parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «al»

nautoretestoannoconcordanza
1
1998
aggrappato e quasi puntellato al mobile, si guardava attorno
2
1998
delle ville. Camminavo appena al di sopra dei grandi
3
1998
della valle, vicinissimo ormai al tiro al piattello perché
4
1998
vicinissimo ormai al tiro al piattello perché correva sotto
5
1998
zona deserta del tiro al piattello, passando sotto le
6
1998
attraverso, scintillava. Frusciava attorno al grande traliccio tutto gremito
7
1998
e quasi cancellata. ¶ «Mettiti al mantice!» mi ordinò sorridendo
8
1998
mentre mulinavano in mezzo al cortile. Salivano dalla città
9
1998
spostava quasi invisibile molto al di sopra delle colline
10
1998
Rimpiccioliva sempre più, oppure al contrario lo vedevo ingigantirsi
11
1998
mi avvicinavo di più al vetro, schermandomi tutti e
12
1998
suo pilota ancora immobile al posto di guida. ¶ Spariva
13
1998
ping pong si bloccava al centro del tavolo per
14
1998
nulla, perché possa vivere al di là di ogni
15
1998
riprendeva a cambiare, vagavano al suo interno piccoli sciami
16
1998
parte ¶ SCENA DELLA STORIA ¶ 1 ¶ Al confine ¶ «Non si potrebbe
17
1998
L’uomo seduto accanto al posto di guida si
18
1998
ancora?» chiese l’uomo al posto di guida, girandosi
19
1998
una finestrella ancora accesa, al primo piano di un
20
1998
chiusa di una porta, al primo piano. ¶ «È tanto
21
1998
nostri occhi arrivavano appena al parabrezza. ¶ «Le vedi quelle
22
1998
tornante dopo tornante fino al lago. L’acqua tratteneva
23
1998
leggeri bagliori in mezzo al lago?» gli chiedevo. ¶ «Sono
24
1998
labbro, bisognava tenerla legata al resto dell’auto con
25
1998
attento!» lo sentivo gridare al mio fianco. ¶ «Mi si
26
1998
luce, in pieno giorno, al termine di un rettilineo
27
1998
vedevo proprio di fronte al muso dell’auto, ancora
28
1998
riuscire a fare ritorno al Centro, e a ripartire
29
1998
auto sbandasse, o che al contrario smettesse in quello
30
1998
posto di frontiera, illuminata al centro di uno spiazzo
31
1998
notte. Si incollava assieme al manifesto anche la cicca
32
1998
secchio. La rivedevo attaccata al muro quando tornavo a
33
1998
scendere di nuovo fino al lago per poterla allungare
34
1998
come sempre quando tutti al loro interno si sono
35
1998
mi giravo per domandare al Sempio. ¶ Sorrideva in silenzio
36
1998
andava sfaldando, e brillava al centro la polvere di
37
1998
rigettarlo mozzato in mezzo al lago un istante prima
38
1998
di vetro, rifletteva, oltre al mio, anche il volto
39
1998
manopola del cambio e al volante. “Chissà cosa ci
40
1998
arrestava improvvisamente nell’aria, al mio passaggio. Distinguevo infine
41
1998
mi invitava a sedere al tavolo del cucinino. Dalle
42
1998
il Sempio. «Puntellati bene al volante con tutte e
43
1998
con le mani?» chiesi al Sempio, perché continuava a
44
1998
terminale del microfono frusciava al passaggio delle mie dita
45
1998
dicevo, mentre già ritornavo al punto di partenza. ¶ Mi
46
1998
il tempo che voglio al parapetto privo degli addobbi
47
1998
sollevato... dare una grattugiata al microfono con l’unghia
48
1998
raccolta alla fine attorno al palco?» ¶ «C’era gente
49
1998
forma delle sue gambe al loro interno. Anche la
50
1998
si lamentò una donna al suo fianco. ¶ Solo allora
51
1998
parte di cortile, fino al vicino spigolo della vecchia
52
1998
di marmo o vicino al refettorio, non li vedevo
53
1998
era arrivato in cima al lampione. Stava fermo lassù
54
1998
tenevo sempre sollevato molto al di sopra della testa
55
1998
nel solaio. Mi accostai al finestrone senza infissi. La
56
1998
Mi affacciai di nuovo al finestrone, calibrai un’ultima
57
1998
suo pilota, ancora attonito al posto di guida. ¶ 15 ¶ Il
58
1998
buchini, la testa sincopata al posto di quell’altra
59
1998
dalla parte del tiro al piattello. Rimbombavano un po
60
1998
e piomberà a terra al primo colpo come una
61
1998
senza neanche velarsi, muoveva al suo interno le mani
62
1998
su se stessa. Apparivano al suo interno oggetti inaspettati
