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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1932
loro profumo si mischiavano a quelle dell'incenso uscenti
2
1932
piú, me li andavo a trovare spesso sulla strada
3
1932
mi davano le vertigini a passarvi sotto. ¶ Ora, i
4
1932
lucente orcio di rame a riempirsi e sgocciolare, dà
5
1932
muraglie, costruite di silenzio, a fianco di Santa Maria
6
1932
spirituale che lo condusse a Dio. Egli recò mattoni
7
1932
recò mattoni, sassi, calce a questa chiesa, umilmente e
8
1932
aiutando i maestri muratori a riattarla, a renderla bella
9
1932
maestri muratori a riattarla, a renderla bella. Fu qui
10
1932
bella. Fu qui, dinanzi a questa chiesa, non molto
11
1932
in presenza del popolo, a rendere conto della sua
12
1932
si può rendersi liberi a metà. Non si riesce
13
1932
in tal modo che a passare da una catena
14
1932
piazza del Vescovado continua a vivere, nella maestà del
15
1932
semisordi, dei semicredenti continua a illudersi d'essere salva
16
1932
illudersi d'essere salva, a mezza strada tra giogo
17
1932
hanno voluto fosse sola a ricevere la prima comunione
18
1932
un occhio; e lei a ricacciarlo indietro, con una
19
1932
per la pietà; ma a suo modo, secondo la
20
1932
dalle scale di casa a far a pugni e
21
1932
di casa a far a pugni e schiaffi con
22
1932
pei vicoli d'Assisi, a pigliarsi in collo i
23
1932
benedettine di San Giuseppe, a prepararsi per la prima
24
1932
sa se ancora farai a pugni coi maschi per
25
1932
la cocolla di cerimonia, a larghe maniche ricadenti, a
26
1932
a larghe maniche ricadenti, a fittissime crespe: assistono la
27
1932
lei. Io voglio bene a donna Maria Giovanna: è
28
1932
maggior risalto alla pianeta a fiorami d'argento del
29
1932
sacerdote celebrante. Egli celebra a voce bassa: a tratti
30
1932
celebra a voce bassa: a tratti l'organo prorompe
31
1932
altra. ¶ L'organo torna a prorompere, questa volta in
32
1932
mamma, e piange piange a dirotto, con gran singhiozzi
33
1932
adolescenza, un giorno simile a questo. Ma come lontano
34
1932
tutta la strada davanti a sé? ¶ Il pianto di
35
1932
labbra la giovinezza torna a sorriderle con qualcosa di
36
1932
I miei passi cominciano a legarsi: a farsi piú
37
1932
passi cominciano a legarsi: a farsi piú lenti e
38
1932
enorme spaccatura precipitano sino a confluire nel fondo. In
39
1932
e sterpeto. ¶ Dal muraglione a picco limitante l'imbocco
40
1932
fervore, tagliando l'aria a nord e sud, con
41
1932
E poi: qui, come a San Damiano, vera umiltà
42
1932
mi domando come farò a ritornare sino in Assisi
43
1932
spasimo dello spirito. ¶ Dietro a me, la selva delle
44
1932
un macigno che sporge a lato del sentiero: rotta
45
1932
tanto che, nelle lettere a me dirette, spesso si
46
1932
spesso si firmava Lenor. ¶ A partire, e al modo
47
1932
né si poteva fare a meno di pensare che
48
1932
virile, sempre scoperto, mostrava a destra, fino al lobo
49
1932
inquiete: «Che sei venuta a cercare qui? Lo sai
50
1932
sa dove sono andati a dormire, loro e i
51
1932
e non mi vengano a trovare. ¶ Son venuti davvero
52
1932
dietro i vetri, rassomigliante a un disuguale batter di
53
1932
ogni parte della città, a un sol punto. Spettacolo
54
1932
di tutti alla fontana a bere. ¶ Fresca fontana, dà
55
1932
po' d'acqua anche a me. ¶ SAN DAMIANO ¶ Da
56
1932
dovizia delle messi destinate a trasformarsi in cibo; e
57
1932
volta che qui venne a votarsi alla povertà; e
58
1932
venuta in San Damiano a rendere visita a Chiara
59
1932
Damiano a rendere visita a Chiara sua zia. ¶ E
60
1932
di Chiara, si ritirarono a scontar nella preghiera e
61
1932
dove una crocetta segna, a capo d'una lunga
62
1932
ogni anno in essi a prorompere, come ogni anno
63
1932
rinascere in Dio. Tacque a fine di meglio confessare
64
1932
sante. La vediamo, limosinante a lato di Francesco sulla
65
1932
fuoco. Piú umana, quando, a difendere le sorelle dalle
66
1932
camminano, lietamente conversando. Appartengono a un severissimo Ordine, che
67
1932
selvaggi e barbari paesi, a raccogliere fanciulli, salvare anime
68
1932
e non siano pronti a soffrire, morire per essa
69
1932
che ti mette súbito a viso a viso con
70
1932
mette súbito a viso a viso con Dio. ¶ Vado
71
1932
finestrelle scompagnate, quadre, tonde, a bifora e trifora, incominciano
72
1932
bifora e trifora, incominciano a vivere la loro vera
73
1932
scendendo dall'erta viuzza a scalinata, che le è
74
1932
dietro, San Francesco vicino a morte fu portato dai
75
1932
dai compagni, perché andasse a spirare, secondo il suo
76
1932
suo riposo continua ininterrottamente a svolgersi lungo la strada
77
1932
muta e tenace testimonianza. A oriente della Porta, un
78
1932
della Porta, un uliveto a scarpata, gramo, avvilito per
79
1932
occidente, una banda paonazza. A fianco degli ulivi s
80
1932
pian piano e non a tutti rivela il proprio
81
1932
cantano, in coro e a voci sole, una messa
82
1932
ondeggiare e il ribrillare, a seconda, del piviale e
83
1932
