Luciano Zuccoli, Roberta, 1897

cura minuziosa; aveva strappato a Emilia il permesso di

lentamente, somigliava qualche volta a sua sorella, e, predestinata

Le sembra, - aveva detto a Cesare un giorno, in

mani, composto il viso a timida umiltà, pel timore

si giovasse dell'incidente a vendicarsi delle spesse cattiverie

fulmine, Cesare aveva suggerito a Roberta la consuetudine dei

idea, - aveva aggiunto, incapace a frenarsi. - La provi. Supponiamo

dichiarato l'altra incapace a qualunque ragionamento più volgare

il Lascaris era riuscito a stabilire che, sebbene romantica

salotto, parlava come innanzi a un avversario che si

arrendevolezze; non poteva piegarsi a credere specialmente nel male

specialmente nel male e a diffidare del bene. ¶ Le

discussioni davan luogo anche a qualche episodio. ¶ Una sera

matrimonio, Cesare aveva chiesto a Roberta quale sarebbe stato

ella soffriva sempre innanzi a Cesare un po' d

perchè si sentiva colpito a fondo; ma Roberta aveva

che begli occhi? - domandava a Emilia, quando passeggiavano. - Hai

alle ultime puerilità, fino a credere una persona elegante

volentieri: ¶ "Voi avete diritto a vivere diversamente da noi

e passa: aveva rapito a Emilia qualche cosa delle

l'ostacolo.... Cominciava anzi a sospettare che la fanciulla

Roberta dèsse l'adito a tutte le speranze. Ma

aveva secretamente fatto pervenire a Emilia una lunga lettera

lettera appassionata, fu attentissimo a Roberta, fraterno. Il cuore

recarsi il giorno appresso a una gita, a Mont

appresso a una gita, a Mont'Allegro. Vi andarono

col batterlo; e Cesare a piedi. ¶ La guida, un

e di lingua. Dava a Roberta il titolo di

Lascaris, e di signorina a Emilia, ch'egli supponeva

intendo.... ¶ La fanciulla rideva a gola spiegata; anche Emilia

ragazza, lasciando la guida a fianco della donna. ¶ Roberta

della donna. ¶ Roberta era a cavalcioni della bestia; per

ridente. - Vuol lasciarci tranquilli?... ¶ A poco a poco, le

lasciarci tranquilli?... ¶ A poco a poco, le dolsero i

asinello s'era fermato a brucar tranquillamente l'erba

pregò Cesare d'aiutarla a scavalcare. ¶ Fu quello l

nuovo, Cesare non esitò a passare una mano sotto

le ginocchia indolenzite, e a strapparla di sella in

sua passione sarebbe bastata a trascinare lui e la

sfavillano e sono grandi. ¶ A mezzanotte precisa, Emilia gli

legno, il cane sdraiato a' suoi piedi, era una

mai non era giunto a dominare, avvicinando le due

mentre Emilia aveva cominciato a parlare. ¶ - Mi ha scritto

Emilia, alzando la testa a guardar, più che l

indole e per abitudini, a compor delle frasi.... Mi

conosco. ¶ La giovane tornò a fissargli in viso gli

viso gli occhi grigi, a cui la luce scialba

della donna, fece pensare a Cesare: ¶ "Ah, quest'abito

Roberta non s'era a lei confessata? non le

una lama infuocata.... Aiutami a salvarmi, Roberta!... Dimmi in

alzava gli occhi interrogativi a guardarla, Emilia sentiva le

amore esiste, e verrà a cercarmi, e dovrò rifiutare

del pensiero caparbio. Uscivano a passeggio, andavano al mare

vedeva qualche cosa destinata a scomparire miseramente, e presto

inquietudini diuturne, quasi calando a poco a poco in

quasi calando a poco a poco in un abisso

La scala metteva capo a una porta chiusa, pesante

per ornati di bronzo a cesello. Stagnava una grigia

bionda, una bionda simile a luce d'oro, a

a luce d'oro, a torrente di luce; ed

