parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
2016
due anni, e siamo a quattro. Di andarsene da
2
2016
ancora colpa mia, continuo a non accorgermi di niente
3
2016
niente. ¶ Gilla ha ripreso a bere. Una notte sta
4
2016
grave se la rimandano a casa. ¶ Comunque, altro ospedale
5
2016
elementari. Suo padre verrà a prenderla per le vacanze
6
2016
ragione, so che penserà a una soluzione: per sua
7
2016
viene con l’autista a prenderla, Gilla è in
8
2016
andarsene e lasciare Carolina a suo padre. Da sola
9
2016
i saluti. So che a giorni uscirà dall’ospedale
10
2016
Tanto mio marito gioca a golf ai Caraibi, di
11
2016
il portinaio. È arrivata a casa, ha preso le
12
2016
posso tornare un attimo a una cosa che lei
13
2016
Gilla voleva lasciare Carolina a suo padre e andarsene
14
2016
le cose di Carolina? A lei che cosa sembra
15
2016
corvini, una palandrana ricamata a fiori come un kimono
16
2016
pomelli rosa, le labbra a cuore, gli occhi segnati
17
2016
la donna in kimono a fiori. «Certo, vero Iris
18
2016
capito. Sì, veniva qui a fare la spesa. E
19
2016
ma un momento! Rispondo a questo bell’avvocato che
20
2016
decisa. ¶ Gilardi si sentì a disagio, soprattutto capiva che
21
2016
negozio, e lei continua a raccontarmi come ha conosciuto
22
2016
ho capito bene? Anche a Gilla Floris?» ¶ «Sì, povera
23
2016
Sì, povera donna. Soprattutto a lei. Mi diceva che
24
2016
offerte dolci e salate. A occupare un’intera parete
25
2016
una birra. Si accomodò a un tavolino accanto alla
26
2016
Floris veniva spesso qui a giocare?» ¶ «E lei chi
27
2016
vestito e si avvicinò a Gilardi. «Lei è davvero
28
2016
bicchiere piccolo, e solo a metà, di vino. Non
29
2016
Anche lei, poverina. Io a dirle di smettere, ma
30
2016
numeri e mangia denaro a queste poverette. Una delinquente
31
2016
quello il numero. Continua a non uscire. Quando Gilla
32
2016
esce dall’ospedale, torna a casa, si veste e
33
2016
si veste e va a cercare quel padre che
34
2016
al computer per trasferire a Laura Licasi i file
35
2016
Le pallottole sono arrivate a segno da circa tre
36
2016
di distanza». ¶ «Prova comunque a chiedere a Giacomo se
37
2016
Prova comunque a chiedere a Giacomo se riescono a
38
2016
a Giacomo se riescono a ricostruire al computer la
39
2016
lo confermo domani». ¶ «Grazie, a domani». ¶ Adesso Gilardi era
40
2016
scuri e mossi intorno a un viso che non
41
2016
era tolta, un maglioncino a collo alto di cachemire
42
2016
delle miliardarie americane. ¶ «Sì, a New York» le rispose
43
2016
Nuccio… mi scusi, continuerò a chiamarlo così… Nuccio si
44
2016
da noi in azienda, a Boston, e aveva chiesto
45
2016
di alta precisione. Oltre a televisori, computer e cellulari
46
2016
e Nuccio è riuscito a dimostrargli di avere ragione
47
2016
per questo intervento, che a noi avrebbe fatto risparmiare
48
2016
denaro, Nuccio si mise a ridere: ‘Io mi sono
49
2016
non lavorava più tanto, a volte la chiamavano a
50
2016
a volte la chiamavano a partecipare in qualche trasmissione
51
2016
bene una. Comunque, arriviamo a quel maledetto agosto di
52
2016
mio marito è rimasto a Milano per lavoro. Mi
53
2016
mi convoca d’urgenza a Milano, nel suo studio
54
2016
io mi spavento. Arrivo a casa: vuota. Mio marito
55
2016
tutto quello che apparteneva a mio marito, neanche un
56
2016
testa e sono andata a capire che cosa stava
57
2016
che se ne va a giocare a golf ai
58
2016
ne va a giocare a golf ai Caraibi con
59
2016
troppo trascurabile. Come facevo a dirgli di no? Se
60
2016
le firme dagli avvocati, a me viene la luminosa
61
2016
luminosa idea di telefonare a Gilla. Sei a Milano
62
2016
telefonare a Gilla. Sei a Milano? Certo che era
63
2016
Milano? Certo che era a Milano, e dove poteva
64
2016
