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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
1
1810
i numi ¶ seduti intorno al Dio de' tuoni, e
2
1810
delle sacrate ¶ mura che al re Laomedonte un tempo
3
1810
possente ¶ Enosigèo la gloria al par dell'almo ¶ raggio
4
1810
Achei faranno ¶ veleggiando ritorno al patrio lido, ¶ e tu
5
1810
libato ¶ pria non avesse al prepotente Giove. ¶ Corcârsi alfine
6
1810
la prova? ¶ D'oro al cielo appendete una catena
7
1810
cavalli ¶ come vento veloci al carro aggioga: ¶ al divin
8
1810
veloci al carro aggioga: ¶ al divin corpo induce una
9
1810
che le porte apre al mattino ¶ fino al merigge
10
1810
apre al mattino ¶ fino al merigge, d'ambedue le
11
1810
e balzò l'altro al cielo. ¶ Tonò tremendo allor
12
1810
lampi di Marte, ¶ fermi al lor posto rimaner fur
13
1810
guerrier della fronte, avanti al cocchio ¶ di Nèstore piantossi
14
1810
io tolsi ¶ d'Anchise al figlio, a maraviglia sperti
15
1810
Eurimedonte, ¶ valorosi scudieri, egli al governo ¶ cesse le sue
16
1810
le poppe in mezzo al petto ¶ colpì l'auriga
17
1810
guizzar di Dïomede innanzi al cocchio: ¶ e sùbita n
18
1810
Nèstore le briglie; onde al Tidìde ¶ rivoltosi tremante: Ah
19
1810
alzâr debile muro, ¶ troppo al nostro valor frale ritegno
20
1810
cui va il grido al cielo, e tutto il
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1810
Quindi rivolte le parole al grande ¶ dio Nettunno, sì
22
1810
rintuzzar l'orgoglio ¶ e al Tonante far forza, egli
23
1810
quanto intervallo dalle navi al muro ¶ la fossa comprendea
24
1810
e chiusi, ¶ che simigliante al rapido Gradivo ¶ infuriava col
25
1810
Aiace e d'Achille al padiglione, ¶ che l'eguali
26
1810
che negli unghioni ¶ tolto al covil della veloce madre
27
1810
svenar solean gli Achivi ¶ al fatidico Giove, dall'artiglio
28
1810
e passar la fece al petto. ¶ Cadde Agelao dal
29
1810
come fanciullo della madre al manto, ¶ ricovrava al fratel
30
1810
madre al manto, ¶ ricovrava al fratel che alla grand
31
1810
contr'Ettore uno strale. Al colpo tutta ¶ ei l
32
1810
il deviò, ma colse al petto ¶ d'Ettòr l
33
1810
salto ¶ dallo splendido cocchio al suol disceso ¶ con terribile
34
1810
il collo ¶ s'innesta al petto ed è letale
35
1810
forza e lena, che al profondo fosso ¶ dirittamente ricacciâr
36
1810
od un lïone, e al suo voltarsi attento ¶ or
37
1810
alta voce le preghiere al cielo. ¶ Signor del campo
38
1810
oppresso. ¶ Ei lagrimava lamentoso al cielo, ¶ e a me
39
1810
eteree porte, e docili al flagello ¶ spinser per queste
40
1810
alto messaggio ¶ mosse veloce al par delle procelle; ¶ ed
41
1810
ed ascesa dall'Ida al grande Olimpo ¶ di molti
42
1810
sia demenza il farti ¶ al tuo padre nemica. Né
43
1810
il vostro cocchio ricondotte al cielo, ¶ albergo degli Eterni
44
1810
fargli risposta. In grembo al mar frattanto ¶ la splendida
45
1810
cocchi, ¶ e affollati dintorno al gran guerriero ¶ cura di
46
1810
notte ¶ custodiamo noi stessi. Al primo raggio ¶ del nuovo
47
1810
sudati, e colle briglie al carro ¶ gli annodò ciascheduno
48
1810
campo, e lo spargeano al cielo. ¶ Ed essi gonfi
49
1810
colla ghiera d'oro ¶ al mutar de' gran passi
50
1810
giusti rimprocci, e giusto al par mi sembra ¶ ch
51
1810
ed alle Scee, ¶ onde al campo è l'uscita
52
1810
ricca di gran dote al grande Ettorre ¶ diede a
53
1810
pianto Andròmaca bagnata ¶ accostossi al marito, e per la
54
1810
consorte, orfano il figlio. ¶ Al caprifico i tuoi guerrieri
55
1810
intenda. ¶ Così detto, distese al caro figlio ¶ l'aperte
56
1810
palleggiato l'infante, alzollo al cielo, ¶ e supplice sclamò
57
1810
a Pluton: ma nullo al mondo, ¶ sia vil, sia
58
1810
sia forte, si sottragge al fato. ¶ Or ti rincasa
59
1810
lavori intendi, ¶ alla spola, al pennecchio, e delle ancelle
60
1810
dell'acerba guerra. ¶ Raccolse al terminar di questi accenti
61
1810
ancelle, e le commosse al pianto. ¶ Ploravan tutte l
