Cesare Cantù, Milano, 1871

il decreto, li cacciarono a urli e a fischiate

cacciarono a urli e a fischiate, gridando - Fora fora

in beffardo trionfo, posta a ritroso sopra un asino

le macchine sue, attaccò a queste i giovani che

senz'occhi, salvo uno a cui n'avea lasciato

fame intanto s'inasprì a segno, che una libbra

Fu dunque forza rassegnarci a domandar misericordia. Otto consoli

militi, rappresentanti della città, a piedi scalzi, con croci

Il 25 marzo Federico viene a veder quel cadavere, e

incrudelire, e tolsero ciascuna a diroccare un quartiere: i

funzione degli ulivi: poi a Pavia si ricinse la

creditore voleva esigere? bisognava a lui darne parte; tasse

E perchè non pensassero a trame, li teneva occupati

esso e un castello a Landriano e fin una

volete. Sapete che? consegnatelo a me, ed io gli

quella che faceva ombra a tutte, ma coll'ombra

e nemici, e operava a baldanza come su gente

Chi va dalla Brianza a Bergamo, pel ponte di

verità vi si rifuggivano a pregare, a studiare, a

si rifuggivano a pregare, a studiare, a lavorare in

a pregare, a studiare, a lavorare in comune i

terreni abbandonati o malsani, a far del bene al

e ingiuria; ci compenseremo a vicenda dei danni che

dei danni che patissimo a difesa della libertà; non

i Lodigiani che vengono a sterminarci". Qual dovette essere

frà Jacopo, e dietro a quello non un liberatore

collegati Lombardi che venivano a francheggiarci! Con ardore si

Con ardore si posero a riedificar la patria; le

collegati i quali vengono a riedificar Milano, e i

acquistata la libertà, pensa a menarne trionfo, anzichè ad

la Savoja: ma giunto a Susa, que' cittadini l

que' cittadini l'obbligano a rilasciare i prigionieri e

legge i Lombardi, cominciò a scorrazzare la campagna. I

compagnia della morte, giurata a vincere o morire. E

ne riferirono ogni merito a Dio, e dissero che

martiri riposano. ¶ Anzichè ingorgoglirsi a voler più di quello

voler più di quello a cui da prima avessero

cittadini stettero da pari a pari coi principi e

non vi si indugerà a lungo. ¶ È un anacronismo

ricusavano prestargli riverenza come a signor sovrano; ma il

perchè offre un appoggio a conseguirne di maggiori. E

in fatti ben presto a denaro i Milanesi ricomprarono

migliori cortesie:qualora venne a trovarci, lo accogliemmo a

a trovarci, lo accogliemmo a grande onore; festeggiammo le

di Sicilia; noi demmo a lui denari perchè n

bisogno, ed egli cedeva a noi terre imperiali del

del contado: noi promettevamo a lui di conservargli i

in Italia, ed egli a noi di non far

il popolo, che impara a governarsi da sè. Fuor

atrio di Sant'Ambrogio a manritta è infisso nel

intero popolo milanese", come a Comune indipendente, stimolandoli contro

stimolandoli contro Enrico V a tutelare la propria libertà

è nato, al paese a cui può giovare sostenendo

degenerò spesso in prepotenza a danno del prossimo; ed

i Lombardi già rompevano a quelle maledette rabbie da

maledette rabbie da vicini a vicini, che sembrano il

Italiani. Ne faremo colpa a quei padri nostri inesperti

cova, ogni favilla basta a un incendio; e i

di Toscana fu indotta a giurare di osteggiar vent

tantochè poco poi troviamo a Milano unite Crema, Tortona

Brianzuoli coi Bergamaschi; o a tal uopo veniva alcun

acceso. Di nuovo il 1132 a Maconago furono rotti i

castello di Pizzighettone. ¶ Anche a Como pretesero i Milanesi

