Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

doe l’è?», gridò al maggiore, che aveva un

fiòcina lanciata in groppa al merluzzo, al momento giusto

in groppa al merluzzo, al momento giusto. Nel sorriso

la pelle de’ ginocchî, al disotto la ròtula, s

loro strusci di pellirosse) al derma bigio e pressochè

dimagrita.... o stanca.... Anzi,... al contrario,... voleva intendere «male

in una cateratta: e al punto stesso le apparve

vale ed agisce, però al di fuori del suo

sin verguenza, grata, comunque, al nostro orecchio di «porcelli

assimilato la catenaria fisica al ramo centrale della parabola

grado della x superiore al secondo, te tu ne

giornalista). Aveva firmato, rimpetto al secùro, i «preliminari di

preluse, per l’Italia, al trattato di Lunéville (9 febbraio

aere, con zoccoli, sopra al reluttare del dragone resupino

cavallo araldico, da torneo». Al genio nonchè all’arte

un sciabolone turchesco, poggiato al suolo, ma attaccato al

al suolo, ma attaccato al padrone, e’ ti fa

degli occhî: vene turgide, al muso: froge soffianti: spuma

è sgabello rotondo e, al di sopra, paffuto: per

bellamente disvaria: dalla lingua al dialetto. ¶ 14 La foglia stessa

stessa dell’ippocastano, dopo al primo schiudersi e buttare

la frase a Inverigo, al Crott di Castègn. ¶ 17 «Se

file di perle intorno al collo....». ¶ I ragazzi, laggiù

la soddisfazione di credere al loro stemma.... alla loro

smise di tirar calci al fratello, ma non pianse

contraria alla decenza, e al buon ordine della società

uomo. I suoi baffi, al loro tempo, avevano trionfato

casco, sublimi in vetta al mehàra, perseguirono implacabili alcuni

la bocca mezzo aperta al respiro, le labbra infebbrate

di celare lo scelus al paterfamilias, deviandone i complessi

mosche e cimici: abbandonò al loro destino lepidòtteri, imenòtteri

sentendosi con le spalle al sicuro dal lato miée

territorio di San Colombano al Lambro, in campagna, dov

come un salame fino al collo. ¶ Una nuvola di

come mutande ad asciugare al sole, non è se

ditini nelle forbiciacce, intento al lavoro, serio serio, ogni

settimane di campagna, o al mare, non lo crederai

a tavola: «Per quanto.... al momento che si è

è poeu minga....».17 ¶ Erano al mare, verso Viareggio, l

appunto, possono essere paragonati al.... alla.... sì, insomma, a

una confraternita di Necrofori, al margine d’un sentiero

luce di acetilene lontana al cantiere, la lampada lo

quando le cose precipitarono». Al ricordo, l’Adalgisa levò

completamente dimenticate. (Lo sdegno, al solo ricordo, dovè metterle

precedenti del mondo, ossequenti al decreto: di quella imbizzita

stagione di prima estate, al Fossati, e una stagione

una stagione d’autunno, al Carcano, poco avanti l

s’intende, come sudammo al Fossati nel mese e

protesta: dial. lomb. Simile al mugugnare de’ genovesi. ¶ 7 «Bacinelle

dei nostri barbieri (appese al disopra dello sporto fungevano

rivenendo col taxì vuoto al posteggio, sembrava godersela: mentrechè

mentrechè il ragazzo arrancava al triciclo. ¶ 12 «Sciavàta»: ciabatta. «Cü

anche in Insubria, insino al «zuffo» dei bravi manzoniani

zuffo» dei bravi manzoniani. Al Metauro, secondo il referto

nel racconto «Una tigre al parco», di penna dello

decembre 1890, ferito e decorato al valore nelle campagne contro

Cazzaniga», tu vi leggi (al trascorrere in attitudine reverente

medesime. ¶ 41 «Ròccoli Vanzaghelli». Poi: «al poggio d’ogni ròccolo

indovinello (validamente onomatopeico): ¶ Sott al pont de cìk e

la Cà granda) risale al 1456, su disegni di Antonio

lo motorizzano, traendolo silentemente al campo della dea silenziosa

orecchini di corallo, fino al 1938-40, le insignivano. Calze bianche

de’ più pungenti (addosso al meglio) nelle vie di

intente com’elle sono al governo de’ parvoli: rovesciando

Ivi talora un ciabattino al deschetto, o un sarto

riscontra l’apposita nota al «Girolamo»: (racconto n.° 2). Sulle

maniche corte: o cortissime. ¶ AL PARCO, IN UNA SERA

e pompa invitti, superstiti al franare delle ère. Nel

oggetto quella carrozza dietro al culo, anzitutto, il cocchiere

intraprendenza, capissi.... maa.... indirizzata al bene.... La strada giusta

anche il senatore, jeri, al tè?... lo zio Gnecchi

tè?... lo zio Gnecchi, al mio tè?... “reggi il

le sue membrane timpaniche, al concerto del 28 aprile: quello

non potè dunque sfuggire al destino delle consorelle: cioè

del dubbio. ¶ Nel Parco, al transito, con quel parasole

e sparacchî dello sverzino – al passare, – che fu raso

ai platani e però al marciapiede, dov’è la

viale presso la Marsaglia, al di qua della fuggitiva

dal naso: «Figlia mia!». Al trasgredire del cocchio il

Caviggioni era stata veduta al Conservatorio ecc. ecc.;... il

eva stada vedüda ankamò al Parco, da sola, come

che stanno lì domà al principio di via Spiga

Nessuno osò mai «prospettare», al senatore, l’ipotesi ch

di crederci: per deferire al senatore. La faccenda, anzi

male un’altra volta.... al ginocchio!... Vedere!... Ecco!... al

al ginocchio!... Vedere!... Ecco!... al solito....». ¶ «Sì!».... «No!».... ¶ «Mamma

