Massimo Carlotto, Le irregolari, 1998

Alla memoria di Laura ¶ Al ritorno di Guido ¶ PROLOGO

sottile. Mi trovavo esattamente al centro di Plaza de

play. Il volume era al massimo. Tre secondi di

numero quattro della dittatura: al funerale avrei incontrato Edmundo

dell’hotel N’ontue al numero tremilatrecentoventuno di avenida

quando consegnai la chiave al portiere, mi ritrovai di

cenno di salire. ¶ «Benvenuto al Buenos Aires Horror Tour

c’eravamo fermati. Davanti al numero cinquemilaseicento di avenida

il ventuno giugno, insieme al marito, Carlos María Mendoza

una decina di giorni al parto. Viveva a Merlo

e... dei nipoti. Bussò al portone dei comandi di

chiamarono loca, pazza. Bussò al portone delle chiese. Monsignor

fermammo nuovamente. Questa volta al numero millequattrocentoquarantaquattro di calle

dirigemmo in calle Cabildo. Al numero novecentocinquantasette, la notte

all’università. Lo portarono al campo di concentramento clandestino

provincia, una fattoria appartenente al Servicio Penitenciario Federal, in

la loro foto appesa al collo della madre, una

e si dedicò nuovamente al rito del mate. ¶ Aprii

indifferente. ¶ «Cos’è successo al tuo paese, a Tucumán

di liquore che tenevo al caldo nel giubbotto e

a Buenos Aires fino al 1900, poi decise di ritornare

l’aveva restituito immediatamente al proprietario, che cercava di

poco i contadini su al nord». ¶ In camera stappai

avenida Corrientes. Salii fino al quarto piano e suonai

rispetto per quella sfida al tempo. La risoluta tristezza

credere alle coincidenze» sussurrai al di sopra della tazza

dai proiettili. Nessuno rispose al fuoco. Alla fine i

il vicino si presentò al commissariato di polizia, perché

giudice ammazzabambini è ancora al suo posto» ironizzai. ¶ «Esatto

o Muller. Fugaretta arrivò al punto di affidare un

attività di questa associazione, al termine di estenuanti battaglie

ospedale della capitale. Fino al 2.050 verranno conservate provette con

partecipato attivamente ai sequestri, al punto di poter avviare

per sottoporre la bambina al test genetico. Il tutto

per la sede. Salendo al piano di sopra vidi

venti aprile del 1976. Fino al ’73 aveva simpatizzato per la

andammo a chiedere notizie al comando militare. Ci dissero

uomini non hanno resistito al dolore» intervenne ancora Augustina

L’avevo avvicinata mentre, al termine della riunione, stava

aveva la bottega vicino al municipio del paese?». ¶ «Sì

tenuta in vita fino al parto. Poi è stata

primo pensiero lo rivolsi al mio destino. Nessuna tregua

tenerla in vita fino al parto per poi strapparle

e regalarlo o venderlo al miglior offerente. C’era

Sicuramente il secondo colpo al ventre, con un fucile

di Davide che portava al collo, poi il mio

Rodolfo Fernando» continuò, sedendosi al mio fianco su un

una macchina e portato al suo appartamento, mentre un

le carceri, si recò al Ministero dell’Interno e

Ministero dell’Interno e al dipartimento di polizia. Ovunque

fine decise di rivolgersi al rabbino che scrisse una

un incaricato si recava al Ministero dell’interno con

e senza ventilazione, vicino al circolo ufficiali. Amalia si

giorni alle torture inflitte al marito. Il parto ebbe

Boca Juniors. Masticavo ripensando al coraggio di quella piccola

portiere quando mi avvicinai al banco, puntando lo sguardo

venti di calle Junín. Al secondo piano vivevano una

ventottenne Horacio Manuel Carrizo. Al piano di sotto se

laureato in filosofia, lavorava al Banco Internacional. Né i

Avenida J.B. Justo. Al numero cinquemilaottocentotrentatré viveva, con

