Enrico Panzacchi, Raffaello Sanzio da Urbino, 1893
concordanze di «ad»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1893 | lo si paragonava subito ad Atlante; quando per la | ||
2 | 1893 | molto di buona ora ad avere un concetto assai | ||
3 | 1893 | della Vergine comincia veramente ad esprimersi il magistero del | ||
4 | 1893 | una stampa e confrontandolo ad una stampa del quadro | ||
5 | 1893 | non aprire l'adito ad un grossolano errore. ¶ Che | ||
6 | 1893 | d'Urbino egli pervenne ad una estatica comunicazione coll | ||
7 | 1893 | di signorile disinvoltura, destinata ad accompagnare e ornare tutte | ||
8 | 1893 | giovinezza non dà ombra ad alcuno; tutti vogliono bene | ||
9 | 1893 | invece egli si accinge ad assimilare, a fondere, a | ||
10 | 1893 | per un momento anche ad imitatore di Michelangelo. Solamente | ||
11 | 1893 | oratore, il quale parli ad un grandissimo uditorio in | ||
12 | 1893 | della presunzione restauratrice. ¶ Ma ad onta di questo, chi | ||
13 | 1893 | civile e religiosa. Accanto ad ognuna di esse, pure | ||
14 | 1893 | e cercatrice; e principiamo ad amarlo meno. ¶ Per questo | ||
15 | 1893 | a guardare, a studiare, ad ammirare. Interrogato dall'Eckermann | ||
16 | 1893 | sovrano, consacra parole eloquenti ad encomiare la “elevatezza morale | ||
17 | 1893 | pennello che non tenda ad ingentilire il nostro spirito |