parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «a»

nautoretestoannoconcordanza
1
1796
ed inarcò le ciglia. ¶ A Toto giunse alfin, ch
2
1796
l’avvenir, di tutto ¶ a rendergli ogni giorno un
3
1796
favori di Catuna, ¶ che a’ drudi suoi non nega
4
1796
allor la società profana, ¶ a prattiche divote si converse
5
1796
amorosi guai, ¶ far prodezze a bizzeffe e finir poi
6
1796
e da corrier portossi a Caracora. ¶ Qui, poiché consegnato
7
1796
umano ¶ e gli porse a baciar l’invitta mano
8
1796
fea l’occhio dolce a Galatea, ¶ mentre i satiri
9
1796
tutto di Toctabei concorse a fare ¶ più strepitosa e
10
1796
vostri: ¶ facil s’apre a gran sorte a ognun
11
1796
apre a gran sorte a ognun la strada ¶ purché
12
1796
Toto ¶ arse Catuna e a’ suoi piaceri il tenne
13
1796
ognor nell’auge immoto ¶ a sciorsi dai grand’obblighi
14
1796
nuovo ardore; ¶ pronto alimento a quel desir provede. ¶ E
15
1796
ed egli, in mezzo a incestuosa tresca, ¶ alli stravizzi
16
1796
che Tommaso ella potesse ¶ a’ suoi servigi aver, fu
17
1796
e come in scopo a tutti i guardi esposto
18
1796
la novità ¶ e incominciò a parlarsene in città. ¶ In
19
1796
dottor medico-fisico ¶ andò a viaggiar negli stranieri Stati
20
1796
tolto dall’anticamere divenne ¶ a un tratto brigadiere o
21
1796
gravi cure e intorno a lui ¶ le gemme in
22
1796
e basso: ¶ da superbia a viltade è un breve
23
1796
e tarda ¶ spingono indietro a colpi d’alabarda. ¶ Con
24
1796
fervean guerre e tumulti ¶ a cagion di due Can
25
1796
miser tutto il paese a ferro e a foco
26
1796
paese a ferro e a foco, ¶ giusta il costume
27
1796
quegl’infelici ¶ di mandar a Catuna i deputati, ¶ per
28
1796
d’inviati e ambasciatori ¶ a rendere gli omaggi a
29
1796
a rendere gli omaggi a Turachina. ¶ Cangiaron le lor
30
1796
di prece ¶ felli innanzi a Catuna genuflettere, ¶ e con
31
1796
dell’ambasciata. ¶ Poscia persone a tal uffizio elette ¶ scrisser
32
1796
stranier paesi, ¶ e gloria a Turachina e onor sen
33
1796
al tempo di Catuna, a parlar giusto, ¶ erasi un
34
1796
Catuna erasi resa, ove a segreta ¶ mensa s’assise
35
1796
mai sott’altro aspetto a me s’offrio ¶ il
36
1796
suo mi giova. ¶ Ma a te, mio dolce amico
37
1796
veglia il credito mio a sostenere: ¶ che sostenendo me
38
1796
e allo straniero ¶ e a me di grande e
39
1796
fur dagli amanti, e a me del tutto è
40
1796
un segreto passaggio eravi a caso ¶ fra quel di
41
1796
manto acheo: ¶ pomposamente vennero a mostrarse ¶ d’Arianna in
42
1796
di brillanti ¶ da capo a piè gli inverecondi amanti
43
1796
loggia ¶ e miran come a un cenno arda ed
44
1796
or di conchiglia. ¶ Ecco a un tratto cangiar la
45
1796
armonia Catuna attedia ¶ e a lei la fantasia turba
46
1796
distinto loco. ¶ Venian tutti a vederli in circuito, ¶ e
47
1796
un poco ¶ correagli intorno a corteggiarlo in folla ¶ l
48
1796
festa, ¶ come potette avvicinarsi a lui ¶ con detti tai
49
1796
scrupoli ha deposto. ¶ Or a colei che vien pensosa
50
1796
volgi i sguardi tuoi, ¶ a cui traversa il sen
51
1796
nell’intralciata scuola. ¶ Giovò a Catuna coi maneggi suoi
52
1796
per timor le chiappe ¶ a entrambe intanto facean lappe
53
1796
mostrarti, ¶ lasciva e ricca. A lei se vai straniere
54
1796
il campo cede, ¶ e a’ loro amor facilità concede
55
1796
traccia; ¶ ve’ la turba a caval, che pazzamente ¶ corre
56
1796
e il precede e a nessun guarda in faccia
57
1796
nido! ¶ Sul tuo capo a cader perché più tarda
58
1796
pensier si tenne. ¶ Tommaso, a quel tacer misterioso, ¶ la
59
1796
titoli ed onori ¶ e a Tommaso dà quel di
60
1796
festa il dì corona. ¶ A vero dire, o donne
61
1796
Continuate dunque, in cortesia, ¶ a dar d’attenzion costanti
62
1796
ch’io narrai tenetevi a memoria ¶ e non perdete
63
1796
vedute cose ¶ tutte pareano a lui meravigliose. ¶ Finito intanto