pur deliziosa bocca aperta a uno schianto irresistibile., pel

parevano le labbra schiuse a mostrar denti perfetti.... V

quale acqua di Lete a tutte le angosce!... ¶ Nessuna

stava tra di loro.... A capo della scala o

digradanti in basso, fino a smarrire la perspicuità delle

s'erano più vòlti a guardare in giro, e

aveva sollevato la testa a lanciarle gli sguardi invidi

penombra incombevano dovunque. ¶ Su, a capo della scala, s

scala, s'era trovata a seguire un essere bizzarra

vasca aveva dato principio a narrare le voluttà che

prometteva? Che cosa raccontava? A chi era ella destinata

chi era ella destinata, a quale non comune Iddio

vibratile colonna nervosa; onde a poco a poco entro

nervosa; onde a poco a poco entro le vene

braccia lungo i fianchi, a testa china. Ella avrebbe

si fosse piegato, allacciato a rosee spire sotto le

poi? ¶ La donna bionda, a sommità della scala, si

focoso non aveva tardato a riaddormentarsi, cercando una tranquilla

degli ornati concorrevano talvolta a portare una nota originale

dietro le teste gentili a guisa di verzura iperbolica

centinaia di ritratti, ed a similitudine di rapide meteore

tutta intera da capo a piedi - con intorno al

smisurato, gli occhi fosforescenti a fior di pelle; il

passandoli sopra le spalle a serrarle anche i seni

la donna s'affaticava a divincolarsi dall'amplesso viscido

nel sogno ella stava a scrutare. ¶ Che cosa avveniva

acchito semplice e casta; a ciascun foglio, si sarebbe

d'Emilia si ribellò a un tratto, inarcandosi come

violenza. Tale era divenuta a poco a poco l

era divenuta a poco a poco l'intimità fra

per cavarne il tema a uno scherzo o a

a uno scherzo o a un'insolenza; si disegnavano

l'inesperienza di Roberta a descrivere una scena e

un lungo racconto, offriva a Cesare l'opportunità di

che già si piegava a scrutare i vuoti abissi

d'ironia, che vibravano a lungo e sembravano commuovere

di molti origlieri bizzarri; a' suoi piedi, egli stesso

gridava la fanciulla, rivolgendosi a Cesare e additando le

fragore talmente reiterato, che a fatica si distinguevano le

Cesare s'era fermato a fianco d'Emilia. Questa

di spiegarsi, di togliere a sè e a lui

togliere a sè e a lui dal cuore le

Roberta stessa ci costringa a parlare! Ella medesima ci

e pericoloso. Dovrò spiegare a Cesare che io non

perchè mi sono votata a un'opera di sacrificio

e poi non riuscendo a vincermi, - non riuscirà, - dovrà

sempre...." ¶ Gettò uno sguardo a Roberta e a Cesare

sguardo a Roberta e a Cesare, e per la

ella avrebbe potuto perdonare a questa l'insanabile spasimo

sull'altra bianchissime, andavano a battere contro il fondo

principio Roberta si voltò a guardarli di tanto in

sorella? - domandò Emilia, girando a un tratto la testa

crollò il capo, continuando a sorridere, con un senso

lunghezza della spiaggia, fino a Nervi: e gli spruzzi

si levavano altissimi, aprendosi a guisa di Ventaglio e

improvviso. ¶ - Lei vuole sagrificarsi a sua sorella? - continuò, smorzando

può, nessuno deve mutarla a forza, per seguire il

d'un altro. E a quale scopo, a chi

E a quale scopo, a chi gioverebbe? Ella sciuperà

in quel punto Emilia a sè stessa, trasalendo sotto

Quella ragazza è attaccata a me, è gelosa della

tardi.... E perchè mai, a un tratto, questo sacrificio

il riserbo tenuto fino a quel giorno e i

non mancavano i dati a nutrirlo e a renderlo