62
1810
membra di fatica; ¶ tali al desìo de' Teucri essi
63
1810
cocchio, ¶ e dal cocchio al terren morto il trabocca
64
1810
si fece incontro ¶ vicino al faggio, e favellò primiero
65
1810
tutte. ¶ Soffermârsi del pari al riverito ¶ cenno d'Atride
66
1810
e del nume appenderolle al tempio: ¶ ma l'intatto
67
1810
terror costernati, oh come al cielo ¶ alzerebbe le mani
68
1810
ma per inganno ¶ Licurgo al varco d'un angusto
69
1810
rotar della ferrata clava ¶ al suo scampo non valse
70
1810
fatto ¶ per vecchiezza impotente, al suo diletto ¶ prode scudiero
71
1810
molta arena ¶ giaceami steso al piede. Oh mi fiorisse
72
1810
altro, il banditor pervenne ¶ al Telamònio Aiace e gliela
73
1810
l'armi io vesto, al sommo Giove ¶ supplicate in
74
1810
Achivi alzâr gli sguardi al cielo, ¶ e a Giove
75
1810
d'acciar. Con questo al petto ¶ enorme scudo il
76
1810
Telamònio eroe ¶ fêssi avanti al Troiano, e minaccioso ¶ mosse
77
1810
del bovin tessuto, ¶ e al settimo fermossi. Allor secondo
78
1810
si ficcò, che presso al lombo ¶ lacerògli la tunica
79
1810
battaglia. Entrambi ¶ siete cari al gran Giove, entrambi (e
80
1810
pari alla forza ed al valore il senno, ¶ e
81
1810
campione ¶ guidâr gli Achivi al padiglion d'Atride, ¶ che
82
1810
per tutti onorar tosto al Tonante ¶ un bue quinquenne
83
1810
e tolto ¶ il tutto al foco, l'apprestâr sul
84
1810
d'onore in segno al vincitor guerriero. ¶ Del cibarsi
85
1810
passâr l'ombre insepolte. ¶ Al nuovo sole le nostr
86
1810
il pio trasporto, e al rogo ¶ le darem lungi
87
1810
dalle navi alquanto, ¶ onde al nostro tornar nel patrio
88
1810
Argiva ¶ così Pari rispose: Al cor m'è grave
89
1810
intègra. ¶ Tutti assentiro riverenti al detto: ¶ indi pel campo
90
1810
esizio estremo. ¶ Plausero tutti al suo parlar gli Achivi
91
1810
dicendo alzò lo scettro al cielo, ¶ e l'araldo
92
1810
sparsero allor ratti, altri al carreggio ¶ de' cadaveri intenti
93
1810
de' cadaveri intenti, altri al funèbre ¶ taglio de' boschi
94
1810
queto ¶ grembo del mare al ciel montando il sole
95
1810
quindi afflitti, ma muti, al rogo i Teucri ¶ diero
96
1810
e di gran varco al volo ¶ de' bellicosi cocchi
97
1810
lo scudo. ¶ Ben egli al morto avvicinossi, e il
98
1810
il meritò, che ingrato ¶ al beneficio con acerbi detti
99
1810
pugna ¶ ritraggono la salma. Al doloroso ¶ spettacolo la forte
100
1810
non lasciarmi giacer preda al nemico: ¶ mi soccorri, e
101
1810
è tolto ¶ il tornarmi al natìo dolce terreno, ¶ e
102
1810
bardati almi destrieri. ¶ Immantinente al cocchio Ebe le curve
103
1810
guerra, ¶ gli alipedi veloci al giogo adduce. ¶ Né Minerva
104
1810
corazza, ¶ di tutto punto al lagrimoso ballo ¶ armasi. Intorno
105
1810
di potente iddio. ¶ Giuno, al governo delle briglie, affretta
106
1810
ambe le Dive ¶ appropinquârsi al campo acheo, bramose ¶ di
107
1810
si stavano ristretti intorno al forte ¶ figliuolo di Tidèo
108
1810
lungi dalle mura insino al mare ¶ vengono audaci a
109
1810
agevolmente col mio nume al fianco. ¶ E al tuo
110
1810
nume al fianco. ¶ E al tuo fianco del pari
111
1810
sdegno. Orrendamente ¶ l'asse al gran pondo cigolò, ché
112
1810
d'un gran prode. ¶ Al sonoro flagello ed alle
113
1810
celarsi di quel fero al guardo. ¶ Come il nume
114
1810
veduto ¶ l'illustre Dïomede, al suol disteso ¶ lasciò l
115
1810
l'asta di sopra ¶ al giogo de' corsier lungo
116
1810
La diresse Minerva, e al Dio l'infisse ¶ sotto
117
1810
o dieci mila combattenti al grido ¶ quando appiccan la
118
1810
mi far qui seduto al fianco mio, ¶ fazïoso incostante
119
1810
dolore, il tornò sano al tutto, ¶ ché mortale ei
120
1810
eterno. ¶ Tolse la vita al Teutranìde Assilo ¶ il marzio
121
1810
ei pur dal Tidìde, al fianco cadde ¶ del suo
122
1810
e Pèdaso gemelli, ¶ che al buon Bucolïone un dì
123
1810
di mirica, e quivi ¶ al piede del timon spezzato
124
1810