64
1796
lui meravigliose. ¶ Finito intanto a corte il desinare, ¶ Batù
65
1796
sui; ¶ e fattosi Tommaso a sé chiamare, ¶ «Di te
66
1796
Toto or ti chiede a me: so ch’ei
67
1796
tua. Vanne: ti cedo a lui». ¶ E per memoria
68
1796
venne ¶ e tutta Europa a conquistar s’accinse. ¶ E
69
1796
fu del prete Ianni. ¶ A Batù fe’ Tommaso un
70
1796
stile orientale; ¶ poscia andossene a Toto in sul momento
71
1796
mai vuol dire? ¶ Stiamo a veder ove s’andrà
72
1796
veder ove s’andrà a finire...» ¶ Toto intanto ei
73
1796
la voluttà raffina; ¶ sacro a Venere è il loco
74
1796
è il loco, e a quel remoto ¶ recesso mai
75
1796
permesso sol l’adito a Toto. ¶ Questi li bagni
76
1796
Turachina: ¶ né mai simili a questi, a parlar serio
77
1796
mai simili a questi, a parlar serio, ¶ Capri voluttuosa
78
1796
serio, ¶ Capri voluttuosa offrì a Tiberio. ¶ Cristalli nitidissimi e
79
1796
vorrebbe Amore istesso. ¶ Toto a Tommaso allor fece un
80
1796
investigar non voglio. ¶ Indi a Tommaso consegnollo e disse
81
1796
e disse: ¶ «Va, porta a Turachina questo foglio ¶ e
82
1796
quest’Impero, ¶ che solo a Toto debitor ne sei
83
1796
di Siven la profezia, ¶ a cui conformi son gli
84
1796
ognor si tiene ¶ ed a nuovo piacer sempre la
85
1796
venutagli costei, ¶ introdusse Tommaso a Turachina, ¶ che il ricevé
86
1796
quei scarabocchi ¶ facea spesso a Turfana un cotal atto
87
1796
per la risposta». ¶ Turfana, a cui tal cura ella
88
1796
Ed egli in breve a lei, meglio che seppe
89
1796
Tommaso, in siffatte occasioni, ¶ a vero dir non era
90
1796
e di sproni; ¶ onde a colei mostrò quanto divario
91
1796
farò la cerimonia nota. ¶ A Catuna baciar la man
92
1796
tu ancor lo stesso a lei; ¶ e se la
93
1796
e maestà». ¶ Poi, tornati a Catuna, un tal ghignetto
94
1796
fu di lui contenta a segno ¶ che atleta incomparabil
95
1796
il dio di Delo ¶ a illuminar l’europeo paese
96
1796
incredibil caso ¶ tutto sembrava a lui sogno e deliro
97
1796
piuma e non avvezza ¶ a trarre alla virtù gli
98
1796
ma color che danno ¶ a ogni oggetto il valor
99
1796
lode ¶ il vero merto a ravvisar s’apprese! ¶ D
100
1796
merca». ¶ Giunsero, in mezzo a tai ragionamenti, ¶ presso un
101
1796
e importa assai che a recitar commedia ¶ istrutte sieno
102
1796
commedia ¶ istrutte sieno e a declamar tragedia. ¶ Nei diversi
103
1796
nei dialetti ¶ deggiono inoltre a ciò rendersi esperte, ¶ onde
104
1796
l’animo è distratto ¶ a ciascuno di quelli è
105
1796
si rivolge la cura a lei sol una: ¶ ella
106
1796
se non che unite ¶ a tartaro marito irne in
107
1796
del nome? ¶ Che importa a me, se dominar si
108
1796
E infin che importa a me, se la Sovrana
109
1796
l’opre dell’arte, a parlar chiaro, ¶ ovunque andrai
110
1796
di peggio. ¶ E miste a truppe gian per que
111
1796
acciò intatto ti serbi a più alte imprese». ¶ E
112
1796
ti dirò quel che a dir mi resta ancora
113
1796
tutta. ¶ Quei che rendonsi a femmine primarie, ¶ che cortesie
114
1796
dispotiche maniere imperiose, ¶ e a chiari segni, o in
115
1796
scuole di Cus o a corte avvezza, ¶ che coi
116
1796
più eleganti ¶ i primi a dispiegar mode straniere; ¶ che
117
1796
miri ben da capo a piedi, ¶ s’acconcin pur
118
1796
che qualor si solleva a degni oggetti ¶ fonte è
119
1796
agli onest’occhi. ¶ Ma a un tratto poi sottraggono
120
1796
gelosi, ¶ strappan di dosso a lor quei doni istessi
121
1796
con femmina volgar, compera a prezzo; ¶ ma anche per
122
1796
al debil sesso – ¶ ignude a infame e pubblico castigo
123
1796
quella moltitudine di cocchi?» ¶ A cui Siven rispose: «È
124
1796
ella v’intervien, che a suoni, a canti ¶ e
125
1796
intervien, che a suoni, a canti ¶ e a metro
126
1796
suoni, a canti ¶ e a metro teatral piacer non
127
1796
e sacca e ceste a mucchi e botti e
128
1796
