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esplorazioni verbali


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Paolo Maspero, Odissea [traduzione da Omero], 1867

concordanze di «ad»

nautoretestoannoconcordanza
1
1867
e il Nume irato ¶ Ad essi del ritorno il
2
1867
si prendean diletto. ¶ Intorno ad essi, araldi e servi
3
1867
su presta ¶ Nave condotto ad Ilo Mermeride, ¶ Per chiedergli
4
1867
adempi. ¶ Quai d'amico ad amico, egli rispose, ¶ E
5
1867
eletto, ¶ Qual si conviene ad ospite sì degno. ¶ Non
6
1867
lo conserva ¶ Fin che ad Itaca io torni, e
7
1867
mezzo ai Proci ¶ Somigliante ad un Dio si ricondusse
8
1867
in cerchio, ¶ Taciti, attenti, ad ascoltar l'illustre ¶ Vate
9
1867
lascia, e, più che ad altri, ¶ A me cui
10
1867
spogliando ¶ La sottil veste, ad Euriclea la porse, ¶ Che
11
1867
letto. Indi la vecchia ¶ Ad uscir s'affrettava, e
12
1867
sue carni miseranda cena. ¶ Ad Egizio rimasti eran tre
13
1867
scettro; ed ei rivolto ¶ Ad Egizio parlò: Di qui
14
1867
mia genitrice, e presentarsi ¶ Ad Icario suo padre alcun
15
1867
nel mio tetto assisi ¶ Ad allegri conviti, de' migliori
16
1867
un drappo ¶ In morte ad uom ch'era sì
17
1867
destra ¶ Ella non abbia ad alcun d'essi offerta
18
1867
restituir la ricca ¶ Dote ad Icario; e sdegno un
19
1867
pro per se stessi. Ad uom credete ¶ Per molte
20
1867
di sì cara ¶ Prole ad illustre genitor conviene. ¶ Ma
21
1867
Legno, ch'io stesso ad apprestar m'accingo. ¶ Tu
22
1867
A scuoiar capre e ad arrostir maiali. ¶ Gli move
23
1867
Un forte aiuto; o ad Efira ben anco, ¶ Fertile
24
1867
vino, e tutti quanti ¶ Ad un punto n'uccida
25
1867
sue stanze ¶ Sarà salita ad allestirsi il letto, ¶ A
26
1867
E solo il feci ad Euriclea palese. ¶ Così detto
27
1867
esperïenza io sono, ¶ E ad uom per senno e
28
1867
Si spiccò de' migliori ad incontrarli, ¶ E li prendean
29
1867
Nelle battaglie. Ma se ad una ad una ¶ Io
30
1867
Ma se ad una ad una ¶ Io narrar ti
31
1867
oste ¶ Il sommo duce ad Ilio abbandonai, ¶ Su le
32
1867
età regnato, ¶ E somiglia ad un Nume. Orsù, mi
33
1867
vecchio ¶ Sire le tazze ad essi empìa d'un
34
1867
altro ¶ Scenda alla spiaggia ad invitar gli amici ¶ Dell
35
1867
cortese ¶ Gli ospitali presenti ad essi offrìa. ¶ Come la
36
1867
i corsieri, od invïarli ¶ Ad un vicino che per
37
1867
la moglie sua dava ad Elèna ¶ Un'aurata conocchia
38
1867
io ben discerno, ¶ Uomo ad uomo giammai, né donna
39
1867
gl'Itacesi ¶ Egli sarebbe ad abitar venuto; ¶ E in
40
1867
fatiche potrei; ma come ad Ilio ¶ L'astuto eroe
41
1867
un cor sì fermo ¶ Ad involarlo da crudel destino
42
1867
Il suo talamo, pari ad un Celeste, ¶ A sedersi
43
1867
mai leggiera ¶ Brezza soffiava ad increspar del mare ¶ L
44
1867
il cor mancato, ¶ Se ad aiutarci non venìa pietosa
45
1867
scelsi ¶ Fedeli e pronti ad ogni audace impresa. ¶ Già
46
1867
nell'arena, ivi seduta ¶ Ad aspettar ne stava. Al
47
1867
stesso ¶ Andò l'Atride ad invitar con pompa ¶ Di
48
1867
ormai non giova, e ad Argo affretta ¶ Il tuo
49
1867
Ma i bei corsieri ad Itaca petrosa ¶ Non condurrò
50
1867
bende; ¶ Indi si diêro ad allestir la cena. ¶ I
51
1867
su la nave, pari ad un Celeste, ¶ Innanzi a
52
1867
tal novella, e intorno ¶ Ad essi in fretta s
53
1867
s'accogliean. Profonda ¶ Caligine ad Antinoo il lume offusca
