Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016
concordanze di «a»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2016 | due anni, e siamo a quattro. Di andarsene da | ||
2 | 2016 | ancora colpa mia, continuo a non accorgermi di niente | ||
3 | 2016 | niente. ¶ Gilla ha ripreso a bere. Una notte sta | ||
4 | 2016 | grave se la rimandano a casa. ¶ Comunque, altro ospedale | ||
5 | 2016 | elementari. Suo padre verrà a prenderla per le vacanze | ||
6 | 2016 | ragione, so che penserà a una soluzione: per sua | ||
7 | 2016 | viene con l’autista a prenderla, Gilla è in | ||
8 | 2016 | andarsene e lasciare Carolina a suo padre. Da sola | ||
9 | 2016 | i saluti. So che a giorni uscirà dall’ospedale | ||
10 | 2016 | Tanto mio marito gioca a golf ai Caraibi, di | ||
11 | 2016 | il portinaio. È arrivata a casa, ha preso le | ||
12 | 2016 | posso tornare un attimo a una cosa che lei | ||
13 | 2016 | Gilla voleva lasciare Carolina a suo padre e andarsene | ||
14 | 2016 | le cose di Carolina? A lei che cosa sembra | ||
15 | 2016 | corvini, una palandrana ricamata a fiori come un kimono | ||
16 | 2016 | pomelli rosa, le labbra a cuore, gli occhi segnati | ||
17 | 2016 | la donna in kimono a fiori. «Certo, vero Iris | ||
18 | 2016 | capito. Sì, veniva qui a fare la spesa. E | ||
19 | 2016 | ma un momento! Rispondo a questo bell’avvocato che | ||
20 | 2016 | decisa. ¶ Gilardi si sentì a disagio, soprattutto capiva che | ||
21 | 2016 | negozio, e lei continua a raccontarmi come ha conosciuto | ||
22 | 2016 | ho capito bene? Anche a Gilla Floris?» ¶ «Sì, povera | ||
23 | 2016 | Sì, povera donna. Soprattutto a lei. Mi diceva che | ||
24 | 2016 | offerte dolci e salate. A occupare un’intera parete | ||
25 | 2016 | una birra. Si accomodò a un tavolino accanto alla | ||
26 | 2016 | Floris veniva spesso qui a giocare?» ¶ «E lei chi | ||
27 | 2016 | vestito e si avvicinò a Gilardi. «Lei è davvero | ||
28 | 2016 | bicchiere piccolo, e solo a metà, di vino. Non | ||
29 | 2016 | Anche lei, poverina. Io a dirle di smettere, ma | ||
30 | 2016 | numeri e mangia denaro a queste poverette. Una delinquente | ||
31 | 2016 | quello il numero. Continua a non uscire. Quando Gilla | ||
32 | 2016 | esce dall’ospedale, torna a casa, si veste e | ||
33 | 2016 | si veste e va a cercare quel padre che | ||
34 | 2016 | al computer per trasferire a Laura Licasi i file | ||
35 | 2016 | Le pallottole sono arrivate a segno da circa tre | ||
36 | 2016 | di distanza». ¶ «Prova comunque a chiedere a Giacomo se | ||
37 | 2016 | Prova comunque a chiedere a Giacomo se riescono a | ||
38 | 2016 | a Giacomo se riescono a ricostruire al computer la | ||
39 | 2016 | lo confermo domani». ¶ «Grazie, a domani». ¶ Adesso Gilardi era | ||
40 | 2016 | scuri e mossi intorno a un viso che non | ||
41 | 2016 | era tolta, un maglioncino a collo alto di cachemire | ||
42 | 2016 | delle miliardarie americane. ¶ «Sì, a New York» le rispose | ||
43 | 2016 | Nuccio… mi scusi, continuerò a chiamarlo così… Nuccio si | ||
44 | 2016 | da noi in azienda, a Boston, e aveva chiesto | ||
45 | 2016 | di alta precisione. Oltre a televisori, computer e cellulari | ||
46 | 2016 | e Nuccio è riuscito a dimostrargli di avere ragione | ||
47 | 2016 | per questo intervento, che a noi avrebbe fatto risparmiare | ||
48 | 2016 | denaro, Nuccio si mise a ridere: ‘Io mi sono | ||
49 | 2016 | non lavorava più tanto, a volte la chiamavano a | ||
50 | 2016 | a volte la chiamavano a partecipare in qualche trasmissione | ||
51 | 2016 | bene una. Comunque, arriviamo a quel maledetto agosto di | ||
52 | 2016 | mio marito è rimasto a Milano per lavoro. Mi | ||
53 | 2016 | mi convoca d’urgenza a Milano, nel suo studio | ||
54 | 2016 | io mi spavento. Arrivo a casa: vuota. Mio marito | ||
55 | 2016 | tutto quello che apparteneva a mio marito, neanche un | ||
56 | 2016 | testa e sono andata a capire che cosa stava | ||
57 | 2016 | che se ne va a giocare a golf ai | ||
58 | 2016 | ne va a giocare a golf ai Caraibi con | ||
59 | 2016 | troppo trascurabile. Come facevo a dirgli di no? Se | ||
60 | 2016 | le firme dagli avvocati, a me viene la luminosa | ||
61 | 2016 | luminosa idea di telefonare a Gilla. Sei a Milano | ||
62 | 2016 | telefonare a Gilla. Sei a Milano? Certo che era | ||
