Ignazio Silone, Severina, 1981

la consorella e poi aggiunse con voce incerta: ¶ «Penso

ubbidienza. «Non ho paura» aggiunse con voce sicura e

uscire dalla piazzetta» ella aggiunse «senza passare attraverso due

e rivolto alla suora aggiunse: «Solo io ho il

e in forma preoccupante» aggiunse suor Gemma, la quale

a occhi chiusi, poi aggiunse: «Parlando con una persona

disprezzo.» Dopo un po’ aggiunse: «Lei dunque non crede

tono risentito. Subito dopo aggiunse: «Siamo arrivati». ¶ Nella penombra

il prete pacatamente. Poi aggiunse: «Importante può essere quello

Questa è Maria Teresa» aggiunse rivolta a suor Gemma

commossa. Dopo una pausa aggiunse: «Vostro padre, don Fulgenzio

ma lei la desidera?» aggiunse la signora. «Questo si

de Lellis a Civitella. Aggiunse che don Fulgenzio era

non aveva avvenire. Invece» aggiunse con un sorriso «ecco

testamento superato dalla democrazia» aggiunse ridendo il prete. «Tre

all’entrata. D’altronde, aggiunse don Fulgenzio, non si

come una festa!» Sottovoce aggiunse: «Senti, Maria Teresa, c

quanto al ritrovarmi qui» aggiunse con un sorriso, «un