54
1867
e plausero i compagni ¶ Ad una voce, ed ordinâr
55
1867
spedito ¶ I Proci? Forse ad avvisar le ancelle ¶ Che
56
1867
che la cena ¶ Vengano ad allestir? Perché, cessando ¶ D
57
1867
egli mai non fece ¶ Ad uom con opre o
58
1867
è pur costume ¶ Che ad altri amore e portin
59
1867
amore e portin odio ad altri? ¶ Ma in voi
60
1867
abbiam concordi ¶ Omai deciso ad eseguir n'andiamo. ¶ Ciò
61
1867
In petto il core ad un leon, che cade
62
1867
tutto in vederlo ¶ Somigliante ad Iftima, altra figliuola ¶ Del
63
1867
che lo puoi, ¶ Scorgi ad Itaca in salvo, e
64
1867
a lui faranno ¶ Come ad un Nume, e in
65
1867
e l'ali brune ¶ Ad or ad or v
66
1867
ali brune ¶ Ad or ad or v'intinge; in
67
1867
Ohimè, proruppe, ¶ Ingiustissimi Numi! Ad un diletto ¶ Mortale unirsi
68
1867
messaggio del Saturnio udito ¶ Ad Ulisse n'andò, che
69
1867
tosto ¶ La selva Ulisse ad atterrar si diede, ¶ Con
70
1867
gli recò la Ninfa, ¶ Ad uno ad un forandoli
71
1867
la Ninfa, ¶ Ad uno ad un forandoli, con chiovi
72
1867
senza posa ¶ Girando, mira ad Orïon, la sola ¶ Che
73
1867
il gelato Aquilon, tutti ad un tempo ¶ Sul nero
74
1867
corridor le briglie, ¶ E ad Ege arriva, dove in
75
1867
gli acquetò, nel sonno ¶ Ad uno ad uno li
76
1867
nel sonno ¶ Ad uno ad uno li sommerse, e
77
1867
sui flutti errando, e ad ogni istante ¶ Il terror
78
1867
spiaggia, ¶ E che nuotando ad essa m'avvicino, ¶ Ora
79
1867
Con ambedue le mani ad una pietra ¶ Egli aggrappossi
80
1867
Perché più forte, sempre ad essi infesta. ¶ Ma il
81
1867
gorghi assorta. ¶ Miser tutte ad un punto un grido
82
1867
ed ogni cosa ¶ Che ad ospite infelice si convenga
83
1867
di Nausica le donzelle: ¶ Ad un seno del fiume
84
1867
balza. Quindi la parola ¶ Ad Ulisse volgendo, Ospite, dice
85
1867
E col tergo appoggiato ad un marmoreo ¶ Stipite, la
86
1867
il padre ¶ Vedrai, pari ad un Dio, col nappo
87
1867
l'aria scoppiar facendo ad arte ¶ Il flagello Nausica
88
1867
e in dono ¶ Offerta ad Alcinòo, re della Scheria
89
1867
ancelle ¶ Son nella reggia ad opre varie intente: ¶ Altre
90
1867
lo splendido soggiorno ¶ Che ad Alcinoo concesso avean gli
91
1867
grande Alcinoo giunse e ad Arete. ¶ Ei si chinò
92
1867
lucente scranna, ¶ Che prima ad un suo cenno avea
93
1867
argento ¶ Versò l'aqua ad Ulisse, e poscia un
94
1867
oscure onde i compagni. ¶ Ad un frusto del legno
95
1867
marmi sedea. Pallade intanto ¶ Ad affrettar d'Ulisse la
96
1867
albergo ¶ Andran la mensa ad allestir, ch'io voglio
97
1867
ch'io voglio ¶ Oggi ad essi imbandita. E voi
98
1867
il novo ospite meco ¶ Ad onorar venite; e il
99
1867
Abbandonâr le mosse ¶ Tutti ad un tempo, e si
100
1867
che tu non rassomigli ¶ Ad uom di rischi vago
101
1867
a Filottete, quando contro ad Ilio ¶ Vuotavansi dai Greci
102
1867
i nove ¶ Giudici eletti ad ordinar le gare; ¶ E
103
1867
d'argentei chiovi adorno, ¶ Ad Ulisse porgea con questi
104
1867
fu sui troni assiso, ¶ Ad Arete dicea: Donna, mi
105
1867
tunica v'aggiunse; ¶ Indi ad Ulisse favellò: Con fune
106
1867
mezzo della sala ¶ Presso ad alta colonna. Il grande
107
1867
Laerte nella ròcca ¶ Condusse ad arte, grave degli eroi
108
1867
a tutti ascoso, ¶ Salvo ad Alcinoo, che sedeagli appresso
109
1867
quella rada, anzi che ad alta ¶ Voce chiamati avessimo
110
1867
