Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

ed anzi di venire a Torre Guelfa, onde potessimo

campagna, sorgente in mezzo a prospere fattorie, sovra un

e camini alti, pavimenti a mosaico, letti profondi, e

stoffa che pareva broccato, a fiorami verdi e oro

gli operai ponessero mano a rinnovar questa dimora, in

agitava in noi, prostrandoci a volte sotto l'eccesso

lo più nel giardino, a cucire o leggere sotto

cose infine che appartenevano a lei, non eran che

e nel loro spessore, a ciuffi, a pennacchi, a

loro spessore, a ciuffi, a pennacchi, a mazzi, a

a ciuffi, a pennacchi, a mazzi, a stelle, a

a pennacchi, a mazzi, a stelle, a rose, a

a mazzi, a stelle, a rose, a ghirlande, con

a stelle, a rose, a ghirlande, con una profusione

ombra delineata sul terreno, a tutte le cose che

signora scende con me a Terracina. ¶ Un'ora scoccava

reggeva per il morso, a due mani. ¶ - Guardate un

che pare voglia dire a tutti: La strada è

porgere alla cavalla. ¶ - Piano a guardarla negli occhi, signora

sbaverà sui guanti. Date a me, signora. ¶ Elena, che

in sua vece, continuando a scuotere il morso e

il piede sul montatoio. ¶ - A rivederci, Lazzaro! - salutai, quand

aperto, per il viale a pergolato. Il barroccio era

via le campagne vedute a volo; i pioppi equidistanti

respiro. E si volse a guardare indietro. ¶ La strada

indolente, che oscillava davanti a noi, radioso e glauco

archi del suo Tempio a Venere, dove, nella cella

Raccòntami, - ella fece, tornando a guardare verso la raggiante

e la fece pugnalare, a vent'anni... ¶ - Che sorte

si spiegava intera dinanzi a noi, sul pendio della

tenere la briglia. ¶ Siccome a Terracina era giorno di

forse da una gita a Monte Circello. ¶ - Quanti giorni

di frustagno, passò davanti a noi, salutandomi con un

e se ne andò a discorrere fra i mercanti

bisogno di nascondermi davanti a quei servi. ¶ Sopraggiunse il

greggia, di colore identico a quella della sua spolverina

una sigaretta. E spiegò: ¶ - A Cisterna è salita una

le rarità femminili, giuoco a tutti i giuochi, bestemmio

come mai siete capitati a Terracina? ¶ - Dopo la sua

sera. ¶ - Pensa! - io dissi a Fabio; - più di duemil

andava, trascinando le pianelle, a comporre in leggiadrissime gale

e lo trovai occupato a discorrere con Lazzaro, che

Tutti i santi, signore. A Fondi è la Festa

fiori, si fanno mazzi a centinaia e si portano

fuori dal comune. Anche a me pare talvolta una

la donna che impedisce a te, mio amico, di

mio amico, di riparare a' tuoi disordini e rimanere

Edoarda. Invece ti ficchi a fronte bassa nella rovina

piacere crudele nel raccontare a quel triste innamorato i

le contraddizioni e discutendole a priori, come se facesse

male. ¶ - Elena, - diceva sommessamente a lei che lo andava

costretta, pur senza chiederlo, a ricadere sotto il giogo

timore. ¶ Mathias era venuto a salutarla nella sua camera

di lì stesse immobilmente a guardare la visione della

era sul letto, cadde a terra; Mathias lo raccolse

lo raccolse, lo tenne a lungo fra le sue

avevano guardata, là fuori, a lungo; rivide il sole

e rimase lì, trasognato, a guardarla, quasi non vedesse

cosa morta. E restò a lungo in tal guisa

d'incredulità, poi rimase a fissarla, toccando le piume

Viaggiarono insieme da Franzenbad a Ginevra, da Ginevra ad

ad Aix les Bains, a Luchon, a Biarritz, a

