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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
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1934
le importa di piacere a quell’uomo? Non s
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1934
lei? ¶ Malgrado questi ragionamenti a freddo, una sera non
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1934
So bene come vanno a finire queste cose. Voi
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1934
nel palmo della destra, a sfogare la rabbia. ¶ Nella
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1934
sentimento di pietà, mista a curiosità, le addolcisce le
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1934
lui non si riusciva a tirare avanti. ¶ Dopo appena
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1934
la morte, Anna cominciò a rimettersi; e subito barellista
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1934
e suora si dissero a vicenda: Io lo dicevo
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1934
che faceva lui stesso a casa, e qualche fazzoletto
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1934
ha detto che verrà a trovarti giovedì, e ti
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1934
di dirvi che verrà a trovarvi domenica e vi
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1934
stinto, dà un bacio a Pippetto e via, a
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1934
a Pippetto e via, a spalle curve; e quando
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1934
lunga; e lei insonne a guardare in giro per
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1934
Tutto il sabato sta a pensare all’indomani: cosa
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1934
saluti e che verrà a trovarla giovedì e le
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1934
saluti, e che verrà a trovarla domenica e le
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1934
e le disse: «Quanto a voi, fate la cura
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1934
CUORE!» ¶ Ma appena fu a casa ricominciò la sua
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1934
indomani. Bisognava adesso pensare a Pippetto, che veniva su
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1934
le lunghe nottate bianche a vegliarlo. Pippetto ha la
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1934
con la mano chiusa a pugno contro l’orecchio
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1934
stia sotto il portone a scambiare quattro chiacchiere con
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1934
presto e si limita a farsi una smorfia. ¶ Dopo
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1934
al tavolino e scrive a Maria: “Carissima sorella, ho
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1934
forse si porta solo a Napoli. Mi fa piacere
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1934
centesimo; e fanno debiti a morire. Sinceramente sono felice
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1934
non è espansiva come a Napoli. Pippetto ti bacia
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1934
Io non riesco più a farmi un vestito. Basta
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1934
piangere. Scriverebbe volentieri anche a Teodoro sapendo il suo
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1934
suo indirizzo. Invece riprende a rassettare: camicie da lavare
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1934
delle cartoline è appesa a un laccio rosso la
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1934
polvere che si solleva a ogni ventata, il rumore
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1934
occhi allo specchio, come a volerli guardare di dentro
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1934
rivolta: ha pur diritto a una vita più comoda
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1934
più comoda; quella vita a cui ha sempre dovuto
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1934
operai che ti obbligano a una vita senza speranze
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1934
camiciotto grigio, sono intenti a lavare la strada con
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1934
stonata, la gente corre a comprare noccioline e mostaccioli
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1934
d’acqua; e comincia a lavarsi con calma; si
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1934
odore forte della saponetta a buon mercato spandersi nell
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1934
pretesto per partire. Arriva a Crotone che imbrunisce e
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1934
finalmente si ferma davanti a un’osteria, che s
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1934
luce gialla. Vorrebbe domandare a qualcuno nell’interno, ma
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1934
per la schiena. ¶ Continua a camminare nel paese quasi
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1934
paese quasi buio, domandando a casaccio a quelli che
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1934
buio, domandando a casaccio a quelli che incontra; si
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1934
sotto i portoni, fino a che non trova il
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1934
che la causa andrà a finire male, dato che
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1934
sapere che ci campo a fare una volta che
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1934
tutto il giorno sola a piangere da una finestra
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1934
altra, perché zia Rosa a casa ci sta poco
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1934
ogni tanto la manda a chiamare. Figlio mio, ti
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1934
mio, ti vorrei vicino a me per non sentirmi
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1934
sono sistemato, che riesco a vivere: invece ho detto
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1934
un’occupazione! Parte: va a fare qualche cosa di
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1934
lettere potrei mandarle qui a Giovannino, che le imposterebbe
