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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1921
foglie. Anche Silvina stava a quell'ora dietro le
2
1921
socchiuse della sua finestra a guardare. Ma io non
3
1921
stesse là, come me, a fantasticare i suoi strani
4
1921
colore, e si mettono a vendere come in tante
5
1921
trombette e quegli strumenti a fiato che solo i
6
1921
tutti dinnanzi alla porta, a guardare gli operai che
7
1921
scale appendevano lampioncini colorati a certi fili tesi attraverso
8
1921
Egli si fermò accanto a Silvina, e gli altri
9
1921
e gli altri continuarono a correre dietro di me
10
1921
lo sollevammo e incominciammo a portarlo. Non un gemito
11
1921
benda inzuppata d'aceto. A lungo le sue pupille
12
1921
le orecchie, e ordinò a tutti di camminare in
13
1921
Uno per uno andammo a pregarla attraverso l'uscio
14
1921
uscio, ma non rispose a nessuno. Quando mio padre
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1921
imbizzarrito proprio passando accanto a lei, mentre ritornava per
16
1921
ritornava per il sentiero a casa, dopo essere stata
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1921
casa, dopo essere stata a cogliere fiori sull'argine
18
1921
travolgesse, si era messa a fuggire disperatamente, ed era
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1921
ciò che diceva, parlandone a tavola a noi tutti
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1921
diceva, parlandone a tavola a noi tutti che lo
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1921
si placarono se non a tarda notte. ¶ III. ¶ Io
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1921
notte. ¶ III. ¶ Io ritornai a sedermi dinnanzi alla porta
23
1921
di noi aveva imparato a considerare con rassegnazione prima
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1921
crudeli immagini della morte, a pesare il dolore sul
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1921
tenerezza per lei, abbandonandomi a un senso vago di
26
1921
tentato allora di avvicinarmi a lei con una carezza
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1921
ragazze che, passandomi dinnanzi a gruppi nella strada affollata
28
1921
posarsi un poco più a lungo sulla vostra persona
29
1921
un sogno, e che a chi ve la offrisse
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1921
presente? Chi fosse pronto a condurvi lontano, nel vasto
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1921
salvatore, ma chiede aiuto. A chi? A Silvina. E
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1921
chiede aiuto. A chi? A Silvina. E perchè? Perchè
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1921
io dovetti fantasticare e a lungo, poichè la strada
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1921
poi s'era allontanata a poco a poco verso
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1921
era allontanata a poco a poco verso l'altra
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1921
e ora si preparava a coricarsi. Marta, con i
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1921
se ne era andata a dormire. A vegliare il
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1921
era andata a dormire. A vegliare il ferito avevano
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1921
avevano lasciato Battista, perchè a lunghi intervalli lo sentivo
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1921
illuminato s'andava allargando a poco a poco, ed
41
1921
andava allargando a poco a poco, ed anche la
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1921
che si diffuse intorno a quella striscia di luce
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1921
sulle ginocchia e incominciò a cercare qualche cosa per
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1921
porta, e la costrinsi a sedere sul mio letto
45
1921
rimanendo in piedi dinnanzi a lei e guardandola fissamente
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1921
scalza, dietro la porta, a spiare? Che cosa avrebbe
47
1921
che cosa facevi là a quest'ora, mentre tutti
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1921
un tratto, che importa a me che tu sia
49
1921
barca, si fermò dinnanzi a lei, e le domandò
50
1921
disse: — Ah! come faccio a vederla se sono mezzo
51
1921
tranquillamente, e si mise a grattar la terra con
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1921
mano e si mise a ridere. — Scommetto, disse, che
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1921
che Andromaco aveva regalato a Rosina. Nella vetrina d
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1921
ruote arrugginite e incominciò a battere come un tamburo
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1921
Una bilancia stava appesa a un chiodo. In fondo
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1921
invano tanti anni ingrati a vuotare i guardarobe dei
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1921
i guardarobe dei poveri, a frugare nelle immondezze, a
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1921
a frugare nelle immondezze, a raccogliere i rifiuti dei
59
1921
se poi, in fondo a tanta miseria, doveva splendere
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1921
suo splendore, egli pregò a lungo, umilmente e in
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1921
il folto fogliame, cade a piombo sulle vostre palpebre
62
1921