les Bains, a Luchon, a Biarritz, a Pau, finchè

a Luchon, a Biarritz, a Pau, finchè, al sopraggiungere

vigilanza non basta più a difendervi dall'assalto! ¶ Ed

e vi si prestava a malincuore, fra stupita e

il fuoco della vita. ¶ A poco a poco le

della vita. ¶ A poco a poco le sue notizie

pregava d'accorrere tosto a Berlino per salutare un

triste amico! Le parve a tutta prima impossibile di

feretro quando lo portarono a riposare per sempre, a

a riposare per sempre, a scomparire per sempre, a

a scomparire per sempre, a distruggersi per sempre nella

morto le stava presso, a ripeterle con una voce

tempo il Duvally venne a Berlino, e l'andò

Berlino, e l'andò a trovare. Sempre gaio, frivolo

Berlino egli doveva recarsi a Vienna, indi a Roma

recarsi a Vienna, indi a Roma ed altrove, per

per essere di ritorno a Parigi sul principio della

perduto è più difficile a ricuperarsi che molti anni

che peggiorava sempre, andarono a Bad-Homburg, dove i

le consigliarono di tornare a Berlino per affidarsi ad

la baronessa si risolse a lasciarla partire, colmandola di

la sua carriera, però a patto che non dovesse

un giorno l'andò a cercare. ¶ Le fu risposto

erasi di nuovo recato a Roma, la settimana innanzi

una puntualità irritante, giungeva a Torre Guelfa il procaccia

leggerla, quasi ne sapevo a mente il contenuto, e

il mio lungo soggiorno a Torre Guelfa, avevo intessuta

era più volte recato a visitar Edoarda, senz'avere

visitar Edoarda, senz'avere a sua volta il coraggio

il pentimento non tarderebbe a sopraggiungere. Vorrei farti ancora

ambizione, poichè non riesco a figurarmi quale uomo saresti

queste premesse, credo che, a forza di cavilli e

sarebbe difficile far intendere a Edoarda come tu, «da

così rassomiglianti - vengano proprio a coincidere. È un tema

potuto trovare assai meglio a Berlino, se gli concedeva

teneva pigione; insieme andarono a visitarla. Una donna piacevole

di delicatezza, non disse a Mathias ch'era stato

stato il suo tutore a trovarle questa camera. ¶ Egli

Quando avrò denaro, tornerò a Parigi per studiare. ¶ Gli

scena, ella sola, davanti a mille, dire una frase

Sebbene paresse mutato, pure a lei non garbava di

quell'uomo. Seguitò invece a lavorare, con la speranza

molto bella in gioventù. A lei mostrava una tenerezza

po' salaci.... Veniva spesso a visitarla un uomo di

non ti servirà davvero a nulla d'essere stata

amore, piccina mia?... Bada a te! Questo è il

di gioielli da capo a piedi, potresti pagarti ogni

la signora Gräfe riuscirono a divertirla. ¶ Di tutto questo

ella non fe' cenno a Mathias, perchè ne avrebbe

sentita troppa vergogna davanti a quell'anima così lontana

di accordare qualche favore a quel ricchissimo von Hohenfels

Non avrebbe certo esitato a prenderle una villetta verso

aveva che una parola a dire... Credesse a lei

parola a dire... Credesse a lei: l'esperienza sua

primo fare un accenno a questo argomento. ¶ - Cosa pensate

uomo sarebbe anzi venuto a Berlino qualche settimana più

osservar minutamente ogni cosa, a toccar gli oggetti ch

ch'erano sui tavolini, a carezzar le gonne che

venne vicino e cominciò a parlare ambiguamente, carezzandole un

opportuno ch'ell'andasse a pranzo da lui, dove

rapida via per iniziarsi a quell'arte, anzi promise

non ammettere alcun valore a coteste sue frasi. Egli