che si era precipitata al pronto soccorso. Un medico

pianse, poi si recò al commissariato della zona. Spiegò

commissariato della zona. Spiegò al poliziotto di guardia all

nome. ¶ Prima si rivolse al commodoro Santuchón, responsabile militare

volta che si presentò al comando, la minacciarono di

suo marito Héctor. ¶ Messa al sicuro l’ultima figlia

fu costretta a rivolgersi al cappellano militare, monsignor Emilio

notizia, e di fronte al suo silenzio la fece

che stava scontando, insieme al marito, una condanna per

de la Policía Federal: al servicio de la comunidad

anni e lei era al settimo mese di gravidanza

o quattro, li appendeva al soffitto e si “allenava

quattro mesi vennero torturati al Campo de Mayo, mentre

ce lo impediva. Pensavamo al lavoro e alla famiglia

aveva chiesto in prestito al padre il furgoncino del

mio marito; mi insospettii al punto che la notte

visto un sottufficiale avvicinarsi al generale Camps e chiedere

ho potuto trovarlo grazie al nome da clandestino». ¶ Uscii

avevano legata e incappucciata. Al campo (che non era

Laura. Era viva e al sesto mese di gravidanza

pensione per potermi dedicare al bambino; avevamo pagato il

habeas corpus in tribunale al giudice Russo che mi

parlare con l’intermediario al quale avevamo consegnato i

ordine di comparizione immediato al commissariato di San Isidro

gli occhi della guardia al cancello. Avevo capito. Lungo

in automobile?». Poi, pensai al piccolo Guido: «E il

un furgoncino, seminuda, accanto al cadavere del giovane assassinato

rimanemmo a lungo accanto al furgone. Più tardi ci

bara rimanesse aperta fino al funerale perché la gente

inutilmente, di far conoscere al Papa la nostra tragedia

señalar. Quando la riportarono al campo mi disse: “Sono

dove si trovava, telefonai al generale, comandante della base

una figlia» andai dritta al punto, «altri due si

Miguel, in Spagna, aderì al movimento Montonero, poi si

vita e di mettere al mondo altri figli nella

istanza di habeas corpus al tribunale». ¶ Nel ristorante era

per mano, le bambine al centro per proteggerle se

rapito neonato e venduto al miglior offerente. Come tutti

furono contente quando aderii al movimento: ero una maestra

pasticceria Las Violetas o al caffè Tortoni. Se la

fossero ancora vivi, se al momento del sequestro avevano

loro la vera identità al costo di scoprire che

per poter stare vicino al bambino e raccogliere prove

dopo la prima “fermata” al numero millenovecento di avenida

Lui era già seduto al tavolo, lei arrivò qualche

già a terra, gridò al suo uomo; “Scappa, salvati

di compagni, dall’Europa al Centroamerica, ho pianto e

in un grande appartamento, al secondo piano di quella

corse con la moglie al commissariato di quartiere. Di

dedicò con maggiore cura al rito del mate. ¶ «Cosa

Se invece fossi stato al posto suo magari avresti

proseguimmo a piedi fino al Café Tortoni. Prima che

del Grosso. ¶ Di fronte al minuscolo palco, in uno

di cravattini neri diretti al porto per accogliere Errico

il suo gesto. Fino al giorno in cui convince

compagno. ¶ Vidi agitarsi davanti al mio naso, lucido di

notte degli italiani iniziò al civico numero quattromilacinquecentoquindici di

i Pallotta. ¶ Calle Ecuador. Al numero seicentocinquantatré viveva Julio

viveva in calle Carasco al numero ottocentoquarantacinque. Arrivarono la

preferito passeggiare e pensare al nonno. Invece la memoria

casa di calle Olazábal al numero cinquemilacinquecentoventicinque. Aveva ventiquattro