gli abbisognò di ricercarla a fatica per più d
63
1921
fantasia e chiamò invece a raccolta le idee pratiche
64
1921
si sentiva sicuramente superiore a un'onestà che per
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1921
case non suggerirono nulla a Porfirio, e Porfirio dovette
66
1921
pari. Egli dunque continuò a commerciare in stracci e
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1921
ad un bastone, cercando a poco a poco di
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1921
bastone, cercando a poco a poco di riconoscere le
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1921
assai presto e duravano a lungo, e costringevano tutte
70
1921
di tenersi sempre pronte a comparirmi dinnanzi ad ogni
71
1921
e si fermò dietro a Silvina. Si frugò in
72
1921
d'uno stupendo smeraldo. A quell'improvvisa apparizione io
73
1921
in una grande carrozza a due cavalli, con cocchiere
74
1921
più vivaci, specie dove a ondate si riempiono di
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1921
dietro le sue spalle a dipanarli come oro filato
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1921
aiuto! — E anche continuando a passare il pettine nelle
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1921
chiome disciolte, e poi a spartirgliele e ad annodarle
78
1921
Così appunto era piaciuta a mio padre. Silvina invece
79
1921
la paragonasse anch'egli a una farfalla o a
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1921
a una farfalla o a un fiore, e che
81
1921
che ella non dedicava a nessuno, ma soltanto a
82
1921
a nessuno, ma soltanto a sè stessa. Silvina infatti
83
1921
da nessuna intimità. Quanto a me, si degnava appena
84
1921
di farmi sentire fino a che punto mi disprezzasse
85
1921
anche analizzare. Silvina somigliava a un mio ricordo; somigliava
86
1921
un mio ricordo; somigliava a qualcuno di cui ero
87
1921
avrebbe potuto compiere inconsapevolmente a danno di chiunque si
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1921
alla vita sorridendo, disarmati, a braccia tese, con quella
89
1921
così pallida allora, sarebbe a poco a poco sfiorita
90
1921
allora, sarebbe a poco a poco sfiorita in questa
91
1921
curiosi, non possono fare a meno di fermarsi e
92
1921
forte questa casa signorile a portata di tutti gli
93
1921
lontane e morte, e a nostra insaputa generano idee
94
1921
idee e fatti che a noi paiono nuovi. Dico
95
1921
mai somigliato per nulla a quei bellissimi giovani del
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1921
lunghe ore alla finestra, a respirare l'aria profumata
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1921
farfalle si aggirarono intorno a quel fiore chiuso. ¶ PARTE
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1921
mi fossi lasciato andare a pubblicarla sotto forma di
99
1921
dove mai fosse andata a finire quella collana, adorna
100
1921
Daria gettò in viso a Sterpoli quando affrontò Clauss
101
1921
morte. Capisco anche che a molti altri l'omissione
102
1921
novella sia trattata sinteticamente, a grandi linee, tutta stretta
103
1921
Chi volete che pensasse a quel gioiello, per quanto
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1921
quando ora sappiamo fino a che punto tutti noi
105
1921
punto tutti noi, presenti a quella scena, fossimo intimamente
106
1921
certo non si curvò a raccoglierlo, mezzo acciecato com
107
1921
certo non importava nulla a lui di sapere chi
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1921
ma perchè, discorrendo ancora a lungo tra loro della
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1921
fatto che assai tardi, a notte molto inoltrata, quei
110
1921
dai rami e salivano a galleggiare sull'acqua come
111
1921
mattina, per cantare così. ¶ A mezzodì Bombita si slacciò
112
1921
andò dove era atteso a quell'ora, e cioè
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1921
le mani in tasca, a passi da granatiere, e
114
1921
era semi deserto, perchè a quell'ora chi aveva
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1921
di pesce lo andava a cercare nelle casseruole piene
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1921
e algose dei pescivendoli, a pesarlo morto sulle loro
117
1921
pulizie del mercato, pronti a cedere la più bella
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1921
verso una barca tirata a secco dietro il casotto
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1921
lasciò andare di peso a sedere accanto a lei
120
1921
peso a sedere accanto a lei, e ridendo silenziosamente
121
1921
gelosia, e sempre, solo a nominargli Andromaco o Ninotto
122
1921
tre pizzicotti nella schiena a denti stretti e schizzando
123
1921
muto, e poi ricominciò a sorridere. Egle fece la
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1921
mano, voltò le spalle a Bombita, e, puntati i
125
1921
ne aveva tirato fuori a poco a poco la
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1921
tirato fuori a poco a poco la collana, finchè
127
1921
capo di Egle, e a poco a poco, abbassando
128
1921
Egle, e a poco a poco, abbassando il braccio
129
1921
stette silenziosa e imbronciata a raspare con le unghie
130
1921
che quella collana continuava a ciondolare all'altezza della
131
1921
che Egle si voltasse a guardarlo e a sorridergli
132
1921
voltasse a guardarlo e a sorridergli, non aspettò nemmeno
133
1921
le dita e incominciò a intrecciarla in mille modi
134