dati a nutrirlo e a renderlo verisimile, - ed Emilia

paura di non arrivare a convincere.... ¶ Ma Cesare, obbedendo

non ho alcun diritto a sapere, non ho alcun

egli pensò freddamente. ¶ Poi, a voce alta osservò: ¶ - Come

rispose, quando fu seduta a fianco d'Emilia. - Il

con un bel lago, a mille ottocento metri d

illusioni; e Roberta continuò a fantasticare, garrula e variabile

dei flutti, ma procedeva a disagio sul dorso sdrucciolo

aiuti Roberta, - disse Emilia a Cesare, rifiutando. - Io non

vesti, non trovò tempo a riprendersi, e cadde sul

s'accostarono al parapetto a salutare di nuovo il

sinistra. ¶ Roberta s'indugiò a guardare, accasciata, fissando ostinatamente

Emilia, che tentava persuaderla a seguitar la via. - Non

li dimenticherò più!... ¶ E a Cesare, che pure la

rosse, fresche e simili a labbra innamorate; si chiudeva

l'alba riusciva ormai a quietarla: neanche il torpore

Ella avrebbe voluto confessarsi a qualche anima intenditrice. A

a qualche anima intenditrice. A fianco di lei era

delle due sorelle pensava a difendersi da quell'oscurità

le due condannate riprendevano a sospingerlo, indefessamente così, l

dire a me o a te, ch'io debbo

Si raccolse per seguire a testa bassa l'eco

avvoltolato per ischerno intorno a un rigido fantoccio. ¶ Emilia

di fianco sul letto, a viso a viso con

sul letto, a viso a viso con la sorella

di Roberta s'abbassò a un mormorìo lamentoso: ¶ - Avrei

vita.... ¶ - Silenzio, Roberta.... Pensa a domattina, col sole, col

di lei. ¶ Così piansero a lungo, rischiarate dalla luce

che parlavan della morte, a testa china sul medesimo

di menzogne inutili, sbizzarrendosi a saldar l'allacciatura dei

nodi, che potessero resistere a qualunque sforzo d'obiezione

aveva voglia di ridere a spese di qualcuno. D

dentro la notizia falsa, a guisa di parentesi: ¶ - .... Lei

sa?... ¶ Cesare stava fortunatamente a testa bassa, disegnando sulla

Non ne dica nulla a Emilia, però. Forse mi

minuto la ragazza continuò a parlare, enunziando tutte le

un sol giorno; quanto a lei, Roberta, sarebbe rimasta

tartaruga ed era caduto a terra. Guardava la ragazza

Guardava la ragazza, scoprendole a un tratto qualche espressione

Il giovane aveva tentato a più riprese di sviar

piacere; pur tuttavia seguitò a descrivere il carattere del

anche peggio. Si chinò a raccogliere i frantumi, e

macchinalmente in tasca insieme a un po' di ghiaia

po' di ghiaia e a qualche sigaretta, mentre Roberta

vendetta. ¶ - Appunto, - si affrettò a dire. - Non l'ho

e Cesare si limitò a pensare: ¶ "Con una parola

tutte le cose intorno a lui avevano ripreso il

un'occhiata per implorarlo a tacere; e la conversazione

è accaduto? - domandò Emilia a Roberta, quando Cesare ebbe

e due.... ¶ Roberta scoppiò a ridere. ¶ - Ha rotto il

senza dire una bugia, a qualunque costo, al primo

prima volta, Roberta ebbe a pentirsi quel giorno d

favola; perchè Emilia andò a rinchiudersi in camera e

Là, Cesare sedette; restò a guardar lo spettacolo fantastico

tutto assorbito, e cominciò a osservar da lontano, avvicinandosi

avvicinandosi con lo sguardo a poco a poco fin

lo sguardo a poco a poco fin dov'egli

sorgevano, apparenti e scomparenti a capriccio dell'onda, circonvoluti

rocce violette di Portofino, a levante, le acque avevan

luce non fosse giunta a tangerle. Così lungi, le

altri edifici, i quali a mano a mano andavan