tovaglia e le lasagne al ragù si sparsero sul

di calle Gascón seicentodiciannove. Al marito e alla figlia

pensione. Due medagliette rettangolari al collo attrassero subito la

moltissimi italiani, si stabilirono al nord, nella provincia della

golpe, voci autorevoli suggerirono al comandante della guarnigione di

poi a insegnare fino al giorno in cui suo

Rosa sentì una stretta al cuore: sapeva che il

era stata sequestrata insieme al marito Carlos Benjamin Santillan

del suo paese grazie al prezioso passaporto, riferì che

María, quando era arrivata al campo, era incinta all

nella capitale per unirmi al movimento delle Nonne e

nipote. Ho insegnato fino al ’94. Adesso sono in pensione

Nonne marciavano lentamente intorno al monumento all’indipendenza, tenendo

dai fazzoletti bianchi che al collo portavano appese sbiadite

io iniziai a camminare al loro fianco. ¶ A poco

continuò a marciare intorno al monumento. ¶ «Chi è?» domandai

la figura che parlava al microfono alle mie spalle

per l’ultima volta al campo El Atletico». ¶ Subito

ossa di un compagno al cimitero di Flores. Verrai

gruppetto di giovani appartenenti al gruppo extraparlamentare Quebracho, quelli

Plaza de Mayo volgeva al termine, mi passò accanto

della zona. La scovai al Baviera, intenta a sbocconcellare

spiegai, mentre mi sedevo al suo tavolo. ¶ «L’avevo

in tutto il mondo... al contrario del corrotto governo

Non è giusto». ¶ Tornai al tavolo: «Cosa vuoi dire

prigionieri spariva in fondo al mare o in fosse

due mi avevano messo al mondo e due mi

l’ho appesa davanti al letto». ¶ Una ragazza con

mi offrì uno snack al dulce de leche, una

una specie di Nutella al latte. «Ti piace Buenos

in un paese “europeo” al sud del mondo...». ¶ «Allora

corsa all’aeroporto. Fino al novembre del ’95 erano rimaste

mi portava in macchina al porto di Boca, dove

dalla prima elementare fino al diploma. Si iscrisse alla

nostri figli. ¶ Mi rivolsi al consolato e non alla

che venne consegnato personalmente al Santo Padre. E il

ancora più efficace mettemmo al primo posto il nome

a scrivere una lettera al Procuratore Generale presso la

chilo abbondante di filetto al sangue, una montagna di

il tano Domingo Pulenta al dramma della sua emigrazione

mangiare prima di sedersi al mio tavolo per chiacchierare

italiano e che alloggiavo al vicino N’ontue. Mi

il motore si accese al primo colpo assestandosi sul

da non lasciare spazio al minimo dubbio». ¶ «E l

provincia di Tucumán insieme al generale Bussi e salvò

Vaticano avrebbe potuto denunciare al mondo i massacri e

di nuovo anni dopo al cimitero di Faenza dove

come di un adempimento al proprio dovere. Le forze

giovane sui ventidue anni. Al gruppo di poliziotti si

uccise con un’iniezione al cuore. ¶ «Von Wernich lavò

abilità degli autisti argentini. ¶ Al di là di una

in grandi fosse comuni al limite del campo di

aveva iniziato a raccontare al bar strane storie di

seminario di “lotta antisovversiva” al quale parteciparono militari e

il personale militare fino al grado di colonnello; l

politico si sentì più al sicuro. Gli squadroni della

nel giugno del ’73, fino al 24 marzo del 1976, data del

persone che saranno necessarie al fine di garantire la

forse oggi sarebbero ancora al potere come Pinochet in

proprio quella per adempiere al pacto de sangre, uccidendo

bella e sorridente, fino al giorno in cui i

giusto, proprio di fronte al palazzo del governo. ¶ «La

pochissime, non marciavamo intorno al monumento - come facciamo oggi

marciare intorno alla piramide al centro della piazza. E

caricate sui cellulari, correvano al commissariato e chiedevano di

frequentato poco la scuola, al contrario dei nostri figli

dove si fa credere al popolo che il suo

via traversa ci condusse al retro di un night

francese. Come era accaduto al Tortoni, un cameriere ci

non più giovani danzavano al ritmo di un’insulsa