ingiurie dei Comaschi, indusse a dichiarar guerra: anzi egli

cominciò una lunga guerra, a cui prese parte tutta

i viveri; poi, dietro a capitani, scelti per lo

per farne utile preda; a ogni modo devastavano, incendiavano

che non si fossero a tempo ridotti in terre

prenderla per fame. Ma a quegli artieri, a quei

Ma a quegli artieri, a quei campagnuoli importava ritornar

si scomponeva: essi restituivansi a vendemmiare e a svernare

restituivansi a vendemmiare e a svernare in casa, per

inesorabilmente distrutta, e ridotta a municipio dipendente da Milano

del re, nè obbedito a una legge se non

e nessuno più pensava a lui; e principi, arcivescovi

visconti, vassalli si governavano a proprio piacimento. ¶ Ove notate

stato meglio che rimanessero a casa loro? meglio per

i Comuni, e costringerli a rinunciare alle libertà usurpate

distrutta, e lo supplicano a darvi sollievo. Federico mandò

nostri ricevettero quell'ordine a fischiate, stracciarono la carta

che non erano obbligate a servire se non per

di Sassonia. E sommano a 100,000 uomini, perfettamente disciplinati, e

proclami che prometteano rispetto a chi venisse a pace

rispetto a chi venisse a pace e si tenesse

tante forze si collegarono a suo danno! Ma ciò

noi se avessero pensato a confederarsi per respingere il

mura e torri, e a rinforzarle maggiormente e a

a rinforzarle maggiormente e a fare un gran fosso

città; e si accinse a difendersi colla risolutezza che

e disciplinati, lo sappiamo a prove recenti. Qui s

la città fu costretta a domandar patti. La mediò

autunnali era assottigliato, accondiscese, a patto che riconoscessimo la

eletti; le cause portassimo a giudici imperiali; cedessimo la

erano stati spossessati, applaudivano a queste decisioni, che ingigantivano

molte cause, mettendo così a grave repentaglio la libertà

di fiducia, che Federico a tal uopo avea convocati

di non avere avuto a fare con donna; rimasto

suoi conti, e mette a governare un consiglio di

fa noja l'obbedire a un concittadino, fuoruscirono; più

monaci era stato avvezzo a considerare come perfezione il

VII (1073), che si oppose a tutta forza alle arroganze

uopo Arialdo avea fondato a Porta Nuova quella che

Anselmo da Bovisio morì a Costantinopoli, una fazione elesse

sua asserzione, veniva obbligato a camminare scalzo sulle bragie

scalzo sulle bragie, o a maneggiar un ferro rovente

un ferro rovente, o a tuffarsi nell'acqua, o

tuffarsi nell'acqua, o a trangugiar pane e formaggio

un onesto e virtuoso a metter a repentaglio giorni

e virtuoso a metter a repentaglio giorni pregevoli, o

stendeasi da San Nazaro a Sant'Alessandro, davansi caccie

aver l'arcivescovo conceduto a un ministro imperiale di

pentolone erbe e radici, a onore di san Giovanni

e presi li menò a Milano. Quivi fu piantata

rogo ardente, e imposto a loro rinnegassero gli errori

si pensò più che a prepararsi al gran viaggio

far voti, sopratutto donare a chiese e monasteri la

ripresero la fiducia; e a misura del passato spavento

pellegrinaggi, cercar reliquie, adempire a voti. Principalmente si andava

si andava in Terrasanta a venerar i luoghi dove

quale esortava tutta cristianità a correre a liberare dai

tutta cristianità a correre a liberare dai Musulmani il

tutte le altre penitenze, a chi v'andasse, e

la quale potesse imporre a tutti, operar per tutti

che non s'obbediva a nessuno; tal altra non

capitolo, l'imperatore disputavano a chi spettasse la nomina