i quali a mano a mano andavan poi disseminati

che un giardiniere coltivava a rosai; e le rose

correndo sulla terra grassa a calpestar le foglie di

intuizione, doveva svelarsi intera a un altro uomo; in

la necessità di gettarsi a capofitto in pieno romanticismo

una strada che cominciava a diventar malagevole. ¶ Aveva sognato

con molti palmizii, addossata a una falange d'ulivi

in un guazzo rosso a filamenti, era nell'ascesa

era nell'ascesa diventata a mano a mano pallida

ascesa diventata a mano a mano pallida, aveva preso

pulvìscolo argenteo. ¶ In faccia a Cesare, Emilia apparve quasi

restava sullo sfondo cilestrino a guardar dolente le nubi

traslucido; e si rivolse a prendere un Trionfo d

il cuore.... ¶ Si rattenne a pena dall'esprimere l

il dottore, che continuavano a vivere la vita normale

un alto specchio; ma a confortarsi meglio, scendeva dal

dal letto e correva a scrutar dalla finestra. ¶ In

con le labbra raccolte a un'immobilità statuaria, le

Roberta indugiò un istante a contemplarla, tra il rispetto

Ma Emilia si drizzò a sedere, uscendo dal sonno

Roberta crollò la testa a quell'argomento di prammatica

strada, - ella riprese sorridendo. - A quest'ora ci son

con te?... Solo fino a quando si rifaccia chiaro

della ragazza. E, come a spegnere l'espressione di

è nulla, nulla affatto a temere.... E poi, non

dei malati, sempre vigili a quanto può consolarli e

quanto può consolarli e a quanto può ferirli.... ¶ - Hai

aveva steso un braccio a trattenerla. ¶ Emilia restò a

a trattenerla. ¶ Emilia restò a sedere sul letto qualche

fatto di coricarsi vicino a lei, di consolarla, rassicurarla

Emilia, cercata una sedia a tastoni, la trascinò presso

della finestra s'illuminasse a poco a poco della

s'illuminasse a poco a poco della tenue alba

era svanito. Emilia riprese a parlare, e le parole

Roberta, - disse, - perchè continui a piangere?... Perchè hai paura

di non leggere fino a indebolirti; ti ho pregato

ch'io abbia diritto a vivere una vita mia

così repentino l'arrestò a un tratto perchè le

un senso nuovo intorno a sè, il quale non

mentre l'uomo intendeva a crearle l'esistenza sognata

ogni cosa erasi ridotta a parvenza d'un'idealità

d'Emilia. La cercò a lungo con lo sguardo

indugiò con gli occhi a quella forma quasi chiara

interrotta e l'obbligasse a compiere la frase, - io

rispose chinando la testa a osservarsi le mani, perchè

l'interruzione. - Sei venuta a rassicurarmi, dici, e resti

mi confortano, mi dànno a sperare, ma io vedo

lacerata le carni.... Corse a Roberta, la strinse pazzamente

ti ho dato, motivo a dubitare di me? Dormirò

la fanciulla per coricarsi a fianco di lei; ma

e la donna tacque a un tratto, e si

tratto, e si chinò a guardarla spaurita.... ¶ - Roberta, - disse

ed io non credo a lui, come non credo

uno sforzo per tornare a sedersi sul letto e

parlare: nessuno oserebbe dire a me o a te

che i moribondi giacciono a letto e Roberta era

Trovò dolce essere assurdo a sua volta e negar

che lo avevano indotto, a frequentare la casa delle

Per ciò, ho diritto a sapere, come una madre

una madre; ho diritto a non essere ingannata pietosamente

donne, le quali andavano a rivendere, con un canestro

uno dietro l'altro, a quattro o cinque cavalli

squisiti: gli occhi grigi a mandorla ornati di ciglia

pericoloso ricondurre la signorina a Milano durante l'inverno

significato d'intenzione. ¶ - Siamo a Pieve, - egli disse, con