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1934
schienale del sedile, come a trattenere il pianto. La
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1934
ad un livello basso, a causa della grande richiesta
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1934
abitazione, si sono ridotti a vivere con le loro
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1934
non sapevano rendersi conto a cosa servisse quella roba
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1934
anzi scambievolmente fra loro a che serva organizzarsi di
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1934
di nuovo, e riprendono a mangiare ridendo, facendo chiasso
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1934
Teodoro è mal visto a causa del suo lavoro
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1934
la sorte che tocca a tutti quelli incaricati di
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1934
forse ad accusarlo e a fargli del male, e
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1934
quelle pagine ingiallite lasciate a casa delle due ragazze
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1934
sua classe. ¶ Pensa proprio a questo mentre aspetta di
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1934
sempre, e chissà perché, a questi pensieri di lotta
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1934
dice. «Vi ho mandato a chiamare per una cosa
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1934
che vi siete messo a fare della propaganda. Vi
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1934
fosse stato un altro, a quest’ora, con due
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1934
la lezione, sabato venite a prendere la busta e
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1934
porta ed invita Teodoro a uscire. ¶ Egli esce senza
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1934
guardie di finanza intente a misurare le baracche; il
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1934
dalla spiaggia, lentamente fino a casa, pensando come poter
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1934
episodio per far capire a quella gente che la
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1934
che non sbatti più a destra e a sinistra
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1934
più a destra e a sinistra, perché ci avevo
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1934
vuole aiutare e anche a me non mi fa
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1934
che lo crede sistemato, a posto, ormai; che crede
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1934
ci vuole così poco a capirlo! Se gli altri
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1934
copie, infine si decide a scriverle in questi termini
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1934
da vivere tranquillo e a fare quello che debbo
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1934
la cortesia di dire a Catello che scriva al
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1934
delle seccature che continuo a darti. Se puoi fare
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1934
non si doveva preoccupare a mandar soldi, perché ti
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1934
alle ragazze. ¶ Anna pensava a Teodoro, mentre entrava nella
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1934
Le accadeva di pensare a lui tutte le volte
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1934
è più felice, come a farlo apposta perché diventi
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1934
sua debolezza e corre a chiudersi nella sua stanza
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1934
fa sempre più urgente, a tagliarle il respiro, quando
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1934
sguardo e quasi offerta a lui. ¶ Quando nelle prime
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1934
ora in cui va a letto, quella in cui
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1934
cinema e dal cinema a casa nelle prime ore
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1934
nell’aria estiva insieme a un sospiro di pentimento
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1934
quest’uomo che riesce a far dire tutto quello
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1934
barba. «Io sono sempre a vostra disposizione. Anzi, se
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1934
è bagno e barbiere a vostra disposizione.» ¶ «Oh, grazie
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1934
tu?» fa Marco, rivolto a Teodoro. «Io intanto posso
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1934
posso andare alla stazione a prendere le valigie.» Teodoro
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1934
e ripasso di qua a prenderti.» Gli stringe la
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1934
acido e di sapone. A un richiamo dell’uomo
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1934
e si para davanti a Teodoro. ¶ «Prepara un bagno
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1934
fortunata.» ¶ «Allora vi affido a lei: buon bagno, scusatemi
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1934
pensare alle sue cose, a quello che gli toccherà
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1934
che dice: «Questi scaldabagni a legna sono diventati inusabili
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1934
adesso ci stanno quelli a gas che vanno tanto
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1934
nello stanzino da bagno a regolare il rubinetto. «Voi
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1934
gratuitamente? Come regolarsi? E a lei dovrà dare una
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1934
che cosa siete venuto a fare?» ¶ «Oh, bella! Per
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1934
Per lavorare.» Si corregge: «A fare del commercio» e
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1934
nelle forbici, e scoppia a ridere. Anche lui ride
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1934
e si sente trasportato a considerare la donna più
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1934