governati; ¶ e in quanto a ciò non dicon poi
129
1796
troppo sentir la tirannia». ¶ «A tal punto il discorso
130
1796
Ciò che s’oppose a’ vasti suoi pensieri ¶ combatté
131
1796
primi semi. ¶ Ma poiché a ingegno uman posto è
132
1796
con lor non valse a farli andar più oltre
133
1796
ampio Impero mogol basta a se stesso, ¶ che nella
134
1796
barche ¶ perir io vidi a ciel sereno e scarche
135
1796
ingegno e di destrezza, a un tratto viene ¶ dal
136
1796
anche dovessi ir sempre a piè, perbacco, ¶ in naviglio
137
1796
dall’esteso traffico deriva. ¶ A vender sol limita i
138
1796
suoi commerci, ¶ né imprende a estrarre ed introdur le
139
1796
s’hai con esso a negoziar, ti tocca ¶ startene
140
1796
ed aver l’occhio a’ mochi: ¶ se accoccartela puote
141
1796
sta di casa. ¶ Bada a chi affidi i capitali
142
1796
hai, ¶ se creditor trarlo a ragion non puoi. ¶ Gli
143
1796
che due donzelle assise a fronte avea. ¶ Siveno allor
144
1796
sposolla e dichiarossi averla a grado ¶ più che la
145
1796
come esasperate e disdegnose ¶ a sì presuntuoso ardir sarete
146
1796
l’anime squadro, ¶ dando a ciascun di lor suo
147
1796
non piega ¶ e discender a indegno ossequio nega. ¶ E
148
1796
ingannarti egli ha deciso, ¶ a lui le più malvage
149
1796
costan pena; e se a lui torni il conto
150
1796
quei pochi io parlo a cui di colti ¶ vanto
151
1796
gli agi tuttor vissero a corte, ¶ o paesi osservar
152
1796
donne da lontan venute ¶ a tentar sorte e di
153
1796
maniere e i sentimenti ¶ a chi ispirolli ognor convenienti
154
1796
il malvagio, e incontro a lui ¶ m’udirai scagliar
155
1796
pei principal quartieri ¶ andaro a passeggiar della città. ¶ Vider
156
1796
e sfigurate l’arti?» ¶ A cui Siven rispose: «Allor
157
1796
S’abbandonaro i Grandi a chi si porse ¶ ai
158
1796
contadin fu allor costretto, ¶ a forza di bastone e
159
1796
bastone e di staffile, ¶ a divenir scultore ed architetto
160
1796
delle dorate, fulgide carrozze, ¶ a cui con funi, per
161
1796
o bue, ¶ egual numero a ognun non si permette
162
1796
destinata è di Palla a esser dimora, ¶ poiché la
163
1796
dal fango è sorto a gran splendore, ¶ che non
164
1796
splendore, ¶ che non apprese a scriver mai né a
165
1796
a scriver mai né a leggere, ¶ questi illustri licei
166
1796
illustri licei fu scelto a reggere. ¶ Patuf s’appella
167
1796
e il ricco stato, a cui salir non hai
168
1796
visto altr’uom forse, a’ merti suoi non debbe
169
1796
non ne concedi, ¶ ma a’ fisici stranier, che qui
170
1796
non manca ¶ di pregarlo a onorar la dotta panca
171
1796
concette idee ¶ in mezzo a filosofica famiglia ¶ che, al
172
1796
che in suolo ingrato a un tempo spunta e
173
1796
pennel, squadra, scarpel, compasso a terra ¶ getta, cinge la
174
1796
talor Catuna il manda a proprie spese ¶ fuori di
175
1796
d’arabo autor, che a prezzo esalta e loda
176
1796
moda. ¶ Se l’occhio a riguardar lungi si tiene
177
1796
supplizio universal. Sovente ¶ persino a mille colpi è il
178
1796
de’ colpi era compito. ¶ A pietà Turachina alfin si
179
1796
agghiaccia, intirizzisce e langue, ¶ a travaglio inuman lungi si
180
1796
E poi grandioso elogio a me si faccia ¶ d
181
1796
naso e nella faccia ¶ a perir vanno in cavernosi
182
1796
ove gli ebbri bonzi a terra il muso ¶ batteano
183
1796
il muso ¶ batteano avanti a certi simulacri, ¶ e vidervi
184
1796
anniversario ¶ viene, o solenni a celebrar dì festi. ¶ E
185
1796
superstizioso ed ignorante ¶ e a pratiche più addetto e
186
1796
pratiche più addetto e a culto esterno, ¶ ammira la
187
1796
ben che, se fosse a suo pro, ¶ la farebbe
188
1796
involti ¶ videro, e appresso a lor correr ragazzi. ¶ «Quelli
189
1796
né mai negherò lode a chi si debbe. ¶ Sicché
190
1796
si debbe. ¶ Sicché volle a color darne l’idea
191
1796
grand’opra volea, ¶ e a tal effetto avendo insiem
