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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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1902
un lungo fremito correva a me le membra ribelli
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1902
specie di nicchia, aperta a riceverla, l’attendeva. La
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1902
e solenne! – non potei a meno di mormorare ad
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1902
sai, mi hanno insegnato a sapere. ¶ — Evvia, – esclamai, – tu
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1902
devi e puoi fermarti a tempo. ¶ — Ma in che
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1902
dal nostro essere, che a noi sfugge. ¶ — È vero
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1902
un misterioso, nuovo senso a noi ignoto. Esse sentono
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1902
Esse sentono ciò che a noi è celato. Ed
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1902
idea?... ¶ — Sì, domandare consiglio a lui, al vecchio Kalika
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1902
al vecchio Kalika stesso.... ¶ — A lui! ¶ — Che te ne
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1902
E ci lasciammo. ¶ Intorno a noi Komokokis taceva nella
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1902
sposa per sempre. ¶ Attrassi a me il gracile fiore
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1902
creatura di questo mondo, a noi tanto straniero, potrà
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1902
Sì, perchè sarebbe lei a portarne la pena. ¶ — In
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1902
Amore”. ¶ — Lo credo bene a cent’ottant’anni! ¶ — Mi
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1902
ch’io stento ormai a riconoscerti? Tu parli come
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1902
nel quale siamo caduti a tradimento, che mi ha
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1902
cuore, alla mia mente, a tutto il mio essere
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1902
e sola: bisognava sottrarsi a quel mondo, per conquistare
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1902
io cercassi di negarlo a me stesso. La nostalgia
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1902
non mi trovassi più a chissà quante migliaia di
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1902
solo di essere nata a Komokokis. Una sola cosa
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1902
Kamelia cercheremo di sfuggire a lui.... e al destino
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1902
Senti, lasciami rivelar tutto a Kamelia. Una voce misteriosa
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1902
tacque, perplesso. ¶ — Lascia fare a me, amico mio. Io
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1902
no, – susurrò dolcemente. ¶ E, a bassa voce, disse ancora
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1902
pronta.... ella è decisa a seguirmi.... bisognerà affrettarsi, dunque
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1902
dispone, può far presto a metterci le mani addosso
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1902
mio, – le sussurrai, – affidati a noi. ¶ E ad Edoardo
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1902
Kamelia era in mezzo a noi. ¶ Ci dirigemmo a
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1902
a noi. ¶ Ci dirigemmo a passo lesto verso un
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1902
Gravi castighi eran minacciati a chi ne avesse tentata
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1902
punto la luce veniva a mancare ai loro occhi
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1902
che ci dovea sottrarre a fato crudele che regolava
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1902
una parola, che dovea a me e ad Edoardo
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1902
scaglioni, su’ quali avanzavamo a fatica, essa ci appariva
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1902
erta e diritta, innanzi a noi. ¶ Ora procedevamo più
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1902
ormai. ¶ Edoardo si gettò a terra, Kamelia venne a
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1902
a terra, Kamelia venne a posar la testa sul
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1902
sua vita avea sino a pochi istanti prima palpitato
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1902
viva roccia. E cominciai a notare una stranissima cosa
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1902
offuscato e illanguidito. ¶ Intorno a noi eran quasi ormai
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1902
più profonda era davanti a noi. ¶ Ci arrestammo alquanto
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1902
ci apparve dritta, quasi a picco. ¶ Ci fermammo inquieti
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1902
mia diletta, tutta affidata a me, ormai, non mi
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1902
giunti, – coraggio Edoardo. ¶ Davanti a noi era il piano
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1902
fine della terribile scala a picco: il riposo, la
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1902
abbiamo scampata bella! – riuscì a mormorare, ansimando. ¶ — Lo vedi
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1902
questa operazione, come ebbi a constatare, badavano indistintamente uomini
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1902
delle piccole loro abitazioni a cupola, tutte formate del
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1902
formate del solo piano a terreno, ma benanche della
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1902
occhi profondi, aperti forse a visioni che i nostri