servito dalle sue mani a cento poveri d'Assisi
84
1932
Monsignor vescovo, se continuerà a regalar tutto non le
85
1932
chiesa. Il banco dinanzi a me è occupato da
86
1932
monache spagnuole: gran sottana a pieghe, turchina: gran manto
87
1932
bruno, ricadente dalla testa a terra in panneggi di
88
1932
la donna in nero a due passi da me
89
1932
mascelle rientranti. Fisionomia improntata a un'insensibilità, a un
90
1932
improntata a un'insensibilità, a un distacco, che forse
91
1932
Pensa? Ragiona? Vuol bene a qualcuno? Com'è la
92
1932
cristallo? ¶ Non riesco piú a vedere che lei: non
93
1932
ampiezza de' suoi archi a vela, pieni d'ombra
94
1932
spine) sul costato ridotto a strisce bianche e nere
95
1932
fascia sbatte in giro a' suoi fianchi martoriati. La
96
1932
per chiamare il mondo a testimonio dell'assassinio del
97
1932
quercia – lo capisco solo a guardarla – d'averle in
98
1932
alle bambine, perché giochino a compravendita; e che il
99
1932
da potercele riparar tutte, a raccontarsi favole o a
100
1932
a raccontarsi favole o a cantare cori imparati a
101
1932
a cantare cori imparati a scuola. ¶ Ne prendo una
102
1932
chiede, volgendo il capo a mo' degli uccelli e
103
1932
non regge. ¶ Cosí dico a Rosina Storchio, passeggiando con
104
1932
ombra d'un cappellino a campana, uno può dubitare
105
1932
intatto. Basterebbe si mettesse a gorgheggiare l'aria dei
106
1932
morbide»; e si sarebbe a teatro, nel cerchio magico
107
1932
appartata in poche stanze a Milano, ricevendo pochi fidati
108
1932
amici: non chiede nulla a nessuno: piuttosto, dà: del
109
1932
altro prezioso dono venuto a lei per omaggio. ¶ Non
110
1932
rinuncia? Di colpo, o a poco a poco, con
111
1932
colpo, o a poco a poco, con patimento, con
112
1932
che credevo spenti. Ripenso a Peppina Cornalba, madre di
113
1932
raccontate da Peppina Cornalba a mia madre, e, piú
114
1932
tardi, da mia madre a me: ché il tempo
115
1932
pace? ¶ Mi s'illumina, a queste parole, l'altra
116
1932
altra sua vita accanto a quella della scena: il
117
1932
Ella non ha, grazie a Dio, la rinuncia malinconica
118
1932
gaia, gioiosa, scherzevole. Insegna, a Milano, il bel canto
119
1932
Milano, il bel canto a qualche fanciulla che ha
120
1932
le falde dell'abito a guisa di paniers, strisciando
121
1932
Fa morir di sete a guardarlo. O, piuttosto, la
122
1932
E PIETRE ¶ Perugia antica, a sperone sul colle, fra
123
1932
travertino grigio-fulvo, che a seconda dell'ora dà
124
1932
non fu mai condotto a termine, domina la piazzuola
125
1932
voli di gioia, fuggono a stormi, tornano a stormi
126
1932
fuggono a stormi, tornano a stormi. So che in
127
1932
Grifo e del Leone a guardia del palazzo dei
128
1932
rissa e in volo: a semicerchio, a cerchio. Mi
129
1932
in volo: a semicerchio, a cerchio. Mi vien fatto
130
1932
cosí puro dell'arco a tutto sesto. Stridono stridono
131
1932
mamme insegnano ai piccoli a tentare i primi voli
132
1932
E allora le mamme a dar loro amorosi colpi
133
1932
amorosi colpi di becco, a tirarli per le alucce
134
1932
Assisi: se salgo fino a Porta Sole, vedo Assisi
135
1932
fianco del Subasio, simile a un gregge in riposo
136
1932
all'una, e vedo a sinistra il convento di
137
1932
Chiara violaceo nel tramonto, a scarpata lungo il pendio
138
1932
falco sul brullo Subasio: a' miei piedi è la
139
1932
il suo primo ritiro a San Damiano. Altre casette
140
1932
ferro incastrate nei muri, a sostegno. Si direbbe non
141
1932
dei gerani alle finestrelle a sèsto tondo. ¶ Rondoni e
142
1932
colombi anche qui, come a Perugia: piú sommessi i
143
1932
vere. ¶ Mi fanno pensare a quelli di San Francesco
144
1932
caste, che non riesco a leggere, ma delle quali
145
1932
l'acqua del lago a un battello che passa
146
1932
Ma l'acqua séguita a ciangottare contro la darsena
147
1932
la darsena, il battello a navigare, le fronde degli
148
1932
le fronde degli alberi a frusciar sotto un filo
149
1932
i grilli incominciano, monotoni, a trafiggere l'aria col
150
1932
lamento acuminato, le stelle a palpitare, la luna a
151
1932
a palpitare, la luna a camminare. Nulla s'arresta
152
1932
giovine e sorride estatica a qualcosa che non si
153
1932
alba torneranno i rondoni a ritesser l'azzurro, affaccendati
154
1932
affaccendati; e, sul tramonto, a garrire in frenetici giri
155
1932
e il muro dinanzi a me era tutto crepe
156
1932
lo vidi dall'alto: a proteggerne, ad accarezzarne il
157
1932
occhi, incerto e lieve a mezz'aria prima di
158
1932
aria prima di posarsi a fare tappeto con gli
159
1932
quell'ombre. Ciascun tronco a cui m'accostavo pareva
160
1932
alla brezza le foglie a due colori, simili a
161
1932
a due colori, simili a mani rivoltate a vicenda
162
1932
simili a mani rivoltate a vicenda sul palmo e
163
1932
con pause brevi, che a me sembravano assai lunghe
164
1932
del sogno; e intorno a me non avessi che
165
1932
mandorli si cangiassero, volta a volta, in olmi, in
166
1932
poco distante calò sino a lui senza paura, e
167
1932
senza paura, e prese a svolicchiargli intorno. A un