si raddolcìa, ¶ già fidavalo al servo, onde alle navi
125
1810
a paragone. ¶ Disse: e al cenno fraterno obbedïente ¶ Ettore
126
1810
e coraggiosi incontro ¶ fêrsi al nemico. S'arretrâr gli
127
1810
e il Tidìde. ¶ Come al tratto dell'armi ambo
128
1810
infelice ¶ chi fassi incontro al mio valor. Se poi
129
1810
cagione d'Antèa sposa al tiranno. ¶ Furïosa costei ne
130
1810
alla calunnia, e disse ¶ al marito così: Bellerofonte ¶ meco
131
1810
di chiuse ¶ funeste cifre al re suocero, ond'egli
132
1810
Dei scortato ¶ partì Bellerofonte, al Xanto giunse, ¶ al re
133
1810
Bellerofonte, al Xanto giunse, ¶ al re de' Licii appresentossi
134
1810
impresa ¶ le Amazzoni virili. Al suo ritorno ¶ il re
135
1810
Partorì poi la moglie al virtuoso ¶ Bellerofonte tre figliuoli
136
1810
ed alfin Laodamìa ¶ che al gran Giove soggiacque, e
137
1810
valor, nove di queste. ¶ Al faggio intanto delle porte
138
1810
per le regie donzelle, al par de' primi ¶ di
139
1810
dormono gl'illustri ¶ generi al fianco delle caste spose
140
1810
libar ti rechi ¶ primamente al gran Giove e agli
141
1810
di sangue offerir voti al sommo ¶ de' nembi adunator
142
1810
t'invìa deh! tosto al tempio, ¶ e rècavi i
143
1810
dalle gravi matrone accompagnata. ¶ Al tempio giunte di Minerva
144
1810
avea ¶ divisato il disegno, al magistero ¶ de' più sperti
145
1810
asta Fegèo. L'asta al Tidìde ¶ lambì l'omero
146
1810
il vecchio padre desolato al tutto. ¶ Tolse i destrieri
147
1810
d'uman sangue e al suolo ¶ adeguar le città
148
1810
Alizòni condottiero, e primo ¶ al fuggir. Gli piantò l
149
1810
l'inclita Teano, ¶ gratificando al suo consorte, avea ¶ con
150
1810
con molta cura nutricato al paro ¶ dei diletti suoi
151
1810
fe' tenaglia co' denti al freddo acciaro. ¶ Ipsènore, figliuol
152
1810
qual Dio, fugge davanti ¶ al chiaro germe d'Evemone
153
1810
coprendosi e del cocchio, al suo fedele ¶ Capaneìde si
154
1810
tuo favor cortese e al mio gran padre, ¶ odimi
155
1810
nuovo ¶ m'assisti, e al tiro della lancia mia
156
1810
tornar dalla battaglia ¶ salvi al suo seno; e di
157
1810
lïon che una mandra al bosco assalta ¶ e di
158
1810
celesti omeri avvolto ¶ stagli al fianco, e dal petto
159
1810
ricurvi il dì che al grande Ettorre ¶ compiacendo qua
160
1810
arco inutile compagno. ¶ E al borioso il duce Enea
161
1810
Troe. Resta tu dunque ¶ al timone e alle briglie
162
1810
Sole e dell'Aurora. ¶ Al re Laomedonte il prence
163
1810
e due ne cesse al figlio Enea, superbi ¶ cavalli
164
1810
lingua, e di sotto al mento uscì la punta
165
1810
pelle. ¶ Diè del ginocchio al grave colpo in terra
166
1810
l'avea concetto. ¶ Intorno al caro figlio ella diffuse
167
1810
anima gl'involi. ¶ Mentre al fiero conflitto ella sottragge
168
1810
alle navi ¶ spedisceli fidati al dolce amico ¶ Dëipilo, cui
169
1810
han nome d'Immortali. Al colpo ¶ died'ella un
170
1810
allor la dolorosa, ¶ salì al suo fianco la taumanzia
171
1810
La divina intanto ¶ Venere al piede si gittò dell
172
1810
che la figlia ¶ raccogliendo al suo seno, e colla
173
1810
madrigna Eeribèa nol rivelava ¶ al buon Mercurio che di
174
1810
dalla pugna ¶ i figlioletti al suo ginocchio avvolti. ¶ Benché
175
1810
come il forte Calidonio al quarto ¶ impeto venne, il
176
1810
l'armi, e dintorno al vano simulacro ¶ Teucri ed
177
1810
risonava. Allor si volse ¶ al Dio dell'armi il
178
1810
e ferì prima Ciprigna ¶ al carpo della mano; indi
179
1810
steso ¶ l'eroe che al pari del divino Ettorre
180
1810
della lega, di lontana al certo ¶ parte mi mossi
181
1810
ch'ei tra poco al suolo ¶ la vostr'alma
182
1810
supplicar, che fermi ¶ resistano al lor posto, e far
183
1810
rampogne acerbe. ¶ D'Ettore al cor fu morso amaro
184
1810
Achivi ¶ inalbava la polve al cielo alzata ¶ dall'ugna
185
1810
in pregio ¶ dai Teucri al paro che di Prìamo
186
1810
ferir, quando d'Atride al fianco ¶ Antìloco comparve: e
187
1810