in Sardegna. Lei era a Milano. Non avevo voglia
65
2016
da sola. Volevo raccontarlo a qualcuno. Le telefono e
66
2016
lei sapeva quale piace a me. E mi ha
67
2016
con la bocca spalancata, a guardarmi, come se fossi
68
2016
che cosa ci fai a Milano ad agosto, con
69
2016
Ma possono farlo?» ¶ «Certo, a fine agosto mi scade
70
2016
Beviamo, e io continuo a guardarmi intorno, pentita di
71
2016
te, che ci fai a Milano, tutta in ghingheri
72
2016
le dico che continuerò a vivere come ho sempre
73
2016
l’idea luminosa, accidenti a me. ¶ «Senti, a me
74
2016
accidenti a me. ¶ «Senti, a me è rimasta la
75
2016
non fare storie. Vieni a vedere…» ¶ E Gilla viene
76
2016
vedere…» ¶ E Gilla viene a vedere. Due stanze, un
77
2016
nel corridoio un armadio a muro e una specie
78
2016
chiavi, perché io torno a Capalbio, e le do
79
2016
Orsoline e si impegna a pagare la retta: lei
80
2016
che era con me a Capalbio storce il naso
81
2016
Sarà scalogna, sarà che a nessuno piace una casa
82
2016
con suo padre, io a Capalbio, e lei resta
83
2016
Capalbio, e lei resta a Milano, a casa. Ha
84
2016
lei resta a Milano, a casa. Ha un lavoro
85
2016
di Babette può andare a nascondersi. Io tiro fuori
86
2016
stava seguendo una produzione a Milano, si prende la
87
2016
casa che ha affittato a Milano Due, dove lavora
88
2016
l’autista ad accompagnarla a scuola e a riprenderla
89
2016
accompagnarla a scuola e a riprenderla a mezzogiorno. Questo
90
2016
scuola e a riprenderla a mezzogiorno. Questo per tutto
91
2016
adora sua madre, andava a trovarla, stava con la
92
2016
testa sul cuscino accanto a lei e le parlava
93
2016
brodo: lavoro e torno a casa con la polvere
94
2016
disperata. E lo dico a Giancarlo: io non le
95
2016
è sepolta. ¶ Gilla torna a casa, sta bene, è
96
2016
è quieta, tranquilla. Riprende a fare le cose che
97
2016
perché anche a me a Natale avevano regalato una
98
2016
Miss Lolotte mi invitava a fare merenda. Gilla aveva
99
2016
faceva dei regali anche a me. Mi trattavano bene
100
2016
Quando Gilla è tornata a giocare mi ha detto
101
2016
che l’aveva accompagnata a un certo indirizzo, ci
102
2016
aveva un altro… vacci a capire. Fatto è che
103
2016
nonni. Suo padre ricominciò a viaggiare; ma quando tornava
104
2016
che fosse molto legata a suo padre?» ¶ «Non lo
105
2016
Sì, c’è altro. A nove anni Gilla finisce
106
2016
neppure quando è venuta a dirmi che andava via
107
2016
via». ¶ «Dove vai?» ¶ «Viene a prendermi la mamma». ¶ «Ma
108
2016
posso andare, io? Viene a prendermi la mia mamma
109
2016
furbo, socchiudendo gli occhi a fessura. «Verrà la mamma
110
2016
e si è attaccata a suo padre. Ho sentito
111
2016
cortile, le ha parlato a voce bassa, tenendola stretta
112
2016
salita in macchina accanto a sua madre. Mentre la
113
2016
lei, sono vergognosi. Somiglia a sua madre, per quel
114
2016
dovessi chiederle di venire a testimoniare?» ¶ «Io potrò dire
115
2016
quello che ho detto a lei». ¶ «Potrebbe essermi utile
116
2016
di sicuro. Molto probabilmente a Milano, visto che la
117
2016
testimoni sono in tutto a nostro carico. Anche se
118
2016
la porta si chinò a baciarle la mano. ¶ Undici
119
2016
austere con imponenti colonne a sostenere inutili balconi dai
120
2016
una fila di piante a bordura e case basse
121
2016
noia, con ’sta storia. A fare del bene ci
122
2016
che sono molto interessato a quanto lei potrà dirci
123
2016
un salotto raccolto intorno a un camino. A sinistra
124
2016
intorno a un camino. A sinistra e a destra
125
2016
camino. A sinistra e a destra gruppi di poltrone
126
2016
divani e fece segno a Gilardi di accomodarsi su
127
2016
una poltrona, di fronte a lei. ¶ «Davvero acconsente a
128
2016
a lei. ¶ «Davvero acconsente a rispondere a qualche domanda
