parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
pervenute con la sorella a una comunione che durante
2
1934
raggiungere, le donne ripeterono a se stesse, più forte
3
1934
in quell’ora. ¶ Incominciarono a guardarsi disorientate nella casa
4
1934
di masserizie: squallida. E a guardare e riguardare Remo
5
1934
che si rendeva facile a lui, per questo malessere
6
1934
turbamento sconosciuto che aumentava a grado a grado osservando
7
1934
che aumentava a grado a grado osservando il nipote
8
1934
e aspettare. Ciò aumentava a dismisura la loro inquietudine
9
1934
e compostezza, ne davano a se medesime le più
10
1934
Poteva darsi. La attribuivano a naturale timidità, per quanto
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1934
virilmente per non abbandonarsi a una incomposta disperazione davanti
12
1934
una incomposta disperazione davanti a persone che non aveva
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1934
vederlo ridere, sì, ridere a crepapelle, senza pudore; avrebbe
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1934
loro, che ci stesse a fare, al tempo stesso
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1934
affetto di donna rassegnata a tutti i rovesci e
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1934
gioia senza avvedersene, e a essere più femmine, nel
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1934
di dare, di dare a quel nipote piovuto dal
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1934
dal cielo in mezzo a esse, e che metteva
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1934
inaridito tanta confusione. Che a Santa Maria avrebbe trovato
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1934
notizie, e si limitavano a sorridere tra il furbo
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1934
Carolina che gli sedeva a fianco e che ogni
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1934
loro delle viaggiatrici consumate, a quei rispettabili cinquant’anni
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1934
febbre; sia che andassero a Roma per inginocchiarsi ai
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1934
Augusta, Ah! Ah!» che a poco a poco diveniva
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1934
Ah!» che a poco a poco diveniva un «Ah
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1934
alla perfezione. ¶ Del viaggio a Roma, in quei tre
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1934
pezzi di colonne; colonne a sedere che si riposano
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1934
distese, malate, infermicce, tagliate a pezzi come le donne
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1934
di colonne in fondo a cui era apparsa a
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1934
a cui era apparsa a rendere la pace del
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1934
donne, anche le dame, a vedere i gladiatori lottare
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1934
fino ad ucciderle o a farsi sbranare, e che
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1934
farsi sbranare, e che a quel modo vennero trattati
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1934
i primi cristiani condannati a morte, riavendosi dallo stordimento
35
1934
che da Firenze conduceva a Faenza comprende quarantotto gallerie
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1934
la prima volta, simile a quella di un’immensa
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1934
e godere. ¶ La fermata a Faenza col cambiamento del
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1934
convoglio che doveva riportarle a Firenze, diedero insieme un
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1934
si sedette Remo, accanto a Carolina che lasciò a
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1934
a Carolina che lasciò a lui il posto migliore
41
1934
avrebbe servito un pranzo a dodici persone. ¶ Incominciando ad
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1934
manovra senza intervenire, sorrise a Carolina che gli chiedeva
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1934
supporre di avere studiato a lungo questo fenomeno per
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1934
Carolina, forse per giustificare a se medesima la forza
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1934
le stringevano il cuore, a quel sorriso che si
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1934
sulla bocca. E quegli, a sua volta, più che
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1934
ma disposto ad elargirla a piacere. Fu essa che
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1934
avvertendo un ignoto turbamento a quel contatto che si
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1934
che diventavano lamenti tornando a vivere, e accettando un
50
1934
Poi, piano piano, provavano a muoversi: «Ah! Ah!» ogni
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1934
gambe come bestie ferite a morte. ¶ E per meglio
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1934
che non so fino a qual punto possa avere
53
1934
di domenica per obbedire a un comandamento divino, e
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1934
senza entusiasmo, per assistere a una celebrazione quale la
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1934
fino all’assurdo o a cui non si vuol
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1934
imboscarsi e gl’inglesi a dire: “oh, yes!” ma