Ma in quell'ora, a fianco d'Emilia, Cesare

d'Emilia, Cesare cominciava a provare una specie di

frequentissimi, trascinando gente ignota a ignote fortune; ma in

latteo globo di vapore. ¶ A mezz'ora di cammino

mezz'ora di cammino, a Nervi, la vita era

di corpo, o abituati a climi tepenti. ¶ E intensissima

tumultuosa, era la vita a Genova, dove Emilia, per

le due sorelle andavano a passeggio per le grandi

per le lunghe salite, a capriccio, felici quando arrivavan

quando arrivavan da sole a qualche altura, che dominasse

multicolore. Non conoscevano persona, a Genova; non capivano una

forestiere, e di passare a fianco d'una folla

tumulto; e diversamente che a Milano, ove sapevano a

a Milano, ove sapevano a memoria i nomi delle

abitudini della città, - gustavano a Genova ogni volta qualche

vita romorosa, estranee come a uno spettacolo. Sul tardi

la carrozza per tornare a casa, raccomandando al cocchiere

orecchie, volgeva la testa a guardare. ¶ Era l'attimo

e dei cavalli inarcati a trarre il veicolo. Arrivavano

trarre il veicolo. Arrivavano a casa, le due sorelle

da un'alta lucerna a colonna, la tovaglia, il

Vuole che torniamo? - disse a un tratto la donna

I suoi amici stanno a Milano? - riprese quindi Emilia

camminava con lo sguardo a terra, parve ergersi più

Lascaris, e si trattenne a forza per non sorridergli

all'impensata, in mezzo a visioni così lontane dalla

ad Emilia: ¶ "Non legarti a lei; è condannata. Tu

della specie ha creato a tutela della sua purezza

impongono". ¶ Esitò un lampo a rispondere, e già Emilia

Emilia, riprendendo il cammino a fianco di lui. ¶ Poscia

e l'iconografia servì a riempire qualche lacuna, accennando

il ponte della ferrovia, a cinque grandi arcate, le

si spense tosto intorno a Cesare e ad Emilia

trafila, prima di giungere a lei? Aprirle le braccia

amata sempre? Qualcuno intorno a lei, poteva farsi amare

sarebbe piegato, contorto, allacciato a rosee spire sotto le

non in ricordi simili a pigmei, i quali corrano

labbra tremanti del maschio. ¶ A pranzo in casa di

la soluzione; era destinata a seguitar tutta sola la

era senza dubbio inadatta a sostenere gli attriti dell

passo. ¶ "Tu ti leghi a un mostro, - le susurrava

non serviranno se non a prolungare un'agonia e

prolungare un'agonia e a trasmetterti i germi, dai

Vuoi contrastare il passo a una legge sovrumana?" ¶ Una

la domestica. - È andato a Genova; mi hanno indicato

Noli non tornerà fino a domani.... Ho fatto bene

faccia. - Perchè non sta a Genova? Come può essere

su Roberta, mentre Emilia a testa bassa di fronte

testa bassa di fronte a lui rispondeva precisa e

il quale aveva diritto a conoscere ogni fatto intimo

la spuma crepitante giungeva a superarlo, colando ai fianchi

lattei. ¶ Nella cabina drizzata a ridosso delle rocce sovrastanti

nell'onda, si buttò a capofitto, sparve, riapparve lontana

mostruosa che pullulava intorno a loro. ¶ Pel brivido che

dal cappuccio aguzzo stette a guardare la superficie maliarda

fra le mani, tornò a imbrancarsi nel gregge silente

forma, delle sensazioni vibrate a un tratto nel cervello

Ma giungeva l'alba a quietarla, e il torpore

una vita femminile incapace a mutar l'avvenire con

altro uomo sarebbe arrivato a conquistarla poichè era giovane

tutte le donne pari a lei hanno traversato. ¶ Ella

sua giovanezza in mezzo a un cumulo di rovine