chiamati avessimo tre volte ¶ Ad uno ad uno i
111
1867
tre volte ¶ Ad uno ad uno i miseri, trafitti
112
1867
Che li preceda, e ad esplorar gl'invio ¶ Che
113
1867
bionde arene ¶ Ci coricammo ad aspettar l'Aurora. ¶ Ma
114
1867
era ¶ Là dentro attenti ad osservar ci demmo: ¶ Corbe
115
1867
dispersi ¶ E qui costretti ad approdar; ché forse ¶ Giove
116
1867
leva e si rimette ¶ Ad un turcasso. Or mentre
117
1867
aguzzai la punta ¶ E ad infuocar la posi in
118
1867
omero la testa, ¶ Addormentossi. Ad or ad or ruttando
119
1867
testa, ¶ Addormentossi. Ad or ad or ruttando ¶ Brïaco il
120
1867
Alle sue grida tutti, ad uno ad uno, ¶ Per
121
1867
grida tutti, ad uno ad uno, ¶ Per vie diverse
122
1867
questo dir non valse ad acchetarmi, ¶ E sdegnoso proruppi
123
1867
preghi ¶ L'Enosigeo che ad Itaca ti guidi; ¶ Perché
124
1867
n'esaudìa la prece. ¶ Ad un masso del primo
125
1867
trattenne, ¶ Di conoscer bramoso ad uno ad uno ¶ Di
126
1867
conoscer bramoso ad uno ad uno ¶ Di Troia i
127
1867
e l'aqua attinta ¶ Ad una fonte, presso i
128
1867
non lice dar soccorso ad uomo ¶ Inviso ai santi
129
1867
pastor chiama il pastore ¶ Ad uscirne col gregge, e
130
1867
vi scopersi, e solo ad ora ad ora ¶ Mirai
131
1867
e solo ad ora ad ora ¶ Mirai levarsi dal
132
1867
due de' nostri ¶ E ad un araldo di cercar
133
1867
forti Lestrigoni, ¶ Più che ad uomini, simili a giganti
134
1867
fronte e sospirosi. ¶ Giunti ad una convalle, in loco
135
1867
le dorate imposte, ¶ E ad entrar gl'invitò. Tutti
136
1867
le lucenti imposte, ¶ E ad entrar ne invitò. Ciascun
137
1867
molto ¶ Io m'indugiassi ad aspettarli assiso. ¶ All'infausta
138
1867
su le spalle, e ad esso ingiungo ¶ Di meco
139
1867
E qui me stesso ad arte trattenendo, ¶ Vuoi che
140
1867
Indossata ed un manto, ad una sala ¶ Mi condusse
141
1867
verga in pugno ¶ Corse ad aprir la porta della
142
1867
membra i lunghi ¶ Peli ad essi cadean, che la
143
1867
A ravvisarmi; e tutti ad uno ad uno ¶ Stringendomi
144
1867
e tutti ad uno ad uno ¶ Stringendomi la mano
145
1867
vacche, ¶ Escono le vitelle ad incontrarle, ¶ E le madri
146
1867
Itaca tornato, ¶ Una giovenca ad essi immolerai ¶ Delle più
147
1867
modo ¶ Del tuo ritorno ad Itaca serena ¶ Palese ti
148
1867
per le stanze, e ad uno ad uno, ¶ Sorgete
149
1867
stanze, e ad uno ad uno, ¶ Sorgete, grido, ché
150
1867
la divina Circe. ¶ Grate ad essi tornar le mie
151
1867
ma quel pianto ¶ Nulla ad essi giovò. Quando alla
152
1867
Itaca tornato, ¶ Una giovenca ad essi immolerei ¶ Fra le
153
1867
in casa della Diva, ad altre ¶ Opre chiamati. Appena
154
1867
La madre mia, che ad Ilio navigando ¶ Viva lasciai
155
1867
strinse; e pur nemmeno ad essa, ¶ Benché me ne
156
1867
va', finché non giunga ad una gente ¶ Che visto
157
1867
i tuoi nocchieri? ¶ E ad Itaca non fosti? e
158
1867
spegne, l'alma, simile ad un sogno, ¶ Prende rapida
159
1867
sangue. ¶ Ma poiché interrogarle ad una ad una ¶ Io
160
1867
poiché interrogarle ad una ad una ¶ Io bramava, afferrata
161
1867
afferrata la lucente ¶ Spada, ad esse impedìa di bere
162
1867
occupò la foce. ¶ Pari ad un monte un'onda
163
1867
libero mandollo, ¶ Perché compiuti ad uno ad un ne
164
1867
Perché compiuti ad uno ad un ne vide ¶ Tutti
165
1867
Quando venner con essi ad azzuffarsi: ¶ Ché levar su
166
1867
