Paolo Giacometti, La morte civile, 1861

paese della Calabria ulteriore, a' tempi del cessato governo

mi ero raccomandata tanto a san Gennaro! ¶ FERNANDO Mi

Catania mi fece passare a Roma raccomandandomi al cardinale

monsignore se vi sente a dire certe eresie... Almeno

non sono poi stato a Roma per nulla, e

per rendere un servigio a monsignore - un servigio di

che il medico andasse a stabilirsi a Catania colla

medico andasse a stabilirsi a Catania colla sua piccola

della madre agonizzante. ¶ FERNANDO A Catania?... per certo, dopo

porte che si trovano a sinistra). ¶ FERNANDO Non posso

straordinario e se riesco a scoprire... ¶ AGATA Non riescirete

che scendiamo nel giardino a cogliere i fiori? ¶ EMMA

se... ¶ EMMA (Sotto voce a Rosalia) Un signore? chi

Noi ci siamo conosciuti a Catania. ¶ ROSALIA Non me

fa nascere, qualche volta, a sollievo dell'umanità sofferente

ripetuto ciò che udii a raccontare le cento volte

in collera. Cosa vieni a raccontarci di occhi neri

dovrei dire qualche cosa a don Fernando: vorreste frattanto

papà, prima che ritorni - a rivederci, Rosalia, addio, don

bell'angiolo (Emma esce a sinistra) Mi spiace disturbarvi

in ciò che avete a dirmi? ¶ ROSALIA La giovinetta

che male vi sia a sapere che voi avevate

della vita reale, conducono a precipizi... Inoltre ricordo bene

FERNANDO La fatalità esiste a questo mondo!... io me

Nulla abbiamo da rimproverare a noi medesimi; credetemi, don

amico... ma perseguitarvi poi... a meno che non lo

mentre fu il primo a raccogliere la pietra, che

Emma. ¶ FERNANDO Vi consiglierei a rimanere; la vostra presenza

impossibile. Però mi raccomando a voi, don Fernando, che

non avete voluto darvi a Dio, ma vivere al

don Fernando, non conoscete a fondo il medico Palmieri

capisco, perché ho sentito a decantare il medico - massimamente

si fermò in giardino a ricevere il solito mazzolino

meco, io sono preparato a riceverlo. ¶ Scena sesta ¶ Il

PALMIERI Monsignore, vi prego a scusarmi se vi ho

scusato per esservi venuto a rapire, cosí all'improvviso

le cose che ho a dirvi sono piuttosto gravi

sarò obbligato. ¶ ABATE Vengo a parlarvi di quella certa

monsignore non è appoggiata a ragioni, molto meno poi

ragioni, molto meno poi a diritti. Rosalia è una

dà un foglio). Ritenetelo a vostro bell'agio, perché

né voi siete passato a nuove nozze - non rimane

carnefice. ¶ ABATE Badate bene a quello che dite! ¶ PALMIERI

le vostre risoluzioni circa a Rosalia. ¶ PALMIERI Le mie

signor abate ha altro a dirmi? ¶ ABATE No. ¶ PALMIERI

parte della Chiesa. ¶ ABATE A quest'ora?... non lo

interrogato? ¶ GAETANO Subito; quantunque, a dir vero, cosí sul

desiderava di essere presentato a monsignore, probabilmente per chiedere

Mi pare senz'armi, a meno che non le

Come veste? ¶ GAETANO Presso a poco alla foggia dei

poco sulle gambe, probabilmente a cagione della stanchezza. Ma

ed il suddetto. ¶ GAETANO (a Corrado) Eccovi monsignore. ¶ ABATE

monsignore (siede). Grazie anche a voi (a Gaetano). ¶ ABATE

Grazie anche a voi (a Gaetano). ¶ ABATE (a Gaetano

voi (a Gaetano). ¶ ABATE (a Gaetano) Lasciateci. (Gaetano esce

CORRADO Solo?... Ah! guai a me se... Basta cosí

CORRADO Verso l'Etna, a Catania. ¶ ABATE Se avessi

ultima interrogazione. Conosceste voi a Catania un giovane per

detto di essere nato a' piedi dell'Etna, ora

fissandolo) (Ciò è bastato a calmarlo... Eh, forse...) (Avvicinandosi

calmarlo... Eh, forse...) (Avvicinandosi a Corrado) Dunque, io vi

pare che venga. ¶ CORRADO (a capo basso) Come comanda

credere ai presentimenti) (entra a destra). ¶ CORRADO (sollevando lentamente

che agghiacciano! Che dirò a costui? che mi dirà

se sono morte, andrò a cercarle sotterra... ho meco

FERNANDO (appena entrato dice a Gaetano) Dov'è l

ci siamo conosciuti? ¶ CORRADO A Catania. ¶ FERNANDO Sono molti

commettere imprudenze... cosa viene a fare? scaviamo). ¶ CORRADO Che

Penso alla combinazione, che, a dir vero, è assai

da Catania per avviarmi a Roma, vi lasciai ammogliato

adesso pensate di avviarvi a Catania? ¶ CORRADO Sí. ¶ FERNANDO

vivono esse? presto parlate - a Catania? ¶ FERNANDO Cioè... ecco