discendeva alle rocce, e al «torrente».... dove l’anno

capricci.... per voler venire al Parco....». ¶ «.... Ma adesso litigheranno

Eccolo là.... in fondo al viale.... Ma si è

cosa vi succede?... Siamo al Parco.... Non fate gli

testa?», protestò con veemenza, al passare un fazzolettino sugli

a poco dalla protesta al corruccio: perchè il lesso

del gentiluomo, altrettanto facile al perdono quanto ai magnanimi

alto, con gli occhî al di là d’ogni

labbri, una sola mano al manubrio. Dopo qualche pedalata

il volume, li costringeva al capo con l’esatta

de trentasés e sesanta al chilo!...». ¶ Bruno ammutolì. Pareva

cavaliere che l’accompagnasse al concerto, e un cavaliere

apparecchio, aveva dato assicurazione al cugino di poter rimettere

una diecina di giorni, al più. ¶ E l’idea

ai suoi passettini pantofolosi, al suo bastone allapante, un

era insediato nell’anima al pensiero di essersi potuto

phares» che lo attendeva al saldaconto, in cima d

rappresentativi, possiamo ritenere estraneo al diorama delle concause. ¶ Bruno

ragazzaccio sgusciato di mano al parroco dopo la mutria

gli ritornò nel cuore. Al paragone di una certezza

esplodevano in fonismi degni al tutto di risuonare nel

di Claudio: recitavano forse, al confronto, la sospirosa canzone

rispondendo con elegante gentilezza al saluto un po’ tirchio

trionfo: l’ammirazione rinnovata (al cannocchiale) e il sedile

in cammino alle due, al Carrobbio. E, ultima, e

e nipote erano omai al sagrato della Passione, già

incaricò lei di portarli al piano superiore. Il Giuseppe

platea, in galleria, appoggiati al torsolo bianco, gessoso, delle

mediante feltro,35 la guardavano al suo passare nell’ambulacro

Santambrogio – Cavenaghi – Freguglia era al completo: e già lasciava

dì del concerto novissimo, al primo fabemolle degli oricalchi

genere.40 ¶ La tribù era al completo. Le reni di

una semente vivida, sacra al domani. Nel clamoroso teatro

e la giovanetta arrivavano al proprio posto, toglievano il

di patatine arrosto fino al collo e alle amìgdale

costole: da «lanciare», ossia, al concerto dello Stangermann. ¶ C

alla nuora: dalla sveglia al tramonto. Biasciando tra gencive

augure infallibile delle «passate», al poggio d’ogni ròccolo

redivivo ogniqualvolta alle belle, al fox-trott, da ingessature

Stangermann fosse per venire al podio, a scatenare il

secondi sempre e distratti al saluto, data la qualità

alla musica, dopo ciò? al Bartholdi, ai ghirigori del

l’imminente luce suade al coadiutore-cacciatore, officiante alle

dedita alla famiglia e al lavoro: (indefesso). Con «applicazione

suo funerale, il testamento al notaio, e il palpiruolo

il lattaio. ¶ Non mancheranno al pio officio nè la

sull’Oglio, che, associandosi al cordoglio dei famigliari, partecipano

Società Elettrica di Cerro al Lambro, che, addolorati, ne

gli fu amico dilettissimo», al Morto milionario, «fin dagli

dedito alla famiglia e al lavoro, il Grand’Ufficiale

sotto «alla famiglia e al lavoro» e ancora più

perchè Lui possa arrivare al Cimitero Monumentale alle ore

foroposane, venne senz’altro al fatto: impiastratosi a menare

positivo» si sarebbe ripreso al più presto, salpando verso

di quella dell’innesto. Al discender le scale, al

Al discender le scale, al percorrere l’acciottolato del

aprissero le bùccine repentine, al passare, dei loro atrii

abilitassero a debitamente appagare, al tempo debito, una aspettazione

mayerlingheria. Questa tragedia, stando al referto degli specialisti, «insanguinò