63
1998
po’ mentre li portava al proprio posto reggendoli con
64
1998
incontrollabilmente mentre la consegnava al Gatto. Il giorno dopo
65
1998
un punto ormai vicino al seminario. ¶ Il padre priore
66
1998
che stavamo silenziosi attorno al macchinone e, prima di
67
1998
mi stava indicando inequivocabilmente al Cavatappi, con un unico
68
1998
sul segmento d’inginocchiatoio al centro della stanza. ¶ La
69
1998
suo posto, in fondo al refettorio. Ora che si
70
1998
direttamente sopra la veste, al Gatto, che ci infilava
71
1998
voluto fare un regalo al Gatto...» ¶ S’interruppe un
72
1998
pezze bianche erano distese al sole ad asciugare. Riverberavano
73
1998
accostavo ancora di più al finestrone vicino all’altare
74
1998
ancora qualche pacchetto destinato al Gatto, ciò che ancora
75
1998
scaglia di sapone tintinnare al suo interno, quando tornava
76
1998
po’ arrovesciata, quasi incollata al cuscino. Mi giravo dall
77
1998
motore acceso di fronte al cancello spalancato. L’autista
78
1998
dal finestrino abbassato. Seduto al suo fianco, mi pareva
79
1998
stretto abitacolo dell’auto. Al padre priore il cappello
80
1998
rimaneva un po’ staccato al centro della fronte, nel
81
1998
ginocchia per potersi sedere al proprio posto. Entrava molta
82
1998
radiografate a intervalli regolari al centro delle tavolate. Anche
83
1998
disse il padre priore al Gatto, che si stava
84
1998
un nuovo posto accanto al padre priore e al
85
1998
al padre priore e al vicario, nel segmento più
86
1998
prefetto sulla porta, richiamando al silenzio, in attesa che
87
1998
qualcun altro doveva svegliarsi al lato opposto della camerata
88
1998
già stato preparato, scorgevo al suo interno le forme
89
1998
cercavo di annodarlo attorno al polso, che non riusciva
90
1998
altare. Avevamo già svoltato al termine della quinta. Il
91
1998
era un taglio profondo al centro della chierica, l
92
1998
mano, mi sembrava che al contrario si andassero allungando
93
1998
un salto frontale, raccogliendo al massimo le lunghissime gambe
94
1998
di veder scendere mischiati al liquido anche i frammenti
95
1998
inginocchiatoi per poterlo prendere al volo un infinitesimo d
96
1998
volta la pietra sacra al centro dell’altare. ¶ «Ite
97
1998
vassoio. Si fermava vicino al mio letto. Mi aiutava
98
1998
Sentivo venire dal tiro al piattello l’eco degli
99
1998
di girarmi nel letto. ¶ Al mio fianco continuavano ancora
100
1998
che si stava levando al suo passaggio. ¶ Arrivata alla
101
1998
velo, mi pareva che al suo interno non ci
102
1998
neanche là. Mi avvicinai al mio posto, sollevai il
103
1998
finestroni, verso il tiro al piattello e le colline
104
1998
ingresso della nuova costruzione, al posto del foglio di
105
1998
silenzio sul pavimento, attorno al tavolo da ping pong
106
1998
Gatto venendomi incontro. ¶ Attorno al tavolo da ping pong
107
1998
già tutti inginocchiati attorno al tavolo verde del ping
108
1998
La pallina veniva messa al centro. Tutte le teste
109
1998
si svuotavano d’aria al punto tale che i
110
1998
si annebbiasse, mi pareva al contrario che diventasse così
111
1998
col cucchiaio, ne usciva al massimo un po’ di
112
1998
invernali si succedevano attorno al tavolo verde del ping
113
1998
A volte si univano al gioco anche il padre
114
1998
da solo di fronte al Gatto, dopo che gli
115
1998
spari attutiti dal tiro al piattello, il suono di
116
1998
Anche il Gatto riduceva al minimo il suo soffio
117
1998
sua volta di fronte al tavolo verde del ping
118
1998
le mani, alzandosi infine al suono della campanella. Il
119
1998
si rarefaceva sempre più al lato opposto del tavolo
120
1998
cosa stava accadendo anche al mio volto. Gli occhi
121
1998
più dell’avversario, ma al contrario di saper rimanere
122
1998
un po’ attorcigliato attorno al volto, ma qualcuna delle
123
1998
raggiungere la sala studio al suono improvviso della campanella
124
1998
improvviso della campanella. Seduto al mio banco e con
125
1998
inaspettata. E forse anche al Gatto poteva apparire che