la Gräfe, - dovendo vivere a Parigi con un signore

suo gergo fiorito prese a magnificarle tutte le delicate

che «la si andasse a rovinar la salute nelle

ma non lo dire a lui, per l'amore

Qualche giorno dopo, recandosi a visitare Mathias, egli, che

il denaro da rendere a quell'uomo. ¶ - Grazie, Mathias

fatti... ¶ Aveva pochissime lezioni a quel tempo. Era il

Hohenfels. Questi non tardò a rispondere, dicendo fra l

Duvally la incitava inoltre a perseverare ne' suoi propositi

avuta occasione di recarsi a Francoforte. Perchè dunque non

allungato il viaggio fino a Berlino per venirla a

a Berlino per venirla a prendere, poi sarebbero tornati

prendere, poi sarebbero tornati a Parigi insieme. - Ora, come

rimase nella sua camera a sognare. Si guardò le

sciupate, fra qualche anno, a forza di scribacchiar manoscritti

era guardata mai. Sorrise a quel sorriso che dallo

passò dentro le mani, a lungo, indugiandovi con voluttà

come in fuga davanti a16 sè stessa, ecco la

ogni cosa. Andavano, camminando a lato, verso le consuete

bene? ¶ Egli si fermò a fissarla, con uno sguardo

Sua madre la condusse a baciare il cadavere, poi

ed era prussiano. Andarono a Parigi; con l'ultimo

più grandi rassegnazioni. ¶ Elena, a quel tempo, non aveva

aiutando la madre, leggendo a voce alta i suoi

fatica. ¶ Alcuni amici venivano a visitarla talvolta e spesso

d'indurla suo malgrado a seconde nozze; ma Elena

purchè sua madre rimanesse a lei, a lei sola

madre rimanesse a lei, a lei sola, in quella

Hohenfels finì con rinunziare a questo progetto e le

e le sue visite a Parigi furon meno frequenti

di diciotto erano sole a difendersi contro la vita

soccorso, la confortò, venne a visitare la madre. Ungherese

poich'egli aveva dinnanzi a sè una vita breve

le mandava denaro, invitandola a partire per la Germania

Ed erano caduti entrambi a ginocchi, nel camposanto dei

camposanto dei poveri, dinanzi a quella croce nuda. ¶ Il

ma il tutore prese a dire: ¶ - Quando vostra madre

di non consegnarle che a voi, dopo la sua

Elena serenamente si dispose a vivere la sua vita

bene, di non pensare a lei, di lavorare a

a lei, di lavorare a' suoi quadri. ¶ L'Hohenfels

questo fatto egli venne a proporle di dare lezioni

L'Hohenfels assisteva regolarmente a queste lezioni, seduto presso

Voleva sovente che rimanesse a pranzo; un giorno le

da un prodigio, davanti a lei si aprissero le

le arcate dei ponti a guardare i fiumi trascorrere

destino li guidi nè a quali porti vadano, per

nasce dalle difficoltà, imparando a fingere, a destreggiarsi fra

difficoltà, imparando a fingere, a destreggiarsi fra gli uomini

battaglia per la vita. ¶ A poco a poco amò

la vita. ¶ A poco a poco amò quella sfrenata

Un giorno ella imparò a conoscere i libri di

se avrebbe mai consentito a sposarlo. Elena, dopo averlo

un momento, si mise a ridere come una pazza

serio, così turbato davanti a lei, quasi le spiacque

e le camminò lungamente a fianco, senza parlare. ¶ Per

il pastore, fermandosi davanti a lei, rigido, con il

che li spingeva tutti a volerla, fosser anche d

si sarebbe recato presto a Berlino, perchè gli avevano

piena di forze, accanto a quel giovine che pareva

ella poi lo costrinse a riprenderlo appena11 potè ottenere

uomini vi hanno insegnato a diffidare anche di me

Egli andava ogni giorno a prenderla, quando moriva la