parte papale, questa industriavasi a mozzar le prerogative regie

il popolo milanese imparava a pensare e a fare

imparava a pensare e a fare da sè; s

tutti milanesi, non obbligati a verun signore, ma solo

dal carroccio; e compre a usucapte o carpite una

prerogative regali, le affidavamo a magistrati eletti da noi

e riunirsi in consiglio a decidere sulle sorti della

sì bella, che invoglia a possederla. Pertanto anche i

come emuli pericolosi; e a viva forza o a

a viva forza o a patti costringeva i feudatarj

patti costringeva i feudatarj a scendere dalle rôcche minacciose

angherie e servigi personali a volontà; non di uccidere

cercato mostrarvi come passo a passo il popolo si

allora cominciavasi di nuovo a studiare nelle leggi antiche

che cominciavano anch'essi a contare, raccolti in maestranze

pari nel gran consiglio a far le proprie leggi

ne dava la esecuzione a molti consoli che costituivano

imperatore, tutto si riduceva a pagargli il foraggio quando

successore: primo atto politico a cui il popolo intero

altro, e lo spogliato a lui ricorresse, l'arcivescovo

rispettato dall'imperatore Corrado, a cui ajuto menò spesso

sorsero in armi. Eriberto, a cotesti nobili che sin

una specie di leva a stormo a rustico usque

di leva a stormo a rustico usque ad militem

comune. Siccome erano inavvezzi a quella disciplina che sola

attaccata una campanella. Aveasi a fare una spedizione? si

segno patriotico e religioso: a quello tenevansi ristretti nel

tenevansi ristretti nel combattere; a quello si rannodavano se

faceasi ogni sforzo attorno a quello, di maniera che

nobili e li vinse a Campomalo (1035). Ma poichè essi

Corrado re di Germania (1036) a scendere dalle Alpi e

arte d'ispirare gelosia a Corrado, il quale citò

il quale citò Eriberto a giustificarsi. Questi, avvezzo a

a giustificarsi. Questi, avvezzo a comandare non ad obbedire

ad arrestarlo e tradurlo a Piacenza. Quivi il facea

e fuggì; e tornato a Milano si preparò alla

Corrado, con una politica a ritroso di quella de

nobili: quello si voltò a devastare i contorni, ma

di queste vollero servirsi a reprimere i nobili. ¶ Un

Un di costoro, venuto a parole con un plebeo

molto oro, e raccomandatosi a Dio e a sant

raccomandatosi a Dio e a sant'Ambrogio, corse a

a sant'Ambrogio, corse a domandar l'imperatore Enrico

nobili, purchè giurassero fedeltà a lui, e ricevessero in

cioè da san Martino a pasqua, e perciò sottomettersi

lui; un altro ritratto a fresco fu sotto ai

e smaltato, con istorie a bassorilievo; eseguito da Volvino

Volvino attorno all'835, e a cui l'arcivesco Angilberto

Guerra dei preti. ¶ Se a voi paresse che tanta

cose del cielo, toccando a quelle della terra, ne

i signori cercavano toccasse a loro parenti: brogliavansi i

principale feudatario, perciò obbligato a fedeltà verso il sovrano

verso il sovrano e a condurgli soldati. Ciò avrebbe

e, non che pigliarsi a petto la morale e

papa, quasi fossero pari a lui in autorità perchè

mondo, rimanesse più disposto a sacrificarsi per gli interessi

aderivano con vigore, appoggiandosi a una pretesa concessione di

Enrico III, senza badare a proposizioni dei Milanesi, aveva

popolo ne prendeano scandalo a segno che, mentr'egli

sette diaconi indegni, corse a Milano, prese accordi col

ad alzare la voce a rischio della vita, ascoltati

ordinazioni; obbligano il clero a riconoscere l'autorità di