126
1998
avvenisse nei miei polmoni. Al centro del tavolo la
127
1998
evidentemente di doversi muovere al solo scopo di presentare
128
1998
stavamo andando ad assistere al Passio cantato in un
129
1998
riusciva a tenere dietro al variare continuo delle intonazioni
130
1998
lieve delle dita, fino al lontano seminario dalle camerate
131
1998
Pilato. Si era fermato al centro della sala, e
132
1998
ad appendersi per gioco al palo della croce, per
133
1998
appoggiato una scala sbilenca al legno della croce. La
134
1998
seminaristi si lanciavano già al suo inseguimento, correvano su
135
1998
di un sacco proprio al di sotto della pianta
136
1998
si poteva orbitare liberamente al loro interno, a occhi
137
1998
genuflessione una volta arrivato al centro della stanza, di
138
1998
altri ancora in attesa al centro del cortile. ¶ «Ci
139
1998
piccolo tratto che portava al refettorio e lungo la
140
1998
Non avevo mai visto al suo fianco quel luccicante
141
1998
serbatoio era diverso, aveva al centro una piccola serratura
142
1998
la sella era diversa, al posto delle due staccate
143
1998
dire...» ¶ Ora arrivavano fino al cortile i suoni incomprensibili
144
1998
mi pare...» ¶ Ero vicinissimo al marciapiede che correva tutt
145
1998
attaccando barattoli e nastri al paraurti, mentre gli sposi
146
1998
ferma da qualche istante al centro di una guancia
147
1998
sempre più asimmetricamente molto al di sopra della villa
148
1998
Dirce era già arrivata al piano superiore, o era
149
1998
un tavolino di marmo, al ponticello che scavalcava la
150
1998
i gradini che portavano al tetto, un po’ inclinati
151
1998
Eravamo poche persone attorno al tavolo, i rari ospiti
152
1998
farlo straripare. Lo accostava al punto di sutura tra
153
1998
tuta del Nervo luccicava al fianco del padre priore
154
1998
padre priore ondeggiava vicinissimo al varco senza davanzale della
155
1998
corpo s’inclinasse tutta al di fuori e rientrasse
156
1998
della villa, e anche al primo piano della casa
157
1998
allarmato una deflagrazione profonda al termine del collo, forse
158
1998
appiccicato in quel punto, al centro di un alone
159
1998
macina, per puntellarmi meglio al fondo del cortile, ora
160
1998
canna durante la doccia al centro del cortile, anche
161
1998
e senza peso, fino al punto in cui nessuno
162
1998
cima alla capigliatura alzando al massimo le braccia. Lo
163
1998
delle sue spalle, fissata al vestito con un punto
164
1998
gli pneumatici delle auto, al centro del cortile, lasciavano
165
1998
serra, arrivavo di corsa al primo piano dove la
166
1998
piccionaia, si fermava allarmato al centro del cortile, fissando
167
1998
di quelle vellutate bollicine al termine della zampa, ma
168
1998
da una parte, fino al pavimento d’assi sospeso
169
1998
erano accese altre luci al primo piano della villa
170
1998
braccia erano già attorno al mio collo, le sue
171
1998
mani cercavano un punto al di sopra del collare
172
1998
mi pareva di cogliere al suo interno l’alone
173
1998
più a trovare materia al suo interno. Il Nervo
174
1998
Si srotolavano e scoppiavano al primo contatto con le
175
1998
si erano raccolte attorno al ventre di Turchina, che
176
1998
nella serra, salì fino al primo piano della villa
177
1998
avevo finora riconosciuto attorno al fuoco. La callista aveva
178
1998
all’improvviso, quando arrivavo al limite di uno dei
179
1998
callo igneo, oppure fermarmi al suo interno come se
180
1998
il manubrio della bicicletta al mio fianco, con una
181
1998
a ruotare vorticosamente attorno al parco. Fendevo sfere d
182
1998
un tavolino di marmo al limite del parco, si
183
1998
rotelle degli schettini acceleravano al contrario la mia corsa
184
1998
bicicletta, e ad appoggiarla al muro delle scuderie senza
185
1998
porgevano il saluto anche al neonato. Raggiunsi in silenzio
186
1998
srotolavo, rimaneva tutta incollata al pavimento. Non c’era
187
1998
incollò per un istante al muro di cinta, prima
188
1998
a cavalcioni della moto, al centro del cortile. Accelerò