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1902
occhi ignari non riuscivan a percepire, ne’ loro lunghi
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1902
loro lunghi silenzi, che a noi parevano eterni? ¶ Che
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1902
viventi d’una vita a noi ignota?... ¶ Qualcosa di
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1902
nostra anima provare dinanzi a mille imprevedute rivelazioni d
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1902
dorso del colosso sino a toccare terra, colonnine agili
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1902
e ci invitò tacitamente a seguirlo. ¶ Passammo anche noi
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1902
arrestarci: e si genuflesse a terra, a modo degli
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1902
si genuflesse a terra, a modo degli orientali. ¶ Noi
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1902
nostra psiche, era costretta a sollevarsi, a pensare a
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1902
era costretta a sollevarsi, a pensare a qualcosa e
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1902
a sollevarsi, a pensare a qualcosa e a qualcuno
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1902
pensare a qualcosa e a qualcuno di grande, di
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1902
al mio orecchio, ritornava a molcere il mio udito
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1902
era in piedi davanti a noi, e in quella
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1902
fece uscire. ¶ * ¶ Ora davanti a noi era come una
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1902
arbusto o un fiore a’ cigli. Anzi la sua
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1902
di fiori. ¶ Kalika prese a salire, senza far parola
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1902
tremolante. Le piccole case a cupola, minuscole perle incastonate
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1902
non poteva udire, vennero a titillarmi l’orecchio e
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1902
vago parve passare davanti a’ miei occhi. ¶ Stava per
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1902
L’aria luminosa, davanti a me parve condensarsi, raccogliersi
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1902
ch’era apparsa davanti a noi era quella d
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1902
si mosse, ma nè a me nè a Edoardo
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1902
nè a me nè a Edoardo fu possibile afferrare
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1902
e noi sian soliti a risponder loro con le
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1902
organi limitati non riescon a percepire. Il vostro orecchio
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1902
solamente perchè non riescite a sentirlo – come il vostro
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1902
forza, la potenza che a me qualcuno ha voluto
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1902
Maestro, – conclusi io, – venite a darci, in fondo, la
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1902
spiritisti invano s’arrabattano a fornirci, lassù, ne’ nostri
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1902
di sentirmi molto attratto a convenirne anch’io. È
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1902
che qualcosa esiste intorno a noi che i nostri
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1902
da una forza ignota a noi superiore.... Sia il
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1902
parole. ¶ — Ed ora venite a me, figliuoli, – proseguì egli
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1902
egli continuo: ¶ — Sì, vado a compiere l’ultimo nostro
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1902
Fratello che ha lasciate a noi le sue spoglie
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1902
e corpo, veramente lui, a far parte della vita
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1902
luminose, che venivan quasi a sfiorarle i piedini di
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1902
ch’egli è contrario a noi, al nostro amore
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1902
che ci aveva condotti a Kalika. ¶ Egli era il
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1902
amico aveva alfine appreso a parlar la lingua, per
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1902
Non so, non riesco a comprendere bene.... qualcosa di
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1902
una sottilissima essenza, destinata a conservarne inalterato il corpo
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1902
E allora ne apparve a tutti, chiarissimo e vivido
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1902
vostro mondo – ho trascorso a fantasticare, a scrutare ne
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1902
ho trascorso a fantasticare, a scrutare ne’ misteri dell
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1902
che non volea venire a me, non avessi stabilito
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1902
avessi stabilito di andarla a cercare io stesso, gettandomi
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1902
quel momento che venni a conoscenza di questo strano
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1902
conoscerete. ¶ — Ma, perdonate signor.... A proposito c’indicherete, se
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1902
meno formidabile, che solo a noi Maestri è dato
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1902
noi dunque.... destinati ormai a trascorrer tutto il resto
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1902
ad un altro mondo... a Komokokis. ¶ — Rassegnamoci, allora. ¶ — Non
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1902