168
1932
prese a svolicchiargli intorno. A un certo punto gli
169
1932
e il monticello: fino a che l'uomo sentí
170
1932
svolettava senza requie vicino a loro; e nella fossa
171
1932
al capo, col cuore a martello, per rivedere il
172
1932
rami vi s'intrecciano a cupola: è di quelli
173
1932
di quelli che assomigliano a un'esistenza liscia e
174
1932
con rapimento da giovani a braccio e a cuore
175
1932
giovani a braccio e a cuore della persona amata
176
1932
di corsa, senza badare a me. Il fante ritrovato
177
1932
pettirosso era certo stato a suo tempo un gaio
178
1932
imperiose? I morti tornavano a vivere in loro; la
179
1932
se stesso. Volevo dire a uno di quei piccoli
180
1932
mandorlo straordinario, fiorito stamattina a ridosso d'un muro
181
1932
gialle, e soprattutto vermiglie, a grappoli fitti: rose rose
182
1932
rampicanti. Tutto si allaccia a catena. ¶ Sedetti su un
183
1932
tanto è grande, qui a Salice tutti, – da anni
184
1932
molto, con la bimba, a sedere sulla panca di
185
1932
La bimba si metteva a giocare sul prato: io
186
1932
il coraggio d'andare a rifugiarmi sulla rustica panca
187
1932
son qui in vacanze, a una certa distanza dalla
188
1932
concedeva: non pensavo che a me, non ero occupata
189
1932
e ore ci vogliono a percorrerlo intero, le stiano
190
1932
di gonna della madre, a chiedere conforto, o semplicemente
191
1932
mandate qui dalla città a rinvigorirsi a queste fonti
192
1932
dalla città a rinvigorirsi a queste fonti termali. Godono
193
1932
risponde: – Credimi, plàcati, affidati a me. – Poi tacciono, insieme
194
1932
lavorava ad un pizzo a rete d'un disegno
195
1932
la donna del pizzo a rete potrà – lei – vedere
196
1932
tutti i bambini sanno a mente in Lombardia. E
197
1932
ci mettiamo, senz'altro, a recitare in coro la
198
1932
argento, entra con essi a tenerci compagnia. Dolce e
199
1932
sbocciano. Se ci mettessimo a contare le stelle cadenti
200
1932
loro altezza pare vicina a quella delle vere costellazioni
201
1932
due fuochi sanguigni, fino a quando non ci abbandonano
202
1932
il nord. Allora torniamo a contare le stelle vere
203
1932
non fa in tempo a inabissarsi, che l'altra
204
1932
s'allunga, riprende lentamente a strisciare. È bellissimo: tutto
205
1932
incrostati di piccoli zaffiri a regolari distanze. La geometrica
206
1932
gioiello è vivo; e, a suo modo, cammina. Sa
207
1932
presa d'incanto dinanzi a questo bruco, vicinissimo e
208
1932
trova senza difesa accanto a me, come io lo
209
1932
l'uscio di strada, a due battenti, che la
210
1932
la sera si chiudeva a catenaccio, e di giorno
211
1932
gabbia, mentr'io ero a scuola. Gabbia aperta, s
212
1932
rassegnazione, e avrebbe continuato a sferruzzare. Ero sola con
213
1932
o sparire sotterra, tornai a sentire, in me, lo
214
1932
Lo stesso avvilimento, davanti a un potere segreto al
215
1932
sarebbe pur sempre simile a questa, la terra che
216
1932
male di nostalgia, sofferto a Zurigo, anni sono. Da
217
1932
propria convalescenza. Tutto intorno a me contribuiva a quella
218
1932
intorno a me contribuiva a quella rinascita: il tono
219
1932
indomani. ¶ Ma non durò. ¶ A grado a grado, sorde
220
1932
non durò. ¶ A grado a grado, sorde inquietudini, provocate
221
1932
odiate: se mai, rimettermi a respirare, pur senza rivederle
222
1932
È il solo bene a cui voglia bene. Comprendo
223
1932
lo spirito che appartiene a Dio. Mai piú me
224
1932
voce che non somiglia a nessun'altra: ci comanda
225
1932
ci comanda di tornare a premerla con la bocca
226
1932
con la bocca, e a morirvi, nel giorno che
227
1932
impenetrabili boschetti di bambú: a nord, presso la fontana
228
1932
nord, presso la fontana: a sud, presso il muretto
229
1932
v'è ramo, che a tramonto non sia pieno
230
1932
volo breve: simili, alcuni, a foglie che il vento
231
1932
magnifico bimotore, che vola a bassa quota, con sicura
232
1932
degli uccelli risponde, rompendosi a tratti in strani sbandamenti
233
1932
che gli servirà stanotte a riparar la testina ripiegata
234
1932
mormorano qualche parola, ripartono a passi piú leggeri e
235
1932
camminare ella passava davanti a me, spremeva fra le
236
1932
pantofole di panno: miseri a guardarsi, i suoi piedi
237
1932
testa era divenuta misera a guardarsi: quasi calva, con
238
1932
con le guance floscie, a borsa, gli occhi biancastri
239
1932
i tappi dello spumante. A lei piacevano le gite
240
1932
steso sul fianco, sussultare a tratti: la figlia che
241
1932
La roggia la trovo a pochi passi fuor del
242
1932
fuor del paese, svoltando a sinistra della strada fra
243
1932
non v'è sponda. A una catapecchia cadente e
244
1932
una catapecchia cadente e a una ruota di mulino
245
1932
certi punti scendono quasi a toccar l'acqua. Di
246
1932
sommesse parole indecifrabili. Basta a sé: non domanda d
247
1932
torcono, s'inseguono, scompaiono. A quello sfarfallare di movimenti
248
1932
leggeri delle libellule. Sole, a coppie, a gruppi: gioielli
249
1932