catàrtici, «costò la vita al giovine arciduca Rodolfo, e

la grata di sopra al banco di distribuzione e

arnia, di sabato, mellificano al Filologico. ¶ Cognati dei Perego

ufissi de via Restèi, al primm pian....»,11 ma già

diplomato in ingegneria elettrotecnica al «nostro Politecnico». Magro e

faccia volitiva e atteggiata al pensiero, (subito però seguito

idea floreale, ma gnucchi, al sommo de’ pilastri d

queste matrone hanno messo al mondo un panchetto posapiedi

nobile e fragorosa cataratta! al primo di fuori. ¶ Questo

pesca agostana. Di fronte al tric inviolabile del catenaccino

o addirittura trascurabili, apparvero al giovane ingegnere gli incidenti

Filologia. ¶ Uno zirlo, tutt’al più, modulato a strofe

antìstrofe, si leva fino al lucernario del salone mettendo

opera che sia collocata al terzo piano del deposito

Ufficio Anagrafe sono attualmente al pianterreno, nel palazzo degli

diminutivo di voce affine al lombardo bügna (termine architett

a palazzo Riccardi: nonchè al lombardo bügnón, che il

La cena di Leonardo, al refettorio delle Grazie». «Le

Le cene del Veronese». ¶ «Al caffè, all’ora del

giovani che si recavano al lavoro e agli studenti

come di attitudine disacconcia al luogo, sacro alla lettura

Sera», assai agevolmente redatta. Al vecchio dazio di Porta

per borsellino. ¶ NAVI APPRODANO AL PARAPAGÀL ¶ Non beveva mai

Gendarmeria incaparbita lo contendeva al Talamo non meno caparbio

figlio pareva aver dimenticato al di là d’ogni

sembrò attenderlo in tavola, al suo posto, nel cerchio

cilindro di cristallo, sotto al paralume di vetro – (ch

dopochè utile, alla vita, al progresso,3 alla felicità dei

prosopopea delle virtù keltikesi al completo, con undici bargigli

acefali in castigliano, sordi al latino, reprobi al greco

sordi al latino, reprobi al greco, inetti alle istorie

giù come un olio al loro imbandierato varo, varati

galleggiativa dell’avenida, bargigli al completo. Una qualche vecchia

adolescenza alla flanellina, e al rosbiffe. Aiole di rosbiffe

fondo a Saenz Peña, al 3225, gli si vedeva venir

quale possa venir meglio al soccorso, da cavarci fuora

e solvibilissimo Brusuglio, trasferitosi al di là dell’oceano

depone in offerta, davanti al Pargolo, il vasello prezioso

ai lampioni, la porpora al Père Lachaise; e il

sissignore! Taglio limone-seltz al signore!». Il grido meraviglioso

necessità genetica. I Greci, al solito, videro ed espressero

Spirito Santo, chiede gioie al plurale per le clarisse

ad accompagnar donna Elsa. Al concerto Bartholdi-Stangermann: il

procurato un bruttissimo pomeriggio al nobile Gian Maria: e

alla fame e più al cuore del giovane, erebo

lungo ventisette centimetri, spiccatosi al momento giusto dalla sua

intanto che s’appoggiava al bastone. Poi sembrò raccogliersi

livellette. ¶ 6 «Steeple-chase»: corsa al campanile, traverso alla campagna

e dicesi per corsa al galoppo con ostacoli. ¶ 7 Maloja

Milano, Roma, 1927): che valse al primo dei due il

odierno vintòtt». «In fond al vintòtt», modo rituale, = «al

al vintòtt», modo rituale, = «al capolinea esterno, cioè suburbano

filo di carbone consumano al di là di un

docente di tecnologie meccaniche al e direttore del Politecnico

base alluminio) adibita pure al manigliame, in sede autarchica

della cronaca giornalistica, fino al 1922, per i casi di

gerla, assai piatta contro al dorso del portatore. E

centro» milanese: e sopravvive al tempo consunto in una

da non arrivar nemmeno al sospetto del come potervisi

non poter più resistere al suo bisogno, si precipitò

di milioni di volte al secondo: tutt’attorno l