acciocchè avesse viscere tenere a compatire l'umana fragilità

Erlembaldo correva da Milano a Roma per riceverne consigli

e i giovani, e a capo di loro strappava

anni il paese andò a guasto; scompigliate le famiglie

vende la dignità arcivescovile a un Gofredo, che, d

non altro, non obbediva a Barbari. Molti dunque ribramavano

Romani, il quale durava a Costantinopoli; e l'imperatore

mandò Belisario, espertissimo generale, a snidar d'Italia i

ausiliari, non si prepararono a buona difesa. Intanto Uraja

forze disperse e unitosi a un corpo di Bavari

I nostri resistono fino a pascersi di gatti e

Gli estranei avranno applaudito a quel valore, ma nol

i mezzi erano fuggiti a Genova; ma per residenza

nostra città, bensì Pavia. A Milano, come nelle altre

arimanni, cioè di liberi a cui era concesso il

quale perciò aveva interesse a conservarli, altrimenti con essi

al re, che teneva a Milano un gastaldo per

duchi suddividevano le terre a' loro fedeli, e questi

che eresse belle fabbriche a Monza, e singolarmente una

e singolarmente una chiesa a san Giovanni, nella quale

sottoporre l'Italia tutta a un re. Con ciò

dominavano ancora, ma primeggiavano a Roma, e comprendeano che

più preghiere ed esortazioni a frenare questi conquistatori, invitarono

servigi; altre furono date a signori Franchi; i duchi

costringe sua moglie Rosmunda a bever nel cranio paterno

Agilulfo che va incognito a veder Teodolinda promessagli sposa

di divenir liberi, avvezzarci a non cascar d'animo

d'animo nelle traversie; a credere che i passi

s'intitoli del ferro, a noi parrà forse meno

i vescovi, che trassero a sè il diritto di

la corona di ferro a Milano o a Monza

ferro a Milano o a Monza, passava a Roma

o a Monza, passava a Roma per ottenervi la

L'arcivescovo Angilberto Pusterla, a sant'Ambrogio donò il

di Lombardia stette unita a quella di Germania. ¶ Ottone

nazione longobarda dominatrice, ma, a fronte della nobiltà longobarda

e ponevano un capitano a ciascun quartiere o porta

sulle strade obbligandosi però a garantirne la sicurezza, poteano

Curia ducis), passò presto a quella dell'arcivescovo, il

dominj, e in conseguenza a farla stare il meno

un altro ch'era a pochi passi. Gli arcivescovi

dei feudatarj, ravvicinava questi a quello, e col supremo

quali parlavano, se non a nostro nome, almeno per

molti beni della mensa a signori laici milanesi; i

Arnolfo, nel 1010 andando ambasciatore a Costantinopoli, menò un codazzo

vecchione, dal palazzo condussero a Sant'Ambrogio il re

marchesi, baroni, in mezzo a preci, inni, antifone, prescritti

prostrò boccone colle braccia a croce davanti all'altare

ricusò consacrarlo. Olderico andò a Roma, e col denaro

vescovo e suo fratello a venir implorare perdono a

a venir implorare perdono a Milano. Scalzi e (secondo

furono festeggiati. ¶ Salì poi a questa sede Eriberto da

un marchese togliesse qualcosa a un altro, e lo

a quel peso, conosciuto a segni prodigiosi il voler

di lui accorsero subito a Milano, non già per

la sorella Marcellina venne a dare esempj di virtù

venuto (dic'egli stesso) a vendere ciancie retoriche alla

I fedeli preferivano recar a questo padre comune le

diverse: giudicare cento affari a lui deferiti dai fedeli

e talvolta li raccoglieva a concilj; interponevasi a favore

raccoglieva a concilj; interponevasi a favore de' rei di

da' principi, e interponendo a favor dei tapini e