perfetto anch’io, perchè, a dir la verità, comincio
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1902
dir la verità, comincio a morir dalla voglia di
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1902
arriva, senza tutto ciò, a centosettanta anni come se
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1902
tramandanti luce che venivan a lui e sparivan negli
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1902
Sono essi che vanno a prendere negli abissi, ove
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1902
le induzioni, le conclusioni a cui eran venuti i
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1902
ma continuate, applicate, venienti a conclusioni per noi inaspettate
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1902
meravigliati, noi non potevamo a meno di coordinare tutte
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1902
quasi delle misteriose verità a noi ora presenti, trapelate
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1902
abitato, diceva, era circondato a volta da spaventevoli abissi
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1902
sono i tunnels verticali, a zig-zag che si
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1902
zag che si vanno a perdere, senza fondo, nelle
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1902
durato un tempo che a noi era stato impossibile
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1902
ove eravamo discesi, questo a noi era perfettamente ignoto
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1902
serena, non soggetta nè a temporali nè a soverchi
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1902
nè a temporali nè a soverchi sconvolgimenti terrestri, dovean
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1902
sconvolgimenti terrestri, dovean ridursi a poche migliaia di creature
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1902
modesta tribù che veniva a trovarsi a tutto suo
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1902
che veniva a trovarsi a tutto suo agio nello
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1902
e Colui che presiedeva a’ loro destini. La loro
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1902
elevare la mente fino a Lui. Qualunque luogo era
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1902
ciò: si raccoglievano, pensavano a Dio, e questa era
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1902
vostri libri può dare a voi – allora noi assorgiamo
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1902
ben semplice, e ridotta a ben facile cosa. Qui
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1902
tranquilla, satura di essenze a noi ignote, le funzioni
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1902
una certa specie che a me fece ricordare subito
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1902
portata dal vento va a coprire de’ suoi chicchi
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1902
famosa Manna che servì a nutrire nel deserto gli
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1902
ho accennato, di essenze a noi ignote, potevan durare
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1902
buon vecchio. ¶ Dio, dando a quelle creature privilegiate tanta
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1902
attesa e desìo veniva a far felice, come segno
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1902
terra quella bella creatura, a quest’ora, non sarebbe
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1902
un sol giorno, pari a quella di certe splendide
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1902
l’avean trascorsa pensando a Dio e amando la
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1902
era per essi accompagnata, a differenza di noi, da
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1902
in lui avrebbe continuato a vivere accumulando nel suo
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1902
che cresce, cresce, sino a raggiungere la grossezza di
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1902
l’alimento, non soggetti a tempeste nè ad altri
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1902
spontanea e molto rigogliosa. A questa operazione, come ebbi
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1902
una cappella; ci invitò a sedere sopra certi soffici
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1902
un leggerissimo tessuto pari a quello della tenda e
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1902
tenda e così cominciò a parlare: ¶ — Vi prego anzitutto
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1902
tradotta per voi vien a dire “Il paese della
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1902
il nostro Capo. Intorno a lui siedono dodici vecchi
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1902
che ci ha insegnato a parlare la lingua di
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1902
in questo nostro Tempio a pregar Colui che tutto
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1902
che ci avete detto.... ¶ — A Komokokis?... ¶ — Sì. ¶ Il vecchio
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1902
cioè che ci aiutaste a vestirci alla vostra foggia
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1902
Io vi guiderò dunque a Komokokis, – disse egli, – e
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1902
sia bene ciò. È a lui che sa tutto
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1902
in meraviglia. ¶ In mezzo a due fitte siepi degli
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1902
naturalmente risplendenti, tutte foggiate a forma di cupola. Intorno
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1902
pittoreschi, di magnifici fiori a stella, un intreccio di
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1902