129
2016
Davvero acconsente a rispondere a qualche domanda, signora?» ¶ «Che
130
2016
in quel posto davanti a quelle persone. Portava un
131
2016
per lei, uno zinale a quadretti bianchi e blu
132
2016
tavolo basso in mezzo a loro. ¶ «No, da tanto
133
2016
posso. Figuriamoci». ¶ «Grazie. Tengo a ribadirle che questa è
134
2016
conversazione che serve esclusivamente a me per conoscere meglio
135
2016
artista, un gay manco a dirlo, che si occupava
136
2016
uno studio dove andavo a prendere idee e tessuti
137
2016
davvero». ¶ «È così legata a sua madre, chissà che
138
2016
battesimo annuncia che va a sposarsi con un’altra
139
2016
di Gilla ma va a sposare un’altra. Roba
140
2016
manicomio. Quando lei torna a casa, le cose si
141
2016
più modesta in fondo a corso Sempione, un po
142
2016
la baronessa». ¶ «Avete continuato a vedervi?» ¶ «Sì e no
143
2016
vedervi?» ¶ «Sì e no. A Natale portavo un giocattolo
144
2016
bimba, che quando comincia a parlare mi chiama zia
145
2016
ancora un ‘bel bocconcino’. ¶ «A che cosa avrebbe dovuto
146
2016
l’ha notato? Andava a giocare a scacchi con
147
2016
notato? Andava a giocare a scacchi con il generale
148
2016
l’ha invitato anche a cena e io ho
149
2016
testa hanno questi nobili? A letto, va bene, ma
150
2016
manteniamo le distanze, accidenti a me che ci sono
151
2016
Scotti?» ¶ Fece le labbra a punta, arricciandole. «Mai, mai
152
2016
i suoi segreti erano a conoscenza della polizia. ¶ «Quella
153
2016
ne sa? Se torno a casa la faccio nera
154
2016
magari ci ripenso». ¶ «Eravamo a quel giovedì». ¶ «Sì. Quando
155
2016
lei. E gli vado a dire, così sui due
156
2016
è vita vera. Vada a passare l’inverno dove
157
2016
modo». ¶ «Lo lasci giudicare a lui. Gli dica soltanto
158
2016
lei mi chiami domani a quest’ora. E io
159
2016
scalda il letto, oltre a lavare e stirare, tenere
160
2016
ne arriva… Comunque vedremo, a domani». ¶ «Quella sera, con
161
2016
richiama, dille di venire a prendere il tè sabato
162
2016
alla Rinascente. Sono tornata a casa, come mi aveva
163
2016
prego… una santarellina, accidenti a lei». ¶ «L’ha vista
164
2016
No, ma mi sta a sentire? Lei strillava, l
165
2016
guardavo e quella continuava a urlare». ¶ «Grazie, signora. Io
166
2016
le salvi il collo, a quella lì. Ha ammazzato
167
2016
anni che aveva trascorso a Trissera e a Milano
168
2016
trascorso a Trissera e a Milano. Gilardi camminava lentamente
169
2016
lentamente, come se fosse a passeggio, partendo da quel
170
2016
gradini, una porta doppia a vetri. La pulsantiera di
171
2016
verso altre case simili a quella: in un groviglio
172
2016
della farmacia? Lì svolta a sinistra, va avanti qualche
173
2016
La strada di traverso. A pochi metri, due o
174
2016
modesto. Il negozio tutto a colori, tappezzato di carte
175
2016
tappezzato di carte lucide a disegni. Tuttocarta: non era
176
2016
subito». ¶ Gilardi si mise a guardare sugli scaffali, tra
177
2016
aiuto di sua madre. A Sergio, ora che stava
178
2016
un casco di protezione; a lei avrebbe regalato quello
179
2016
la donna si rivolse a lui. «Mi scusi, a
180
2016
a lui. «Mi scusi, a volte è difficile scegliere
181
2016
ha potuto?» ¶ «Devo riuscire a provare la sua innocenza
182
2016
è una processione sino a stasera». Trafficò con le
183
2016
due sedie, un forno a microonde e una macchinetta
184
2016
va benissimo». Le sorrise. «A me interessa lei». ¶ «Bene
185
2016
Anche Gilla si divertiva a canzonarla, perché non sapeva
186
2016
giocare in cortile. Ma a noi stava bene. Dopo
187
2016
giro per il mondo a far guai, ma ho
188
2016
La principessa somigliava molto a Gilla: alta, magra, con
189
2016
oro. Io mi vergognavo a guardarla, ma era bella
190
2016
tante piante. Lì giocavamo a palla, ma io ero