dei grandi parchi, simili a foreste addormentate, ove la

solamente l'ascoltava, camminandole a fianco un po' curvo

giorno ella si recò a visitare l'Hohenfels, al

di non tremare davanti a quegli occhi. Voleva quasi

settimana dopo l'andò a visitare nelle sue piccole

Fabio, dopo avermi fissato a lungo. - Non ti posso

Poi fece un soliloquio a mezza voce. ¶ - Innamorato? Che

far altrimenti per averla. ¶ A poco a poco il

per averla. ¶ A poco a poco il suo monologo

incomprensibile, finchè, piantatosi davanti a me con le braccia

Fabio, volevo appunto venirtene a parlare. Non è da

diciamo sciocchezze. Hai riflettuto a quello che abbandoni? ¶ - Ho

solo, ma sono giunto a questa conclusione: che la

un tono persuadente, - credi a me, non cedere ai

io non abbia pensato a lei? che non mi

tu mi volessi aiutare! ¶ - A che? ¶ - Ad uscire da

uscire da questo inferno! a trovare una soluzione, insomma

un silenzio. Fabio riprese a camminare per la stanza

una scrollata di spalle. ¶ - A lei sì, Fabio. Per

io non decido mai a lungo. Ti faccio una

dirle ch'ero vicino a sciogliermi da tutte le

andando per alcun tempo a chiudere il nostro amore

Uscita? - pensai. - E dove, a quest'ora? ¶ M'avanzai

se vi avesse giaciuto; a piè del letto era

femminili, un telegramma lacerato a metà, l'altra metà

metà, l'altra metà a terra. Ebbi la tentazione

diceva: ¶ «Impossibile, cara. Duvally a Roma può provvedere, Franz

di pochi passi, dinanzi a me. Una carrozza signorile

dimenticai di salutare. ¶ «Duvally a Roma può provvedere... - Duvally

di non conoscere alcuno a Roma e ingannato ancor

vergogna d'essere costretto a spiarla come un volgare

insieme. Molti si fermavano a guardarla; io stesso la

aprirmi. ¶ - Sei già stato a cercarmi, non è vero

pettine d'avorio cominciò a ravviarsi i capelli che

sedetti accanto, e presi a giocherellare con i vari

piccole commissioni, - rispose, continuando a pettinarsi. - Vedi: quel mazzo

tutte, perchè non sapevo a quale albergo sarei scesa

braccia, perchè non potevo a mio malgrado resisterle, e

l'altra ti risolverai a spiegarmi questi continui misteri

come me, sono cose a cui val meglio lasciare

rischio grave di cadere a terra, di andare in

ragione per non credere a nulla di quanto mi

rispose con tristezza, camminando a passi lenti per la

venne vicino e prese a carezzarmi i capelli con

Me ne vorrai, forse, a tuo modo... ¶ Mi passava

d'ortiche... Ecco, press'a poco la tua maniera

tu, - fece - quando parli a questo modo, sei meno

con indulgente ironia. - Tanto, a me non devi alcun

io non sono avvezzo a queste ambiguità. Volevo non

per chiedergli denaro, perchè a lui... non importa! Ma

non mi voglio vendere a te!... a te no

voglio vendere a te!... a te no! Volevo amarti

e la coda simili a due copiosi rami carichi

una macchina di rame a filtro, e c'erano

di leggere un giornale, a diritto, a rovescio, finchè

un giornale, a diritto, a rovescio, finchè le scivolasse

muoversi, perchè avevo spiegato a Edoarda che si trattava

per abitudine aveva imparato a dire anche dormendo. ¶ Quel

il giornale, noi scendemmo a visitare il cavallo. ¶ Whisky

il cocchiere lo prese a mano per farlo muovere

passo, al trotto, davanti a noi. Era un superbo

va sferrato. - Mi detti a comprimere la spalla dell

dell'anticamera, in faccia a Whisky che voleva entrare