192
1796
non toglie la gloria a chi l’imprese. ¶ Vero
193
1796
favore, ¶ Cuslucco in breve a screditar pervenne ¶ tacciandolo di
194
1796
gli oppose. ¶ Quei che a servirsi astretto è da
195
1796
podagra ¶ d’indica canna a sostenersi in piedi, ¶ e
196
1796
e applaude ¶ e spande a tempo omaggi, incensi e
197
1796
l’inimico in faccia a lui ¶ fuggì vigliacco ognor
198
1796
benché duce e ministro a cui ¶ ambizion cotanta e
199
1796
allor, più non badando a quello, ¶ volgonsi tutti al
200
1796
giunto, ¶ sta sull’occaso a tramontar vicino. ¶ Togli alle
201
1796
favor l’ha reso a segno ¶ che dell’impiego
202
1796
e di statura ¶ inferiore a Toto ed a Cuslucco
203
1796
inferiore a Toto ed a Cuslucco, ¶ che per la
204
1796
di Nabucco, ¶ pur piacque a lei l’aspetto e
205
1796
sol l’accenne, ¶ che a fartene il crudel racconto
206
1796
regolarmente ¶ d’amante ella a cangiar s’accostumò. ¶ Come
207
1796
s’accorge. ¶ Di farti a lei veder solo si
208
1796
uso, ¶ sapresti che altri a cotal grado ascese ¶ men
209
1796
e grasso ¶ per mezzo a moltitudine infinita. ¶ Paffuti alabardier
210
1796
sala. ¶ Ciascun si prostra a lei, ciascun s’inchina
211
1796
s’ingentilisce in faccia a Turachina. ¶ Mostra ella un
212
1796
lo spinse avante. ¶ Catuna, a moto tal volta a
213
1796
a moto tal volta a Tommaso, ¶ da capo lo
214
1796
uom d’importanza. ¶ E a Toto, che in seguirla
215
1796
giusta le sue predizioni, ¶ a Tommaso dicea: «Tirato è
216
1796
appartamenti poi ¶ ritirossi Catuna a riposare, ¶ e andossene ciascun
217
1796
fu ritenuto in corte a desinare, ¶ onde in partir
218
1796
greco ¶ invitò l’aiutante a pranzar seco. ¶ In una
219
1796
quanta cura ¶ il mondo a quest’Impero ha il
220
1796
formai sicuro e certo». ¶ A cui Siven: «L’aspetto
221
1796
piede: ¶ cieco favor, che a quei che men la
222
1796
parole, ¶ «Deh» soggiungea «Poiché a saper m’invogli, ¶ tutto
223
1796
che sai le cose a fondo, ¶ se il tuo
224
1796
Ed io» Siven rispose «A te rispondo ¶ che se
225
1796
non l’apprezza, ¶ mentre a perir l’ignaro e
226
1796
il militar mestiero, ¶ tutto a por d’ogn’intorno
227
1796
por d’ogn’intorno a ferro e a foco
228
1796
intorno a ferro e a foco ¶ e usar le
229
1796
magnanimo desire ¶ gli animi a grandi imprese, o spron
230
1796
marzial fragore ¶ già disposti a nascondersi e a fuggire
231
1796
disposti a nascondersi e a fuggire; ¶ e indegni per
232
1796
chi in lor vece a pugnar vada. ¶ Ma come
233
1796
gli animi sublima, ¶ se a lor rozzi costumi e
234
1796
commission vile, indecente, ¶ portando a dozzinal sgualdrina sozza ¶ a
235
1796
a dozzinal sgualdrina sozza ¶ a nome del signor carta
236
1796
porsi coll’onorifico uniforme ¶ a esercitar vituperoso offizio ¶ o
237
1796
par che s’ostini a prosperar Catuna. ¶ Aggiungi anche
238
1796
marche di gloria entrare a parte ¶ coi sommi duci
239
1796
che dall’ultima Tule a i lidi eoi ¶ di
240
1796
Metelli, ovunque siete, ¶ se a’ giorni nostri e se
241
1796
ed utile fu molto a tutto l’ordine ¶ in
242
1796
non potea ¶ trovar soggetto a Piancarpino eguale, ¶ che fra
243
1796
ma Carpin diè principio a un panegirico ¶ misto d
244
1796
San Pavolo, ¶ e persuaso a divenir cattolico ¶ avria non
245
1796
un matto, ¶ fe’ tosto a sé venir Tommaso, a
246
1796
a sé venir Tommaso, a cui ¶ disse «Deh, tu
247
1796
gli avrei fatto insegnar a parlar meco». ¶ Per ispiegargli
248
1796
pontificio messo ¶ direttamente andasse a espor sua istanza ¶ al
249
1796
s’abbracciaron ripetendo: ¶ «Amico, a rivederci in Caracora!» ¶ Mesto
250
1796
giunge una staffetta ¶ ed a Batù, con affannata lena
251
1796
regno ambizion rodea, ¶ e a Mengo, di Tulai figliuol
252
1796
maggior lo stesso giorno ¶ a gran consiglio i primi
253
1796
primi duci appella, ¶ e a lor, poiché gli fer
254
1796