63 | 2016 | Milano? Certo che era a Milano, e dove poteva | ||
64 | 2016 | in Sardegna. Lei era a Milano. Non avevo voglia | ||
65 | 2016 | da sola. Volevo raccontarlo a qualcuno. Le telefono e | ||
66 | 2016 | lei sapeva quale piace a me. E mi ha | ||
67 | 2016 | con la bocca spalancata, a guardarmi, come se fossi | ||
68 | 2016 | che cosa ci fai a Milano ad agosto, con | ||
69 | 2016 | Ma possono farlo?» ¶ «Certo, a fine agosto mi scade | ||
70 | 2016 | Beviamo, e io continuo a guardarmi intorno, pentita di | ||
71 | 2016 | te, che ci fai a Milano, tutta in ghingheri | ||
72 | 2016 | le dico che continuerò a vivere come ho sempre | ||
73 | 2016 | l’idea luminosa, accidenti a me. ¶ «Senti, a me | ||
74 | 2016 | accidenti a me. ¶ «Senti, a me è rimasta la | ||
75 | 2016 | non fare storie. Vieni a vedere…» ¶ E Gilla viene | ||
76 | 2016 | vedere…» ¶ E Gilla viene a vedere. Due stanze, un | ||
77 | 2016 | nel corridoio un armadio a muro e una specie | ||
78 | 2016 | chiavi, perché io torno a Capalbio, e le do | ||
79 | 2016 | Orsoline e si impegna a pagare la retta: lei | ||
80 | 2016 | che era con me a Capalbio storce il naso | ||
81 | 2016 | Sarà scalogna, sarà che a nessuno piace una casa | ||
82 | 2016 | con suo padre, io a Capalbio, e lei resta | ||
83 | 2016 | Capalbio, e lei resta a Milano, a casa. Ha | ||
84 | 2016 | lei resta a Milano, a casa. Ha un lavoro | ||
85 | 2016 | di Babette può andare a nascondersi. Io tiro fuori | ||
86 | 2016 | stava seguendo una produzione a Milano, si prende la | ||
87 | 2016 | casa che ha affittato a Milano Due, dove lavora | ||
88 | 2016 | l’autista ad accompagnarla a scuola e a riprenderla | ||
89 | 2016 | accompagnarla a scuola e a riprenderla a mezzogiorno. Questo | ||
90 | 2016 | scuola e a riprenderla a mezzogiorno. Questo per tutto | ||
91 | 2016 | adora sua madre, andava a trovarla, stava con la | ||
92 | 2016 | testa sul cuscino accanto a lei e le parlava | ||
93 | 2016 | brodo: lavoro e torno a casa con la polvere | ||
94 | 2016 | disperata. E lo dico a Giancarlo: io non le | ||
95 | 2016 | è sepolta. ¶ Gilla torna a casa, sta bene, è | ||
96 | 2016 | è quieta, tranquilla. Riprende a fare le cose che | ||
97 | 2016 | perché anche a me a Natale avevano regalato una | ||
98 | 2016 | Miss Lolotte mi invitava a fare merenda. Gilla aveva | ||
99 | 2016 | faceva dei regali anche a me. Mi trattavano bene | ||
100 | 2016 | Quando Gilla è tornata a giocare mi ha detto | ||
101 | 2016 | che l’aveva accompagnata a un certo indirizzo, ci | ||
102 | 2016 | aveva un altro… vacci a capire. Fatto è che | ||
103 | 2016 | nonni. Suo padre ricominciò a viaggiare; ma quando tornava | ||
104 | 2016 | che fosse molto legata a suo padre?» ¶ «Non lo | ||
105 | 2016 | Sì, c’è altro. A nove anni Gilla finisce | ||
106 | 2016 | neppure quando è venuta a dirmi che andava via | ||
107 | 2016 | via». ¶ «Dove vai?» ¶ «Viene a prendermi la mamma». ¶ «Ma | ||
108 | 2016 | posso andare, io? Viene a prendermi la mia mamma | ||
109 | 2016 | furbo, socchiudendo gli occhi a fessura. «Verrà la mamma | ||
110 | 2016 | e si è attaccata a suo padre. Ho sentito | ||
111 | 2016 | cortile, le ha parlato a voce bassa, tenendola stretta | ||
112 | 2016 | salita in macchina accanto a sua madre. Mentre la | ||
113 | 2016 | lei, sono vergognosi. Somiglia a sua madre, per quel | ||
114 | 2016 | dovessi chiederle di venire a testimoniare?» ¶ «Io potrò dire | ||
115 | 2016 | quello che ho detto a lei». ¶ «Potrebbe essermi utile | ||
116 | 2016 | di sicuro. Molto probabilmente a Milano, visto che la | ||
117 | 2016 | testimoni sono in tutto a nostro carico. Anche se | ||
118 | 2016 | la porta si chinò a baciarle la mano. ¶ Undici | ||
119 | 2016 | austere con imponenti colonne a sostenere inutili balconi dai | ||
120 | 2016 | una fila di piante a bordura e case basse | ||
121 | 2016 | noia, con ’sta storia. A fare del bene ci | ||
122 | 2016 | che sono molto interessato a quanto lei potrà dirci | ||
123 | 2016 | un salotto raccolto intorno a un camino. A sinistra | ||
124 | 2016 | intorno a un camino. A sinistra e a destra | ||
125 | 2016 | camino. A sinistra e a destra gruppi di poltrone | ||
126 | 2016 | divani e fece segno a Gilardi di accomodarsi su | ||
127 | 2016 | una poltrona, di fronte a lei. ¶ «Davvero acconsente a | ||