1921
civetta, si sarebbe deciso a fare all'amore con
135
1921
posato lo smeraldo dinnanzi a sè sopra un sasso
136
1921
Anche Porfirio guardava, appoggiato a una mezza botte, certi
137
1921
e un vecchio orologio a pendolo che da un
138
1921
stato quello di trovare a un angolo di strada
139
1921
faceva lui, da mattina a sera, di porta in
140
1921
ben altra visione. Accanto a lui era posata a
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1921
a lui era posata a secco una barca, mezzo
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1921
una pietra verde, simile a una di quelle scheggie
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1921
ch'essa era realmente a portata della loro mano
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1921
collana avesse potuto mostrare a Rosina un nastro dorato
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1921
soffocata, — che cosa vieni a fare qui a quest
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1921
vieni a fare qui a quest'ora? Questa non
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1921
gelsomino che io penavo a respirare. Il suo cuore
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1921
miei occhi tutto ricominciava a rotare. Per non cadere
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1921
un braccio la costrinsi a rimanere. ¶ — Non gridare, idiota
150
1921
piangeva e non riuscivo a farla parlare. — Ma parla
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1921
singhiozzava e non riusciva a spiccicare una nota. Improvvisamente
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1921
e prega. Mi avvicino a lei, e quando vede
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1921
gridare! E si mette a piangere e a battersi
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1921
mette a piangere e a battersi il petto: — Maria
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1921
perdonatemi voi... Io penso a Daria e a Sterpoli
156
1921
penso a Daria e a Sterpoli che è impazzito
157
1921
scale, e corro corro a casa di Clauss, e
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1921
cammina adagio, si ferma a ogni passo come un
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1921
come un ubriaco, parla a voce alta, e ride
160
1921
Ma, non so come, a un tratto si volta
161
1921
Lo sento che è a un passo da me
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1921
aspettato. Poi ho pensato a te e sono venuta
163
1921
te e sono venuta a cercarti. ¶ Tacque e incominciò
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1921
cercarti. ¶ Tacque e incominciò a singhiozzare. ¶ — Bene! — dissi io
165
1921
sarà? ¶ — E che importa a me di saperlo? — risposi
166
1921
Vuoi che io vada a cercarla nel letto di
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1921
ingenuo, non credo più a nulla. Se tu non
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1921
e non stessi lì a piangere, ma a supplicarmi
169
1921
lì a piangere, ma a supplicarmi, ma ad adorarmi
170
1921
adorarmi in ginocchio, ma a baciare la terra dove
171
1921
sopratutto il mio ridere a scatti, a sussulti, dovette
172
1921
mio ridere a scatti, a sussulti, dovette spaventarla. Senza
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1921
in noi e intorno a noi: i nostri abiti
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1921
di sangue! — Morire! dicevo a me stesso. Anche questa
175
1921
questa tuba, e intorno a me s'affollavano uomini
176
1921
andava con lei, tranquillamente. A che giovava dunque morire
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1921
punse la coscia. Trattenni a stento un grido di
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1921
di dolore e continuai a salire. Buio. Silenzio. Odor
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1921
avanzo e più intorno a me le tenebre s
180
1921
si avvicina. Ora è a due passi da me
181
1921
da me, e ora a un passo, e ora
182
1921
finestra, chiusi l'uscio a doppio giro di chiave
183
1921
via! Va via! ¶ XII. ¶ A traverso le tende semichiuse
184
1921
macchia nera che vedevo a piè del letto, un
185
1921
e senza vita, estranee a qualunque corpo di uomo
186
1921
Ed io non riuscivo a comprendere. In quel viluppo
187
1921
quel viluppo nero, vicino a quelle mani, si scorgeva
188
1921
Ma proprio non riuscivo a trovare un cominciamento in
189
1921
Ecco: io non riuscivo a comprendere, e di nuovo
190
1921
mucchio di cose immobili a piè del letto, su
191
1921
come farfalle... ¶ Così vissi. A lungo, a lungo, nere
192
1921
Così vissi. A lungo, a lungo, nere farfalle si
193
1921
continuò a vivere e a mostrarsi in Atene con
194
1921
si volgeva quasi mai a guardarmi. Le sue ginocchia
195
1921
intanto, la luna continuava a crescere e ci guardava
196
1921
notte dolcissima cantavano intorno a noi; un rosignolo solitario
197
1921
che noi siamo insieme a cena! — disse Clauss. ¶ — Perchè
198
1921
io mangiavo in silenzio, a capo chino, trangugiando un
199
1921
quelle parole confidenziali dette a mezza voce? Quegli sguardi
200
1921
maschera bernoccoluta e dicevo a me stesso: — Dopo tutto
201
1921
ti pare, Clauss, — domandai a un tratto, — non ti
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1921
si portino molte maschere? ¶ — A che proposito? ¶ — Ecco, — soggiunsi
203
1921
Ecco, — soggiunsi, — non so a che proposito. Dico che
204
1921
vita si è costretti a fingere. E che, talvolta