suol coll’asta, ed a quel cenno ¶ tutti chinar
255
1796
là dal lago Ulano a scoprir viene ¶ la capital
256
1796
sempre lo tenne ¶ e a qual segno di lui
257
1796
solenne, ¶ poiché tenente colonello a un tratto ¶ ed aiutante
258
1796
Giunto il gran duce a Caracora appresso, ¶ l’esercito
259
1796
avvenne io mi riserbo a dire ¶ un’altra volta
260
1796
dire ¶ un’altra volta a chi vorrallo udire. ¶ CANTO
261
1796
fu in quel giorno. ¶ A Tommaso Siven contezza intera
262
1796
al trono intorno; ¶ poscia a mensa ei l’invita
263
1796
forma ¶ del governo mogollo a pien l’informa. ¶ Gonfiami
264
1796
e fin da Como a renderla più bella ¶ venner
265
1796
il gran Gengiscan venne a morire, ¶ per successor si
266
1796
allor, che saria lungo a dire. ¶ La cosa non
267
1796
in braccio. ¶ Correan vilmente a corteggiar uom tale: ¶ di
268
1796
canto ¶ fogli e memorie a fasci, in qua e
269
1796
letto. ¶ Allor s’incurva a lui la turba tutta
270
1796
faccia. ¶ Costui l’Impero a suo capriccio e come
271
1796
più aggrada e giova a lui governa e regge
272
1796
colosso, ¶ allor camparve innanzi a Turachina ¶ con un caftan
273
1796
e di statura; ¶ nudo a metà mostra il nervoso
274
1796
diè nome di portento a ogni azione ¶ e ogni
275
1796
insulsa orazione ¶ il cancelliero, a cui risponder tocca, ¶ lesse
276
1796
indistinta nobiltà mogolla. ¶ Mentre a ciò che seguia con
277
1796
fra la calca spingevasi a vedere, ¶ trovossi presso a
278
1796
a vedere, ¶ trovossi presso a un tal che al
279
1796
non conforme accento ¶ parveli a prima vista un forestiere
280
1796
dunque accetta amico, e a me le cose ¶ ch
281
1796
veggio esponi». E quegli a lui rispose: ¶ «Poiché fondò
282
1796
negli avversi ¶ gli oggetti a valutar m’accostumai, ¶ e
283
1796
Tommaso ho nome, e a te de’ casi miei
284
1796
Quei più si stringe a lui, poi dice: «Io
285
1796
fosca; ¶ ve’ che Catuna a lui sorride e ch
286
1796
e gli affar come a lui piace. ¶ Ve’ quei
287
1796
per norma ¶ e sagrifica a indegna infingardaggine ¶ l’onor
288
1796
ebb’ella e amollo a segno ¶ che fin seco
289
1796
mi vendero al Califfo a caro prezzo. ¶ Là dunque
290
1796
anitre, galline e bestie a corni, ¶ e vacche e
291
1796
becchi, ¶ e ampiamente fornisce a quei contorni ¶ ova, latte
292
1796
colà ¶ andiam l’aurea a goder felicità. ¶ I custodi
293
1796
d’uopo compir domani a notte, ¶ onde misure tai
294
1796
narra ¶ che il partito a pigliar da lei proposto
295
1796
maniera usata ¶ che, essendo a solo a sol, comunemente
296
1796
che, essendo a solo a sol, comunemente ¶ l’amante
297
1796
e divisando i mezzi a parte a parte ¶ per
298
1796
i mezzi a parte a parte ¶ per poter meglio
299
1796
è del gran segreto a parte ¶ ammetter Zigri, il
300
1796
al fiume scenda ¶ e a una tal ora a
301
1796
a una tal ora a un luogo tal gli
302
1796
tal gli attenda. ¶ Indi a raccor gioie e denar
303
1796
le cose esaminar tanto a minuto. ¶ Poiché la lampa
304
1796
sul suo ronzino ¶ ed a menar di spron non
305
1796
ognor per via ¶ volgevansi a guardar dritto e d
306
1796
soggiorno, ¶ si fermar finalmente a un’osteria ¶ ch’era
307
1796
per un messo ¶ mandò a veder come l’affar
308
1796
e sul suo stato a interrogar lui stesso ¶ e
309
1796
i fuggitivi ¶ e prenderli a ogni costo, o morti
310
1796
quei che fur spediti a trattenerli ¶ tornar confusi come
311
1796
potendo sfogar l’ira a bizzeffe ¶ il Soldan contro
312
1796
cotal da non pigliarsi a beffe: ¶ onde casso dal
313
1796
l’artefice – ¶ e andiamo a ritrovar nell’osteria ¶ la
314
1796
e nella stalla intanto, a crepa pancia, ¶ fu fornito
315
1796
e strani avvenimenti, ¶ che a volerli narrar lungo saria
316
1796
volerli narrar lungo saria, ¶ a Teflis arrivar sani e
317
1796
arrivar sani e contenti: ¶ a Teflis, capital della Giorgia
318
1796