128 | 2016 | a lei. ¶ «Davvero acconsente a rispondere a qualche domanda | ||
129 | 2016 | Davvero acconsente a rispondere a qualche domanda, signora?» ¶ «Che | ||
130 | 2016 | in quel posto davanti a quelle persone. Portava un | ||
131 | 2016 | per lei, uno zinale a quadretti bianchi e blu | ||
132 | 2016 | tavolo basso in mezzo a loro. ¶ «No, da tanto | ||
133 | 2016 | posso. Figuriamoci». ¶ «Grazie. Tengo a ribadirle che questa è | ||
134 | 2016 | conversazione che serve esclusivamente a me per conoscere meglio | ||
135 | 2016 | artista, un gay manco a dirlo, che si occupava | ||
136 | 2016 | uno studio dove andavo a prendere idee e tessuti | ||
137 | 2016 | davvero». ¶ «È così legata a sua madre, chissà che | ||
138 | 2016 | battesimo annuncia che va a sposarsi con un’altra | ||
139 | 2016 | di Gilla ma va a sposare un’altra. Roba | ||
140 | 2016 | manicomio. Quando lei torna a casa, le cose si | ||
141 | 2016 | più modesta in fondo a corso Sempione, un po | ||
142 | 2016 | la baronessa». ¶ «Avete continuato a vedervi?» ¶ «Sì e no | ||
143 | 2016 | vedervi?» ¶ «Sì e no. A Natale portavo un giocattolo | ||
144 | 2016 | bimba, che quando comincia a parlare mi chiama zia | ||
145 | 2016 | ancora un ‘bel bocconcino’. ¶ «A che cosa avrebbe dovuto | ||
146 | 2016 | l’ha notato? Andava a giocare a scacchi con | ||
147 | 2016 | notato? Andava a giocare a scacchi con il generale | ||
148 | 2016 | l’ha invitato anche a cena e io ho | ||
149 | 2016 | testa hanno questi nobili? A letto, va bene, ma | ||
150 | 2016 | manteniamo le distanze, accidenti a me che ci sono | ||
151 | 2016 | Scotti?» ¶ Fece le labbra a punta, arricciandole. «Mai, mai | ||
152 | 2016 | i suoi segreti erano a conoscenza della polizia. ¶ «Quella | ||
153 | 2016 | ne sa? Se torno a casa la faccio nera | ||
154 | 2016 | magari ci ripenso». ¶ «Eravamo a quel giovedì». ¶ «Sì. Quando | ||
155 | 2016 | lei. E gli vado a dire, così sui due | ||
156 | 2016 | è vita vera. Vada a passare l’inverno dove | ||
157 | 2016 | modo». ¶ «Lo lasci giudicare a lui. Gli dica soltanto | ||
158 | 2016 | lei mi chiami domani a quest’ora. E io | ||
159 | 2016 | scalda il letto, oltre a lavare e stirare, tenere | ||
160 | 2016 | ne arriva… Comunque vedremo, a domani». ¶ «Quella sera, con | ||
161 | 2016 | richiama, dille di venire a prendere il tè sabato | ||
162 | 2016 | alla Rinascente. Sono tornata a casa, come mi aveva | ||
163 | 2016 | prego… una santarellina, accidenti a lei». ¶ «L’ha vista | ||
164 | 2016 | No, ma mi sta a sentire? Lei strillava, l | ||
165 | 2016 | guardavo e quella continuava a urlare». ¶ «Grazie, signora. Io | ||
166 | 2016 | le salvi il collo, a quella lì. Ha ammazzato | ||
167 | 2016 | anni che aveva trascorso a Trissera e a Milano | ||
168 | 2016 | trascorso a Trissera e a Milano. Gilardi camminava lentamente | ||
169 | 2016 | lentamente, come se fosse a passeggio, partendo da quel | ||
170 | 2016 | gradini, una porta doppia a vetri. La pulsantiera di | ||
171 | 2016 | verso altre case simili a quella: in un groviglio | ||
172 | 2016 | della farmacia? Lì svolta a sinistra, va avanti qualche | ||
173 | 2016 | La strada di traverso. A pochi metri, due o | ||
174 | 2016 | modesto. Il negozio tutto a colori, tappezzato di carte | ||
175 | 2016 | tappezzato di carte lucide a disegni. Tuttocarta: non era | ||
176 | 2016 | subito». ¶ Gilardi si mise a guardare sugli scaffali, tra | ||
177 | 2016 | aiuto di sua madre. A Sergio, ora che stava | ||
178 | 2016 | un casco di protezione; a lei avrebbe regalato quello | ||
179 | 2016 | la donna si rivolse a lui. «Mi scusi, a | ||
180 | 2016 | a lui. «Mi scusi, a volte è difficile scegliere | ||
181 | 2016 | ha potuto?» ¶ «Devo riuscire a provare la sua innocenza | ||
182 | 2016 | è una processione sino a stasera». Trafficò con le | ||
183 | 2016 | due sedie, un forno a microonde e una macchinetta | ||
184 | 2016 | va benissimo». Le sorrise. «A me interessa lei». ¶ «Bene | ||
185 | 2016 | Anche Gilla si divertiva a canzonarla, perché non sapeva | ||
186 | 2016 | giocare in cortile. Ma a noi stava bene. Dopo | ||
187 | 2016 | giro per il mondo a far guai, ma ho | ||
188 | 2016 | La principessa somigliava molto a Gilla: alta, magra, con | ||
189 | 2016 | oro. Io mi vergognavo a guardarla, ma era bella | ||
