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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, I racconti, 1952

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1952
oscuro che non riusciva a farsi strada. Poi, improvvisamente
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1952
male... che significa metterti a letto?" ¶ "Ma io non
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1952
Non vorrai mica startene a letto nove mesi," disse
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1952
animo della ragazza. Ma a queste parole ricominciò a
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1952
a queste parole ricominciò a tremare il mento a
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1952
a tremare il mento a Gisella: ¶ "Nove mesi," ella
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1952
in questo modo... davanti a estranei." ¶ "Carlo non è
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1952
Non posso dirlo... davanti a lui..." ¶ "Lo vuoi dire
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1952
bambolesca, in lei, forse a causa dell’età che
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1952
occhi chiari un po’ a fior di pelle, senza
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1952
più largo del capo. A questo capo esiguo, a
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1952
A questo capo esiguo, a questo collo che si
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1952
un’occhiata imperiosa, come a dirle: "Tu non devi
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1952
taceva e non dava a vedere in alcun modo
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1952
quindi, come un’attrice a metà di un monologo
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1952
il favore, le racconti a mia figlia... non venga
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1952
mia figlia... non venga a dirmele a me." ¶ "Signora
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1952
non venga a dirmele a me." ¶ "Signora," pronunciò ancora
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1952
energia, come decidendosi finalmente a trarre dal suo errore
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1952
spalle, occupatissima, come pareva, a farsi riempire piatti e
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1952
piatti e bicchieri e a vuotarli il più presto
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1952
ora come farai?" domandai a Giovanni, "non hai paura
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1952
essere stata la prima a mettere le mani addosso
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1952
mettere le mani addosso a Giovanni per farlo spogliare
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1952
vi dispiacerà mica accompagnarmi a casa... abito non lontano
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1952
e tese la mano a Giovanni. ¶ "Arrivederci, Giovanni." ¶ Giovanni
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1952
sgradevole; e, come afferrandole a caso, trasse una manciata
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1952
me l’ha data a insaputa dell’altra nel
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potrei, quando voglio, andare a tirare per i piedi
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1952
donne mi aspettano, pronte a ricevermi... Come vedi non
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1952
dove posso rimanere fino a domani mattina." ¶ "Ma insomma
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1952
una volta tanto, andartene a casa tua e dormire
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1952
dormire solo?" ¶ Egli rise. ¶ "A casa mia non sono
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1952
ad aprirti, stasera?" ¶ Rividi a queste parole il tondo
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1952
che starebbe bene anche a lei..." ¶ "Senti Giovanni," dissi
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1952
graziose, sarebbe ampiamente bastata a render felice un uomo
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1952
egli si era messo a ridere: ¶ "Vedi," disse, "avviene
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1952
di fame... Insomma, giurai a me stesso che non
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1952
piaceva troppo, mi affrettavo a trovarle una rivale... Purtroppo
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1952
questo?" ¶ "Come si fa a tornare indietro?" egli rispose
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1952
pianura allagata si stendeva a perdita d’occhio con
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1952
grigia e gelata alternati a ciuffi di cespugli e
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1952
fumo azzurro si levava a mezza costa e stagnava
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1952
stagnava per l’aria. A prima vista si pensava
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1952
fuggire. ¶ "Bisogna andare fino a quella capanna lassù," disse
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1952
occhi grandi e inespressivi, a fior di testa. Alta
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1952
testa. Alta, il cappotto a grandi scacchi scozzesi le
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1952
vestito alla moda sportiva, a scacchi, con la giacca
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1952
corsa. Domandai di nuovo a Giovanni dove si andasse
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1952
ci recassimo dalla persona a cui aveva telefonato. Trasalì
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1952
sbucati sul lungofiume: davanti a noi, uno stretto ponte
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1952
privo di discernimento. ¶ "Andiamo a visitare," disse Giovanni mentre
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1952
preferito tornarmene senz’altro a casa. Confesso che lo
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1952
odore acre delle pizzicherie. A questi marmi dall’aspetto
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1952