lo chiamò, fosse dovuto al fatto d’aver trovata

rifiutandosi di adibir cure al pollaio: che giudicava, quella

e ville da Lukones al Prado, e ad Eglesias

girar casa dalla cantina al solaio; senza però toccare

nel pollaio, a mezzanotte, al richiamo ominoso e invisibile

in procinto di andar al bombo del tutto. ¶ Sicché

intervento del Cielo, che al momento buono non mancava

quasichè meditasse di vendicarsi al primo incontro. Vide che

era rotto una gamba al tennis, vi accorse: e

due insieme poterono riparare al danno. Fu in quell

pregasse, incaricavasi di provvederle al Prado o ad Eglesias

i vetturali che andavano al Prado, José Inrumador, Fernando

impegnatissima e tutta dedita al bene, o per dir

o per dir meglio al male, del prossimo. ¶ Al

al male, del prossimo. ¶ Al decimo giorno, il 28 d

e si faceva portare al letto il caffè, dalla

che erano stati ambasciatori al Portogallo. Altri però mitigavano

perchè provvedessero la naftalina al vestito di sposo, e

cadendo) ad arrivar sanissimo al suolo in sulle quattro

la Messa: o tutt’al più di quelli chiari

chiedeva un oblìo efimero al calice e un tenue

Vorrei vederli loro!... Tutt’al più, nelle stagioni critiche

favole! come nel ’28!...». Alludeva al figlio Pirobutirro. ¶ Nel 1928 si

cercar briga ogni volta al trattore, col dire che

fesso a sua volta, al di là di ogni

ricevessero non di rado, al Fonte, i nomi baptesimali

sassi, era per arrivare al cancello: nella sua mente

a scrivere una postilla al Timeo, nel silenzio, per

fu cultore di matematiche al pari di Adamo Smith

con le famose lettere al Morning Chronicle (dal 6 settembre

Francesca) che si dinota al dì d’oggi sulla

clima eupèptico e cerebrativo al medesimo tempo: cioè il

badare a sacrifizî. Quanto al milanese, ehm!, si nutre

tempo abbia mai messo al mondo un «bambìn»: toh

che senza una ragione al mondo, così, di punto

di certa consistenza. Risaliva al 1821-22. E invece! ¶ La Sovraintendenza

più fermo il ponte al Miracolo», disse quasi sbadigliando

rompe tre o quattro, al minimo....». ¶ «Non sospettavo che

che aveva calcolato lui, al politecnico.... in calcestruzzo. Era

diavolo insegnasse, lo zio, al politecnico; tutti lo sapevano

in platea: se ricordo al giusto. Più le fratture

Vedi altresì più avanti, al racconto n.° 10, le limonate

traslocato in via Spiga al 21: e il nuovo appartamento

fabbrica: che, per quanto al di fuori abbia tutta

stata occasione di ricambiare al Brügna un qualche tegolo

stiamo occupandoci veniva designata al titolo di «migliorìa Ballabio

e ritorni senza fine al punto di prima, da

quando un demonio appropriato al caso le si agita

mammane erano ammesse rotativamente al leccamento della Mapeppa e

linguàtico si estendeva anche al cocò. Talchè, nere, dopo

trovasse ogni volta presente al fatto, voglio dire all

un momento di usare al suo stomaco un po

alla tentazione di correre al cesso per conto proprio

di essersi fatta male: al quale invito bisognava ottemperare

dislivello: e in conseguenza al Politecnico, al senator Colombo

in conseguenza al Politecnico, al senator Colombo,12 e alla

anni, quest’ultima, teneva al proprio servizio la Giovanna

gli inquilini di sotto, al piano nobile, si sentivano

marito, levando gli occhi al disopra degli occhiali come

Nice, ¶ Vanto e merto al caro armadio ¶ Donde abbiam

sopra alle travi tarlate, al piancito, alla marognetta, e

giostrare come demoniesse intorno al loro caro paparino, o

lì»17 in via Cusani, al nümer vott, e anche

mani che paiono assaporare al tatto quei lussi e