sulle sponde del Ciro. A’ suoi parenti ¶ qui Zelmira
319
1796
tutto il bisognevole ¶ cominciaro a montar su pel Caucaso
320
1796
stillar dentro gli antri a gocce a gocce. ¶ Dalle
321
1796
gli antri a gocce a gocce. ¶ Dalle caverne spaventose
322
1796
e parlò da filosofo a Zelmira ¶ e le diceva
323
1796
eccitò l’ira; ¶ e a far ne insegni, tal
324
1796
la grand’oste intorno a lui ¶ per la pianura
325
1796
vasto Impero, e innanzi a lui ¶ tutta l’Asia
326
1796
universal consiglio, ¶ in Oriente a ritornar s’accinse, ¶ e
327
1796
prosapia imperial germoglio, ¶ che a gran destin si serba
328
1796
sul soglio. ¶ Or più a parlar di lui non
329
1796
prigionier ritornar voglio ¶ ed a Batù, che al cavalier
330
1796
non gli nascose. ¶ Piacque a Batù del cavaliero errante
331
1796
novella ¶ di Mengo, e a Scardassal si volse e
332
1796
Gelò l’amante coppia a simil nuova, ¶ ma tacque
333
1796
forse un giorno ¶ farà a Zelmira il canto mio
334
1796
autorità pontificale ¶ dovesse indurlo a farsi far cristiano ¶ e
335
1796
i costumi vari, ¶ onde a molti e diversi personaggi
336
1796
diversi personaggi ¶ fu spedito a trattar di grand’affari
337
1796
di Caracora. ¶ Donne, che a tante qualità palpabili ¶ il
338
1796
recar stragi e stermini ¶ a estranee nazioni, a genti
339
1796
stermini ¶ a estranee nazioni, a genti ignote, ¶ i regi
340
1796
depredar gli altrui. ¶ Univansi a quei bellici apparecchi ¶ non
341
1796
entusiastiche, ¶ ed in truppe a perir correan contenti ¶ sotto
342
1796
tale, ¶ venne anche voglia a un gentiluom d’Irlanda
343
1796
da uno scudiero ¶ andò a imbarcarsi a Corke e
344
1796
scudiero ¶ andò a imbarcarsi a Corke e passò in
345
1796
ma tutti gli altri, a cui non parve buono
346
1796
portaronsi, e Tommaso unissi a questi. ¶ Giunti que’ giovinastri
347
1796
giovinastri in Palestina ¶ cominciarono a far delle insolenze ¶ a
348
1796
a far delle insolenze ¶ a ogni donna, o cristiana
349
1796
cristiana o saracina, ¶ ed a commetter mille violenze ¶ vivendo
350
1796
il destino ¶ fu pari a quel del Dairo al
351
1796
poi sì rari ¶ che, a vero dir, non fossero
352
1796
suoi pari; ¶ ma inoltre a questi, egli n’avea
353
1796
in tutti i pleniluni ¶ a far prego con pompa
354
1796
maestosa e veneranda, ¶ onde a guardarlo impor solea rispetto
355
1796
rispetto, ¶ cosa tanto importante a chi comanda. ¶ Da interprete
356
1796
Maometto ¶ rispondea sulla fede a ogni domanda. ¶ In pubblico
357
1796
per mostrar quel dono a grado avere, ¶ la benedizion
358
1796
la benedizion pontificale ¶ spedì a Sala-Melech per un
359
1796
la maniera ¶ come Tommaso a lei venga una sera
360
1796
ov’era. ¶ Indi scrisse a Tommaso ed indicogli ¶ tutto
361
1796
e lo baciò, ¶ e a farsi far la contrachiave
362
1796
e innamorata molto. ¶ E a Zelmira provò che un
363
1796
eunuco addetto ¶ del luogo a custodir la castità ¶ vecchio
364
1796
età ¶ sotto il peso a soccombere fu astretto, ¶ e
365
1796
di Tommaso ¶ costantemente era a favor disposto, ¶ dimostrar glielo
366
1796
quel caso ¶ e destinollo a rimpiazzar tal posto, ¶ essendo
367
1796
grazia avria ben corrisposto. ¶ A sé lo fe’ venir
368
1796
fede, il tuo zelo, a te vogl’io ¶ la
369
1796
io comando, obbedir dei». ¶ A tacer dunque astretto e
370
1796
tacer dunque astretto e a ritirarsi, ¶ ordinata gli fu
371
1796
l’amputazione. ¶ Incominciò frattanto a divulgarsi ¶ la nuova della
372
1796
della sua promozione ¶ e a farglien complimento e a
373
1796
a farglien complimento e a rallegrarsi ¶ venner le più
374
1796
forte; ¶ ma con riflesso a ogni cristiano analogo ¶ pensò
375
1796
torni il terzo giorno a colui dice, ¶ poiché allora
376
1796
che tutti consecrar vuole a Zelmira ¶ di sua virilità
377
1796
ciel divenne oscuro, ¶ vanne a Zelmira e nell’andar
378
1796
del mal futuro. ¶ Giunto a lei, narra ciò che
379