donna più benevolmente. Comincia a notarla nei suoi aspetti
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1934
La fissa negli occhi a lungo, finché essa non
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1934
di star troppo accosto a lei: è sconveniente? Deve
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1934
già troppo se riescono a mangiare con quello che
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1934
cordiale. ¶ «Mio marito» riprende a dire la donna, facendo
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1934
o nell’altro riesce a portare avanti la casa
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1934
mettiamo, ogni settimana! Pensa a questo, mentre le guarda
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1934
un tipo di donna a lui nota sotto alcuni
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1934
e teneri. Se comincio a perdere tempo dietro la
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1934
pensa e l’attira a sé in un nuovo
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1934
lo comunicò una sera a Marco; il quale, per
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1934
la saracinesca ancora chiusa a metà, e nell’interno
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1934
Ho studiato anche» aggiunge a bassa voce. ¶ «Avete qualche
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1934
padre non poteva seguitare a pagarmi gli studi. Era
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1934
infine abbassarsi sul petto. A quel punto l’uomo
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1934
una beffa. Non riesce a capire il mistero e
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1934
fare molto: può mettervi a posto.» ¶ «Chi?» domanda sorpreso
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1934
come per scusarsi, aggiunge a mezza voce, che, era
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1934
ma aveva spesso pensato a lui durante quei giorni
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1934
un momento all’altro a trovarla: «Certamente non lo
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1934
idea di un tiro a scopo di soldi prende
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1934
vi raccomando, non parlatene a nessuno, di questa cosa
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1934
è patito qualche sofferenza, a che serve questa cultura
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1934
causa, Teodoro si trasferisce a Reggio. Piove, e c
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1934
tardi. Sarà meglio rimandare a domani; però non debbo
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1934
però non debbo cominciare a rimandare: nell’azione illegale
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1934
convinto di aver avuto a che fare con un
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1934
l’aveva nemmeno salutata. ¶ A chi può più rivolgersi
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1934
spalle; un altro davanti a sandwich: hanno indovinato il
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1934
fronte, così impara. Imparerà a sparare e ad obbedire
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1934
fortuna è l’ultima a venire; questo senza sapere
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1934
Iddio, se viene bene a me, deve venire bene
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1934
deve venire bene anche a te!» ¶ «Che c’entra
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1934
carta che si va a giocare, e non è
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1934
che piangeva. Papà è a letto e lei non
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1934
M’hanno detto che a Taranto non si fa
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1934
vanno bene, o andremo a piantar tenda in un
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1934
con le piccole luci a fianco dei binari, e
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1934
libera: se ne va a Roma, e conosce i
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1934
è parso impossibile continuare a vivere quella vita di
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1934
e di sacrifici. Venendo a mancarle lui, è venuta
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1934
che Maria avrebbe continuato a menare quella vita libera
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1934
pillole amare mandate giù a forza, il suo fisico
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1934
stato di dimenticanza, fino a quando in qualcuno di
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1934
di non poter venire a capo di niente. E
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1934
nella Capitale. Quando riusciva a procurarsi l’indirizzo di
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1934
recarvisi: e rimandava fino a quando avesse posseduto i
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1934
se infatti essa riusciva a recarsi in un posto
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1934
un buon lavoro: «Sentite a me, mettetevi in ordine
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1934
sapere dove recarsi ed a chi rivolgersi. La sera
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1934
in questo locale fino a tarda ora; quando s
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1934
conosci tutti?» ¶ «Macché. Senti a me, è facile. Tutta
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1934
rintocco ad un orologio a muro, ed un fruscio
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1934
dovranno coricarsi e comincia a spogliarsi. Solo adesso Anna
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1934
la donna laida. Comincia a svestirsi, ma con lentezza
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1934
con lentezza perché esita a distendersi per prima. La
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1934
compagna intanto perde tempo a liberarsi dalle giarrettiere tenute
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1934
il freddo spinge Anna a letto. Sta per assaporare
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1934