cose le quali aiutano a precipitar le ore: un

aperti sopra una poltrona a dondolo; e le due

di luna. Erano disposte a brevi intervalli sapienti; volavano

luce mite, che bastava a inebbriarle co' suoi giuochi

delle notti serene. Coglieva a volo nelle mani bianche

i romori s'affievolivano a grado a grado. In

s'affievolivano a grado a grado. In breve il

la sua adolescenza, e a cui Emilia ricorreva per

processione di gesuiti attraverso a una folla di donna

senza sterpi; ma procedendo, a poco a poco la

ma procedendo, a poco a poco la strada invasa

una fuga di statue, a cui il cuore appendeva

percorreva la strada ineguale, a piccole salite e a

a piccole salite e a piccole discese, tra il

eran diretti verso Pieve, a una passeggiata; da parecchi

rilassatezza. La campagna verde, a sinistra, inturgidiva sotto il

sensuale; oltre la strada, a destra, il mare si

porporina di raggi, somigliava a una svelta lingua di

aperse il parasole bianco a merletti: intorno alla testa

nelle vicinanze di Pieve; a destra, il muricciuolo di

di Emilia era corsa a cercarlo per supplire momentaneamente

giunte strane e inaspettate a lui medesimo; e allorchè

che tutti quanti sono a fianco d'un ammalato

non aveva alcun motivo a mostrarsi rudemente sincero. - La

veramente c'era ragione a schiamazzare come schiamazzarono i

tutte le donne pari a lei, avevano attraversato". "La

processione di gesuiti attraverso a una folla di donne

una fuga di statue a cui il cuore appendeva

e di rimorso". ¶ Curioso a dirsi; nel mentre vado

fanfara festiva e stridente a cui siamo abituati. ¶ E

non in ricordi simili a pigmei, i quali corrano

cercando d'animare innanzi a se stesso le fantasie

nota, d'aver cercato a tutt'i costi una

non poteva servire che a fondare una scuola più

Lo si trattò veramente a guisa d'un precursore

Roberta potesse dar vita a una serie numerosa d

pennoncelli sarebbe presto andato a finire "sulle secche della

sfarfallava di lampi infaticabili a levante e a ponente

infaticabili a levante e a ponente, come per un

il cannocchiale, e volgendosi a Emilia con la pezzuola

villetta era aperta sempre a finestrate di sole, a

a finestrate di sole, a fiumi d'aria pura

della scienza. Guardavano innanzi a sè, lasciandosi addietro il

può essere nulla.... Mando a chiamare il medico... ¶ Roberta

vedevan l'abito turchino a merletti bianchi, il volto

sùbito, sùbito.... Vuoi andare a letto, Roberta? Ti aiuterò

il bisogno di sfuggire a sè medesima e all

era avvenuto d'inginocchiarsi a pregare perchè fosse mutata

aiutò ad alzarsi, riuscendo a sorriderle. ¶ Sulla soglia della

sottovesti, gettò ogni cosa a terra, fu pronta, e

quanto era vita intorno a lei. ¶ Emilia, seduta a

a lei. ¶ Emilia, seduta a fianco del letto, tenendo

malattia, che la riconduceva a dieci mesi prima, richiamando

dieci mesi prima, richiamando a galla i terrori, le

di quei giorni. ¶ Fuori, a levante e a ponente

Fuori, a levante e a ponente, i lampi gareggiavano

elettrica. Roberta si drizzava a sedere, guardava Emilia negli

così male... ¶ Emilia andò a guardare, socchiudendo le imposte

di tempesta. Le case a tinte vive, secondo il

riflesso dei lampi.... E a un tratto, per la

sferzò, ora verticale, ora a sghimbescio, a capriccio del

verticale, ora a sghimbescio, a capriccio del vento, e

l'anima. Emilia, rimasta a guardarla, fece un gesto