205
1921
se ne può fare a meno, e allora si
206
1921
Ma Clauss non badava a me, ed io volevo
207
1921
ed io volevo chiedere a Daria: — Ditemi! Non è
208
1921
Temevo che ella scoppiasse a ridere e che Clauss
209
1921
mano e mi disse: ¶ — A proposito di maschere: non
210
1921
un minuto in salotto a prendere quella mascherina giapponese
211
1921
Mi alzai e andai a prendere la maschera giapponese
212
1921
veranda. ¶ — Ecco, — disse Clauss a Daria: — tenete questa maschera
213
1921
Clauss si fosse avvicinato a Daria durante la mia
214
1921
ed io stentassi, ora, a ritrovarli o a schivarli
215
1921
ora, a ritrovarli o a schivarli. — Che cosa c
216
1921
si accostò ancora più a lei. ¶ Essi erano così
217
1921
che qualcuno rideva vicino a me, molto vicino a
218
1921
a me, molto vicino a me, quasi al mio
219
1921
e mobilissima, correva innanzi a me mentre andavo strisciando
220
1921
in nessun modo liberarmene. A un tratto urtai contro
221
1921
la ferita e continuai a camminare. Mi pareva di
222
1921
mosse. Io mi sedetti a un tavolo, battei il
223
1921
altra sponda del tavolo, a guardarmi. Mi sembrava che
224
1921
Quell'occhio mi stizzì a tal punto che, per
225
1921
il fazzoletto e incominciai a inumidire la mia ferita
226
1921
tornò dietro il banco, a rintanarsi fra le botti
227
1921
in me stesso fino a stordirmi, fino al — punto
228
1921
cuore. In tanta angoscia a volte pareva che la
229
1921
spalle ed io ricominciai a camminare a caso. Con
230
1921
io ricominciai a camminare a caso. Con un certo
231
1921
compresi che di fronte a me stava il mare
232
1921
rapidamente me ne tornai a casa. ¶ Nella mia stanza
233
1921
ricadde subito e cominciò a mugolare: ¶ — No, non voglio
234
1921
un minuto. — ¶ Si mise a sedere sulla sponda del
235
1921
e mi fissò attentamente, a lungo, perplesso. ¶ — Scusa, — disse
236
1921
M'ero seduto accanto a lui, sul letto, rassegnato
237
1921
io abbia contato fino a cinquanta, fino a cento
238
1921
fino a cinquanta, fino a cento, sarà qui. Avevo
239
1921
e due insieme. E, a sera inoltrata, quando attendevo
240
1921
Ma io trassi bruscamente a me l'imposta e
241
1921
umanamente, e venne fino a me, mi porse la
242
1921
benevola, io mi sentivo a poco a poco mancare
243
1921
mi sentivo a poco a poco mancare la baldanza
244
1921
mi salvasse. Stando così, a capo chino, vedevo soltanto
245
1921
smarrivano sul tappeto, disegnato a grandi rose porpuree. Finalmente
246
1921
po' inquieti. Pure continuava a sorridere, e la sua
247
1921
desidera che voi veniate a cena da lui questa
248
1921
e un uomo condannato a salire il patibolo, all
249
1921
egli l'ebbe odorata a lungo, più volte, la
250
1921
sollevai la mano fino a toccar quella mano; poi
251
1921
o che passavano accanto a me; le loro voci
252
1921
degli usci), si comunicò a me un desiderio infantile
253
1921
partecipare, anima e corpo, a quella vita che si
254
1921
di noi ogni sera a chiuderci con un bacio
255
1921
il suo grembo translucido a un ponticello di ciliegio
256
1921
dentro di me, analizzarle a lungo con calma, godendone
257
1921
le vene azzurrine? domandavo a me stesso. Che fragilità
258
1921
e si posò accanto a me sul sedile. ¶ — Non
259
1921
con tutti... ¶ — Ecco, — dissi: — a lei forse sembrerà facile
260
1921
che danno del tu a Daria possano dare del
261
1921
dare del tu anche a me... ¶ La guardai stupefatto
262
1921
stupefatto. Ella rispose calma a quello sguardo: ¶ — È inutile
263
1921
parevano prese in prestito a qualche gran donna e
264
1921
senza età, e somigliava a quello di Daria come
265
1921
orecchie, ed era tagliato a metà da una bocca
266
1921
Quel signore che venne a trovarci sabato scorso, credo
267
1921
solo con me! Anche a Daria lo disse: — Lascia
268
1921
Ma si ostinano tutti a tirarmi per le trecce
269
1921
per le trecce e a guardarmi ridendo le sottane
270
1921
sottane corte! Piacerebbe anche a me avere la coda
271
1921
E perchè non dice a Daria che le regali
272
1921
stupore. Poi disse malinconica: ¶ — A tutti piace Daria. Eppure
273
1921
è molto sciupata... Anche a te piace molto? ¶ — Molto
274
1921
pieghe gualcite della sottana. A un tratto mi si
275
1921
vidi quella, in fondo a una scatola e la
276
1921
Poi me ne andai a casa e lo specchio
277
1921
e tre, seduti intorno a un piccolo tavolo, sulla
278
1921
fra i capelli. Dinnanzi a noi fumavano delicate vivande
279
1921
poco... ¶ Seduto di fronte a me, Carlo Clauss la
280
1921
alla tua salute e a quella di Cesare! ¶ Daria
281
1921
lecito? ¶ — Dico che inventi a meraviglia, — risposi. — Questa storiella
282
1921
mi sembra nuova. E a voi, Daria? ¶ Sempre in
283
1921
disse Clauss. — S'impara a inventare. È come dire
284
1921
minuto di pausa, rivolto a Daria: — poichè a questo
285
1921
rivolto a Daria: — poichè a questo ragazzo piacciono le
286
1921
vorrei raccontargliene una brevissima a questo proposito. Non vi
287
1921
domandato, tu (si rivolse a me, con queste parole
288
1921
Ma egli invece continuò a vivere e a mostrarsi
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era fermato di fronte a lei. Le sue pupille
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lentamente si era avvicinato a lui ed ora gli
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ed ora gli stava a fianco. Il volto del
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imperlata di sudore e a stento tratteneva il respiro