più vago. ¶ Tale appariva a noi la flora che
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1902
ai piedi. ¶ E cominciammo a vedere gli abitatori di
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1902
occupati, si vedeva, ciascuno a qualche particolar loro méta
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1902
le stesse che suscitavan a noi l’idea di
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1902
una foglia e provai a masticarla. ¶ Avea un saporino
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1902
sempre in silenzio, davanti a noi. ¶ Stesi la mano
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1902
quando il vecchio, voltosi a me, mi disse: ¶ — Basta
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1902
voglia di perder tempo a discorrere con noi e
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1902
il cammino. ¶ Passavano vicino a noi tratto tratto uomini
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1902
poco alta. Quando riuscii a coglier qualche parola del
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1902
in procinto di entrare a Komokokis.... ¶ — Il paese della
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1902
arrivati. ¶ Noi avevamo parlato a bassa voce, fra noi
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1902
darsi questo! – non potei a meno di esclamare. – Tutto
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1902
cosa è di cominciare a non meravigliarci più di
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1902
collinetta luminosa sorgeva davanti a noi: sormontata in alto
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1902
cerchio è il Sapiente a cui voi dovrete essere
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1902
il bosco cessò. ¶ Davanti a noi era la prima
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1902
eran uomini gravi occupati a strane faccende che non
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1902
di gocciole luminose, andavan a formare de’ sottili ruscelli
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1902
imprigionati, non sapevamo ancora a quale profondità, nelle viscere
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1902
e di pace veniva a noi dal paesaggio circostante
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1902
nostra guida, si volse a noi e porgendoci le
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1902
signori, avete voluto venir a fare una scappatella fin
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1902
dove non andreste.... pardon, a ficcare il naso.... Del
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1902
quell’altro.... mondo, comincerò a fare una cosa che
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1902
ora, prima di fare a me delle domande, che
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1902
davvero! lontana da noi.... a questo nostro quieto recesso
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1902
eterna e in mezzo a tutte le altre belle
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1902
che imparerete ben presto a conoscere! ¶ Il vecchio aveva
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1902
seno, giù giù.... sino a voi. ¶ Ed io in
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1902
Ma siccome in mezzo a tanta luce.... finora noi
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1902
chiami così.... anzitutto perchè a centosettanta anni ne ho
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1902
diritto.... inoltre poichè quaggiù, a tante leghe di profondità
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1902
affidiamo mani e piedi a voi, – esclamammo. ¶ — Ed io
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1902
lo voglia. ¶ — Lascia fare a lui. Non ti pare
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1902
che ci hanno condotto a questo punto.... ¶ — Veramente, lo
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1902
ha cominciato ad allenarsi, a distinguere un vago chiarore
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1902
temo che vi resteremo. ¶ — A dirtela, quasi mi dispiacerebbe
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1902
nell’abbondanza! ¶ — Pare anche a me. ¶ — In compenso un
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1902
tal modo – continuava sempre a dondolarsi placidamente in quel
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1902
quieto come l’olio». ¶ A un tratto Edoardo si
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1902
lo faceva comprendere. ¶ Intorno a noi era la bianca
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1902
suo interno ragionamento, riprese a parlare: ¶ — Noi dunque camminiamo
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1902
era molto da sperare, a quella po’ po’ di
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1902
illusione della sua speranza. ¶ A che pro’ dopo tutto
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1902
il generatore del calore a noi sensibile, o meglio
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1902
concludi? ¶ — Ne concludo che a noi, viventi sulla nostra
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1902
d’altri fatti venuti a sua cognizione, dopo esperienze
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1902
che se non è a tutti sensibile è chiaramente
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1902
aiuto di questi venne a formulare la sua teoria
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1902
elettricità dia sempre luogo a luce,e come tutta
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1902
intensità e di colore a seconda dei corpi. Così
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1902
e di diverso colore a seconda della sua composizione
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1902