ecco mi posi accanto a lei, sul divano, senza

Norimberga. ¶ - Germano, - ella prese a dire lentamente, con gli

continuare tutta la vita a bere il tè nella

esclamò, - come potremo continuare a vivere in questo modo

potermi lasciare, perchè, oltre a non amarmi più, adesso

mia sovraeccitazione, mi diedi a camminare per il salottino

appassionate che si dicono a vent'anni, quando non

L'ho ritrovata qui a Roma, per istrada; mi

detto che l'andassi a trovare... Vi andai. Ecco

seccatissimo di perdere, cominciò a stuzzicarmi dicendo una quantità

cui scadeva di lì a poco una certa ipoteca

mie forze m'apparecchiai a dimostrarle man mano questa

credi ancora? Ebbene, domandalo a Fabio Capuano. Egli era

Egli era presente. Credi a lui? ¶ - Vorrei credere a

a lui? ¶ - Vorrei credere a te solo, se potessi

andare per qualche giorno a Torre Guelfa. Mi scade

nuovo, accasciata, curva, ritraendosi a poco a poco più

curva, ritraendosi a poco a poco più lontana da

d'inginocchiarmi, come davanti a tutte le cose che

baffi color tabacco, tagliati a spazzola; due piccoli occhi

bicchierino di vin Malaga, a sorsi brevi, da buon

traditi ancora una volta, a quanto pare! ¶ - No, caro

fesso. Intanto ci tengo a farvi notare che, per

pagato regolarmente. ¶ - Verissimo: quanto a lei, finora... ¶ - Come «finora

Non parliamone più fino a sabato. Voi conoscete i

sigaro e pensàteci bene. A rivederci, Capponi. ¶ E lo

nella biblioteca; egli cominciò a camminare in lungo ed

lungo ed in largo, a passi nervosi, carezzandosi la

poltrona, - avevi probabilmente qualcosa a dirmi? ¶ Egli si fermò

gli scaffali e prese a batterne i vetri con

Già, certo... avevo qualcosa a dirti. ¶ - Coraggio! issa fuori

Sai, mio caro, - prese a dire con risolutezza - che

prima volta. ¶ Egli venne a sedermi di fronte, su

dirmi: ¶ - Devi sapere che a Roma non si parla

costoro e li inviterò a darmi ragione dei loro

Se te ne vengo a parlare, vuol dire che

un dovere di parlarti a cuore aperto. Hai molti

Invano io m'affaticavo a spiegare come in tutto

io si sarebbe riusciti a vivere insieme. Allora non

di odiarla. È crudele a dirsi, ma ora, da

gravemente, dopo una pausa. ¶ - A far cosa? ¶ - A compiere

pausa. ¶ - A far cosa? ¶ - A compiere il vostro dovere

se vi credessi. Vivevo a quel tempo una vita

un uomo, per condurlo a commettere una sciocchezza, quasi

prima volta che imparavo a conoscere un'anima di

la rovina giungermi sopra a grandi passi. Oltre a

a grandi passi. Oltre a ciò, la noia, la

la stanchezza di vivere a quel modo, il bisogno

stato un'illusione, impossibile a continuarsi, necessariamente finita... ¶ E

dibatteva in lei; pensò a lungo, in silenzio, poi

immensa gioia, per chinarmi a raccogliere un dolore, a

a raccogliere un dolore, a simulare una pietà, e

menzogna sopra menzogna, forse a concedere una speranza. ¶ Come

dovevano essere giunte fino a lei. D'altronde, come

aveva detto di mostrarlo a me... quando venissi. ¶ - Va

bisognerà che lo andiamo a vedere. ¶ - Sono già due

giorni, - ella disse, guardando a terra. ¶ - Non fu chiamato

naturalmente... ¶ Io mi precipitai a raccogliere gli occhiali che

erano caduti. ¶ - Preferivo dirlo a voce, - risposi, - e siccome

Curreno, e molte altre. A proposito, si potrebbe sapere

traverso: ¶ - Bene, bene, - concluse: - a me sembra semplicemente, che