189
1998
ero già di fronte al seminario. Qualcuno stava già
190
1998
in piedi in fondo al letto. Il benefattore, il
191
1998
l’altro in fondo al letto. Guardavano con curiosità
192
1998
parte. ¶ Saliva due volte al giorno il seminarista sordomuto
193
1998
fotografia che ritorni indietro al negativo, si sviluppi di
194
1998
e di nuovo ritorni al negativo. I suoi peli
195
1998
lana di vetro appiccicato al resto del corpo con
196
1998
dei figli, ancora ammassati al centro del cortile. Attorno
197
1998
giro completo tutt’intorno al parco per potersi infine
198
1998
che parevano doversi incendiare al suo contatto. ¶ L’Albino
199
1998
il carrettino ormai vuoto al muro diroccato, pochi istanti
200
1998
piede, spinsi l’altro al di sotto del corpo
201
1998
teneva ancora tenacemente attaccata al resto del corpo, come
202
1998
legno, che era appoggiata al muro della massa. Emetteva
203
1998
della notte inginocchiato vicino al letto. Ma la mattina
204
1998
la Pesca era ancora al solito punto della scaletta
205
1998
salii di corsa fino al primo piano percorrendo in
206
1998
ogni lato, per ridurre al minimo la zona da
207
1998
feci pazientemente ruotare attorno al pene per riformare la
208
1998
non sporgesse alcuno spigolo al termine della fasciatura, prima
209
1998
annodai più volte attorno al pene, perché tenesse ben
210
1998
verso la mia stanza. Al letto erano già state
211
1998
valigetta mai vista vicino al comodino. ¶ Cercai il pigiama
212
1998
un attimo il respiro, al pensiero che forse la
213
1998
di una delle ante, al primo piano, come se
214
1998
prima di poter risalire al primo piano della villa
215
1998
una scala che portava al primo piano. Tastai un
216
1998
si fosse collocata, perché al suo ingresso tutto il
217
1998
un piccolo varco vicinissimo al punto dove mi trovavo
218
1998
di cose in fondo al letto, piccoli oggetti mi
219
1998
Sono qui...» bisbigliava vicinissima al mio volto. ¶ Dall’altra
220
1998
sue labbra apparivano tese al massimo nello sforzo di
221
1998
della testa, in fondo al letto. Il volto dell
222
1998
fotografico. Tornava di nuovo al negativo sotto la luce
223
1998
fianco, accostavo il volto al lenzuolo sollevato. Ora anche
224
1998
volta che mi affacciavo al lenzuolo sollevato. Passava di
225
1998
un po’ in fondo al materasso e di nuovo
226
1998
teste capovolte in fondo al letto. Anche la Pesca
227
1998
perfettamente distesa in fondo al letto, nonostante tutti i
228
1998
sue pareti ondulate. Anche al piano di sotto non
229
1998
esterna. Soltanto quando arrivai al centro del cortile mi
230
1998
la scala che conduceva al primo piano. La porta
231
1998
punto profondo dell’assembramento. Al centro, Lenìn stava facendo
232
1998
pallidissimo accanto alla voliera. ¶ Al suo interno molti uccellini
233
1998
i viali. Ciascuno immobilizzato al proprio posto e in
234
1998
Turchina, che stava immobile al centro del cortile, toccò
235
1998
suono delle campane proprio al fianco di Turchina, diede
236
1998
gessetto largo e piatto al posto della fetta di
237
1998
di rialzarsi. Si puntellò al tavolo con le mani
238
1998
pranzo sulla tavola, accanto al proprio posto. Turchina scomparve
239
1998
gli invitati si stiracchiavano al sole dopo il lungo
240
1998
vettura. Lo sposo salì al posto di guida. Teneva
241
1998
lati delle strade. Riflesse al loro interno, scorgevo persone
242
1998
da salire allungato fino al sedile posteriore, mi scalzava
243
1998
perfetta di una bifora al piano superiore, l’espressione
244
1998
vastità vegetale. Si fermò al centro di un nuovo
245
1998
più spazioso, in fondo al quale si ergeva una
246
1998
grotta, mossi qualche passo al suo interno. Il terreno
247
1998
terreno sprofondava un po’ al centro. Prima di un
248
1998
vasca di cemento posta al culmine di una montagnola
249
1998
un tucano imbalsamati. ¶ Tornai al centro del cortile. Mi
250
1998
macchia della mia veste al centro del cortile. ¶ La
251
1998
la scala che portava al primo piano della villa