190 | 2016 | tante piante. Lì giocavamo a palla, ma io ero | ||
191 | 2016 | Però quando ha cominciato a camminare e andare sul | ||
192 | 2016 | giro insieme, perché anche a me a Natale avevano | ||
193 | 2016 | e sopracoperta in raso a grosse rose sfumate, un | ||
194 | 2016 | legno biondo, un armadio a specchio che includeva una | ||
195 | 2016 | la traiettoria degli spari a conferma, sono partiti esattamente | ||
196 | 2016 | avanti, lei è scivolata a terra e si è | ||
197 | 2016 | ginocchia. E stava urlando a bocca spalancata, sporca di | ||
198 | 2016 | per qualche giorno. Verrò a fare un sopralluogo con | ||
199 | 2016 | casa, senza testamento, tocca a sua figlia. Se lei | ||
200 | 2016 | alla nipote. Non certo a questa Giuseppina. Quindi la | ||
201 | 2016 | pregherei di farla accompagnare a ritirare le sue cose | ||
202 | 2016 | una telefonata e vado a piedi». ¶ Otto ¶ Gina Conti | ||
203 | 2016 | la molletta di tartaruga a tenerle lontano dal viso | ||
204 | 2016 | viso i capelli biondi a paggetto, le labbra pallide | ||
205 | 2016 | era affacciata alla porta a vetri e lo guardava | ||
206 | 2016 | vista. Da un armadietto a muro, dello stesso legno | ||
207 | 2016 | Che sia stata lei a sparare». Riprese il bicchiere | ||
208 | 2016 | male, lei doveva andare a vedere? Fanno così solo | ||
209 | 2016 | Sì, forse ha ragione. A me sembrava strano che | ||
210 | 2016 | tv e che viene a trovare suo padre? L | ||
211 | 2016 | Gilardi diede un’occhiata a quelle tende di uno | ||
212 | 2016 | neanche di seta, blu a pois bianchi. Gonna e | ||
213 | 2016 | sartoria. Struccata. Sola e a piedi. Un gran borsone | ||
214 | 2016 | vista? Tutte balle, creda a me. Lei doveva invece | ||
215 | 2016 | cuoche della televisione. Poi a un certo punto questa | ||
216 | 2016 | ricordo bene perché continuava a ricevere qui la sua | ||
217 | 2016 | dietro la nuca: come a spazzar via quello che | ||
218 | 2016 | Scotti avevano costruito qui a Milano? Ma ora succede | ||
219 | 2016 | aveva telefonato dalla sorella, a Como. «No, non ora | ||
220 | 2016 | venga io da lei a Como?» ¶ «No, così mi | ||
221 | 2016 | gambe. Mi faccio accompagnare a Milano da mio cognato | ||
222 | 2016 | di tutto?» ¶ «Certo, sì. A che ora, domani?» ¶ La | ||
223 | 2016 | di essere venuta. Abbiamo a disposizione un piccolo salotto | ||
224 | 2016 | un pasticcino che masticò a labbra chiuse, con una | ||
225 | 2016 | che l’avesse intestata a lui. Forse, di certo | ||
226 | 2016 | lavoro, ma volevo venire a Milano. Io sono di | ||
227 | 2016 | Vuole sapere se veniva a letto con me? Non | ||
228 | 2016 | la dirigeva lei. Sino a quando è rimasta incinta | ||
229 | 2016 | le ho già dette a…» ¶ «Non importa, vada avanti | ||
230 | 2016 | Non era brutta, probabilmente a vent’anni era stata | ||
231 | 2016 | seno prosperoso e risata a bocca aperta. Ora era | ||
232 | 2016 | televisione, e se arrivava a casa e mi trovava | ||
233 | 2016 | aveva mai cercata?» ¶ «Toccava a lui, che era il | ||
234 | 2016 | Ma non la racconti a me. Sono più di | ||
235 | 2016 | mi faccia il piacere». ¶ A Gilardi la faccenda non | ||
236 | 2016 | sembrava tanto evidente perché a quell’epoca Gilla era | ||
237 | 2016 | Con il barone? Certo, a chiacchiere. Gli uomini! Mi | ||
238 | 2016 | rimasta con il… insomma, a terra, caro il mio | ||
239 | 2016 | era sua? E ora a chi va?» ¶ «Se non | ||
240 | 2016 | ma ci dovevo pensare». ¶ «A che cosa, scusi?» ¶ Lei | ||
241 | 2016 | quando Gilla ha partecipato a un concorso non troppo | ||
242 | 2016 | con le tette premute, a culetto di bambino, che | ||
243 | 2016 | in francese da lasciarci a bocca aperta. L’abbiamo | ||
244 | 2016 | Restò per un attimo a fissare il vuoto. «Io | ||
245 | 2016 | perderci la testa. Andavo a prenderla in macchina a | ||
246 | 2016 | a prenderla in macchina a casa e la riaccompagnavo | ||
247 | 2016 | una trasmissione e va a Roma. Gilla sembrava uno | ||
248 | 2016 | lui l’ha chiamata a Roma, lei l’ha | ||
249 | 2016 | stupidaggine. Qui eravamo riusciti a farla proporre per un | ||
250 | 2016 | contratti li centellinano, sono a vita e con pensioni | ||
251 | 2016 | nel cestino per correre a Roma in una trasmissione | ||
252 | 2016 | che preferiva così. Valle a capire le donne…» ¶ «E | ||