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labbra; ma senza fiato. A un tratto avanzò ancora
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che gli tremava, fino a sfiorare il braccio della
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Come potete piangere dinnanzi a tanti uomini? ¶ Poi mi
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lontano, confuse, giungevano fino a noi le cadenze d
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tutti fossero morti intorno a me o che tutti
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e la scagliò dinnanzi a sè gridando: — E io
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uccelli prigionieri, si lanciavano a volo per ricadere, subito
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pensiero mi turbava. Cominciai a passeggiare irrequieto per la
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pareva che Clauss fosse a spiarmi dietro una tenda
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Facevo pietà e pena a me stesso. Ripensavo ai
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Questo eccitamento durò fino a tarda notte. Verso l
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Era impolverato da capo a piedi. Aveva gli abiti
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guardò e si mise a ridere. ¶ — Hai udito? Hai
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pazza. È pazza. Andiamo a bere un sorso! — Andiamo
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no, non lo dire a nessuno. Entrammo non so
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di nuovo, più forte, a lungo; strappo il cordone
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ritornata. E mi metto a calciare la porta. Ora
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buio. E io dico a me stesso: — Dopo tutto
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Si avvicinò ancora più a me fino quasi a
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a me fino quasi a gravarmi con tutto il
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non direi queste cose a nessuno... È un gran
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sul letto. ¶ VI. ¶ Quando, a mezzogiorno, fui pronto per
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spiaggia dove erano tirate a secco alcune flottiglie di
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tempo qua e là, a caso, raccogliendo conchiglie e
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bocca, somigliava veramente poco a sè stesso. ¶ — Sì, — disse
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L'ho veduto dopo, a casa. Aveva un livido
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impiccò il giorno dopo a un albero della foresta
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che era bianco. Quanto a lui, pareva veramente turbato
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che tu mi aiuti a uscire da questo equivoco
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quando si è messa a piangere? ¶ Silenzio. ¶ — Perchè, — continuai
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gote che mi cominciavano a bruciare, — perchè mi hai
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volevo dirti) tu andrai a casa sua e la
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pregherai di venire qui, a cena con noi, stasera
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sentivo che avrei preferito, a quell'incontro, di inabissarmi
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trovare solo di fronte a lei, costretto a guardarla
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fronte a lei, costretto a guardarla, a parlarle, anche
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lei, costretto a guardarla, a parlarle, anche semplicemente a
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a parlarle, anche semplicemente a inchinarmi senza pronunciare una
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anche così sciocco, che a udire quella parola — «stupido
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disarmato e pronto tuttavia a superare ogni prova con
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altro. Io non andrò a nessun costo.... ¶ Ma quando
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di me stesso. Provai a muovermi; andai verso le
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nome non conveniva nè a me nè a lei
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nè a me nè a lei, in quel momento
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A Bibiche ¶ PARTE PRIMA ¶ Daria
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mentre compaiono e scompaiono, a volta a volta fra
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e scompaiono, a volta a volta fra le rade
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è un'anima perduta. A lunghi intervalli, dunque, se
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di fotografie e cominciava a sfogliarlo, la sua mano
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suo ritorno. Egli scriveva a mio padre da una
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cui nome parve nuovo a tutti noi, dicendo che
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nostro parente e che a ventiquattro anni era scomparso
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me... ¶ Si volgeva poi a mio padre e lo