disse; e muti ¶ Stavano ad ascoltarlo i Feacesi, ¶ Di
167
1867
La tua storia dolente, ad ascoltarti ¶ Noi qui staremo
168
1867
Eurìpilo venuto ¶ Per nozze ad Ilio, che i Troiani
169
1867
rigò: sì mi chiedea ¶ Ad ogni istante, che calar
170
1867
Sporge la man bramosa ad afferrarle, ¶ Ecco un buffo
171
1867
pur vidi affaticarsi ¶ Intorno ad un macigno. Con le
172
1867
mensa co' Numi, accanto ad Ebe, ¶ Ebe dal bianco
173
1867
E quanto i rischi ad evitar del mare ¶ E
174
1867
che i miei casi ad uno ad uno ¶ Io
175
1867
miei casi ad uno ad uno ¶ Io le narrassi
176
1867
solo ciò che innanzi ad Ilio ¶ Oprâr Teucri ed
177
1867
guardando ¶ Se Scilla comparisse ad involarmi ¶ I cari amici
178
1867
In un tranquillo seno, ad una viva ¶ Fonte da
179
1867
vagando, un dì pervenni ¶ Ad un rio, che dai
180
1867
gli altri Dei pregava ¶ Ad aprirmi la via della
181
1867
faccia, meglio fia sommersi ¶ Ad un tratto morir, che
182
1867
al tronco ¶ Stava abbracciato, ad aspettar che uscisse ¶ Dalla
183
1867
saldo ¶ Remo ei trattava. Ad affrettar la mensa ¶ Facean
184
1867
E, toccando la cetra, ad un soave ¶ Canto il
185
1867
il figliuol di Laerte ad ora ad ora ¶ Gli
186
1867
di Laerte ad ora ad ora ¶ Gli occhi al
187
1867
naviganti, e in prima ¶ Ad Alcinòo drizzando le parole
188
1867
protegga, e voglia ¶ Che, ad Itaca tornando, io vi
189
1867
plauso un grido, e ad una voce ¶ Tutti chiedean
190
1867
e una rotonda coppa ¶ Ad Arete porgea, così dicendo
191
1867
uscìa. ¶ Il re commise ad un sagace araldo ¶ Di
192
1867
Che ottenni in sorte ad Ilio, e per cui
193
1867
sentier dove io stava ad aspettarlo ¶ Con un mio
194
1867
venuta, ¶ E i doni ad occultar, che dagl'illustri
195
1867
invia ¶ Lusinghieri messaggi, e ad altro intende. ¶ Dunque, Ulisse
196
1867
al figlio. ¶ Vanne prima ad Eumeo, l'antico servo
197
1867
E grosso porco sempre ad essi invio. ¶ Tacque, ciò
198
1867
io ti dirò! - Vecchio, ad Ulisse ¶ Il porcaio rispose
199
1867
Se narrar ti volessi ad uno ad uno ¶ I
200
1867
ti volessi ad uno ad uno ¶ I mali che
201
1867
fidi ¶ Irrompea d'improvviso ad assalirli ¶ Da teso agguato
202
1867
l'Olimpio Giove, ¶ Che ad opre varie ognun di
203
1867
fermarsi colà, pochi invïando ¶ Ad esplorar dalle vicine alture
204
1867
I famigli a sgozzarlo, ad abbronzarlo, ¶ A squartarlo si
205
1867
dal foco ¶ Alfin tutti ad un tempo, e su
206
1867
una celeste ¶ Imagine discese ad avvisarmi ¶ Che noi troppo
207
1867
scendea nell'alma Sparta ¶ Ad annunziar del saggio Ulisse
208
1867
L'ora della partenza, ad affrettarne ¶ Alla patria il
209
1867
Non tardar tu dunque ¶ Ad impetrar da Menelao commiato
210
1867
fratelli ¶ Darla in moglie ad Eurimaco, de' Proci ¶ Quello
211
1867
Proci ¶ Si stanno vigilando ad aspettarti, ¶ D'ucciderti bramosi
212
1867
Né il suo comando ad eseguir fu tardo ¶ Eteoneo
213
1867
di Giunon marito, ¶ Felicemente ad Itaca guidarti; ¶ E questo
214
1867
de' campi; ¶ Né lungamente ad apparir di Pilo ¶ Tardò
215
1867
il sangue gli bolle. Ad invitarti ¶ Verrebbe ei stesso
216
1867
forza ¶ Gli adunati tesori, ad altre terre ¶ Migrava, e
217
1867
cielo ¶ Fu Clito assunto ad abitar co' Numi. ¶ Ma
218
1867
scese Anfïarao, ¶ Più che ad altri, al divino Polifide
219
1867
io ¶ Son dalla patria ad esular costretto, ¶ Perché di
220
1867