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1934
i reggimenti di guarnigione a Firenze: a gruppi senza
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1934
di guarnigione a Firenze: a gruppi senza troppo rumore
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1934
e non di rado a reggimenti interi, con tanto
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1934
ravviandosi le chiome, seguitando a levare o aggiungere qualcosa
61
1934
propria figura, finché davanti a loro incominciavano a sfilare
62
1934
davanti a loro incominciavano a sfilare le milizie. ¶ Carolina
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1934
teoria di movimenti atti a renderle il corpo sempre
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1934
la destrezza degli uomini a cavallo, la solidità di
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1934
per comprendersi e stimarsi a vicenda in una solidarietà
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1934
la costringevano ad aggrapparsi a qualche cosa: a un
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1934
aggrapparsi a qualche cosa: a un ferro del cancello
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1934
vaso colmo, e prossimo a traboccare. ¶ E siccome alle
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1934
grado, né si peritava a guardarli in faccia dal
70
1934
strada: «Brutti musi!» esclamava a denti stretti. E quelli
71
1934
per le quali pronunziava a se stessa parole di
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1934
e delle quali, fino a questo momento, ne abbiamo
73
1934
chi non sia familiare a questo esercizio, se la
74
1934
esercizio, se la retorica a buon mercato non ne
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1934
circostanze, non hanno nulla a che fare col vero
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1934
mezzo, e se arrivavano a due erano di contenuto
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1934
scrivere più spesso e a lungo, ma sempre attraversata
78
1934
piuttosto che sudarne una a riempire quelle due paginette
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1934
Ancona si doveva cambiare a Faenza. Che cos’era
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1934
cambiare, se per andare a Roma non si doveva
81
1934
altre città si dice: “a Roma, a Napoli, a
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1934
si dice: “a Roma, a Napoli, a Genova, a
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1934
a Roma, a Napoli, a Genova, a Milano, a
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1934
a Napoli, a Genova, a Milano, a Torino, a
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1934
a Genova, a Milano, a Torino, a Firenze…” per
86
1934
a Milano, a Torino, a Firenze…” per questa invece
87
1934
come da un sacco a sorpresa, una vera e
88
1934
Augusta, dove era andata a portare le gambe! Ecco
89
1934
faceva mai una visitina a Santa Maria”. ¶ Una volta
90
1934
con affetto e inviando a suo tempo, per il
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1934
ascesa, non sapeva neppure a quale grado di fortuna
92
1934
nella loro esistenza, venne a prenderne molto allorquando, per
93
1934
l’invito di venire a Firenze dove le avrebbero
94
1934
asilo e soccorso aiutandola a procacciarsi una nuova sistemazione
95
1934
tormento, quando sentì prossima a vacillare la ragione, con
96
1934
o sarebbe stato inviato a Roma presso la famiglia
97
1934
potessero passare un pomeriggio a quella finestra di strada
98
1934
vasto e fertilissimo riconquistato a caro prezzo, non sentivano
99
1934
volta la fortuna venuta a mancare, alla saggezza dell
100
1934
rispondeva decisa di rivolgersi a Giselda perché lei non
101
1934
le cose che amministrava; a seconda dei giorni o
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1934
marchiano ed evidente. ¶ E a un altro incomodo sarà
103
1934
di un podere coltivato a ortaggio per la massima
104
1934
fattore, quando aveva intrapreso a costruire due serie di
105
1934
ma aveva pensato insieme a un’altra cosa alla
106
1934
loro che non appartenevano a quelle sfere. E non
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1934
erano capacissime di scendere a lavorare alle tre, tanto
108
1934
alla finestra, sulla via, a far bella mostra delle
109
1934
ingresso in una strada a lato, guai se qualcosa
110
1934
tutti correvano loro incontro a gara per salutarle con
111
1934
Carolina, e se scendevano a far pochi passi sopra
112
1934
rito di carattere plebeo a cui degnavano abbassarsi, e
113
1934
paniere che taluno seguendole a guida di caudatario si
114
1934
bevuto bene, si abbandonano a un’allegria sana e
115
1934
vedere. Ci tenevano troppo a dimostrare che costituivano un
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1934
un fico sporgente e a portata di mano, lo
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1934
di mano, lo acchiappava a vista, e prima di
118
1934
fugace abbandono, si decideva a coglierlo per mangiarlo o
119
1934
mangiarlo o, più facilmente, a gettarlo via una volta
120
1934
considerarlo vivo in mezzo a loro, e da poterlo
121
1934
al quale parlavano come a un amico o ad
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1934
e sorridente, e vedendolo a grado a grado uscire
123
1934
e vedendolo a grado a grado uscire dall’ago
124
1934
cosa che nulla aveva a che fare con le
125
1934
come inseguite o come a una conquista; spingendosi a
126
1934
a una conquista; spingendosi a un pericolo che correvano