252
1998
artificiale, eppure fervevano già al loro interno numerose e
253
1998
passo all’interno, accostandomi al letto di ferro, al
254
1998
al letto di ferro, al comodino. La Dea stava
255
1998
stava seduto di fronte al nécessaire per la pulizia
256
1998
delle sue braccia attorno al corpo di Turchina, che
257
1998
stare fermo e sospeso al suo interno, ormai staccato
258
1998
che veniva ad appoggiarsi al pavimento d’assi. Mi
259
1998
all’improvviso. ¶ Guardai giù. ¶ Al volante di una macchina
260
1998
dalla ghiacciaia, mi avvicinai al portone secondario, a poca
261
1998
poca distanza dalla villa, al centro del cortile. Ma
262
1998
istanti dopo sentii che al primo piano era esplosa
263
1998
giradischi anche in mezzo al cortile, o forse addirittura
264
1998
la Dea, era salito al primo piano della villa
265
1998
un po’ allargato attorno al collo. Capivo che il
266
1998
che si sarebbe sfracellato al suolo, invece all’ultimo
267
1998
tratto Bortolana, quasi invasato al centro del cortile. ¶ Alzai
268
1998
sentivo rimbombare in fondo al cunicolo, sempre più lontano
269
1998
Pesca barcollare in mezzo al cortile, allungando le mani
270
1998
di Lenìn abbaiava impazzito al centro del cortile, si
271
1998
la volta di cielo al di sopra del parco
272
1998
un punto solo o al contrario si disperdessero all
273
1998
a sparare in mezzo al parco, dopo avere atteso
274
1998
con cura in fondo al letto prima di coricarmi
275
1998
come sollevato dal pavimento, al posto delle simmetrie di
276
1998
una pesante scatolina. Luccicavano al sole, mentre li spingeva
277
1998
perfettamente immobile e silenziosa al centro del parco, dello
278
1998
quasi mezzo giro intorno al proprio asse. L’autista
279
1998
La cena incominciava. Seduto al margine estremo di una
280
1998
quelle notti, mentre salivo al primo piano della villa
281
1998
sulla cornice che correva al di sotto del davanzale
282
1998
fasciatura come una mummia. ¶ Al suo interno restava sempre
283
1998
cortile e in mezzo al parco, senza che ce
284
1998
e si richiudevano attorno al suo piede, a ogni
285
1998
era apparso di colpo al suo interno, a poca
286
1998
alcun punto. A volte, al termine di qualche prova
287
1998
proprio mentre ero intento al cambio della fasciatura giornaliero
288
1998
per annaffiare i fiori al centro del cortile. Nella
289
1998
fiammelle non morivano mai al primo colpo sotto il
290
1998
svolazzava infangata in mezzo al campo, perché il terreno
291
1998
marmo, arrivavano fin quasi al refettorio. Mi giravo da
292
1998
attrarlo in altro modo...” ¶ Al termine della partita, eravamo
293
1998
collare, in piedi vicino al letto. Mi evitava ma
294
1998
di grani, per riportarsi al punto giusto. Quando scendevo
295
1998
per riceverne consolazione. ¶ Tornò al proprio posto, alla fine
296
1998
palo di un lampione al centro del cortile. Le
297
1998
mani intirizzite uncinarsi attorno al palo, in punti sempre
298
1998
questo gli fosse stato, al contrario, consegnato. ¶ Ero rimasto
299
1998
allontanava. ¶ Era già tornato al suo posto, non potevo
300
1998
forte le mani attorno al palo del lampione?” pareva
301
1998
le mani in fondo al palo. Non si arrischiava
302
1998
impercettibilmente. Trattenevo il respiro al pensiero che potesse esplodere
303
1998
con insistenza in fondo al dormitorio. Si fermava per
304
1998
pallone era ormai vicinissimo al suo volto, lo colpiva
305
1998
queste, gettava in mezzo al campo sfere di neve
306
1998
Scendevano tutti assieme. Aggrappato al suo braccio, il benefattore
307
1998
forchetta troppo convergenti, o al contrario così divaricati che
308
1998
si avvicinava, si metteva al suo fianco contro la
309
1998
sua testa si protendeva al massimo in avanti. Il
310
1998
priore doveva quasi aggrapparsi al suo braccio, per fermarlo
311
1998
cotte nuove in sagrestia, al termine delle orazioni. Tutti
312
1998
uno strano oggetto, accanto al messalino. Allungai la mano
313
1998
mi atterriva. Lo rimisi al suo posto, chiusi il
314
1998