via fuggirsi, ¶ la volta al cocchio. Antìloco nel pieno
188
1810
di sasso, che gittògli al suol le belle ¶ eburnee
189
1810
col flagello li spinse al campo acheo. ¶ Com'Ettore
190
1810
dietro ¶ or davanti cammina al grande Ettorre. ¶ Turbossi a
191
1810
retrocesse il Tidìde, e al suo drappello ¶ volgendo le
192
1810
il duce Ettorre? ¶ Sempre al fianco gli viene un
193
1810
in vita. ¶ Rimasta è al forte Menelao la palma
194
1810
macchinando il danno. ¶ Quantunque al padre fieramente irata ¶ tacque
195
1810
baldanzosi Achei. ¶ Assentì Giove al detto, ed a Minerva
196
1810
visïone, e talun disse al vicino: ¶ Arbitro della guerra
197
1810
in piedi nel mezzo al clipeato ¶ stuolo de' forti
198
1810
il burbanzoso ¶ Atride, e al licio saettante Apollo ¶ prometti
199
1810
Apollo ¶ prometti che, tornato al patrio tetto ¶ nel! a
200
1810
Diè mano ei tosto ¶ al bell'arco, già spoglia
201
1810
nervo ¶ l'adattando promise al licio Apollo ¶ di primonati
202
1810
Giove si parò davanti ¶ al mortifero telo, e dal
203
1810
vegna, e degli Achei ¶ al forte duce Menelao soccorra
204
1810
Corri, e lo sana. ¶ Al tristo annunzio si commosse
205
1810
campo acheo, fur tosto al loco ¶ ove al ferito
206
1810
tosto al loco ¶ ove al ferito dëiforme Atride ¶ facean
207
1810
dei lenitivi farmaci che al padre, ¶ d'amor pegno
208
1810
nuovo con gli scudi al petto, ¶ e di nuovo
209
1810
voi del pari ¶ allibiti al pugnar vi sottraete. ¶ Aspettate
210
1810
davan di piglio intorno al bellicoso ¶ Idomenèo. Per vigorìa
211
1810
sir de' forti Atride al re cretese ¶ con questo
212
1810
falangi ¶ de' giovani veloci al rio conflitto. ¶ Allegrossi a
213
1810
fortemente ¶ pugnar le stimolate. Al sommo Giove ¶ e a
214
1810
a Pallade piacesse e al santo Apollo, ¶ che tal
215
1810
tosto presa ed adeguata al suolo ¶ per le man
216
1810
cavalli ¶ i cavalieri, e al retroguardo i fanti, ¶ che
217
1810
gerenio cavalier rispose: ¶ Atride, al certo bramerei pur io
218
1810
Giove ¶ i suoi doni al mortal. Rideami allora ¶ gioventude
219
1810
l'Atride oltrepassando ¶ venne al Petìde Menestèo, perito ¶ di
220
1810
i Troiani ¶ daran principio al rio marte gli Achei
221
1810
il padre. Or cianci al vento. ¶ Veduto il cruccio
222
1810
di Tidèo ¶ Dïomede ritrova. Al fianco ha Stènelo, ¶ prole
223
1810
giunti ¶ dopo molto cammino al verdeggiante ¶ giuncoso Asopo, ambasciatore
224
1810
punto temer tutti sfidolli ¶ al paragon dell'armi, e
225
1810
vinti ¶ di cinquanta guerrieri, al suo ritorno, ¶ gli posero
226
1810
gli armati che guidammo al sacro ¶ muro di Marte
227
1810
accheta, amico, ¶ ed obbedisci al mio parlar. Non io
228
1810
sul petto ¶ l'armi al re concitato, a tal
229
1810
fermo core. ¶ Siccome quando al risonante lido, ¶ di Ponente
230
1810
risonante lido, ¶ di Ponente al soffiar, l'uno sull
231
1810
voce priva ¶ la diresti al vederla; e riverenza ¶ era
232
1810
latte ¶ s'ammucchiano, e al belar de' cari agnelli
233
1810
da lungi in cima al balzo ¶ l'atterrito pastor
234
1810
s'abbuiâr gli occhi al meschino, ¶ che strepitoso cadde
235
1810
viver suo fe' breve. ¶ Al primo scontro lo colpì
236
1810
la salma; e accanto al corpo esangue, ¶ che di
237
1810
punta. Tenebrârsi i lumi ¶ al trafitto che cadde fragoroso
238
1810
petto. ¶ Rinculò de' Troiani, al suo cadere, ¶ la fronte
239
1810
non già, ché intorno al morto Piro ¶ colle lungh
240
1810
scudo ¶ d'inestinguibil fiamma, al tremolìo ¶ simigliante del vivo
241
1810
Aiace d'Oïlèo, veloce al corso. ¶ Di tutta la
242
1810
sei di Salamina uscite, ¶ al Telamonio Aiace obbedïenti. ¶ Seguìa
243
1810
contrada, ¶ Etilo ed Elo al mar giacente e Laa
244
1810
costui che vinte avrìa ¶ al paragon del canto anco
245
1810
Giove. ¶ Adirate le dive al burbanzoso ¶ tolser la luce
246
1810
selva. Avean costoro ¶ spiegate al vento di cinquanta e
247
1810
e robusto battaglier che al forte ¶ Ercole un giorno
248
1810