127
1934
interrogate, solo guardando tutto a occhi incantati e lasciandosi
128
1934
personalità venisse attutita fino a quel punto, nemmeno durante
129
1934
via del ritorno; ritrovando a poco a poco, allontandosi
130
1934
ritorno; ritrovando a poco a poco, allontandosi da Fiesole
131
1934
fuori il rumore assorbito a Fiesole durante due ore
132
1934
braccia stiracchiandole, sballottandole, costringendole a correre o a fermarsi
133
1934
costringendole a correre o a fermarsi, e magari capitando
134
1934
risa, come chi giuoca a prendersi e a rincorrersi
135
1934
giuoca a prendersi e a rincorrersi, godendo di quell
136
1934
di paglia che portavano a tracolla, i campanacci che
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1934
campanacci che avrebbero regalato a quelli rimasti a casa
138
1934
regalato a quelli rimasti a casa, in uno sforzo
139
1934
uno sforzo finale rientravano a Santa Maria urlanti, trionfanti
140
1934
meno delle loro assuefatte a camminare, la forza che
141
1934
polli si teneva pronta a tutte le evenienze. ¶ Una
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1934
addossata all’altra, simili a cadaveri riportati dalla piena
143
1934
sempre calde; si dava a far massaggi o pezzette
144
1934
sospiri, riaprendo gli occhi a fessure, sentendosi riavere; sospiri
145
1934
passaggio della visitatrice illustre. A quell’umile omaggio rispondevano
146
1934
religiose, non rispettavano che a metà il riposo domenicale
147
1934
all’una passata rimanevano a lavorare, finché Niobe non
148
1934
finché Niobe non veniva a chiamarle per andare a
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1934
a chiamarle per andare a tavola. Finito il desinare
150
1934
accorgersene, l’intero pomeriggio a riesumare la loro femminilità
151
1934
e che loro davano a cucir fuori, ad una
152
1934
della loro arte. Forse a questo pensiero, si sarebbero
153
1934
senza riserve, ma disposte a misurarsi di fronte, disposte
154
1934
pratica che sia rimasto a me un cantuccio libero
155
1934
libero per tentarne una a dovere, ma perché in
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1934
ai nonni e assegnata a loro da giovinette dopo
157
1934
aperta quella dell’altra a intralciarle la via, la
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1934
altra? Facilitandosi il passo a vicenda? Offrendosi, prevenendosi, e
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1934
bottone. Aiutandosi con zelo a rintracciare una cosa smarrita
160
1934
e dal cassettone incominciavano a tirar fuori e rimetter
161
1934
di spose; o venute a finire lì Dio sa
162
1934
incipriarsi il viso facendo a picca, quasi se lo
163
1934
lo facessero per dispetto, a chi se lo imbiancava
164
1934
una attaccata all’altra, a gomito, con le braccia
165
1934
conduce in pochi passi a sorridenti ed attraenti colline
166
1934
non è mai triste. ¶ A quella finestra rimanevano fino
167
1934
il tempo per stare a sentire, o avrebbero alzato
168
1934
combinate in maniera che a nessuno era balenato il
169
1934
volendo con essi sopraffarsi a vicenda, stabilire un documento
170
1934
stato in quei pressi a villeggiare trent’anni prima
171
1934
aveva fatto i milioni a cappellate fabbricando le tagliatelle
172
1934
fabbricando le tagliatelle. Giungeva a dare particolari accreditando la
173
1934
avvenuto, quasi fosse andato a monte alla vigilia delle
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1934
portato le cose fino a quel termine, facendola diventare
175
1934
sempre con la tendenza a crescere. Come probabilmente, quei
176
1934
via un particolare come a un’opera d’arte
177
1934
non rispondere le cose a verità, o quanta esagerazione
178
1934
d’anni, tutta mirante a un colossale successo o
179
1934
appagavano se non approdavano a questo fine. ¶ Finché Carolina
180
1934
fantasia che la portava a farsi vittima di quello
181
1934
sfuggita, per puro miracolo, a un amplesso fatale. ¶ La
182
1934
mantenersi fredda o evasiva, a poco a poco interveniva
183
1934
o evasiva, a poco a poco interveniva nel racconto
184
1934
testa incitando l’altra a descrivere. Sì, se un
185
1934
coppiette, ed erano calde a bollore; si stringevano quasi
186
1934
indulgenti coi maschi, disposte a riconoscerne le qualità del
187
1934
dispettosa. «Ma come faranno a innamorarsi di certa gente
188
1934
pensare che erano costrette a cucir loro le camicie
189
1934
ridurle goffe e ridicole. ¶ «A un bello tocca un
190
1934
non lo rattenevano neppure, a quella vista lo lasciavano
191
1934
graziose e le bambine a un’età rispettabile: non
192
1934
e avendole vedute sempre a quel modo non rilevavano
193
1934
di una rivalità destinata a scoppiare per vivere poi
194
1934
i sentimenti dell’una a incrudelire quelli dell’altre
195
1934
inconfessabile antagonismo di femmine, a cuore aperto la sconsigliarono
196
1934
per aver dato anche a loro, la sorte, un
197
1934
tempo un genitore deciso a sostenere la dissolutezza come
198
1934
sua sorte. ¶ Giselda sposatasi, a cinque anni dal matrimonio
199
1934
alle sorelle nelle quali, a mano a mano che
200
1934
nelle quali, a mano a mano che accoglievano la
201
1934
o ironico, né riusciva a nascondere il livore verso
202
1934
dieci anni era tornata a vivere. Ora viveva fra
203
1934
ché loro avevano ripreso a trattarla bene, con rispetto
204
1934
fuori di posto, incapace a ricostruirsi una vita da
205
1934
vita da sé e a procacciarsi un pane. ¶ Teresa
206
1934
lui per sempre, volendolo a dispetto di tutti, e
207
1934
disastro sopravvenuto era valso a mitigare lo stridore di