regola dei silenzi?” ¶ Poteva al massimo impedire all’incessante
315
1998
rumore, quasi per uniformarsi al generale silenzio. Ma il
316
1998
udibile nella fila opposta, al quale poteva sempre rispondere
317
1998
che forniva il pretesto al frusciare poco distante di
318
1998
gruppo in apparente meditazione al primo piano poteva far
319
1998
spostando con fragore appena al di sopra del soffitto
320
1998
indiscriminato dei silenzi. E, al termine dell’inaudita confessione
321
1998
trasparente che potevo scorgere al suo interno i capillari
322
1998
minuscole primordiali cartilagini fino al filo tagliente della lama
323
1998
di sapone. ¶ “Siamo già al Kyrie...” mi scossi. ¶ Ma
324
1998
stava già di fronte al tabernacolo con lo sportellino
325
1998
spazio cubico. Tornavo vicino al finestrone senza serramenti, dove
326
1998
di nuovo di fronte al finestrone quando un grande
327
1998
Riuscii a riconoscere, immobile al centro, a cavalcioni di
328
1998
a cavalcioni della moto, al centro del cortile, il
329
1998
e, proprio quando era al massimo del suo rombare
330
1998
punto conosciuto e preciso al di sotto del fanale
331
1998
corto della tavolata, accanto al padre priore e al
332
1998
al padre priore e al vicario. Non si era
333
1998
alto del lampione, aggrappato al palo con le sole
334
1998
a restare in cima al palo. Evitavo di guardarlo
335
1998
improvviso delle reni. Accelerò al massimo il motore. Il
336
1998
era un po’ spappolato al centro, come se lungo
337
1998
DEL SILENZIO ¶ 1 ¶ Dal sonno al silenzio, dal silenzio al
338
1998
al silenzio, dal silenzio al sonno ¶ Io invece mi
339
1998
ritornare indietro, dal silenzio al sonno, prima di riaprirli
340
1998
camminare un po’ addossati al muro perché sullo scheletro
341
1998
così concentrata da permettere al vento di attraversare fischiando
342
1998
la veste in fondo al letto, mi cambiavo a
343
1998
sotto un’immagine sacra al lato opposto della camerata
344
1998
ultima volta dal sonno al silenzio, dal silenzio al
345
1998
al silenzio, dal silenzio al sonno. ¶ 2 ¶ L’uomo con
346
1998
chiese d’un tratto al Gatto, mentre me ne
347
1998
Gatto, accostandosi di nuovo al padre priore, di ritorno
348
1998
sullo sfondo del tiro al piattello dall’altra parte
349
1998
quando occorreva rispondere liturgicamente al sacerdote, era sempre possibile
350
1998
così grande da ritardare al massimo e rendere quasi
351
1998
girare silenziosamente la giostra. Al suo interno, quando l
352
1998
il padre priore assieme al Gatto. Stavolta era l
353
1998
gran caldo quella crosta, al cui interno da un
354
1998
cielo rimaneva luminoso fino al momento di risalire in
355
1998
d’ore. In mezzo al cortile si era intanto
356
1998
formato un crocchio attorno al Gatto. Erano tutti impazienti
357
1998
bisbigliò l’altro prefetto al Gatto. ¶ Ci fu una
358
1998
dopo posò in fondo al letto il pigiama e
359
1998
altri chinati sugli inginocchiatoi. ¶ Al momento della comunione non
360
1998
primordiale, e desse inizio al caos... ¶ Dal tiro al
361
1998
al caos... ¶ Dal tiro al piattello veniva l’eco
362
1998
canti concitati e improvvisi, al termine di pranzi collettivi
363
1998
la comunione restava inginocchiato al proprio posto, a capo
364
1998
alle tre seggiole poste al centro della stanza. Si
365
1998
posto sulla sedia accanto al Gatto, al quale l
366
1998
sedia accanto al Gatto, al quale l’altro prefetto
367
1998
ogni tanto vivaci discussioni al momento di rimettersi i
368
1998
veniva sempre scambiato qualcuno al termine della rasatura, e
369
1998
e gli occhi fissi al soffitto. Teneva i denti
370
1998
propria camerata. ¶ Mi accostai al letto, mi sfilai il
371
1998
e quella paleolitica finiva al posto di quella sincopata
372
1998
i comodini erano ritornati al proprio posto. Ci infilammo
373
1998
da intingere nel latte, al posto di quelli avanzati
374
1998
annodato una piccola cravatta al colletto di una camicia
375
1998
e tutta staccata attorno al collo. Si era fatto
376
1998
canto delle donne. ¶ Stavo al turibolo, durante le messe