253 | 2016 | mani le cose andassero a rotoli. Purtroppo con cattiveria | ||
254 | 2016 | molta invidia qui cominciava a girare la voce che | ||
255 | 2016 | fosse sfigata… da qui a dire che portava sfiga | ||
256 | 2016 | volta mi ha invitato a casa sua a colazione | ||
257 | 2016 | invitato a casa sua a colazione…» ¶ «Ti presento mia | ||
258 | 2016 | Almeno Egidio vuole bene a mia madre e a | ||
259 | 2016 | a mia madre e a me. E poi tutti | ||
260 | 2016 | sposava con un’altra a Palermo. Gilla non ha | ||
261 | 2016 | se n’era tornato a casa sua. A Gilla | ||
262 | 2016 | tornato a casa sua. A Gilla resta la madre | ||
263 | 2016 | Qui stanno andando tutti a pranzo». ¶ «Posso invitarla?» ¶ «Certo | ||
264 | 2016 | con una caprese, stettero a lungo in silenzio. Poi | ||
265 | 2016 | lungo in silenzio. Poi a poco a poco il | ||
266 | 2016 | silenzio. Poi a poco a poco il locale cominciò | ||
267 | 2016 | poco il locale cominciò a vuotarsi, il brusio delle | ||
268 | 2016 | il brusio delle voci a diminuire: finché arrivò il | ||
269 | 2016 | chiedo se fossi riuscita a starle vicino…» ¶ «Non si | ||
270 | 2016 | pagine in quella ricerca a un tratto si fermò | ||
271 | 2016 | lì all’angolo, davanti a una casa molto bella | ||
272 | 2016 | zona?» ¶ «Sì, sono stato a Milano diversi anni». ¶ «Bene | ||
273 | 2016 | diversi anni». ¶ «Bene, davanti a una casa molto bella | ||
274 | 2016 | pianto. Mi avevano insegnato a controllare i miei sentimenti | ||
275 | 2016 | che storia… Volevi bene a tuo padre?» ¶ «Lo adoravo | ||
276 | 2016 | famiglia così ti aiuta a crescere…» ¶ «E allora io | ||
277 | 2016 | possibile, ma l’aiuti a uscirne… io so che | ||
278 | 2016 | piccolo con un soffitto a volta interamente decorato con | ||
279 | 2016 | doppia vetrata dava evidenza a una portineria dal gusto | ||
280 | 2016 | il giardino e conduceva a due porte chiuse e | ||
281 | 2016 | testimoniato che è tornata a casa alle cinque e | ||
282 | 2016 | la convivente è tornata a casa alle cinque e | ||
283 | 2016 | confermato la portinaia». ¶ «Come a dire che non ha | ||
284 | 2016 | portinaia ha confermato». ¶ «E a lei sembra normale? Torna | ||
285 | 2016 | lei sembra normale? Torna a casa, sa che in | ||
286 | 2016 | è presso una sorella a Como, le darò dati | ||
287 | 2016 | raccontare questa favola anche a me». ¶ Erano intanto entrati | ||
288 | 2016 | contro una spessa tenda a fiorami che copriva l | ||
289 | 2016 | da lei… certo che a guardarla come è oggi | ||
290 | 2016 | non aveva mai imparato a bussare. ¶ «Cosa capita?» domandò | ||
291 | 2016 | sulle ginocchia Alice. ¶ «Andiamo a giocare dal nonno…» ¶ «Ma | ||
292 | 2016 | broncio. «Vi fermate lì a cena?» ¶ «No, i bambini | ||
293 | 2016 | anzi, domani dovrò andare a Roma e poi a | ||
294 | 2016 | a Roma e poi a Milano, alla Rai. Starò | ||
295 | 2016 | giorni?» ¶ «Una decina. Andrò a vedere dove viveva, chi | ||
296 | 2016 | papà, ci vediamo stasera a cena, non fare tardi | ||
297 | 2016 | Gilardi restò un attimo a fissare la porta che | ||
298 | 2016 | foto? Come si riesce a immaginare che una così | ||
299 | 2016 | prendere una pistola, andare a trovarlo e, dopo averlo | ||
300 | 2016 | calmino un po’, accidenti a loro». ¶ Quattro ¶ Ettore Perrini | ||
301 | 2016 | non gli avesse inviato a riceverlo un giovanotto in | ||
302 | 2016 | nome, che non riuscì a leggere. ¶ «Deve dare un | ||
303 | 2016 | Quinto piano. Lì verrà a riceverla un incaricato del | ||
304 | 2016 | se fosse stato sorpreso a guardare qualcosa che non | ||
305 | 2016 | prese posto di fronte a lui, voltando le spalle | ||
306 | 2016 | spalle alla porta e a un arco laterale che | ||
307 | 2016 | aveva superato un concorso a Milano e le prime | ||
308 | 2016 | si è fatto trasferire a Roma e l’ha | ||
309 | 2016 | era brava, ma io a quel tempo la frequentavo | ||
310 | 2016 | altro. ¶ Corridoi, una scala a scendere, altri corridoi. «Siamo | ||
311 | 2016 | è avvocato, vero? Andiamo a berci un caffè, intanto | ||
312 | 2016 | è fatta venire qui a Roma e l’ha | ||
313 | 2016 | se n’è tornata a Milano. Qualche trasmissione, poi | ||
314 | 2016 | non le piace». ¶ «E a chi piace uno così | ||
315 | 2016 | piace uno così? Solo a Gilla». ¶ «Com’era?» ¶ «Gilla | ||
316 | 2016 | che l’ha rimandata a casa ha riconosciuto la | ||