quattro saloni vuoti fino a una grande sala di
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1952
antico, boscherecce e marine. A un’estremità della sala
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1952
e gioviale, pareva intento a comporre e distribuire bevande
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1952
che lunga, molto simile a quella di un membruto
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1952
è consapevole di partecipare a qualche grande opera. Questa
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1952
Bevi, canaglia," gridò porgendo a Giovanni un bicchiere pieno
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1952
chiuso il recipiente, incominciò a scuoterlo con forza; il
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dal bar e cominciò a fare il giro della
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1952
sala, fermandosi ogni tanto a urlare le sue burlesche
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1952
sue burlesche invettive davanti a ciascuno dei gruppi che
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1952
ero io, saresti ancora a far la fame... canaglia
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1952
Tu, vigliacco," soggiunse rivolto a Giovanni che era rimasto
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1952
imparato... e sono pronto a batterti... Ora ti faccio
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1952
un Giovanni." ¶ "Sono pronto a vedere... ma finché non
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1952
per le braccia, parlandogli a gara, eccitate e lusinghiere
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1952
commendatore; intanto dal recipiente a cui imprimeva le ultime
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1952
ora, canaglia," gridò, "ora a noi due." ¶ Lo vidi
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1952
suo albero, rovinare addosso a Giovanni. ¶ "A noi due
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1952
rovinare addosso a Giovanni. ¶ "A noi due, brigante... ti
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1952
mani alzate in aria a far schioccare dita, scambietti
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1952
canaglie." ¶ Tutti si sporgevano a guardare e ammiravano: ¶ "È
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1952
mettere le mani addosso a Giovanni, lui si difendeva
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1952
capigliature ondeggianti sulle spalle, a cinque scatenate cavalle. Giovanni
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1952
scivoloni sui marmi lucidati a cera, con una finta
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1952
sue persecutrici, e infilò a caso il corridoio. Udimmo
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1952
Gli invitati ridevano assistendo a questa specie di caccia
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1952
quella canaglia... Acchiappatela, fatela a pezzi." ¶ Giovanni evitò per
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1952
il piccolo Giovanni fino a metà del corridoio; qui
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1952
altre due si affaccendavano a slacciargli il colletto, a
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1952
a slacciargli il colletto, a sfilargli la cravatta, a
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1952
a sfilargli la cravatta, a sbottonargli la camicia. ¶ "No
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acceso la luce, continuarono a stargli addosso. Poi, tutte
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1952
capelli tutti arruffati, sorse a sedere sul letto. ¶ "Che
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1952
ti rivesta... lascia fare a me," disse una quarta
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1952
tutte, gli stava seduta a lato e, sogguardandolo seria
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1952
loro non poté fare a meno di dargli un
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1952
in silenzio, si limitò a dirgli in tono afflitto
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1952
una stanza attigua. ¶ "Andiamo a trovare la Gisella che
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1952
bene," soggiunse Giovanni avvicinandosi a quella porta. "La Gisella
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1952
già il volto accennava a prendere l’aspetto di
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1952
addirittura sconcertante. Ella stava a gambe larghe sotto il
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1952
lenzuolo. ¶ "Gisella, siamo venuti a farti una visita," disse
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1952
sì... Veda di convincerla a venire alla festa... La
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1952
sua." ¶ Giovanni si mise a ridere: ¶ "Io non ho
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querula. "Egli veniva sempre a vedere mia zia... e
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1952
in qualche modo allegra. "A dire il vero io
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1952
con le sue confidenze... A me non importa che
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1952
via con l’Elvira... A casa sua..." ¶ "Non credo
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nell’involto, "soffoco." ¶ Corsi a lei che si dibatteva
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dibatteva e l’aiutai a tirar giù il vestito
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1952
che non potei fare a meno di sorridere. ¶ "Ma
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1952
allo specchio e prendendo a incipriarsi in fretta e
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1952
me li pagherà! " Continuava a inveire contro la zia
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1952
ci precedette e prese a discendere le scale. Ma
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1952
aprì e Cecilia, vestita a festa, apparve sulla soglia
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1952