di salutarla e ossequiarla al primo entrare, ilari e

una specie di tubercolosi al galoppo. Grosse gocciole di

impulsi ribelli, lo inchiodavano al silenzio. Lo paralizzavano in

delle sue 433 lire mensili (al lordo di ricchezza mobile

senza avvedersene per ridurlo al coma e alla disperazione

di venir finalmente prescelto al magistrale colpo di cassetto

squisito sentire poneva fine al lungo digiuno del sacrificando

glie lo sparava dietro, al Paparino o al Bergeggi

dietro, al Paparino o al Bergeggi, con una sicurezza

di madreperla), e lasciandone al piatto una specie di

e questi tacchi, unitamente al «velle», che la introducevano

opportuno campo di atterraggio al volo della materna speranza

carezza non impegnata fino al tatto) i capelli ancor

come arrossate dalla gravidanza, al risognare quella chinemàtica annunciazione

buon tredicesimo! Oh! quanto al prete, il N.H

Maria Ludovica, nel ’25. E al Fonte, tutt’e due

il Maligno, di sotto al bacile del Fonte: ch

con la diletta Enrichetta al pianoforte. Son terre di

era quello che faceva al caso. ¶ Interrogò ancora una

reumatismi, con applicazioni particolari al reumatismo del Girolamo, e

sud-sud-est passando al disopra le lenti a

capìi....». E soggiunse: «Kikinscì, al so moment, el mèi

el sarà di rivolgersi al Regina Elena.... Del rest

le manette ai polsi al finanziere, o al rapsodo

polsi al finanziere, o al rapsodo che fosse: non

fortilizio gentilesco; un cantone, al pianterreno, di quella vetusta

lo si sentiva rotolare al galoppo, verso le suburbane

E doppi servissi....». Accudiva al podere di Codogno. E

volta chiedeva un conforto al Baruffaldi, il bàndolo del

patente, e con posteggio al Carrobbio, detto el Sciscia

anima, di che infiammare al salvataggio la carità recuperatrice

in carretta apposita fino al macello milanese. Mentrechè di

dall’infanzia del cavernicola al trionfo dell’elettricità. Sul

Papa, Pio Pontefice VII, (al secolo già Barnaba Chiaramonti

lasciò lungamente ad attenderlo al freddo (oltre un’ora

armata del Reno, movendo al soccorso degli assediati di

il malinconico Schérer, privo, al solito, «di pezzi d

desiderio, era però avviata al settembre, ai toni dulcorosi

conti delle sue sarte, al primo pretendente si facesse

di rubar l’anima al Papa e a tutti

indugiò maturar l’incarico al Bonaparte, in quattro e

la partenza. ¶ Si venne al 2 dicembre del ’4. ¶ Con la

importava un fico secco, al piccinella: ma perchè il

fracassi. Meditava dunque disfarsene al primo incontro, della Giuseppina

sarebbe sempre potuta escogitare, al momento buono, per togliersi

attorno quell’utero quarantunenne. ¶ Al «sacre», com’è ovvio

un po’ per tutto, al disopra: e un par

il Signore. ¶ Si venne al giorno. Il cardinal Caprara

importanti all’altare, porse al neo-re, che se

gli stiantò sulla retroguardia, al Beaulieu: (Jean Pierre, barone

è non meno caro al pensiero di quanto non

difficili delle cloache. ¶ Quanto al Seveso, la sua portata

Nerbo dell’alleata Venezia, al comando di Bartolomeo d

schedario per autori) sotto al cognome del più grande

Pasqua in giù, risale al Concilio di Nicea: 325. Il

passo»: la tiritera pertiene al folklore de’ bovisi. ¶ 21 «Del

molti settentrionali usano infingardo al luogo di insincero. ¶ 24 «Pennuto

suo. Le quotazioni andarono al meno. Oggi (1943) saldissima e

scala. ¶ 41 «Gainàtt»: persona dedita al bere; da gaìna = gallina

grandi problemi. Donna Carla, al momento giusto, non mancava

Lo zio era professore al politecnico, una illustrazione della

diavolo insegnasse, lo zio, al politecnico: e che cosa