il geniale scienziato dette a tale luce, tu lo
213
1902
e un nonnulla basta a svegliarmi. Cerchiamo di accoccolarci
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1902
angusta zattera, di riuscire a chiudere gli occhi. Non
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1902
la scelta non è a nostra disposizione, in questo
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1902
mio amico si volse a me. ¶ — Edoardo, – ripresi, – io
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1902
mio.... è balenata anche a me, poco fa, quando
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1902
mormorò Edoardo, – di specie a noi ignote, sulla terra
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1902
strane anguille di varietà a noi ignote, forse appartenenti
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1902
E ci ponemmo ansiosi a spiare la riva. ¶ — Ah
221
1902
strani boschetti. ¶ Essa dava a noi le spalle e
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1902
di meraviglia. ¶ Il corridoio, a vôlta, nel quale la
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1902
corrente era corsa sino a quel momento, era sboccato
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1902
Ci arrestammo un istante a contemplare rapiti il magico
225
1902
perla, vagamente increspate, andavano a baciare le rive piene
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1902
Lo sguardo correva invano a cercare un confine su
227
1902
Abbandonando la nostra zattera.... ¶ — A nuoto? ¶ — Sì, affidandoci a
228
1902
A nuoto? ¶ — Sì, affidandoci a quest’acqua così pura
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1902
In due minuti saremo a riva. ¶ — Dici bene, – mormorai
230
1902
funicella ch’era riuscito a trovare nelle tasche, e
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1902
i piedi ci trovammo a guizzare in quelle fulgide
232
1902
olezzo indefinibile ci veniva, a tratti, a colpire le
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1902
ci veniva, a tratti, a colpire le nari. ¶ — Orsù
234
1902
e gocciolanti da capo a piedi, ci sembrammo abbastanza
235
1902
d’una strana dolcezza a noi ignota – e un
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1902
ignota – e un linguaggio a noi sconosciuto, ma di
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1902
e raccogliendosi alquanto riprese a parlare. ¶ Questa volta sobbalzai
238
1902
pensoso. ¶ Poichè non accennava a dire altro, io ripresi
239
1902
noi, luogo che forse a Voi, creatura appartenente a
240
1902
a Voi, creatura appartenente a quest’altra per noi
241
1902
frenetico desiderio di venirne a capo ad ogni costo
242
1902
Vediamo dunque di venirne a capo. ¶ — Non chiedo di
243
1902
inghiottito il Diavolo, che a quanto pare quassù ha
244
1902
manoscritti.... ¶ — Vediamo dunque davanti a quale tratto della narrazione
245
1902
postillatore si dovrebbero riferire a qualcosa che ha precisamente
246
1902
e perchè no? ¶ — Diamine! ¶ A un tratto Edoardo battè
247
1902
zio deve aver sudato a mettere insieme, poichè è
248
1902
insieme, poichè è scritto a caratteri veramente microscopici, doveva
249
1902
lunga possibile la fune a cui si affiderà.” ¶ — Che
250
1902
chiarezza lampante. ¶ — Sembra anche a me. ¶ — Ora dimmi una
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1902
importi la sua conoscenza a tutti gli uomini.... O
252
1902
complesso delle cose porta a crederlo.... Vedi, per esempio
253
1902
ricerche.... ¶ — Cioè? ¶ — Non parliamone a nessuno.... seguiamo in questo
254
1902
ch’io avrei pensato a far eseguire, senza far
255
1902
noi ci avrebbero aiutato a discendere, tenendo e regolando
256
1902
ideato, si sarebbe continuato a discendere applicando ad essa
257
1902
il fondo di legno a mo’ di zattera, perchè
258
1902
sostenerci su di essa a galla. ¶ Aveva la capacità
259
1902
Aveva la capacità adatta a contenere due persone, le
260
1902
verificatane la solidità, passammo a praticare il lavoro stabilito
261
1902
nell’ignoto!... ¶ E davanti a quel nero baratro che
262
1902
della fune era tenuto a mano dai due robusti
263
1902
quale l’aveva incontrato a Parigi – io, fornitomi, per
264
1902
armati del nostro revolver, a sei colpi, ed io
265
1902
io aveva una torcia a vento. ¶ Edoardo, in più
266
1902
il segnale di cominciare a lasciar scorrere la fune
267
1902
flemma Edoardo. ¶ Io incominciava a sentirmi vincere da una
268
1902
non abbiamo pensato che a voi fosse caro, come
269
1902
voi fosse caro, come a noi è venuto il
270
1902
bravi giovanotti si stancano a tenerci così sospesi inutilmente
271
1902
aiutate questi due giovanotti a calarci giù.... e a
272
1902
a calarci giù.... e a stare attenti sopratutto ai
273
1902
Edoardo. ¶ — Ebbene? ¶ — Se tardassimo a ritornare.... ¶ — Evvia! ¶ — E chi
274
1902
caso che noi tardassimo a ritornar su.... vi prego
275
1902
Jean Bonnin, di prendere a mio nome consegna di
276
1902
E la fune cominciò a scorrere. ¶ La nostra cesta
277
1902
nostra cesta appeso solamente a pochi tratti di filo
278
1902
sentita minuto per minuto.... ¶ A questo nuovo terrore, dopo
279
1902
gli occhi, mi posi a sedere e mi guardai
280
1902
Io vedeva chiaramente. ¶ Intorno a me era una strana
281
1902
da astro, quale viene a noi nelle notti serene
282
1902
nulla di preciso intorno a me: ma il volto
283
1902
terra e anche sotto, a quanto pare.... noi abbiamo
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è quanto io chiedo a te! Alla méta senza
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da sperarlo. ¶ — Intanto cominciamo a constatare che l’aria
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Della quale non riesco a comprendere la fonte. ¶ — Non
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Tu hai l’intenzione a quanto pare di trattenerti
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l’avventura non andrà a finir male! ¶ — Cosa dici