208
1934
prima di arrendersi, fino a trovare la forza di
209
1934
raccolte che si riducevano a un po’ di grano
210
1934
loro materiale interesse. Andava a Firenze per gli acquisti
211
1934
le commissioni necessarie, permettendo a loro di non muoversi
212
1934
si sedeva nell’ingresso a lavorare, e nemmeno quando
213
1934
era compiuto le aiutava a stirarlo; erano capacissime di
214
1934
importantissima, quasi fosse inibito a lei, per superiore decreto
215
1934
se lo avessero desiderato, a spiattellare anche il resto
216
1934
poverissima gente e costretta a vivere presso i contadini
217
1934
vivere presso i contadini a opera o in qualità
218
1934
il fatto, venne mandata a servizio a Firenze. Abbuiarlo
219
1934
venne mandata a servizio a Firenze. Abbuiarlo vuol dire
220
1934
volte più grande che a voce spiegata con la
221
1934
nel villaggio, ignota anche a Giselda, che dal canto
222
1934
era che una volta a Firenze, passando da una
223
1934
discreta nella quale anche a noi piace lasciarle. Per
224
1934
quindicenne carità e indulgenza a profusione, posto di fronte
225
1934
potendo concedere un bis a Niobe ormai esperta dei
226
1934
in cui brillava ancora a vuoto il desiderio, rivelava
227
1934
estatico che non riusciva a dominare, e che soltanto
228
1934
anche il suo debole. ¶ A tale grido, sul quale
229
1934
moro» era costato anche a lei tante lacrime e
230
1934
che sbuca dalle rovine, a quella vista o al
231
1934
e faceta, e Carolina a quella gioia sentiva scivolarsi
232
1934
la persona. Pure riuscendo a nascondere il languore, la
233
1934
la poverina non riusciva a nasconderne il percorso. ¶ Le
234
1934
arsenale intorno al quale, a rispettosa e rispettiva distanza
235
1934
manine, che le mamme a quegli accenni incutevano, come
236
1934
tante cosette che servivano a tenerle allegre senza distrarle
237
1934
la vita è breve…». A cui le sorelle alzando
238
1934
succedevano agli altri appartenessero a un’altra specie di
239
1934
una donnetta era lì a parlare si udiva il
240
1934
era stata in tempo a fuggire, stringendo il suo
241
1934
di chi è uso a trattare e ascoltare attentamente
242
1934
trattare e ascoltare attentamente, a capir presto e a
243
1934
a capir presto e a farsi capire. Carolina faceva
244
1934
ed era fortissima; simile a quegli arbusti che per
245
1934
instabile e inquieta, costringendosi a gesti di una grazia
246
1934
delle nostre sorelle, stato a suo tempo agente di
247
1934
riprese, vi aveva costruito a fianco il grande caseggiato
248
1934
inconfessabile piacere. Finché, venuto a morte il padre, che
249
1934
rinunzie, di umiliazioni, fino a intristire inesorabilmente, fece crescere
250
1934
Carolina avevano frequentato insieme a Firenze, fino da giovinette
251
1934
stato che doveva portarle a divenire esempio e maraviglia
252
1934
rapida e facile, fino a rientrarne in possesso automaticamente
253
1934
mano tutti la venivano a cercare, e doveva rifiutare
254
1934
due in anticipo, e a meno di sei mesi
255
1934
Ecco spiegata l’apparizione a quel cancello dei sacerdoti
256
1934
un dono alla chiesa, a un vescovo o cardinale
257
1934
vescovo o cardinale, riuscendo a tali prodigi in questo
258
1934
Allorquando Carolina doveva portare a termine un lavoro, un
259
1934
quotidianamente o lo accettavano a indefinite scadenze, non avendo
260
1934
desiderata da tutti, trasportarsi a Firenze e impiantarvi un
261
1934
quale avevano insegnato come a persona della famiglia, o
262
1934
in quanto al trasportarsi a Firenze non ci pensavano
263
1934
neppure finché tutti andavano a cercarle lì dove erano
264
1934
chi sa… Ma pervenute a condizioni ragionevoli, utilitarie solamente
265
1934
di ammirarla. La dama a quel contatto era divenuta
266
1934
beghina invece s’era a colpo rinchiusa, alla maniera
267
1934
rappresentato da un viaggio a Roma che fu a
268
1934
a Roma che fu a suo tempo un avvenimento
269
1934
molti mesi ne seguitò a parlare. ¶ Avendo eseguita una
270
1934
dove le donne seguitavano a lavorare con la testa
271
1934
loro viaggio. «Le Materassi a Roma! Ricevute dal Papa
272
1934
sorretta, e sarebbe giunta a Roma soltanto per cadere
273
1934
della visita. Sarebbero riuscite a terminarla pur lavorando il
274
1934
anch’esso, e insieme a un gruppo di sacerdoti
275
1934
il coraggio di respirare. ¶ A un tratto la porta
276
1934
veste candida incominciò, uno a uno, a passare davanti
277
1934
incominciò, uno a uno, a passare davanti a ciascuno
278
1934
uno, a passare davanti a ciascuno dei suoi visitatori
279
1934
semicerchio, dicendo qualche parola a tutti ed impartendo la
280
1934
stola portata in dono a Sua Santità, prese con
281
1934
rotto il ghiaccio, accennava a seguitare: «Per nostra sorella
282
1934
sorridendo più aperto, fino a mostrare la bocca rossa
283
1934
cui rendite sarebbero bastate a farle vivere con larghezza
284
1934
vivere con larghezza, seguitavano a lavorare con la febbre
285
1934
non avevano mai pensato a distaccarsi da quella forma
286
1934
sentito il vuoto innanzi a loro, si sarebbero sentite
287
1934
lievi e girellone: andare a Firenze per eseguirvi le
288
1934
per parte della fanciulla, a produrre una fossa di
289
1934
dagli uccelli avanzati, cominciarono a cantare, e la valle
290
1934
Re piacque, così andarono a sedere, e mangiando, i
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vedean per lo lago a grandissime schiere: il che
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lieti che prima cominciarono a cantare. Quindi, essendo in