a morte mise ¶ Licinnio, al padre avuncolo diletto, ¶ e
249
1810
i figli ¶ procedono suggetti al fermo e forte ¶ Polipete
250
1810
Intanto ¶ lunghesso il mare al disco, all'asta, all
251
1810
grido; ¶ così de' passi al suon gemea la terra
252
1810
stavasi de' Teucri ¶ esploratore al monumento in cima ¶ dell
253
1810
innanzi la Diva, e al re conversa, ¶ Padre, disse
254
1810
giammai ¶ ordinate falangi. Numerose ¶ al pari delle foglie e
255
1810
Forci ed Ascanio deïforme al campo ¶ dall'Ascania traean
256
1810
guerra e morte ¶ porta al popol pigmeo. Ma taciturni
257
1810
soffiar spande la nebbia ¶ al pastore odïosa, al ladro
258
1810
nebbia ¶ al pastore odïosa, al ladro cara ¶ più che
259
1810
de' chiomati Achei, ¶ che al garbo dell'aspetto un
260
1810
n'andresti già, premio al mal fatto, ¶ d'un
261
1810
e nerbo e lena al fenditor raddoppia. ¶ Non rinfacciarmi
262
1810
agno ¶ di bianco pelo al Sole: un terzo a
263
1810
alle lunghe lor picche al suol confitte. ¶ Alessandro frattanto
264
1810
statura, ma non vidi al mondo ¶ maggior decoro, né
265
1810
e le dolci compagne! Al ciel non piacque; ¶ e
266
1810
sguardo chino ¶ e confitto al terren, né or alto
267
1810
ed aurati bicchier. Giunto al cospetto ¶ del re vegliardo
268
1810
tutte ¶ sue dovizie daransi al vincitore. ¶ Noi patteggiando un
269
1810
i destrieri, e quelli al cenno ¶ pronti obbediro. Montò
270
1810
l'alto cocchio ¶ salirsi al fianco Antènore. Drizzaro ¶ fuor
271
1810
corridori. ¶ De' Troi giunti al cospetto e degli Achei
272
1810
su l'ondivaghe prore al patrio lido. ¶ Ma se
273
1810
ed a' suoi figli, al par di questo vino
274
1810
egli stesso, e tratte al petto ¶ le pieghevoli briglie
275
1810
petto ¶ le pieghevoli briglie, al par con seco ¶ fe
276
1810
e via con esso ¶ al ventoso Ilïon si ricondusse
277
1810
le mani alzando supplicava al cielo, ¶ e qualche labbro
278
1810
sorte. Allor s'assise ¶ al suo posto ciascun, vicino
279
1810
germano Licaon, che fatta ¶ al suo sesto parea, si
280
1810
sesto parea, si pose al petto: ¶ all'omero sospese
281
1810
e si guataro ¶ biechi. Al vederli stupor prese e
282
1810
altro ¶ l'aste squassando al mezzo dell'arena ¶ s
283
1810
gli occhi alzando dispettoso al cielo, ¶ Crudel Giove, gridava
284
1810
petto, e degli occhi al tremolo baleno ¶ riconobbe la
285
1810
Olimpo le vie: statti al suo fianco, ¶ soffri fedele
286
1810
io, ¶ ch'io pure al fianco ho qualche Diva
287
1810
dolce desìo. ¶ Disse; ed al letto s'avviaro, ei
288
1810
vederlo dilettate. Intanto ¶ fida al fianco di Paride l
289
1810
sdegno si pascea, né al parlamento, ¶ scuola illustre d
290
1810
e tutti di conserva al ciel gli Eterni ¶ fean
291
1810
e mattutina ¶ in cielo al sommo dell'Olimpo alzossi
292
1810
ancora dagli Achei pentiti ¶ al mio figlio si renda
293
1810
aspettarne il venir fermo al suo seggio, ¶ ma mosser
294
1810
peggio ti verrà. S'al ver t'apponi, ¶ che
295
1810
ver t'apponi, ¶ che al ver t'apponga ho
296
1810
malvagia intolleranda cosa ¶ questa al certo sarà, se voi
297
1810
quell'opra. Così, fino al tramonto, ¶ tutto il dì
298
1810
addormentossi il nume, ed al suo fianco ¶ giacque l
299
1810
di Giuno ¶ cessero tutti al supplicar; che in somma
300
1810
alla statura, ¶ agli atti, al volto somigliava in tutto
301
1810
brulicava il consesso, ed al sedersi ¶ di tante genti
302
1810
ad Atrèo; ¶ Atrèo morendo al possessor di pingui ¶ greggi
303
1810
ancora ¶ consumar non sapemmo. Al vento adunque, ¶ diamo al
304
1810
Al vento adunque, ¶ diamo al vento le vele, io
305
1810
alza la polve, e al ciel si volve oscura
306
1810
coprendo di fuggenti vele, ¶ al patrio lido rediran gli
307
1810
anime greche? ¶ Deh scendi al campo acheo, scendi, ed
308
1810
dunque n'andrete? E al patrio suolo ¶ navigherete, e
309
1810
ira, e Giove, ¶ che al trono l'educò, l
310
1810
Queto s'asside ¶ ciascheduno al suo posto: il sol
311
1810