missioni politiche importanti erano a lui affidate come a

a lui affidate come a pratico: da Valentiniano imperatore

i successori suoi, intimava a Teodosio la verità e

da lontanissimo si veniva a venerar Ambrogio, ed egli

nelle cose religiose fin a pretendere che, delle due

Sant'Ambrogio) per disporle a ricevere gli Ariani. Il

gli mandava un luogotenente a dire, - Bada che ti

pegno di malaugurate sofferenze". ¶ A voi, Milanesi, che vi

ch'io mi indugi a raccontarvi di questo che

in pugno, e sino a cavallo in atto di

sangue di questi corse a rivi dinanzi a Santo

corse a rivi dinanzi a Santo Stefano; che San

Ambrogio ascese per montare a cavallo quando gl'inseguì

quando gl'inseguì fino a Varese, dove alzò la

la Madonna del Monte a memoria del loro totale

sant'Ambrogio, trovandosi spiritualmente a capo di quella mezza

papa. Nè concilj sedeva a destra di questo, o

sua dignità, non andava a riceverlo a Roma, ma

non andava a riceverlo a Roma, ma eragli spedito

la porta Ticinese, fermandosi a Sant'Eustorgio in onoranza

il popolo ne bevesse a volontà. La domenica delle

accompagnato dai parroci, andava a San Lorenzo fra rami

propria mano un lebbroso, a memoria d'uno ch

parrocchie. ¶ Volontieri voi attribuite a sant'Ambrogio tutto quel

probabilissimo che fosse comune a tutte le chiese d

bambino nel fonte battesimale, a forma di croce: una

battistero che il maschile a San Gotardo e il

Gotardo e il femminile a Santa Radegonda, ancora l

questo titolo venne riservato a quelli di Roma, i

o coll'almuzia, davanti a un altare sfolgorante d

doppieri che si mesce a quella che temperata piove

e dal nostro, costretta a veder le sue sorti

suo cavallo, s'avvicinava a Milano, che, destituito d

ogni soccorso umano, volgeasi a cercarne dal cielo. Fu

introdusse le rogazioni, girando a processione per tutta la

mise la nostra città a sacco e in parte

sacco e in parte a fuoco (452). ¶ Poco tardarono i

Poco tardarono i Barbari a distruggere l'impero romano

io non sono qua a contarvi la storia dei

poi si spinsero fino a Roma, la quale salvò

patria. ¶ Roma non tardò a rifarsi: pur non si

conquiste, noi popolo avemmo a soffrire e dai vinti

campi aviti avranno continuato a migliorarli, e sappiamo di

abbondavano miglio, farro, frumento; a tenue prezzo vi trovavano

i Milanesi spettavano soltanto a quelli ai quali era

non si concedeva che a persone e famiglie; ma

Giulio Cesare lo consentì a tutti gli abitanti della

la popolazione della campagna, a cui le istituzioni degli

popoli vinti già insorgeano a protestare per la conculcata

Milano. Prima vi stavano a tempo; poi Massimiano Erculeo

mura che, di vallo a forma, ¶ Cerchia le fan

opre ¶ Tanto eccellenti che a temer non ave ¶ Il

onore che non rese a quelli che, senza adulamenti

Ambrogio. ¶ Il rito ambrosiano. ¶ A vedere quell'imperio romano

senza divario da conquistatore a vinto, da padrone a

a vinto, da padrone a servo, da maschio a

a servo, da maschio a femmina, da paesano a

a femmina, da paesano a straniero; che i più

offrir la guancia sinistra a chi ci percosse la

la vita; che bisogna a tutti predicare la parola

Anatalone suo discepolo portasse a Milano l'evangelio, battezzasse

entro una fonte presso a Sant'Eustorgio, piantasse la

vescovi, che arriva fino a noi col carattere delle

del carbonaro, imparai come a Milano sedesse anticamente un

il primo fu martirizzato a Ravenna, l'altra a

