforo quelle ultime

ammonimento e di congedo a Renzo e Lucia sulla

shakespeariano. Attala è presso a spirare e il prete

muto, accorato e attonito a quegli apparecchi d'una

dell'olio santo, rompe a un tratto il silenzio

rendrat-il la vie à Attala?...» ¶ E anche la

lune preta son flambeau à cette veillèe funèbre. Elle

melancolie qu'elle aime à raconter aux vieux chènes

d'incenso; e segue a suonare per l'aria

l'aria d'intorno a noi il versetto di

erba dei campi». ¶ MIGNON ¶ A chi legge il Guglielmo

sua grande figura incomincia a farsi una solitudine triste

del Faust: ¶ L'anime a cui volgea di amor

visti dalla sua finestra a Weimar i reggimenti prussiani

prussiani in fuga; indi a poco i soldati francesi

insolenti, e lo costringono a bere e far brindisi

e le belle cominciano a non risparmiargli «l'ingrata

rassegnata del secondo. (Vedi a questo proposito la storiella

vera poesia giovanile passa a un tratto per l

Goethe ed egli ritorna a scrivere, direbbe il Leopardi

poeta vi ha delineata a pochi tratti la sua

quel paese!» ¶ La fanciulla a questa domanda rimane muta

quel canto in bocca a Mignon, non si sarebbe

anima della fanciulla scende a far l'ufficio di

di più, ci sarebbe, a dir vero, un tanto

per preparare l'attenzione a qualcosa di straordinario. Al

Wolfang Goethe; mais elle a lu tout Frédéric Schiller

sentimentale que naïve, elle a plus d'idéalité pesante

Eckermann. ¶ * ¶ * * ¶ Chi ha insegnato a Mignon la sua canzone

sonno infantile? Essa ignora. ¶ A un tratto sopraggiunge l

vivere una notte accanto a Lui, giacere nel suo

stretta da lui fino a perderne il respiro!... Detto

egli passa talvolta innanzi a tutti i moderni. È

petto gli cadde. Seno a sen, guancia a guancia

Seno a sen, guancia a guancia allor s'uniro

s'uniro... Ma pari a marmo effigiato, Arminio Nel

molta fisiologia e patologia a braccia; e invece si

Si spendono venti pagine a fotografare un mercato, a

a fotografare un mercato, a descrivere una stamberga, a

a descrivere una stamberga, a vivisezionare il carattere di

carattere di un portiere, a dipingere le mosse, il

si ricominciò in Italia a parlare di Silvio Pellico

parlare di Silvio Pellico, a proposito del centenario della

di Saluzzo si apparecchiava a celebrare degnamente, quanta parte

dei quali si continua a parlare e a scrivere

continua a parlare e a scrivere con frequenza mentre

ragioni congeneri si uniscano a prova a renderlo abbastanza

si uniscano a prova a renderlo abbastanza chiaro. ¶ I

che sorgeva e accennava a trionfare in Italia; e

soggetti. Meglio per loro, a occhi chiusi, meglio cento

ti mostri poeta anche a chi non vedesse fuor

e lo sentono predestinato a cose veramente grandi; e

che si schiude dinanzi a lui. ¶ Un bisogno vago

intellettuali e letterarie cominciava a fermentare anche in Italia

era, anche in questo, a capo d'Italia. La

innamorato, che spesso dentro a palchetto del teatro della

delle figure secondarie vicino a lui.... ¶ Una lettera del

intercettata dall'Austria, ruppe a un tratto e tragicamente

anime umane sono messe a prova difficilissima e decisiva

l'esempio del Manzoni a provare quanto vi sia

paziente mansuetudine siamo obbligati a vedere un carattere di

un guadagno di fronte a tutte le altre sue

un momento, parve destinato a rappresentare nelle lettere italiche

inimiche potenze e andava a spegnersi in un tetro

che molto debba soffermarsi a considerare la educazione letteraria

stile italiano bisognava andare a cercarlo, piuttosto che alle

alle anagrafi di Firenze, a quelle di Parigi. Vero

il Manzoni, andato giovinetto a Parigi, si trovò subito

adesso; ma io seguito a credere che al Manzoni

Manzoni, e per conseguenza a tutta la letteratura italiana

stabilitosi anch'egli giovanissimo a Marsiglia, nella città mercantile

alla letteratura francese, deliberato a farne la professione della

carme foscoliano I Sepolcri a scuoterlo, a infiammarlo, a

I Sepolcri a scuoterlo, a infiammarlo, a dargli una

a scuoterlo, a infiammarlo, a dargli una specie di

peso, non era facile a compiere, come, ahimè, una

ahimè, una evoluzione politica! A Milano Silvio Pellico insegnò

che abbiano piuttosto contribuito a renderla severa. Esaminato il

conclude: «Quando io penso a Silvio Pellico, non so

secolo erano arrivati mai a elevare di tanto i

loro. Lanciotto (novità arditissima a quel tempo) non è

mi saria fratello. ¶ Guai a colui che osasse amarla

amarla! Il giuro, ¶ Guai a colui! Lo sbranerei col

al brando corre; ¶ Credilo, a stento la trattengo!... ¶ Lo

Francesca nel terzo atto, a cui nuoce qua e

di vera passione amorosa a una scioltezza e un

sonno!.... Malatesta è sordo ¶ A rimorsi, a procelle,... io

è sordo ¶ A rimorsi, a procelle,... io veglio e

di piombo. Dei momenti, a giudicarla dai discorsi, Francesca

affetto colpevole, fa pensare a una principessa romagnola del

Pellico pone in bocca a Paolo, parmi che si

in bocca dal Fabbri a Paolo stesso: ¶ Patria per

vera. ¶ III. ¶ E torniamo a Silvio Pellico. Quale meraviglia

Siate albergo ai prodi. A quelle antiche ¶ Lance il

monte; ¶ E orrido più a sinistra e di pendenti

forze che lo costringe a vacillare e piegare sotto

accento e paiono esaltamenti a freddo; la stessa pietà

e ne chiede ragione a Dio con un'apostrofe

gli uomini e chiamarli a verità. - Ma mentre ci

amantissimo spirto ¶ Luce sia a tua ragione, a tuoi

sia a tua ragione, a tuoi canti: ¶ Spirar dei

la critica è obbligata a fermarsi dinanzi a un

obbligata a fermarsi dinanzi a un fatto che contiene

suo capolavoro, ma che, a ragione, si considera come

entra più, segreta consigliera, a piegare l'animo in

tante volte letti, e a breve andare la prima

e non deludesse più a lungo il pubblico italiano

buona volontà, si rimetteva a qualche lavoro di lena

aveva molto onestamente scritta a Federico Confalonieri nel Maggio

altri buoni mi consigliereste a scrivere..... Ottima è la

con riverente pietà dinanzi a questa confessione. ¶ Note ¶ [1] ¶ Femminismo