la voglia, prese accortamente ¶ Ad esplorar, se con l
221
1867
s'io nol veglio, ad ogni istante ¶ Fuor mi
222
1867
ferrata ¶ Lancia impugnava. Quindi, ad un suo cenno, ¶ I
223
1867
la soglia apparve ¶ Pari ad un Nume il giovinetto
224
1867
anch'ei s'assise ¶ Ad Ulisse di fronte. Indi
225
1867
Proci, e seco passi ¶ Ad altro albergo. Ma poiché
226
1867
mandi una donzella ¶ Segretamente ad avvisarne il veglio. ¶ Udito
227
1867
primo ¶ Spuntar dell'Alba ad Itaca ritorna, ¶ E ti
228
1867
sono ¶ Quali tuo padre, ad Ilio navigando, ¶ Qui lasciate
229
1867
spediscono innanzi un banditore, ¶ Ad avvisar Penelope che s
230
1867
ascesi, ¶ Fra le donzelle ad alta voce il primo
231
1867
dalle nostre ¶ Terre saremo ad esular costretti. ¶ Prevenirlo è
232
1867
riedi, il giovinetto ¶ Disse ad Eumeo. Ch'hai tu
233
1867
nave ¶ Ancor si stanno ad aspettar ch'io giunga
234
1867
appoggiò la grave asta ad un'alta ¶ Colonna, e
235
1867
i Proci ¶ Una giovenca ad immolar si diêro ¶ E
236
1867
i Proci, ¶ E vicino ad Eurimaco si pose, ¶ Che
237
1867
un grosso brano, ¶ E ad Eumeo favellò: Prendi, e
238
1867
rossore ¶ Mal si conviene ad un mendico. - Ei tacque
239
1867
gran tumulto; ¶ E Minerva, ad Ulisse comparendo, ¶ Gli comandò
240
1867
Antinòo si volse ¶ Corrucciato ad Eumeo con questi accenti
241
1867
e suscitar litigi. ¶ Poscia ad Antinoo sì dicea: Paterna
242
1867
gli altri tutti ¶ Porgevano ad Ulisse e carni e
243
1867
soglia redìa, fermossi innanzi ¶ Ad Antinoo, dicendo: Amico, nulla
244
1867
custodir le navi, ¶ E ad altri ingiunsi di spïar
245
1867
figlio. ¶ Una tal peste ad ammorbar condusse ¶ Le nostre
246
1867
di sale un grano ¶ Ad un mendico, se con
247
1867
Minosse, avea ¶ Dato ospizio ad Ulisse, e che da
248
1867
cenno il pastor corre ad Ulisse, ¶ E, Straniero, all
249
1867
m'aggirava ¶ Limosinando, né ad alcun di loro ¶ Recava
250
1867
Od altri, il colpo ad impedir sorgea. ¶ Dunque, benché
251
1867
molto altri ti dona. Ad ambedue ¶ Basterà questa soglia
252
1867
sbalzo i denti, come ad un maiale ¶ Che divori
253
1867
altercando; orsù n'andiamo ¶ Ad aizzarli, ad affrettar la
254
1867
n'andiamo ¶ Ad aizzarli, ad affrettar la zuffa. ¶ Sorsero
255
1867
esclama, ¶ Mal si conviene ad uom da lunghe ambasce
256
1867
Ma la ria fame ad affrontar mi sprona ¶ Ogni
257
1867
se lui dell'alma ¶ Ad un tratto spogliasse, o
258
1867
omero appena ¶ Iro tocca ad Ulisse, e questi un
259
1867
mesto passeggiava, il capo ¶ Ad or ad or crollando
260
1867
il capo ¶ Ad or ad or crollando; e nondimeno
261
1867
a chiamar corse e ad affrettar le ancelle. ¶ Ma
262
1867
potrò rivederti, o innanzi ad Ilio ¶ Perir dovrò. Tu
263
1867
bracieri ¶ Avvivando la fiamma, ad ora ad ora ¶ Volgea
264
1867
la fiamma, ad ora ad ora ¶ Volgea gli occhi
265
1867
la casa. ¶ Poi rivolto ad Ulisse, Ospite, aggiunse, ¶ Vuoi
266
1867
Il vapor della fiamma ad insozzarle. ¶ E la casta
267
1867
sala illuminasse ¶ E scaldasse ad un tempo. Allor di
268
1867
all'odïoso ¶ Nodo, ricorsi ad un inganno, e, come
269
1867
un drappo ¶ In morte ad uom ch'era sì
270
1867
compenso ¶ Per indugiarle. Tutti ad affrettarmi ¶ M'esortano i
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lunge ¶ Un antro sacro ad Ilitìa si schiude. ¶ Giunto
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Euriclea si rivolse indi ad Ulisse, ¶ Così dicendo: Se
