Enrico Panzacchi, Raffaello Sanzio da Urbino, 1893

prima volta nel Panteon a visitare la tomba di

Ed io mi adoprai a spiegarmelo; e anzi dopo

ingente lavoro, fu preso a un tratto dai primi

proprio appartamento e andò a rifugiarsi in un padiglione

pittore. Baldassare Castiglione, scrivendo a sua madre, dice: - Roma

poveretto Raffaello! - ¶ Di lì a pochi giorni tutti i

vario dell'arte; e a gittare gli sguardi oltre

duchi suoi padroni, invitato a Mantova a fare il

padroni, invitato a Mantova a fare il ritratto di

della Pinacoteca di Brera a Milano, ove oggi sorride

il maestro avea dipinto, a prima giunta, credete d

la sua carriera artistica, a pervenire all'eccellenza movendo

che noi siamo costretti a dire: - Questo è Raffaello

un'anima ascoltante, aperta a tutte le voci che

mi dà argomento anche a ricordare due sentenze di

sentenze di Michelangelo intorno a Raffaello. Una volta, da

dell'arte, lo doveva a lui, Michelangelo; e questa

di Urbino ebbe sempre a giovarsi di eccitamenti esteriori

Raffaello. ¶ Che cosa abbisognava a lui per prendere il

egli riuscì infatti, vale a dire un trionfatore e

davanti alla storia?... Bisognava a Raffaello di slargare il

fanciullo portentoso, in mezzo a quegli spiriti eleganti, a

a quegli spiriti eleganti, a quelle gentildonne piene di

isolato sopra un ponte a condurre qualche rigido affresco

precetti di Baldassare Castiglione a quelli di Timoteo della

d'Urbino e viene a Firenze. Un orizzonte ben

vasto si schiude innanzi a lui. Nel 1504 egli arriva

del Sarto, giovinetto, comincia a fare le sue prime

Agnolo ove si raccoglievano a veglia e a dispute

raccoglievano a veglia e a dispute feconde, e spesso

alcuno; tutti vogliono bene a questo giovane umbro che

cognizioni artistiche. Si offre a tutti graziosamente per discepolo

Raffaello. Egli è aperto a tutte le impressioni, egli

per imitare sempre, deliberato a imitare tutti; invece egli

si accinge ad assimilare, a fondere, a trasformare tutto

ad assimilare, a fondere, a trasformare tutto nella propria

pitture fiorentine e va a copiare al Carmine il

avidamente l'occhio intorno a sè; e dovunque trova

trova modo di rapire a lui il suo segreto

Madonna della Tribuna concorrono a formare questa Deposizione raffaellesca

delle pieghe si richiama a questo e a quello

richiama a questo e a quello. Eppure chi, appena

si pensa più che a lui. Però l'opera

Quando Pietro Soderini, gonfaloniere a vita della repubblica, vuole

non è egli debitore a Firenze! Qui egli ha

da visioni di paradiso. A Roma potrà averne di

Raffaello d'Urbino va a Roma, Giulio II ha

II ha già commesso a Michelangelo il proprio sepolcro

Michelangelo fosse pittore e a Michelangelo toccò di sottomettersi

moderna! ¶ Raffaello venne chiamato a Roma dal Papa, forse

papa Giulio II dice a questo giovine venticinquenne: “Dipingimi

del Sodoma), egli dice a Raffaello: “Leva via tutto

e sollecito si mette a dipingere e completa la

suol citare Michelangelo ma a torto, io credo. Michelangelo

e si deve dare a questo vocabolo. Michelangelo è

genio, degno di stargli a fronte, si cimentasse con

fu anzi troppo facile a tutti il mettersi dietro

tutti il mettersi dietro a quella insegna perigliosa! ¶ Io

Raffaello d'Urbino. ¶ III. ¶ A costituire questa scuola abbisognava

ai pittori che venivano a Roma da ogni parte

agli Umbri, potè imporsi a tutti perchè con tutti

e li disciplinava, perchè a tutti aveva conceduto qualche

cosa avea mutuato. Ognuno, a qualunque regione o tradizione

nuovi bisogni suoi. Fino a quel tempo i pittori