libellule. Sole, a coppie, a gruppi: gioielli alati, di
250
1932
o su un'alga a fior dell'acqua. Le
251
1932
gemma; e si mettono a svolicchiare, stancandosi súbito, posandosi
252
1932
svolicchiare, stancandosi súbito, posandosi, a intermittenze, qui, là, su
253
1932
fra muro e siepe. A guardar bene, ci s
254
1932
ci s'accorge che, a modo loro, danzano, nell
255
1932
dire ciò che succede a notte alta lungo le
256
1932
gli uomini son tutti a dormire e gli occhi
257
1932
già un po' basso a ponente: dietro le acacie
258
1932
sulle pietre dei muretti a fil d'acqua è
259
1932
stesa sotto il cielo a perdita d'occhio, la
260
1932
la grandine e tiene a bada gli acquazzoni, sarà
261
1932
uomo. Un canto spiegato, a due voci: granturco e
262
1932
poche note in sordina a questo canto che prorompe
263
1932
sangue nutre il corpo. A distanza, non si vedono
264
1932
miei paesi, dall'infanzia a ora! Verdissime, talune: da
265
1932
piene di grazia, allegre a fianco di betulle e
266
1932
amo: certa ormai che, a conti fatti, esse sole
267
1932
delle sue povere acque: a fior delle quali, per
268
1932
in che modo riescano a salvarsi, fra il saettare
269
1932
lo stradone d'improvviso, a capriccio, senza un pensiero
270
1932
terra: – Provatevi un po' a passeggiare dove passeggio io
271
1932
non c'è, nemmeno a fuggire dalla città tremenda
272
1932
l'aperta pianura comincia a mutar linea, a ondeggiare
273
1932
comincia a mutar linea, a ondeggiare in poggi e
274
1932
fra muraglie di verzura: a pena apparsi, súbito scomparsi
275
1932
col nome che piacerà a me. ¶ S'arriva, si
276
1932
di cosí casto. ¶ Davanti a noi è una distesa
277
1932
distesa d'erba, fiancheggiata, a destra, da un boschetto
278
1932
riva opposta s'eleva a collina: sul crinale, una
279
1932
di palcoscenico in mezzo a due quinte; ma le
280
1932
bronzo: e si prolungano a occupar buona parte del
281
1932
per un viottolo erboso a scalinata, si sale a
282
1932
a scalinata, si sale a una chiesetta: leggo la
283
1932
fianco alla chiesa e a livello della strada, s
284
1932
sagoma ottocentesca fa pensare a una qualche «amica di
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e riposata in cima a una fila di scalini
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di scalini erbosi, simili a quelli che conducono alla
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Fin dove scendono, fino a che punto soffrono le
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rosignolo, che si sgola a canto spiegato. Un canto
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il mese del vento. A me piace che il
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1932
desidero, e vorrei saltare a piè pari. ¶ Oggi, però
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il momento) giornata marzolina. A mezzo aprile ci si
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sdraiati, accucciati o ruzzanti, a godersi il tepore. C
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che viene ogni giorno a seder dinanzi ai carretti
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cassetta d'arance vuota, a ridosso del muro, e
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delle bancarelle; e, manco a dirlo, le allegre fruttivendole
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violino: ¶ — Vi sento: «Verranno a te sull'aure...» ¶ Addio
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verdastre di lebbra. Tristi a vedersi. Le vorrei addirittura
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aria musulmana d'essere a casa sua in eterno
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tuttora vivo, ma destinato a scomparire, mostra qua e
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quelle parole strane, dipinte a violenti colori su enormi
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su enormi cartelli infissi a pali, in distanza? Il
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perché anche nella campagna, a far le veci degli
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cassetta d'arance vuota, a ridosso del muro. Lo
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aria della «Lucia»: «Verranno a te sull'aure...». Mia
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poi, cantava da mattina a sera, come i canarini
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passanti, e li aiutano a continuare la strada. ¶ MAMMOLE
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d'avere tanta allegrezza a ritrovarle. ¶ Ero giunta qui
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è apparsa cosí verde? A toccarla mi tingo le
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le stelle, che fino a una cert'ora della
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ci si pensa: poi, a un tratto, se levi
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schietto tra le fogliuzze a cuore; e d'una
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parola. Sto bene accanto a loro, seduta sull'erba