al suo fianco comincia a stringersi col corpo nudo
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1934
Ma cosa è venuta a fare a Roma? A
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1934
è venuta a fare a Roma? A trovare lavoro
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1934
a fare a Roma? A trovare lavoro? E com
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1934
trovarne si è abbandonata a lunghe passeggiate? S’è
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1934
E, poiché sono abituate a questi risvegli improvvisi, accendono
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1934
qualche cosa si mettono a frugare tra i loro
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1934
cretina, prima di metterti a parlare!» «Gesù, io mi
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1934
fuori con questo tempo, a rincorrere il mariuolo che
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1934
più; il bambino riprende a piangere; e la sorda
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1934
piangere; e la sorda a maledire per via della
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1934
della padrona Anna riesce a chiudere gli occhi. E
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1934
una luce opaca comincia a penetrare nella stanza, come
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1934
Teodoro e Marco giungono a Taranto sul principio dell
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1934
si stendono con ordine a destra e a sinistra
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1934
ordine a destra e a sinistra, nel sole scialbo
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1934
che ancora s’attarda a spiegare e girano sulla
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1934
nuovo sulla terraferma riprendono a guardare i numeri della
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1934
dice mezza parola, fino a quando essi non abbiano
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1934
in imbarazzo di fronte a quest’uomo che riesce
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1934
più presto del solito a litigare, senza una precisa
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1934
tazze e le poggia a scolare su un’incerata
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1934
scolare su un’incerata a fiori, scorticata in più
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1934
sforzi considerevoli per riprendere a parlarsi, cosa che riesce
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1934
per suo conto» dice a un tratto Teodoro, fingendo
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1934
uno...» ¶ «E dove vai a sbattere?» lo interrompe lei
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1934
questa vita? Dove vado a finire di questo passo
200
1934
rimanere qua e rimetterti a lavorare con tuo padre
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1934
più tornare? Che vado a fare in quella baracca
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1934
potresti trovare un’occupazione a Napoli stessa, qualche cosa
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1934
smania. Tanto, chi rimane a soffrire sono io: a
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1934
a soffrire sono io: a te cosa importa?» ¶ «Non
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1934
un peso.) «Senti» riprende a dire in tono più
206
1934
fuori di qua, buttandomi a lavorare sul serio, forse
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1934
sul serio, forse riuscirò a rimettermi a posto. Non
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1934
forse riuscirò a rimettermi a posto. Non c’è
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1934
fumo di Teodoro, lenta, a fiotti, come su uno
210
1934
torridi non abbia pensato a un divertimento, ad una
211
1934
assenza? Potrebbero anche costringerlo a restare in casa. ¶ Sale
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1934
tanto per brevi attimi a domandargli: ti piace questo
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1934
rimastica più volte, sino a provarne nausea. E la
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1934
perché se ne sente a poco alla volta attratto
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1934
umido e vuoto. ¶ Quasi a riscuotersi allora da questi
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1934
pochi giorni.» Poi tornerò a casa, continua col pensiero
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1934
padre è di là, a letto. ¶ «Malato?» domanda lui
218
1934
Teodoro; invece rimane muto, a testa bassa, per nascondere
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1934
ormai vano e comincia a piangere e a sussultare
220
1934
comincia a piangere e a sussultare: «Non avresti dovuto
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1934
e si limita invece a pronunziare: «Io... tornerò presto
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1934
lagrima che le corre a precipizio sul volto, diventato
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1934
lui si rimpicciolisce fino a perdersi fra le luci
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1934
Marco fermarsi, evidentemente disposto a scambiare qualche parola, si
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1934
anche lui, e corre a stringergli la mano: «Come
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1934
non posso lagnarmi. E a voi?» Come vede Teodoro
227
1934
Allora come ti vanno a te?» ¶ «Male» dice secco
228
1934
il braccio, e comincia a camminare. «Ah, sì? parlavano
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1934
avevi fatto bene, tu, a squagliarti.» ¶ «Sì, è vero
230
1934
dice: “Andate nel cortile a dare una mano a
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1934
a dare una mano a quelli che stanno scaricando
232
1934
che t’hanno mandato a fare qui?” “E che
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1934
pazienza, punto i piedi a terra e cerco di
234
1934
pazienza me ne ritorno a far fuoco sotto la
235
1934
Perché vi siete rifiutato a dare una mano agli
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1934