vi riesce, di sbrigarvela a modo vostro; io, dopo

cuffie di lana, borbottando a voce bassa, e tratto

Nel frattempo io camminavo a passi concitati per la

dietro le calcagna, esortandomi a giocare con lui. ¶ Finalmente

medicine. ¶ Quando fummo seduti a quella tavola, il mio

io avevamo desinato fianco a fianco, nella piena solitudine

dall'addobbo severo, che a quella voce limpida pareva

letargo antico e lasciarsi a poco a poco invadere

e lasciarsi a poco a poco invadere dalla nostra

bagnava le labbra, bevendo a piccoli sorsi, lentamente, come

sole. ¶ Non v'erano a guardarci che i fiori

sogno, volevo contendere finalmente a quelle fragili mani la

diritto potevo dunque invocare a difesa di me stesso

umano, avrei dovuto sacrificarmi a lei, nell'ora in

scena di commiato, viso a viso, dicendo le parole

le parole necessarie, deciso a tutto. ¶ Mi parve che

ferita brutale, ma infliggendole a poco a poco la

ma infliggendole a poco a poco la morte di

del dolore, poichè inducono a misurare un desiderio di

quasi levarmi per correre a lei.... Compresi come non

di cose non gravi. A poco a poco la

non gravi. A poco a poco la zia, commossa

stati più che sufficienti a riparare senz'altro l

allegrezza di sponsali, riaprendo a conviti e feste le

levò in silenzio, andò a prendere le sigarette che

una voce rapida, che a mio malgrado tradiva l

impazienza di averla così a lungo attesa. ¶ Bella e

quando medito mi assale a poco a poco l

mi assale a poco a poco l'esasperazione. ¶ - Già

Ascoltatemi: ora vi spiegherò. ¶ - A che serve? Mi sarebbe

indifferenza, - avete letto molto a lungo? E certo un

Dio, è ben difficile a definirsi! Un misto d

appartiene, come non appartiene a me sola... dunque non

giungere: non chiedetemi oltre. A me riesce più facile

lasciarvi partire! ¶ Mi guardò a lungo, mi porse la

soggiunse: - Ritornerò; verrete voi a vedermi... chissà! ¶ - No, Elena

triste, enormemente triste, rimanere a mezza strada fra l

mi sono mai fermato a lungo; andavo altrove... e

che m'hanno aiutato a dissipare gaiamente la vita

Ella non dava pace a' miei sensi; la sua

più futili mi richiamavano a questo pensiero; talvolta un

fate, Guelfo? - esclamò allegramente. - A' miei tempi non vi

prova, «comme les messieurs à leur cercle!» ¶ Intanto la

vostro temperamento! ¶ E continuò a ridere, di quel riso

un brivido. ¶ Ora, davanti a noi, si aprivano i

ch'essa muore, tutto a poco a poco si

muore, tutto a poco a poco si attenua, si

tenerezze soverchie mi vennero a noia. Un giorno, me

che vi avesse regalato a piene mani tutto il

plausibile per non accompagnar a teatro Edoarda e sua

Il venerdì, beninteso, andavo a pranzo da lei: dovevo

di caffè, - indi subirmi a teatro uno spettacolo eccezionalmente

io stesso non riuscivo a comprendere per quale occulto

la temeva, sapendo contrapporre a tutte le sue minacce

gli amici che andavo a trovare nelle sale del

Elena, si era messo a farle una corte serrata

frettolosi cenni della mano. ¶ A capo della tavola il

Vergini, son proprio destinato a non aver fortuna. ¶ Io

tregue armate. ¶ Si discusse a lungo, finchè intervenne il

competitori e persino riuscii a vincere due volte la

giornale, poi si mise a rasciugar gli occhiali. ¶ Ed

chi me la seduce... a mazzi di fiori! ¶ - Vuoi

di fiori! ¶ - Vuoi alludere a me? - interruppe Giorgio Albanese