fece un gesto perduto, a sgombrar le visioni di

le mani serrate, immobile a' piedi del letto, ella

memorie, dipingeva l'avvenimento, a grandi tratti prima, e

scuotendosi e avvicinandosi. ¶ Ma a quel ricordo della malattia

nostra via, l'una a fianco dell'altra, come

camera: vide la sorella a' piedi del letto e

letto e la fissò a lungo, ancòra con l

Dio! - esclamò Emilia, accorrendo a sostenerla. ¶ Il sangue sgorgava

centrale, Emilia s'aggrappò a un mobile. Libera di

di lupi famelici, che a mandra lascino le steppe

ella non ebbe forza a trattenere un affettuoso gesto

esclamò, stendendo le braccia a cingerle il busto, con

risposta migrò da labbra a labbra, non udita nemmeno

le orecchie aguzze; cominciò a ringhiare, e si slanciò

Cesare era ancòra innanzi a lei, ed ella rabbrividiva

delle dita, e chiamandola a sè. - Perchè non comprendi

aggiunse, esaltato, traendola dolcemente a sedere sulle sue ginocchia

della strada che conduceva a Pieve di Sori; vide

capisci? - esclamo Emilia, volgendosi a guardarlo. - Non capisci che

spettri? Manchi di fede a qualcuno? Sono io legato

qualcuno? Sono io legato a qualcuno? Siamo liberi; ci

verO che hai rinunziato a vivere! Non potevo credere

un viale, e tornare a lei. ¶ Esso veniva cautamente

catena; Emilia si chinò a staccargliela dal collare, e

il cane si drizzò a ringraziare, scodinzolando. ¶ - Va, va

va, Nero! - disse Cesare, a bassa voce. ¶ - È inquieto

affrontiamo? - bisbigliò, quando giunsero a' piedi della breve scala

pericolo aumentava. ¶ - Eccoci! - susurrò a un trattò la donna

con le voci morte; a un passo da loro

dire! - esclamò Emilia, aggrappandosi a lui, come per sottrarsi

in quell'istante obbedito a qualunque voce imperiosa.... Girò

rideva dell'uscio aperto. A due passi da lui

non riuscì se non a sfiorare una mano di

inquietudine, - non aveva permesso a Roberta di addormentarsi. ¶ Era

Roberta di addormentarsi. ¶ Era a letto, ma leggicchiava uno

pericolo, Roberta sarebbe venuta a trovarla; e sentiva nell

da lungi dava ombra a tutta la sua vita

felicità. ¶ Accomodò i guanciali a Roberta, e le tolse

era più volte bastata a rassicurarla da qualunque timore

dominio nuovo e assoluto. A poco a poco, il

e assoluto. A poco a poco, il respiro della

rispose il Lascaris, tornato a lei, riprendendola fra le

Cesare.... Appena siamo sfuggiti a un pericolo. ¶ - Dorme; se

imprudente. - Non resisto più a una simile tortura; dovessi

cercava un mezzo, pensava a un grido per isfuggirgli

vi avvicinate! - gli ordinò, a bassa voce. - Non vi

sguardo bruciante.... Aveva chiamato a raccolta le formidabili energie

non aveva tuttavia nulla a temere, poichè non temeva

ch'egli si chinò a coprire d'intensi baci

uomo non ebbe tempo a rispondersi, che già l

Lascaris, levatosi in ginocchio a guardarla con intensità. - Non

dirò che sono pronta a rinunziare, se la mia

di pace.... ¶ - Siete pronta a rinunziare? - ripetè Cesare. - E

non esitereste un istante a superare un ostacolo... ¶ Si

in piedi, e rimase a testa bassa, pensando.... Aveva

taciturnità successiva, s'appressò a Cesare. ¶ - Può svegliarsi, - disse

era un po' inchinata a studiare il silenzio oltre

di nuovo in preda a un'esultanza veemente, l

che Emilia sentì quasi a un tempo il gesto

credi, - bisbigliò questi, chiamandola a posare il capo su

ch'io vorrò rinunziare a te?... È dunque così