191
2016
Però quando ha cominciato a camminare e andare sul
192
2016
giro insieme, perché anche a me a Natale avevano
193
2016
e sopracoperta in raso a grosse rose sfumate, un
194
2016
legno biondo, un armadio a specchio che includeva una
195
2016
la traiettoria degli spari a conferma, sono partiti esattamente
196
2016
avanti, lei è scivolata a terra e si è
197
2016
ginocchia. E stava urlando a bocca spalancata, sporca di
198
2016
per qualche giorno. Verrò a fare un sopralluogo con
199
2016
casa, senza testamento, tocca a sua figlia. Se lei
200
2016
alla nipote. Non certo a questa Giuseppina. Quindi la
201
2016
pregherei di farla accompagnare a ritirare le sue cose
202
2016
una telefonata e vado a piedi». ¶ Otto ¶ Gina Conti
203
2016
la molletta di tartaruga a tenerle lontano dal viso
204
2016
viso i capelli biondi a paggetto, le labbra pallide
205
2016
era affacciata alla porta a vetri e lo guardava
206
2016
vista. Da un armadietto a muro, dello stesso legno
207
2016
Che sia stata lei a sparare». Riprese il bicchiere
208
2016
male, lei doveva andare a vedere? Fanno così solo
209
2016
Sì, forse ha ragione. A me sembrava strano che
210
2016
tv e che viene a trovare suo padre? L
211
2016
Gilardi diede un’occhiata a quelle tende di uno
212
2016
neanche di seta, blu a pois bianchi. Gonna e
213
2016
sartoria. Struccata. Sola e a piedi. Un gran borsone
214
2016
vista? Tutte balle, creda a me. Lei doveva invece
215
2016
cuoche della televisione. Poi a un certo punto questa
216
2016
ricordo bene perché continuava a ricevere qui la sua
217
2016
dietro la nuca: come a spazzar via quello che
218
2016
Scotti avevano costruito qui a Milano? Ma ora succede
219
2016
aveva telefonato dalla sorella, a Como. «No, non ora
220
2016
venga io da lei a Como?» ¶ «No, così mi
221
2016
gambe. Mi faccio accompagnare a Milano da mio cognato
222
2016
di tutto?» ¶ «Certo, sì. A che ora, domani?» ¶ La
223
2016
di essere venuta. Abbiamo a disposizione un piccolo salotto
224
2016
un pasticcino che masticò a labbra chiuse, con una
225
2016
che l’avesse intestata a lui. Forse, di certo
226
2016
lavoro, ma volevo venire a Milano. Io sono di
227
2016
Vuole sapere se veniva a letto con me? Non
228
2016
la dirigeva lei. Sino a quando è rimasta incinta
229
2016
le ho già dette a…» ¶ «Non importa, vada avanti
230
2016
Non era brutta, probabilmente a vent’anni era stata
231
2016
seno prosperoso e risata a bocca aperta. Ora era
232
2016
televisione, e se arrivava a casa e mi trovava
233
2016
aveva mai cercata?» ¶ «Toccava a lui, che era il
234
2016
Ma non la racconti a me. Sono più di
235
2016
mi faccia il piacere». ¶ A Gilardi la faccenda non
236
2016
sembrava tanto evidente perché a quell’epoca Gilla era
237
2016
Con il barone? Certo, a chiacchiere. Gli uomini! Mi
238
2016
rimasta con il… insomma, a terra, caro il mio
239
2016
era sua? E ora a chi va?» ¶ «Se non
240
2016
ma ci dovevo pensare». ¶ «A che cosa, scusi?» ¶ Lei
241
2016
quando Gilla ha partecipato a un concorso non troppo
242
2016
con le tette premute, a culetto di bambino, che
243
2016
in francese da lasciarci a bocca aperta. L’abbiamo
244
2016
Restò per un attimo a fissare il vuoto. «Io
245
2016
perderci la testa. Andavo a prenderla in macchina a
246
2016
a prenderla in macchina a casa e la riaccompagnavo
247
2016
una trasmissione e va a Roma. Gilla sembrava uno
248
2016
lui l’ha chiamata a Roma, lei l’ha
249
2016
stupidaggine. Qui eravamo riusciti a farla proporre per un
250
2016
contratti li centellinano, sono a vita e con pensioni
251
2016
nel cestino per correre a Roma in una trasmissione
252
2016
che preferiva così. Valle a capire le donne…» ¶ «E
253
2016
mani le cose andassero a rotoli. Purtroppo con cattiveria
