Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

nazioni ben ordinate concedono ai sudditi i governi di

medico disse anni fa ai suoi assistenti e studenti

capitare domani a lui, ai suoi figli, alla sua

quella mattina la biblioteca ai due o tre maniaci

delle mostre dei macellaj ai tempi della pace, dominava

con tanta solennità davanti ai rappresentanti della legge e

rivolto con queste confidenze ai miei contemporanei, ma ho

dal presidente del Consiglio ai maestri elementari, assicuravano: – La

corre alle debolezze ed ai vizii come corre il

biglietti che erano destinate ai reclusi e che donne

si resta a piedi. Ai tempi del lume ad

quanto accomodava sè stesso ai suoi tempi. Ma io

molte migliaia, ma rispetto ai quaranta milioni d’italiani

finimondo, tu ti appelli ai posteri, ma non pensi

divano dando larghe manate ai cuscini perchè accompagnassero comodamente

accomodare anche me affabilmente ai suoi gusti. – Caro cavaliere

avercele sempre appuntate addosso ai suoi vecchi ossicini. Il

sembrare qualcosa di simile ai quattro che tengono nel

e che è ignoto ai più, anche ai miei

ignoto ai più, anche ai miei amici. Margherita che

firma ben visibile deposto ai piedi di Gesù crocifisso

e i diavolini intorno ai quali la mia povera

al quali per cortesia ai gentili saccomanni la storia

ad alta voce, annunciavano ai bottegaj i fatti di

Tutto il corpo fino ai piedi gli sussultava sotto

l’aprì sul letto, ai piedi del fratello. Tre

di differire l’assalto ai giorni successivi; ma i

vollero, dalle suddette scarpe ai polli sullodati, e solo

della nostra città rispetto ai potenti del capoluogo della

come consegne di bandiere, ai più audaci un colpo

d’uso civico, adatto ai tempi, democratici insieme e

favola di Voltaire. Intanto ai primi tumulti ella era

Cencina. ¶ Si narrava che ai primi approcci di lei

s’era offeso; ma ai primi del mese seguente

seguente l’aveva trovata ai Giardini, l’aveva condotta

il fotografo che è ai Giardini. C’era chi

in cima alla navata, ai piedi d’un altare

uomini sani e imperturbabili ai quali sembra che morti

persona sensata crede ancora ai telegrammi che vengono dal

due battenti dell’uscio, ai cordoni elettrici da tendere

la salute del pubblico ai laureati di guerra ai

ai laureati di guerra ai quali non è stato

di non ordinare niente ai malati o di ordinare

bella e tanto compunta ai funerali di Tocci che

per non dir peggio, ai timidi ordini del Governo

promesse d’imminente paradiso ai loro seguaci, pur d

suo tempo, oggi portando ai contadini i fraterni giuramenti

dei ferrovieri e domani ai cavatori di lignite la

rinascenza in un cesto ai piedi del Bambino, in

egli aveva fatto loro: ai loro occhi, al loro

interrompeva solo per raccomandare ai carabinieri che sgombravano il

il cavalier Pasquarella chiedeva ai presenti che cosa mai

lauti guadagni: basta rilasciare ai ferrovieri malati o che

archivio, e tornò davanti ai suoi interlocutori. Saltellava come

da mandare a Roma ai nostri deputati. ¶ — Deputati, deputati

venticinque giorni, – e voltandosi ai quattro: – Il dottore, qui

davanti al verde e ai campi aperti e al

che più si avvicineranno ai numeri, saranno in questo

del Re. S’era ai primi di giugno e

un processo verbale, chiedeva ai più vicini i nomi

si dovrebbero finalmente dare ai magistrati, convinto fautore infine

sei abituato a parlare ai ragazzi. ¶ — Non fate i

agli esami e poi ai consulti con colleghi più

baciarlo più volte e ai baci intercalare segni di

sono cari. In confronto ai capelli di Cina che

trattavano una volta, questi, ai prezzi d’oggi, costano

a chi non crede ai miracoli perchè afferma di

della guerra m’infastidiva. Ai più la guerra aveva

lontane che danno varietà ai giornali e una pennellata

o degli eroi; che ai pescicagnòli neonati permettono il

telegramma o un rapporto ai superiori prima che ad

strofa con tre sassate ai vetri, così ch’egli

Ci si può ribellare ai saccheggi? E ribelliamoci. Si

lastra di marmo incastrata ai suoi piedi. Centinaja d

certo chiara e brutale ai loro applausi, lapidi, chiacchiere

tornò a vuotarsi intorno ai cenci disfatti, alla pelliccia

scornato, dava baldanza anche ai più prudenti. ¶ Insomma la

e delle oche, giunse ai vecchi con le pecore

altri di qua darsi ai campi, le donne con

s’azzuffava, era davanti ai miei occhi tanto bella

sciocchi, e gli applausi ai bersaglieri erano stati meritatissimi

unirete, come si spera, ai popolari, credi che potremo

alla prima pausa ripensò ai casi suoi, e finalmente

L’accompagno io fino ai Concimi: c’è un

sole e la pioggia ai rischi e ai profitti

pioggia ai rischi e ai profitti dell’agricoltura. È

con la sua rassegnazione ai capricci del destino.... Furbo

fondo allo studio, accanto ai testimonii, più piccino ed

chiamava sindaco, sindaco come ai bei tempi passati e

Santa Russia si “riaffittavano” ai privati le proprietà pubbliche

ma rivestendola le legarono ai fianchi una gonnella tricolore