vostra intenzione di ricongiungervi a lei... ¶ CORRADO E perché

vi sono molte cose a sapersi - molte, don Fernando

potreste recarvi con lei a Catania, presso la sua

nome, trovasi però condannato a vita nell'ergastolo di

FERNANDO Noi vi salveremo a qualunque costo. Sareste fuggito

ABATE Ah! ciò va a seconda de' miei desideri

fare una dolce sorpresa a vostra moglie, che certamente

se si fosse decisa a lasciarmi. Rosalia, già divenuta

Corrado, rispetta mio fratello!..." A quel secondo grido i

ai soldati. Venni condannato a vita, e condotto nella

nella casa di forza a Napoli. ¶ ABATE I giudici

mitigare la pena, perocché, a mio avviso, se fu

infatti non giunsi mai a domarlo, perché il vizio

fecero che aggiungere fiele a questa lava che mi

Per cui vi avete a figurare ciò che abbia

bella! - Quindi, o costretta a vivere col pane della

una bella casa, intenta a prodigare le cure e

enigma che non riuscivo a sciogliere, questo lavoro assiduo

ingannare quelli che venivano a visitarmi, ma nella notte

polmoni si dilatavano dentro a quella atmosfera imbalsamata dagli

CORRADO Sí. ¶ ABATE Presso a poco l'età della

non sono sí facile a supporre il male, volevo

poco. ¶ AGATA Cosí piacesse a Maria santissima! Dunque se

oggi... ¶ ABATE Ne farò a meno - chiamatemi colei. ¶ AGATA

AGATA Cosí sia! (entra a sinistra). ¶ ABATE Lo scandalo

la quale riuscirebbe funesta a persone, che io non

mia... no, sono pronta a partire. ¶ ABATE Partirete se

col divino aiuto pervenne a frangere i ceppi dell

dire scandalizzato nel vedervi a ricevere con simile disgusto

me. ¶ ABATE Badate bene a quello che dite. ¶ ROSALIA

legge divina mi autorizza a crederlo. ¶ ROSALIA Non può

ABATE Vedo che beveste a larghi sorsi ad una

il diritto della scelta. A quanto pare, dimenticaste affatto

Prima ch'egli venga a prendervi, voi stessa andate

Per esempio, bisognerà confessargli a chi appartenga la giovinetta

mia cara, e disponetevi a riceverlo con mansuetudine. (Uscendo

ragione, io dovrei rispondere a molte interrogazioni - e come

con quali parole? rispondere a lui!... dirgli... che dirgli

le consolazioni che viene a cercare?... non l'ho

cuore che volerei incontro a Corrado per aprirgli le

Dio! Corrado viene ora a prendermi tutto, a rapirmi

ora a prendermi tutto, a rapirmi... (vedendo comparire Emma

una lacrima e mostrandola a Rosalia). Perché piangete? perché

cattivo si era provato a mandarmi nell'Istituto di

poi è stato costretto a levarmi di là, perché

una figlia si rassegni a lasciare i suoi genitori

voi due; mi divertivo a legarvi con una bella

mia madre! (Si pone a sedere tutta malinconica; facendo

non lo fossi! guai a voi!... (minacciandola). ¶ EMMA Misericordia

sulla soglia, esterrefatta, immobile, a capo basso). ¶ CORRADO (che

piuttosto l'avermi trovato a colloquio con una fanciulla

che vi affrettaste tanto a salvare dagli impeti gelosi

battesimale della giovinetta. Chiedetelo a suo padre. ¶ CORRADO Lo

la sua morte? Voi a me?... non vi credo

attestato mortuario... ¶ ROSALIA Andate a Catania a domandarlo - cosí

ROSALIA Andate a Catania a domandarlo - cosí vi risponderanno

moglie? Chi sono venuto a cercare in questa, se

Rosalia, per dirle, guarda a quello che ho patito

ho patito e perdonami, a quello che ho fatto

fatto trasalire, piangere, imprecare a' miei trasporti. Non odio

eredi, innocenti, sono condannati a raccogliere. Ma se io

non può nessuno costringermi a portarlo ora, che è

diversa. Nessuno è obbligato a rispettare i codici, che

io lo cangierò. Andremo a nasconderci in luoghi vergini

che se vi ostinate a rimanere, crederò di essere

essere stato un pazzo a sollevare la pietra del

come un fantasma, venuto a sorprendere i vostri segreti

sorprendere i vostri segreti, a disturbare le vostre gioie

commettere delitti, voglio comandare a me stesso, ma il

Un uomo che viene a reclamare sua moglie. ¶ PALMIERI

Corrado e Fernando. ¶ CORRADO (a sedere presso il tavolo

io vi prego nuovamente a volermi dire qualche cosa

ho veduto alcuni gendarmi a cavallo che si dirigevano

palla micidiale dove anderà a colpire, quando non è