a Ravenna, l'altra a Milano, e tra il

divenne il poliandro, vale a dire il cimitero de

basilica Fausta, incorporata poi a Sant'Ambrogio. ¶ Sotto Massimiano

che poi fu martirizzato a Bergamo; gli altri qui

il vescovo Materno andò a seppellirlo ove poi sorse

usciti incolumi, furono martirizzati a Lodi, donde la pia

ne tradusse le reliquie a Milano entro una botte

eguale san Simpliciano andava a prendere dalla tirolese valle

li deponeva nella basilica a cui si conservò il

In quella selva andava a caccia un Guglielmo dello

tua caccia la darai a me". Guglielmo se ne

Colà dunque si cominciò a scavare, e si trovò

san Sebastiano, che, andato a predicare la fede in

paesi remoti, fu ucciso a frecciate. A San Lorenzo

fu ucciso a frecciate. A San Lorenzo mi facevano

tolleranza e libero esercizio a qualunque religione; primo passo

qualunque religione; primo passo a rendere trionfante la vera

nel 355 qui si raccoglievano a concilio più di trecento

di Cristo, destinata sempre a combattere e perciò detta

che adoravano Cristo sariano a pareggiare ai politeisti. ¶ I

aderenti. Riuscirono in fatto a por sulla cattedra di

tampoco battezzato, cercasse sottrarsi a quel peso, conosciuto a

paesi, da noi date a pag. 8, alcune sono disdette

semplici suffissi, formando aggettivi a cui si sottintende fundus

chors, silva...; e attaccati a nomi di persone che

altar maggiore della basilica a lui intitolata. Giaceva fra

e riconosciuto. ¶ Nel 1844 dovendo a Milano raccogliersi il VI

di redigerla. La ampliai a tutto il Milanese, e

non si fe difficile a comunicarle; ma la Polizia

secreto degli uffizj. Poichè a qualcosa giovano anche le

possibile. ¶ Noi pure, accingendoci a delineare le vicende di

meraviglia degli stranieri, e a noi rappresenta la storia

Quassù noi ci troviamo a 100 metri dal piano della

equinozj il sole leva a 5h 57' e tramonta a

a 5h 57' e tramonta a 6h 31'. La quale pianura

di porta Ticinese, cominciano a sorgere gli Apennini, dei

sud-sud-est. ¶ Quasi a metà del pendio, tra

fino al mare. Poco a poco ritirandosi, que' ghiacciaj

I nostri padri cominciarono a lavorare i rialzi, ove

verde perenne de' prati a marcita; la succosa verdura

di strade che ricapitano a questa città, ove più

i padri nostri provvidero a congiunger la città coi

estate, 800 in inverno, arriva a Milano. ¶ Un altro canale

la Martesana; e giunto a porta Nuova, lo vedete

la città, e uscendone a Via Arena, congiungersi col

naviglio di 35 chilometri fino a Pavia, donde nel Ticino

benefizj! maledetto chi pensasse a guastarli! sciagurato chi non

sua antichissima giungeva appena a San Giovanni in Conca

oggi vediamo, allora munita a guerra con ingente spesa

accessibile il bastione, piantandolo a gelsi, in modo d

poi nel 1800, e avutolo a patti, sfasciarono le mura

solazzi. ¶ La mura dunque a principio comprendeva poco più

milione di metri quadrati; a cui 42 mila furono aggiunti

massime quel degli Ortolani a maestro, e a mezzodì

Ortolani a maestro, e a mezzodì quello di San

declina da porta Comasina a porta Romana, culminando alquanto

Adriatico e dalle campagne a riso, porta frequenti nebbie

anno, di nevosi da 4 a 21, e le maggiori pioggie

pietà rispettosa ci accingiamo a raccontarli, dopo tanti che

de' fatti trascorsi abituarlo a giudicare gli odierni, e

non l'infingarda rassegnazione a mali creduti irremovibili, ma

mali creduti irremovibili, ma a sopportare virilmente le prove