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trionfo del ciliegio, cominciano a mettere i fioretti! I
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di palline fulve, che a toccarle si dissolvono e
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considerato la mia esistenza a scopo di fama, e
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dagli occhi. Potessi tornare a esser ragazza, per imparare
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esser ragazza, per imparare a zappar la terra, a
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a zappar la terra, a coltivare campo ed orto
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coltivare campo ed orto, a tener galline. Non erano
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nel mio orto, ritrovarmi a tu per tu con
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brontolii di contrabbassi, uniti a gravi e dogliose note
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la pioggia, che viene a suscitar negli alberi infinito
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felicità delle forze elementari. A poco a poco diradano
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forze elementari. A poco a poco diradano i lampi
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cullata da nenie che a grado a grado si
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nenie che a grado a grado si fanno piú
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frasche, mosse dalla brezza a pena alitante, o dal
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delle paulonie, larghe, rotonde, a scudo, non si movono
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liti, nel folto. Arrivo a non distinguere piú uccello
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divengono filigrane di vetro, a ornamento di candelabri che
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1932
il parco non riesce a contenerla; la sento traboccare
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avide di succhi: riesco a carpire all'humus la
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la succolenta sostanza, soggetta a perenne rinnovazione. ¶ Soave, sopra
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l'ombra dell'albero! A sua somiglianza mi rende
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1932
naturali della mia vita a quest'ombra. Non rinnego
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1932
tutte le cose, sospesa a un filo. Voglio tenermi
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1932
A GINA BOERCHIO FUSI ¶ XXIII
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1932
dalla sua mamma. Erano a due passi da casa
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1932
il corso Vittoria. ¶ Dicevo a Libellula parole di tenerezza
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1932
che uno possa andare a piedi incontro alla luna
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1932
quasi non toccavano terra. ¶ A suo modo camminava pure
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1932
La perdevo, ma solo a tratti, di vista, dietro
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1932
la luna sempre davanti a me. Non so che
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1932
dietro l'altra: risplendenti, a tergo, di rossobragia. L
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1932
avevano stordita, esasperata, ridotta a pensare d'abbandonar per
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1932
Ma, forse, sarebbe scoppiata a ridere. ¶ Pensavo intanto: «È
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1932
attraverso le inferriate, imbianca a scacchi i muri delle
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1932
che giocava con me a nascondarello nel parco di
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comparire nel mio cielo, a testimonio di me? E
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alberati m'accompagnò sino a casa. ¶ Chiusa nella stretta
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1932
gabbia dell'ascensore, ridotta a corpo immobile in balía
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1932
meccanico, non pensai che a ritrovar la mia luna
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1932
accendere le lampade, andai a spalancare l'uscio-finestra
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fine, d'essere costretti a nascere, a vivere, a
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essere costretti a nascere, a vivere, a patire per
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a nascere, a vivere, a patire per morire? ¶ Non
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per morire? ¶ Non tardai a comprendere in che consistesse
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elemento senza dolore, eterno: a somiglianza della luna. Ciò
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1932
