Grazia Deledda, Leggende sarde, 1894

serate famigliari passate accanto al paterno camino, da noi

affollano su tal proposito al pensiero, e rammento tanti

le tentazioni per condurlo al male, si vendicò di

pastore nell'inferno, insieme al suo compagno! ¶ La leggenda

La leggenda di Aggius ¶ Al finire del secolo XVII

Gallura, bizzarra regione montuosa al nord dell'isola, che

stavano per azzuffarsi, allorché al primo colpo di archibugio

per tre volte rivolto al villaggio: ¶ "Aggius meu, Aggius

della popolazione! Si ricorse al parroco, si chiamarono a

infernale i popolani corsero al Rettore, che li rimandò

tutti i loro possedimenti al nord dell'isola, e

so, di un cavaliere al servizio dei Doria, e

per quanto ciò ripugnasse al di lui carattere cavalleresco

dama si diede tutta al male e alla perversità

della maga gli tornava al pensiero: Sarai appiccato per

e trasportare i tesori al Continente, ma in mare

e lassanni"3, disse ella al pecoraio, con un dolce

medioevale, con la spada al fianco e il collo

Chi sei?", chiese dolcemente al viandante. Sentita la risposta

era ritornato molte volte al castello e aveva provveduto

chiesetta edificata in cima al monte Gonare, presso il

gli dissero esser vicina al villaggio di Orane. L

il mandorlo. Si gridò al miracolo, e si disse

oro molti forzieri propose al giovine mastro di Sorres

nei mosaici bizantini. Aveva al piedi ramoscelli d'olivo

avevano inviato molte suppliche al Santo Padre perché mettesse

pensava ad altro che al piccolo villaggio sardo: allora

dei pastori riuniti intorno al triste focolare - nei fanciulli

il piacere di narrarvi, - al verosimile mescolando il fantastico

tovaglia e la diede al maggiore dei fratelli dicendogli

delle fate si rivolse al secondo fratello e gli

un piffero (sas leoneddas) al terzo, con queste parole

smaniando, contorcendosi, chiedendo grazia al misterioso suonatore. Costui però

spalti naturali e scesero al villaggio per assistere alle

tenerezza e di bontà. ¶ Al suono melanconico del suo

tranquillo, sotto una quercia, al sole di aprile. ¶ Egli

se ne stava vicino al mare, quando con terrore

parte della greggia; avviatevi al nascondiglio che sapete. Io

finito il banchetto, comandò al vecchio di suonare. Sadur

di quello. ¶ Svegliandosi, disse al vecchio di chiedergli tutto

darmi la fanciulla?", chiese al vecchio. "La sposerò e

Signora, se lo pose al collo e si addormentò

perché l'aiutasse. ¶ Ora, al quarto giorno, passando davanti

quarto giorno, passando davanti al palazzo reale, vide molta

lunga fino alle ginocchia, al quale Mariedda dové ripetere

mise il rosario intorno al collo del principe e

di cervo stesa davanti al letto, pregò fervidamente. ¶ Allora

animo, e fa che al mio ritorno trovi un

persino la sua anima al diavolo, perché lo aiutasse

le furie, e scrisse al suo Maggiordomo che tosto

ella stringeva il cagnolino, al quale aveva posto un

Buon Consiglio, e cadde al suolo piangendo, chiedendo misericordia

dolorosi" ¶ Con la fronte al suolo Mariedda piangeva e

signore", allora disse Mariedda al principe, "io ho dato

vostre persone, e guai al traditore indegno, che ha