Massimo Carlotto, Il maestro di nodi, 2002

tempo. Ero a Pontedera, al Musicomio, il negozio di

anni prima ero entrato al Musicomio per comprare un

ad attendere l’alba al villaggio Piaggio. Un piccolo

racconti. Giacomo, invece, lavorava al comune di Vicopisano. Un

cambiarlo nella nuova moneta al momento giusto. Il vecchio

il perché. Rossini portava al polso sinistro dei braccialetti

del processo. Alla fine al magistrato convenne aiutare Max

di carcere. Di fronte al portone di Rebibbia, l

suo studio, di fronte al computer, fumando, bevendo birra

lui. Max era permaloso. Al termine di un’inchiesta

stato attento. Aveva aderito al movimento dei movimenti, quello

frequenza avevano?». ¶ «Tre, quattro al mese». ¶ «Ha detto che

fuggito. Ero in preda al panico». ¶ «E nessuno vi

messo con le spalle al muro». ¶ «Cosa vuoi dire

di abbandonare quella donna al suo destino. Non voglio

la polizia, lo diciamo al marito o...». ¶ «Calmati» dissi

nel locale, eravamo seduti al mio tavolo a bere

Cosa ne pensi?» domandai al ciccione guardando il cliente

La scala antincendio portava al parcheggio sul retro, circondato

di allungare qualche banconota al portiere notturno per avere

il tempo e metterci al riparo dal caldo non

rimasi indeciso di fronte al menù e accettai i

miei soci non rinunciarono al dolce, dopo i formaggi

avere le ferie. Qui al locale fanno sempre un

Un altro calvados» ordinai al cameriere. ¶ «Hai la faccia

pensavo anch’io». ¶ «Come al solito non hai capito

che ti dedichi solo al locale». ¶ «Questo non è

reception. «Una semplice occhiata al registro». ¶ Fece sparire le

l’ultima del corridoio al pianoterra. Proprio a fianco

minimo rumore. Per arrivare al letto matrimoniale bisognava passare

matrimoniale bisognava passare accanto al bagno dove, secondo il

proposi. ¶ Restituimmo la chiave al portiere e salimmo in

Anche le ragazze dietro al banco erano stanche. I

che l’aveva avvicinato al ristorante per proporgli dei

e l’aveva colpito al volto con un gancio

e legature di fronte al mio master da parte

pranzetto e poi vado al consorzio del commercio equo

Un paio erano finiti al pronto soccorso con ferite

era tutto solo, seduto al solito tavolo. Magro ed

impegnato in una conversazione al cellulare. Poi gli strinsi

schiena appena l’appoggiai al sedile. Dieci minuti dopo

abbaiare dei cani. Suonai al videocitofono e non dovetti

le scale che portavano al piano superiore. Aprii una

rapimento della moglie. Tornai al piano terra dove visitai

pensai restituendo l’album al proprietario. In questo paese

le piaceva?». ¶ «Se piaceva al master piaceva anche a

vita perfettamente organizzata. Nessuno al di fuori del mondo

un movimento del sassofono. Al mio tavolo sedevano Max

portò un alligatore ghiacciato al punto giusto. Raccontai della

Inutile tentare di rieducarti al gusto» ridacchiò Rossini. ¶ «Senti

riferivo a questo, ma al fatto che in alcuni

che venne a sedersi al nostro tavolo. Parlammo di

calabrese che avevo conosciuto al reparto isolamento del carcere

sentivo tutto e fumavo al buio pregando che se

Il dolore fa produrre al sistema nervoso le endorfine

anzi il migliore, ma al mattino volevo bere solo

non parlarmi mentre ripensava al nostro rapporto. Scelsi il

Sono due ragazzi» sussurrai al ciccione. ¶ «E allora? Lo

la chiave per collegarci al vero arsenale». ¶ «Questi portatili

allestivano l’attrezzatura, scesi al locale a prendere dal

Tutti i messaggi precedenti al giorno del rapimento erano

ragazzi sardi si rimisero al lavoro. Dopo una ventina

e Ivaz si misero al lavoro. Dopo una quindicina

in una data successiva al rapimento di Helena aveva

tutto è andato come al solito. Sono tornata a

certo mastersade@... “Giovedì ore 18, 30 al solito posto”. ¶ «Ci saremo

Rossini e lo invitai al cinema. Era il nostro

da cavalli due volte al giorno. Avevano la faccia

sei stato quasi sempre al penale di Rebibbia. Il