1796
qualità intellettuali; ¶ mi trovasti a piacerti atto strumento ¶ sol
380
1796
un zif andranno via». ¶ A Zelmira così dicea Tommaso
381
1796
color doleansi, e alfine a stenti ¶ potero a’ spirti
382
1796
alfine a stenti ¶ potero a’ spirti lor la calma
383
1796
lagrime rasciuga ¶ e pensiamo a un’ardita e pronta
384
1796
erranti squadre, ¶ mentre iva a spasso, mi portaron via
385
1796
controverse ¶ arbitra e mediatrice a lor s’offerse. ¶ Scrisse
386
1796
umanità, tutto amicizia; ¶ e a Federigo e ad Innocenzo
387
1796
si fidi, ¶ ch’ella a compor s’impegna i
388
1796
contro di Federigo ivi a far broglio. ¶ Non già
389
1796
far broglio. ¶ Non già a grattarsi stavasi la pancia
390
1796
speme di concordia. ¶ forzarlo a dimandar misericordia; ¶ e far
391
1796
Luigi, ¶ spedigli quella lettera a Parigi. ¶ E quel Re
392
1796
allor prefisse ¶ di mandar a Catuna un’ambasciata, ¶ e
393
1796
anatemi non puollo ¶ se a chiedergli perdon non venga
394
1796
s’intendeva un fico – ¶ a non voler entrar in
395
1796
lor fornito avean tutto a credenza, ¶ mai non toccar
396
1796
vider mai contante; ¶ anzi, a un tratto sparir gli
397
1796
ambasceria grand’ombra dette ¶ a Federigo, e immaginari e
398
1796
staffette spedì sopra staffette ¶ a tutti quanti i principi
399
1796
i principi cristiani, ¶ seco a unirsi invitandoli e ad
400
1796
vento ¶ – come talor vanno a finir le imprese ¶ a
401
1796
a finir le imprese ¶ a cui precede gran preparamento
402
1796
ingegno ¶ e, ognor costante a suo favor, fortuna ¶ felice
403
1796
alti elogi il mondo a lei concesse ¶ e ne
404
1796
imprende version, che valle a voto. ¶ In rustica magion
405
1796
Titol nuovo al ritorno a lei vien dato ¶ per
406
1796
e grato ¶ spargea natura a piene man suoi doni
407
1796
rivolse i suoi pensieri ¶ a prepararsi al gran pellegrinaggio
408
1796
sì chiaro e noto. ¶ A Cutsai la politica e
409
1796
passi, i moti. ¶ Anzi a restarsi anche impegnò Cuslucco
410
1796
lui, che godea starsi a badalucco, ¶ di molto non
411
1796
non fu d’uopo a persuadere, ¶ che non amava
412
1796
assai. ¶ Onde dicea, rivolto a Turachina: ¶ «O quattro e
413
1796
stesso tuon motteggiatore ¶ poscia a Toto dicea: «Se appo
414
1796
increscean scherzi cotali ¶ spesso a Catuna, e ancor rideane
415
1796
giovinezza ¶ Catuna istessa era a soffrirlo avvezza, ¶ che violento
416
1796
spesso in que’ tempi a corteggiarlo gia. ¶ Cuslucco tenne
417
1796
va mai dell’inimico a fronte: ¶ non è al
418
1796
campo buona ¶ ma sempre a novità l’armi ebbe
419
1796
e smisurato: ¶ insieme uniti a sei per sei, diciotto
420
1796
è Catuna ed oltre a quattro dame ¶ dei quattro
421
1796
e pei servigi dietro a due portiere ¶ ivi han
422
1796
conosceane al polso, ¶ risparmiandone a lei l’erubescenza; ¶ ed
423
1796
onori e pensioni. ¶ Fatto a posta parea per quell
424
1796
maggiorduomi e intendenti appresso a quelle ¶ e segretari e
425
1796
ai corvi, ai cani? ¶ A Turachina tai barbarie ignote
426
1796
che il tren marciasse a passi lenti, ¶ mentre le
427
1796
una specie d’osanna a Turachina. ¶ In aperta campagna
428
1796
comitiva, ¶ su cui debbe a Potala esser condotta. ¶ Dal
429
1796
fiume stesso poi mena a Potala; ¶ che per carra
430
1796
chiunque è costretto ir a cavallo ¶ con ogni attenzion
431
1796
poscia, del fiume placido a seconda, ¶ di Potala in
432
1796
anche il Fo vivente, ¶ a cui l’orde calmucche
433
1796
insegnò di portar danari a corte, ¶ ove li fatti
434
1796
compenso ¶ che irsene tosto a ritrovar Tommaso ¶ sapendo ch
435
1796
Tommaso ¶ sapendo ch’era a suo favor propenso, ¶ ed
436
1796
furor di quel tumulto ¶ a gran colpi di pietra
437
1796
la mortal contusione, ¶ tornavagli a baciar la man sacrata
438
1796
cristiana fede ¶ odia chiunque a modo suo non crede
439
1796