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non s’è arrivati a toccarlo mai. Se si
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che quel pozzo.... ¶ — Va a comunicar direttamente con l
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il buon Edoardo assunse a queste parole un’aria
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Diavolo del quale veniva a prendere il posto. ¶ — Oh
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mancano mai di andare a vedere.... Ed è un
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la pelle d’oca a guardarli.... ¶ — La Biblioteca, forse
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era fatta gigante, davanti a noi, e il paesello
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ove esso troneggiava, era a pochi chilometri ormai da
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Printemps di Parigi spediscono a migliaia pel continente. ¶ Ai
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quelle casine di neve a un sol piano. ¶ In
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bruno. ¶ Edoardo lo guardò a lungo, dalla piazzetta quieta
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con le sue ombre a far dormire il paesello
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lusso inusitato e straordinario, a quattro becchi, quindi a
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a quattro becchi, quindi a quattro lucignoli olezzanti. ¶ Un
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caro Edoardo non riusciva a nascondere, assiso al promettente
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che cosa mai turbava, a quell’ora per solito
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trafelato.... ¶ Egli si gettò a sedere davanti al nostro
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guardava stupefatto: e cominciava a spaventarmi. ¶ — Ma, infine, che
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risata. ¶ — Figuratevi, amici, – continuava a borbottare il buon Jean
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lagrimosi per la voluttà.... ¶ A tanto esempio il nostro
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Il vinetto agreste riprese a correre a torrenti, il
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agreste riprese a correre a torrenti, il pane si
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il pane si sprofondò a montagne negli abissi sempre
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negli abissi sempre pronti a riceverlo. ¶ Poi Jean Bonnin
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sua lingua! ¶ Egli prese a parlare, a narrarci le
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Egli prese a parlare, a narrarci le varie peripezie
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era un tozzo fabbricato a due soli piani, sormontato
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Provammo io ed Edoardo a gittar giù nel nero
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per la vita ormai, a sentir lui, s’impossessava
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nel suo modesto desiderio.... a patto ci lasciasse godere
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furon da noi occupati a visitarlo minutamente, in ogni
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un santo che venuto a vivere in penitenza sulla
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santo che aveva posto a così duro pericolo di
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romantico non riesco ancora a comprendere: – aveva esclamato più
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dati anima e corpo a Lui, al terribile Nemico
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sorgendo radioso dalle colline a rischiarare la valle, invano
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roccia che portava malefizio a chi troppo le si
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un bel codice che, a quanto potei giudicare per
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nella sua barbara ingenuità, a parlare del famoso paesello
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riuscì dopo grande fatica a decifrar queste “...et havendo
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Restai lungamente pensoso davanti a queste enigmatiche parole che
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di un indovinello. ¶ Chiamato a parte Edoardo della mia
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realmente era così. ¶ Cominciavamo a disperare quando il caso
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meravigliose scoperte ha aiutato a compiere, tante utili invenzioni
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piovana, filtrante dal soffitto a tetto mal connesso in
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osservandola bene non potei a meno di dare in
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lunga possibile la fune a cui si affiderà: provi
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ci fu dato riuscir a comprendere in quel fittissimo
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del nostro pianeta. ¶ “Studiando a fondo la Natura io
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PARTE PRIMA ¶ I ¶ Ero a Parigi sul finire di
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cui variopinte fiammelle cominciavano a scintillar tra le fronde
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io aveva fatto davanti a lui – si era arrestato
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giorni spensierati di studente, a Ginevra. ¶ Giacchè io l
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e.... spensierati poteva offrire a noi giovani stranieri scapati
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aumentava sempre più intorno a noi, rimasti fermi sul