acido. «Prova a chiamarlo al cellulare». ¶ Digitai il numero

e Max ci sedemmo al bancone del bar. Due

sottoscritto pianifica le cose al millimetro. È l’unico

solo consegnarlo in Croazia. Al resto pensano loro». ¶ «Perché

in un bar vicino al mercato coperto. Alle sei

una proprio di fronte al bar. Mentre inserivo la

voce d’uomo rispose al secondo squillo. ¶ «Voglio parlare

dedita alla famiglia e al lavoro. In un’intervista

alle procedure di routine. Al locale non notammo nulla

chiuse e il condizionatore al massimo. Stavo pensando a

Docile Femmina ha risposto al messaggio e ha fissato

affitto e dai sabati al centro commerciale. Se solo

lasciato la Škoda Felicia al sole e il mio

a Napoli a marzo, al summit precedente» sbottai. «Gli

adesso con la destra al potere». ¶ «Il Genoa Social

mise il cappio intorno al collo. Solo che non

scala mobile che portava al piano terra. Uscì dalla

bianco, e la fede al dito. ¶ «Niente nomi» chiarì

corteggiare volentieri. Una sera, al termine di una sfilata

altrettanti hotel di Milano. Al quarto appuntamento si presentò

sentì perduta. Non cedere al ricatto avrebbe significato la

di pelle, la legarono al letto e fu così

in film pornografici destinati al mercato illegale». ¶ «Sì. Ma

raccontato questa storia, oltre al mio analista naturalmente, perché

Il vecchio Rossini tornò al locale tre giorni dopo

e chiamò Arakno. «Mettetevi al lavoro» disse. Poi si

Camardi venne a sedersi al mio tavolo. Mi parlò

Avevamo conosciuto Nicola Mirra al penale di Padova. Stava

Lì dentro si sentiva al sicuro e non ci

che cercava di sfuggire al caldo. ¶ «C’è una

voglia di scopare?» domandai al mio socio. ¶ «Forse è

lo stronzo». ¶ Mi sedetti al suo fianco. «Mi chiamo

colpì con un pugno al fianco e poi gli

Il milanese lo colpì al volto con il gomito

penso proprio». ¶ «Vuoi tornare al bar dalla tua nuova

vuota. Domandai sue notizie al barista. Mi disse che

ancora aperto. Max sedeva al mio tavolo in compagnia

Forse l’avrei fatto al ritorno. ¶ Il contatto romano

avevano costretto a dedicarsi al commercio di armi. Riforniva

due milioni di lire al giorno. La ricerca di

La sera dopo suonammo al campanello di un club

la sera seguente. Tornammo al bar e mi scolai

fare shopping. Lo mandai al diavolo e mi girai

un appartamento in vendita al primo piano. Al portiere

vendita al primo piano. Al portiere facemmo credere che

libero non troppo vicino al suo, da dove potevamo

calze di seta nere. Al collo portava una catena

i braccialetti che portava al polso sinistro. I suoi

Beniamino lo bloccò afferrandolo al collo e piegandogli il

canna e la mostrai al mio socio. ¶ «Beretta calibro

portata in un hotel. Al terzo incontro si era

madre infermiera. Aveva ceduto al ricatto “recitando” in alcuni

uno straccio di spiegazione. Al corso gli avevano insegnato

contro Jacovone. Lo colpì al petto e poi alla

coglione». ¶ Poi si avvicinò al complice del mafioso. Gli

le scale che portavano al pianoterra. Lo trascinai in

ruggine che si mescolò al sangue che veniva via

e restituì la pistola al legittimo proprietario. «E ricordati

la battuta di caccia al Maestro di Nodi e

Ora ci trovavamo nuovamente al punto di partenza. Il

struttura di legno appesa al soffitto. Un uomo con

merda» tagliò corto Rossini. «Al resto penseremo in seguito

degli esuli sudamericani...». ¶ «Vieni al punto, Max. Vorrei tornare

con il ciccione. Come al solito avrebbe reagito con

pista giusta per arrivare al Maestro di Nodi. Di

donna che si accoppiavano al chiaro di luna sotto

secco il mio socio. ¶ Al tizio passò subito la

c’era un sorbetto al calvados che accompagnai con

di Morin. ¶ Rossini chiese al cameriere di poter guardare

Avrei voluto chiamare Max al cellulare, ma non volevo

di Max. Mi rispose al terzo squillo. «Stiamo scappando

Ti richiamo appena sono al sicuro». ¶ In attesa della