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con licenza del Re, a cui piacque, si poté
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piacque, si poté andare a dormire; e chi dormir
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diletti usati pigliar poteva a suo piacere. Ma, venuta
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tempo era di riducersi a novellare come il Re
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e vicini al lago a seder postisi, comandò il
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qual lietamente così cominciò a dir sorridendo.» ¶ Aggirandosi per
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e per l’amore a tutte; leggendo su una
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di marmo al Ponte a Mensola questa dicitura: Società
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il circostante paesaggio, incomincerò a notare con voi quali
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le cose che colpiscono a prima vista la nostra
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si chiama Santa Maria a Coverciano. ¶ Oltre al passaggio
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cose che lo riguardano a volo, e meglio sarebbe
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al cancello sempre aperto a metà della casa già
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dal tempo delle carrozze a cavalli si poteva ammirare
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si poteva ammirare ferma a quel cancello, scalpitante d
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persone, bene distinti, scendenti a quel cancello sia un
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descrizione si è attratti a ricorrere, solitamente, ad un
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vecchiezza correndo incontro lietissime a tutte le sue catastrofiche
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il droghiere o, correndo a vuoto, estrarre a un
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correndo a vuoto, estrarre a un certo punto il
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come il calabrone. ¶ Se a questo momento vi sarete
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avviene altresì, che fermandosi a colpo nei pressi della
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o il conducente chiedano a una donnetta o ad
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dalla ruggine, sempre aperto a metà, e sui cui
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al centro aggruppate, e a maggiore distanza, ai lati
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ed una voce come a persone, ma piuttosto un
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cancello rimane sempre aperto a metà, anche la notte
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ornamenti, farebbe pensare naturalmente a una stanza di guardaroba
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fa correre il pensiero a un salotto da ricevere
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basso e capacissimo, simile a una tinozza, non ci
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soffitto una vecchia sospensione a petrolio circondata di candele
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circondata di candele, e a cui sono state applicate
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risultando evidente non venisse a rivelarne di colpo la
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ovunque una medesima cosa: a pezzi e a bocconi
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cosa: a pezzi e a bocconi, a pezze intere
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pezzi e a bocconi, a pezze intere, a quadri
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bocconi, a pezze intere, a quadri e a striscie
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intere, a quadri e a striscie, distese o ammonticchiate
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lo spettacolo, mentre rivelano a noi, senza tema di
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Corredi da Spose. ¶ Vicino a quella porta-finestra sempre
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più esattezza, v’erano a cavalcioni, giacché il cinquanta
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vita d’isolamento erasi, a poco a poco, accentuata
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isolamento erasi, a poco a poco, accentuata, rarefatta, fino
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poco, accentuata, rarefatta, fino a diventare languore o smanceria
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Santa Maria a Coverciano ¶ Per coloro che
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cielo come di fondo a un pozzo, bene il
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metri d’altezza, fino a quelle lievi e bizzarre
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la città la sovrasta a picco, formandoci un verone
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il cui nome basta a rivelarne il carattere: Costa
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architetti della terra rimangono a guardare. Irregolarità impreviste alle
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severità e raffinatezza riescono a darci l’illusione della
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o apprezzamenti, non riuscirono a trovare che una parola