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era deciso di andarsene a riposare alquanto nell’altro
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cupole di verzura, riuscivano a soverchiare il ronzio della
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il circonspetto reiche Vater a godere le delizie di
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tu che fai ora a Parigi? – esclamò ad un
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sulla vetta delle Alpi. A Turras! Hai tu mai
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disprezzabile. ¶ — Che ne dici? ¶ — A Parigi fa ora un
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ciò, in questi giorni, a Parigi, con trenta gradi
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il selvaggio posto destinato a sottrarci per una quindicina
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che la Scienza offre a noi artisti moderni possa
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buoni della Francia. ¶ Fino a quel momento, come si
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compagno venne ad unirsi a noi. ¶ Era costui un
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noi il viaggio fino a.... dove noi eravamo diretti
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speciale, che lo costringeva a correre di qua e
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chiesto dove eravamo diretti. ¶ — A Turras, – aveva risposto imprudentemente
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rimasto un istante sorpreso, a bocca aperta. ¶ — Mai sentito
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io, o signori. ¶ — Dove? ¶ — A Turras. ¶ — Ma come? – non
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come? – non avevano potuto a meno di esclamare. ¶ — Sì
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aveva preso questo treno a Parigi, senza mèta fissa
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come lor signori, vanno a Turras, luogo che al
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la prendo con entusiasmo! A me non resta che
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che venir con loro a Turras! ¶ Ci guardammo con
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blanda della lampadina invitava a chiudersi i miei poveri
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placidamente. ¶ Il treno continuò a correre, in mezzo al
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poi, sui muli o a piedi, secondo le nostre
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gita che doveva condurci a Turras. ¶ Demmo un’occhiata
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Turras. ¶ Demmo un’occhiata a Jean Bonnin. ¶ Egli dormiva
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sopra il breve marciapiede a veder partire il lungo
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cavalcature pel gran viaggio a Turras, sede del famoso
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eretto sopra una roccia a picco sulla valle chiara
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una montagna che scende a precipizio nella valle. Vi
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Malin, che vi veniva a passare uno o due
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due guide lo guardarono a bocca aperta. ¶ — Raccontateci, su
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meno! ¶ — Così dicono. Anzi, a dirvela veramente com’è
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stato proprio il Diavolo a tirarlo su, quel castellaccio
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faceva, bisogna dirlo, male a nessuno, anzi era buono
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animo forte di esporsi a quel rischio, di perder
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la guida. ¶ E riprese a dire: ¶ — Ma dove il
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dici? – mormorò Edoardo volto a me. – E non ti
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visitò minutamente da cima a fondo.... e lo comperò
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Voi saprete che veniva a passarvi uno o due
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l’aveva nascosta sino a quel giorno, era una
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salita! ¶ E fu quasi a malincuore che Edoardo si
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tratto ci fermammo. ¶ Davanti a noi un fragore di
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di laggiù, hanno imparato a cogliere i più vaghi
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accennai con la mano a Edoardo un colossale ammasso
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che s’ergevano davanti a noi, in fondo alla
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hai mai posto mente a que’ magnifici esemplari di
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sulle rive del lago a Komokokis.... ¶ — Confesso che mi
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del diametro di due a tre metri. ¶ — E tu
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anche qua ti verrà a mancare una cosa semplicissima
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dire? ¶ — Precisamente. ¶ — Ne faremo a meno. ¶ — Come farai dunque
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dunque, uomo meraviglioso? ¶ — Facendo a meno di tagliarli. ¶ — Non
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quella grossa ombrella caduta a terra?.... ¶ — Capisco che vuoi
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e anche più. ¶ Provammo a smuoverla, la cosa non
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che fragoroso correva davanti a noi.... ¶ Kamelia assisteva in
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che in Komokokis davano a que’ strani esseri vegetali