317 | 2016 | suoi genitori?» ¶ «No, mai. A Milano viveva con sua | ||
318 | 2016 | stata qui tornava spesso a trovarla, sua madre si | ||
319 | 2016 | Alta Savoia ma nato a Genova. E sapeva che | ||
320 | 2016 | della sua accompagnatrice. ¶ «Andiamo a prendere i filmati, saranno | ||
321 | 2016 | viveva in America… Vacci a capire. Credo davvero che | ||
322 | 2016 | quello che aveva detto a noi». ¶ Sempre rimanendo sulla | ||
323 | 2016 | conosciuta. Ciao, grazie». Diede a Gilardi i dvd e | ||
324 | 2016 | Rai di corso Sempione, a Milano, era l’opposto | ||
325 | 2016 | vestita in modo appropriato a una dirigente spesso a | ||
326 | 2016 | a una dirigente spesso a contatto con il pubblico | ||
327 | 2016 | due finestre, il divano a cubi di pelle marrone | ||
328 | 2016 | dal bar, grazie». ¶ Rispondendo a un campanello che Gilardi | ||
329 | 2016 | Mi trovo di fronte a una donna che non | ||
330 | 2016 | e aveva iniziato subito a lavorare, piccole cose, ma | ||
331 | 2016 | dal mio. Ho cominciato a seguirla quando è arrivato | ||
332 | 2016 | progetto, si è trasferito a Roma. Saprà…» ¶ «Della bambina | ||
333 | 2016 | Ecco, lei è andata a Roma e io sono | ||
334 | 2016 | gli aveva dato Tania, a Roma: era lo stesso | ||
335 | 2016 | di grisaglia e camicia a righine sottili blu e | ||
336 | 2016 | Qualcosa che possa aiutarmi a capire che donna fosse | ||
337 | 2016 | i bambini erano già a letto e dormivano. ¶ Accese | ||
338 | 2016 | traslocato». ¶ «Traslocato, dove?» ¶ «Be’, a casa dell’avvocato suo | ||
339 | 2016 | suo padre. Sono andati a stare lì… Ma che | ||
340 | 2016 | del caffè, domattina vado a sentire. Tornatene a letto | ||
341 | 2016 | vado a sentire. Tornatene a letto, va’…» ¶ «Una cosa | ||
342 | 2016 | genitori, siete stati ospiti a casa nostra. Io lavoro | ||
343 | 2016 | Come stai?» ¶ Gilardi pensava a una visita di cortesia | ||
344 | 2016 | che l’aveva messo a fuoco, era rimasto com | ||
345 | 2016 | E Giancarlo Rinaldi riuscì a sorridere. «No, purtroppo non | ||
346 | 2016 | carattere. Lavorava con me a Roma e poi è | ||
347 | 2016 | e poi è tornata a Milano, dove aveva iniziato | ||
348 | 2016 | proprio quando non riuscivano a trovare nessun altro. Io | ||
349 | 2016 | Perché quando lei lavorava a Roma… insomma, abbiamo avuto | ||
350 | 2016 | io ho sempre pensato a lei, anche economicamente. Le | ||
351 | 2016 | ho portata con me a Roma. Adesso Carolina è | ||
352 | 2016 | perché io, e perché a Napoli?» ¶ «Sì, certo, scusa | ||
353 | 2016 | Napoli?» ¶ «Sì, certo, scusa. A Napoli perché dopo le | ||
354 | 2016 | che ci siamo ritrovati a Napoli. Perché tu. Perché | ||
355 | 2016 | non sia stata lei a uccidere suo padre. Dobbiamo | ||
356 | 2016 | ginocchia, la pistola riconducibile a lei… Io apprezzo la | ||
357 | 2016 | era alzato. Gli sorrise. «A me piacciono le sfide | ||
358 | 2016 | tu vai di là a lasciare i recapiti e | ||
359 | 2016 | esserci utile, io vado a conoscere tua figlia». ¶ «Tu | ||
360 | 2016 | Aurora, Gilardi arrivò davanti a quello che continuavano a | ||
361 | 2016 | a quello che continuavano a definire il salotto d | ||
362 | 2016 | la bimba stavano davanti a una tv che proiettava | ||
363 | 2016 | La bimba si voltò a guardarlo. Prima seria, quasi | ||
364 | 2016 | essere stata interrotta. Poi, a poco a poco, spianando | ||
365 | 2016 | interrotta. Poi, a poco a poco, spianando il faccino | ||
366 | 2016 | poco, spianando il faccino a un sorriso. ¶ «Lei è | ||
367 | 2016 | la tua mamma?» Restò a fissarla, sorpreso di capire | ||
368 | 2016 | non avrebbe mai consentito a farla deporre. Si cresce | ||
369 | 2016 | concluse. ¶ Bene, dieci punti a favore di Giancarlo Rinaldi | ||
370 | 2016 | Non posso…» e scoppiò a piangere. ¶ Intanto era entrato | ||
371 | 2016 | Bene. Ora portiamo Max a conoscere la mamma. Ma | ||
372 | 2016 | la prima volta riuscì a sorridere, mentre metteva la | ||
373 | 2016 | in una stanza che a tutta prima a loro | ||
374 | 2016 | che a tutta prima a loro sembrò una sacrestia | ||
375 | 2016 | in corridoio, Giancarlo Rinaldi a denti stretti domandò a | ||
376 | 2016 | a denti stretti domandò a Gilardi: «Io o tu | ||
377 | 2016 | altri malati, di fronte a una situazione non piacevole | ||
378 | 2016 | clinica». E si rivolse a Laura. ¶ «Sì, avvocato. Domani | ||