di contratta ¶ gran gobba al petto; aguzzo il capo
312
1810
uscito lo ti rechi al piede, ¶ prezzo del figlio
313
1810
fine ¶ di queste cose al nostro sguardo è oscuro
314
1810
Ma di tue contumelie al sommo Atride ¶ so ben
315
1810
manigoldo ¶ dell'aureo scettro al tempestar, che tutta ¶ gli
316
1810
e fu chi vôlto al suo vicin dicea: ¶ Molte
317
1810
promesse in obblìo fatte al partirsi ¶ d'Argo alla
318
1810
ombra ¶ d'un platano al cui piè nascea di
319
1810
imo altare, e tortuoso ¶ al platano avvinghiarsi. Avean lor
320
1810
Achei, ¶ restatevi di Troia al giorno estremo. ¶ Levossi a
321
1810
a Minerva piacesse e al santo Apollo, ¶ ch'altri
322
1810
augelli. ¶ Così disse, e al finir di sue parole
323
1810
un altissimo grido ¶ somigliante al muggir d'onda spezzata
324
1810
sacrifica, chi a quello, ¶ al suo ciascun si raccomanda
325
1810
un pingue ¶ toro quinquenne al più possente nume ¶ sacrifica
326
1810
imbruni, ¶ fa che fumanti al suol di Prìamo io
327
1810
pronto il sire, ed al suo cenno ¶ l'acuto
328
1810
guerra si fe' dolce al core ¶ più che il
329
1810
il volger le vele al patrio nido. ¶ Siccome quando
330
1810
lungi si propaga; ¶ così al marciar delle falangi achive
331
1810
e maestà, che Marte al cinto, ¶ Nettunno al petto
332
1810
Marte al cinto, ¶ Nettunno al petto, e il Folgorante
333
1810
superne ¶ stanze salita, e al forte iddio commista ¶ in
334
1810
le navi che schierârsi al lido. ¶ Regge la squadra
335
1810
Son quaranta le prore al mar fidate ¶ da questi
336
1810
ordinanza ¶ de' Beozi disposte al manco lato. ¶ Di Locride
337
1810
e di Giove. Irato al Sire ¶ destò quel Dio
338
1810
Prïameia ¶ cittade, e salvi al patrio suol tornarvi. ¶ Deh
339
1810
figlio di Giove rispettate. — Al prego ¶ tutti acclamâr: doversi
340
1810
offerte. ¶ Ma la proposta al cor d'Agamennóne ¶ non
341
1810
Impaurissi il vecchio, ed al comando ¶ obbedì. Taciturno incamminossi
342
1810
e in disparte venuto, al santo Apollo ¶ di Latona
343
1810
all'irato un tintinnìo ¶ al mutar de' gran passi
344
1810
venìa. Piantossi ¶ delle navi al cospetto: indi uno strale
345
1810
volta daremo ¶ nuovamente errabondi al patrio lido, ¶ se pur
346
1810
ma dell'oltraggio ¶ che al sacerdote fe' poc'anzi
347
1810
non redenta né compra al padre amato, ¶ e si
348
1810
bocca a me gradito. ¶ Al maligno tuo cor sempre
349
1810
fugge. ¶ O d'avarizia al par che di grandezza
350
1810
Ma tu la prigioniera al Dio rimanda, ¶ ché più
351
1810
divino Achille, ¶ né persuaso al tuo voler mi rechi
352
1810
che questa adegui e al mio desir risponda. ¶ Se
353
1810
sì vile ¶ che obbedisca al tuo cenno, o trar
354
1810
mi diede. ¶ Né pari al tuo d'averlo io
355
1810
d'assai fia meglio ¶ al paterno terren volger la
356
1810
ti prego ¶ di rimanerti. Al fianco mio si stanno
357
1810
fa co' tuoi prodi al patrio suol ritorno, ¶ ai
358
1810
caro ¶ chi de' numi al voler piega la fronte
359
1810
agli sguardi e cervo al core! ¶ tu non osi
360
1810
roderai, ché sì villana ¶ al più forte de' Greci
361
1810
e placherassi ¶ pure Achille al mio prego, ei che
362
1810
vie. ¶ Ciò fatto, indisse al campo Agamennóne ¶ una sacra
363
1810
intere ¶ ecatombi ad Apollo. Al ciel salìa ¶ volubile col
364
1810
appo le navi ¶ davanti al padiglion: né del vederli
365
1810
Achille fu lieto. Ambo al cospetto ¶ regal fermârsi trepidanti
366
1810
innanzi ai mortali e al re crudele ¶ siatemi testimon
367
1810
Patròclo del diletto amico ¶ al comando obbedì. Fuor della
368
1810
mare si sedea dappresso ¶ al vecchio padre; udillo, e
369
1810
nebbia, dall'onda: accanto al figlio, ¶ che lagrime spargea
370
1810
leggiadra ¶ Criseide fu scelta al primo Atride. ¶ Crise d
371
1810
che il puoi, tu al figlio tuo soccorri, ¶ vanne
372
1810
o Dea, ¶ l'involasti al periglio, all'alto Olimpo
373
1810
s'assise ¶ di Giove al fianco, e n'ebber
374
1810
tu questo rammentagli, e al suo lato ¶ siedi, e
375
1810