d'ingannarmi... Oh guai a loro! se non mi

mi confessano... guai! (Vedendo a venire Palmieri) Ecco ch

il suddetto. ¶ PALMIERI Eccomi a voi. Scusate se vi

attendere, ma dovevo prepararmi a questo colloquio, cosí improvviso

deve saperli riparare anche a costo della propria vita

resto, perdono tutto... e a tutti... Ah! corro a

a tutti... Ah! corro a dirle... ¶ PALMIERI Aspettate. ¶ CORRADO

mi persuasi che, non a caso, il Signore mi

gracile, e condurla benanche a fine immatura. Dicevo fra

di amore, chi verrà a proferirtelo? chi vorrà dare

rimedio; pensai di correggere, a suo riguardo, il vecchio

e dissi un giorno a Rosalia: "Buona madre, se

io costringerò il mondo a rispettare questa fanciulla. Se

piú gravi del mio; a voi spetta la riparazione

le parole per dire a questa fanciulla, la di

il colloquio (si accosta a destra facendo un cenno

destra facendo un cenno a persone che si suppongono

La legge vi autorizza a farlo; io ne convengo

la buona Rosalia venne a dirmi che mi aspettavi

grido di dolore misto a senso di paura), lo

entra). ¶ PALMIERI (si accosta a Corrado, il quale si

Corrado, hai tu nulla a dirmi? ¶ CORRADO Molto devo

che invece d'insegnarle a piangere sulla mia sciagura

piangere sulla mia sciagura, a pregare pel misero carcerato

in diritto di dare a quella infelice ciò che

ora il sangue torna a circolare; ora sento il

santa si rassegnerà volentieri a diventare il mio angelo

della pubblica opinione, ché a Catania, qui, dappertutto mi

complessione; non la chiamerai a dividere con te il

ad ogni momento, ucciso a' suoi piedi... Ah! no

inginocchiandosi). ¶ CORRADO In ginocchio, a' miei piedi? tu?... alzati

suo nome. In quanto a me, giacché la donna

con me"? sono pronta a prenderlo anche oggi. Non

ROSALIA Monsignore piuttosto viene a troncarlo... ma un poco

Rosalia che ha perdonato a me. ¶ ABATE Va bene

anche inteso - giacché, arrivato a caso, mi fermai un

che Rosalia è pronta a seguirmi. ¶ ABATE Sí, lo

cattivi non riescono mai a farsi una giusta idea

unire la sua esistenza a quella di un uomo

negarlo? - Andate, monsignore; dite a quelli che mi ricercano

Non mi confesso che a Dio (l'abate esce

piú tranquillo. Rosalia, vieni a sedere presso di me

vieni. (Rosalia siede vicino a Corrado) Principierò io. Dimmi

Chi? ¶ CORRADO Non esitare a rispondere - chi resterà con

piegherà il capo davanti a te, l'amico è

quello che nessuno sa a questo mondo, fuori di

mi turbava; ma cominciai a perdere la calma, quando

che quel mio affetto, a poco a poco, cangiava

mio affetto, a poco a poco, cangiava aspirazioni, forma

abbassare gli occhi davanti a lei. Però, se alle

desiderata? non la chiedesti a Dio, in premio di

all'amico - rispondi. ¶ ROSALIA (a capo basso) Sí. ¶ CORRADO

sei rassegnata, sei pronta a lasciare questa casa per

sono ricercato, e forse a quest'ora... forse a

a quest'ora... forse a momenti verranno a prendermi

forse a momenti verranno a prendermi... ¶ ROSALIA Dici il

Felici?... sí, va' dunque a prepararti per questa notte

momento, io muoio... ¶ ROSALIA A questa notte dunque - addio

la mano ed entra a destra). ¶ CORRADO E nullameno

famiglia, guardate qui adesso, a quest'omicida che vi

omicida che vi rampogna, a questo galeotto che v

tal momento non è a caso ch'essa viene

mi metterò ginocchioni davanti a voi... (s'inginocchia). ¶ EMMA

dite; ho fatto male a interrogarvi; non vi sdegnate

io tremo tutta pensando a lei! ¶ CORRADO Non la

CORRADO No - guardate, dentro a questo medaglione conservo un

Corre verso la porta a destra) Ah! venite, venite

Emma? ¶ PALMIERI Corrado?... ¶ EMMA (a Palmieri) Ah, dimmi se

nel darmi alla luce? (A Rosalia) Parlate anche voi

nodo legittimo vi unisce a Rosalia. ¶ PALMIERI Come? ¶ CORRADO

momenti or sono... proviamo a dargliene ancora... ¶ PALMIERI (vedendo

sopra) Dite che vengono a prendermi?... Ah! il delatore

credesse anche adesso!... accostati a lui - chiamalo padre, perché

Oh sí! (Si accosta a Corrado, e ponendogli la

no, Emma!... (Fa cenno a Palmieri di accostarsi e

accostarsi e cosí pure a Rosalia, pone fra loro