impulso d’amistà sincera ¶ a tempo lo sottrasse alla
440
1796
alla ventura, ¶ venian pittori a guazzo, a olio, a
441
1796
venian pittori a guazzo, a olio, a pastello: ¶ ciascun
442
1796
a guazzo, a olio, a pastello: ¶ ciascun Catuna effigiar
443
1796
sciocchi Mogolli eran pagati ¶ a prezzo tal che a
444
1796
a prezzo tal che a noi parria una favola
445
1796
il pennello avvilir poté a tal segno ¶ la man
446
1796
pinger voi non prese a sdegno? ¶ Perciò talun, che
447
1796
testa il beretton gemmato, ¶ a traverso del petto ha
448
1796
la tartara regnante ¶ che a un garzon, di vermiglia
449
1796
la sua ventura andò a cercare, ¶ ma, sendo egli
450
1796
pose, e pare ¶ che a lui Siven l’idea
451
1796
vi si vedea ¶ indosso a cui splendean marche d
452
1796
di scrittori un coro ¶ a gran colpi di piè
453
1796
dalle parti laterali ¶ stavali a riguardar coi cannocchiali. ¶ L
454
1796
finché regnò Catuna, e a chiuse porte ¶ qualche stranier
455
1796
saprei – alfin pervenne ¶ quando a Pechino trasportò la corte
456
1796
strane ¶ ai Mogolli vendero a peso d’oro ¶ e
457
1796
copia ¶ e cara vende a chi se ne incapriccia
458
1796
avventurier la schiatta ¶ va a Caracora per tentar fortuna
459
1796
possenti auspici di Catuna. ¶ A Caracora va quei che
460
1796
alla consorte preparò veleno, ¶ a Caracora il giovine impudico
461
1796
bando espulse abbandonato avieno ¶ a Caracora a far le
462
1796
abbandonato avieno ¶ a Caracora a far le prostitute ¶ sen
463
1796
E quei che diessi a brutti vizi in braccio
464
1796
trasse ¶ tesor nascosto, onde a mannaia o laccio ¶ con
465
1796
reo sottrasse, ¶ van tutti a ricovrarsi a Caracora, ¶ ove
466
1796
van tutti a ricovrarsi a Caracora, ¶ ove sempre il
467
1796
Asia procura ¶ sen corre a scaricarsi in quell’opaca
468
1796
mostra agli amici e a quei che nel mestiere
469
1796
per cosa certa, ¶ e a ciascuna dimanda insulsa e
470
1796
vien da lontano impunemente ¶ a suo piacer finge pastocchie
471
1796
né mai la fama a strombazzar si stanchi. ¶ Per
472
1796
gesta ¶ talor aurea medaglia a lei si conia; ¶ or
473
1796
conquiste, ¶ o invia flotte a proteggere i mercanti ¶ ed
474
1796
benché, il tutto esaminando a fondo, ¶ idee vane, indigeste
475
1796
affar di conseguenza, ¶ e a costo ancor degli interessi
476
1796
Ottai ¶ fruttò il trono a sua moglie, essa adottolla
477
1796
era per allor dissensione ¶ a cagion d’alcun dritto
478
1796
solennissima maniera ¶ in faccia a tutto il mondo imparziale
479
1796
non era ¶ di fare a chi che sia il
480
1796
devastaro ogni confino: ¶ impresa a cui l’imperador Cublai
481
1796
abbordarono, ¶ ove i Mogolli a terra il piè posarono
482
1796
il domino de’ Gepani. ¶ A un tratto allor scese
483
1796
e le sirti, ¶ fe’ a ciaschedun distribuir de’ premi
484
1796
distribuir de’ premi ¶ come a guerrier degni d’allori
485
1796
calamitate ¶ e sempre presso a lei fedel si tenne
486
1796
menti umane ¶ il giudizio a formar delle persone, ¶ massimamente
487
1796
eroe già visse ¶ eguale a quanti fur sotto la
488
1796
scrisse ¶ non ne rimase a noi memoria alcuna; ¶ e
489
1796
che senza lei manca a virtù la gloria ¶ e
490
1796
E s’uom celebre a lei venne talora, ¶ non
491
1796
sovente da lontan confine ¶ a spiegar filosofiche dottrine. ¶ Ma
492
1796
che i presenti. ¶ E a magistero inglorioso addetti ¶ fra
493
1796
patria, ei si rivolse ¶ a Federico imperator secondo, ¶ che
494
1796
morte istrutta, ¶ volle che a ogni poter si comperasse
495
1796
arme ornati ¶ con tasselli a disegno e a fregi
496
1796
tasselli a disegno e a fregi d’oro, ¶ in
497
1796
e di Parnasso; ¶ e a tante e così insulse
498
1796
vate il ciel concesse a pochi. ¶ Tommaso molto amò
499
1796
lor poetici strambotti ¶ veniangli a gara ad offerir, da
500
1796
ozio molle ¶ indivisa compagna, a tempi rotti ¶ per sollazzo