superbo ¶ fe' de' Greci al più forte un tanto
376
1810
del fulmine signore, e al tuo desire ¶ piegarlo tenterò
377
1810
Dopo la luce dodicesma al cielo ¶ tornerà. Recherommi allor
378
1810
Giove ¶ agli eterni palagi; al suo ginocchio ¶ mi gitterò
379
1810
la si raccolse giubilando al petto. ¶ Tosto d'intorno
380
1810
petto. ¶ Tosto d'intorno al ben costrutto altare ¶ in
381
1810
le venìa. Scelti garzoni ¶ al suo fianco tenean gli
382
1810
tolser tutto alle fiamme. Al fin dell'opra ¶ poste
383
1810
i poppesi della nave al sonno. ¶ Poi come il
384
1810
aperse, ¶ conversero la prora al campo argivo, ¶ e mandò
385
1810
l'ucciso fratello innanzi al caro ¶ cadavere si pianta
386
1810
più fieri ¶ dier mano al brando. Del chiomato elmetto
387
1810
cocchio ei monta, e al destro omero il fere
388
1810
stridor delle saette ¶ e al sibilo dell'aste attento
389
1810
per l'etere sereno al cielo ascende ¶ su dal
390
1810
sbaragliati le vie. Saliva al cielo ¶ vorticosa di polve
391
1810
lor tagliando il ritorno al desiato ¶ Ilio; e tra
392
1810
dalla picca, e lungi al suolo ¶ lo gittò sanguinoso
393
1810
dall'alma il corpo, al dolce Sonno imponi ¶ ed
394
1810
e caro. ¶ Disse; e al consiglio di Giunon s
395
1810
acuta spada ¶ tagliò netto al giacente le tirelle, ¶ e
396
1810
i corsieri, e raddrizzârsi ¶ al cenno della briglia obbedïenti
397
1810
L'impedisce la piaga al braccio infissa ¶ dallo strale
398
1810
l'infelice, ed orando al saettante ¶ nume di Delo
399
1810
tutto, che dell'asta al peso ¶ mal reggo, e
400
1810
inanimando, ¶ io gli sproni al conflitto, e a me
401
1810
armi, e villanìa ¶ facciano al morto vendicando i Dànai
402
1810
già l'animose mani al combattuto ¶ cadavere mettea, quando
403
1810
prostrar d'ognuno che al tuo scontro vegna, ¶ ché
404
1810
alle ciance, e mano al ferro. — E dette ¶ queste
405
1810
sepolto tutto dalla fronte al piede. ¶ Senza mai requie
406
1810
piede. ¶ Senza mai requie al freddo corpo intorno ¶ facean
407
1810
spogli; o se preceda ¶ al suo morire di molt
408
1810
estingua. ¶ Però d'Ettore al cor tale egli mise
409
1810
indi alla Morte ¶ ed al Sonno gemelli fa precetto
410
1810
dagli amici. ¶ Disse: e al paterno cenno obbedïente ¶ calossi
411
1810
immortal lo ricoperse; ¶ quindi al Sonno comanda ed alla
412
1810
d'Achille obbedìa saggio al comando, ¶ schivato ei certo
413
1810
e come ¶ stese questi al terren, gli altri non
414
1810
torre, alto disastro ¶ meditando al guerriero, e scampo ai
415
1810
Ma come più feroce al quarto assalto ¶ l'eroe
416
1810
In sé riscosso ¶ Ettore al franco Cebrïon fe' cenno
417
1810
auriga Cebrïon percosse, ¶ tutto al governo delle briglie intento
418
1810
osso ¶ sostenerlo poteo. Divelti al piede ¶ gli schizzâr gli
419
1810
una percossa, ¶ che abbacinossi al misero la vista ¶ e
420
1810
nemico, ¶ e l'elmo al suolo rotolando fece ¶ sotto
421
1810
chiome ¶ vicino anch'esso al fato estremo. Allora ¶ tutta
422
1810
Euforbo, un Dàrdano che al corso ¶ e in trattar
423
1810
duro ¶ mestier, venti guerrieri al paragone ¶ riversò da' lor
424
1810
d'una povera fonte, al cui zampillo ¶ venìano entrambi
425
1810
arena: ¶ tal di Menèzio al generoso figlio ¶ de' Teucri
426
1810
il troian duce, e al moribondo eroe ¶ orgoglioso insultando
427
1810
avvisi ¶ ti diè certo al partire: O cavaliero ¶ caro
428
1810
lui l'Atride, ¶ e al nemico, che in guardia
429
1810
nessuno ¶ ardìa de' Teucri al baldanzoso Atride ¶ farsi addosso
430
1810
rapitore, e l'altro al suol giacente ¶ in un
431
1810
difesa ¶ di Pàtroclo; serbiamne al divo Achille ¶ il nudo
432
1810
come lïon, cui, mentre al bosco mena ¶ i leoncini
433
1810
Inorridito si rivolse Teucro ¶ al suo fratello, e disse
434
1810
dell'onor degli Achivi, al suolo il lascia ¶ con
435
1810
irto d'equine ¶ chiome al capo si pose; e
436
1810
gli Achei ¶ torneran navigando al patrio lido. ¶ Fur quei
437
1810