la Camera del Lavoro a sua disposizione... Va bene
237
1934
alla lunga, questo fu a febbraio, a maggio fui
238
1934
questo fu a febbraio, a maggio fui bello che
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1934
per uno che sta a Taranto, uno influente che
240
1934
capace di trovarti lavoro a chiunque sia.» ¶ «Bravo, sono
241
1934
vuota egli si metteva a leggere e a studiare
242
1934
metteva a leggere e a studiare, si accorgeva che
243
1934
Invece egli era costretto a meditare sulla sua situazione
244
1934
sulla sua situazione, e a studiare il modo più
245
1934
sapeva interessare, e dava a Teodoro l’illusione di
246
1934
Maria: ¶ «Mangi onestà, mangi! A che pro? Come se
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1934
quale dovere abbiamo noi a farci prendere per la
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1934
prendere per la gola, a farci prender per fame
249
1934
aveva appreso per rispondere a tono. ¶ «C’è gente
250
1934
soldi?» ripeteva Maria, rivolgendosi a lui; e Teodoro: ¶ «Sì
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1934
mostri di prendere troppo a cuore le sorti di
252
1934
destinato fino in fondo a subire le sorti della
253
1934
sue cognizioni di socialista a quella realtà. La ragazza
254
1934
aveva lui di parlare a quel modo? Lui che
255
1934
stanca, se ne andava a dormire, Teodoro rimaneva in
256
1934
giornata che non bastavano a soddisfarla né l’abbonamento
257
1934
giorni apriva un po’ a caso i libri che
258
1934
dei Lavoratori che siede a Londra e che cerca
259
1934
opifici gli passano davanti a frotte. Qualcuno lo riconosce
260
1934
gas il fumo va a infilarsi nei balconi del
261
1934
un odore nauseante, insieme a un assordante rumore di
262
1934
marciapiede: forse si divertono a veder passare il trenino
263
1934
alle sbarre del passaggio a livello, eppure non ha
264
1934
è passato: il passaggio a livello viene riaperto; ed
265
1934
per trovarsi ancora qui, a quest’ora. «Buona sera
266
1934
urlano aprendo enormi ombrelli a dieci lire, un vero
267
1934
nutriente per i bambini. A ogni angolo c’è
268
1934
merce; noi non vendiamo a solo scopo di lucro
269
1934
un metro di elastico. ¶ A casa Teodoro lesse la
270
1934
senza conforto! Ha nascosto a Teodoro, per non avvilirlo
271
1934
che di leggere; ma a quale scopo? Gli sembrava
272
1934
due, io non riesco a far niente.» ¶ Anna vorrebbe
273
1934
ha il parato grigio a striscioni gialli: sembra una
274
1934
invece di pensare seriamente a quello che dovrò dire
275
1934
un disoccupato, un buono a nulla, senza arte né
276
1934
stato possa ancora piacere a qualcuno: i seni flosci
277
1934
Il pensiero le corre a Teodoro, che è diventato
278
1934
proprio lei che propose a Maria di accogliere in
279
1934
allontanarsi da sé, fino a estraniarsi...). Ripete l’operazione
280
1934
operazione più volte, fino a che, forzando l’immaginazione
281
1934
forzando l’immaginazione, riesce a evocare un lieve rossore
282
1934
Mi spogliavo» risponde lei. ¶ «A rischio di buscarti un
283
1934
accanto e le cominciassi a parlare? ¶ Siede, con un
284
1934
che ancora s’attarda a spiegare la camicia. Egli
285
1934
Maria non rincaserà» dice a un tratto. «S’è
286
1934
suo e fa bene.» ¶ «A te invece dispiace» lo
287
1934
per ribellarsi alla sfortuna, a quella sfortuna maledetta... Dovrebbe
288
1934
che lo ha legato a una vita che egli
289
1934
bianco dipinto di fresco a calce che al poco
290
1934
spostando leggermente il capo a destra e a sinistra
291
1934
capo a destra e a sinistra, si può farlo
292
1934
si può farlo muovere a piacere, fonderlo e allungarlo
293
1934
Apre il portone. Ricomincia a piovere: era stata una
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berretto e bicicletta gocciolante a lato: prova i lucchetti
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un’allegria strana; comincia a zufolare e inconsciamente gli
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il battito della macchina a vapore della lavanderia: il
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eccoli, alcuni smussati; più a destra il livello spruzza
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nella Villa Comunale. Alberi a destra e a sinistra
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Alberi a destra e a sinistra, e tra gli
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alberi. Teodoro s’accosta a questa costruzione bianca e
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Mi sono trovata qui a ripararmi dalla pioggia.» E
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mio!» e si appoggia a lui. «Me la son
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e di tentativi andati a male. Solo Bondini gli
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le mani in saccoccia a girare sul molo, senza
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inverno, il sole torna a dondolarsi fra i tetti
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di mattoni rossi cominciano a soffiare nell’aria le
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si era spinto sino a immaginare come incontrarsi con
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lei e iniziare accanto a lei una vita nuova
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vita di pace. Poi, a mano a mano che
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pace. Poi, a mano a mano che le sue
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Anna, devo pensare continuamente a Maria. Debbo soffrire io
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subirono una decurtazione, fino a diventare più discrete e
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e realistiche: ed inclinò a considerare Anna meglio di
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tact! il pensiero ritorna a Maria: lei deve averne
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niente. Vedi: stavo ancora a letto», e alzando una
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stare, non preoccuparti.» (Oh! a parte gli scherzi, un
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si preparava per andare a ballare; si ricorda di
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fosse come te!...» riprende a dire lei, quasi intuendo