tu non venivi neppure a salutarmi... Allora, arrivederci." ¶ "Arrivederci
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1952
mano. ¶ Feci in tempo a vedere Cecilia dare uno
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1952
Subito l’Elvira disse a Giovanni: ¶ "Fai male a
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a Giovanni: ¶ "Fai male a continuare a frequentarle... Sono
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1952
Fai male a continuare a frequentarle... Sono tutte e
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1952
te ho sempre fatto a questo modo." ¶ La luna
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1952
modo." ¶ La luna illuminava a tal punto la strada
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1952
lei, di rimando, girargli a sua volta il braccio
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1952
capivo dove volesse andare a parare; e, imbarazzato, non
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1952
fermò; ci trovavamo davanti a un altro villino, a
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1952
a un altro villino, a non grande distanza da
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1952
padre e mia madre a quest’ora dormono." ¶ Sempre
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1952
Fate come se foste a casa vostra," disse l
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1952
illusione in proposito, dissi a Giovanni: ¶ "Mi congratulo con
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1952
della guancia. Ella andò a mettersi dietro al tavolo
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sulla seggiola girevole; e a me parve ad un
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di essere davvero davanti a un tavolo di avvocato
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1952
alla tavola e venne a mettersi accanto a lei
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1952
venne a mettersi accanto a lei. ¶ "Non ti danno
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alla bocca, prese improvvisamente a tremarle. ¶ "Io voglio mostrare
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1952
di parrucchiere sapiente prese a toglierle dal capo le
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1952
momento per aria quasi a farmene meglio ammirare la
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1952
belli?" mi domandò Giovanni a bassa voce. ¶ Lo guardai
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1952
e rabbiosamente contratto. Dissi a caso che non soltanto
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1952
che cosa ci vorrebbe a mandarla via con un
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1952
mi accennò di ubbidire a quella specie di intimazione
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1952
ritrovai nel giardino. ¶ Presi a passeggiare davanti al cancello
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1952
la luna che splendeva a mezzo il cielo e
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1952
ma ora, di fronte a quest’ultimo tradimento, sentivo
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1952
sentivo che dovevo parlare a Giovanni. Perché ero più
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1952
e che egli, trattandola a quel modo, si precludeva
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1952
Dissi ad un tratto a Giovanni, in tono violento
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1952
debba rovinare la vita a questo modo..." ¶ "E che
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stupore. ¶ "Allora lasciala." ¶ "Ma a lei fa piacere." ¶ "Non
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un tratto, si mise a ridere. ¶ "No... certamente... ma
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1952
leziosa: "Ora facciamo tottò a Guidino che non sta
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1952
una lunga, umida occhiata a Giovanni. Iride era uscita
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1952
una subita ispirazione, uscì a sua volta. ¶ Lo seguii
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1952
spalle alla porta, intenta a leggere, la fronte appoggiata
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1952
né si mosse. Dissetatosi a quella fonte, Giovanni si
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1952
tornando subito, con disinvoltura, a leggere, nello stesso atteggiamento
151
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bambino, il quale prese a torcersi e a ridere
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1952
prese a torcersi e a ridere, pur conservando in
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1952
tuttavia distratta. ¶ "No, davanti a Guidino no," disse la
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1952
quei suoi secchi baci a schiocco. ¶ Io avevo assistito
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1952
non visto, dal corridoio a questo palleggiamento di baci
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1952
con un sospiro: ¶ "Allora, a domani." E mi raggiunse
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1952
e uscii sul pianerottolo. A sua volta Giovanni, staccato
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1952
manica e l’attirò a sé. Con un ammiccamento
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1952
poi il telefono dicendo a caso: "Certo... Si capisce
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1952
fa’ conto di essere a uno spettacolo... rimanda il
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1952
ponte sul fiume, cominciammo a girare per i meandri
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1952
tutto il taxi scricchiolava a prendere quelle curve, senza
163
1952
taxi si fermò davanti a uno di questi villini
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1952
città che nulla ha a che fare con la
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1952
trovava ora di fronte a noi. Era una ragazza
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1952
può più andare avanti a questo modo," disse sussurrando