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Ma Clauss badava poco a lui e poco a
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a lui e poco a me. Tutta la sua
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sembrò che parlasse soltanto a sè stesso, dimenticando noi
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si soffermò un istante a guardare i fianchi delle
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candide; poi si volse a me e bruscamente mi
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vent'anni. Non ridere! A vent'anni io, per
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stesso giudicherai. Io avevo, a Karsan, un servo giovane
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sposarono. — Sei felice? — chiesi a Sarkis dopo le sue
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morto... — mormorò, e ricominciò a cantare. ¶ Clauss sollevò il
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altri, io lo spiavo a lungo, fantasticando. La sua
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e soddisfatto, io cominciai a sentire il peso della
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prima non conoscevo. Fino a quel tempo, per molti
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somigliavo affatto, si decise a mandarmi in città perchè
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in città perchè imparassi a mie spese ad apprezzare
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di solo pane — dissi a mio padre; e in
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il pensiero di rinunciare a tutti i miei pazzi
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propositi, per rimanere accanto a lei, in quella pace
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sue mura si gonfiassero a tratti per la troppa
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tende svolazzanti, imbianchini appesi a un tetto, cocomeri rossi
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trottavano e io pensavo a Clauss. La mia ilarità
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Clauss. La mia ilarità a poco a poco si
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mia ilarità a poco a poco si spegneva. Come
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apriva sopra un cortile. A mala pena, oltre una
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Eravamo in tre, intorno a una tavola da refettorio
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tanto), se ne andò a letto e noi rimanemmo
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e noi rimanemmo ancora a fumare. Quello Sterpoli figlio
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orologio, alla finestra e a me che me ne
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seduto. Finalmente si fermò a due passi dallo specchio
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ballare... ¶ Un'orchestrina cominciò a miagolare una polka, il
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accarezzavano. ¶ Salimmo una scaletta a chiocciola ed entrammo in
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spalle e inchinandosi fino a terra. ¶ Clauss mi guardò
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un angolo e stavo a guardare Sterpoli che pareva
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di quei giovani, rivolto a Clauss — come possano durare
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e invita gli amici a bere un suo vecchio
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Eumolpo è stato fischiato a teatro o ha perduto
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in Borsa, e va a prendere un bagno profumato
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eccezionale pietanza di tartufi a cena. Ma, in somma
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grosso smeraldo. Tutti, intorno a me, sembravano pietrificati. Sterpoli
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tavolo e guardava dinnanzi a sè, bocca e occhi
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o no quattro denti, a districarsi i capelli, fitti
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Ma non riuscì che a strappar qualche nodo e
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strappar qualche nodo e a sciogliere qualche ricciolo, e
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giovani e belle che, a braccetto dei loro innamorati
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il sole che incominciava a scottare, con vestiti e
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detto suo figlio. Ma a lei, tutte le altre
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ch'egli si metteva a chiamarla per nome, perchè
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grotta che già incominciava a riempirsi di ombra. Egli
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male, l'hai lasciato a casa. Ma anche questo
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mare? Accolito si metteva a piangere, e allora Prisca
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giovani le corressero dietro a farle mille grazie, bisbigliavano
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di candela, stava curva a guardarlo. Ma subito vide
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città. Là, in cima a una gradinata altissima, sorgeva