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di pianura che accompagnano a loro e che voi
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passeggiata o per visita, a piedi in tranvai o
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della bellezza: dimessa, rassegnata a essere calpestata per andare
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rinunciatario; che avendo rinunziato a imporre il proprio fascino
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fascino se ne sta a guardare il passaggio con
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dell’altra è costretta a inghiottire dalla mattina alla
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scorribanda le produce davanti a casa inzaccherandone l’uscio
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essi, meglio delle parole, a dimostrarsi tale evidenza: Bellosguardo
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libertà e molte licenze; a lei sono permessi i
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domandarle di rendersi utile a qualche cosa che non
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muscolare o epidermica. ¶ Dominando a questo modo compresa, insolente
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poco rispettoso, e rimane a testa bassa per non
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paziente, laboriosa, sottomessa. Tocca a lei preparare le lunghe
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popolate e reputatissime; tocca a lei darsi dattorno dalla
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la poverina la sta a aspettare come un dono
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signora. Né vi starò a intrattenere di quanto accada
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seconda luce che intraprendo a descrivervi, e dove avvengono
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seguente racconto. ¶ Santa Maria a Coverciano non è nemmeno
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spirituale da una parrocchia. ¶ A rigore si potrebbe formularvi
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una specie di piazza a sghembo si forma a
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a sghembo si forma a un crocicchio di strade
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bianco atto, più che a nasconderlo a metterlo in
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più che a nasconderlo a metterlo in vista. Rincantucciata
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che ci fa pensare a quello dei conventi, convento
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portone di legno destinato a rimanere sempre chiuso giacché
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suo fianco, e destinata a rimanere sempre aperta, simile
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rimanere sempre aperta, simile a uno sportello di cui
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guardano tutte sui campi, a mezzodì verso Firenze, e
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diresti aperta per guardarvi a discrezione. Tale parte privilegiata
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cancello bianco sempre aperto a metà, e assai mangiato
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da Firenze al Ponte a Mensola e a Settignano
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Ponte a Mensola e a Settignano, e si chiama
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delle Francescane, porta invece a Maiano, alle sue cave
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Questo non lasci supporre a una scissione fra massoni
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tanto chiasso si mettono a dormire. ¶ Non a caso
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mettono a dormire. ¶ Non a caso ho nominato questi
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operandovi, che ci vennero a chiedere riposo o ispirazione
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dell’attribuzione. Fanno bene a non cedere, noi perdoniamo
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non cedere, noi perdoniamo a tutti questa tenacia secolare
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andata non stette guari a levarsi il Re, il
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si era insediato lì a mangiare e bere, specialmente
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specialmente la mattina quando a casa non c’era
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e se occorreva anche a dormire; e la madre
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dormire; e la madre, a casa, per nulla addolorata
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di farsi avanti, disposto a correre a casa sua
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avanti, disposto a correre a casa sua a prendere
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correre a casa sua a prendere un pezzo di
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vieni Palle, si va a mangiare”. E allora i
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fantocci umoristici da mandare a gambe all’insù sotto
394
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per dire: “si starà a vedere”. E ritrovata un
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col medesimo atteggiamento presero a riguardare il nipote senza
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rancore susseguente: “si starà a vedere”, esprimevano guardandolo come