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1952
per l’Elvira? Andrà a finire che un giorno
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1952
cerimoniosa compitezza e prese a parlare con un artificio
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1952
socchiudendo gli occhi. Domandò a Giovanni in tono sbadato
170
1952
aveva dovuto finalmente mettersi a studiare. ¶ "Studia in via
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1952
la signora Carina aspirando a piene gote il fumo
172
1952
Unà donna bionda pensa a lei," soggiunse in tono
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1952
ma trenta donne bionde a sua disposizione; però nel
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1952
carte, le mescolò, ricominciò a disporle; poi s’interruppe
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1952
dà tante arie... risparmierei a me stessa e agli
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1952
se la prenda tanto a cuore... Non sarebbe per
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1952
gelosa?" Ella si mise a ridere con ostentazione, comprimendosi
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1952
c’è nulla... grazie a Dio... né mai ci
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1952
formoso, una cravatta vivace a grosse strisce ricadeva sulla
180
1952
solita scena di gelosia a Giovanni... Farai bene a
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1952
a Giovanni... Farai bene a prendertelo e a portartelo
182
1952
bene a prendertelo e a portartelo via al più
183
1952
lei, in certo modo, a condurre il gioco. Rise
184
1952
nipote, era stata lei a innamorarsi di Giovanni; ma
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1952
amore. ¶ "Glielo dico continuamente a Giovanni," concluse l’Elvira
186
1952
tratti del mio amico: a tali uomini convengono donne
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1952
la nipote. ¶ "Sono venuta a prender Giovanni," disse Elvira
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1952
con questa tua voce a trombetta." ¶ "Zia," gridò la
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1952
soffia via Giovanni... Quanto a me, non verrò alla
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1952
vestita di velo fino a mezza gamba, le calze
191
1952
andare?" disse l’Elvira a Giovanni come se avesse
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1952
qualche influenza su Cecilia... A me non mi ascolta
193
1952
una piccola compagnia seduta a tavola. Anche in questa
194
1952
così graziosamente invitati, sedeva a capotavola. Riconobbi subito nella
195
1952
Ella era tutta vestita a lutto, essendo rimasta vedova
196
1952
la fronte convessa. Accanto a lei sedeva un giovanotto
197
1952
confinata lontana da tutti, a capotavola, aggrappata al suo
198
1952
e la servetta, sorreggendolo a stento sulle braccia corte
199
1952
le donne si sbracciavano a versarci il vino nei
200
1952
intorno alla tavola scoppiarono a ridere come se in
201
1952
i suoi capelli tagliati a spazzola, i suoi occhi
202
1952
Iride, dopo aver respinto a quel modo il fidanzato
203
1952
come potesse prender parte a quegli scherzi grossolani, sopportare
204
1952
tenerezze indiscrete, non annoiarsi a quella conversazione senza sale
205
1952
e di imitarlo. ¶ Quanto a Livia confinata in fondo
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1952
arrovellava per far notare a Giovanni questa sua supremazia
207
1952
Università. Ma Giovanni, intento a farsi leziosamente imboccare da
208
1952
neppure le rispose; e a lei non rimase che
209
1952
parte sulla tovaglia "auguro a Livia di riportare sempre
210
1952
delle delusioni d’amore... A Iride di sposarsi al
211
1952
l’ama affatto... e a Liliana di trovare qualcuno
212
1952
come avrebbe voluto dare a intendere; ma, dette così
213
1952
dopo averne riso, prese a ripensarci; e mettendogli un
214
1952
Ma davvero Giovanni," prese a domandargli con una voce
215
1952
medico e doveva andare a compiere certa assistenza notturna
216
1952
seta nera, si diede a spingere e ad arrotolare
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1952
e la musica cominciò a farsi sentire, la invitò
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1952
la invitò con impazienza a danzare. ¶ "Subito," ella disse
219
1952
trafelata e contenta, indugiando a regolare la velocità del
220
1952
in quel momento accanto a Giovanni, dopo aver spinto
221
1952
pensarci, Giovanni l’afferrò a volo per la cintola
222
1952
la cintola e prese a ballare con lei. Questo
223
1952
attraversò la stanza, comica a vedersi, con i suoi
224
1952
che vidi Liliana, avvicinarsi a me, muovendo le gambe
225
1952
dentro i larghi veli a lutto quelle sue ciondolanti
226
1952
mammelle. ¶ "Balliamo," ella ripete a pappagallo. "Balliamo." ¶ Non osai
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1952
domandandole perché fosse uscita a quel modo. ¶ "È nervosa
228
1952
in quel momento davanti a uno specchio vidi con
229
1952
e senza prestare ascolto a Liliana che mi parlava
230
1952
smorti e turbati simili a due torbide lune, non
231
1952
infatti rimasto adolescente, sebbene a dire il vero, da
232
1952
tutti e quattro andando a metterci contro la ringhiera
233
1952
alla balaustrata, piegandosi sopra a se stessa, gli occhi
234
1952
la schiena incavata, simile a una sella che aspetti
235
1952
mano stringeva la nuca a Liliana e con quella
236
1952
cingeva duramente la vita a Iride attirandola, immota e
237
1952
la bianchezza, Liliana dando a vedere il piacere che
238
1952
riso sornione e accennando a schermirsi, il vestito tutto
239
1952
della madre e ora a quelli della zia, invocando
240
1952
era tempo di mettere a letto il bambino; e
241
1952
che vai in giro a cercare uomini... e con
242
1952
uomini... e con questo?" ¶ "A me importa molto... e
243
1952
vero... ci vai tu a Milano a cercare gli
244
1952
vai tu a Milano a cercare gli uomini." ¶ "Ah
245
1952
la piccola si mise a ridere con sforzo; ma
246
1952
un cassetto e cominciò a tirar giù roba alla
247
1952
violentemente. La Rina andò a sedersi sulla sponda del
248
1952
non aveva neppure fatto a tempo a riaversi dal