assorta: prima beata, poi, a poco a poco, invasa
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1932
beata, poi, a poco a poco, invasa da un
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limite; e non riuscivo a immaginare in qual modo
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di faccia, quasi rosea a filo dell'azzurro, con
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dal cuscino, dove sonnecchiava: a cauti passi di velluto
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1932
ramo fiorito, per fiutarlo a lungo e tentarlo con
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1932
suoi occhi liquidi, incisi a metà dal taglio verticale
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1932
ramo stava sereno, appoggiato a una sedia. ¶ Grosso alla
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credere roselline di spalliera, a grappoli. ¶ Ciò che piú
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1932
modesti oggetti, un po' a ridosso nel ristretto spazio
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ramo d'annunciazione. ¶ Incantata a rimirarlo, non pensai piú
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non pensai piú che a una cosa: – Eh, già
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1932
rondini e si diverte a fare estrosi mulinelli col
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1932
l'inverno non avesse a finir piú? ¶ Ancora, dunque
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1932
mondo. ¶ Non tardò, tuttavia, a venirmi alla mente ciò
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1932
Avrei forse potuto appoggiarlo a una parete, – come pel
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1932
il ramo sarebbe caduto a terra. ¶ Come fare? Lasciarlo
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1932
colore e rotta. Cominciai a chiedermi perché mai avessero
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1932
viaggio: anche questo cominciavo a pensare. Non meritavano che
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1932
di me per offerirlo a Chi solo era degno
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1932
Contemplai il ramo, fino a che divenne mio nell
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processione; e l'affidai a Marta, perché lo portasse
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1932
che hanno il monastero a due passi di qui
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1932
una chiara cappella dedicata a Maria Vergine. L'oratorio
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1932
Le suore vi cantano, a ore fisse, i salmi
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1932
suo posto: vivrà piú a lungo che potrà: morrà
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destra e a sinistra, a dritto e a rovescio
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sinistra, a dritto e a rovescio, di spropositi sfoderati
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ad esprimersi, di lí a qualche mese, con sufficiente
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imparar l'italiano: solo a ciò doveva mirare, costasse
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con laurea – è presumibile – a pieni voti; e tornerà
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1932
pieni voti; e tornerà a Sofia, dove intende di
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dove intende di cominciare a far carriera, entrando in
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1932
non pensa ad altro. A prima occhiata si vede
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1932
breve tempo possibile. ¶ Parla a voce alta: cammina di
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1932
di buon umore: mangia a quattro palmenti: quando studia
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1932
se l'immagina; e a dirglielo non lo crederebbe
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Di antichi motivi bulgari, a compatto disegno policromo, ella
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càmice di grossa tela a bordi e riquadri nei
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aperte, come il davanti, a scoprire i fregi della
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1932
le fa male danzare a quei ritmi: perché smette
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1932
Un'amica l'interrompe a questo punto, per chiederle
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1932
faccia, cambia tono, torna a essere la Stania di
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1932
dopo aver sudato lagrime a imparare alla meno peggio
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1932
abbia fegato può arrivare a tutto. ¶ Al matrimonio non
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fluido degli organismi simpatici. A parlar dell'amore la
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1932