377
1998
turibolo nell’aria ma, al contrario, fosse quest’ultimo
378
1998
in fiamme quando, resistendo al dolore della bruciatura, si
379
1998
la grande ostia ancora al centro dell’altare. Stava
380
1998
erano pezzi di torrone al centro delle tovaglie, spiccavano
381
1998
qualcuno stava come inchiodato al parapetto della ringhiera di
382
1998
potrebbe calcolare incalcolabili, così al termine di uno stesso
383
1998
ardevano sui candelieri multipli al di sopra dell’altare
384
1998
un po’ spostate rispetto al resto della fiamma, e
385
1998
un mezzo cerchio attorno al palchetto, è venuto a
386
1998
uno per uno attorno al trasformatore e agli spinotti
387
1998
vedere fermo in attesa al centro della piazza...» ¶ «Ma
388
1998
Mi avvicinavo di più al cieco, mentre teneva ancora
389
1998
incredibilmente più basso. Seduto al mio fianco, il cieco
390
1998
l’alto, restava appeso al resto del baldacchino per
391
1998
dopo la pennellessa inzuppata al massimo di colla passare
392
1998
ultimo momento. Si rimboccava al massimo le maniche, conficcava
393
1998
lo collocava di fronte al proprio sedile, accavallava le
394
1998
Venivano tutti quanti attorno al mio letto, in piena
395
1998
il volto quasi incollato al parabrezza, i suoi occhi
396
1998
paesi. ¶ Fissava gli altoparlanti al portapacchi, facendone uscire i
397
1998
Ci spostavamo in mezzo al tumulto, finché uno scartare
398
1998
un’altra persona appiattita al mio fianco sotto l
399
1998
la testa. Scorgevo, quasi al centro del gruppo, la
400
1998
sottovoce. ¶ L’uomo disteso al mio fianco si puntellò
401
1998
vedrai!» sussurrò l’uomo al mio fianco. ¶ Cercai di
402
1998
comincia!» sussurrò la voce al mio fianco. ¶ I guerrieri
403
1998
sentii che stava sussurrando al mio fianco la voce
404
1998
braccia spalancate. Era apparsa al centro di quella piccola
405
1998
capelli!» sbadigliò l’uomo al mio fianco. ¶ «Ma chi
406
1998
nera era ormai vicinissima al muro. I suoi capelli
407
1998
una narice...» sentii bisbigliare al mio fianco. ¶ “No, no
408
1998
bende. ¶ L’uomo camminava al mio fianco, un po
409
1998
cieco sonnecchiare molto vicino al parabrezza, perché la cornice
410
1998
sentivo il cieco sospirare al mio fianco. ¶ La macchinina
411
1998
cominciava già a unirsi al canto, muoveva la piccola
412
1998
la piccola testa appena al di sopra del plico
413
1998
lo costringeva a sedersi al posto di guida, vedevo
414
1998
di rame da inserire al posto del fusibile appena
415
1998
avvicinava a piccoli passi al tavolino, si chinava a
416
1998
La porta si apriva al rumore ancora lontano dell
417
1998
chi stava seduto attorno al tavolo dalla tovaglia intensamente
418
1998
discese di nuovo fino al petto. Incrociò le braccia
419
1998
la carta aderiva maggiormente al vetro della porticina, in
420
1998
osteria. In piedi accanto al bancone, arrovesciava esageratamente la
421
1998
un braccio e parallela al piano di base della
422
1998
tempo a me e al cieco di sedere sui
423
1998
come un po’ sbalordito al mio fianco, seminascosto dal
424
1998
alla volta si univano al canto anche il cieco
425
1998
baldacchino materializzarsi di colpo al centro della piazza, sotto
426
1998
era un grosso animale al suo fianco. Si era
427
1998
e poteva capitare che al volante ci finisse Sonnolenza
428
1998
di nuovo nella macchinina al termine del comizio. ¶ Il
429
1998
volta, mentre andavamo molto al di sopra delle nubi
430
1998
punto che sembrava essere al centro dello spazio, e
431
1998
volte qualche lontanissima stella al termine del cielo, mentre
432
1998
la testa quasi incollata al finestrino. L’aeroplano sembrava
433
1998
cominciasse ad accartocciarsi intorno al nostro vecchio aeroplano che
434
1998
dietro, per fare carezze al cane. La sera scendeva
435
1998
all’improvviso di fronte al baldacchino e coprirsi il
436
1998
e il cieco attorno al baldacchino. Smettevo di gridare
437
1998
Di fronte a me, al centro della piazza deserta
438
1998
penserò a lui, è al sicuro, gli porterò la
439
1998