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mettiamo... anche della persona a cui vuoi più bene
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solo non è facile a dirsi. Il desiderio sempre
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sono ancora vestita. ¶ Quando a sera Anna rincasa trova
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calmo ed attento. Anche a lei fa meraviglia trovarlo
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lei fa meraviglia trovarlo a casa a quell’ora
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meraviglia trovarlo a casa a quell’ora; e dopo
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fuga, Anna si precipita a dire assieme a Maria
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precipita a dire assieme a Maria: ¶ «Certamente, ti puoi
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ti puoi arrangiare qua. A noi cosa costa? Vedi
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anch’egli in preda a forti tormenti: è quasi
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si dia da fare a sistemargli un letto alla
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bicicletta sulle vie assolate, a quell’incendio di domenica
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posto; ma Teodoro continuò a vivere con loro. Una
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formula convenzionale che serve a nascondere l’egoismo! “Poi
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Poi, io voglio bene a tutte e due” continuava
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allegrotto, mentre dava sotto a bere. Il viso di
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precisamente, non osava dirlo a se stesso. ¶ Passata l
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Passata l’allegria cominciò a riflettere seriamente alla sua
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questa è la macchina a vapore che manda avanti
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stantuffo della vecchia macchina a vapore si ode il
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non si scomodano neppure a guardarlo troppo: un’occhiata
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pensato che alle scarpe, a un bel paio di
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e credeva di tornare a casa con questo pensiero
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pallida; ed è pensando a lei che si corica
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stanco e non riesce a pensare ad Anna e
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Anna. ¶ Il mercoledì piove a dirotto. È tragico alzarsi
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che rigurgitano dagli scoli. A mezzogiorno il cortile era
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odori si avvertono solo a mezzogiorno quando ci si
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Aspetta Anna al passaggio a livello della ferrovia Nola
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non sa rendersi conto a che cosa serva un
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forse non riuscirà neppure a fare una gita con
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costerà meno. Teodoro accetta a malincuore. Vorrebbe far tutto
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Teodoro anche, accompagna Anna a casa e conosce Maria
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il suo verso, perché a me importa poco quello
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spalle! Teodoro è rimasto a cena con le due
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la vestaglia e comincia a girare per la stanza
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si lava ella riprende a dire ad Anna: ¶ «Lo
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lo presenterò» dice rivolta a Teodoro. «È un tipo
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vecchio che fuma sigari! A me gli uomini che
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sigaretta: le cava fuori a fatica perché il pacchetto
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sigaretta ad Anna, una a Maria, e fuma anche
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è fallita miseramente. Cominciò a piovere sul più bello
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era diventata una stuoia a palline nere. E il
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vorrei sapere...» e comincia a girare a passi lunghi
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e comincia a girare a passi lunghi per la
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fare? Cosa vuoi metterti a fare? Ti sei fatto
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settimana” se vuoi sederti a tavola con noi. Io
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cose che è costretto a dire controvoglia. ¶ Una rivoluzione
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Giossi o da Bondini; a quest’ora non c
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luci ancora accese. ¶ Ricomincia a piovere. Quando un operaio
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e Teodoro è costretto a ripararsi sotto un porticato
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passerò da Bondini: ma a che ora mi disse
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bisogna muoversi; e su, a destra, voltò all’angolo
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strada. Ma chi fu a dirmi che gli avevano
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le donne diventano allettanti. A Teodoro piace passare sotto
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Tu qui?» dice poi a Teodoro impalato sulla soglia
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bisogna provare praticamente fino a qual punto so rinunziare
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qual punto so rinunziare a Maria per amore di
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sempre all’ipocrisia. Davanti a lui si estende il
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vettura si proiet ta a quadretti sul selciato. ¶ Il
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balcone per un mese. ¶ A letto tenta di leggere