249
1952
neppure fatto a tempo a riaversi dal primo presuntuoso
250
1952
da altri essere destinati a riempire i vuoti delle
251
1952
amicizia con un giovane a nome Giovanni. Come avviene
252
1952
pago di non avere a ubbidire. ¶ Di persona io
253
1952
di studiare; qualcosa che a tutta prima poteva anche
254
1952
né cercava di darmi a intendere, come fanno tanti
255
1952
lusingarmi. Come se non a piaceri s’avviasse, ma
256
1952
piaceri s’avviasse, ma a qualche suo arcigno e
257
1952
mio posto avrebbe rinunziato a indagare e si sarebbe
258
1952
gli piaceva senza avere a renderne conto ad alcuno
259
1952
una manica mi costrinse a sedermi di nuovo. Quindi
260
1952
perché trovasse tanta difficoltà a farmi il piacere che
261
1952
che gli stava molto a cuore, sentii raddoppiare la
262
1952
e stavo già incominciando a scusarmi e a pregarlo
263
1952
incominciando a scusarmi e a pregarlo che non scambiasse
264
1952
sera del giorno dopo a casa sua, mi lasciò
265
1952
caligine dell’afa, invogliavano a non coricarsi e a
266
1952
a non coricarsi e a prolungare discorrendo e passeggiando
267
1952
avevo conservato un amico a cui ero affezionato, ma
268
1952
e triste, come parlando a se stesso, "che cosa
269
1952
Ci si può confidare a fondo, mettersi addirittura nelle
270
1952
non tradisce, né spinge a tradire... Non chiede che
271
1952
sua stanza, mentre continuavo a stringergli la sua nella
272
1952
nella sua voce. Commosso a mia volta, gli assicurai
273
1952
la mano e balzò a sedere sul letto, cercando
274
1952
e noi ci tratteniamo a farci delle confidenze da
275
1952
udito. Intanto guardavo intorno a me. Il mio amico
276
1952
amico, fatto già singolare a quell’ora del giorno
277
1952
in pigiama di seta a grosse righe, con la
278
1952
un cassetto, si mise a ridere: ¶ "Si soffoca sempre
279
1952
rapidamente sui marciapiedi, proiettando a misura che si allontanavano
280
1952
Ogni tanto mi voltavo a guardare con curiosità la
281
1952
presenza femminile. Anzi, contrariamente a quanto si nota di
282
1952
feci appena in tempo a rimettermi davanti alla finestra
283
1952
cassetti aperti, e disse a bassa voce: ¶ "Incipit comoedia
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ovunque. Ma in mezzo a tutto questo, le tracce
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che mal si mescolava a quello ancora recente della
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il luogo, sulle mensole a zigzag, dei vecchi ninnoli
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mobili in tutto simili a casse e scatole quello
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collo, c’invitò balbettando a passare nell’attigua sala
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avvertì Giacomo: ¶ "Se continuate a farla bere a quel
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continuate a farla bere a quel modo, sentirete quel
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di questa esplorazione continuava a gridare alla sorella: ¶ "Sono
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che Rina era occupata a introdurre una sigaretta in
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verso la sorella. ¶ " Parlate a lei," rispose, "quando sto
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molto, non poté fare a meno di dirsi Giacomo
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disse, "ma dove andremo?" ¶ "A casa vostra," ella rispose
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ella disse incerta. ¶ "Ma a casa vostra non si
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soverchiasse il suo risentimento. ¶ "A chi debbo credere?" domandò
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sorrise scuotendo la testa: ¶ "A casa no, è impossibile
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Giacomo si vide costretto a cambiar proposta: ¶ "Allora andiamo
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per una... e andiamo a casa mia..." ¶ La piccola
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La piccola si mise a ridere davanti la faccia
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piccola e l’attirò a sé. La ragazza si
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eccessivi e burleschi come a significare che la sorella
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autobus giunse di lì a poco. Salirono. Giacomo prese
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prese tre biglietti, andarono a sedersi nell’autobus semivuoto
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albergo," disse la piccola a voce altra appena l
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tante storie negli alberghi... a Milano conosco un albergo
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e lanciò un’occhiata a Giacomo e alla sua
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e disse con enfasi a Giacomo: ¶ "E ora... vi
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disperazione, cercava di dare a intendere alla gente dell
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che non aveva nulla a che fare con i
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la borsetta e prese a darsi la cipria. Nello
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in una piazza buia. A poca distanza videro, come
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pentola. ¶ "E quando tornerete a Milano?" domandò Giacomo. ¶ "Non
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proseguì: "Ma se capitate a Milano verrete a trovarmi
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capitate a Milano verrete a trovarmi?" ¶ "Dove abitate?" ¶ "Vi
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scrutatore alla ragazza e a Giacomo. La nuca e
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gridò la Lori levandosi a sua volta, "è già
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finestre illuminate. Ma davanti a loro, in una prospettiva
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di lampioni si allineavano a perdita d’occhio ai
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l’altra e sembrava, a misura che parlava, infuriarsi