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dir nulla: “si starà a vedere”. E Remo, che
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rispondere alle zie: “state a vedere”. La risoluzione di
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La risoluzione di stare a vedere che sembra, così
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vedere che sembra, così a colpo, tanto facile, non
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lavorare. ¶ Una volta finito a viva voce e a
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a viva voce e a tutte braccia, e senza
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pratico risultato di chiamare a sé gli eventi, con
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sicuri di essere noi a mandare la barca, proprio
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primitiva illusione e dimostrarlo a chi vede. Voi penserete
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dalla riva ci stanno a guardare, i quali sempre
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sé, se la ridono a crepapelle di tutto il
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dallo strepito, atto solo a nascondere il reale movimento
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arcisicuri che siamo noi a mandarla, perfettamente. E al
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questo fenomeno curiosissimo fino a quando le donne si
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mani alla cintura incominciarono a vedere molte cose. ¶ Molte
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nostro può far vedere a donne di questo genere
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misteriosa e oscura intorno a un occhio di Remo
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forte, e non facile a lasciarsi sopraffare. Nessuno, però
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avrebbe saputo indovinare fino a qual punto potesse giungere
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povere donnine si indugiassero a guardare. ¶ Gli occhi di
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e dell’industria, andate a finire come vecchi trucioli
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altra, che era rivolto a questo fatto straordinario, da
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alla fine una diceva: “a che ora torna Remo
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innocente: lo sapevano bene a che ora tornerebbe. ¶ Parlava
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o sorvolando le parole, a scatti, a monosillabi; non
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le parole, a scatti, a monosillabi; non alzava mai
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si può dire fino a qual punto potesse comprendere
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Non si abbandonava mai a una risata, non oltrepassava
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conoscendo gli altri, conosce a maraviglia il valore delle
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zie si sentirono trasportate a vestirlo bene, rappresentando un
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un fatto naturale; e a pagare i conti del
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camiciaio senza star troppo a discutere. E dal momento
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avevano deciso di stare a vedere, la cosa aveva
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certi suoi movimenti tendenti a possederlo con la persona
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una grossa spugna faceva a questo modo il proprio
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seguitava, percuotendosi e stropicciandosi, a girellare per la camera
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Ed era per arrivare a Remo, per sapere di
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Teresa e Carolina stanno a vedere Giselda canta Niobe
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Giselda canta Niobe va a vendemmiare ¶ Molte sono le
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volta dedicassero un attimo a fare i loro conti
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di quelli delle clienti, a voltarsi indietro per accorgersi
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esse più umanamente seguitando a lavorare con un ritmo
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La quale cosa oltre a rappresentare la più intima
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il plauso di tutti. A queste gioie terrene si
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un giorno sarebbe stato a capo di un’officina
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quelle in corso, ricco a milioni, che sarebbe diventato
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ordine e gelosia, fino a un motorino da applicarsi
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inventore di macchine, scesero a voli più accessibili verso
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uomini che sapevano fare a stento la loro firma
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dal nulla era riuscito a fare una piccola fortuna
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allevamenti di bestiame. Iniziare a Santa Maria coltivazioni sconosciute
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la fantasia dilagava fino a vedere il nipote proprietario