254
2016
molta invidia qui cominciava a girare la voce che
255
2016
fosse sfigata… da qui a dire che portava sfiga
256
2016
volta mi ha invitato a casa sua a colazione
257
2016
invitato a casa sua a colazione…» ¶ «Ti presento mia
258
2016
Almeno Egidio vuole bene a mia madre e a
259
2016
a mia madre e a me. E poi tutti
260
2016
sposava con un’altra a Palermo. Gilla non ha
261
2016
se n’era tornato a casa sua. A Gilla
262
2016
tornato a casa sua. A Gilla resta la madre
263
2016
Qui stanno andando tutti a pranzo». ¶ «Posso invitarla?» ¶ «Certo
264
2016
con una caprese, stettero a lungo in silenzio. Poi
265
2016
lungo in silenzio. Poi a poco a poco il
266
2016
silenzio. Poi a poco a poco il locale cominciò
267
2016
poco il locale cominciò a vuotarsi, il brusio delle
268
2016
il brusio delle voci a diminuire: finché arrivò il
269
2016
chiedo se fossi riuscita a starle vicino…» ¶ «Non si
270
2016
pagine in quella ricerca a un tratto si fermò
271
2016
lì all’angolo, davanti a una casa molto bella
272
2016
zona?» ¶ «Sì, sono stato a Milano diversi anni». ¶ «Bene
273
2016
diversi anni». ¶ «Bene, davanti a una casa molto bella
274
2016
pianto. Mi avevano insegnato a controllare i miei sentimenti
275
2016
che storia… Volevi bene a tuo padre?» ¶ «Lo adoravo
276
2016
famiglia così ti aiuta a crescere…» ¶ «E allora io
277
2016
possibile, ma l’aiuti a uscirne… io so che
278
2016
piccolo con un soffitto a volta interamente decorato con
279
2016
doppia vetrata dava evidenza a una portineria dal gusto
280
2016
il giardino e conduceva a due porte chiuse e
281
2016
testimoniato che è tornata a casa alle cinque e
282
2016
la convivente è tornata a casa alle cinque e
283
2016
confermato la portinaia». ¶ «Come a dire che non ha
284
2016
portinaia ha confermato». ¶ «E a lei sembra normale? Torna
285
2016
lei sembra normale? Torna a casa, sa che in
286
2016
è presso una sorella a Como, le darò dati
287
2016
raccontare questa favola anche a me». ¶ Erano intanto entrati
288
2016
contro una spessa tenda a fiorami che copriva l
289
2016
da lei… certo che a guardarla come è oggi
290
2016
non aveva mai imparato a bussare. ¶ «Cosa capita?» domandò
291
2016
sulle ginocchia Alice. ¶ «Andiamo a giocare dal nonno…» ¶ «Ma
292
2016
broncio. «Vi fermate lì a cena?» ¶ «No, i bambini
293
2016
anzi, domani dovrò andare a Roma e poi a
294
2016
a Roma e poi a Milano, alla Rai. Starò
295
2016
giorni?» ¶ «Una decina. Andrò a vedere dove viveva, chi
296
2016
papà, ci vediamo stasera a cena, non fare tardi
297
2016
Gilardi restò un attimo a fissare la porta che
298
2016
foto? Come si riesce a immaginare che una così
299
2016
prendere una pistola, andare a trovarlo e, dopo averlo
300
2016
calmino un po’, accidenti a loro». ¶ Quattro ¶ Ettore Perrini
301
2016
non gli avesse inviato a riceverlo un giovanotto in
302
2016
nome, che non riuscì a leggere. ¶ «Deve dare un
303
2016
Quinto piano. Lì verrà a riceverla un incaricato del
304
2016
se fosse stato sorpreso a guardare qualcosa che non
305
2016
prese posto di fronte a lui, voltando le spalle
306
2016
spalle alla porta e a un arco laterale che
307
2016
aveva superato un concorso a Milano e le prime
308
2016
si è fatto trasferire a Roma e l’ha
309
2016
era brava, ma io a quel tempo la frequentavo
310
2016
altro. ¶ Corridoi, una scala a scendere, altri corridoi. «Siamo
311
2016
è avvocato, vero? Andiamo a berci un caffè, intanto
312
2016
è fatta venire qui a Roma e l’ha
313
2016
se n’è tornata a Milano. Qualche trasmissione, poi
314
2016
non le piace». ¶ «E a chi piace uno così
315
2016
piace uno così? Solo a Gilla». ¶ «Com’era?» ¶ «Gilla
316
2016
che l’ha rimandata a casa ha riconosciuto la
317
2016
suoi genitori?» ¶ «No, mai. A Milano viveva con sua