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il motivo inquietante, caro a Maria: Ti ricordo, ti
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liberazione si acuì, fino a fargli sentire opprimente la
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di Anna che aumentava a misura che in lui
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e tuttavia non riusciva a trovare in se stesso
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lume: sono le tre: a quest’ora Anna dorme
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sulla spiaggia. Perché torna a casa? E non ha
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E non ha paura a rientrarvi la notte? Siede
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di pensare ad Anna, a Teodoro, ma non vi
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voce che ha gridato a Teodoro «È morta»; ma
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lunga e secca, davanti a lui. Si riporta sulla
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un pericolo, se torna a casa, attira i sospetti
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dice di esser tornato a casa solo dopo la
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si spinge lontano, fino a Casa-Ventotto; gira intorno
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eroica resistenza di Torre A.” Morti e feriti. Ma
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elettrica lontana. Perché torna a casa? Per rivederla. Ma
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guai! Bisogna pensare anche a questo! Può esser questa
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verdi e gialle giunge a lui come a stabilire
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giunge a lui come a stabilire le distanze fra
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e quattro, le suole a palmizi si stampano nella
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e appoggiare il piede a terra in una volta
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passano ogni poco davanti a quello schermo nero. Chi
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passa interrotta sul terreno. A che serve quel muro
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sia calmo, per tornare a prendere la sua roba
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dice il fattore. ¶ «Neppure a me sembra pulita» afferma
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dei carabinieri, e tornano a Cattori che imbrunisce. La
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al cancello della casina, a commentare il fatto e
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commentare il fatto e a scambiarsi pareri: Com’era
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sono spinti fin su a curiosare. Ma appena il
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d’alpagas grigia. Manda a chiamare il carabiniere, e
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fitta schiuma biancastra, mista a sangue quasi coagulato. Dal
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che fu essa stessa a consigliare il De Martino
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consigliare il De Martino a recarsi dal fattore, poiché
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deve trasportare Anna giunge a Cartoli nel pomeriggio del
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le ruote non riprendono a stritolare la sabbia: si
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altro, passa delle ore a girare incerto per il
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Cosa può fare? Prova a stabilire dei contatti con
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qualche altro che lavora a un tornio, più per
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credi di esser venuto a fare il padrone qua
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Qualche operaio è disteso a terra, russa con la
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la colpa... Ora però a lui tocca scontare la
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chiaro, più chiaro; fino a che emergono sul terreno
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il capo. Tutto comincia a distinguersi meglio, e la
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d’erba... Teodoro comincia a sentir freddo, la fame
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son buffonate che vanno a finire a sciacquatorio.» ¶ «Che
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che vanno a finire a sciacquatorio.» ¶ «Che vuol dire
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scarpa e, trascinandola, comincia a rigare il terreno. Dopo
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noi l’abbiamo preso a quel servizio! Perché siete
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io, i due cominciano a dirsi degli improperi. Le
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conducente, sferrando un pugno a Teodoro che riesce a
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a Teodoro che riesce a stento a scansarsi; la
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che riesce a stento a scansarsi; la cattiveria è
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tutto è torbido intorno a lui; perciò, più per
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con le loro chiacchiere a torturarlo! ¶ Dopo poco avviene
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lavoro. Le cinghie cominciano a battere sulle pulegge, i
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battono forte, perché pensa: a meno che non sia
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Il mare, increspato fino a un certo punto d
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come se non avesse a fare di meglio; pensa
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fare di meglio; pensa a uno svenimento, pensa che
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ma il fattore comincia a considerare la proposta con
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di addormentarsi; poi va a letto, e poi... ¶ Poi