la bussola! - mi disse a mezza voce il Capuano

Come potevo dirvelo? Ed a voi chi lo ha

osando ancora, mi indugiai a respirare nel suo respiro

respirare nel suo respiro, a vivere nel cerchio della

gli occhi. ¶ - Elena, rimanete a pranzo da me questa

nascondere i suoi pensieri. ¶ - A pranzo? No, no, - rispose

i suoi capelli. ¶ - Venite a sedervi qui, - le dico

una lenta soavità. Eppure a noi sembra di non

Io m'inginocchio davanti a lei, prendendole i due

Poi, di sùbito, volgendosi a me, con la bocca

credimi, lo farei affrontare a te. Prima di tutto

ho mai fatto male a nessuno in vita mia

Ma non mi dilungherò a narrare queste piccole bassezze

principiare dell'autunno ritornammo a Parigi, nella medesima casa

tristi, e rispose, continuando a sorridere: ¶ - Mi dicono che

prima recita mi verrai a sentire? ¶ - Oh, Elena, che

di tutte le ore. A lungo le nostre bocche

dopo il mio ritorno a Parigi, fu questa: ¶ Caro

Germano, ¶ Ti ho scritto a Vichy ed a Pau

scritto a Vichy ed a Pau, ma poichè non

tempo andato. ¶ Io villeggio a Rimini, e villeggio per

modo di dire, perchè a Rimini, come ti ricorderai

tua «Bucentaura», lo yacht a vela, in cui spesso

cui spesso le conducevi a respirare l'aria delle

de' tuoi malanni, potresti a buon diritto rispondermi che

anzi me lo nascondono a mala pena. Ed ora

l'arrivare un giorno a Roma, spennato e contrito

spennato e contrito, chiedendo a qualche grosso mercante il

impieguccio, o forse mendicando a qualche dicastero la grazia

ogni volta che penso a te mi sento stringere

la fortuna si diverte a proteggere, oserei dire per

fortuna, ecco, aveva provveduto a spingerti sottomano una tavola

si affannano per giungere a quella salvezza che ti

fatta una corte serrata a Edoarda Laurenzano, inseguendola per

te. Presto l'andrò a vedere. ¶ Tu la chiamavi

deve un giorno arrivare a farsi una famiglia, o

andrà molto) le venisse a mancare. Dunque: De Luca

mi credono più sensibile a certi contatti lievi... Altre

sconci che si trastullano a leggere; una perfino mi

numero di quegli uomini a cui le donne si

mi sembravano artifizi facili a scoprirsi, poichè non potevo

figura di costui cominciò a sedermi nella mente con

incollatura del puro sangue, a scudisciate furiose, passava il

da molti anni ridotto a vivere di ripieghi; eccellente

singolare. ¶ Tuttavia, nel rispondere a Fabio, gli dissi che

fondo questo poteva servire a dimostrargli come d'amore

mai. Lo consigliavo accademicamente a dissuaderla dallo sposare il

quel tempo avevo ricominciato a giocare, con buona fortuna

grazie!... ¶ - Tuttavia lasciami dire. A Nuova York ed a

A Nuova York ed a Washington frequento alcune fra

tu fai, le cose a mezza via. Ti prometto

dollari, che tu ritorneresti a spendere gaiamente in mezzo

quando, ma una insomma.... A te invece non rimane

poichè ti giudico refrattario a tutti gli altri. ¶ - Sei

in America, torna invece a Roma e sposa quella

ragione mi sono affezionato a te, vorrei vederti felice

anzi perchè potevi esserlo, a te stesso ed a

a te stesso ed a me, in un grado

buon Fabio, è vicino a compiere la sua parabola

mi ero finalmente deciso a praticar la Borsa, premendomi

sua banca ed acquistare a mio nome una certa

denaro, non avrei saputo a qual rimedio appigliarmi. Dunque

dalla contessa di Clairval, a tentare la fortuna delle