318
2016
stata qui tornava spesso a trovarla, sua madre si
319
2016
Alta Savoia ma nato a Genova. E sapeva che
320
2016
della sua accompagnatrice. ¶ «Andiamo a prendere i filmati, saranno
321
2016
viveva in America… Vacci a capire. Credo davvero che
322
2016
quello che aveva detto a noi». ¶ Sempre rimanendo sulla
323
2016
conosciuta. Ciao, grazie». Diede a Gilardi i dvd e
324
2016
Rai di corso Sempione, a Milano, era l’opposto
325
2016
vestita in modo appropriato a una dirigente spesso a
326
2016
a una dirigente spesso a contatto con il pubblico
327
2016
due finestre, il divano a cubi di pelle marrone
328
2016
dal bar, grazie». ¶ Rispondendo a un campanello che Gilardi
329
2016
Mi trovo di fronte a una donna che non
330
2016
e aveva iniziato subito a lavorare, piccole cose, ma
331
2016
dal mio. Ho cominciato a seguirla quando è arrivato
332
2016
progetto, si è trasferito a Roma. Saprà…» ¶ «Della bambina
333
2016
Ecco, lei è andata a Roma e io sono
334
2016
gli aveva dato Tania, a Roma: era lo stesso
335
2016
di grisaglia e camicia a righine sottili blu e
336
2016
Qualcosa che possa aiutarmi a capire che donna fosse
337
2016
i bambini erano già a letto e dormivano. ¶ Accese
338
2016
traslocato». ¶ «Traslocato, dove?» ¶ «Be’, a casa dell’avvocato suo
339
2016
suo padre. Sono andati a stare lì… Ma che
340
2016
del caffè, domattina vado a sentire. Tornatene a letto
341
2016
vado a sentire. Tornatene a letto, va’…» ¶ «Una cosa
342
2016
genitori, siete stati ospiti a casa nostra. Io lavoro
343
2016
Come stai?» ¶ Gilardi pensava a una visita di cortesia
344
2016
che l’aveva messo a fuoco, era rimasto com
345
2016
E Giancarlo Rinaldi riuscì a sorridere. «No, purtroppo non
346
2016
carattere. Lavorava con me a Roma e poi è
347
2016
e poi è tornata a Milano, dove aveva iniziato
348
2016
proprio quando non riuscivano a trovare nessun altro. Io
349
2016
Perché quando lei lavorava a Roma… insomma, abbiamo avuto
350
2016
io ho sempre pensato a lei, anche economicamente. Le
351
2016
ho portata con me a Roma. Adesso Carolina è
352
2016
perché io, e perché a Napoli?» ¶ «Sì, certo, scusa
353
2016
Napoli?» ¶ «Sì, certo, scusa. A Napoli perché dopo le
354
2016
che ci siamo ritrovati a Napoli. Perché tu. Perché
355
2016
non sia stata lei a uccidere suo padre. Dobbiamo
356
2016
ginocchia, la pistola riconducibile a lei… Io apprezzo la
357
2016
era alzato. Gli sorrise. «A me piacciono le sfide
358
2016
tu vai di là a lasciare i recapiti e
359
2016
esserci utile, io vado a conoscere tua figlia». ¶ «Tu
360
2016
Aurora, Gilardi arrivò davanti a quello che continuavano a
361
2016
a quello che continuavano a definire il salotto d
362
2016
la bimba stavano davanti a una tv che proiettava
363
2016
La bimba si voltò a guardarlo. Prima seria, quasi
364
2016
essere stata interrotta. Poi, a poco a poco, spianando
365
2016
interrotta. Poi, a poco a poco, spianando il faccino
366
2016
poco, spianando il faccino a un sorriso. ¶ «Lei è
367
2016
la tua mamma?» Restò a fissarla, sorpreso di capire
368
2016
non avrebbe mai consentito a farla deporre. Si cresce
369
2016
concluse. ¶ Bene, dieci punti a favore di Giancarlo Rinaldi
370
2016
Non posso…» e scoppiò a piangere. ¶ Intanto era entrato
371
2016
Bene. Ora portiamo Max a conoscere la mamma. Ma
372
2016
la prima volta riuscì a sorridere, mentre metteva la
373
2016
in una stanza che a tutta prima a loro
374
2016
che a tutta prima a loro sembrò una sacrestia
375
2016
in corridoio, Giancarlo Rinaldi a denti stretti domandò a
376
2016
a denti stretti domandò a Gilardi: «Io o tu
377
2016
altri malati, di fronte a una situazione non piacevole
378
2016
clinica». E si rivolse a Laura. ¶ «Sì, avvocato. Domani
379
2016