379 | 2016 | Mammina, sono qui». Riuscì a trattenere un singhiozzo, e | ||
380 | 2016 | si era inginocchiata davanti a sua madre, che continuava | ||
381 | 2016 | sua madre, che continuava a fissare il cielo, come | ||
382 | 2016 | Giancarlo Rinaldi l’aiutò a sollevarsi. «Vieni, Carolina. Ora | ||
383 | 2016 | debole». ¶ «E come riuscirà a dimostrarlo?» ¶ «Non lo so | ||
384 | 2016 | Molto carina, accidenti… pensi a come è ora, irriconoscibile | ||
385 | 2016 | Poi stasera finalmente torno a Napoli. Domani avremo un | ||
386 | 2016 | i soci… Dovrebbe arrivare a momenti». ¶ «Non la trattengo | ||
387 | 2016 | dritto, i capelli spazzolati a onde mosse di un | ||
388 | 2016 | chiese Gilardi alla ragazza. ¶ «A me?» Lo guardò in | ||
389 | 2016 | emerso qualcosa di grave a suo carico?» ¶ «Ma no | ||
390 | 2016 | avvocato. No… era inadatto a quel ruolo. E che | ||
391 | 2016 | Lei potrebbe essere persona a conoscenza di alcuni fatti | ||
392 | 2016 | direttore della vostra fabbrica a Milano. Questo è importante | ||
393 | 2016 | Questi» disse, sfidandolo. E a Gilardi sembrò che stesse | ||
394 | 2016 | lasciò neppure finire. «Ero a Baltimora a un convegno | ||
395 | 2016 | finire. «Ero a Baltimora a un convegno di settore | ||
396 | 2016 | giornata». Baciò la mano a Margaret e le sorrise | ||
397 | 2016 | si sedette di fronte a Santino, a bassa voce | ||
398 | 2016 | di fronte a Santino, a bassa voce gli domandò | ||
399 | 2016 | generoso, poi lo passi a me». ¶ «Sì, ho capito | ||
400 | 2016 | Intanto se davvero era a Baltimora il dodici agosto | ||
401 | 2016 | venuto in qualche modo a conoscenza della faccenda e | ||
402 | 2016 | e nevrotico… Ma fino a che punto? Fino a | ||
403 | 2016 | a che punto? Fino a che punto ha saputo | ||
404 | 2016 | essendo sua figlia, fino a che punto…» ¶ «No, dai | ||
405 | 2016 | in questa faccenda, che a me sembra fin troppo | ||
406 | 2016 | e lampante. Voglio riuscire a convincermi. Per ora…» E | ||
407 | 2016 | Amanda Scotti era davvero a Baltimora. Allora, se la | ||
408 | 2016 | notizie». E finalmente riuscì a sorridere, mettendogli una mano | ||
409 | 2016 | Prima di sera ricomincerà a piovere. Lei quando parte | ||
410 | 2016 | Per qualsiasi cosa rivolgiti a Laura Licasi». ¶ «E lei | ||
411 | 2016 | Venticinque ¶ Noemi Corradini ¶ Arrivarono a Ravenna che mancava ancora | ||
412 | 2016 | Guiccioli per rendere omaggio a Giuseppe Garibaldi, facciamo una | ||
413 | 2016 | Garibaldi, facciamo una visita a Galla Placidia o, meglio | ||
414 | 2016 | meglio ancora, una riverenza a Teodora e Giustiniano?» chiese | ||
415 | 2016 | via, sarebbero comunque risaliti a lei». ¶ «Sì, ma se | ||
416 | 2016 | non l’avrebbe avuta a portata di mano in | ||
417 | 2016 | in casa del padre. A volte, un gesto…» ¶ «Qual | ||
418 | 2016 | e mi stavi invitando a pranzo…» ¶ «Ero affascinante?» ¶ «Molto | ||
419 | 2016 | pochi capelli molto grigi a coronare un viso paffuto | ||
420 | 2016 | bello. Sguardo sfuggente, naso a patatina, bocca piccola e | ||
421 | 2016 | da voi?» ¶ «Lo chieda a loro, non sapevamo niente | ||
422 | 2016 | finalmente, si misero tutti a sedere e zia Noemi | ||
423 | 2016 | contadino. Insomma, ancora riusciamo a mangiare senza avvelenarci». ¶ «Buono | ||
424 | 2016 | mio lavoro e chiedo a sua moglie…» ¶ «Sì, tanto | ||
425 | 2016 | sembrava rimpicciolirsi nella poltrona a ogni frase del marito | ||
426 | 2016 | di questa storia? Aiutarci a capire perché la madre | ||
427 | 2016 | noi si fosse divertito a mischiare le carte. Io | ||
428 | 2016 | anche di carattere…» Riuscì a fare un verso che | ||
429 | 2016 | diceva mia madre? Che ’a chiù granni era ’a | ||
430 | 2016 | a chiù granni era ’a chiù ’ntelligenti, ’a picciridda | ||
431 | 2016 | era ’a chiù ’ntelligenti, ’a picciridda, che ero io | ||
432 | 2016 | e chidda di mezzo ’a chiù scunchiuruta. Avete capito | ||
433 | 2016 | in saldo. «Ti porto a cena in uno dei | ||
434 | 2016 | più belli di Milano, a Brera, la zona della | ||
435 | 2016 | dico che il ritorno a Napoli cambierà molto le | ||
436 | 2016 | Che mentre io andrò a dormire a casa mia | ||
437 | 2016 | io andrò a dormire a casa mia, nel letto | ||
438 | 2016 | mia moglie, lei andrà a dormire da sola in | ||
439 | 2016 | in un albergo. Che a Napoli ci sono i | ||