Una sera Elia, prendendomi a parte, mi disse a

a parte, mi disse a bruciapelo: ¶ - È chiaro che

così perchè vi odiate a vicenda. ¶ - Io non la

Certo io potevo servirgli a qualcosa; ma poichè nel

signorilità. ¶ Voleva che andassimo a passar l'estate insieme

mi diceva, - di cuocerti a lungo sui deserti marciapiedi

mi attrae. ¶ - Io vado a Trouville, poi a Biarritz

vado a Trouville, poi a Biarritz, come tutti gli

Vendi, Guelfo. Ti seguito a dire: vendi! ¶ - Va bene

Verso l'autunno viene a Biarritz. Ricòrdati ch'entro

la settimana antecedente, provvidero a sollevarmi dal disagio. Credetti

un brillante bianchissimo, tagliato a forma di cuore, con

aria stupita e riprese a considerare il brillante. ¶ - Oh

devi, spendere il denaro a questo modo. Che magnifica

un luogo tranquillo, come a Torre Guelfa l'anno

conte Vigna, che volle a tutti i costi condurmi

alla tristezza di Elena, a tutte le speranze che

casa e la percorsi a piedi. ¶ - Infine, - mi dissi

nulla. Dopo pranzo andrò a pagare; tenterò con altre

lire: perdetti. Ben deciso a non giocar oltre, me

oltre, me ne stetti a guardare i giocatori; oziai

l'anello; si levò a sedere sul letto, se

Elia forse... oppure scriverò a Roma. ¶ Il giorno dopo

giorno dopo non andai a pagare. Mi conoscevano, avrebbero

atteso. Non potevo rassegnarmi a rendere quel denaro guadagnato

molte pagine, che interruppe a mezzo. La scrivania, vasta

che mi hanno insegnato a vivere. Questi per esempio

Kant. Girando lo sguardo a caso, vidi una Storia

non reca nessun vantaggio a chi la professa; ti

molto ambigua. ¶ - Non cominciare a prender ombra, mio caro

caro amico, e stammi a sentire. La colpa di

non ti è servito a nulla, perchè io conosco

essermi utile, come potrei a mia volta esserlo per

sembra opportuna. ¶ - Ebbene, se a te pare un gran

riesca. Non nasconderti più a' miei occhi; è inutile

tu stai per andartene a picco. Sei, ti ripeto

fatata.» Vediamo; cosa rispondi a quest'uomo? ¶ Lo guardai

Lo guardai nel viso, a lungo, prima di parlare

è chiara. ¶ - Quello che a te serve, serve a

a te serve, serve a me pure. Si tratta

bene reciproco. ¶ - Allora domanderò a quest'uomo, - seguitai sorridendo

l'altro, per aizzarlo a fatti compiuti, lo trattava

ma via da Parigi; a Londra per esempio; e

bòcciolo di un fiore. ¶ A un certo punto ella

lo diede. ¶ - Mettete questo a parte, - mi disse. - Bisogna

il banco si volse a guardarla con un sorriso

Yvonne! Volete proprio colarmi a fondo questa sera? ¶ - Impossibile

grasso che tornerete sempre a galla! ¶ L'uomo trovò

insieme con altri. ¶ - Stiamo a vedere, - ella mi disse

due colpi ancora. ¶ Ed a me, sottovoce: ¶ - Aranda non

la vincita. - Bisogna fermarsi a tempo. - Ed a me

fermarsi a tempo. - Ed a me: ¶ - Venite. ¶ Mi condusse

sete. Vi prego, andate a prendermi un bicchiere di

facciamo i conti. ¶ Tornò a sedere; le deposi nel

denaro nella vostra borsetta; a me non spetta e

ammontava, per mia parte, a quasi tremila lire. Pensai

Ah!... Si riceve sino a quest'ora in quella

atteso che ti risolvessi a tornare. ¶ - Ed ora che

vestito e mi posi a meditare. La mia29 vita

provano una riluttanza invincibile a farsi conoscere, come altre

davvero non può ragionare a questo modo. ¶ - Mi vuoi

trovarne? Io sono preparata a tutto, appunto perchè non

sai bene! - m'induce a fartene un mistero. Ma