etimologia celtica o conformi a quelli di terre francesi

Gl'Insubri furono costretti a ripassare i monti; ma

il Ticino, forse attorno a Castel Seprio. ¶ Gli Etruschi

addosso all'altra, che a vicenda doveva rincacciare una

i Cimri, i quali a vicenda cacciarono dal Danubio

principali, varj popoletti adunavansi a consiglio generale. Pare poi

nome appellativo che attribuivasi a tant'altri, e significava

la faceano seconda soltanto a Roma, fin quando i

rabbioso, che tocca solo a chi gli va vicino

della malaria, che infonde a tutti lo spossamento e

in Fiandra, in Inghilterra a raccattare la lana che

fa sinonimo di banchiere: a Parigi, a Zurigo, a

di banchiere: a Parigi, a Zurigo, a Londra, a

a Parigi, a Zurigo, a Londra, a Mosca incontriamo

a Zurigo, a Londra, a Mosca incontriamo ancora la

nel 1325, pagabile sopra Lucca a cinque mesi; un'altra

de Andrea. ¶ Milano esibì a Filippo di mantenergli stabilmente

francese, nutrendo la barba a uso de' barbari, cavalcando

appuntate in su, giuocano a dadi e a tavole

giuocano a dadi e a tavole: cavalli militari, armi

Rosa. ¶ Pur troppo è a credere s'imparasse a

a credere s'imparasse a chinar la fronte a

a chinar la fronte a quello in cui mano

feste ecclesiastiche o civili. ¶ A voler dire d'alcune

consuetudine che il capofamiglia, a Natale, portasse attorno per

mettesse sul focolare, attorno a cui raccoglievasi tutta la

Giuda, onde procedevano fino a Sant'Eustorgio, dov'era

ritornavano per porta Romana. ¶ A San Bartolomeo, i fornaj

pampare, canne con cialde. ¶ A San Francesco, i frati

I papi attesero sempre a mozzarne l'autorità, sottraendone

del legato pontifizio venuto a tal uopo, ed obbligollo

tal uopo, ed obbligollo a partire, dopo restituito un

proprio nome coll'imperatore a Costanza, aveano stipulato la

avi, proclamarono il governo a popolo col titolo di

Che follia! esclamano quelli a cui la repubblica sa

i loro duchi, costituivansi a Comune; di modo che

giudicarli varrebbe quanto rinfacciare a un bambino appena sfasciato

città non volevano sottostare a Milano, e congegnavano altrettante

veneziana: nessuno forse pensava a una confederazione tra le

il titolo di duca a Giangaleazzo, potea conferirlo a

a Giangaleazzo, potea conferirlo a chi volesse, ed anche

chi volesse, ed anche a qualche tedesco; i capitani

affidare la propria difesa a Francesco Sforza. ¶ Eccellente capitano

per sè; ed avvezzo a considerarci come roba sua

naturale. Titolo assurdo, ma a cui dava peso l

e altrettanti in possessi a chi uccidesse questo traditore

Francesco Sforza si accinse a domare quelli che ancora

trucidò quelli che persuadevano a soffrir tutto per la

Ghibellini, i quali mandarono a Vimercato a capitolare collo

quali mandarono a Vimercato a capitolare collo Sforza, che

dianzi bestemmiato e gridato a morte, e dove allora

Già quando egli stava a campo "ogni giorno gran

numero di Milanesi andavano a visitarlo; e molti gli

di quei che andavano a ingaggiare i soldati per

sei generazioni vedremo preparare a sè e alla patria

Francesco pose ogni industria a far dimenticare la violenta

Calmata la quale, venuto a qui coronarsi nel 1805 Napoleone

concisione decretò fosse terminata; a tal uopo si vendesse

ornamenti barocchi, rimasero sotto a gotiche gugliette; per giunta

avrebbero dilatato questa fronte, a proporzione dei capicroce. Il

si fece il pavimento a tarsia di marmo, si