pudicizia e d'obbedienza a un interno divieto. ¶ Molte
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vita completa: la rimandano a piú tardi. Per loro
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1932
che verrà col tempo, a studi finiti, a carriera
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1932
tempo, a studi finiti, a carriera intrapresa, quasi nell
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1932
sua vera bellezza, torna a esser lei quale l
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1932
in eredità da donna a donna nelle famiglie della
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1932
cosí chiede Silveria; ma a sé od a me
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1932
ma a sé od a me? Io non apro
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1932
abitavo in una pensione a buon mercato, in Firenze
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1932
e lesse la mano a tutti quanti, eccetto a
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1932
a tutti quanti, eccetto a me. Io m'ero
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1932
Non volli dare importanza a tali parole. «Va là
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1932
avevo: una graziosa casetta a Milano, con un po
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1932
ero con altri, sapevo, a un tratto, senza volgere
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1932
che una volta caddi a terra di peso, sola
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1932
un sabato sera riuscii a convincerlo ad accompagnarmi a
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1932
a convincerlo ad accompagnarmi a una riunione in casa
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1932
bassa, quasi afona, e, a tratti, addirittura spenta. La
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1932
lasciandovi il segno. Portava, a quella serata, un serracapo
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1932
quella serata, un serracapo a maglie d'argento che
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1932
pensava ad altro che a farci leggere la mano
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1932
mollano il posto neanche a pagarli. C'è il
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1932
responsi in un salottino a parte: non voleva testimoni
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1932
era tolta il serracapo a maglie d'argento, e
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1932
su: larghe, con dita a spatola, falangi grosse, pollice
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1932
pollice corto. Poi, parlando a sé piú che a
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1932
a sé piú che a me: – Sciocco che sono
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1932
un disastro d'automobile, a mezza strada fra Milano
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1932
non tornava. ¶ In strada, a comandar la manovra ai
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1932
degli avanzamenti, l'amore a mezza razione; e via
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1932
fa assomigliare le adolescenti a incolori e asciutte lucertole
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1932
non era scomparsa. Stava a tergo, in trasparenza, non
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1932
in trasparenza, non riuscendo a svanire: come avviene sullo
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1932
la sinistra, va fino a capo la strada, svolta
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1932
non piú lavandaie curve a torcere panni. Alcune delle
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1932
è come un viso a cui abbiano strappati gli
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1932
abbiano strappati gli occhi. A guardarla cosí ridotta, si
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1932
non c'è piú a chiamarla «Mir-til-la
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1932
Si ferma, la donna, a pochi passi dalla nicchia
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1932
aria dolce, cosí che a respirarla par di bere
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1932
nelle pupille, ma prossime a scomparire: il cuore lo
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1932
sole che ora va a battere dall'altro lato
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1932
robinie d'un giardinetto a filo del canale. Di
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1932
dal canale, case povere, a ringhiere, a ballatoi di
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1932
case povere, a ringhiere, a ballatoi di legno, capriccio
450
1932
Madonnetta ch'è lí a proteggere tutta quella povertà
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1932
sotto: FEDE – SPERANZA – CARITÀ. – A sinistra, una targa di
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1932