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ancor giovinetto si condusse ¶ Ad Autòlico, il caro avo
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dolor, da gioia ¶ Assalita ad un tempo, la nudrice
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s'accòrse, Pallade Minerva ¶ Ad altro avendo il suo
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Io non osai, passando ad altre nozze; ¶ Ma poiché
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Hai veduto il Ciclope ad uno ad uno ¶ Divorarsi
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il Ciclope ad uno ad uno ¶ Divorarsi nell'antro
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letto ¶ S'alza pari ad un Dio d'Ulisse
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Euriclea, ¶ Le donzelle chiamando ad alta voce, ¶ Affrettatevi, disse
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ufici ¶ Attendean nell'albergo. Ad uno ad uno ¶ Vennero
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nell'albergo. Ad uno ad uno ¶ Vennero i servi
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abbandona ¶ Nell'altrui casa ad opre scellerate, ¶ E ormai
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pudor non serba! ¶ Mentre ad Eumeo così favella Ulisse
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passar con la mandra ad altra gente; ¶ Ma ben
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nell'aula il fece ad umil desco ¶ Su rozza
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altre uguale i servi ¶ Ad Ulisse recâr, come suo
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testa ¶ Abbassando schivolla, e ad un amaro ¶ Ghigno il
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un marito, e seco ad altra ¶ Magion ne vada
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che con villani accenti ¶ Ad uscir di mia casa
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core ¶ Presentimento di sventura. Ad essi ¶ Vòlto allora il
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Orsìloco in Messene ¶ Presentava ad Ulisse. Avea, d'accordo
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traccia ¶ Quando in Ulisse ad incontrar si venne, ¶ E
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tanto oltraggio, e tutti ¶ Ad oltraggiarlo stimolato i Proci
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amata ¶ Genitrice non passi ad altre nozze, ¶ E nel
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il braccio vostro, ¶ Se ad un tratto apparir vedeste
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tratto apparir vedeste Ulisse? ¶ Ad Ulisse od ai Proci
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m'aiuta. Io sposa ad ambedue, ¶ Io poderi darò
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sacro è questo giorno ¶ Ad Apollo, e scagliar dardi
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che tracannato ¶ Senza misura ad altri assai pur nocque
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Eumeo, ¶ E il recava ad Ulisse; ma i rivali
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scudo, ¶ E stretti insieme ad affrontarlo andiamo. ¶ Se possiam
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man si toglie. ¶ Era ad un lato della sala