si dipinse la volta a chiaroscuro, d'infelice pensata

vede che marmo lavorato, a cui sovrastano 106 guglie, quasi

commoversi nell'entrar sotto a quell'immense volte, apparecchiate

corona ferrea, minacciando guaj a chi gliela toccasse. E

che era sceso fino a Garda per lacerare colla

Abruzzi, che cosa mancava a Giangaleazzo se non il

potentati o del popolo. A 49 anni moriva di peste

dominio tra due figliuoli: a Giovanmaria dal Ticino al

dal Ticino al Mincio, a Filippomaria il restante; ma

altri paesi: i Benzoni a Crema, i Vignati a

a Crema, i Vignati a Lodi, i Rusca a

a Lodi, i Rusca a Como, i Sax a

a Como, i Sax a Bellinzona, i Suardi a

a Bellinzona, i Suardi a Bergamo, gli Scaligeri a

a Bergamo, gli Scaligeri a Verona; Vicenza si dà

i Carrara si fondano a Padova; Alberico da Barbiano

plebi stesse reluttano, e a Milano è trucidato l

occhi del giovane duca. ¶ A tanto scompiglio dovea far

e blandendolo l'indussero a far imprigionare e forse

insensato; tenea cani addestrati a sbranar gente; e se

questi mastini impietosivano davanti a fanciulli piagnenti, li finiva

parte ghibellina obbligavano Giovanmaria a dar denari; egli, per

non si rendesse giustizia a chi non avea pagato

perchè il duca esitò a dare lo scambio ai

gl'ingiungeano, posero assedio a Milano e scaricavano dal

e il duca ordinò a' suoi di assalirli, onde

e uno de' Guelfi. ¶ A capo de' Ghibellini stava

di eccellenti milizie, tolse a Filippomaria la reggenza di

Pavia e costrinse Giovanmaria a cedergli pur quella di

di Milano, dopo mandatala a orribile saccheggio. Se non

lo Squarciagiramo fu fatto a pezzi dalla plebe. ¶ Il

dai confini della Savoja a quelli del papa. Allora

botto, per tornar subito a nuovi accordi; sollevato uno

spada da umilissimo stato a insigne fortuna. Il Carmagnola

agli animi villani, tolse a volergli male e agognarne

Veneziani e li condusse a vantaggio contro il Milanese

che arrestato lo mandarono a morte. ¶ Il duca non

con essa un titolo a succedergli. ¶ Mercè di lui

dalla propria diffidenza; ammogliato a una principessa di Savoja

Savoja, ma conservandosi sempre a fianco una Agnese Del

la dedussero i posteriori. A quelli ricorrano coloro che

gli statuti, diretti spesso a consolidarne l'autorità col

il solo argento ammontò a 1667 marchi. Molto allettavano la

prigionieri, entrano in città a viva chi vince. ¶ Il

chi vince. ¶ Il popolo, a cui non parea vero

piglia un gusto singolare a queste birberie, che in

il proprio avvenire, cominciò a gridare - Viva il conte

sempre fuggevoli intervalli, corse a saccheggiare i palazzi di

Giovia apparteneva di già a Giangaleazzo: senza difficoltà gli

era imparentato, fu sottoposto a un processo, in cui

malattia stessa di Napoleone a Sant'Elena, ambizione rientrata

statua equestre di marmo a dorature in San Giovanni

sapea scegliere buoni strumenti a' suoi progetti. Collegatosi cogli

una bandiera iscritta Pax; a titolo di pace si

ventuna città ebbe egli a dominio: le repubbliche di

meditò quel concetto che a tanti nacque e nessun

un padrone che comanda a molti? Nol so: so

o al più convocavanlo a dire di sì. Il

governare se non appoggiandosi a un partito, il podestà

principe. E il principe, a titolo di raccogliere truppe

raccogliere truppe, imponeva gravezze a sua volontà, ed anche

il clero aveva indocilito a pagarle. Otteneva il titolo

delle une potea valersi a tener in soggezione le