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tutto il tempo... e a voce alta..." ¶ "Ma che
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fate piano," disse sottovoce a Giacomo girando la chiave
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avvicinò ad una porta a pianterreno, in fondo ad
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la Rina gli capitò a tiro la prese per
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se volete, potete andare a spogliarvi di là, nel
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chinò attraverso il letto a tirar via le coperte
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dal bagno e andò a mettersi davanti allo specchio
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Giacomo la vide guardarsi a lungo con una curiosa
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stanchezza. Ella passò accanto a Giacomo e andò a
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a Giacomo e andò a mettere la camicetta sulla
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di musica." ¶ China, prese a caricarlo e intanto, tra
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su, con espressione allegra, a Giacomo. I seni a
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a Giacomo. I seni a quel movimento appena le
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braccia tese: ¶ "Balliamo." ¶ Cominciarono a girare. La musica si
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Lori perché provava vergogna a farlo davanti alla sorella
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nella stanza e andò a sedersi sul letto. ¶ (1942) ¶ LA
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fare il deserto intorno a lui. In realtà, come
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un giornale e tornava a leggerselo in camera. Qualche
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lasciava la pensione. ¶ Andava a sedersi in un caffè
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alto. Tra questa folla a malapena passavano i camerieri
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si sparpagliava tornando ciascuno a casa propria. I camerieri
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osservarla meglio e più a lungo. Giacomo prendeva un
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calmo e vuoto; e a tratti poteva anche illudersi
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bensì legato, impotente, asservito a questa solitudine che non
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che partivano dalle finestre a scantinato di un ritrovo
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gradini, spinse una porta a vetri e si trovò
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che inerpicarsi in cima a uno degli sgabelli e
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appena assestato e cominciava a sudare sotto quelle volte
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trita e complicata; e, a prima vista poteva anche
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signore," e posò davanti a Giacomo un bicchierino. Giacomo
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in tono particolare come a lasciar capire che erano
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per favore il bicchiere a quel tavolo," disse allora
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e andò senz’altro a sedersi al tavolo accanto
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sedersi al tavolo accanto a quello delle donne. ¶ Egli
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nella stessa posizione rispetto a loro, avendo la più
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si capiva che allegria. A Giacomo parve che quella
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forse, almeno così parve a Giacomo, per richiamare la
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bicchiere e fu pronto a chinarsi avanti e ad
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alla più matura come a quella che sentiva ancora
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mondano, aspirando il fumo a piccole boccate, buttandolo fuori
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alla compagna. Quindi, rivolta a Giacomo: ¶ "Questo posto è
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la più giovane mettersi a ridere. "Un bell’amico
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la più grande rivolta a Giacomo. ¶ "Ma no... non
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disse la donna rivolgendosi a Giacomo come a persona
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rivolgendosi a Giacomo come a persona più in grado
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non è vero, signor... a proposito come vi chiamate
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Lori." ¶ La sorella ricominciò a ridere: ¶ "Ma tu non
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siamo di Meolo... ma a lei non piace perché
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no?" incominciò Rina rivolgendosi a Giacomo. Ma la Lori
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ho abbastanza di stare a bocca asciutta... ho una
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dove si poteva chiacchierare a proprio agio. La grande
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con impeto il braccio a Giacomo: ¶ "Sì, andiamo... andiamo
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ci avevi mai portata." ¶ "A me veramente questo luogo
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di questa stanza, limitati a pochi brani incompleti e
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nudi di donne, tendevano a dare l’impressione di
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la stanza. Giacomo sedette a capotavola avendo alla sua
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la più grande e a sinistra la piccola. ¶ "Cosa
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piccola, "ma io sto a Milano e mia sorella
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ci visitiamo... io vengo a trovar lei e sto