Mammina, sono qui». Riuscì a trattenere un singhiozzo, e
380
2016
si era inginocchiata davanti a sua madre, che continuava
381
2016
sua madre, che continuava a fissare il cielo, come
382
2016
Giancarlo Rinaldi l’aiutò a sollevarsi. «Vieni, Carolina. Ora
383
2016
debole». ¶ «E come riuscirà a dimostrarlo?» ¶ «Non lo so
384
2016
Molto carina, accidenti… pensi a come è ora, irriconoscibile
385
2016
Poi stasera finalmente torno a Napoli. Domani avremo un
386
2016
i soci… Dovrebbe arrivare a momenti». ¶ «Non la trattengo
387
2016
dritto, i capelli spazzolati a onde mosse di un
388
2016
chiese Gilardi alla ragazza. ¶ «A me?» Lo guardò in
389
2016
emerso qualcosa di grave a suo carico?» ¶ «Ma no
390
2016
avvocato. No… era inadatto a quel ruolo. E che
391
2016
Lei potrebbe essere persona a conoscenza di alcuni fatti
392
2016
direttore della vostra fabbrica a Milano. Questo è importante
393
2016
Questi» disse, sfidandolo. E a Gilardi sembrò che stesse
394
2016
lasciò neppure finire. «Ero a Baltimora a un convegno
395
2016
finire. «Ero a Baltimora a un convegno di settore
396
2016
giornata». Baciò la mano a Margaret e le sorrise
397
2016
si sedette di fronte a Santino, a bassa voce
398
2016
di fronte a Santino, a bassa voce gli domandò
399
2016
generoso, poi lo passi a me». ¶ «Sì, ho capito
400
2016
Intanto se davvero era a Baltimora il dodici agosto
401
2016
venuto in qualche modo a conoscenza della faccenda e
402
2016
e nevrotico… Ma fino a che punto? Fino a
403
2016
a che punto? Fino a che punto ha saputo
404
2016
essendo sua figlia, fino a che punto…» ¶ «No, dai
405
2016
in questa faccenda, che a me sembra fin troppo
406
2016
e lampante. Voglio riuscire a convincermi. Per ora…» E
407
2016
Amanda Scotti era davvero a Baltimora. Allora, se la
408
2016
notizie». E finalmente riuscì a sorridere, mettendogli una mano
409
2016
Prima di sera ricomincerà a piovere. Lei quando parte
410
2016
Per qualsiasi cosa rivolgiti a Laura Licasi». ¶ «E lei
411
2016
Venticinque ¶ Noemi Corradini ¶ Arrivarono a Ravenna che mancava ancora
412
2016
Guiccioli per rendere omaggio a Giuseppe Garibaldi, facciamo una
413
2016
Garibaldi, facciamo una visita a Galla Placidia o, meglio
414
2016
meglio ancora, una riverenza a Teodora e Giustiniano?» chiese
415
2016
via, sarebbero comunque risaliti a lei». ¶ «Sì, ma se
416
2016
non l’avrebbe avuta a portata di mano in
417
2016
in casa del padre. A volte, un gesto…» ¶ «Qual
418
2016
e mi stavi invitando a pranzo…» ¶ «Ero affascinante?» ¶ «Molto
419
2016
pochi capelli molto grigi a coronare un viso paffuto
420
2016
bello. Sguardo sfuggente, naso a patatina, bocca piccola e
421
2016
da voi?» ¶ «Lo chieda a loro, non sapevamo niente
422
2016
finalmente, si misero tutti a sedere e zia Noemi
423
2016
contadino. Insomma, ancora riusciamo a mangiare senza avvelenarci». ¶ «Buono
424
2016
mio lavoro e chiedo a sua moglie…» ¶ «Sì, tanto
425
2016
sembrava rimpicciolirsi nella poltrona a ogni frase del marito
426
2016
di questa storia? Aiutarci a capire perché la madre
427
2016
noi si fosse divertito a mischiare le carte. Io
428
2016
anche di carattere…» Riuscì a fare un verso che
429
2016
diceva mia madre? Che ’a chiù granni era ’a
430
2016
a chiù granni era ’a chiù ’ntelligenti, ’a picciridda
431
2016
era ’a chiù ’ntelligenti, ’a picciridda, che ero io
432
2016
e chidda di mezzo ’a chiù scunchiuruta. Avete capito
433
2016
in saldo. «Ti porto a cena in uno dei
434
2016
più belli di Milano, a Brera, la zona della
435
2016
dico che il ritorno a Napoli cambierà molto le
436
2016
Che mentre io andrò a dormire a casa mia
437
2016
io andrò a dormire a casa mia, nel letto
438
2016
mia moglie, lei andrà a dormire da sola in
439
2016
in un albergo. Che a Napoli ci sono i