nell'Umbria; più vivace a Firenze; smagliante di bellezza

e di pompa signorile a Venezia. Tutto ciò in

questo grande impulso, dimenticava a poco a poco ogni

impulso, dimenticava a poco a poco ogni intento particolare

sue tele, doveva parlare a tutta quanta la cattolicità

tempi e s'affrettava a circondare di tutti i

Questa pittura romana, destinata a così grande ufficio, doveva

Egli istintivamente è tratto a forzare la voce e

all'indole sua, anche a Roma, Raffaello cercò un

antichità. Prima di recarsi a Roma, Raffaello si era

si era trovato poco a contatto dell'antico. Checchè

disegno delle tre Grazie a Siena, e per quanto

Siena, e per quanto a Firenze abbia visti e

Roma si trova davanti a tutti i tesori dell

il popolo li illustrano a gara e li accolgono

i Papi gli danno a eseguire e che egli

nuovo e grandissimo coefficiente a tutte le altre educazioni

già da lui maturate a Perugia, a Urbino, a

lui maturate a Perugia, a Urbino, a Firenze; e

a Perugia, a Urbino, a Firenze; e con la

ha fatto il tempo a quelle pitture! Dapprima subì

Roma, passeggiava un giorno a braccetto col suo compaesano

per le Loggie. Voltosi a lui d'improvviso gli

Questo buon Maratta procedeva a certe sue lavature “con

Papa e dette ragione a Maratta perchè egli, il

nessuno ha mai pensato a restaurarle. Per cui, voi

loro celebrità, venendo esposte a tutte le ingiurie della

sopratutto chi si adopri a coordinare il concetto informatore

d'Urbino. Il quale a Roma manifestò in grado

Apollo e Marsia, appropriatissimi a simboleggiare l'assidua lotta

stimolo e di incremento a tutte le arti. Di

che dà le Pandette a Triboniano, e Il papa

dipingeva la Disputa capitava a Roma un frate tedesco

tanti Tedeschi, in pellegrinaggio a Roma. S'aspettava di

la mistica Gerusalemme, invece (a detta sua) aveva trovato

il frate ribelle cominciò a pensare il motto: “Io

doveva servire di principio a tutte le altre negazioni

con l'Antiriforma; ma a difesa del dogma, per

specie di apice, incomincia a somministrare delle forti prese

troppo; tutti sono intorno a lui ammirati e quasi

stato da solo bastante a riempire la vita di

un uomo centenario e a domare i muscoli di

Raffaello. Ed ecco Raffaello a capo anche di questa

sua relazione, siamo costretti a stupirne come di un

anacronismo. ¶ V. ¶ In mezzo a tanto lavoro era possibile

Ecco perchè quando pensiamo a Raffaello ci sentiamo compresi

madonne del mondo. ¶ E a proposito di tutte quelle

critiche, che si fanno a questo grande pittore, uno

che seggono in cattedra a dissertare e sentenziare su

signore, per non sottoscrivere a sentenze date in senso

molto dubbie. ¶ Quanto poi a certi altri aspetti di

diciamolo, se ci piace, a nostra gloria, siamo anzitutto

meraviglia, precisamente come riesce a noi letterati di meravigliarci

resto (e mi approssimo a finire) io vorrei, o

poi tornava da capo a guardare, a studiare, ad

da capo a guardare, a studiare, ad ammirare. Interrogato

ci troviamo di fronte a una vera e completa

porti degradazione o turbamento. A questa altezza morale delle

volta si lasciava andare a dei moti immeritati d

mi ha fatto nascere a questo mondo insieme a

a questo mondo insieme a Michelangelo!... Lo so bene

ormai si sono abituati a non disgiungere l'immagine

mi sono ancora acconciato a certe novissime teorie. Per

anatomiche. ¶ E ricordiamolo; noi a forza d'aver paura

lasciamo dire e fare, a poco a poco, tutto

e fare, a poco a poco, tutto si oscura

tutti, ci ha condotto a termini molto infelici. Ma

uomo, io mi rivolgo a quella nostra grande epoca