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lei... poi lei viene a trovar me e sta
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e sta da me..." ¶ "A me Milano non piace
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maniera inaspettata, "fai bene a tradirlo... io non ti
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fondo alla stanza. ¶ "Ma a Milano cosa fate?" egli
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quella bocca, così simile a lei, liquore vecchio e
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amore. Era come andare a caccia di una bestia
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Tra queste riflessioni continuava a remare. ¶ Intanto avevano doppiato
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in congreghe, quali solitari, a nuoto. Qualche bianco sandolino
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dopo pranzo." ¶ Sandro riprese a remare e la donna
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e la donna tornò a contemplare l’orizzonte. Sandro
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gli si volgevano sempre a poppa dove stava seduta
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acqua bassa. Sandro portò a riva la barca, accorse
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bagnino e li aiutò a discendere. Era tardi ormai
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poi l’amante entrò a sua volta nella cabina
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Sandro, e si mise a salire la scaletta volgendo
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il vetturino mezzo girato a cassetta le rispondeva nel
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e calde erano belle a vedersi. ¶ Sandro si domandò
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costato e lo guardava a lungo, in silenzio, con
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il luogo per abbandonarsi a queste effusioni." ¶ Una carrozza
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del loro, si mise a paro e li sorpassò
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nulla. La carrozza prese a rotolare tra le case
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si faceva da parte a quel passaggio rumoroso e
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allegro e spigliato. "Vado a vedere che cos’hanno
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quel gesto di andare a prendere i piatti in
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disse: ¶ "Buono!" e cominciò a mangiare con appetito. ¶ Venne
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egli aveva tanto tenuto a lei e al suo
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il portacipria e prese a ritoccarsi il viso. Aveva
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dal suo posto, venne a sedersi accanto a lei
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venne a sedersi accanto a lei; e con gli
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Adesso erano l’uno a fianco all’altro, la
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La mano gli doleva a causa del grosso anello
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della tavola e andò a sedersi al posto di
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tempo ella stava accanto a lui ma con il
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camera, si sarebbero abbracciati a lungo, si sarebbero distesi
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vedeva il mare risplendere a perdita d’occhio. Dall
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Ora dormirò," e andò a distendersi sul letto. ¶ "Che
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vero che era nervosa a causa del viaggio, e
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amava. Egli si tirò a sedere e appoggiandosi sul
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lentissimamente, si chinò fino a sfiorare quasi con le
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ma non poteva farne a meno. Finalmente si chinò
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incontrate, che ella balzò a sedere con un viso
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non ho potuto fare a meno di darti un
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che stupida sono stata a venire." ¶ Ella mise i
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sul letto. Ella cadde a sedere sbattendo forte la
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capito?" ¶ "Aiuto!" ella gridò a voce alta. ¶ Sandro guardò
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non correva nessun pericolo a restare con lui. Ma
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domandò se dovesse andare a chiederle perdono; ma tutte
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spazzola del padrone, dava a vedere di accorgersene facendo
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e domandò: ¶ "Non va a fare il bagno?" ¶ "L
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non avesse capito: "Vieni a fare il bagno con
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con me?" ¶ "Sì." ¶ "Vado a prepararmi," ella disse assai
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mani sulla ringhiera tornò a guardare il mare. In
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si fu seduta, tese a Sandro la bottiglietta dell
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della mano e cominciò a ungere il dorso della
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E, avvicinando il viso a quello della donna, le
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della donna, le chiese: "A che pensi?" ¶ "A nulla
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chiese: "A che pensi?" ¶ "A nulla." Ella stava immobile
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scontenta. Ella fremeva sempre a quel modo con le
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Quindi offrì l’astuccio a Sandro che rifiutò. ¶ "Ho
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gli occhi. ¶ "Come farai a dormire e al tempo