È dunque così diffìcile, a voi donne, penetrare il

forza umana, capisci?... arriverà a contrastare la mia passione

Rassicurati; nessuno è alzato, a quest'ora! ¶ Emilia lo

livido cerchio aveva cominciato a disegnarlesi.... ¶ - Ancòra quest'altra

le braccia dei vivi.... A pena, scambiavano qualche frase

sorelle sopra un canotto a remi, con un agile

Nervi, verso Quinto, o a capriccio.... In mare l

ciò importava ben poco a Cesare e ad Emilia

lunga ora sulle rocce, a guardare il canotto lontano

che da Nervi sale a Sant'Ilario, s'appiana

per viottoli aspri fino a sboccar di nuovo sulla

felici e si studia a render felici i giorni

un omiciattolo, che gridava a giusti intervalli, per tutta

i giorni egli scendeva a Genova a portare involti

egli scendeva a Genova a portare involti e a

a portare involti e a raccoglierne, e risaliva a

a raccoglierne, e risaliva a Sant'Ilario, senz'affrettarsi

con l'occhio, fino a un gomito della salita

grazia nel chinarsi fino a un fiore, nel dar

e si vestivano quasi a un modo, portando gli

di rado, Emilia esprimeva a metà un'idea o

domandò Cesare una volta a Emilia, - perchè ti vesti

era scomparsa, e innanzi a Cesare s'era spalancata

era andata sùbito dopo a visitar la figlia del

pareti e il pavimento a mosaico. Nero latrava in

sottil figura, che rammentava a Cesare quel suo nèo

domanda. - Bisogna, infine, parlare a tua sorella, poichè la

il fondo zuccherato, quasi a trovarvi un'idea. ¶ - Non

Vivere con noi, adattarsi a un posto secondario nel

nel mio cuore, cedere a te, le parranno cose

troppo impaziente.... ¶ Egli obbedì a uno slancio, con le

testa. ¶ Urtava nuovamente contro a una barriera: tra il

nervi calmi. ¶ Dir questo a Emilia e perderla, doveva

ch'era uno stimolo a fantasticare. Sapeva resistere, o

Non è possibile continuare a questo modo, - disse il

fronte. - Se tu pensassi a raddolcire la mia impazienza

incessante, e lo aspirava a guisa di profumo, trovandovi

ebbe appena il tempo a comporsi in un atteggiamento

scorse la sorella intenta a tagliar le pagine d

si accomodava sulla poltrona a dondolo, in faccia a

a dondolo, in faccia a Emilia. - È in cura

ma il Lascaris tardò a rispondere. Guardava la fanciulla

Noli non verrà fino a domani. ¶ - Possono chiamarlo sùbito

è possibile negare aiuto a un'infelice, che è

e animosa di Roberta, a riscontro con la testa

rispose Roberta. - Oh, morire a questa età, è spaventoso

d'Emilia, per invitarlo a rassicurar la sorella; ma

finestra, e andò incontro a Roberta, la prese dolcemente

la lasciava, ella andò a sedersi, e restò a

a sedersi, e restò a capo chino, umiliata.... ¶ - Suvvia

d'ironia, egli era a bella posta passato al

diritti; s'era compiaciuto a far sentire l'indulgenza

bimba.... ¶ - Sì, - ella rispose a voce bassa, levando infine

lo sguardo in volto a Cesare. - Ho avuto torto

prevenne, diede un bacio a Emilia, e salutato il

era capace. ¶ Quando fu a' piedi della scalinata marmorea

gaggìa, da cui staccava a uno a uno i

cui staccava a uno a uno i granelli dorati

nel rustico.... Vada, vada a vederla.... ¶ Veramente, grida non

quando Lei è venuto a visitarmi la prima volta

disse. - Perchè non esce a passeggio? Le gioverebbe assai

riconoscente; bella di fiducia, a testa alta, con la

quotidianamente s'era recata a visitar l'epilettica. ¶ Nella

guadagnavano, spendevano avaramente; tenevano a fitto la terra circostante