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cui frontone era scritto a grandi caratteri: Virgo tua
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fari. Perdifiato, prono dinnanzi a quell'immagine, la contemplava
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gioielli meravigliosi, avesse chiesto a lui, povero ladro di
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Egli cercava una risposta a questa domanda e non
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un frate che, pregando a testa bassa, teneva sulle
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segreto delle cose e a tutte dare un significato
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e mi tira giù a precipizio nel vuoto. Basterebbe
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e ripiombo qui, dinnanzi a questo tavolo, dove m
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sia ancora qui, accanto a me, e che si
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sottile e nero, e a due passi, di lato
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ore ed ore rovesciato a sognare stupide e meravigliose
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il caso potesse offrire a un disgraziato mio pari
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una voluttà disperata andai a schiacciare il viso contro
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se soltanto mi abbandonai a quella voluttà da povero
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subitamente represso. Mi levai a sedere sul letto, annaspando
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era nessuno nè accanto a me, nè dietro di
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in questa stanza, accanto a questo letto dove ogni
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Fu egli il primo a stancarsi. ¶ — Non piangere, disse
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dico che si metterà a urlare, se ti sente
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breve pausa egli ricominciò a parlare sommessamente. ¶ — Tu devi
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Perchè? Perchè sprecarsi così? A che giova? Povera piccola
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tua stupida verginità? Peuh! A chi vuoi darla? Chi
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sedia. ¶ — Lasciami uscire! gridò a voce spiegata. Non ne
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all'uscio, lo chiuse a chiave. Poi mi parve
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mi mossi per avvicinarmi a lei, alla finestra. Così
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più nulla da dire a nessuno. Non aspettavo, non
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quale non potei fare a meno di pensare. Chi
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udito mai, si mise a bisbigliare. Non distinguevo le
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preghiera. Allora mi levai a sedere sul letto, e
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Chi era, domandai ancora, a voce ancora più bassa
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momento, appunto, Luisa incominciò a camminare in punta di
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nascosto da un paravento a destra dell'uscio, e
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dell'uscio, e, attraversata a piccoli passi l'ampia
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ampia stanza, si veniva a mettere pian piano dietro
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la sua presenza e a piccoli passi silenziosi si
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ero partito per andarla a cercare in città, il
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e avventurose vicende (contrariamente a quanto avviene nei romanzi
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necessario ricondurre il lettore a fare alquanti passi indietro
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Ma se non voglio, a nessun costo, tralasciare di
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dovesse essere pubblicata, sembrerebbe a tutti abbastanza chiara, nel
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secoli ripescate, e ricominciarono a seminare sulla loro strada
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da lui, si decise a trafugare la collana di
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non era punto doloroso. ¶ A quell'ora le strade
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naso rosso che correvano a scuola, operai neri e
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fiaccherai che, trascinandosi addormentati a passo morto lungo le
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castagne. È divertente, camminando a quell'ora per la
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di marciapiede, si dispongono a tener cattedra di pubblica
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stancassero mai di soffiare a gote piene nei loro
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e avrebbe voluto chiedere a ognuno che passava se
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vendere. Così, ciecamente beato, a passo di bersagliere, la
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la strada, s'andavano a rifrangere in variopinte luci