440
2016
non conosco, in mezzo a gente, uomini, che la
441
2016
di non rispondere?» Tornò a essere serio, perché stava
442
2016
cercando di spiegare, anche a se stesso e forse
443
2016
improvviso ed è riuscita a farmi ridere. Quando è
444
2016
diventata famosa, ha davanti a sé una carriera splendida
445
2016
di un bar. Davanti a lei Olga allungò la
446
2016
donna, molto truccata, vestita a fasce di colori contrastanti
447
2016
gettò uno sguardo frettoloso a Gilardi. ¶ «Non è tuo
448
2016
una situazione si risolve a tua insaputa». ¶ «Finalmente sarà
449
2016
le carte, le dispose a raggiera, ne scoprì alcune
450
2016
lu’… Che la lassa a ca’ el cervel ’na
451
2016
con la mano, come a cacciare un cattivo pensiero
452
2016
Vorrei vedere quanto incassa a fine giornata. Esentasse». ¶ «Lo
453
2016
che saresti andato lì a parare… Hai capito che
454
2016
cosa ti ha detto?» ¶ «A me e a tutti
455
2016
detto?» ¶ «A me e a tutti quelli prima e
456
2016
di me? Di lasciare a casa il cervello… Non
457
2016
è difficile da dire a un uomo». ¶ «Perché, le
458
2016
altro, da una canzone a un concerto, da un
459
2016
concerto, da un Picasso a un Botero… Da un
460
2016
un giorno di scuola a un primo bacio. Dalle
461
2016
da posizioni diverse e a volte inconciliabili. Ridendo di
462
2016
orsacchiotto che avevano vinto a un tirassegno in quella
463
2016
un Lupo Alberto stampato a colori sul petto. ¶ «Vieni
464
2016
ho calcolato che arriveremo a Napoli tardi. Magari, se
465
2016
se vuoi, possiamo cenare a Roma». ¶ «Possiamo deciderlo domani
466
2016
mattino seguente Gilardi telefonò a Santino D’Urso, che
467
2016
quando lui era commissario a Trissera. Non lo vedeva
468
2016
lo vedeva dal processo a Ermeline Sarli, e ora
469
2016
Con grande piacere. È a Milano per la faccenda
470
2016
rispose Santino ridendo. «E a casa?» ¶ «Bene, grazie». ¶ Scelsero
471
2016
Sempre così!» rise Gilardi. «A casa non mi sognerei
472
2016
e poco altro. Sa a chi ripenso qualche volta
473
2016
chi ripenso qualche volta? A Ermeline… se la ricorda
474
2016
impegnato con lei». ¶ «Certo. A che punto è?» ¶ «Potrei
475
2016
Potrei risponderti che sono a un punto morto, ma
476
2016
non è vero. Comincio a sommare piccoli indizi… Nessuno
477
2016
usare un tono indifferente. A Santino non avrebbe detto
478
2016
Oggi manderà un furgone a prelevare le cose di
479
2016
nel pomeriggio andiamo insieme a Ravenna a rintracciare una
480
2016
andiamo insieme a Ravenna a rintracciare una zia materna
481
2016
che ne so? Invece a un tratto capita tutto
482
2016
guardando perché eravamo qui a litigare su quella scema
483
2016
macchina, magari non serve a niente, ma adesso la
484
2016
Sono venuti anche qua a chiederci, ma non sapevamo
485
2016
se lei dà retta a quella lì, non tira
486
2016
che cosa gliela chiuderei, a quella…» intervenne l’amico
487
2016
una domanda, signorina…» ¶ «Sì, a quella lì». ¶ «E taci
488
2016
barone? Doveva arrivare giusto a quell’ora». ¶ «No…» Scosse
489
2016
un numero dove rintracciarla. A parte che qui la
490
2016
che si era dichiarata a conoscenza di un fatto
491
2016
Bianca. Bianca Repossi, nata a Milano». ¶ «Signorina Repossi, poiché
492
2016
abbia perso del lavoro a causa mia, posso permettermi
493
2016
reggiseno. ¶ «Venga». E rivolto a quelli che erano rimasti
494
2016
Bea. Dio mio, perché?» ¶ A quel punto dovette girarsi
495
2016
petto di Gilardi, aggrappata a lui, si concesse finalmente
496
2016
nascosta da un tendone a tutta parete. ¶ «Posso toccare
497
2016
volevo ringraziarla tanto. Davanti a quelli lì… Se vuole
498
2016
quello che ha detto a noi. Ci è stata
499
2016
spalle e si avviò a passo svelto verso quello
500
2016
perle al collo. Sorriso a labbra tirate, capelli acconciati