e un gran triangolo al disopra. Non un ragazzo

altro, non importava nulla al ragazzo Valeri nel momento

incontro: e fu richiamato al titolo di Mumi. ¶ Claudio

limonate: spiriti assolutamente superiori al tintinnio efimero dei cucchiaini

Alvise che sciolga vanamente al ritorno, a risuperare l

l’animo riconfortarsi giovevolmente al dimane. O nel tacere

e si capisce che al risciacquarlo potrà riapparire più

del polso, in rispetto al torace ancor esile. Taluno

moto, in ogni istante, al caldo e vigoroso impegnarsi

del ballo: poi, come al dì festivo succedono i

tacco è scemato fino al nulla, e in corrispondenza

nemico si studiava resecare al taliana i rifornimenti e

falda scura e lenta». Al passare di qua dall

dal calore cumulato, sicchè al rasentarli e’ paiono esseri

specializzati: i quali, benchè al primo saluto li si

le padelle, si ritraevano al guardaroba occupandosi in diverse

Il «buonasera, Anselmo» largito al passaggio pioveva giù dal

l’eva minga come al dì d’inkoèu....». ¶ Oh

iteratamente ed a lungo, al fabulare seco medesima, al

al fabulare seco medesima, al farneticare per interi pomeriggi

anche succedere». ¶ E così al rincasare, dopo la gomitata

modo....». Così confidavano, rincasando, al quarantottardo buon uomo della

ad aprile, era cointeressato al romanzo dalla cointeressanza delle

o bruna terra, sposa al seme: che ha coltre

la «sciora del 47». «Hè, al quint pian». Messaggero gorgonzolante

non dite bugìa! Davanti al cui forte stomaco s

la coda dell’occhio al cappellone eventuale, non gli

sciora,... vott e cinquanta al màzz.... che la varda

andando, non può ricusarsi al susurro: nè all’esibizione

è d’uopo che al vostro operoso coraggio si

un filo d’anima al plasma totale della speranza

assenso, in «obbligazioni ipotecarie al nome», fruttanti el noeuf

funebre circostanza. Confermò loro, al Pietro e al Luigi

loro, al Pietro e al Luigi, gli chiarì e

alle gloriose repubbliche marinare», al «vecchio e glorioso San

impresa», il respiro concesso al nostro valoroso artigianato; sicchè

per cento!», «Depositi fruttiferi al nove per cento», «Nove

in fondo: finchè furono al corrente d’ogni dettaglio

come se ne fabbricava.... al tempo dei Fieschi. Quello

allettate all’esborso e al «deposito» dalla parlantina romantica

curarono finalmente di impacchettargli, al rapsodo, i due temibili

baffi un vago accenno al Piemonte, se non proprio

a mutar l’acqua al canarino – dovessero essere delle

poco sincere: e diffidavano al tutto delle modenesi e

modenesi, potevano riguardare, tutt’al più, qualche domenicale pennuto

modo di far perdere al rubinetto di cucina ogni

Di quelle proprio che al giorno d’oggi.... «se

un paio d’anni al servizio di donna Elsa

sei cento volte più al largo....», protestava a sua

Bè, per dieci lire al mese!»: e donna Elsa

di ripicco, volle riflettere al caso: tutto l’insieme

una cura jodica», e al dottor Piva, «il nostro

Iddio tutte le feste, al tempio.... che noi altri

lei con un occhio al giovanotto, però.... Insomma, «come

da lei, voglio dire al Fossati, ad estasiarci di

ma non l’ammirava al Fossati, con gli altri

i fasoèu», e perfino al gioco dell’oca.... oh

versamenti, pagamenti, tasse, stipendî al commesso, ecc. ecc., ebbe

San Girolamo, oggi Carducci, al quart pian: dopo quel

a perorare: «.... O tutt’al più», girava certa vitarella

girava certa vitarella, «tutt’al più un aspetto materno

avrebbe mollato una sberla30 al primo rompiscatole.... questo non

perfetta, in una «signora» al cento per cento. Con

in campagna a Inverigo, al Crott di Castègn.34 ¶ Con

