Vittorio Alfieri, Maria Stuarda, 1788

a morte; ¶ macchia eterna ad entrambi... ¶ Lamorre ¶ E che

amor del vero, ¶ dillo ad Arrigo, a cui più

il cui possente aiuto ¶ ad ogni impresa tua t

più che non lice. Ad ogni re son sacri

veder fra breve. ¶ Ormondo ¶ Ad ottener tal pace, ¶ primo

Arrigo ¶ Sì, tel ridico; ad ottener vendetta ¶ de' miei

a mille a mille, ad ogni passo, innanzi ¶ le

volto; ¶ e la regina ad incontrarmi lenta; ¶ e gli

il non veder piegarsi ¶ ad ogni tuo pensier l

Or, che più dico? — ¶ Ad uno ad uno annoverar

più dico? — ¶ Ad uno ad uno annoverar gli oltraggi

suo pensier, mio incarco ¶ ad ogni rischio allor fia

lascia ¶ a guardia sempre. Ad abitar tu quindi, ¶ quasi

di veleni, stassi ¶ presto ad invader, se glien dai

un messaggio, che affidarlo ad altri ¶ non vorria la

mi grido; ¶ tal griderommi ad alta voce ognora. ¶ SCENA

fia dunque ver, che ad ogni costo or vogli

era pria sospetto. ¶ Corro ad Ormondo; e il debil

libertà fia sola ¶ scema ad Arrigo; e nessun menom

s'è pur dianzi ad aspettarvi il giorno, ¶ per

meglio. — Or tosto vanne ¶ ad Arrigo tu stesso: a

più dolce un mezzo ad ottener tuo fine, ¶ di

Lamorre ¶ non ne andava ad Arrigo?... ¶ Botuello ¶ Io nol