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lago quelle strane ombrelle a guisa d’imbarcazioni. ¶ — Benissimo
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imbarcazioni. ¶ — Benissimo, – esclamai, volto a Edoardo, – nega pure se
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ma.... sappiamo dove vada a finire questo nero torrente
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di buon augurio?... ¶ — Va a finire evidentemente sulla superficie
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senza profferire parola, riuscimmo a farla calare in acqua
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Io fui l’ultimo a saltarvi leggermente dentro, a
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a saltarvi leggermente dentro, a fianco di Edoardo, e
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affidava in tal modo a me, tutta a me
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modo a me, tutta a me. ¶ Compresi e palpitai
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circonda! ¶ — Ma come? ¶ — Siamo a poche centinaia di metri
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mezzo alle roccie, come a Komokokis, di espandere la
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così. ¶ La corrente continuava a trasportarci celermente. ¶ Sentii ancora
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c’è qualcuno che, a quanto sento, sta per
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stomaco. ¶ — In verità comincio a provare qualcosa di simile
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Ne porsi alcune anche a Kamelia, sempre stretta al
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inatteso. ¶ Kamelia, sempre stretta a me, mi si avviticchiò
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e s’era posto a spiare fuori de’ bordi
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prospettiva poco attraente. ¶ — Proviamo a scandagliare l’acqua.... – mormorò
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solo mezzo che abbiamo a nostra disposizione.... ossia con
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per le braccia.... proverò a toccare il fondo del
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acqua, pel momento trasformato, a quanto mi sembra, in
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O dunque?... ¶ — Non riesco a comprendere questa strana immobilità
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Ed Edoardo ritornò vicino a noi. ¶ — Siamo perfettamente immobili
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barca, non si decidan a rimettersi in moto? ¶ — Hai
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improvviso come un invito a riposare alquanto.... cosa della
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esclamò Edoardo, – si corre a precipizio ora! ¶ — Sono stanca
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si abbandonò nuovamente tutta a me. ¶ In quel punto
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una vera pioggia cominciò a cadere a dirotto sopra
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pioggia cominciò a cadere a dirotto sopra di noi
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cieco terrore strinsi forsennato a me Kamelia che abbandonata
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di Edoardo. ¶ Mi rialzai a sedere sul fondo della
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punto lontano, di fronte a me. ¶ Era come un
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lungo condotto, che andava a terminare con il foro
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sottile penombra era intorno a noi, oscurità per gli
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riuscivan in quel barlume a discernere chiaramente quanto ne
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nostra terra! ¶ — Tanto porterebbe a crederlo. ¶ In quel momento
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mancò non mandasse Edoardo a capofitto nell’acqua bruna
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permettermi di poterla riferire a’ miei lettori. ¶ — Che è
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La barca – continuo ancora a chiamarla così – che seguitava
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sorgenti dalle acque. ¶ Provammo a fare forza per liberarnela
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Credi che potremo continuare a piedi? ¶ — Direi di sì
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esclamò Edoardo, – ti verremo a riprendere con più comodo
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e la luce intorno a noi si faceva sempre
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apertura della grotta era a poche centinaia di metri
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ineffabile dell’onda! ¶ Davanti a noi l’azzurro immenso
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alcuni minuti estatici, aspirando a pieni polmoni la nostra
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si stendeva sereno dinanzi a noi? ¶ Dai fianchi di
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il mio pensiero corse a Kamelia, alla mia sposa
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che il sole cominciava a baciare, e le scopersi
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Egli si alzò, andò a prendere, facendo conca con
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uccello, era ferma davanti a noi. ¶ Alcuni uomini, pescatori
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mi parve si accingessero a sollevarla per recarla nella
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spiegate, la barca cominciò a dondolarsi nell’azzurro.... ¶ Il
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sole venne di nuovo a baciare il volto di