volte che ci convitò «al me quart pian, se

tetti: vicini, lontani, fino al lontano tramonto. Vecchie marmitte

coppi d’un tempo, al campanile delle Ore: e

suoni di fuori, dietro al saettare nero dei voli

fitta, a sinistra, vicino al cuore, come se tutto

da ridicole crisalidi, perchè al paragone venisse fuori più

una giovinezza illibata: fino al povero Carlo. «Seppe capire

oltre che lo educò al massimo riguardo per i

conti di Corso Vercelli al tavolino d’anticamera, in

Cassina Mornaga.... in capo al mondo.... passato anche la

lei erano un affronto al suo diploma «de ragionàtt

mì....». ¶ Poi, dal sarcasmo al furore: «E on’altra

idee, aveva l’ùgola al giambone e al mellone

ùgola al giambone e al mellone, che sarebbero venuti

fin de primma». Sotto al rubinetto di cucina. ¶ Aveva

Come un ritornello insensato al montar della febbre. I

Carlo gli si scompaginava al tutto l’architettura dell

un cappero in cima al Sempione. Se i capperi

stesso che abbiamo ammirato al Parco) – li recava personalmente

perfidia che fosse aliena al canapè di donna Eleonora

mercredis: pareva il ragno, al centro de’ suoi radiati

Vedova! Nel 1921. ¶ Aveva allora, al collo, una collana di

seppellire il suo Carlo al Monumentale: mentre oscure trame

dei nastri delle corone: «Al rag. Carlo Biandronni – i

Biandronni – i cugini Gnecchi», «Al rag. Carlo Biandronni – la

estremo saluto dei soldati al soldato. ¶ Fu in quell

rendere fior di soldi al Ministro Segretario di Stato

Tesoro. ¶ Passò interi pomeriggi al Monumentale in una disdegnosa

senza far niente, neanche al Monumentale....». ¶ Le tre sorelle

mai energica, e disposta al fare, e piena di

c’era da credere al vento, che potesse levar

poteva muovere, almeno quanto al davanti. Ma siccome l

l’Adalgisa rimandò tuttavia al giorno dopo. Il tempo

oltre ai muscoli e al temperamento «fattivo» della donna

ne moeur domà vün al més, a Milan». Si

certo che la mandarono al diavolo. ¶ NOTE ¶ 1 «Viscor» (dial

gestione, ritornasse a mano al consumatore-acquirente-azionista: sotto

legano i lor nomi al movimento cooperativo e delle

comuni e direi indispensabili al gagà e alla dàttilo

sacerdote-alpinista: talora dedicati al nome di Garibaldi (Giuseppe

di Garibaldi (Giuseppe) o al Duca degli Abruzzi: (Luigi

Lumi a gas, accesi al crepuscolo dal gasista, mediante

visibili). Stivaletti femminili insino al polpaccio, con allacciatura di

addominale, sul panciotto: (succeduto al medioevale giustacuore). Grosso e

riconsegnati dal cavadenti-estrattore al proprietario-paziente), religiosamente serbati

più veduto modello. Appese al muro (della camera da

batterie di tromboni rivolti al cielo, da sparare contro

x. ¶ Un isoperimetro classico, al quale il Nostro aveva

rotazione, come accade essere al pezzo tornito di Isacco

de, 1683-1757) propose la questione al matematico Koenig: il quale

segreto gioco si avvalgano, al loro progredire, di una

e per l’anima, al di là e al

al di là e al di fuori delle trombe

si sottrae benanco, talora, al canone e agli schemi

Nuova Antologia dal 1° ottobre al 16 dicembre 1942 – Anno 77. Le glorie

e ortogonali ossia perpendicolari al piano del foglio. Il

piega dei pantaloni, rivolgersi al monumento eneo di Verdi

Giuseppe, e cioè Mazzini, al giardino Di Negro, sono

feltro o di paglia) al dolce e sodo viluppo

rendono gli onori funebri al Carlo non sono quei

salva sempre la reverenza al defunto. Il cervello della

e a uno svolo al di sotto e all

di 25 in discesa) rispetto al lato del passepartout o

della più «vertiginosa» corsa al rialzo di aree fabbricabili