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folla che passava dinnanzi a quella bottega tuffava per
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suo sguardo, aveva incominciato a trarre da uno scrigno
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di un sole equatoriale. A quel pauroso allarme la
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porto i rivoltosi salivano a ondate di migliaia, correndo
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e tutti andavano poi a convergere verso il centro
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trovandosi improvvisamente di fronte a colonne che tumultuavano al
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e la moltitudine continuò a combattere furiosamente al buio
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rifarsi una reputazione continuando a combattere fra di loro
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i gregari s'affrettarono a sventolare bandiere e fazzoletti
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di traverso le ombre a poco a poco sfumare
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le ombre a poco a poco sfumare sulla terra
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nidi, assalivano il vento a testa bassa remando affannati
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appeso alle spalle, pareva a tutti che per la
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impiegavano le loro ali, a lottare contro il vento
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mai si sarebbe messo a gareggiare con lui, per
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con lui, per fare a chi correva più veloce
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porto s'era messo a correre, e, rischiando ad
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avesse avuti due. Ma a una gruccia, a un
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Ma a una gruccia, a un povero pezzo di
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giunto appena in tempo a intrufolarsi in una certa
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moccoletto s'era messo a frugare, e per quanto
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il corpetto e incominciarono a palpargli la gobba. ¶ — Non
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e se ne fuggì a precipizio seguito dal ragazzo
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fatta nello scoglio, incominciò a passare uno dopo l
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morire. Infatti si sentiva a poco a poco mancare
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si sentiva a poco a poco mancare le forze
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Prisca! Accolito! — e cominciò a tirar sassi nella grotta
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rizzandosi con un salto a sedere sul letto, subito
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un gonnellino, scalza andò a vedere che cosa avesse
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più dal dolore, mettimi a letto e fammi un
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sulla pietra, li mostrò a Perdifiato e gli chiese
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coperta. Prisca si avvicinò a un fornello piantato in
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tempo che poteva occorrere a quel fioco lume per
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e mesi. E noi, a cuore stretto, ci preparammo
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tutti presenti, si rivolse a mio padre, che la
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questa grazia. Vada qualcuno a cercare Silvina... Che io
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Battista, che accorsero atterriti a quella voce. ¶ — Nessuno si
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E andò di persona a sprangare l'uscio. ¶ Passai
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eternità, e già incominciavano a viverlo, a muoversi, a
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già incominciavano a viverlo, a muoversi, a riscaldarsi del
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a viverlo, a muoversi, a riscaldarsi del suo debole
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del suo debole sole, a consumare la sua poca
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la sua poca luce, a riempirlo dei loro dolori
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e delle loro gioie, a convalidarlo con le loro
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ancora che avessi incominciato a parlare, aveva già capito
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dirmi che era pronto a morire per assecondarmi in
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l'ombra della frusta a farle drizzare le orecchie
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redini tese di Battista a tenerla su. Ad ogni
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carrozza fuori di carreggiata a traverso della strada, e
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riconduceva la carrozza vuota a casa, noi altri due
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i merli. La mostrai a Silvina e le dissi
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madre era assopita. Accanto a lei, ai due lati