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fattore che è andato a vestirsi e non pensa
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dentro s’aggira grossa a spiegare a qualcuno (forse
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aggira grossa a spiegare a qualcuno (forse alla moglie
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vuole; qualcosa sarà accaduto a quei due diavoli: mannaggia
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pensa che bisognerebbe farne a meno; è un peccato
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minacciose. ¶ Il friulano comincia a lavorare d’impegno, giunti
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le scale. Se fino a poco fa la disgrazia
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disgrazia sembrava inverosimile; ora, a pochi secondi dalla rivelazione
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dei due uomini chini a far saltare la serratura
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saltare la serratura e a scardinare un battente, infine
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può mostrarsi vile fino a questo punto. È morta
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dentro di sé, come a volersi commuovere, come a
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a volersi commuovere, come a volersi strappare il pianto
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dice qualche cosa incomprensibile a bassa voce, come: “non
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dei presenti è rivolta a lui. Piangere? gridare? Lo
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al fattore tornano insieme a rimuovere il cadavere per
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il cadavere per sistemarlo a dovere sul letto; mentre
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Anna ammalata, sia andato a chiamare un medico o
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un medico o forse a chieder soccorso a Maria
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forse a chieder soccorso a Maria, a questo punto
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chieder soccorso a Maria, a questo punto il sospetto
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lo opprimono è difficile a Teodoro interessarsi sul serio
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che va propagandosi intorno a lui nella Ferriera ferma
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nella Ferriera ferma. Fino a mezzogiorno ha cercato di
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sospeso nello spazio proietta a terra, e qui soltanto
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punto del muro andranno a lanciare i pacchi di
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il fattore si decidono a lasciare la casa, Marco
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fare la via opposta a quella che solitamente viene
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gli sembra di recarsi a zonzo con una commissione
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le sbarre del passaggio a livello, che riempiono il
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tra la folla, e a individuare Teodoro tra i
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strada arsa fa pensare a una disgrazia o ad
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il coraggio di gridare a Teodoro la disgrazia. Pensa
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Pensa sia meglio rimandare a quando potrà spiegargli tutto
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ed ha sofferto! Ma a chi può dirlo lui
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La gente si volta a guardarlo, non chiede. Si
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Una donna s’avvicina a Marco e gli domanda
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rimasti si sono seduti a terra; e sotto il
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paion distesi sulla spiaggia a prendere il fresco davanti
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tra quella gente fino a sera inoltrata, nella speranza
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è, decide di tornare a casa. ¶ Allunga inutilmente la
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il mare nel riflusso a riempire il silenzio. ¶ Teodoro
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son dovuto andare fino a Torre per prendere un
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E lui di fronte a quella realtà è veramente
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Anna se ne va a letto lagnandosi del mal
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di capo, Teodoro chiama a sé Marco e gli
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pace; ora dobbiamo pensare a noi classe, in quanto
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che ho potuto. Tanto a me che me ne
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voglia di mettere Teodoro a conoscenza degli incarichi avuti
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grave, «dove si va a finire. Le cose vanno
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di male in peggio, a Torino e a Milano
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peggio, a Torino e a Milano scioperi da far
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bene e mi metto a posto; o va male
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e se la vanno a pigliare a quel paese
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la vanno a pigliare a quel paese tutti quanti
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da quell’egoismo sfrontato. ¶ «A me importa fino a
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A me importa fino a un certo punto la
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generale. Debbo pensare pure a me, no? Certo quando
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occuperanno le fabbriche.» ¶ «Quando?» ¶ «A momenti, figlio mio! Perché
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t’importa? Lascia fare a me. Domani non andare
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me. Domani non andare a lavorare. Ci penso io