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e al tempo stesso a fumare?" domandò Sandro cercando
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altri distesi nelle seggiole a sdraio. ¶ "Io vado a
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a sdraio. ¶ "Io vado a fare un tuffo," egli
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uno scoglio che sporgendosi a guisa di promontorio sul
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testa e si gettò a capofitto. ¶ La caduta gli
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sgraziata, in tutto simile a quella di un masso
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trepida esultanza, si slanciò a nuoto verso la riva
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spiccato un salto, andò a sedersi a poppa. Sandro
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salto, andò a sedersi a poppa. Sandro fu lesto
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poppa. Sandro fu lesto a salire a sua volta
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fu lesto a salire a sua volta, si impossessò
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Intanto la donna sedeva a poppa, voltandogli le spalle
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verticali che facevano pensare a torri, belvederi e muraglie
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In fondo all’insenatura, a ridosso della rossa parete
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ghiaia. Quindi egli balzò a terra e porse la
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alla donna che scese a sua volta. ¶ "Perché siamo
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avvicinò le sue labbra a quelle della donna e
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della donna e, saltato a sua volta nella barca
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spinta la fece cadere a poppa. ¶ "Torniamo indietro," ella
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piacevole e sonoro simile a quello di un bacio
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poi io ti porto a riva." ¶ L’amante lo
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si levò in piedi a poppa. Ella si mise
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degli occhi. Ella salì a poppa, alzò le braccia
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poco le gambe quasi a provarne la forza e
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la superficie del mare a parecchia distanza dalla barca
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nuotatrice e sapeva mantenersi a lungo sott’ acqua. ¶ Sandro
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essere ammirato, si gettò a capofitto. Cadde male, di
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le agitava per tenersi a galla, gli si incrociarono
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risalì e si mise a sedere tra i remi
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la barca e prese a nuotare in direzione del
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lenti ed energici simile a quello che fa una
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tribù di pesci brulicando a fior d’acqua. Nuotava
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d’acqua. Nuotava bene, a tempo, senza mai mancare
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i remi e prese a remare lentamente. Il sole
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detto, l’avrebbe portata a mangiare in una buona
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solitari facesse da teatro a quel suo nuoto. Poi
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per richiamarlo. Egli prese a remare più in fretta
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le ascelle. Ella salì a fatica nella barca e
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Sandro ubbidì e andò a sedersi accanto a lei
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andò a sedersi accanto a lei. Ella si voltò
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quarti della sala. Era a fior di terra e
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immagine della lavandaia inginocchiata a torcere e sciacquare panni
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Non era molto abbondante, a dire il vero, e
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in quella penombra, ebbi a tal punto il senso
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fui tentato di condurre a compimento quel primo gesto
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violenta e dolcissima, simile a quella così irresistibile del
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lo meno, quell’amore a cui ella con il
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mano che Clara, quasi a confermare i miei terrori
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grigio cielo esausto. Andai a passeggiare per un viale
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impediva simili rievocazioni, riuscii a sottrarmi. Del resto Clara
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nei giorni di pioggia, a qualsiasi voce di fontana
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abitate, salvo una accanto a quella di Sandro. La
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e la ragazza comparisse a parlargli. Ella era ostinata
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sotto il loggiato. ¶ Prese a menare una vita molto
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non toccare, si lanciava a nuoto e sempre nuotando
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accorgeva di non pensare a nulla e questo gli
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era chiaramente un invito a corrispondere. Sandro scrisse una
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correnti, morti e abbandonati a se stessi. Il vaporetto
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il belvedere e andò a sedersi in un caffè
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dal caffè e andò a mettersi presso l’ingresso