tresca, ma di Marte al fiero ¶ ballo gl'invita
438
1810
di fanti capitano. ¶ Polidamante al suol stende il cillenio
439
1810
di Megète in mezzo al petto ¶ di Cresmo si
440
1810
fu tardo alle risposte. Al sommo ¶ del ferrato e
441
1810
minore Atride, che furtivo al fianco ¶ di Dolope s
442
1810
senti il cor commosso al diro ¶ caso del morto
443
1810
uopo, ¶ o veder Troia al fondo, ed allagate ¶ per
444
1810
che il veltro corre al caprïol ferito, ¶ cui, mentre
445
1810
Ettorre; ¶ né diè sosta al fuggir, né si converse
446
1810
il Dio ¶ sproni aggiungeva al cor d'Ettorre, e
447
1810
Coprèo che un giorno al grande Alcide ¶ venne dei
448
1810
scudo, che lungo insino al piede ¶ dalle saette il
449
1810
ferro ¶ de' Troiani, riparansi al secondo ¶ alla marina più
450
1810
vivi, ¶ i bei fatti al pensiero: io qui per
451
1810
coperte delle navi, e al cielo ¶ la sua voce
452
1810
nave che di Troia al lido ¶ Protesilao guidò senza
453
1810
la nave. ¶ Presentossi davanti al fiero Achille ¶ Patròclo intanto
454
1810
la riguarda ¶ finch'ella al petto la raccolga. Or
455
1810
non mi s'appigli al cor, pari alla tua
456
1810
invìa nel campo; e al mio comando i forti
457
1810
le spalle, ¶ m'appresenti al nemico, onde ingannato ¶ dalla
458
1810
già le navi, e al lido stringersi ¶ in poco
459
1810
son cari, ¶ non obblïarlo, al saettante Apollo. ¶ Posti in
460
1810
la tagliò là dove al tronco ¶ si commette la
461
1810
argentee fibbie. La corazza al petto ¶ poscia si mise
462
1810
cresta. Alfin prese, atte al suo pugno, ¶ valide lance
463
1810
quindi che i cavalli al cocchio ¶ subito aggioghi Automedon
464
1810
Automedonte ¶ i veloci corsieri al giogo addusse ¶ Balio e
465
1810
e teso: ¶ tali dintorno al bellicoso amico ¶ del gran
466
1810
Eudoro, egregio nella pugna al pari ¶ che rapido nel
467
1810
del Sol, la genitrice al prode ¶ Attòride Echeclèo passò
468
1810
uomo ¶ s'appoggia; e al moto delle teste vedi
469
1810
Ritto poscia nel mezzo al suo recinto ¶ libando, e
470
1810
e gli occhi sollevando al cielo, ¶ a Giove, che
471
1810
d'ogni lavacro schivi al fianco letto ¶ fan del
472
1810
sua destra infierir, quando al tremendo ¶ lavor di Marte
473
1810
terribile mischia. E questi al cenno ¶ dell'ardito Patròclo
474
1810
e dell'oltraggio ¶ fatto al maggiore degli eroi si
475
1810
Sprone alle forze e al cor di ciascheduno ¶ fur
476
1810
terribilmente rimbombar le navi ¶ al gridar degli Achei. Ma
477
1810
e l'auriga Automedonte al fianco ¶ folgoranti nell'armi
478
1810
nella polve. Si volse al suo cadere ¶ il peonio
479
1810
acuto ¶ cerro percosse Arëilìco al fianco ¶ nel voltarsi che
480
1810
meschino. ¶ Trafisse Menelao Toante al petto ¶ scoperto dello scudo
481
1810
forse t'avvisi ¶ che al par del figlio, per
482
1810
ascese, ¶ che sovrana innalzava al ciel la cima. ¶ Quivi
483
1810
tempeste adunatore, e pronta ¶ al cor gli corse l
484
1810
dì che de' parenti al guardo ¶ sottrattisi gustâr commisti
485
1810
amor brama ti punge, ¶ al talamo n'andiam, che
486
1810
Achivi, lascerem di Prìamo al figlio ¶ noi dunque il
487
1810
leggiero ¶ scudo si copre, al men valente il ceda
488
1810
ei stesso. ¶ Obbedîr tutti al cenno. I re medesmi
489
1810
file facean; le forti al forte, ¶ al peggior le
490
1810
le forti al forte, ¶ al peggior le peggiori. E
491
1810
si viene delle schiere al cozzo. ¶ Non così la
492
1810
dal tracio soffio flagellata al lido; ¶ non così freme
493
1810
pel campo ¶ de' combattenti al piè, dato di piglio
494
1810
sul girone dello scudo al petto ¶ l'avversario ferì
495
1810
alta città; ma giunti al guado ¶ del vorticoso Xanto
496
1810
alma del grande ¶ Telamonìde, al cui fianco caduto ¶ era
497
1810
quel prode. E tosto al borioso, ¶ che indietro si
498
1810
non saremo ¶ noi soli al lutto. Dalla mia man
499
1810
Oïlèo; ché nullo ¶ ratto al paro di lui gli
500
1810
con due gravi ¶ incudi al piede penzolon t'appesi