calici. Seppi chi era al primo sguardo. Ciuffo biondo

è costellata di successi, al punto che l’ammiraglio

gli altri è ancora al suo posto. Pensa che

una canzone proibita. Accadde al festival di Cosquin; alla

nella notte degli stranieri. ¶ Al momento del golpe si

desaparición. E si appassionò al punto di aggregarsi a

in servizio» intervenni sarcastico. ¶ «Al Ministero della Difesa per

Beltramo aveva fatto sapere al giudice di essere disposto

conversazioni per farle ascoltare al futuro presidente, Raúl Alfonsín

prigionieri con la democrazia al potere?». ¶ «Sì; probabilmente qualcosa

essere l’unico paese al mondo ad aver intitolato

aver intitolato una via al collaborazionista di Vichy. ¶ Procedevo

Il soprannome era dovuto al miscuglio delle origini europee

aspetto vagamente orientale, e al fatto che al tempo

e al fatto che al tempo del golpe apparteneva

per combattere Pinochet ma, al momento di tornare in

a tutto volume davanti al palazzo della Moneda per

proprio gentile. ¶ Gironzolai attorno al palazzo della Moneda, verificando

radio, alzare il volume al massimo e diffondere per

navale, proprio in faccia al mare. Tutta la zona

non si sentivano più al sicuro. Dopo un controllo

limitato la propria presenza al Ministro della Difesa. Non

tanto di fascia nera al braccio, cercava di convincere

dei loro capoccia giù al sud, un torturatore merdoso

schivati per un pelo al cimitero di Negrete». ¶ «Porca

feci tintinnare: «Nessun pollice al vento, amigo». ¶ Gli brillarono

a una visitina notturna al camposanto». ¶ «Provaci un’altra

redarguiva a gesti. ¶ Davanti al cimitero di Punitaqui trovammo

di pranzo. Ci fermammo al Club Social, un ristorante

positive. Ci sedevamo vicino al camino, osservavamo in silenzio

in giorno. ¶ Una mattina al mio risveglio lo vidi

palazzo di calle Londres al numero trentotto. Nelly si

di stallo che permette al governo, militarmente più forte

gli squadroni della morte al soldo dei latifondisti hanno

bottiglia di cognac comprato al duty free dell’aeroporto

suo panificio. Io, come al solito, lo seguivo a

Torno a casa» annunciai al vecchio tucumano, «il tempo

del 1958. Io ero già al lavoro nei campi» iniziò

alla partenza delle navi al tramonto ma che ha

di avere lontani parenti al di là dell’oceano

e personaggio molto vicino al Santo Padre. Anche gli

anche una lettera aperta al Ministro di Grazia e

sulla necessità di celebrare al più presto il processo

di costituirsi parte civile al processo: i sardi non

fuga durò solo fino al sette luglio, quando una

non acconsentì ad accompagnarli al suo rifugio. Lo sorpresero

festeggiarle e di schierarsi al loro fianco. ¶ “Grande Estela

un paio di righe al desiderio di incontrarci nuovamente

verremo convocati per testimoniare al processo”. ¶ Poi arrivò il

penso sia giusto prepararti al peggio». ¶ «Ti ringrazio, ma

sono offerti di esercitarsi al tiro a segno su

disse una voce amica al telefono. Appoggiai la guancia

quei quattro minuti davanti al palazzo della Moneda. «Ottima

Il cileno andò subito al dunque: «El Torito aveva

erano trasferiti per partecipare al tentativo insurrezionale del 1980. La

e invece ci sedemmo al tavolo di un MacDonald

suo figlio. ¶ «Notizie?» domandai al cileno prima di chiudere

un paio di volte al mese. Entrò in contatto

a Laura. ¶ «Ci vediamo al processo» mi salutò. ¶ Giovedì

il coraggio di dire al Paese che era necessario

Buenos Aires, sabato 24 gennaio 1998. ¶ «Al nord, autista, lungo l

scuola e di erigere al suo posto un monumento

della marina». ¶ «Sei passato al N’ontue?». ¶ «Sì. Volevo

Ti incontro mille volte al giorno ¶ nei dettagli di

Aires non finisce mai ¶ Al di là dell’inferriata

mai ¶ Si te paso al lado levantate por favor

olvidarte ¶ y no perdono al capitan. ¶ Alla fine della

della milonga nessuno reagì al di là dell’inferriata

Tour... No lo perdono al capitan».