sigaretta. ¶ Qualche ora dopo al locale si respirava un

Un cliente si avvicinò al mio tavolo. Lo conoscevo

alla buona e trasportati al centro di detenzione temporanea

piedi per ore, faccia al muro, gambe e braccia

ancora sveglio, inchiodato davanti al televisore. Mi disse che

vi consiglio di portarlo al pronto soccorso di corsa

ambulatorio e chiamai Rudy al locale. Gli dissi di

cacciato». ¶ «Ero in mezzo al corteo con gli altri

mia ex fidanzata corse al capezzale del ciccione riempiendolo

creare una frattura insanabile al nostro interno ed era

a dare la caccia al Maestro di Nodi. ¶ Mentre

era corretto se rapportato al mondo del carcere e

stato il classico assalto al carcere in rivolta: occupazione

Come mai non sei al mare con Sylvie? I

se lo desidero e al momento mi offro come

sicurezza consigliate dai siti. Al messaggio sospetto di docktorramino

mattino un tizio bussò al vetro della macchina. ¶ «Che

l’inverno. Quando andavo al liceo e uscendo da

non faceva eccezione. Inventai al momento una storiella abbastanza

guidare ma per nulla al mondo avrebbe affidato al

al mondo avrebbe affidato al sottoscritto la sua macchina

formosa, sorrideva maliziosa legata al letto. Me le consegnò

informazione serve per arrivare al Maestro di Nodi ci

ragionare». ¶ Fu difficile, ma al momento di bere il

scatto portando la mano al marsupio dove gli sbirri

che ci può condurre al Maestro di Nodi, ma

Rossini alzò gli occhi al cielo. Mi era venuto

era venuto spontaneo farlo. Al di là della divisa

Guarnero. La donna stava al terzo piano di un

mi era arrivato dritto al cuore. Il ciccione annunciò

divertito, scartando un cioccolatino al latte. Non avrebbe rispettato

le scale silenziosamente fino al terzo piano. L’appartamento

La casa era completamente al buio e puzzava di

tempo in quell’appartamento, al buio e senza fare

Un filo di perle al collo, cerchi d’oro

scelta» precisai. «E poi al primo appuntamento non succede

indicò lo studio. «Vai al computer e invia un

e di non rispondere al telefono. Max teneva d

alle dieci di sera al bar dell’albergo ma

sull’isola di Panarea al largo della Sicilia. Era

cifra di un milione al giorno. ¶ «Ma voi chi

e io ci sedemmo al bar dell’albergo un

Io ero già passato al calvados. «Ho ripensato a

ritardo e si sedette al nostro tavolo. Mentre blaterava

i braccialetti che portava al polso sinistro. Non vedeva

professionista. L’altro rimase al suo posto. La nostra

rimanere a lungo seduti al bar ci aveva costretto

il milanese si fermò al mio fianco mentre stava

Sotto l’insegna, appesa al muro dello stabile, c

sarebbe rimasta chiusa fino al primo settembre. Poi sarebbero

utilitaria si fermò davanti al cancello di una vecchia

e raccogliemmo Max davanti al portone della casa di

guardò storto. Lo mandai al diavolo. ¶ «Perché non andiamo

e lo faccia fuori al primo colpo». ¶ «Hai visto

che l’abbiano ricollegato al delitto di ieri notte

centro. Quando arrivammo era al banco con un bicchiere

affrontare nessuna indagine rognosa. Al massimo qualche tresca coniugale

casa. Per fortuna che al momento giusto avevo investito

dei bossoli rinvenuti vicini al furgone». ¶ «Sarà sufficiente a

con loro, e che al termine di una lunga

di importanti novità utili al suo cliente. Ora si

Vi ascolto». ¶ Toccò ancora al ciccione l’esposizione del

il servizio per dedicarsi al karate». ¶ «Sposato?». ¶ «Divorziato. Niente

doppia, calda e puzzolente, al piano terra a fianco

dalla donna. La raggiunse al tavolo e chiese se

poteva dare un’occhiata al suo bagaglio mentre lei

eliminato Giachino. Lo dissi al ciccione. ¶ «Penso che tu

Un nostro omaggio personale al Maestro. ¶ Epilogo ¶ Il vecchio

rapinatori. ¶ Il milanese arrivò al locale la sera stessa

freno la lingua. Torniamo al locale?». ¶ «C’è tempo

di entrare in società. Al cinquanta per cento». ¶ Mi

la spalla e tornò al locale. Terminai la sigaretta