è sull'altra targa, a destra della nicchia: «Eligio
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1932
Non è mai entrata a domandare qualche informazione alla
454
1932
massicci, le basse finestre a grata, i giardinetti claustrali
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1932
largo della Vettabbia, messa a livello la strada, quel
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1932
E quelle finestracce quadre, a inferriata, quasi radenti il
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1932
radenti il Naviglio, simili a occhi di prigione, dietro
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1932
villaggio, Dio la benedica, a mantenersi tale in mezzo
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1932
mantenersi tale in mezzo a tanti cambiamenti, con la
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1932
e nell'espressione che a lei riesce incomprensibile come
461
1932
E basta quell'atto a metterle d'accordo con
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1932
Olocati: anche se metteranno a nuovo tutto il quartiere
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1932
piú nessuno l'avrà a riconoscere. Mirtilla Ognibene n
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1932
e quell'acqua, fedeli a lei sino ad oggi
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1932
Mormora: – Madonnina, mi raccomando a te. Vedi che mi
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1932
nicchie con le Madonne, a dire una parola di
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1932
una parola di consolazione a chi passa. ¶ STANIA ¶ Sono
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1932
contenta d'aver conosciuto, a Pavia, in questi giorni
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1932
per balze selvagge. Ma a lei non dispiace la
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1932
di slancio, vuol bene a tutto e a tutti
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1932
bene a tutto e a tutti. ¶ La sua famiglia
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1932
dov'ella nacque è a Kavadarzi, nella provincia di
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1932
trampolino. I primi tempi, a dir vero, furono difficili
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1932
lingua italiana la costringeva a studiar libri e dispense
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1932
dispense col dizionario accanto, a cui ricorrere parola per
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1932
Fu un bello sforzo. A furia di dizionario arrivò
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1932
furia di dizionario arrivò a capire quel che le
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1932
le occorreva di capire. A furia di domande a
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1932
A furia di domande a destra e a sinistra
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1932
domande a destra e a sinistra, a dritto e
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1932
Via, via! Pellagra! Pellagra!». ¶ A sinistra dell'argine, case
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1932
del Duomo, gigantesca, sovrastante a tutto, e, in causa
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1932
altezza, riflessa nel fiume a sí gran lontananza: la
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1932
finalmente, dopo San Mauro, a distanza, sentinella avanzata sulle
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1932
tagliano la gelida aria a rasoiate. ¶ Il sole s
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1932
e si dilata fino a impregnare di sé gran
487
1932
si disegnano in trine a trafori, delicatissime, sugli accesi
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1932
bensí grave e robusta, a quest'ora, in questo
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1932
un vasto tratto somiglia a una corrente di lava
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1932
fa buio davvero, vengono a prender le mamme, e
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1932
prender le mamme, e a dar loro una mano
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1932
dar loro una mano a raccogliere la biancheria. Sono
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1932
stessi che dianzi scivolavano a zig-zag sulle lanche
494
1932
secche. Qualcuno si mette a frignare, chi sa perché
495
1932
Ma dov'è andato a finire tutto quel rosa
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1932
nell'acqua? Dove vanno a finire i giorni che
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1932
lumini dietro le inferriate a pianterreno delle casucce. I
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I fanali elettrici cominciano a tremolare, capovolti, inquieti, nel
499
1932
scarpata, continuano, piú deboli, a dar fiamme, fumo e
500
1932
largo viale in capo a cui sta la piazza