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laddove le strade incominciavano a salire, per la collina
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di aver tenuto sempre a rispettosa distanza il buon
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magnifici, e che finiva a coda di pesce con
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possibile che non riuscisse a andare avanti un ragazzo
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di preparazione era riuscito a prendere a pieni voti
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era riuscito a prendere a pieni voti la licenza
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un pranzo, quasi storico, a cui avevano partecipato non
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modista, e che andò a Santa Maria vestita color
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tre torcoli neri applicati a guisa di crocchia che
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un’acconciatura nera simile a un puliscipenne. Anzi, si
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ch’ella avesse portato a Santa Maria due puliscipenne
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fatto le fognature buone; a cui l’arzilla vecchietta
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sapevano come avrebbe fatto a tirare avanti. “Figlia d
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nuova luce, tutto tornava a sorridere fino alla nuova
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strada giusta; e che a noi lascia capire come
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egli si trovasse disposto a ripetere il giuoco senza
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il nuovo progetto andava a monte, diveniva evasivo, misterioso
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con acume per arrivare a un risultato eccezionale. Ciò
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quello che ci affanna a cercare Si sentivano disorientate
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il bisogno di andare a scuola, e soprattutto s
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e soprattutto s’imparava a vivere. E mentre teneva
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non appena interrogato diceva a tutti con sollecitudine, assumendo
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agricoltore”, quasiché fosse avviato a divenire il capo di
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degli spettatori erano andati a gambe levate. ¶ Smarrite, interdette
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di mandarlo all’officina, a fare un mestiere da
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bontà, non per dovere. ¶ A queste sfuriate Remo sorrideva
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non ci potevano arrivare. ¶ A pochi uomini è dato
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1934
perdere il nipote buttavano a mare Palle: lui, almeno
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venti, non erano disposte a mantenere due bighelloni di
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levarselo, si sarebbe seduto a tavola col berretto in
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È bene sapere che a poco a poco, per
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sapere che a poco a poco, per l’arte
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con le quali ritornò a casa il figlio una
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verso chi non rassegnato a lasciarsi sopraffare anzi si
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dire, le aveva date a tutti e tutti le
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in casa, in faccia a loro, il contegno corretto
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se qualcheduno fosse andato a sporgere querele o a
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a sporgere querele o a dirgliene male. ¶ Ma Palle
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sentire che sapore avessero a Santa Maria le mani
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scartandola di proposito, bastando a sé e dimostrandolo senza
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morto di polmonite, andava a lavare all’Istituto Umberto
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esigua mercede, da mangiare a mezzogiorno. La sera, tornando
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mezzogiorno. La sera, tornando a casa, si metteva a
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a casa, si metteva a fare la minestra che
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dopo, quando lei era a lavare. Dall’Istituto riportava
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vecchio cavallo da tiro a cui la fatica pare
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né lo avrebbe chiesto a se stesso; avrebbe potuto
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1934
potuto picchiarlo in faccia a tutti, non si sarebbe
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parte; senza sentirsi spinta a un atto di tenerezza
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una parola, si poneva a camminarle a fianco guardando
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si poneva a camminarle a fianco guardando in terra
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vecchio e stanco. Giunti a casa essa accendeva il