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capre il pastor; troppo ad Ulisse ¶ Quella porta è
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potrai, qual si conviene ¶ Ad un tuo pari, e
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In rondinella, il volo ad una trave ¶ Diresse, e
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trave ¶ Diresse, e quivi ad osservar la pugna ¶ Stavasi
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Ma non tutti scagliate ad una volta ¶ Le poderose
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Saturnio ¶ Di dar morte ad Ulisse ne consenta, ¶ Degli
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loro avventiam. - Disse; e ad un tempo ¶ Quattro lancie
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ferro, e la rotella ¶ Ad Eumeo rasentando, lievemente ¶ La
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urna, corse le ginocchia ¶ Ad abbracciar d'Ulisse, e
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tu, buon Femio, uscite ad aspettarmi ¶ Fin ch'io
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tordi, ¶ O timide colombe, ad ali aperte ¶ Entrando in
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Ulisse. ¶ In questo mentre, ad Euriclea rivolto, ¶ Così disse
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indegno di te mostrarti ad esse ¶ Sotto il tuo
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Penelope, e s'asside ¶ Ad un lato del vasto
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vasto focolare, ¶ Di rimpetto ad Ulisse; ed ei col
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ed ei col tergo ¶ Ad uno degli stipiti appoggiato
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ed astuzia più che ad altri i Numi? ¶ Bensì
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dal bagno ¶ Uscìa pari ad un Nume. Allor di
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apparir corsa non sono ¶ Ad abbracciarti. Io tutta abbrividìa
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còlti gli avrìa, se ad impedirlo ¶ Non calava Minerva
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Numi, ¶ Pronto fia sempre ad un tuo cenno il
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diletto ¶ La saggia donna ad ascoltar lo stava, ¶ Né
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Io vado ai campi ad abbracciar mio padre, ¶ A
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mio ritorno? ¶ Così parla ad Achille il divo Atride
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quella vista ¶ Mossero stupefatte ad incontrarle ¶ L'ombre de
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Menelao, l'accorto Ulisse ¶ Ad esortar che alle troiane
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si tolse ¶ Per recarlo ad Ulisse il valid'arco
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Poiché dal bagno ¶ Somigliante ad un Nume uscir lo
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le ginocchia avrei fiaccate ¶ Ad alcun di quei tristi
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figli intorno ¶ Si stringono ad Ulisse, e per la
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Ulisse ¶ Precedea nella lotta ad infiammarne ¶ Il natural valore