la faccia quasi attaccata al parabrezza, per cercare di
440
1998
intenta a stringersi attorno al collo il cappotto che
441
1998
camioncino assieme a qualcuno. Al mio ritorno ho visto
442
1998
Mia figlia era ancora al lavoro. Quando è tornata
443
1998
spalla, sempre in piedi al suo fianco, con l
444
1998
gli affettavo l’arista al forno. “Anche mio marito
445
1998
Mi veniva a prendere al lavoro, mi metteva una
446
1998
c’è nessun altro al mondo cui possa dirlo
447
1998
la scusa di andare al gabinetto, ci incontravamo a
448
1998
po’ sfigurate dalle luci. Al centro dello spiazzo appariva
449
1998
cominciare a ruotare attorno al suo volto invece che
450
1998
distesi di nuovo attorno al baldacchino, prima dei comizi
451
1998
confusione per fare carezze al cane. ¶ «Ma non è
452
1998
accucciare quasi di fronte al baldacchino. La guardavo, ogni
453
1998
macchinina s’inabissava, usciva al rallentatore dalle buche. Scorgevo
454
1998
le minuscole nervature proseguire al di là delle loro
455
1998
per il sonno, accanto al ciclostile. ¶ «Come sta procedendo
456
1998
passaggio di Sonnolenza accanto al ciclostile. Vedevo l’operaio
457
1998
si impregnasse d’aria al suo interno, li faceva
458
1998
da un pezzo attorno al ciclostile. Facevo in tempo
459
1998
tenera e inchiostrata proprio al di sopra dell’operaio
460
1998
senza aprire mai bocca al centro della folla. ¶ Il
461
1998
aggrapparsi con le mani al nastro volante degli addobbi
462
1998
assi che conduceva fino al grande microfono a treppiede
463
1998
un corteo di macchine al centro della piazza. Il
464
1998
primi erano già vicinissimi al palco, mi stavano gridando
465
1998
non potesse arrivarmi. Scorgevo al centro del gruppo un
466
1998
andato a sedersi vicino al guidatore, con la bolla
467
1998
era una lunga tavolata al centro di uno stanzone
468
1998
uomo, quando arrivammo entrambi al primo piano. ¶ Eravamo tutti
469
1998
con i piedi puntati al centro di uno stanzone
470
1998
tempo pieno... Devi partire al più presto, laggiù sono
471
1998
il soffitto una sbarra al neon si accendeva e
472
1998
volte di essere arrivati al punto di massima espansione
473
1998
avuto qualche scadenza, saranno al turno d’uscita di
474
1998
anta del portone, volava al suo interno come un
475
1998
mi dissi. “Telefonare immediatamente al Centro!” Le mie spalle
476
1998
tutti disidratati, si sbriciolavano al solo sfiorarli. Anche le
477
1998
un unico interruttore premuto al pianerottolo del primo piano
478
1998
rampa di scale, fino al secondo piano, dov’erano
479
1998
la portafinestra, mi affacciai al balconcino strizzando un po
480
1998
una macchina eliografica, accanto al ciclostile bloccato. Poi i
481
1998
sera precedente. Mi affacciai al portone. Il giorno era
482
1998
topo si ritirava svogliatamente al mio passaggio, spostando lembi
483
1998
che lo spazio riservato al reclutatore era ancora in
484
1998
mie scarpe. ¶ Salivo fino al terzo piano, provavo a
485
1998
applicare una lente nuova al posto di quella scoppiata
486
1998
più nere in fondo al pentolino, se mi scordavo
487
1998
dicevo. “Dovrei scendere fino al pianterreno per controllare se
488
1998
più volte di telefonare al Centro, fermandomi alla solita
489
1998
istante dopo, quando telefonavo al servizio informazioni. Dietro i
490
1998
che correvano tutt’intorno al telaio del portone. ¶ “Chi
491
1998
acceso proprio di fronte al portone della sede. ¶ «Ecco
492
1998
larga faccia quasi incollata al parabrezza. ¶ Arretrai nella sala
493
1998
Continuo a telefonare inutilmente al Centro!» cominciai a dire
494
1998
all’improvviso di masticare. ¶ «Al Centro? Ma non esiste
495
1998
pompa che avevo trovato al secondo piano. La manovravo
496
1998
acciaio luccicare. ¶ Tornavo su al primo piano. Riprendevo in
497
1998
straccio, prima di risalire al primo piano. Toccavo la
498
1998
bottiglia vuota, corsi fino al portone accostato, inerte. Le
499
1998
di indirizzi. Corsi su al primo piano, ritornai giù
500
1998
paio di giri. Afferrai al volo la lista dei