440 | 2016 | non conosco, in mezzo a gente, uomini, che la | ||
441 | 2016 | di non rispondere?» Tornò a essere serio, perché stava | ||
442 | 2016 | cercando di spiegare, anche a se stesso e forse | ||
443 | 2016 | improvviso ed è riuscita a farmi ridere. Quando è | ||
444 | 2016 | diventata famosa, ha davanti a sé una carriera splendida | ||
445 | 2016 | di un bar. Davanti a lei Olga allungò la | ||
446 | 2016 | donna, molto truccata, vestita a fasce di colori contrastanti | ||
447 | 2016 | gettò uno sguardo frettoloso a Gilardi. ¶ «Non è tuo | ||
448 | 2016 | una situazione si risolve a tua insaputa». ¶ «Finalmente sarà | ||
449 | 2016 | le carte, le dispose a raggiera, ne scoprì alcune | ||
450 | 2016 | lu’… Che la lassa a ca’ el cervel ’na | ||
451 | 2016 | con la mano, come a cacciare un cattivo pensiero | ||
452 | 2016 | Vorrei vedere quanto incassa a fine giornata. Esentasse». ¶ «Lo | ||
453 | 2016 | che saresti andato lì a parare… Hai capito che | ||
454 | 2016 | cosa ti ha detto?» ¶ «A me e a tutti | ||
455 | 2016 | detto?» ¶ «A me e a tutti quelli prima e | ||
456 | 2016 | di me? Di lasciare a casa il cervello… Non | ||
457 | 2016 | è difficile da dire a un uomo». ¶ «Perché, le | ||
458 | 2016 | altro, da una canzone a un concerto, da un | ||
459 | 2016 | concerto, da un Picasso a un Botero… Da un | ||
460 | 2016 | un giorno di scuola a un primo bacio. Dalle | ||
461 | 2016 | da posizioni diverse e a volte inconciliabili. Ridendo di | ||
462 | 2016 | orsacchiotto che avevano vinto a un tirassegno in quella | ||
463 | 2016 | un Lupo Alberto stampato a colori sul petto. ¶ «Vieni | ||
464 | 2016 | ho calcolato che arriveremo a Napoli tardi. Magari, se | ||
465 | 2016 | se vuoi, possiamo cenare a Roma». ¶ «Possiamo deciderlo domani | ||
466 | 2016 | mattino seguente Gilardi telefonò a Santino D’Urso, che | ||
467 | 2016 | quando lui era commissario a Trissera. Non lo vedeva | ||
468 | 2016 | lo vedeva dal processo a Ermeline Sarli, e ora | ||
469 | 2016 | Con grande piacere. È a Milano per la faccenda | ||
470 | 2016 | rispose Santino ridendo. «E a casa?» ¶ «Bene, grazie». ¶ Scelsero | ||
471 | 2016 | Sempre così!» rise Gilardi. «A casa non mi sognerei | ||
472 | 2016 | e poco altro. Sa a chi ripenso qualche volta | ||
473 | 2016 | chi ripenso qualche volta? A Ermeline… se la ricorda | ||
474 | 2016 | impegnato con lei». ¶ «Certo. A che punto è?» ¶ «Potrei | ||
475 | 2016 | Potrei risponderti che sono a un punto morto, ma | ||
476 | 2016 | non è vero. Comincio a sommare piccoli indizi… Nessuno | ||
477 | 2016 | usare un tono indifferente. A Santino non avrebbe detto | ||
478 | 2016 | Oggi manderà un furgone a prelevare le cose di | ||
479 | 2016 | nel pomeriggio andiamo insieme a Ravenna a rintracciare una | ||
480 | 2016 | andiamo insieme a Ravenna a rintracciare una zia materna | ||
481 | 2016 | che ne so? Invece a un tratto capita tutto | ||
482 | 2016 | guardando perché eravamo qui a litigare su quella scema | ||
483 | 2016 | macchina, magari non serve a niente, ma adesso la | ||
484 | 2016 | Sono venuti anche qua a chiederci, ma non sapevamo | ||
485 | 2016 | se lei dà retta a quella lì, non tira | ||
486 | 2016 | che cosa gliela chiuderei, a quella…» intervenne l’amico | ||
487 | 2016 | una domanda, signorina…» ¶ «Sì, a quella lì». ¶ «E taci | ||
488 | 2016 | barone? Doveva arrivare giusto a quell’ora». ¶ «No…» Scosse | ||
489 | 2016 | un numero dove rintracciarla. A parte che qui la | ||
490 | 2016 | che si era dichiarata a conoscenza di un fatto | ||
491 | 2016 | Bianca. Bianca Repossi, nata a Milano». ¶ «Signorina Repossi, poiché | ||
492 | 2016 | abbia perso del lavoro a causa mia, posso permettermi | ||
493 | 2016 | reggiseno. ¶ «Venga». E rivolto a quelli che erano rimasti | ||
494 | 2016 | Bea. Dio mio, perché?» ¶ A quel punto dovette girarsi | ||
495 | 2016 | petto di Gilardi, aggrappata a lui, si concesse finalmente | ||
496 | 2016 | nascosta da un tendone a tutta parete. ¶ «Posso toccare | ||
497 | 2016 | volevo ringraziarla tanto. Davanti a quelli lì… Se vuole | ||
498 | 2016 | quello che ha detto a noi. Ci è stata | ||
499 | 2016 | spalle e si avviò a passo svelto verso quello | ||
500 | 2016 | perle al collo. Sorriso a labbra tirate, capelli acconciati |